Castellammare, blitz interforze nel rione del falò della vergogna: pugno duro contro la Camorra
Trenta perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti gravati da precedenti penali: questo il bilancio del blitz interforze effettuato da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza all’interno del rione-bronx Savorito di Castellammare di Stabia. L’operazione ad “Alto Impatto” ha visto l’impiego di unità cinofile, anti esplosivo ed antidroga oltre che di mezzi di terra ed elicotteri. Il rione Savorito è lo stesso che recentemente era balzato alle cronache nazionali per il vergognoso striscione esposto durante le celebrazioni dell’Immacolata, festività molto sentita dalla popolazione stabiese, con il quale sono state indirizzate gravi minacce nei confronti dei collaboratori di giustizia.
“Esprimo grande soddisfazione per il blitz delle forze dell’ordine al rione Savorito di Castellammare di Stabia. Bisogna stanare i camorristi e I loro sodali, braccarli, arrestarli e far capire a tutti che non sono loro a comandare”. Così il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, sull’operazione interforze condotta da polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza nel rione divenuto tristemente celebre per il falò dello scorso 8 dicembre, nel corso del quale la malavita bruciò alcuni fantocci rappresentanti i pentiti. “L’operazione di oggi che noi avevamo chiesto con forza subito dopo il rogo della vergogna rappresenta un segnale contro chi crede di poter controllare impunemente interi quartieri in spregio della legalità. La richiesta è che le forze dell’ordine non si limitino ad un blitz ma continuino a presidiare il rione Savorito anche in futuro. Lo Stato deve riconquistare autorità nelle aree dove la criminalità tenta ogni giorno di prendere il sopravvento”.
“C’è bisogno di una maggiore presenza delle forze dell’ordine che sia di monito anche per i residenti per spingerli a denunciare i comportamenti criminosi di cui dovessero essere testimoni. Dopo il flop della marcia della legalità di pochi giorni fa, è ora che anche la popolazione inizi a far sentire la propria voce contro i camorristi”, conclude Borrelli.
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