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Renzi sfugge al caso primarie FEDERICO GEREMICCA*

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RENZI e le Primarie: Telefonate di complimenti ai vincitori, e sul resto una scrollata di spalle: come se la cosa non fosse importante o non lo riguardasse.

C’è qualcosa di paradossale nella circostanza che l’istituto delle primarie stia vivendo la sua crisi più seria proprio nel momento di massimo potere del leader che può, a buon titolo, esserne definito il «campione»: e cioè Matteo Renzi. E c’è qualcosa di seriamente incomprensibile, invece, nel fatto che quel «campione» non batta ciglio di fronte alle cronache degli ultimi giorni. E accetti, con indifferenza o con rassegnazione, questa sorta di crepuscolo della partecipazione, fatto di voti comprati e affluenze gonfiate.

Telefonate di complimenti ai vincitori, e sul resto una scrollata di spalle: come se la cosa non fosse importante o non lo riguardasse. Fatte le giuste differenze, è come se il vecchio partito radicale di Marco Pannella ed Emma Bonino avesse supinamente accettato – ai tempi d’oro – lo smantellamento dell’istituto referendario; o se Silvio Berlusconi – quando era il Cavaliere – avesse rinunciato alle televisioni come fidate e potenti compagne di battaglia.

Vedremo se e come il segretario-presidente deciderà di spendere una parola: per ora, in verità, la sua rassegnata prudenza – ai limiti dell’assenza – ricorda l’atteggiamento del famoso tizio che sega il ramo sul quale è seduto. Infatti, a parte tutto il resto, proprio le primarie da lui vinte l’8 dicembre del 2013 rappresentano ancor oggi – in fondo – la sua assicurazione sulla vita: impedendo che colpi di mano, cambi di maggioranza e giochi di palazzo possano rovesciare una segreteria a lui assegnata da milioni di cittadini.

Non fosse che per questo, dopo i fatti di Napoli e di Roma da Matteo Renzi si attendono parole di severità e di chiarezza: anche se è evidente che non è solo questo – e cioè l’interesse politico-personale del premier – ad esser in gioco in queste ore. La scelta frettolosa e burocratica di respingere e archiviare il ricorso di Antonio Bassolino perché presentato fuori tempo massimo (24 ore) non è un buon viatico per un partito che punta a riconquistare la terza città d’Italia. E certi balbettii intorno al numero effettivo dei votanti alle primarie di Roma, consolidano un quadro con poche luci e molte ombre.

Per il partito democratico ed il suo segretario, insomma, sembra davvero venuto il momento di una scelta. E il bivio che hanno di fronte non è difficile da individuare: da una parte c’è la regolamentazione per legge dell’istituto delle primarie, dall’altra l’agonia (voluta?) di uno strumento di partecipazione che, così continuando, non potrà che finire rottamato e stipato in qualche cantina. Da un po’ di anni a questa parte, del resto, i costi politici di certe primarie sono, per il Pd, nettamente superiori ai benefici.

Non è nemmeno necessario tornare alla Napoli delle primarie 2011, con le file di cinesi, l’ombra della camorra, la consultazione annullata e la città consegnata a De Magistris. Basta ripensare alla sfida ligure e all’addio di Cofferati, o ad alcune contestatissime primarie siciliane. Ma anche a Milano – dove pure tutto è andato per il meglio – certi annunci di queste ore (la non candidatura di Francesca Balzani, sfidante di Sala) lasciano intravedere eredità velenosissime.

A tutto questo va aggiunto, naturalmente, il pesante handicap politico che grava sul candidato uscito vincente da primarie opache: un regalo agli avversari (i Cinque Stelle hanno già cominciato) che potranno fare una campagna elettorale sull’onda di slogan del tipo «ha truccato e comprato le primarie, figuratevi cosa farebbe da sindaco della città…». Ce ne sarebbe a sufficienza per non continuare a sottovalutare un problema ormai ineludibile, e il Pd ha infatti convocato una riunione di Direzione per discutere il da fare: vedremo.

Infine un’ultima questione, che sarebbe troppo facile archiviare sotto il titolo «retorica politica»: quanto favoriscono, simili vicende, il moltiplicarsi della disaffezione dei cittadini? Non è né ingenuo né retorico porre un simile interrogativo: soprattutto ad un partito che risponde alle inevitabili accuse di Beppe Grillo con il solito «voi fate un clic, noi portiamo la gente a votare». E’ vero, loro fanno un clic. Ma si faccia attenzione: perchè a furia di primarie così, gli iscritti e i militanti finiranno per restarsene a casa. E a quel punto, purtroppo, a chi vorrà partecipare non resterà che un asettico e incontrollabile clic.

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Napoli-Juve, confronto tra il rendimento casalingo e non: tutti i numeri

Il Napoli formato trasfertaha messo insieme 25 punti in 14 match lontani da Fuorigrotta. Serve uno sforzo in più, perché la prima della classe ne ha fatti 32 in 15. La media è di 1,78 per i partenopei, 2,13 per l’altra. 7 successi, 4 pareggi e 3 sconfitte: è questo il bilancio. Per Allegri 10 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Ma il Napoli la spunta in casa: 36 punti in 14 incontri, 32 in 13 casalinghe per l’altra per i campioni in carica.

Un pinguino per amico. MASSIMO GRAMELLINI*

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Un pinguino per amico. La gratuità dell’amore genera gratitudine, almeno nei pinguini. Non è buonismo. Pinguinismo semmai.

Un pinguino per amico. La gratuità dell’amore genera gratitudine, almeno nei pinguini. Non è buonismo. Pinguinismo semmai.
Massimo Gramellini. Un pinguino per amico.

Tra i gesti d’amore che tengono in piedi questo pianeta sfuggendo ai radar dei media tarati sul male, ogni tanto ne affiora in superficie qualcuno. L’Independent ha raccontato la storia di João, un pescatore brasiliano in pensione, che camminando sulla spiaggia si imbatté in un pinguino intriso di petrolio. Decise subito di legarlo a sé dandogli un nome, Dindim, ma impiegò una settimana a togliergli il catrame dalle piume e parecchi mesi a rimetterlo in sesto con scorpacciate di sardine. Quando Dindim ebbe recuperato le forze e mutato le piume, João lo restituì alle onde del mare per consentirgli di raggiungere la sua base in Patagonia. Succedeva nel 2011. Ma da allora, ogni estate, Dindim percorre ottomila chilometri per tornare alla spiaggia brasiliana in cerca dell’amico pescatore. Appena riconosce la sua sagoma raggrinzita dagli anni e dal sole, lancia un suono stridulo: il suo personalissimo inno alla gioia. E da lui, e solo da lui, si lascia avvicinare e toccare.

La gratuità dell’amore genera gratitudine, almeno nei pinguini. Non è buonismo. Pinguinismo semmai. E umanesimo, voglio sperare. In fondo, dall’Isis a Wall Street, tutte le comunità disumane e «dispinguine» hanno un tasso di ferocia misurabile dalla distanza che separa i loro gesti da quelli di Dindim e João.

*lastampa / Un pinguino per amico. MASSIMO GRAMELLINI

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Higuain pronto a riscrivere la sua storia, ma anche quella della serie A!

Questa stagione è destinata a passare alla storia come la migliore della carriera di Gonzalo Higuain. Un altro gol per eguagliare i suoi record, 27 reti in campionato, del 2009-2010, con il Real Madrid nella Liga, e 29 stagionali nel 2009-2010 e 2014-2015 con il Napoli. Poi via al record assoluto personale. L’argentino è in piena corsa per la scarpa d’oro: al primo posto c’è Cristiano Ronaldo con 27 reti, segue l’argentino con Suarez del Barcellona e Jonas del Benfica con 26 reti. 7 doppiette stagionali, con un record nel mirino in 10 giornate: i 35 reti in A di Nordahl che resistono dal 1950.

Hamsik incontra il Palermo, la sua preda preferita

Per il Palermo già in crisi profonda dopo quanto accaduto in settimana, ci sarà un problema in più: Marek Hamsik. Il capitano azzurro quando vede rosanero si scatena, tant’è che ha segnato per ben 7 volte in 15 incontri oltre ad aver realizzato ben 6 assist: 8 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. E quando lui ha segnato, gli azzurri hanno perso solo due volte. Di misura, entrambe per 2-1 e fuori casa, nel 2009. L’ultimo graffio è stato quello della stagione 2012/13.

Fonseca-Giuntoli si sono incontrati a Castel Volturno, proposto un giovane uruguaiano

Secondo la Gazzetta dello Sport, ieri a Castel Volturno si è visto Daniel Fonseca ex giocatore del Napoli. L’ex attaccante ha proposto al d.s Giuntoli alcuni suoi connazionali uruguaiani dei quali cura gli interessi. Tutti hanno dei profili giovani come ad esempio Federico Andueza, difensore classe 1997 del Montevideo Wanderers. Il profilo è gradito a Giuntoli che però ha da tempo in mente Mammana del River Plate.

Follie del Man Utd per Maksimovic, ma De Laurentiis non molla la presa

Come riporta Tuttosport, il Manchester United punta forte su Nikola Maksimovic del Torino che piace molto al Napoli. Gli inglesi sarebbero disposti ad offrire i 25 milioni che Cairo pretende per cedere il centrale difensivo. Nelle ultime due sessioni il Napoli ci ha provato in tutti i modi a soffiare Maksimovic al Toro, ma Cairo è stato irremovibile. Tuttavia, Maksimovic non è rimasto insensibile alle sirene partenopee. De Laurentiis gli ha proposto più volte il triplo dell’ingaggio. Il serbo è attratto dal Napoli e alla fine la sua volontà farà la differenza.

Ci sono cinque similitudini con l’anno del secondo scudetto

La squadra di Sarri come quella di Bigon, entrambe con un leader argentino. Da Maradona ad Higuain il passo è breve. Pare essere cambiato poco o nulla, a parte l’avversario per il titolo. Allora il Milan, adesso la Juve. Il Napoli del secondo scudetto perse male lo scontro diretto (3-0 a San Siro l’11 febbraio ‘90), questo Napoli si è dovuto inchinare alla Vecchia Signora solo per una deviazione fortuita arrivata soltanto nel finale di gara il 13 febbraio. Ventisei anni dopo la storia sembra ripetersi. Gli azzurri allora correvano da lepri, oggi rincorrono da inseguitori. Bigon sfidò nelle ultime dieci gare Roma ed Inter, le due avversarie che Sarri teme di più in questo rush finale di stagione. Il Milan di Sacchi perse a Verona alla penultima giornata, stavolta la Juventus è attesa al Bentegodi a tre turni dalla fine. Corsi e ricorsi storici di cui inevitabilmente a Napoli si tiene conto, visto che da queste parti la scaramanzia ha un valore. La passione con la quale la città sta accompagnando la squadra è la stessa dei tempi d’oro (anche domenica a Palermo il settore ospiti sarà pieno). Al San Paolo è cambiata solo la colonna sonora (dal «porompompero» a «un giorno all’improvviso»). Certo, nel 1990 lo stadio appena ristrutturato era un gioiello. Oggi è rimasto esattamente com’era e quindi è diventato un rudere da ristrutturare. Il fortino è comunque inespugnabile. Nell’anno del secondo scudetto il Napoli non perse mai in casa, fin qui l’imbattibilità interna ha resistito pure in questo campionato. Ferlaino si accomodava dietro una porta e vedeva solo metà partita, De Laurentiis siede comodo in tribuna. Caratteri diversi, modi opposti di gestire il club. Entrambi a modo loro vincenti, ma la differenza (per adesso) è tutta in quel triangolino tricolore. Lo riferisce La Gazzetta dello Sport.

Sarri è blindato: ecco perchè non può lasciare Napoli

Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, ci sono almeno tre motivi per ritenere che Maurizio Sarri l’anno prossimo sarà ancora l’allenatore del Napoli: il primo di tutti è rappresentato dal tipo di contratto, depositato in Lega con una serie di clausole che di fatto blindano il patron azzurro. Cinque anni la durata del contratto, entro il 30 aprile società e allenatore si incontreranno. Se Maurizio Sarri decidesse di interrompere l’esperienza napoletana, dimettendosi, dovrebbe cercare un accordo con De Laurentiis per i successivi quattro anni. In teoria il Napoli potrebbe bloccare il tecnico per l’intera durata delle opzioni contrattuali a meno di pagamento di penali o accordi da discutere. Un contratto, dunque, diverso da quelli che avevano legato gli allenatori precedenti al club azzurro.

Carlo Copani : Pancaro ha pagato come alla Juve Stabia

Carlo Copani al “Pungiglione stabiese”: Pancaro ha pagato gli stessi errori fatti alla Juve Stabia. Il Catania deve assolutamente fare risultato…
Carlo Copani interviene nella trasmissione di ViViRadio-Web e si esprime sul Catania e su Pancaro
Carlo Copani su Pancaro durante la trasmissione di ViViRadio-Web “Il Pungiglione Stabiese”

Ci avviciniamo al match tra Catania e Juve Stabia, in programma domenica, e quindi ne abbiamo parlato con il collega catanese Carlo Copani, giornalista che segue la squadra etnea e che è intervenuto nel corso della trasmissione radio di Vivicentro (ViViRadio-WEB) il “Pungiglione Stabiese”.

A lui abbiamo chiesto:

Rispetto alla gara d’andata la situazione è decisamente cambiata; il Catania, pur se appesantito dalla penalizzazione, era in risalita mentre la Juve Stabia aveva appena cambiato allenatore:

Carlo Copani: Sì, rispetto all’andata il Catania è una squadra profondamente diversa. Attualmente gli etnei non segnano da 505 minuti e non vincono da sei turni di campionato, dei dati non consoni ad una squadra importante come quella rossoazzurri. Quello in corso è il periodo più difficile degli ultimi 10-15 anni di calcio a Catania. Quello che più stupisce è la sensazione di impotenza che si respira in città; il cambio in panchina, con Moriero al posto di Pancaro, non ha ancora sortito effetti positivi né è riuscito a soddisfare i tifosi, che sono a dir poco adirati e pessimisti.

L’avvicendamento Pancaro – Moriero era nell’aria già da varie settimane:

Carlo Copani: Personalmente erano mesi che affermavo che l’esperienza di Pancaro in Sicilia era giunta al capolinea. L’ex allenatore è stato molto bravo ad inizio stagione, nel compattare il gruppo dopo la penalizzazione, ma poi ha mostrato molte lacune. Mi riferisco soprattutto a scelte tecniche incomprensibili, una su tutte quella del portiere, e all’ostinazione nella scelta del modulo, il 4-3-3, inadatto alla rosa a sua disposizione. Da quello che mi dite voi colleghi di Castellammare, Pancaro ha replicato gli stessi errori fatti alla Juve Stabia. Anche alle Vespe Pancaro partì benissimo e poi, intestardendosi sul suo 4-3-3, ha rovinato tutto il bel lavoro del girone d’andata. A ciò si aggiungano i rapporti ormai deteriorati con la stampa ed i tifosi, senza mai una ammissione di responsabilità sua o della squadra.

La piazza catanese sembra essere stufa anche del Direttore Generale, Giuseppe Bonanno:

Carlo Copani: Il problema non è Bonanno, ma il fatto che, anche se con nomi e persone diverse dal passato, il Catania Calcio è ancora nelle mani di Pulvirenti, patron che con le sue malefatte ha distrutto la società rossoazzurri. I tifosi non accettano questo, il fatto che alla guida ci sia ancora colui che ha affossato con le sue azioni il Catania. Si era parlato di una cordata sudamericana interessata a rilevare la Società, ma poi non se n’è fatto più niente. La gestione di tutta la società, sotto tanti aspetti, lascia molto a desiderare.

Il mercato di gennaio ha rivoluzionato la squadra:

Carlo Copani: Sì, è andato via Scarsella che era uno dei leader della squadra. Credo che, per la partenza del giocatore, siano state decisive le frizioni proprio con Pancaro, che forse non lo teneva in considerazione come il giocatore, invece, sperava. Moriero ora sta impostando le proprie idee; è stato abbandonato il 4-3-3 per fare posto al 4-2-3-1. Proprio in relazione a questo modulo assume importanza l’utilizzo di Bombagi, che voi conoscete bene e paradossalmente poco usato da Pancaro che lo aveva voluto a Catania; anche contro le Vespe Bombagi dovrebbe essere schierato dal primo minuto nel ruolo di rifinitore alle spalle dell’intoccabile Calil.

Il pubblico sta centellinando il proprio sostegno alla squadra:

Carlo Copani: Sì, addirittura nelle ultime settimane persino molti abbonati hanno preferito non venire allo stadio. Non so che cornice di pubblico ci sarà al “Massimino” per la gara contro la Juve Stabia. La tifoseria sembra quasi divisa in due tra chi si è stancato di sostenere la squadra e segue ormai il Catania da casa, e chi, invece, non ha abbandonato i rossoazzurri. Proprio in virtù di questa confusione, non so davvero quanti tifosi verranno a sostenere la squadra e questa situazione non fa che rendere ancora più difficile un match contro una squadra forte ed in salute come la Juve Stabia.

Raffaele Izzo

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Di Natale elogia Insigne

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Passaggio di testimone? Probabilmente sì. Antonio Di Natale elogia Lorenzo Insigne: da napoletano a napoletano. Ecco le sue parole, ai microfoni di Undici: “Insigne è il giocatore che più si avvicina alle mie caratteristiche. Ci sentiamo spesso, è un grande. Gli ho detto che doveva cominciare a segnare per diventare completo, un campione, e così è stato. Quando è venuto ad Udine mi cercò subito negli spogliatoi per un saluto”.

Napoli forte su Thomas Meunier

meunierNapoli forte su Thomas Meunier, difensore del Club Brugge, che tanto ha fatto parlare di sé in queste ultime settimane. Interesse reale? A chiarire la situazione, l’agente dello stesso calciatore, Michelangelo Minieri, ai microfoni di calciomercato.com: “La sua valutazione si aggira sui sei milioni di euro? Si, la valutazione dovrebbe aggirarsi intorno a quella cifra. Il Napoli fa parte di quelle squadre che stanno seguendo con attenzione la situazione relativa a Meunier, un giocatore pronto per andare a giocare in un grande club”.

Venezia, incontro tecnico sul monitoraggio del traffico navale

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Nella giornata di oggi, 9 marzo 2016, ha avuto luogo, presso la sede dell’Autorità Portuale di Venezia, un incontro tecnico sul tema del monitoraggio del traffico navale, dal titolo “The Vessel traffic monitoring in the Adriatic and Ionian basis for the Implementation of EU Strategy (EUSAIR)”.
Autorità Portuale di Venezia,incontro tecnico sul tema del monitoraggio del traffico navale
Autorità Portuale di Venezia,incontro tecnico sul tema del monitoraggio del traffico navale

All’evento, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Amministrazioni Marittime della Regione Adriatico-Ionica, è stato coordinato dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con la partnership dell’Autorità Portuale di Venezia. All’incontro ha preso parte, altresì, in qualità di osservatore, un rappresentante della DG Move (Direzione Generale della mobilità e dei trasporti) della Commissione Europea.

L’iniziativa intende promuovere l’insediamento di un Gruppo di lavoro internazionale di esperti, nell’ambito del Progetto “Easyconnecting”, per il monitoraggio dei traffici navali e per lo sviluppo di strategie condivise, che consentano di affrontare con maggiore efficacia le criticità dei servizi di trasporto merci nell’area adriatico-ionica, individuando quale Lead Partner il Comando Generale della Guardia Costiera italiana. Gli alti funzionari delle Amministrazioni slovene, croate, albanesi e montenegrine hanno affrontato con le Autorità italiane il tema della cooperazione transfrontaliera (IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme) al fine di migliorare i sistemi di monitoraggio del traffico esistenti, garantendo così lo sviluppo di un trasporto sicuro e sostenibile e l’accessibilità ai paesi confinanti.

Durante il workshop, il Contrammiraglio (CP) Pietro Pellizzari, Capo del VII Reparto del Comando Generale di Roma, ha presentato una nuova proposta progettuale, candidata all’accesso ai finanziamenti europei, per risolvere le problematiche relative al monitoraggio e alla gestione dei traffici marittimi attraverso una partnership tra le Amministrazioni convenute.

RAI- Higuain rimarrà a Napoli

higuain_diamro_2015Higuain rimarrà a Napoli. A rivelarlo, ai microfoni di “Si Gonfia la Rete“, programma radiofonico condotto da Raffaele Auriemma, il giornalista Rai, Ciro Venerato: “Il Sassuolo cercherà di continuare la scia positiva di far bene contro le grandi ma credo che la Juventus abbia più motivazioni. Il Napoli deve cercare di recuperare punti, gli manca il cinismo da grande squadra ma gioca un bel calcio. La Juventus ha una tradizione italica mentre il Napoli di Sarri è più all’olandese. L’Europa League è importante per le squadre italiane ma per un club straniero ricco non fa la differenza, conta solo la Champions League. Higuain ha un contratto col Napoli fino al 2018 e non mi risulta che al momento ci sia un club disposto a pagare la clausola rescissoria”.

ADL blinda Sarri

Non c’è nessun caso Sarri, creato da ADL: ad assicurarlo è Sky Sport. Aurelio De Laurentiis avrebbe, infatti, blindato il tecnico, attraverso quattro opzioni, valide fino al 2020. L’unico problema potrebbe essere relativo all’ingaggio, con Sarri che guadagna, attualmente, 700 mila euro. Il tecnico, tuttavia, già con il secondo posto in classifica, salirebbe a 1,4 milioni di euro all’anno. Non ci sarà, quindi, nessun divorzio: la storia tra Sarri e ADL è destinata a continuare, almeno per un po’.

Sarri e il rinnovo, parla l’ agente

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Sarri e il rinnovo, parla l’ agente del tecnico Alessandro Pellegrini: “ Non c’è assolutamente nulla con il Milan, sono solo destabilizzazioni”

A proposito delle ultime voci del forte interessamento del Milan sull’ attuale tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, per la prossima stagione è intervenuto l’ agente del tecnico Alessandro Pellegrini.

Intervistato dalla redazione di milannews.it ha provato a fare chiarezza riguardo la questione.

Queste le sue dichiarazioni:

“ Posso affermare con certezza che non c’è nulla con il Milan e nulla ci sarà nemmeno in futuro. Abbiamo un contratto con il Napoli fino al 30 giugno e fino al 30 maggio il club ha un’ opzione unilaterale. Noto che qualcuno cerca di destabilizzare ma questo fa parte del gioco.

Ribadisco, Sarri ha un contratto con gli azzurri e il Napoli ha un’opzione da poter esercitare, che però fino ad ora non ha esercitata. Nulla ormai mi stupisce nel calcio, aspettiamo la fine della stagione e poi ne parliamo”.

Pasquale Ammora

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ISCHIA, RECUPERATO SPEZZANI. IULIANO IN RECUPERO

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ISCHIA ISOLA VERDE, RECUPERATO SPEZZANI. IULIANO VERSO IL RECUPERO

Allenamento di Ischia Isola Verde
Allenamento di Ischia Isola Verde

L’Ischia Isolaverde, recuperato Spezzani ed in attesa di Iuliano, continua ad allenarsi al centro sportivo dei Camaldoli al campo “Kennedy A”, in vista dell’impegno casalingo di sabato al “Mazzella” contro la Fidelis Andria. Dopo alcuni esercizi svolti dal gruppo, lavoro più leggero per i calciatori scesi in campo sabato scorso a Caserta. Il preparatore Argano ha fatto svolgere un allenamento di potenza aerobica. Successivamente si è passati ad una serie di partitelle a pressione ad alta intensità. Conclusione con partita a metà campo della durata di circa mezz’ora.

Nella seduta di allenamento svolta ieri erano assenti, Iuliano, Sirigu e Blasi.

Il portiere ex Messina è sulla via del recupero, dopo un problema avuto al mignolo della mano nella partita contro la Casertana. Il numero uno dei gialloblu è stato comunque tenuto precauzionalmente a riposo, ma sabato sarà regolarmente in campo.

Sirigu invece dovrà stare fermo ai box ancora per una settimana, dopo i problemi muscolari che lo hanno visto uscire anzitempo dal campo contro il Melfi.

Per quanto riguarda Manuele Blasi, non ha partecipato alla seduta perché è in permesso per motivi personali.

Dall’infermeria arrivano anche notizie positive:

il centrocampista Mattia Spezzani,dopo quasi due settimane di stop per una distorsione al ginocchio rimediata proprio contro il Melfi, sua ex squadra, ieri ha svolto l’intera seduta di allenamento con i propri compagni. Un recupero molto importante nello scacchiere per mister Di Costanzo, in vista della sfida di sabato contro l’Andria dove potrà provare diverse soluzioni tattiche.

Oggi pomeriggio, come di consueto, l’Ischia Isolaverde farà una partitella al campo al “Kennedy A”. Domani invece allenamento mattutino ai Camaldoli e nel pomeriggio partenza per Ischia dove venerdì la squadra gialloblù effettuerà la rifinitura.

Fabio Schirru di Torino dirige il match del “Massimino”

Il designatore della CAN PRO ha scelto l’arbitro piemontese Fabio Schirru per la sfida del Massimino di Catania tra etnei e vesuviani di domenica 13 marzo

Fabio Schirru per la sfida del Massimino di Catania
Fabio Schirru per la sfida del Massimino di Catania

Per la nona giornata di ritorno del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica pomeriggio alle ore 14 allo stadio “Angelo Massimino” di Catania è stato designato Fabio Schirru della sezione di Nichelino a dirigere la gara tra e Catania e Juve Stabia

Schirru, nato a Torino il 15 aprile 1985, è al suo secondo campionato in Lega Pro, nelle passate stagioni non ha mai diretto gare della Juve Stabia, neanche nei settori giovanili.

L’assistente numero uno sarà: Nello GRIECO della sezione di Macerata;

l’assistente numero due: Antonello MANGINO della sezione di Roma 1.

Giovanni MATRONE

ViVi­Radio Web, Terza puntata di 4-­2 “Fantasia”

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Terza puntata di “4­-2 Fantasia”, il nuovo format radiofonico del palinsesto di ViVi­Radio Web, la Radio di ViVicentro Network.

ViVi­Radio Web, Terza puntata di "4­-2 Fantasia"
ViVi­Radio Web, Terza puntata di “4­-2 Fantasia”

Questa sera, a partire dalle ore 20 circa, tutti sintonizzati su ViViRadio Web  per la terza puntata di ‘4­-2­ Fantasia’, il programma radiofonico più irriverente del web. Calcio, basket e tante altre news dal mondo.

Conduzione del programma affidata a Mario Miccio, della testata ViViCentro Network, con lui in studio Mario Vollono alla regia ( Vice direttore di Vivicentro), sparring partners Gianluca Apicella ( Caporedattore allo Sport del Magazine Pragma) e Francesco ” Ciccio” Maresca ( Collaboratore di Magazine Pragma e Vivicentro.it ed opinionista del programma radiofonico “Il Pungiglione Stabiese”)

Personaggi del mondo dello sport, direttori di testate giornalistiche e tifosi, che sono da sempre il sale di questo sport, interverranno in diretta telefonicamente in studio.

Sponsor della puntata il bar ”Lettieri” sito in Via Catello Marano 4 a Castellammare di Stabia.

DIRETTA

Link per ascoltare dal pc: https://37.187.93.104/start/viviradioweb/ (il link è ottimizzato per Google Chrome, per altri browser web bisogna installare Java https://www.java.com/it/download/)

Link per ascoltare dai dispositivi mobili:

Sui cellulari e dispositivi mobili è possibile installare l’applicazione TUNEIN e cercare ViViRadioWEB

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.048.73.45 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Vi aspettiamo!

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Favasuli: “Dopo la Paganese ci siamo compattati”

Per la consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato per commentare la gara con l’Akragas e per presentare quella con il Catania, il centrocampista della Juve Stabia, Francesco Favasuli.

Ecco le dichiarazioni di FAVASULI:

FAVASULLI in conferenza stampa
FAVASULLI in conferenza stampa

“Sappiamo che gli scontri diretti al Menti valgono doppio, per questo siamo lieti della bella vittoria di domenica. Si era messa male ma l’abbiamo ribaltata e chiusa senza patemi nella ripresa. Questa è una buona squadra e il gruppo è solido, abbiamo pagato gli infortuni e ora cambiando modulo stiamo facendo davvero benissimo. Nel mercato di gennaio sono andati via bravi ragazzi e sono arrivati bravi ragazzi, ovviamente c’è bisogno di un po’ di tempo per amalgamarci come gruppo con i nuovi ma devo dire che tutti si sono messi a disposizione e ognuno sta mettendo la sua buona volontà, forse per questo stiamo facendo bene, sono contento. Catania? Ci aspetterà una squadra forte ma ferita in questo momento, possiamo dire la nostra e dobbiamo andare lì per vincere e conquistare metà salvezza praticamente, sono una diretta concorrente e vincere li sarebbe fondamentale. Si sono compattati e saranno in ritiro fino alla partita, quindi dovremo dare ancora di più. Il punto più basso? La sconfitta con la Paganese. Li ci siamo compattati e li probabilmente c’è stata la svolta, che deve continuare a lungo perché vogliamo raggiungere quanto prima questi benedetti 40 punti e poter chiudere al meglio questo campionato strano. I fatti di Foggia? Sono cose che non si fanno. Le contestazioni ci sono nel calcio ma la violenza non deve esserci. A Castellammare ci hanno contestato, anche duramente, ma sempre con rispetto reciproco e senza esagerare. Secondo me dovrebbe essere sempre così, la violenza non serve. Mando un saluto ai ragazzi del Foggia, che già ieri sul campo hanno dato una risposta vincendo 6-1 in coppa Italia.”