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Olivia Rodrigo, incidente sul palco: cade in una buca durante il concerto – Video

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(Adnkronos) – Incidente per Olivia Rodrigo durante il concerto a Melbourne, in Australia.Mentre incitava il pubblico durante la tappa del suo Guts world tour, la cantautrice non si è accorta che sul palco era rimasta aperta una botola e così ci è caduta dentro.

La sua sorpresa e lo spavento del pubblico sono durati una manciata di secondi: Rodrigo è subito riemersa e ha sdrammatizzato l'accaduto. "Wow, è stato divertente", ha esclamato.Poi ha rassicurato tutti: "Sto bene, sto bene.

Dov'ero rimasta?". Completo argentato composto di top e gonna, Olivia Rodrigo ha ripreso a esibirsi.La scena ha fatto il giro del mondo e lei ci ha scherzato su, condividendola anche sul suo canale TikTok. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni: “Andrò in Libano, Tajani in Israele e Palestina”

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(Adnkronos) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni conferma il suo viaggio in Libano. "E' già previsto che io" ci "vada", dice nel corso del suo intervento in replica al Senato in vista del Consiglio Europeo, "e il ministro degli Esteri Antonio Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima.Anche con la nostra presenza stiamo facendo tutto quello che è possibile fare".  "Io ovviamente comprendo le ragioni di Israele che ha bisogno di impedire che quanto è accaduto lo scorso 7 ottobre possa ripetersi.

Questo non vuol dire ovviamente che io sia d'accordo con tutte le scelte di Israele".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Professioni, al 2° convegno Assorup le proposte per l’Italia del futuro fra contratti, salute e Ia

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(Adnkronos) – "Oltre 300 professionisti tra Rup, relatori e istituzioni hanno preso parte al secondo Congresso Nazionale di Assorup", si legge in una nota diramata dall’Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto (RUP) per l’affidamento di contratti pubblici: in Italia il settore riguarda una spesa in appalti e concessioni di oltre 300 miliardi di Euro, con circa 160 mila addetti ai lavori.Assorup, che conta ad oggi circa 1.000 associati presenti in tutte le province italiane, intende trasformare i Rup da funzionari a professionisti degli appalti mediante un network multidisciplinare che offra tutela e servizi agli aderenti, supporto reciproco e li rappresenti dinanzi alle istituzioni per incidere sulla politica in materia di contratti pubblici. (FOTO) "Un evento in grande stile – prosegue la nota – ma soprattutto una giornata di lavori dalla quale sono emerse proposte interessanti formulate e accolte dai Rup presenti con grande entusiasmo.

Ospiti importanti si sono alternati sul palco dell’Auditorium Antonianum, ognuno dei quali ha potuto liberamente esprimere il proprio punto di vista, presentando idee e considerazioni sui temi del Congresso, ovvero 'Formazione, Certificazione, Riconoscimento'.Molti i rappresentanti della politica e delle istituzioni che hanno voluto prendere parte al 2° Congresso Nazionale di Assorup ed esprimere il proprio incoraggiamento al lavoro dell’Associazione e ai Rup, sempre più centrali nei progetti delle amministrazioni pubbliche.

Dal Vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, il Sottosegretario al Mit Tullio Ferrante, il Capo Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Paolo Grasso, il Presidente dell'Anac Giuseppe Busia con un contributo registrato, Massimo Milani che ha concluso i lavori della mattina, Agostino Santillo che ha animato il tavolo pomeridiano sul Bim e Luciano Ciocchetti protagonista, seppur con un video, di quello sulla Sanità.Nel pomeriggio è stato proiettato un messaggio di saluto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.

I Rup desiderano fare un passo in avanti e Assorup, in tal senso, rappresenta per loro l'opportunità di far sentire la propria voce.Ecco perché in tanti hanno partecipato al Congresso Nazionale con il desiderio di apprendere, ma anche di esporre le proprie esigenze e necessità, rispondendo in tanti anche alla consultazione dei Rup sulle modifiche da apportare al Codice dei contratti pubblici, che l’Associazione ha lanciato nei giorni scorsi". Per il Presidente di Assorup, l'avvocato Daniele Ricciardi, "dopo due anni di intenso lavoro per far crescere Assorup ho iniziato ad avere un disturbo visivo.

Vedo appalti ovunque.Non è forse grazie ad un Rup che abbiamo l'energia per illuminare i nostri uffici?

Non è forse grazie ad un Rup che abbiamo il gasolio per riscaldare gli stessi uffici?Non è forse grazie ad un Rup che entriamo in un ascensore ed abbiamo una scrivania ed un pc per lavorare?

E ancora non è forse grazie ad un Rup che si costruiscono ospedali, scuole e ferrovie?Tutto ciò che ci circonda ha visto l'impegno di un Rup.

Un impegno al quale corrisponde una grande responsabilità". Al termine del Congresso Nazionale, sono emerse diverse considerazioni e richieste che l’Associazione ha raccolto e presenterà alle Istituzioni, illustrate dal Presidente Ricciardi: "Assorup chiede che, con la prossima legge di bilancio, il fondo gestito dal Mit per l'aggiornamento professionale del responsabile unico del procedimento (Rup), ai sensi dell'art. 7 bis del decreto semplificazioni 2020 venga raddoppiato a 4 milioni di euro l'anno prevedendo un meccanismo di incentivazione e di rimborso in favore delle stazioni appaltanti virtuose che investono sul proprio personale.Fermo il Programma nazionale realizzato mediante la Sna (intervenendo per evitare la statalizzazione della formazione in materia), le Stazioni Appaltanti che scelgono autonomamente i propri enti di formazione dovrebbero essere rimborsate mediante il fondo per la differenza tra la spesa sostenuta ed una soglia minima di 5.000 euro.

Ci siamo occupati della certificazione dei Rup.Dal palco del congresso 2023 – prosegue Ricciardi – abbiamo lanciato la proposta della patente del Rup che è stata illustrata questa mattina.

Dopo la patente a punti nell'edilizia ed i vari tentativi di rating delle imprese nel settore degli appalti è tempo di completare il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, come già indicato dal Presidente Busia.Le organizzazioni vivono tramite le persone.

Inutile qualificare un ente se poi chi opera non è in grado di gestire i processi aziendali.Abbiamo ascoltato dal nostro ospite della Slovacchia che in altri paesi è già presente un sistema di certificazione delle competenze del personale.

Assorup chiede che, con il decreto correttivo, venga modificato il secondo comma dell'art. 15 del Codice sostituendo le parole 'in possesso dei requisiti di cui all'allegato I.2' con 'in possesso della certificazione di cui all'allegato I.2'.Tale allegato dovrà prevedere i livelli e i meccanismi di certificazione.

Le opzioni sul tavolo sono un sistema analogo alle professioni riconosciute con un 'esame di Stato' che potrebbe gestire l'Anac e che in base al risultato colloca il Rup nei diversi livelli di competenza (base, intermedia, avanzata ed esperta).Se invece il Governo non intende intaccare la disciplina sulla qualificazione delle stazioni appaltanti i livelli possono essere tre (base, specialistico e avanzato) ed il riconoscimento della certificazione sarà fatto sui titoli (la partecipazione alle tre tipologie di corsi) e l'esperienza pregressa come Rup.

L'Anac ha tutto il patrimonio di dati necessari per riconoscere la quantità e la qualità dei contratti gestiti da ciascun Rup italiano.La Patente, così costruita, determina l'inserimento in un albo che può facilitare il trasferimento tra stazioni appaltanti anche in relazione all'esperienza sul campo legata alle categorie merceologiche.

Solo con la Patente – conc lude Ricciardi – si realizza la tutela del RUP (sentirsi preparato a ricoprire il ruolo), l'interesse della Stazione appaltante (vedere realizzato il progetto), la garanzia per i cittadini (spendere bene il denaro pubblico)".  Fra le proposte dell’Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto (Rup) per l’affidamento di contratti pubblici, sul tema dell'intelligenza artificiale quella di "inserire una delega regolamentare nel Codice, all'art. 30, che consenta di disciplinare in maniera puntuale la realizzazione di una piattaforma centralizzata per il procurement, l'investimento in formazione su AI del personale delle stazioni appaltanti e di riconoscere maggiori incentivi ai RUP che si cimenteranno nell'uso quotidiano di queste nuove tecnologie che sono già realtà nel settore privato.Si tratta di temi che dovranno necessariamente essere approfonditi a livello sovrannazionale e Assorup è già in rete con altri paesi come la Slovacchia, il cui rappresentante dell'Agenzia degli Appalti Pubblici è intervenuto nella sessione mattutina".

Spazio anche alle Bim nella progettazione: "È fondamentale – prosegue la nota – evitare che lo switch off della progettazione analogica rischia di mettere a repentaglio, dal 1 gennaio 2025 il settore dei lavori sopra al milione di euro.Occorre evitare di ripetere l'errore commesso con l'introduzione delle piattaforme digitali dal 1 gennaio 2024.

Per questo bisogna organizzare una transizione temporale in cui i sistemi analogico e digitale possano muoversi in parallelo, premiando l'uso del Bim che dovrà essere gestito anche tramite il ricorso all'A.I.Al contempo è necessario introdurre una normativa del flusso di realizzazione e consegna in fase esecutiva del modello costruttivo e dei modelli as built". Spazio anche al tema della PPP negli enti locali: "Importanti gli spunti offerti dalla prof.

Vecchi della SDA Bocconi nell'intervento mattutino – ricorda la nota Assorup – dal tavolo è emerso che la causa principale degli insuccessi è un Piano Economico – Finanziario errato o inadeguato.Occorre potenziare i compiti e le funzione del Soggetto verificatore al fine di sottoporre a controllo ispettivo tale fondamentale documento e controllarne la validità e la sostenibilità in base ai presupposti.

Il Rup deve essere affiancato da un gruppo di supporto esterno di adeguata composizione e competenza, da prevedersi come obbligatorio.Infine è indispensabile rendere disponibili alle S.A.

i dati sul monitoraggio dei PPP raccolti presso il Ministero suddivisi per tipologie contratto (PPP istituzionale: PPP contrattuale, concessione, project financing, e di intervento (parcheggi, cimiteri, ecc.) ed una relazione annuale con i risultati e l'analisi delle situazioni critiche registrate".Infine, il comparto sanità: "Premesso che la salute dei cittadini impone di non trattare gli appalti del settore come qualsiasi altro approvvigionamento, dal tavolo sono emerse importanti e puntuali proposte sull'alleggerimento dei presupposti normativi per ricorrere all'affidamento in situazioni d'urgenza, l'incremento ad 1 milione di euro della soglia per l'affidamento diretto di lavori e fino alla soglia europea per servizi e forniture, un intervento per derogare alla rotazione se a seguito di un'indagine di mercato aperta a tutti gli operatori l'impresa uscente risulta – conclude Assorup – ancora migliorativa e una semplificazione delle verifiche sui requisiti estendendola fino alla soglia europea". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redditi, online i 730 dei politici: Meloni sfiora i 460mila euro

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(Adnkronos) –
Lievita il reddito della premier Giorgia Meloni, trainato, come lo scorso anno, dalle vendite dei sue autobiografie: 'Io sono Giorgia' e 'La versione di Giorgia', entrambi editi da Mondadori.La dichiarazione dei redditi della presidente del Consiglio passa infatti dai 293.531 euro del 2023 a 459.460 euro registrati nel 2024.

A riportarlo il sito della Camera, che, insieme a quello del Senato, pubblica come ogni anno i redditi dei parlamentari.  Sono ancora tante le dichiarazioni patrimoniali che mancano all'appello -di fatto, c'è ancora tempo- tra queste quella del vicepremier Antonio Tajani, mentre ha già pubblicato il reddito 2024 l'altro vice, Matteo Salvini.Per lui reddito invariato di 99.699, nonostante la liquidazione di azioni "precedentemente detenute in A2A, Acea Spa e Enel", come da lui stesso messo nero su bianco. Altro reddito in aumento, seppur meno rispetto a Meloni, quello del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che passa da 209.793 a 260.887 euro, mentre non è ancora online la dichiarazione patrimoniale del responsabile dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che l'anno scorso registrava un reddito complessivo di 99.761 euro, nonché quella della titolare del Turismo Daniela Santanché, nel 2023 a quota 298.638 euro.  Tra i leader del centrosinistra, al momento è Angelo Bonelli a dichiarare un reddito imponibile maggiore.

Nella dichiarazione dei redditi 2024 del deputato di Avs figura un imponibile di 102.802 euro.A seguire, il leader di Sinistra italiana e anche lui deputato Avs Nicola Fratoianni con 98.979 euro.

Sul podio Elly Schlein, che dichiara 98.471 euro di imponibile.Mancano ancora, però, le documentazioni patrimoniali relative al 2024 di Giuseppe Conte, Carlo Calenda e Matteo Renzi.

Il leader di Iv lo scorso anno dichiarò un reddito di ben 3,2 milioni di euro. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il ‘grande gioco’ del dopoguerra in Libano, cosa fanno Usa e Iran?

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(Adnkronos) – Gli Stati Uniti, da una parte.L'Iran, dall'altra.

Il Libano, nel mezzo, con le operazioni militari israeliane in corso in un Paese storicamente segnato da divisioni politiche e confessionali, con un governo ad interim da due anni e alle prese dal 2019 con la crisi finanziaria più grave della sua storia.Secondo una fonte del Washington Post, nell'ambito delle consultazioni con gli Stati Uniti, Israele ha fatto sapere dell'intenzione di concludere le operazioni nel Paese dei Cedri nelle prossime settimane.  Qui l'obiettivo dichiarato di Israele è colpire Hezbollah, di cui l'Iran è storicamente sponsor.

Washington e Teheran, scrive l'agenzia israeliana Tps, "manovrano per l'influenza" nel dopoguerra in Libano, mentre gli Stati Uniti starebbero cercando di ridurre il dominio di Hezbollah – gruppo combattente e forza politica – nel Paese dei Cedri. Un'analisi in linea con quanto scriveva nei giorni scorsi il Wall Street Journal secondo cui gli Stati Uniti intravedono la possibilità di una svolta politica in Libano e l'Amministrazione Biden starebbe spingendo per sfruttare l'offensiva israeliana contro Hezbollah come un'occasione per porre fine al predominio del gruppo ed eleggere un nuovo presidente della Repubblica. Il Partito di Dio è 'orfano' del suo leader, Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano a Beirut il 27 settembre scorso.Si attende un nuovo discorso, il terzo da quel giorno, del numero due Naim Qassem.

La Tps scrive di un "consenso crescente all'interno di Usa e alleati arabi secondo cui ci potrebbero essere cambiamenti significativi nel panorama politico del Libano" e di come i colloqui tra funzionari americani ed esponenti politici libanesi – dal premier Najib Miqati al capo del Parlamento, l'inamovibile sciita Nabih Berri – si siano concentrati sulla soluzione dello stallo politico e sull'organizzazione delle elezioni presidenziali.  Un'elezione, da parte del Parlamento, che il Libano attende dal 2022, dalla fine del mandato di Michel Aoun.Il Wsj scriveva di colloqui nei giorni scorsi tra il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, e i leader di Qatar, Egitto e Arabia Saudita per chiedere loro di sostenere l'elezione di un nuovo capo di Stato (che è anche il comandante delle Forze Armate) e di come l'inviato Usa Amos Hochstein avrebbe detto agli interlocutori arabi che l'indebolimento di Hezbollah dovrebbe essere considerato un'opportunità per sbloccare potenzialmente lo stallo.

Un'iniziativa che, stando alle fonti del giornale, avrebbe il sostegno dell'Arabia Saudita, mentre funzionari di Egitto e Qatar avrebbero riferito agli americani di considerare il piano irrealistico e anche pericoloso. Secondo l'agenzia israeliana, l'approccio americano sembra concentrarsi sull'incoraggiare la formazione di un nuovo governo che escluda Hezbollah dal potere. Anche l'Iran ha intensificato l'attività diplomatica in Libano.Nel giro di pochi giorni sono sbarcati a Beirut il numero uno della diplomazia di Teheran, Abbas Araghchi, e il capo del Parlamento, Mohammad Bagher Ghalibaf.

Quest'ultimo è stato anche a Dahiyeh, storica roccaforte di Hezbollah nella periferia sud di Beirut, martellata nelle scorse settimane dai raid israeliani, ma da qualche giorno tenuta fuori dalle operazioni.E questa tappa, evidenzia l'agenzia israeliana, è stata vista come un segnale della determinazione di Teheran a mantenere il suo 'piede' in Libano. Nel Paese dei Cedri gli Usa assicurano sostegno finanziario alle Forze Armate libanesi e la Tps evidenzia l'esistenza di voci secondo cui gli Usa vedrebbero nel capo di Stato Maggiore, generale Joseph Aoun, un possibile leader in un nuovo ordine politico.

Anche in Libano, come tradizione vuole, sarebbero in corso in contatti tra leader politici da sempre rivali ma uniti dalla contrapposizione a Hezbollah. Sono passate solo poco più di due settimane da quando gli Stati Uniti e la Francia chiedevano un cessate il fuoco immediato di 21 giorni in Libano.Ma nel frattempo veniva ucciso Nasrallah.

E mentre tutti continuano a parlare della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza Onu, che nel 2006 pose fine ai 34 giorni di guerra tra Israele e Hezbollah, ma che non è mai stata del tutto attuata, l'Unifil è finita sotto il fuoco israeliano in terra libanese. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, flop sistemi anti-droni e pochi missili intercettori: il tallone d’Achille delle Idf

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(Adnkronos) –
L'attacco con droni sferrato domenica contro la base di addestramento della Brigata Golani a Regavim, nel centro di Israele, costato la vita ad almeno quattro militari, è il più grave attacco condotto da Hezbollah da quando è iniziata la guerra, oltre un anno fa.L'episodio, come riferisce Haaretz, ha messo in evidenza i problemi di Israele nel contrastare gli attacchi con i droni, specialmente se paragonati ai successi ottenuti dai sistemi di difesa aerea Arrow, David's sling e Iron Dome rispetto a razzi e missili balistici anche a corto e medio raggio. 
Hezbollah è riuscito a colpire il ventre molle delle Forze di difesa israeliane (Idf), attaccando una base per nuove reclute e addestramento vicino a Binyamina e sfruttando le direttive che consentono a molti soldati di stare insieme nello stesso posto, per ottenere il massimo danno. Finora, oltre 23mila proiettili sono stati lanciati contro il territorio israeliano dall'inizio della guerra, 1.200 dei quali sotto forma di droni.

Di questi, 221 sono riusciti a colpire e il resto è stato intercettato, con una percentuale di successo di poco superiore all'80%, più bassa rispetto alle statistiche che riguardano missili e razzi.Questo perché i droni sono relativamente piccoli, volano a bassa quota e sono difficili da identificare.  Ma Israele ha anche un altro problema, parallelo alla questione dei sistemi anti-drone e denunciato da dirigenti d'industria, ex ufficiali militari e analisti citati dal Financial Times ovvero la mancanza di missili intercettori. "Il tema delle munizioni israeliane è serio", ha affermato Dana Stroul, ex alta funzionaria della Difesa Usa con responsabilità per il Medio Oriente. Boaz Levy, amministratore delegato di Israel Aerospace Industries, azienda statale che produce gli intercettori Arrow utilizzati per abbattere i missili balistici, ha rivelato che si stanno facendo tripli turni per mantenere in funzione le linee di produzione. "Il tempo necessario per produrre i missili intercettori "non è una questione di giorni" e "non è un segreto che abbiamo bisogno di rifornirci", ha sottolineato. Secondo Stroul, le scorte statunitensi non sono illimitate vista anche la necessità di rifornire l'Ucraina e "se l'Iran rispondesse a un attacco israeliano (con una massiccia campagna di attacchi aerei) e si unisse anche Hezbollah, le difese aeree di Israele sarebbero messe a dura prova". Proprio in previsione di una possibile controrappresaglia iraniana, successiva all'annunciata risposta israeliana per l'attacco missilistico del primo ottobre, gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio in Israele di un sistema di difesa Thaad, che dovrebbe essere operativo a breve.

Questo sistema è in grado di intercettare missili balistici a distanza di 150-200 chilometri con un tasso di successo quasi perfetto.Nei test dei sistemi operativi, non ha mai mancato un bersaglio.

Il nodo riguarda i droni, che come dimostrato sono in grado di 'bucare' i vari sistemi di difesa e contro i quali Israele non ha ancora sviluppato un rimedio efficace. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Angela Nasti e Gianluca Scamacca, finisce la storia d’amore? Gli indizi sui social

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(Adnkronos) – La storia tra Angela Nasti e Gianluca Scamacca era appena nata eppure sembra che sia già arrivata al capolinea.L'ex tronista di 'Uomini e donne' e il calciatore dell'Atalanta avevano ufficializzato il loro amore lo scorso luglio con la foto di un bacio, ad agosto erano iniziate a circolare le prime voci su una possibile crisi, ma ora i due hanno eliminato le foto insieme e hanno smesso di seguirsi su Instagram. Solo a settembre Angela, sorella di Chiara Nasti e cognata di Mattia Zaccagni, mostrava il tatuaggio di coppia condiviso con Gianluca Scamacca: i due avevano scelto di incidere un sole sulla propria pelle (sull'orecchio lui e sulla spalla lei).  —lifestylewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alla Festa del Cinema di Roma mostra su Renato Casaro, l’uomo che ha ‘disegnato’ il cinema

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(Adnkronos) – "Il film è il mio hobby.Il mio hobby il mestiere.

Il mestiere è la mia vita.E la mia vita è un film in technicolor e cinemascope".

Renato Casaro, l’uomo che ha disegnato, con i suoi manifesti, il cinema nazionale e internazionale, presenta alla Casa del Cinema per la Festa del Cinema di Roma una selezione delle locandine più significative della sua collezione privata.Un viaggio attraverso la magia e l’arte dell’ultimo cartellonista che ha reso grande il cinema e, con la sua tecnica pittorica e il suo genio creativo, ha contribuito al successo di moltissimi film per i quali ha lavorato.

Un percorso cronologico per comprendere ciò che ha reso Casaro unico, ovvero la sua straordinaria capacità di sintetizzare in un’immagine 'l’anima del film'. (FOTOGALLERY) Alla Casa del Cinema saranno esposte 41 opere, copie originali della collezione privata del maestro.Su Via Veneto, inoltre sono state allestite riproduzioni di manifesti in grande formato e sagome dei film iconici. "La realizzazione di una esposizione a via Veneto legata alla festa del cinema di Roma, – spiega l'assessora alla Cultura, allo Sport e alle Politiche giovanili del I Municipio, Giulia Silvia Ghia – è diventato un appuntamento consueto che i cittadini si aspettano.

Quest’anno siamo particolarmente felici di poter raccontare attraverso i suoi manifesti più significativi, la creatività di Renato Casaro.Lungo la via saranno infatti collocati – continua l’assessora Ghia – alcuni dei suoi manifesti più iconici in grande formato.

Una passeggiata lungo la via che rappresenta un preludio alla mostra visibile all’interno della Casa del Cinema e a questo maestro dedicata".  Non solo la Casa del Cinema e via Veneto ma anche il The St.Regis Rome dove si potranno ammirare sei opere di copie originali della collezione privata di Renato Casaro.

Renato Casaro è uno dei più celebri illustratori italiani, noto soprattutto per i suoi manifesti cinematografici.  Nato nel 1935 a Treviso, fin da giovane sviluppò una passione per il disegno e il cinema.All’età di 17 anni, si trasferì a Roma, dove iniziò a lavorare nel campo della cartellonistica cinematografica.

Casaro si distinse rapidamente per il suo talento nell’illustrare locandine di film, capaci di catturare l’essenza delle pellicole con uno stile realistico, dinamico e spesso molto emozionante.Durante la sua carriera, che abbraccia più di cinque decenni, Casaro ha realizzato manifesti per alcuni dei film più iconici del cinema mondiale, inclusi classici di Hollywood e del cinema italiano.  Tra i suoi lavori più noti ci sono le locandine di film come 'Rambo', 'Conan il barbaro', 'L’ultimo imperatore', 'Il nome della rosa' e molti altri.

Il suo stile è caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli, un uso magistrale dei colori e una capacità unica di sintetizzare la storia e l’emozione di un film in una singola immagine.Casaro ha lavorato con alcuni dei registi più noti del mondo, tra cui Sergio Leone, Dino De Laurentiis e Bernardo Bertolucci, contribuendo a definire l’estetica visiva di molti dei loro film.

Il suo lavoro ha avuto un impatto significativo sull’immaginario collettivo legato al cinema, e la sua arte è diventata simbolo di un’epoca in cui i manifesti cinematografici erano una parte fondamentale della promozione dei film.  Dopo il boom dei manifesti disegnati a mano, Casaro ha continuato a lavorare come illustratore e artista visivo, espandendo il suo repertorio a temi storici e culturali, ma senza mai abbandonare del tutto il mondo del cinema.Oggi, Renato Casaro è considerato uno degli ultimi grandi maestri di un’arte in via di estinzione, e le sue opere sono esposte in mostre e collezionate da appassionati di tutto il mondo.

Monica Vallerini ha curato la mostra, con la collaborazione di Elisabetta Pasqualin e Chiara Matteazzi.Si ricorda la Masterclass del Maestro Casaro con Gian Luca Farinelli il 18 ottobre alle ore 12 alla Casa del Cinema. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A Figline Valdarno corsi di nuoto per donne musulmane. Lega: “Follia”

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(Adnkronos) – La piscina comunale di Figline Valdarno, in provincia di Firenze, per un'ora a settimana sarà totalmente dedicata alle donne musulmane: allo speciale e nuovo corso potranno partecipare solo loro insieme a istruttrici rigorosamente di genere femminile.Nessun altro dalle ore 8.30 alle 9.30 del martedì può entrare nell’impianto natatorio.

Il corso organizzato dalla Uisp Firenze, che da due anni gestisce la struttura comunale, nasce per rispondere alla richiesta arrivata proprio da alcune cittadine del Valdarno di religione islamica.  "Per il loro credo e le proprie usanze non potevano fare lezione di nuoto e questo non è giusto: abbiamo organizzato un corso che rispetti il loro diritto allo sport", spiega a 'La Nazione' il presidente dell'associazione Marco Ceccantini.Al momento si sono iscritte 7 donne, ma altre potrebbero aggiungersi a corso iniziato.

Due le allenatrici che le seguiranno nei primi appuntamenti, ma in base al livello delle partecipanti potrebbero aumentare per differenziare le lezioni rendendole più adatte a tutte le esigenze.Per le istruttrici non ci sono obblighi di vestiario. "Non ci è stato chiesto", dice Ceccantini.

Potranno dunque vestirsi come in ogni corso di nuoto: con costume se in acqua, in pantaloncini se rimangono a bordo vasca.  La richiesta delle donne musulmane arrivata alla struttura è stata accolta "nel rispetto dei valori Uisp, che parlano di inclusione, integrazione e di parità di opportunità nel nome e attraverso lo sport.Per noi sono imprescindibili", conclude il presidente dell'associazione. Insorge la Lega. "Questo non è un progetto di integrazione, è un progetto di segregazione che istituzionalizza l’apartheid per le donne musulmane.

Una cosa orribile", dichiarano l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi e la capogruppo Lega in Consiglio regionale della Toscana, Elena Meini. “Siamo di fronte all’ennesimo, orribile esempio di falsa integrazione, come è immediatamente evidente dal fatto, sbandierato, che ci saranno ‘solo istruttrici e vasche blindate’.Come si fa – aggiungono Ceccardi e Meini – a parlare di ‘inclusione’ se i corsi sono, per l’appunto, ‘esclusivamente’ per donne musulmane?”. “Quanto alle parole del presidente Uisp, siamo alla follia totale.

Ceccantini, che è componente dell’assemblea metropolitana del Pd Firenze, dice di ‘rispettare i diritti’: parla forse del diritto di buttare via secoli di conquiste civili femminili?Per non parlare – proseguono l’europarlamentare e la capogruppo regionale – dell’esempio che fa per giustificare l’ingiustificabile, ovvero che anche a Dubai si fa così.

Davvero un modello da seguire, quello di una monarchia assoluta in cui vige la legge della Shari’a!”. “Basta con l'alibi della discriminazione e dell'integrazione difficile.La verità – concludono Ceccardi e Meini – è che sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con le conquiste faticosamente raggiunte dalle donne in Occidente.

E il Pd è colpevolmente complice, per biechi motivi elettorali, di questo pericoloso arretramento subculturale che sta prendendo sempre più piede nella nostra società”. “Follia a Figline e Incisa Valdarno: corsi di nuoto per sole donne islamiche. È l’ennesimo caso di discriminazione, per così dire ‘al contrario’ – afferma in una nota il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti – La piscina comunale per alcune ore del giorno sarà dedicata esclusivamente alle donne musulmane.Per la Lega si tratta di una proposta assolutamente incostituzionale e razzista da fermare in tutti i modi.

Chiediamo al Pd toscano e al sindaco di fare un passo indietro, nel rispetto degli italiani e della nostra Costituzione”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Eni, assegnati al Quirinale gli Award 2024 per la ricerca scientifica e l’innovazione

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(Adnkronos) – Fonti alternative a carbonio, nuovi materiali fotovoltaici, riduzione dei rifiuti.Sono solo alcuni dei temi al cuore delle ricerche premiate nel corso della cerimonia degli Eni Award 2024, che si è svolta oggi a Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e del presidente del consiglio di amministrazione Giuseppe Zafarana. Giunto quest'anno alla sua sedicesima edizione, il premio è considerato un punto di riferimento livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente e testimonia “l'importanza che la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica hanno per Eni e il suo impegno a favorire sostenibilita e l'accesso all'energia, in accordo ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile de Nazioni Unite”, si legge in una nota.

Dalla sua istituzione nel 2008 le candidature sono state più di undicimila.La Commissione Scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazion di 6 Premi Nobel.

Anche quest'anno inoltre Eni, attraverso Joule, la sua Scuola per l'Impresa, ha assegnato la Menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship, destinata a team, spin off universitari, startup e volta favorire l'applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie promuovendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell'innovazione sostenibile. Per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell'efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell'anidride carbonica, il premio è stato assegnato a Marc Fontecave del College de France (Francia), con unq finalizzata allo sviluppo di tecnologie per la valorizzazione della COz come fonte alternativa di carbonio per la produzione di composti di elevato interesse industriale.A tale fine, ispirandosi ai sistemi biologici, ha sviluppato sistemi catalitici innovativi, caratterizzati da elevata efficienza e selettività, impiegati in processi di riduzione elettrocatalitica della Co2 alimentati da energia elettrica rinnovabile. Nella sezione Frontiere dell'Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell'energia, il premio è stato assegnato a Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University (Corea del Sud) per la sua ricerca sulle celle solari a perovskite allo stato solido.

Con il suo lavoro, Park ha contribuito alla ricerca e allo sviluppo di una classe di nuovi materiali per dispostivi fotovoltaici che in un breve lasso di tempo hanno dimostrato progressi in termini di efficienza e stabilità mai registrati per nessun altra tecnologia solare, superando anche quelle del silicio, e avviandosi a diventare protagonisti del mercato energetico. Nella sezione Soluzioni ambientali avanzate, dedicata a valorizzare l’innovazione scientifica e tecnologica per la tutela in uso sostenibile delle risorse naturali, il premio è stato assegnato a Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität Würzburg (Germania) per la sua ricerca relativa alla riduzione di rifiuti e di elementi tossici attraverso la funzionalizzazione diretta dell’azoto con elementi leggeri senza metalli di transizione.Braunschweig ha dimostrato che alcuni elementi leggeri, come il boro, possono facilitare reazioni che finora avvenivano solo mediante l’utilizzo di metalli pesanti tossici.

In particolare, la sua ricerca ha ottenuto significativi risultati per convertire l’azoto molecolare in ammoniaca.Questa scoperta permette di evitare costose fasi di purificazioni che producono rifiuti e risparmiare notevoli quantità di energia, prevenendo anche i problemi ambientali e sanitari associati a molti metalli tossici. Per la categoria Giovane Ricercatore dell'Anno, che premia due ricercatori che hanno cons torato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Elvisra Spotolisano e Stefano Toso.

La sezione giovani talenti dell’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal continente africano, conferisce, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Favour Agbajor, della Durban University of Technology (Sudafrica), a Petra Kienyiy Chui, della Egerton University (Kenya), a Lakhdar Hamidatou, della Ecole Nationale Polytechnique e Constantine (Algeria), e a Nomthandazo Precious Sibiya, della Durban University of Technology (Sudafrica).I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare in corso di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le loro idee nnovative elaborate nel corso della loro tesi di laurea magistrale.  Per la sezione riconoscimento all’innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati: Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI) per l'idea brevettuale relativa ad un processo di produzione di bio-olio a partire dalla lignina; Riccardo Borgomaneri, Luigi Colombo, Francesca Galimberti, Samuele Gori, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa "Bio-Slurry", un processo a un solo stadio per convertire bio-feedstock altamente contaminati in prodotti di valore; Mirko Barbavara, Gabriele Bianchi, Stefano Cardamone, Lino Carnelli, Davide Deriu, Carla Lazzari, Nicola Mancini, Tamara Passera, Giuseppe Sabetta, (Eni) per la soluzione tecnologica del sistema di stoccaggio di energia termica Eni TES (Thermal Energy Storage). È stata infine assegnata la Menzione speciale "Eni Joule for Entrepreneurship" a tre startup che si sono particolarmente distinte per l'innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti: HBI – Human Based Innovation, startup di Bolzano, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare; SLY, startup di Santa Caterina dello lonio (Catanzaro), che ha sviluppato tecnologie AI all'avanguardia per l'identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi; RarEarth, startup di Milano, che ha sviluppato un processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Manovra 2024, dal Covid all’aviaria per Piano pandemico servono 300-500 milioni

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(Adnkronos) – Si torna finalmente a parlare del Piano pandemico 2024-2028.Nella conferenza stampa finale del G7 Salute ad Ancona è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano lumi sul documento, ad annunciare che "stiamo lavorando per prevedere in Manovra le risorse finanziarie per il nuovo Piano pandemico e per rispondere alle richieste delle regioni.

In Finanziaria ci saranno le risorse per approvarlo.E' un Piano moderno che guarda a tutte le emergenze".  
Ma quante risorse servirebbero per far funzionare bene un Piano pandemico?

Secondo alcune fonti – sentite dall'Adnkronos Salute – le risorse dovrebbero essere in una forbice tra 300 e 500 milioni di euro spalmati nei diversi anni dal 2024-2028.Se si troveranno i fondi, come ha assicurato Schillaci, il Piano pandemico potrà essere presentato a breve nella sua ultima versione.

Sicuramente rivista rispetto a quella che aveva fatto capolino sui media tramite una bozza ad inizio 2024, seguita dalle polemiche politiche su restrizioni e obblighi.  La prima versione, elaborata dalla direzione della Prevenzione del ministero della Salute guidata da Francesco Vaia, aveva come pilastro il cambio di paradigma rispetto al passato: la responsabilizzazione delle persone e delle Istituzioni.Sempre seguendo però le linee guida internazionali che nel campo delle malattie infettive sono il faro per tutti i Paesi, come abbiamo imparato durante la pandemia Covid.

Responsabilità e più attenzione ai principi di libertà individuale anche per l’accesso alla vaccinazione.  Proprio a fine gennaio, era stato il ministro Schillaci a rispondere ad un’interrogazione del senatore della Lega Claudio Borghi sulla revisione degli indirizzi in vista dell’adozione del Piano pandemico per il periodo 2024-2028 e sulla discontinuità del piano rispetto al precedente. “Sento di dover precisare che, per affrontare un patogeno ignoto con un tasso altissimo di mortalità, potrebbe essere necessario adottare misure restrittive che dovranno però essere emanate – aveva chiarito il ministro – solo se strettamente indispensabili, rimanere eventualmente in vigore per il tempo strettamente necessario ed essere proporzionate sia alla probabilità sia all’entità dell’evento”.Una puntualizzazione per calmare chi nella maggioranza di centro-destra non digerisce le misure restrittive e gli obblighi già vissuti durante il Covid.

Oggi la partenza della Commissione parlamentare d'inchiesta Covid potrebbe aver influenzato l'ultima versione del Piano pandemico che dovrà avere l'ok delle Regioni e passare con l'accordo in Conferenza Stato-Regioni.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mbappé, in Svezia confermano: è indagato per stupro

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(Adnkronos) – Guai in vista per Kylian Mbappé.Il fuoriclasse del Real Madrid è infatti sotto inchiesta da parte della Procura di Stoccolma per stupro.

Ad accusare il 25enne francese sarebbe stata una donna incontrata la scorsa settimana nella capitale svedese, dove l'ex Psg ha trascorso qualche giorno di vacanza.Lo riportano i media del paese scandinavo 'Expressen' e 'Aftonbladet'.  Proprio ieri Mbappé aveva bollato come "fake news" le voci di un suo coinvolgimento nella vicenda.

L'attaccante francese, non convocato in Nazionale dal ct Didier Deschamps, è andato giovedì scorso a Stoccolma con un gruppo di amici e vi ha passato la notte prima in discoteca e poi in un hotel dove, secondo la donna che ha sporto denuncia, si sarebbe consumata la violenza.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carlo va in Australia, ma senza gli onori che spettano a un re

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(Adnkronos) – Non ci si aspetti per re Carlo, in partenza venerdì per l'Australia, gli stessi onori e l'accoglienza che furono riservati alla neo incoronata regina Elisabetta nel 1954, quando si stima che tre quarti della popolazione australiana di allora andarono a Sydney pur di vederla.L'accoglienza di massa è appannaggio del passato, in un continente dove le istanze repubblicane si fanno sempre più incalzanti e, di conseguenza, la monarchia è ormai vista dai più come un retaggio del colonialismo. L'Australian Republic Movement (Arm) – ricorda il magazine britannico Spectator – ha parlato della visita come un'occasione per "riaccendere il dibattito sulla repubblica".

Il gruppo di pressione ha persino attirato l'attenzione dei media britannici, quando ha pubblicato la risposta di Buckingham Palace alla sua lettera al re, nella quale il Palazzo ha dichiarato che diventare una repubblica è una questione che riguarda esclusivamente il popolo australiano.L'Arm dovrebbe essere presente agli eventi pubblici a cui parteciperà il sovrano con i cartelli gialli dei repubblicani.

Non ci saranno, invece i premier degli otto Stati australiani, che hanno già annunciato che non andranno a Canberra ad ascoltare il discorso del re. Carlo deve dunque prepararsi a ricevere un'accoglienza fredda, ma non gelida: nonostante le polemiche, infatti, le iconiche vele della Sydney Opera House saranno illuminate per dare il benvenuto al re e alla regina in Australia.Per rimediare alle defezioni dei primi ministri – scrive il Mirror – il monumento famoso in tutto il mondo sarà illuminato venerdì sera – per un costo di circa 60mila euro – con un montaggio in loop di quattro minuti di immagini di precedenti visite reali a Sydney.

Cosa che – ricorda il tabloid – non era accaduta in occasione dell'incoronazione del re, per "risparmiare sui costi".  Quello che inizierà venerdì sarà il primo viaggio in Australia di un monarca regnante dal 2011, quando la regina Elisabetta II visitò Brisbane, Melbourne, Canberra e Perth.Re Carlo ha visitato l'Australia 16 volte prima di salire al trono nel 2022, dopo la morte della madre.

L'Australian Republic Movement ha definito la visita come il "Farewell Oz Tour" ovvero l'occasione giusta per dire addio al regno.L'Australia ha tenuto un referendum sulla trasformazione in repubblica nel 1999, in cui il 55% degli elettori si è detto contrario.

Sondaggi più recenti mostrano che Charles è in realtà più popolare che mai. —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Il giardino e lo specchio’, il 17 ottobre anteprima del corto

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(Adnkronos) – 'Il giardino e lo specchio' sarà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il 17 ottobre alle 18.45, presso lo Spazio Terra di Cinema dell’AuditoriumArte – Auditorium Parco della Musica, grazie al supporto della Regione Lazio.Si tratta di un cortometraggio sperimentale che mescola immagini oniriche a un arrangiamento per chitarra classica de 'La danza della fata confetto' di Tchaicovsky.

Un racconto per immagini costruito sulla musica e ispirato agli esordi del cinema muto.Il corto è stato realizzato da Accademia del Lusso su sceneggiatura della docente Paola Rotella, con la regia di Alberto Fabi e la produzione di Farm Studio Factory.

Tra i professionisti che si sono dedicati al progetto, Stefano De Pieri, direttore della fotografia, Carolina Turra, che ha curato lo styling, e Niccolò Neri, che ha composto la colonna sonora.Accanto all’attrice protagonista, Chiara Cusano, ci sono modelli e attori d’eccezione: i ragazzi autistici di 'Modelli si Nasce' onlus.  Il corto, ambientato nel Castello Theodoli a Sambuci, gentilmente concesso dall’amministrazione comunale, è un racconto tra sogno e realtà, in cui gli ambienti interni ed esterni diventano non luoghi e i protagonisti sembrano apparire e scomparire come per magia.

Un’atmosfera onirica e reale allo stesso tempo, che gli sguardi e i visi dei ragazzi autistici raccontano e interpretano.  Con questo progetto, Accademia del Lusso conferma il suo impegno nel sociale e, soprattutto, nell’importante partnership con Modelli si Nasce, nata proprio con lo scopo di presentare la condizione autistica in modo diverso, unico e scevro da inutili quanto sbagliati luoghi comuni.Per tutta la durata della Festa del Cinema sarà esposta nelle sale dell’Auditorium la mostra fotografica 'Autistic City – Exploring youth different minds unique world', concepita da Accademia del Lusso Roma e Modelli si Nasce, già presentata al Museo capitolino di Palazzo Braschi lo scorso aprile, che viene riproposta in questa occasione visto il grande successo di pubblico registrato durante la prima esposizione.  Le fotografie sono di Marta Petrucci e lo styling di Carolina Turra, due grandi professioniste di Accademia del Lusso, che si sono ispirate ai film di Wes Anderson.

Una scelta di carattere estetico con riferimento alle atmosfere retrò e ai colori pastello tanto amati dal regista, ma, soprattutto, riferita all'audacia e all'ambizione di Anderson di affrontare temi seri e, anche, molto toccanti con sensibilità e fantasia.  "'Il giardino e lo specchio' – spiega Laura Gramigna, direttrice di Accademia del Lusso Roma – rappresenta un po’ il coronamento di una serie di iniziative realizzate insieme a questi splendidi ragazzi.Un’esperienza forte e istruttiva, utile a capire che non ci devono essere barriere, perché con le persone autistiche si può collaborare in modo professionale e proficuo. È stato per tutti noi un grande arricchimento e un insegnamento, sviluppando una bellissima sinergia nell’ambito della moda, dell’arte e del cinema".  "La proficua collaborazione con Accademia del Lusso – secondo Silvia Cento, presidente di Modelli si Nasce – sta consentendo ai nostri ragazzi di fare esperienze uniche e altamente formative ed è, anche, la prova che l’autismo può essere fonte di ispirazione per tutti coloro che operano in ambito artistico-creativo.

Ringrazio Laura Gramigna per la fiducia accordata al nostro progetto associativo e sono convinta che i ragazzi autistici diano un reale valore aggiunto, sorprendendo lo spettatore con la loro capacità, competenza e, soprattutto, con il loro meravigliosamente unico stile autistico”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Premio Menarini, nuovo appuntamento con il talk show i campioni si raccontano

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(Adnkronos) – “Siamo lieti di annunciare una nuova sorpresa del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.Per coronare un’altra edizione di successo, la Fondazione Fair Play Menarini chiude il calendario 2024 con il talk show Fair Play Menarini – I campioni si raccontano, in programma sabato 30 novembre a Firenze presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Appuntamento fisso del Premio, il talk ritorna quest’anno con un inedito format invernale e tanti nuovi ospiti.Come sempre ad animare la serata saranno stelle dello sport, simboli indiscussi di correttezza e gioco pulito.

Attraverso curiosità, aneddoti e retroscena, gli spettatori potranno ripercorrere la vita e le imprese di atleti straordinari, sia fuoriclasse del passato che in attività.Il talk show vedrà la partnership di Sky TG24 che trasmetterà l’evento in diretta sul Canale 501 di Sky.

I dettagli – compresi i nomi degli sportivi che parteciperanno al talk show – saranno svelati nel corso della conferenza stampa che si terrà a Firenze mercoledì 13 novembre alle 12:00, nella Sala Macconi di Palazzo Vecchio”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ferrero, Fabrizio Gavelli nuovo presidente e ad di Ferrero Commerciale Italia

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(Adnkronos) – Fabrizio Gavelli entra a far parte del Gruppo Ferrero in qualità di presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia, con il compito di guidare la società commerciale di Ferrero attiva nel Paese. Leader indiscusso con un solido background internazionale e oltre 30 anni di esperienza nel mercato fmcg, dopo aver ricoperto ruoli di crescente responsabilità in P&G e Reckitt, ha prestato servizio in Danone Company per quasi vent’anni, sino a raggiungere il vertice di Danone Company Italia e Grecia.  Durante la sua lunga carriera in posizioni manageriali, con cariche che spaziano dal general manager al marketing director, ha maturato esperienze in differenti divisioni di business, con responsabilità locali e globali, in Italia, UK, Slovenia, Olanda e Polonia. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Connect minds, enable innovation’, tema dell’edizione 2025 di Rebuild

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(Adnkronos) – La prossima edizione REbuild si terrà il 6 e 7 maggio 2025 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). 'Connect minds, enable innovation', condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, il tema dell'11esima edizione.La due giorni costituirà un palcoscenico di analisi e confronto sul ruolo delle novità emergenti che stanno innervando le filiere del settore delle costruzioni e del Real Estate: intelligenza artificiale in primis, e poi digitalizzazione, machine learning, big data, cantiere aumentato, del loro rapporto con l’intelligenza umana e del peso di questa interazione, necessaria per una transizione che sia socialmente giusta.  Il confronto sull'imprescindibile trasformazione del patrimonio immobiliare italiano in chiave sostenibile, efficiente e resiliente svilupperà, infatti, accanto alle proposte e testimonianze di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, un ampio dibattito sulle potenzialità di sviluppo del settore innescate dalla condivisione tra forme diverse e complementari di intelligenza. “Da sempre REbuild offre proposte concrete per il miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile – commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi – e l’attenzione all’innovazione digitale va in questa direzione, il cui proposito deve consistere nel garantire prosperità e benessere diffusi nelle comunità e nei territori”.  Congiuntamente alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, spiega Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia, “saranno tre i temi portanti del prossimo appuntamento: l’approccio pragmatico e concreto per il futuro dell'edilizia, l’integrazione uomo-tecnologia, la capitalizzazione dell'intelligenza collettiva.

Ciò all’interno di una cornice di senso che ha come riferimenti la sostenibilità, la decarbonizzazione, la circolarità, la compartecipazione diffusa al valore”.  L’ecosistema digitale, con la sua capillarità, sta mutando rapidamente il Dna delle filiere dell’immobiliare con strumenti già accessibili, scalabili e pronti per il mercato: sempre più professionisti e imprese, dalla grande società alla piccola azienda, dal progettista al costruttore fino al fornitore, utilizzano soluzioni innovative e praticabili offerte da tecnologie integrate di progettazione, di processi costruttivi, di monitoraggio, gestione, manutenzione e previsione, di ottimizzazione dei processi aziendali, di servizi ad ampio spettro.  “La vera trasformazione del settore – afferma Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi – avviene in base all’uso che si fa degli strumenti a disposizione: analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale in una transizione che sia socialmente giusta e la sua relazione con le intelligenze umane è tema non più rimandabile”.  A REbuild saranno presentate visioni e case history tecniche e tecnologiche, insieme alla proposta di scenari su come questi strumenti entrino nei processi di produzione degli spazi in cui viviamo, abitazioni, edifici, quartieri, città, territori, grandi infrastrutture, su come vengano utilizzati dalle organizzazioni e quali risultati tangibili producano.E, dato imprescindibile, come si facciano patrimonio della collettività, dimostrando come piattaforme digitali e modelli di collaborazione possano accelerare la diffusione di conoscenze e soluzioni innovative.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La Cina e l’intramontabile diplomazia dei panda: due ‘nuovi arrivi’ negli Usa

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(Adnkronos) – Trasferimento a Washington per Bao Li e Qing Bao.Con il 'Panda Express' torna la diplomazia dei panda in un momento in cui non mancano tensioni tra Cina e Stati Uniti.

E a meno di un mese dalle elezioni presidenziali americane, i due panda giganti sbarcano negli Stati Uniti dalla Repubblica Popolare.Sono i primi in 24 anni a partire dalla Cina alla volta di Washington, sottolineano i media americani. Lunedì sera i due panda, entrambi di tre anni, hanno lasciato la 'base' a Dujiangyan, nel sudovest della Cina.

A bordo di un volo, 'Panda Express' per l'occasione, sono partiti alle prime ore di oggi diretti a Washington. 
Per il viaggio ci sono germogli di bambù, carote e acqua, come assicurato dalla China Wildlife Conservation Association.Vanno in prestito al National Zoo per dieci anni.

Ogni anno per un milione di dollari che la Cina destinerà alla conservazione della specie. 
Bao Li, nato nel Sichuan, è figlio di Bao Bao, una 'star' del parco dove è nata nel 2013, prima di tornare in Cina quattro anni dopo.I 'nonni', Meixiang e Tian Tian, hanno vissuto per oltre 20 anni nella struttura. Per alcuni è un "nuovo capitolo" nella storia della diplomazia dei panda, un impegno ribadito dal leader cinese Xi Jinping nell'incontro del novembre 2023 a San Francisco con Joe Biden.

L'agenzia ufficiale cinese Xinhua ricorda che è la seconda volta da gennaio che dalla Cina partono panda giganti per gli Usa.E' di fine giugno la notizia della partenza di due panda giganti dalla Cina per lo zoo di San Diego. 
C'è chi parla di "momento storico".

Ma in quel 'nazionalismo digitale' che in Cina è un fenomeno diffuso ci sono altri ancora che non sono affatto contenti.E online non mancano le proteste contro l'invio in Cina dei "tesori della Nazione". 'Tesori' come i nomi dei due panda giganti. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Anytime Fitness, raggiunto il traguardo di 50 club in Italia

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(Adnkronos) – Ha raggiunto il traguardo di 50 club aperti in Italia Anytime Fitness, il più grande franchising al mondo del settore e l’unico presente in tutti i continenti, noto per garantire all’interno delle proprie palestre un servizio d'eccezione per 365 giorni all’anno, Pasqua e Natale compresi.Sbarcato in Italia soltanto nel 2016, il franchise statunitense ha infatti inaugurato con la recente apertura della sua seconda palestra a Bergamo – in Via Andrea Fantoni 1/B – il suo 50esimo club all’interno del Paese, annunciando ambiziosi progetti per il futuro. “L’apertura del 50esimo club Anytime Fitness in Italia è un traguardo che ci riempie d’orgoglio – ha commentato Roberto Ronchi, AD di Anytime Fitness Italia – ma siamo consapevoli che si tratta di un obiettivo che fa parte di un percorso più ampio, destinato a darci grandi soddisfazioni anche in futuro.

Qui in Italia, sin dalla nostra prima apertura nel 2016, abbiamo trovato terreno fertile per diffondere la nostra filosofia di fitness.E oggi, quasi 10 anni dopo, siamo ancora più convinti che questo Paese abbia uno straordinario potenziale di sviluppo, che il nostro brand ha tutta l’intenzione di cogliere”. La storia del brand in Italia ha infatti inizio nel 2016 grazie ad un imprenditore italo australiano che, intravedendo nel franchise fondato nel 2002 negli Stati Uniti un grande potenziale di sviluppo, decide di acquistare la licenza per distribuire il marchio Anytime Fitness nella Penisola.

Da allora, la crescita del marchio all’interno del Paese non si è mai arrestata, e dopo un iniziale concentrazione dello sviluppo sulle aree di Roma e Milano, l’attenzione del franchising si è spostata su scala nazionale, arrivando a presidiare con uno o più club la maggior parte delle regioni italiane. Raggiunto il traguardo dei 50 club in Italia, però, Anytime Fitness guarda ora al suo sviluppo futuro sul territorio nazionale.Il brand, che all’interno del Paese ha già all’attivo 50mila iscritti e mira a chiudere il 2024 con un volume d’affari generato di oltre 35 milioni di euro (nel 2023 lo stesso dato era già superiore ai 30 milioni), punta adesso a svilupparsi ulteriormente all’interno della Penisola, raggiungendo l’obiettivo di 60 club entro la fine del 2024.

Il proposito più sfidante del franchise, tuttavia, rimane quello a lungo termine, che punta ad arrivare a 400 club sul territorio italiano nei prossimi 10 anni. A garantire il successo del franchise in passato e per il futuro, le sue caratteristiche innovative: le palestre di Anytime Fitness si distinguono infatti non solo per essere aperte 365 giorni all'anno, ma anche per avere un approccio assistenziale inclusivo, dove trainer e istruttori qualificati si dedicano a ciascun cliente, offrendo un supporto personalizzato agli obiettivi e alle capacità di ogni iscritto.Caratteristica molto apprezzata del brand, inoltre, anche l’interconnessione dei suoi club a livello globale: grazie alla chiavetta magnetica che viene consegnata al momento dell’iscrizione, ogni socio può accedere in qualsiasi palestra Anytime Fitness d’Italia e del mondo in qualunque momento.

Peculiarità che hanno determinato, sin dalla sua nascita, il successo del brand a livello globale: il franchise, infatti, è oggi presente in 42 Paesi con oltre 5.400 club e più di 5 milioni di iscritti, attestandosi come la catena di fitness in franchising che cresce più velocemente a livello globale. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Italia, cosa serve per i quarti di Nations League: le combinazioni e le possibili avversarie

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(Adnkronos) –
L'Italia è sempre più vicina ai quarti di Nations League.Dopo la netta vittoria di ieri sera contro Israele, battuto per 4-1 grazie al rigore di Retegui, alla doppietta di Di Lorenzo e al gol di Frattesi, gli azzurri sono sempre più vicini al passaggio del turno e alla conseguente iscrizione alla prima fascia ai prossimi sorteggi per le qualificazioni dei Mondiali 2026, in programma il prossimo 13 dicembre a Zurigo.

Un appuntamento segnato in rosso dal ct Luciano Spalletti, per cui essere testa di serie potrebbe voler dire un raggruppamento più agevole verso Stati Uniti, Canada e Messico.  La classifica del gruppo 2, quello dell'Italia, vede, dopo quattro giornate, gli azzurri in testa a quota 10 punti, seguiti da Francia (9) e Belgio (4).Fanalino di coda Israele con 0 punti conquistati.

In virtù della sconfitta dei Diavoli Rossi contro i Blues, a Spalletti basterà conquistare un punto nelle prossime due sfide, proprio contro Belgio e Francia, per essere certo di finire nelle prime due posizioni e accedere così ai quarti di finale. Contro il Belgio l'Italia avrà dunque due risultati su tre, ma anche in caso di sconfitta gli basterà non perdere per festeggiare il passaggio del turno.Gli azzurri potrebbero qualificarsi anche in caso di doppio ko, ma dovrebbero sperare che Belgio o Francia non vincano contro Israele.  Qualora l'Italia riuscisse a chiudere al primo posto il girone, ai quarti di Nations League pescherebbe una delle seconde classificate negli altri gruppi.

Guardando le classifiche attuali, le possibili avversarie potrebbero quindi essere Croazia (gruppo 1), Olanda (gruppo 3) e Danimarca (gruppo 4).In caso di arrivo al secondo posto, Spalletti potrebbe incrociare una tra Portogallo (gruppo 1), Germania (gruppo 3) e Spagna (gruppo 4). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)