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Castellammare di Stabia

In Sicilia il centrodestra si sposta verso Lega

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Il 25 aprile a Corleone si sarebbe saldata un’intesa tra il Ministro degli Interni Salvini, leader della Lega e il Presidente della Regione Sicilia Musumeci.

Erano entrambi, Salvini e Musumeci, a Corleone per inaugurare i nuovi locali del Commissariato di Polizia, in realtà già in funzione da qualche mese. Con Salvini che è il Ministro degli Interni, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Prefetto di Palermo Antonella de Miro, il Questore Renato Cortese. Salvini ha scoperto una targa all’ingresso del Commissariato e ha ascoltato una funzione religiosa celebrata dal vescovo Michele Pennisi, che ha ricordato “la incompatibilità della fede mafiosa con la religione cristiana”. Fra il pubblico diversi candidati della Lega alle Europee.

I diretti interessati, Matteo Salvini e Nello Musumeci, nelle loro dichiarazioni ufficiali hanno motivato questa coincidente presenza con il segnale che si è voluto dare alla Sicilia e all’Italia nella lotta contro la mafia, poiché il giorno dell’anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista, sia anche simbolo della liberazione dalla criminalità organizzata. Ma è stato il confronto pomeridiano tra Salvini e Musumeci che sarebbe stato un preludio persino ad un possibile rimpasto nel governo regionale siciliano con qualche stoccata a quello nazionale.

Uno scambio iniziale di battute sui contrasti nel governo gialloverde, con Musumeci che ha confermato la sua notoria opinione sui grillini. Salvini avrebbe accennato un annuire sminuendo però ogni ipotesi di crisi di governo prima delle Europee per le quali non ci sarebbe da parte sua alcuna ansia da prestazione. Nello Musumeci, leader di “diventerà bellissima” si è manifestato come il garante del centrodestra-modello Sicilia. Salvini ha confermato questo definendolo “uno per bene, con cui non si può non parlare”. Intanto Stefano Candiani, commissario leghista e ritenuto il viceré di Salvini in Sicilia, si era intrattenuto in una intensa discussione con Ruggero Razza, assessore alla Salute e fedelissimo di Musumeci, invitandolo a votare Lega in Sicilia e ottenendo un “parliamone”.

A tutto questo si aggiunga lo spostamento a destra del sindaco di Catania Salvo Pogliese. Di recente quest’ultimo ha rotto con Gianfranco Micciché quale commissario in Sicilia per Forza Italia, poiché non aveva inserito nella lista alle imminenti elezioni europee l’eurodeputato catanese uscente Giovanni La Via la cui candidatura era appunto sostenuta da Pogliese. Sembra che il suo interlocutore sia divenuta la Lega di Salvini e la destra della Meloni.

“Con Salvini o con la Meloni”, va ripetendo il sindaco di Catania, il quale avrebbe già pronto il traghetto per condurre i suoi “dentro un soggetto più grande” che si chiama “MuovitItalia” movimento di cui socio fondatore è Basilio Catanoso, politico dal 1994 di Acireale che non avrebbe buoni rapporti con la Meloni ma che al contrario terrebbe con Giancarlo Giorgetti, vice-leader della lega in Italia, conoscenza che avrebbe ben prima dello strappo di Pogliese con Forza Italia e che quindi spingerebbe solo verso Salvini. Si attendono contatti in questi giorni tra Salvini e Pogliese dai quali potrebbe venir fuori un accordo per le Europee, possibilmente sotto forma di sostegno a un candidato-civetta per poi rimandare a dopo il congresso del Carroccio l’ingresso ufficiale del gruppo Pogliese in Lega.

Anche Musumeci e Pogliese avrebbero parlato e più volte negli ultimi giorni, pare, condividendo posizioni e opinioni. Un asse fra il movimento del Presidente Musumeci e quello del Sindaco di Catania ed entrambi insieme alla Lega, potrebbe avere un certo peso politico in Sicilia.

Il centrodestra appare quindi sempre più spostato verso Lega. Insomma dopo queste elezioni europee potremmo rivedere nuovi equilibri e rimpasti in Sicilia.

A

dduso Sebastiano

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