La denuncia parte da Claudio d’Esposito, presidente del WWF
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na vera e propria strage di alberi è quella che sta accadendo a Monte Faito in questi giorni. Il tutto causato dal mercato del legno che ormai da anni avviene nel cuore dei Monti Lattari. A denunciare il tutto il Presidente del WWF Terre del Tirreno Claudio d’ Esposit, che ha lanciato un allarme sui social
SOS ALBERI DEL FAITO: STRAGE DI FINE D’ANNO.
Eliminati a raso in questi giorni decine di alberi, anche secolari e maestosi, per lo più conifere e castagni, che vegetavano sul Monte Faito. Il taglio assurdo è stato messo in essere nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari.
Dopo i devastanti danni dell’incendio dell’estate scorsa che hanno causato la perdita di migliaia e migliaia di esemplari arborei, e dopo il simbolico ma criticato e risibile tentativo di rimboschire la montagna con 15 piccoli alberelli, piantati a fine maggio e poi in parte seccati, ci pensa ora la mano dell’uomo a violentare ulteriormente un ecosistema già danneggiato e stremato.
I taglialegna hanno avuto tutto il tempo per DISBOSCARE UN INTERO VERSANTE A ZERO e per sgomberare i mezzi. Dopo il loro devastante passaggio sul versante preso di mira sono rimaste in piedi solo due querce!!!
Il WWF denuncia con forza l’ennesimo scempio compiuto nel cuore di un Parco Naturale, ancor più grave se, come sembrerebbe, dovesse risultare legittimato e/o autorizzato da chicchessia.
Resta il sommo dispiacere di aver perso tanti alberi grossi ed importanti… senza che nessuno abbia denunciato in tempo reale le motoseghe in azione… a dimostrazione della scarsa sensibilità e del clima di omertà che esiste su quella “montagna che non c’è”!!!
E’ già pronto ad intervenire Tristano Francesco Dello Joio, Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari, che ha commentato così l’accaduto:
“Decine di alberi secolari sono stati tagliati lungo un versante della montagna. Un vero e proprio disastro ambientale i cui responsabili devono essere severamente puniti. Il Parco Regionale dei Monti Lattari domattina avvierà le indagini sul posto con i carabinieri forestali e la comunità montana per fare chiarezza sull’accaduto e individuare i responsabili che hanno commissionato e la ditta esecutrice, nei confronti dei quali prometto che attiveremo tutti i provvedimenti necessari per la tutela del Parco e del nostro patrimonio ambientale.
A breve, inoltre, avvieremo un censimento per tutti i manufatti presenti sul Faito, procedendo ad un’attività di contrasto all’abusivismo edilizio nel rispetto delle normative vigenti e sottoponendo gli eventuali trasgressori a tutte le misure opportune di adempimento alla legge, a partire dal ripristino dello stato dei luoghi.”
(PositanoNews)
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