San Paolo, il duro sfogo della società: “Nel paese dove si è sempre fatto così!”

Una triste vicenda è quella che avviene nel piccolo comune di Solarino, dove l’arte del...

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Una triste vicenda è quella che avviene nel piccolo comune di Solarino, dove l’arte del fare e del voler migliorare sembrerebbe essere bloccata e destinata a sopperire

San Paolo Solarino – Riceviamo e pubblichiamo l’amaro sfogo espresso dalla società calcistica del San Paolo nel dover dire “No” per cause maggiori a 35 piccoli cittadini che non potranno allenarsi in vista delle piogge invernali.

Una triste vicenda è quella che avviene nel piccolo comune di Solarino, dove l’arte del fare e del voler migliorare sembrerebbe essere bloccata e destinata a sopperire. Di seguito le parole della società:

Cari concittadini,

oggi siamo amareggiati perché chi avrebbe dovuto ascoltare i nostri bisogni è rimasto sordo. Sta piovendo e 35 piccoli cittadini di Solarino non potranno allenarsi. Da oltre un anno un gruppo di persone per bene, volenterose e amanti del nostro Paese ha deciso di donare anima e corpo a cercare di togliere dalla strada i nostri figli e insegnare loro i valori dello sport, del gruppo, il rispetto delle regole e dell’avversario. Cerchiamo di far assaporare loro il gusto dolce della vittoria senza mai dimenticare quello amaro della sconfitta perché entrambi aiutano a crescere. L’anno scorso siamo stati costretti a subire le angherie di non solarinesi che, venuti a casa nostra, hanno fatto i propri comodi, infrangendo le più elementari regole di convivenza civile e rispetto delle Istituzioni. Adesso che siamo la prima società di Solarino, l’unica ad avere tutte le categorie, ad avere allacciato rapporti internazionali con realtà di serie A, ci viene vietato di poter fare allenare i nostri piccoli al coperto del tensostatico. Noi crediamo che tutti i cittadini siano uguali e se quella struttura è pagata, come è pagata, con i soldi di tutti, è giusto che anche chi fa calcio possa usufruirne. Ma purtroppo a Solarino, ad oggi, solo la Pallavolo può essere autorizzata a stare al coperto….ma perché? La risposta ufficiale: Perché si é sempre fatto così!? Incredibile ma vero, questa é la motivazione messa nero su bianco dalle nostre istituzioni. Ma non permetteremo che muoia anche lo sport a Solarino. Basta vedere, nella vicina Floridia, quante attività e quante società si allenano e convivono nel loro polivalente per capire quanti sia legittima la nostra richiesta di far allenare i piccoli all’interno del tensostatico. Invece di impegnarsi per rifare gli spogliatoi, aggiustare la caldaia, mettere i fari per illuminare il campo sportivo, sistemare la pista d’atletica, cercare finanziamenti per creare nuove strutture e spazi aggregativi ci viene negato il tensostatico. Invece di dare opportunità e incoraggiamenti a chi mette soldi di tasca ci vengono negati servizi essenziali. Non è questa la Solarino che meritiamo.

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