Una busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata stamani al Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava.
Ad aprire il plico sono stati alcuni collaboratori di Claudio Fava, che hanno immediatamente avvertito la Digos. Gli agenti sono entrati a Palazzo e hanno sequestrato la busta; oltre al proiettile non ci sarebbe stato altro all’interno.
La busta è arrivata in commissione Antimafia, gli uffici si trovano al piano basso di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea siciliana, assieme ad altra corrispondenza.
L’Antimafia, sotto la guida di Fava, sta lavorando a diverse istruttorie, tra cui quelle sul cosiddetto “sistema Montante”, dall’ex presidente di Sicindustria arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, e sul depistaggio nella strage Borsellino.
Inoltre il 4 ottobre scorso, l’ARS (Assemblea Regionale Siciliana) aveva approvato la legge voluta proprio da Fava sulla massoneria. Sicché la Sicilia è la prima regione d’Italia in cui i parlamentari regionali hanno l’obbligo di dichiarare l’eventuale iscrizione ad una loggia massonica o “ad associazioni similari”. Nel dettaglio si dovrà dichiarare l’appartenenza ad eventuali logge massoniche entro 45 giorni, pena la comunicazione pubblica della violazione commessa.
E con un emendamento del Movimento 5 stelle, i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali e quelli di circoscrizione, dovranno altrettanto dichiararne l’eventuale loro appartenenza.
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a queste pagine la solidarietà al Presidente della Commissione Regionale Antimafia.
L’immagine è tratta da Fb.
Adduso Sebastiano
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