Castellammare, caso Fincantieri: De Luca chiede l’aiuto dei Sindacati Nazionali
C
astellammare di Stabia, non ci cascano più gli operai di Fincantieri, sono pronti a dare battaglia per ottenere carichi di lavoro concreti e non “elemosine” da Trieste. Non credono alle promesse fatte per giunta nel periodo pre-elettorale. Questo è il sospetto sollevato dai sindacati dopo la telefonata del presidente della Regione Campania, Enzo De Luca all’ad dell’azienda di Trieste, Giuseppe Bono.
De Luca ieri, a Palazzo Santa Lucia non si lascia intimidire dalle critiche dei delegati dei lavoratori e ieri li ha convocati in Regione dove però ha chiesto anche l’appoggio dei sindacati nazionali per la ripartizione dei carichi di lavoro. Il protocollo d’intesa con l’azienda di Trieste sarebbe solo il primo passo, secondo il pensiero di De Luca, che si è espresso ieri in presenza dell’assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore e dei sindacalisti Rosario Lon gobardi, Raffaele Salvati e Giovanni Di Riso (della Fiom), Aniello Di Maio e Domenico Di Maio (Firn) e Massimo Spalice (Failms).
Il prossimo passo, secondo De Luca, dovrebbe essere costituito da un tavolo di confronto di Regione, vertici di Fincantieri con l’obiettivo di disporre il piano di investimenti. Diciamo che i sindacati hanno assentito, dimostrando la loro buona fede, la loro volontà di collaborare. Ma nulla può assicurare che gli operai non scioperino contro l’azienda. Attualmente, come si sa, la città è nelle mani di un Commissario Prefettizio; aspettare le prossime elezioni del Sindaco rischia di lasciare troppo a lungo abbandonata la questione Fincantieri.
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