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VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo notturno della ditta Carmine Lieto

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Carmine Lieto ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.

Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo diurno della ditta Giuseppe Catapano

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Giuseppe Catapano ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza. Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo diurno della ditta Chiappara-Bruscella

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Chiappara e Bruscella, hanno deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza. Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO ViViCentro – Hamsik: “Non è un calo, è colpa degli episodi”

Le sue parole

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni in mixed zone ai nostri microfoni: “Non penso sia un calo, ma è stata una gara nervosa per gli episodi. Con il Verona abbiamo l’obbligo di vincere. I sogni c’erano anche prima e rimangono tali anche adesso. Fin qui abbiamo fatto un campionato incredibile, una gara non può rovinare tutto. Ci sono tati tanti episodi dubbi. L’Udinese ha dimostrato di essere una buona squadra e il cambio allenatore ha inciso. Fa male prendere due rigori così”.

dal nostro inviato a Udine, Antonio Toscano

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Il commento della SSC Napoli: “Non basta il 30° gol di Higuain”

Ecco il commento della SSC Napoli dopo la sconfitta contro l’Udinese:

“Non basta il 30esimo gol di Higuain in campionato. Il Napoli perde al Friuli per 3-1 in una partita molto vibrante, accesa e lottata a ritmi altissimi soprattutto da un’ottima Udinese innervata da una nuova linfa probabilmente poche volte vista in precedenza. Per gli azzurri una gara giocata palla su palla per oltre un’ora, ma anche qualche distrazione fatale su cui recriminare. Higuain mette dentro un’altra splendida perla, però poi viene espulso ad un quarto d’ora dalla fine per doppia ammonizione. Restano in ogni caso i grandi numeri di Gonzalo che stabilisce il record di gol in campionato nella storia azzurra, ed i grandi numeri del Napoli che arrivava da 5 risultati utili in campionato, che ha perso la quarta gara in campionato a fronte di 20 vittorie e 7 pareggi e che continua a detenere il record di punti nella storia azzurra dopo 31 giornate. Si ricomincia domenica col Verona. Mancano ancora 7 partite, due mesi di emozioni da vivere con orgoglio e passione, tutti insieme… “

Caso Regeni, governo egiziano: “Mai detto che banda lo aveva ucciso”

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                                      Caso Regeni – Giulio Regeni (ansa)

 Caso Regeni – Il viceministro: “Ricerca persone coinvolte continua”. Non confermato il vertice di martedì a Roma con la delegazione di investigatori

IL CAIRO Il governo egiziano non ha mai sostenuto che la banda di cinque rapinatori uccisi dalla polizia “fosse responsabile dell’assassinio” di Giulio Regeni. Lo ha dichiarato il viceministro aggiunto dell’Interno Abou Bakr Abdel Karim, secondo il sito del quotidiano Al Masry Al Youm, facendo riferimento al comunicato del ministero in cui si dava notizia del ritrovamento dei documenti di Regeni a casa dei familiari dei banditi. “La ricerca delle persone coinvolte nella sua uccisione è ancora in corso” ha aggiunto.

Il vice ministro fatto queste dichiarazioni in un’intervista telefonica mandata in onda dalla trasmissione Al-Haya Al Youm sulla rete satellitare Al Haya. Nel comunicato del 24 marzo del ministero dell’Interno si affermava che la banda di rapinatori “era dietro all’uccisione dell’italiano” e che il capo della banda criminale aveva nascosto il borsello di Regeni a casa di sua sorella.

Il ministro degli esteri egiziano, Sameh Shoukri, in un’intervista rilasciata a Washington, aveva parlato dell’assassinio di Regeni come di “un atto isolato” da valutare “in questo quadro, considerando la determinazione e l’impegno totale del governo egiziano e degli apparati di sicurezza a continuare gli sforzi per scoprire la verità e arrestare gli aggressori”. Nell’intervista il ministro ha lasciato intendere che esiste una linea diretta di forte collaborazione tra Roma e il Cairo sul caso Regeni. In realtà dal 25 gennaio, giorno del sequestro del giovane ricercatore ritrovato senza vita il 3 febbraio, persistono delleambiguità.  Fra l’altro a pochi giorni dall’annunciato arrivo a Roma della delegazione di investigatori che dovrebbe consegnare al procuratore Pignatone il dossier sulle indagini egiziane, l’incontro previsto per martedì 5 aprile non è stato confermato.

Sono trascorsi oltre due mesi, scanditi dalle tante ricostruzioni della magistratura, della polizia e anche del governo egiziano per spiegare la morte di Giulio, dalla vendetta personale all’incidente stradale, all’azione dei fondamentalisti, al sequestro a scopo di lucro, alla rapina, al delitto maturato in ambienti omosessuali fino al traffico di reperti archeologici. Queste ipotesi sono state percepite come puri depistaggi. Tanto da spingere l’Italia a sanzioni nei confronti dell’Egitto. Regeni al Cairo studiava l’attività dei sindacati e la difficile difesa dei diritti dei lavoratori in un Paese governato dai militari. Aveva sviluppato i suoi contatti con quel mondo per completare il suo percorso verso il dottorato. Si è speculato su un Regeni spia, un Regeni finito nel mirino per i suoi contributi giornalistici firmati con uno pseudonimo. Per ora parlano i pochi fatti accertati: Giulio era uno studioso, morto dopo diversi giorni di sequestro sotto le torture subite da professionisti dal profilo ben lontano da quello dei presunti criminali comuni a cui la polizia egiziana ha provato ad attribuire la paternità dell’omicidio.

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Sarri: “Non siamo una squadra di primissimo livello”

Maurizio Sarri ha parlato a Sky
“Sconfitta determinata dalla nostra prestazione e dall’Udinese che ha fatto la sua migliore stagionale. Ci sta di perdere quando non riesci ad esprimere ad altissimi livelli. Purtroppo può succedere, facciamo grande difficoltà a giocare dopo le soste delle Nazionali e a giocare a questo orario: è un nostro limite. La gestione di quelli che rientrano dalle nazionali è difficile per tutti. Se uno va in nazionale come Jorginho per la prima volta ha un dispendio d’energia superiore rispetto a chi si presenta per l’ottantesima volta. E’ difficile anche poter fare allenamenti per valutare le loro condizioni Noi vogliamo diventare  una grande squadra e dobbiamo migliorare queste piccole cose. Poi quando giochi alle 12:30, c’è chi si adatta meglio e chi fa fatica. Il fatto di giocare sempre dopo la Juventus, 6 su 6, mi sembra un’esagerazione. Se questo ci dà pressione vuol dire che non siamo completamente pronti per esser una squadra di primissimo livello. La Juventus ha una marcia talmente impressionante che penso sia difficile immaginare che possa flettere in maniera importantissima. Higuain è attaccatissimo a questa maglia. Si è sentito vittima di un’ingiustizia perchè dice che la seconda ammonizione era inesistente. Sui campi italiani si vedono cose peggiori. Per noi questa partita deve darci rabbia, determinazione. Il nostro finale di stagione deve essere importante. E’ giusto che ci sia un pizzico di delusione, poi da martedì dobbiamo trasformare la rabbia in voglia e determinazione: questa la reazione che deve avere la mia squadra. Perchè la nostra ferma determinazione è di competere con chiunque” 

Circondati dalle onde elettromagnetiche, ma la scienza assolve il wi-fi

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                                                         Onde elettromagnetiche

Radiazioni. Insonnia, allergie, rossori, mal di testa difficoltà a concentrarsi. Li lamentano migliaia di persone. Che incolpano le reti e le onde elettromagnetiche, ma non ci sono prove

Prendi in mano il tablet per controllare la mail, e ti viene la nausea. Non perché ti immagini chissà quale messaggio nella casella di posta elettronica. Ma perché sei allergico al Wi-Fi. O per essere più precisi, perché sei una di quelle persone che ritiene di soffrire di una particolare condizione: quella che l’Oms chiama ‘ipersensibilità elettromagnetica’, o EHS

Le fonti di radiazione

Una specie di intolleranza. Una sorta di intolleranza che si svilupperebbe in presenza di campi elettromagnetici, come quelli generati appunto dalla connessione senza fili. Una sindrome non riconosciuta ufficialmente in Italia, così come in tutti i paesi europei ad eccezione dell’Austria, e che per la scienza non è mai stata dimostrata in modo inequivocabile. Ma che però mette in ansia l’opinione pubblica e conta ugualmente un certo numero di vittime, vere o presunte: la prevalenza della EHS varierebbe tra i pochi casi per milione al 5 per cento della popolazione, a seconda dei paesi e anche dei modi in cui viene misurata. In uno studio condotto in California nel 2002 su oltre duemila persone, l’ipersensibilità era dichiarata dal 3,5 per cento del campione. In Svezia, nella regione di Stoccolma, la prevalenza era dell’1,5 per cento. In Inghilterra, su 20 mila persone, del 4 per cento, in Svizzera del 5. A Taiwan, addirittura del 13,4 per cento. Insomma: dati molto variabili per un fenomeno che anche gli esperti definiscono complesso e sfuggente.

La distribuzione delle reti in Italia

I sintomi. Eppure i sintomi sono reali, così come sono reali le persone che li manifestano. Uno studio, condotto da Martin Roosli dell’università di Basilea, parla di mal di testa, nausea, difficoltà di concentrazione, nervosismo, stanchezza, disturbi del sonno. Altre ricerche riportano invece bruciori, arrossamenti e chiazze sulla pelle, palpitazioni e problemi digestivi. Sintomi variabili e così generici che, per quanto si sia applicata a cercare una spiegazione univoca, la scienza non è mai riuscita a dimostrare nulla.

Lo studio. A fare il punto sulla ipersensibilità elettromagnetica ci ha provato un gruppo di ricercatori dell’istituto di Psichiatria del King’s College di Londra, guidato da James Rubin, che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista Bioelectromagnetics. Rubin ha esaminato un totale di 46 studi su oltre mille persone soggette alla cosiddetta Intolleranza ambientale idiopatica, nello specifico una ipersensibilità ai campi elettromagnetici. Ebbene, in nessuno è stata trovata l’evidenza definitiva che imputi i sintomi lamentati alla presenza di campi elettromagnetici. Per dare una spiegazione ai malesseri, che pure sono evidenti, i ricercatori tirano in ballo l’effetto nocebo (l’opposto del più famoso effetto placebo), secondo cui il solo fatto di sapere che si è in presenza di un agente considerato pericoloso per la salute è sufficiente a scatenare sintomi anche gravi.

Ipersensibilità al Wi-Fi. “Ipersensibilità al Wi-Fi significa semplicemente che un individuo è sensibile a quantità di radiazioni elettromagnetiche inferiori rispetto a quanto accade nella popolazione normale. E il fatto che questa sindrome non sia riconosciuta come malattia – spiega però Maria Grazia Petronio, vice presidente naz. dell’Associazione Isde-Medici per l’ambiente – non deve farci dimenticare le persone che accusano una sintomatologia reale, che chiedono di essere prese in carico e che invece non trovano risposte”. È vero che il Wi-Fi genera un campo magnetico estremamente basso, avverte Petronio, ma è anche vero che si tratta di una tecnologia relativamente nuova, ed estremamente diffusa.

I bambini. Un rischio seppure minimo ma con un’alta esposizione è comunque un problema. A fare particolare attenzione, continua Petronio, dovrebbero essere i più piccoli, per un possibile effetto accumulo quando i bambini di oggi saranno adulti. “La sempre maggiore esposizione alle radiofrequenze nelle scuole – scrivono poi tre ricercatori svedesi sull’ultimo numero di Reviews on Environmental Health – è preoccupante e necessita di maggiore attenzione. Gli effetti a lungo termine sono sconosciuti. Genitori, insegnanti e dirigenti hanno la responsabilità di proteggere i bambini da esposizioni non necessarie”.

Gli effetti sulla salute

Non ci sono prove. Ma l’ultimo rapporto dello Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (Scenhir) della Commissione europea ribadisce che non ci sono prove. E, commenta Maria Rosaria Scarfì dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del CNR, che ha parteci- pato allo studio: invocare il principio di precauzione secondo cui, in assenza di una valutazione completa del rischio, è bene adottare un atteggiamento prudente, evitando in questo caso l’esposizione alle reti wireless, non è corretto: «È vero che il Wi-Fi è una tecnologia relativamente recente, ma sempre di campi elettromagnetici stiamo parlando. E questi si conoscono da tempo. La connessione senza fili a Internet è uno strumento prezioso. In assenza di prove certe, accusarla di rappresentare un pericolo non ha alcun senso».

vivicentro.it-salute-e-scienze / Circondati dalle onde elettromagnetiche, ma la scienza assolve il wi-fi di ELISA MANACORDA

Hamsik: “Il nostro è un campionato incredibile: battiamo il Verona”

Le sue parole

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni in mixed zone, nel post partita della gara persa ad Udine, a Radio Kiss Kiss:

“Non penso sia un calo, ma è stata una gara nervosa per gli episodi. Con il Verona abbiamo l’obbligo di vincere. I sogni c’erano anche prima e rimangono tali anche adesso. Fin qui abbiamo fatto un campionato incredibile, una gara non può rovinare tutto. Ci sono tati tanti episodi dubbi. L’Udinese ha dimostrato di essere una buona squadra e il cambio allenatore ha inciso. Fa male prendere due rigori così”.

Bonucci-Higuain, ricorsi storici. Situazioni analoghe, destini diversi

Un “calcetto” ai danni di Felipe, un fuorigioco inesistente, una partita iniziata male e finita peggio: da dimenticare questo pomeriggio per Gonzalo Higuain. Il pipita, espulso da Irrati, è andato su tutte le furie, inveendo contro il direttore di gara stesso, gli avversari e compagni,. Una reazione, quella di Higuain, forse esagerata, ma giustificata dal momento particolare della gara e dall’innocenza del calciatore argentino che, in sostanza, ha voluto solo difendere il suo operato e quello della squadra.

SCHERZO DEL DESTINO- Situazione analoga accaduta poche settimane fa, in un Juve Torino, con Bonucci che, a muso duro contro Rizzoli, ha fatto sentire la sua voce. Reazione anche quella piuttosto esagerata. Ma mentre il primo ha dovuto lasciare il terreno di gioco, il secondo ha continuato la sua partita, risultando fondamentale, poi, per i bianconeri. Un po’ buffo, insomma, considerando le analogie tra i due episodi. Adesso ci si interroga sul motivo per cui accade ciò. Se ne parlerà tanto, tantissimo. Due pesi e due misure? Sudditanza psicologia? Destino già scritto? O solo sfortuna? Via alle risposte.

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[VIDEO] Ecco cosa è accaduto tra Higuain e Felipe

Gonzalo Higuain è stato espulso durante il match con l’Udinese per doppia ammonizione. Ecco cosa è accaduto con Felipe.

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De Canio a sky: ” Napoli forse poco brillante, ma il merito va ai miei ragazzi”

Il tecnico dell’ Udinese Gigi De Canio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di sky sport a fine partita. Ecco le sue parole:
“L’Udinese ha bisogno di fare punti per salvarsi, deve lottare così ogni partita. Abbiamo ottenuto un grande risultato contro una signora squadra come il Napoli. Sull’ espulsione di Sarri non posso dire nulla in quanto non ho sentito, su quella di Higuain forse l’ arbitro ha visto il pipita scalciare Felipe. Il Napoli, nonostante la poca lucidità, ha provato a fare la gara; non ho visto tanto nervosismo, il merito va soprattutto a miei ragazzi. Di Natale in queste due settimane non si è mai allenato con la squadra, credo che un tecnico debba essere coerente: gioca chi si allena”.

Renzi sul caso Guidi: “Emendamento idea mia, la rivendico. I pm vogliono sentirmi? Eccomi”

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                                                         Renzi ospite di “In mezz’ora”

Il premier Renzi ospite di “In mezz’ora”, parla dell’inchiesta di Potenza: “La scelta di sbloccare le opere pubbliche è nostra”. Stessa linea della ministra Boschi nell’intervista alla Stampa: “Quel provvedimento era una necessità, crea lavoro. Poteri forti contro di noi”

ROMA – Sceglie di rispondere alle domande di Lucia Annunziata, Matteo Renzi, ospite di In mezz’ora. Lo fa per affrontare – a poche ore dal ritorno dagli Usa – il caso Guidi. E va subito all’attacco: “Ho scelto io di fare questo emendamento. Lo rivendico con forza. L’idea di sbloccare le opere pubbliche e private l’abbiamo presa noi. La rivendico, per Tempa rossa così come per Pompei, per esempio”. Poi precisa: “Noi non sapevamo delle indagini, è giusto così. Se qualcuno ha pagato tangenti o ha fatto degli illeciti in quel caso voglio che sia scoperto, chiedo ai magistrati di fare il massimo degli sforzi”. E sottolinea: “Per adesso dopo 27 anni non è stato tirato fuori un goccio di petrolio perché le autorizzazioni sono state rinviate come spesso succede in Italia”. E a una domanda sulla presunta influenza delle lobby sul governo, replica: “Ci dicono a noi che siamo quelli delle lobby quando noi abbiamo fatto la legge su reati ambientali, le pene sull’anticorruzione, abbiamo fatto delle iniziative concrete e reali compresa l’approvazione in prima lettura alla Camera del conflitto d’interessi. Dire che noi siamo quelli delle lobby a me fa, tecnicamente parlando, schiattare dalla risate”. E poi, con tono di sfida: “I magistrati vogliono sentirmi? Eccomi”.

La stessa linea scelta dal ministro Boschi nell’intervista alla Stampa: “Io quel provvedimento lo difendo, risponde a una necessità, crea lavoro. Naturalmente posso sbagliare, non dico di essere perfetta. Ma anche nei miei errori c’è sempre la buonafede, mai la lusinga di qualcuno o gli interessi personali”. E poi l’accusa: “Contro di noi sono schierati i poteri forti”.

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Magra consolazione per Higuain: il pipita aggancia Jonas e supera Cavani

Una bomba scagliata fuori dall’aria di rigore: il 30esimo gol in serie A di Gonzalo Higuain non è banale, come lui. Il pipita supera Edinson Cavani, fermo a 29 reti in un solo campionato. Una piccola soddisfazione personale, quindi, per il campione argentino, dopo il finale incandescente di Udine e l’espulsione piuttosto dubbia. Ancora in corsa per la scarpa d’oro, Higuain ha agganciato, in classifica,  Jonas del Benfica.

Costacurta a sky: “Albiol avrebbe potuto fare meglio sul secondo gol dell’ Udinese”

Alessandro Costacurta, attuale opinionista di sky ed ex difensore, si è soffermato a fine gara sull’ episodio che ha portato al secondo gol dell’ Udinese:
“Non vi sono dubbi sull’ errore evidente di Gabriel ma Albiol avrebbe dovuto leggere diversamente la situazione. Lo spagnolo invece di restare al centro dell’ aria di rigore sarebbe dovuto indietreggiare sulla linea di porta per tentare di intercettare la conclusione”.

Sentite Tuttojuve: “E pensare che media e tifosi hanno fatto la morale a Bonucci”

La solita storia…
TuttoJuve.com dopo l’espulsione di Gonzalo Higuain contro l’Udinese:
“Brutta tegola per il Napoli. Oltre ad aver perso tre punti pesanti per la corsa Scudetto a Udine, rischia di perdere per qualche partita anche Gonzalo Higuain. L’attaccante napoletano, infatti, è stato espulso nella ripresa per un fallo di reazione su Danilo. Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’argentino, il quale dopo aver messo le mani sul petto di Irrati ed aver protestato e inveito in maniera veemente contro il fischietto, ha dato in escandescenza, con due-tre compagni che hanno faticato a trattenerlo e ad accompagnarlo al di fuori del rettangolo di gioco. Una reazione esagerata che dovrebbe finire nel referto dell’arbitro e che quindi potrebbe essere punita dal giudice sportivo con più giornate di squalifica. E pensare che media e tifosi vicini all’ambiente Napoli hanno fatto la morale a Leonardo Bonucci per essere andato a muso duro con Rizzoli nel corso del derby della Mole. E non si era neppure permesso di mettere le mani addosso al direttore di gara. Leggeremo frasi di condanna anche per il Pipita? Dubitiamo”.

[VIDEO] Protesta Higuain: Gonzalo perde la calma, addio allo scudetto

Un episodio che costerà tanto agli azzurri e che fa “sorridere” i bianconeri, vicinissimi al quinto scudetto consecutivo. Al 30esimo minuto, Gonzalo Higuain viene espulso, per doppia ammonizione, dall’arbitro Irrati, per un presunto “calcetto” ai danni di Felipe. L’attaccante argentino non ci sta ed esplode. Tante le proteste e qualche spintone di troppo: il pipita furioso perde calma e dice addio ai sogni di gloria.

 

 

Berretti,il Tuttocuoio cala il tris all’Ischia

Logo-ischia-isolaverde-BERRETTI

L’Ischia torna dalla lontana Ponte a Egola con una sconfitta contro la vice capolista Tuttocuoio. Solo complimenti per i gialloblù guidati da mister Numerato che ha preso il posto di mister Porta. “Abbiamo destato una buona impressione, giocando una gara all’altezza , ma non siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo”, commenta la dinamica dirigente gialloblù, Antonella Miranda. Prima frazione abbastanza equilibrata. L’Ischia non sfrutta un paio di situazioni favorevoli e al 39’ va sotto: segna Motti. Sul finire del tempo, raddoppio della formazione toscana grazie a Isclamaj. Al 18’ della ripresa l’Ischia riduce le distanze con Belmonte su rigore, concesso dall’arbitro  per atterramento in area ai danni di Romano. I ragazzi di Numerato credono nel pareggio e avanzano il baricentro ma in pieno recupero Motti realizza la doppietta personale, mettendo il risultato al sicuro. In attesa di recuperare mercoledì 13 aprile la gara interna contro la Paganese, l’Ischia sabato prossimo (27a Giornata) osserverà il suo secondo e ultimo turno di riposo, come da calendario.

Da S.S.IschiaIsolaverde.it

TUTTOCUOIO-ISCHIA ISOLAVERDE 3-1

TUTTOCUOIO: Grossi, Ruberti, Maico, Fofanà, Gremigni, Ribecchini, Marmugi, Latorraca, Motti, Isclamaj, Baldini. In panchina Pannocchia, Ferullo, Pucci, Bacci, Giari, Lodà, Rocca, Intreccia Lagli, Verrillo. All. Fiasconi.

ISCHIA ISOLAVERDE: D’Errico, Vorzillo, Petruccio, Esempio, Todisco, Miranda (15’ st Coppola), Di Bello (25’ st Borrelli), Numerato, Romano, Passariello, Belmonte (35’ st Gonzales). In panchina Lepre, Gaglione, Agrillo, Vincenzi. All. Numerato.

ARBITRO: Vassari Gabriele di Valdarno (ass. Cauteruccio Annalisa di Firenze e Chernenkova di Piombino).

MARCATORI: nel pt 39’ Motti, 45’ Isclamaj; nel st 18 Belmonte, 50’ Motti.

Eccellenza: Real Forio festa rinviata per la salvezza diretta

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Forio calcio

Tanta amarezza in casa Forio per l’ennesimo rinvio dell’appuntamento con la salvezza. Al “Calise”, nello scontro diretto con l’Hermes Casagiove, non si è andati oltre  l’1-1. Questo significa che la certezza matematica della salvezza diretta non c’è e nelle prossime due giornate bisognerà non solo sperare di fare risultato, ma anche guardare gli esiti delle altre partite. Quanti rammarichi per mister Iovine, che nel primo tempo ha di fatto ottenuto dalla squadra tutto ciò che voleva. I biancoverdi, infatti, eseguono alla perfezione tutti i dettami del tecnico ed impiegano solo 11’ per andare in vantaggio: Gianluca Saurino stoppa il pallone al centro dell’area e con un tiro ad incrociare supera il portiere avversario. Gli isolani hanno in mano il pallino del gioco e mettono sotto pressione la squadra casertana. Sul’ out di sinistra Mora è ispiratissimo e al 37’ riesce a trovare Boria nel centro dell’area, ma il suo tiro è parato senza troppi problemi da Merola. Il Forio domina, ma il Casagiove trova il pareggio nel’unica occasione da gol del primo tempo.  Al 43’, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Picozzi, la difesa foriana si addormenta e lascia indisturbato Tortora che, dal’alto dei suoi centimetri, senza neanche saltare, stacca di testa e supera Verde. Il primo tempo si chiude su un bugiardo 1-1. Nella ripresa Iovine tenta il tutto per tutto mandando in campo prima Guarracino e poi De Felice. La troppa foga dei padroni di casi porta ad un nulla di fatto. Nella prima parte della seconda frazione è sicuramente il Real Forio a rendersi più pericoloso con occasioni non concretizzate da Gianluca Saurino (tiro di poco a lato) e Di Dato (su calcio d’angolo).  I due innesti di Iovine non sortiscono gli effetti sperati, il Forio è poco aggressivo sotto porta e nel finale rischia pure qualcosa. Il Casagiove, infatti, sfiora il gol a 5’ dalla fine: Allegretta si presenta a tu per tu con Verde che compie un vero e proprio miracolo. La gara termina sull’1-1, un risultato che soddisfa i casertani sicuri di disputare l’eventuale play-out in casa; la salvezza diretta del Real Forio resta invece appesa ad un filo. Anche in questa patita probabilmente i biancoverdi avrebbero meritato qualcosina in più. Il calcio, però, non è fatto di “se e ma”, contano i fatti: la vittoria manca dal 27 febbraio (6-1 allo Stasia), quando all’ epoca ci si credeva già salvi. Eppure, ad oggi, la matematica non ha ancora emesso il suo verdetto.  Nel prossimo turno gli isolani saranno in trasferta a Casalnuovo, poi l’ultima (si spera) in casa con la Sessana.

REAL FORIO  1

HERMES CASAGIOVE  1

 

REAL FORIO: Verde, Boria, Mora, Mattera, De Giorgi, Di Dato, Fanelli, Di Spigna, Saurino Gianluca, Chiaiese (72′ De Felice), Saurino Ciro (49′ Guarracino). In panchina: Mazzella Claudio, Iacono, Mazzella Stany, Ruggiero, Conte. Allenatore: Giovanni Iovine

HERMES CASAGIOVE: Merola, Tortora, Buonanno, Mirto, Laezza, Izzo (69′ Perretta), Scognamiglio (57′ Capobianco), Capissi (85′ Sparaco), Del Prete, Picozzi, Allegretta. In panchina: De Rosa, Puzone, Desiato, Pascarella. Allenatore: Domenico Vastante (in tribuna Ferdinando Di Benedetto)

RETI: 11′ Saurino Gianluca (R), 43′ Tortora (P)

ARBITRO: Pasquale Mollo di Castellammare di Stabia (ass. Schettino e Manfredini di Castellammare di Stabia)

NOTE: Ammoniti: Verde, Saurino Gianluca, Mora (R); Scognamiglio, Allegretta, Pascarella, Del Prete, Capobianco (P). Angoli: 7-0. Spettatori: 200 circa

Udinese-Napoli, i voti di Vivicentro: no!

I voti di vivicentro

Il Napoli perde la gara esterna della Dacia Arena contro l’Udinese per 3-1 e così si allontana dalla Juventus, ora a più 6. Questi i voti di ViViCentro:

Gabriel 4; Hysaj 5, Albiol 5, Koulibaly 4, Ghoulam 5; Allan 5.5, Jorginho 4.5, Hamsik 5; Callejon 6, Higuain 5.5, Insigne 4.5, Gabbiadini 6, El Kaddouri 6, Mertens 6. All. Sarri 5

a cura di Ciro Novellino