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Castellammare di Stabia

Quarantotto milioni di premi ai regionali dal Governo di centrodestra

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In Sicilia arrivano premi per quarantotto milioni ai dipendenti regionali. Firmato l’accordo con i sindacati. Il premio sarà da 1.634 a 3.368 euro.

Il Governo regionale siciliano, come un Babbo Natale, è arrivato anche per i dipendenti regionali, distribuendo quarantotto milioni di euro fra premi di rendimento, straordinari e progressioni orizzontali di carriera per i regionali. È il frutto dell’accordo firmato ieri all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione Siciliana) guidata da Accursio Gallo (avvocato) tra il Governo di centrodestra del Presidente Nello Musumeci e le sigle sindacali di CGIL-FP, CISL-FP, COBAS/CODIR-Comitato Nazionale Lavoratori, SADIRS, SIAD, UGL, UIL-FPL (ma quanti sono ?). Il solo Siad non ha firmato l’accordo. Ventotto milioni su 48 verranno erogati solo dopo una valutazione del rendimento di ogni singolo dipendente e di ciascuna struttura riferita al 2019.

Ci eravamo in precedenza già occupati dei premi ai dirigenti regionali “21 Agosto 2019 I dirigenti regionali siciliani premiati con un bonus medio di seimila euro<In Sicilia dirigenti generali della Regione promossi a pieni voti e bonus per tutti. La Giunta di governo ha approvato la Relazione sulla performance 2018 che dà diritto a un’indennità suppletiva media di seimila euro. Un tripudio all’eccellenza e all’efficienza, come scrive il Giornale di Sicilia. Anche se le valutazioni individuali dei dirigenti risultano concluse al 72,34 per cento>.

Con questo altro accordo stavolta per i dipendenti della Regione Siciliana vengono stabiliti i criteri per il funzionamento di due strumenti previsti dal contratto collettivo.

Il primo del Ford (Fondo per le risorse decentrate) che è il fondo da dove si attinge per pagare gli straordinari, il salario accessorio ma anche le indennità e le risorse per le performance, le cui risorse saranno suddivise in base al sistema di misurazione e valutazione dei risultati degli impiegati. Tale sistema varrà per tutte le categorie di lavoratori, anche per quelli di categoria A e B. Maggiori saranno i risultati, più guadagnerà il dipendente. Per queste ragioni l’accordo vale dal primo gennaio del 2019, mentre le risorse delle premialità saranno distribuite nel 2020.

Il secondo per il funzionamento delle progressioni orizzontali serve invece per consentire che il dipendente possa migliorare il proprio stipendio anche senza cambiare la propria mansione e, quindi, la categoria di appartenenza, i cui premi saranno uguali per tutti i dipartimenti: il massimo è di 3.368,10 euro per i lavoratori delle categorie più alte, da D3 a D6, di 2-886,23 per chi ha il contratto D1 o D2, 2.399,33 per le categorie da C5 a C8, 2.278,87 per gli impiegati da C3 a C4, 2.032,91 da C1 a C2, 1.731,74 per la categoria B e 1.643,9 per la categoria A.

“E’ un grande risultato di squadra – ha commenta l’avvocato Gallo – che dimostra l’attenzione del governo Musumeci verso i dipendenti. Siamo arrivati a questo risultato grazie al personale dell’Aran e alla grande collaborazione del personale del dipartimento al Bilancio guidato da Giovanni Bologna che al momento ha anche l’interim come dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica. L’assessore Grasso ci ha spesso inviato disposizioni e indicazioni e senza una cooperazione fra tutti noi il risultato non sarebbe stato raggiunto”.

A loro volta le sigle sindacali regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Dirsi, Sadirs e Ugl Fna hanno rivendicato il risultato ottenuto dalla concertazione “Siamo riusciti a portare a casa modifiche importanti sul testo inizialmente proposto ai sindacati, oltre ad avere portato il governo regionale a rimettere dieci milioni di euro nel budget che all’inizio della trattativa erano scomparsi. Grazie al reperimento di nuove risorse si è riusciti anche a ottenere un miglioramento al rialzo dei parametri di tue i lavoratori. Parametri legati al pagamento delle performance: ciò si è reso possibile abbassando le risorse per straordinario e mobilità (la parte non utilizzata), ottenendo anche aggiustamenti migliorativi sul piano della pagabilità di tutti i lavoratori. Infine nessuna economia del salario accessorio dal 2019 andrà persa, grazie a una clausola prevista nell’accordo”.

L’opinione.

I siciliani produttivi, lavoratori, privati e operosi, cui molti si alzano alle cinque di mattina se non anche prima per poi finire in serata e ancora dovere a volte andare dal commercialista per pagare le (stra)tasse poiché devono anche mantenere questo decennale “coccodrillo” che è la Regione Siciliana con tutti i suoi innumerevoli apparati e pletore di sottosistemi, non possono che commentare: siamo da sempre solo “buoi” per Costituzione, Statuto Speciale, Leggi (assoggettanti), Giustizia, Stato italiano, Partiti da destra a sinistra e, guarda caso, parallelamente, anche per mafia. Come se ne esce ?

a href="https://vivicentro.it/author/sebaddu/">Adduso Sebastiano

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