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Stefano Bonaccini: “Un tema marginale, abbiamo già bloccato le nuove trivellazioni”

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Il governatore dell’Emilia,  Stefano Bonaccini : “Se vado voto no. Il governo ha già modificato i punti dello Sblocca Italia per noi inaccettabili Ora c’è un can can politico su un quesito inutile”

ROMA. Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, se andasse alle urne sarebbe comunque per il No. “Sto valutando se andare o meno a votare. Ma questo referendum sulle trivelle non serve, è stato strumentalizzato politicamente. Si sta facendo un can can su un quesito marginale”.

Bonaccini, nove governatori, tra cui sette che hanno le trivelle in casa e sono del Pd, hanno promosso il referendum contro, lei si dissocia?
“Non mi piacciono le patenti di ambientalismo. Però nei mesi scorsi ho assunto personalmente l’impegno per arrivare a modificare parte dello Sblocca Italia, in particolare l’articolo 38, dicendo prima della campagna referendaria che ritenevo inaccettabili alcune scelte, a partire dalla possibilità di avviare nuove trivellazioni entro le 12 miglia marittime”.

L’unico quesito rimasto lo ritiene inutile?
“Secondo me lo strumento del referendum non è adeguato”.

Michele Emiliano, il presidente della Regione Puglia, capofila delle regioni referendarie, quindi sbaglia?
“Rispetto l’opinione di Michele, che è un amico, ma su una questione sbaglia di grosso: non è vero che con il governo non abbiamo trattato, tant’è che come presidente dell’Emilia Romagna mi feci carico di andare a un incontro con l’esecutivo la sera del 10 dicembre scorso con altri amministratori. Emiliano non poté partecipare. Dopo quell’incontro il governo capì di dovere modificare i punti a nostro parere sbagliati. Ben cinque dei sei quesiti sono stati ritenuti superati”.

Ma votando Sì al quesito rimasto si interrompe la durata delle concessioni.
“Tra i tanti in buonafede c’è chi è in malafede e racconta che la vittoria del Sì impedirebbe nuove trivellazioni nelle 12 miglia. Abbiamo già detto che sono impossibili”.

In Emilia Romagna c’è una quota rilevante di concessioni, non ritiene sia il caso di rimetterci mano?
“Si devono fare valutazioni nel merito, caso per caso. E per sicurezza e tecnologia noi siamo ai vertici internazionali. Il referendum sta assumendo un significato politico che rischia di demonizzare un intero settore industriale. Non a caso tutti i sindacati del comparto, che generalmente non sono teneri col il governo, stanno protestando perché preoccupati di migliaia di posti di lavoro. Condivido la proposta di Prodi affinché le royalties delle trivellazioni siano conferite a investimenti nei territori per il sostegno alle fonti di energia rinnovabili”.

Lei si asterrà quindi?
“Sto valutando se andare o meno. Nel 2003 sull’articolo 18 rimasi a casa, quando i Ds fecero campagna per l’astensione. Il quorum stabilisce di per sé la legittimità del non voto, come detto dal presidente emerito Giorgio Napolitano”.

vivicentro.it-politica /larepubblica / Stefano Bonaccini: “Un tema marginale, abbiamo già bloccato le nuove trivellazioni” di GIOVANNA CASADIO

Irpef, il torchio delle addizionali locali sulle buste paga

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Irpef – Negli ultimi tre anni, secondo i dati della Uil, il gettito dell’addizionale comunale è salito dai 4 miliardi del 2013 ai 4,4 del 2015. Una famiglia media paga 216 euro a Roma e 192 a Napoli, Torino e Milano

ROMA – Irpef – Il recente rapporto dell’Ocse, dedicato al “Taxing Wages” ha ricordato come il peso delle tasse sulla busta-paga degli italiani sia ancora molto alto. Il cosiddetto cuneo fiscale, cioè la somma di imposte e contributi che pesano sullo stipendio a fine mese, è ormai quasi al 49 per cento e questo ci pone al quinto posto tra i 34 paesi industrializzati analizzati dall’organizzazione di Parigi. Certamente il problema è stato affrontato con l’operazione 80 euro: l’operazione-bonus, sebbene scattata già nel 2014 anno cui si riferisce l’indagine Ocse, viene contabilizzata come una spesa e non contribuisce ad abbattere, come sarebbe giusto, quel dato del 49 per cento. Non si scorge neppure l’abbattimento del costo del lavoro dall’Irap, a pieno titolo nella partita del cuneo fiscale, perché è scattato pienamente solo dal 2015 e i dati dell’Ocse sono realtivi al 2014.

Ma detto tutto questo e ricosciuta l’azione del governo cui non danno il giusto merito i dati dell’Ocse, resta fatto che il lavoratore medio continua a sobbalzare ogni volta che getta gli occhi sulla propria busta paga. Soprattutto se guarda a quelle due “caselline” dello stipendio che riguardano le addizionali Irpef locali e che entrano anch’esse a pieno titolo nella partita cuneo. Anche in questo caso non si deve dimenticare che è in atto un blocco a partire da quest’anno delle tasse locali, deciso con la legge di Stabilità e bisogna anche riconoscere che la situazione dei sindaci, oppressi dai tagli, è quanto mai difficile.

Tuttavia l’aumento c’è stato e il torchio delle tasse locali stringe sempre di più: se prendiamo ad esempio il gettito dell’addizionale comunale Irpef scorgiamo che negli ultimi tre anni, secondo i dati della Uil servizio politiche territoriali, è salito del 10 per cento dai 4 miliardi del 2013 ai 4,4 del 2015. Una famiglia media, che sarà chiamata alle urne nel prossimo giugno per le elezioni municipali, paga – sempre secondo la Uil – 216 euro a Roma e 192 a Napoli, Torino e Milano. Il peso delle addizionali – aspetto che non sempre viene considerato – è assai più doloroso delle aliquote nazionali Irpef: perché le aliquote nazionali vengono applicate dopo le detrazioni per reddito da lavoro dipendente che entrano in ciascuna busta paga mentre le addizionali vengono calcolate sull’imponibile pieno. Tutti si augurano che il torchio venga allentato e che magari l’argomento diventi oggetto di campagna elettorale, accanto a tanti altri temi importanti.

vivicentro.it-economia / larepubblica / Irpef, il torchio delle addizionali locali sulle buste paga di ROBERTO PETRINI

‘ Ndrangheta, arrestati sei trafficanti di droga: sequestrata coca, un milione in contanti e un lingotto d’oro

‘ Ndrangheta – Basi logistiche in Lombardia e cervello in Calabria, il gruppo era composto da personaggi vicini alla cosca ‘ ndranghetista ‘Ruga-Loiero-Metastasio’ di Monasterace

Oltre un milione di euro in contanti, un lingotto d’oro da un chilo, 180 chili di cocaina e 112 chili di sostanza da taglio. Sono alcuni dei dati dell’operazione ‘Mar Ionio’ che ieri si è conclusa con l’esecuzione da parte dei carabinieri del comando provinciale di Milano di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Milano su richiesta della locale Dda nei confronti di altrettanti pregiudicati. Sono tutti ritenuti i capi, promotori e finanziatori di un’associazione finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di altre 28 persone in Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia.

Le indagini, avviate nel dicembre 2011 e condotte dal Nucleo Investigativo di Milano, hanno consentito di smantellare un gruppo con la base logistica nell’area milanese dedito al traffico internazionale di cocaina e composto prevalentemente da calabresi vicini alla cosca ‘ndranghetista “Ruga-Loiero-Metastasio” di Monasterace (Reggio Calabria). Nel corso dell’inchiesta, i carabinieri hanno scoperto un laboratorio per il taglio, il confezionamento e lo stoccaggio della droga, allestito a Sesto San Giovanni (Milano), hanno arrestato un corriere e sequestrato 180 chili di cocaina, nonché 112 chili di sostanza da taglio utilizzata per la lavorazione dello stupefacente che era importato dal Brasile in sacchi contenenti colla per lavorazioni edilizie. In Italia veniva lavorato, smistato sul territorio nazionale e avviato anche in Germania e Olanda.

Gli investigatori hanno documentato la movimentazione di ingentissimi capitali di provenienza illecita e, durante le perquisizioni, sono stati sequestrati 1.150.000 euro in contanti e un lingotto d’oro del peso di 1 chilogrammo.

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Il doppio fronte del premier

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Il doppio fronte del premier – L’iniziativa del governo sul cosiddetto immigration compact, ovvero su un organico pacchetto di misure da proporre all’Ue per affrontare la questione dei migranti, è in sé utile, anzi necessaria.

Ma può anche aiutare il premier a spostare il centro del confronto politico dal terreno scivoloso delle trivelle a quello della condivisione europea di carichi e rischi legati alla nuova incombente ondata migratoria. Il collegamento può sembrare malizioso. Ma in Italia accade sempre così: ogni volta che a occupare la scena è un leader dalla forte personalità, il dibattito tende a spostarsi dal merito delle questioni sul tappeto al giudizio sul leader e sulle sue intenzioni riposte, alla scelta secca fra il campo dei favorevoli e quello dei contrari.

E poco conta se tutto ciò comporta evidenti contraddizioni e repentini cambi di opinione.

Un caso esemplare in questo senso è quello del centro-destra berlusconiano nella versione «di lotta» incarnata dal capogruppo alla Camera Renato Brunetta. I dirigenti di Forza Italia non hanno fatto particolari sforzi per inventare argomenti polemici contro Renzi e il suo governo: si sono limitati a riprendere senza significative variazioni il repertorio delle accuse lanciate per un ventennio da sinistra contro il loro capo (autoritarismo conclamato, tirannia della maggioranza, attacco alla Costituzione, occupazione degli spazi mediatici, persino conflitto di interessi) e a riutilizzarlo tale e quale contro il presidente del Consiglio. E il patto del Nazareno? E la trionfale, concorde rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza? E il Comitato dei saggi? Tutto dimenticato, tutto cancellato senza nemmeno un filo di autocritica.

Meno clamorose, ma non meno serie, le contraddizioni degli antirenziani di sinistra, in particolare di quelli che restano nel Pd. Non condividono quasi nulla dell’impostazione culturale di Renzi, del suo modo di operare e di atteggiarsi. Ma non vogliono spingere il loro dissenso alle estreme conseguenze (l’uscita dal partito) e non possono vantare al loro attivo prove elettorali vincenti. Allora criticano riforme (legge elettorale e nuovo Senato) di cui hanno inizialmente condiviso l’impianto e che hanno votato nelle occasioni decisive; e si accaniscono su proposte di modifica troppo marginali e troppo tardive per non essere sospettate di strumentalità; infine cavalcano un quesito referendario di non facile comprensione. Il tutto allo scopo evidente di dare qualche spallata al leader. Non tutti hanno la lucidità necessaria per tenere distinti i due piani. All’esempio di Romano Prodi e della sua posizione indipendente sul referendum-trivelle, aggiungo quello di Enrico Letta, che (uso un eufemismo), non ha speciali motivi di gratitudine nei confronti di Renzi: ma, intervistato da questo giornale, non ha esitato ad annunciare il suo voto favorevole alla riforma costituzionale il prossimo ottobre.

Riforma che, come tutte, può essere criticata, ma non andrebbe usata per scopi impropri in un senso o nell’altro. In una democrazia normale la sorte del governo Renzi non dovrebbe dipendere né da un referendum né da un turno amministrativo parziale. Dovrebbe essere decisa in una normale elezione politica, meglio se alla scadenza regolare, oppure da un voto di fiducia del Parlamento. Nell’attesa di uno di questi eventi, un po’ più di coerenza e un po’ di maggiore attenzione al merito dei problemi certo non guasterebbero.

vivicentro.it-editoriale / lastampa / Il doppio fronte del premier GIOVANNI SABBATUCCI

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I rassegnalati

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Rassegnalati – Raramente un apologo riassume la disperante anomalia italiana come la storia affiorata ieri nella trasmissione «L’aria che tira» di La7. Il Comune di Roma lancia l’applicazione per telefonini «Io segnalo», che nei piani dei suoi solerti ideatori permetterà ai cittadini di indicare tutto quello che non va: buche, macchine in doppia fila e altri menefreghismi assortiti. L’iniziativa è anche uno sfogatoio e ottiene un successo prevedibile. Alcuni romani ci prendono gusto e cominciano a intasare di segnalazioni virtuose la polizia municipale del loro quartiere. Uno di questi, un ragazzo di nome Andrea, abita al Pigneto. Ogni giorno gli basta uscire di casa per fare indigestione di parcheggi futuristi sulle strisce davanti a scuola, che lui immediatamente segnala ai vigili tramite l’applicazione. Ma con suo grande dispiacere i vigili non intervengono mai. Finché una mattina lo chiamano, dandogli appuntamento sulla strada. Si presentano in sei a bordo di tre auto e lo apostrofano con la risolutezza degli esasperati: «Siamo pochi e già oberati di lavoro, ci mancavano pure tutte ’ste segnalazioni. Lascia perdere».

Nello sgomento di Andrea ci rispecchiamo un po’ tutti. Un ente locale ti chiede di aiutarlo, tu lo fai e lui ti risponde: lascia perdere. Qualcuno eccepirà che sono stati gli uffici del Comune a promuovere l’applicazione, non i vigili. Peccato che, agli occhi del cittadino, vigili e Comune siano organi dello stesso corpo. Ma in Italia il servizio pubblico è una persona che con la mano ti fa cenno di avvicinarti, poi alza un piede e ti tira un calcio.

vivicentro.it-opinioni / lastampa / I rassegnalati MASSIMO GRAMELLINI

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ESCLUSIVA – Mondini: “Questa sera sarà partita complicata, da prendere con le molle…”

Queste le sue parole in esclusiva

Inter-Napoli è alle porte, questa sera si giocherà un match importante. Ne abbiamo parlato, in esclusiva, con un doppio ex, Luca Mondini:

“Domani partita fondamentale per l’inter e il Napoli, per rincorrere il terzo posto e rosicchiare qualche punto alla Juve”.

Peccato che non ci sarà Higuain, sarà per un altra volta…

“Peccato sì, non vederlo in campo, purtroppo queste situazioni ci sono, vanno accettate, ma il Napoli è un’ottima squadra, Gabbiadini è forte”.

Il secondo posto è da difendere fino alla fine…

“Il Napoli ha fatto una grande stagione, ma la Juventus è imbattibile. Ma mai mollare, il Napoli deve crederci. Gli azzurri possono vincerle tutte. E’ difficile che i bianconeri però perdano punti”.

Mentre sulla tua esperienza all’Inter? Com’è stata?

“Sono riconoscente ai nerazzurri, mi ha migliorato, mi ha cresciuto. Sono molto affezionato. Ho fatto due anni in prima squadra, sono ricordi bellissimi”.

Handanovic? Qual è la qualità che più ti piace di lui?

“E’ uno dei portieri più forti d’Europa. Ha un coraggio incredibile, attacca il pallone come pochi al mondo”.

Mentre Reina?

“E’ uno dei portieri moderni più forti, è un leader, legge le azioni come pochi, simbolo di questo Napoli, insieme ad Higuain”.

Su Hamsik, invece?

“Il centrocampista ha fatto una crescita importantissima, ritengo che Reina e Higuain però sono due pezzi insostituibile, Sarri non può farne a meno”.

L’esperienza col Parma, invece, come va?

“Abbiamo incominciato con grande entusiasmo, i piani sono importanti, possiamo programmare per il futuro. Il Parma merita altri scenari”.

Perché Guidolin, ex tecnico dell’Udinese, ora allo Swansea, non allena qualche grande squadre, nonostante l’ottima stagione che sta disputando in Premier?

“E’ uno degli allenatori più preparati, è innovativi, ma in realtà è un enigma. Potrebbe allenare squadre più importanti, sia per i metodi che per le idee. Avrebbe potuto fare molto di più, magari si è accontentato, bisognerebbe chiederlo a lui”.

La ricetta di Spaletti che ha dato nuova vita alla Roma?

“Ha un carisma strepitoso, lo trasmette in campo. E’ un professionista, ci ho giocato insieme, ed è sempre stato così. E’ un ottimo allenatore. Non guarda in faccia a nessuno, è questa la sua arma. Nessuno avrebbe la forza di lasciare in panchina giocatori come De Rossi e Totti, lui può”.

a cura di Ciro Novellino

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Formigoni … Made in Italy

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Crema, Roberto Formigoni maneggia monete d’oro nel murale sulla scuola incompiuta

Le formiche sono apparse sulla terra 150 Milioni di anni fa, quelle Made in Italy fanno invece parte degli imenotteri di nuova generazione, i formigoni, discendenti diretti delle  prime che si sono integrati talmente bene nel nostro tessuto sociale da non correre alcun pericolo d’estinzione.
Nel processo Maugeri che si sta in questi giorni svolgendo a Milano, i Pubblici Ministeri hanno chiesto pesanti condanne ;
  • 9 anni per l’ex Governatore lombardo Roberto Formigoni
  • 8 anni per l’ex faccendiere “operaio” Pierangelo Dacco’
  • 8 anni per l’ex Assessore alla Sanita’ Antonio Simone.
L’accusa e’ comune :
Associazione a Delinquere (senza ”stampo”) e Corruzione, mal comune “tanto” gaudio.
Le formiche sono infaticabili lavoratrici, nel periodo estivo mettono da parte le provviste che serviranno per l’inverno, i formigoni lombardi, non hanno mai conosciuto le stagioni, dotati di 6 zampe e di un apparato boccale masticatore, hanno fatto incetta di provviste pubbliche per tanti anni.
Nella Regione Lombardia, secondo i Giudici accusatori, vi era una corruzione sistematica e devastante, la Maugeri ed il S. Raffaele, i due Enti depredati da formiconi senza scrupoli, hanno subito un danno di 70 Milioni di Euro.
Formigoni non badava a spese, viaggi in isole da sogno, megabarche, alberghi di gran lusso, cene da mille e due notti, tutto a spese del “sistema”, Lui si difende affermando che i Giudici hanno preso un abbaglio, sono stati allucinati dalle apparenze, hanno preso un colpo di sole che li ha accecati; il loro teorema d’accusa e’ fantascientifico.
Aggiunge poi che la Regione Lombardia ha sempre avuto i conti in ordine, la Sanita’ Pubblica Lombarda, si e’ dimostrata negli ultimi 11 anni la migliore in assoluto nel nostro Paese, fulgido esempio di correttezza, e di parsimonia: fiore all’occhiello della Sanita’ Pubblica.
Vedremo cosa stabiliranno i Giudici, se i tre imputati dovessero essere condannati, bisognerebbe togliere dai loro formichieri tutte le risorse messe da parte in questi ultimi anni, nella speranza che questi imenotteri non facciano parte della ristretta schiera dei Panama Formiconi.
vivicentro.it-opinioni / Formiconi… Made in Italy (Mauro Lo Piano)
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“Lapacadabra” stende il Cesena e lancia il Pescara in alto

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                                                            Pescara – Cesena: Lapadula rilancia le ambizioni play – off del Pescara.

Pescara – Cesena. Anticipo valido per la 36esima giornata del campionato cadetto. In campo scendono due squadre che ambiscono ad un posto nei play – off, dopo che Crotone e Cagliari sembrano avere opzionato, dopo avere sbaragliato ogni tipo di concorrenza, un posto per l’accesso diretto nella categoria superiore.

Corre il 77’, la partita sembra essere bloccata, con entrambe le squadre che fino a quel momento si sono equivalse, senza concedere particolari chance ai propri avversarsi: ma ecco che, Gianluca Lapadula, attaccante di razza, bomber che riesce a vedere la porta sempre e comunque, dopo un eccelso  invito dell’ottimo Pasquato, trova una sforbiciata da “circoletto rosso”, come direbbe l’immenso Rino Tommasi, riuscendo  a battere l’impeccabile, almeno fino ad allora, portiere Gomis.

Quel gesto tecnico di alta scuola vale il vantaggio del Pescara, sebbene la difesa romagnola si affanni a reclamare un fuorigioco inesistente, quanto inutile.  La rete, invece, serve al  Pescara per portarsi avanti. Un goal che riesce a spezzare gli equilibri di una gara che sembrava essersi incanalata verso il binario del risultato ad occhiali.

La gioia dell’attaccante,reclamato a gran voce del C. T. Della Nazionale peruviana, Gareca, sembra essere incontenibile, con l’attaccante scuola Juventus che viene festeggiato da tutti i suoi compagni, compreso il portiere Fiorillo, al rientro, ed autore di un’ottima prestazione dopo le opache performance fornite nelle precedenti uscite. Manifestazioni di giubilo che costano al bomber della serie B anche un cartellino giallo. Ma poco importa.

Il Pescara ha guadagnato la sua terza vittoria di fila, mettendo in “coda” una formazione compatta e lanciata verso i play – off  come il Cesena di Drago, scesa a Pescara con tutte le intenzione di fare punti.

La vittoria, sofferta, va detto, non è merito del solo “Lapacadabra”, sempre preciso e puntuale all’appuntamento con il goal, ma di tutto il collettivo, autore di una prestazione compatta e volitiva. Mister Oddo, dopo avere mostrato qualche segno di cedimento, è riuscito ad inanellare una serie di 3 vittorie di fila, che rilanciano prepotentemente le ambizioni in chiave promozione per la formazione abruzzese, tornata ad ottimi livelli.

Martedì, nel turno infrasettimanale, il Delfino sarà chiamato ad un test probante contro lo Spezia di Di Carlo, formazione tra le più in forma nel panorama cadetto. La sfida in terra ligure, infatti, vedrà contrapposte la due squadre appaiata al terzo posto in classifica. Una tenzone da vivere tutta di un fiuto.

Se la squadra abruzzese dovesse fare risultato pieno contro gli “Aquilotti”, potrebbero veramente riaprirsi scenari gloriosi per gli uomini di mister Oddo, guidati dal sempre più magico “Lapacadabra.”

CHRISTIAN BARISANI

Pescara – Cesena 1 – 0 : “Lapacadabra” non perdona

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                                                            Terza vittoria consecutiva per il Pescara contro il Cesena, che torna a brillare.

Con una rete rete di ottima fattura, firmata dal solito “Lapacadabra”, il Pescara di Oddo guadagna la sua terza vittoria consecutiva, e si issa in terza posizione. Vittoria di volontà e grinta per la formazione di Massimo Oddo, che martedì sarà attesa dalla sfida promozione contro lo Spezia, in condominio al terzo posto con la squadra abruzzese.

LA CRONACA – Pescara – Cesena è il secondo anticipo valido per 36esima giornata del campionato cadetto. Sfida di importanza vitale in chiave play-off, dal momento che entrambe le squadre sono appaiate al sesto posto in classifica a quota 55 punti. Oddo si affida al suo classico 4 – 3 – 2 – 1: Pasquato e Mitrita agiscono alle spalle del bomber Lapadula in avanti. Risponde Mister Drago con il suo classico 4 – 3 – 3: Ciano – Rossetto – Ragusa, formano il tridente offensivo. Arbitra Pasqua di Tivoli.

Primi minuti di gara abbastanza combattuti, con le due squadre, che, tuttavia, non corrono grossi rischi.  Al 20’ tiro franco di Ciano, con Fiorillo che smanaccia. Dopo un solo minuto, grande intervento di Fiorillo su Ciano. Brivido per il Pescara.

Le due squadre cercano di verticalizzare,ma la due difese risultano essere molto attente e precise.

Al 31’ lancio di Pasquato per Lapadula, con l’attaccante italo – peruviano che si lascia respingere il tiro dall’ottimo Gomis. Al 33’ cross di Fontanesi in area, con il provvidenziale intervento di Fornasier in area, che evita guai peggiori per il Pescara.

Al 37’ ci prova Ciano dalla distanza, ma la sua conclusione termina fuori target.

Il primo tempo finisce 0 – 0, al termine di una prima frazione non proprio ricca di emozioni.

Ritmi blindi nell’inizio di secondo tempo, con entrambe le formazioni che non riescono a prevalere.  Al 63’ Grandissimo terzo tempo di Lapula, con Gomis che si salva con i pugni.

Al 78’ Lapacadabra tira fuori dal cilindro la magia numero 22: ottimo verticalizzazione di Pasquato per Lapadula, che trova una sforbiciata che vale il vantaggio del Pescara. Immenso Lapadula. Non ci sono più aggettivi per definire questo attaccante, i cui tocchi sono veramente magici.

All’ 83’ tiro franco di Ciano, con la palla che termina di poco a lato. La gara finisce con la vittoria di misura del Pescara, che vola al terzo posto in classifica.

RETE: 78′ st Lapadula
PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Vitturini Fornasier Mandragora Zampano; Verre Torreira (45′ st Selasi) Memushaj; Pasquato (41′ st Bruno) Mitrita (30′ st Cappelluzzo) Lapadula. A disp.: Aldegani, Verde, Zuparic, Acosta, Muller Odriozola, Ventola. All.: Massimo Oddo
CESENA: (4-3-3): Gomis; Fontanesi Capelli Caldara (23′ st Magnusson) Renzetti; Kone Cascione Valzania (20′ st Kessie); Ciano Rosseti Ragusa (15′ st Garritano). A disp.: Agliardi, Lucchini, Dalmonte, Succi, Falasco, Perico. All.: Massimo Drago
ARBITRO: Sig. Fabrizio Pasqua (Tivoli)

 

Berretti, Paganese-Juve Stabia, i convocati di Liguori

L’elenco completo

La Juve Stabia, categoria Berretti, affronterà domenica la Paganese per il penultimo turno del proprio campionato. Dopo il passo falso di Avellino si cercherà di chiudere al meglio la stagione. Per i play off serve un miracolo, ma servono i tre punti nelle ultime due gare e sperare anche nei risultati altrui.

Per il match di domenica, mister Nicola Liguori ha diramato la lista dei convocati:

Montella, Borrelli, Noto, Rubino, Rossi, Ioio, Borrelli, Elefante, Lombardi, Mauro, Servillo, Strianese, Vanacore, Melone, Matano, Contieri, Langella, Natale, Del Prete, D’Angolo.

Comicon, Don Rosa ospite dal 22 al 24 aprile: tutti gli appuntamenti

E’ sicuramente uno degli ospiti più importanti di quest’anno al Comicon. Stiamo parlando di Don Rosa, il celeberrimo autore de “La Saga di Paperon de’ Paperoni”, oggetto di un’edizione speciale pubblicata in Italia, per l’occasione, da Panini Comics all’interno della nuova collana “Tesori International”, in uscita in anteprima alla fiera del fumetto in programma alla Fiera d’Oltremare di Napoli dal 22 al 25 aprile.

Don Rosa
Don Rosa By Arthurdewolf (Own work) [CC0], via Wikimedia Commons

La presenza di Don Rosa e la conseguente pubblicazione di un’edizione italiana della “Saga” curata dallo stesso artista americano, rappresentano un’occasione imperdibile per i tanti appassionati di fumetto Disney. L’attesa è alle stelle e in tanti cercheranno un autografo di Don Rosa o un suo disegno da conservare gelosamente; così l’organizzazione del Comicon ha pubblicato sul sito ufficiale della manifestazione una nota ufficiale sugli appuntamenti che vedranno coinvolto il grande fumettista americano:

Come tutti già sapete il grande Don Rosa sarà ospite di Napoli COMICON 2016.
L’autore de La Saga di Paperon de’ Paperoni, incontrerà il pubblico in un incontro aperto a tutti, venerdì 22 alle ore 16.00 presso la Sala Italia.
Dal 22 al 24 aprile troverete Don Rosa presso il suo stand (Pad.2), sempre disponibile, per sole firme (senza obbligo di acquisti). Ma se è un disegno quello a cui ambite, dovrete recarvi presso il Punto Autografi della manifestazione, ecco gli appuntamenti:
  • venerdì 22 alle ore 14.00
  • sabato 23 alle ore 16.00
  • domenica 24 alle ore 15.00
Come poter partecipare a queste tre sessioni?
La mattina dell’appuntamento autografi a cui volete partecipare, basterà recarvi presso il Punto Autografi e lasciare il vostro nome e cognome.
Alle ore 13.00 verranno sorteggiate, tra tutti i prenotati fino a quell’ora, le persone che potranno partecipare alla sessione d’autografi. I fortunati riceveranno un braccialetto che consentirà loro di mettersi in fila per il disegno.
Cosa posso fare con Don Rosa se vengo sorteggiato?
– sarà possibile richiedere un solo disegno per persona, da realizzare su un qualsiasi albo, già in possesso o acquistato per l’occasione, oppure su un foglio bianco di qualsiasi formato.
– il disegno potrà essere richiesto di qualsiasi personaggio, di cui Don realizzerà il volto, a colori e con dedica al richiedente.
– oltre al disegno, ognuno dei fortunati potrà richiedere autografi su altri albi e potrà farsi una foto con Don se lo desidera.
Le sessioni potrebbero durare dalle 2 alle 3 ore in media, a seconda del tempo necessario.

L’ORDA AZZURRA- Ciro Novellino: “Napoli, è mancato solo un pizzico per lo scudetto”

Ciro Novellino, giornalista per Vivicentro, durante il programma radiofonico “l’orda azzurra”, da lui condotto, ha dichiarato:

“Il secondo posto è un gran risultato. Per lo scudetto è mancato un pizzico in più, fondamentale è stata la sconfitta con la Juventus. Ma la causa principale del mancato successo è stato anche il mercato di gennaio. Grassi e Regini non sono stati mai utilizzati, serviva ben altro per insidiare la Juventus. Gabbiadini rimarrà al Napoli, anche l’anno prossimo. Avere la qualificazione diretta è importantissimo. Aurelio De Laurentiis non avrà più alibi, dovrà spendere. Migliorare questa stagione significa fare il primo posto, la prossima.” 

L’ORDA AZZURRA- Gianluca Apicella: “La classifica resterà invariata. Inter? Non bisogna illudersi”

E’ intervenuto, ai microfoni di Vivicentro, durante il programma radiofonico “l’orda azzurra”, il giornalista di Pragma Magazine, Gianluca Apicella: “Non ho visto il Napoli la scorsa partita, ho seguito la favola Leicester.  Ad ogni modo, il campionato sembra equilibrato. La classifica resterà invariata. Gabbiadini non si può discutere. E’ un calciatore universale, può fare tutto. Per poter arrivare al ragazzo serviranno 30 milioni di euro. Inter? Complicato il quarto posto, non bisogna illudersi. I nerazzurri hanno bisogno di stabilità. Inutile parlare di rosa e allenatori, la società ha le colpe maggiori. Inter? Ci saranno molte difficoltà a fare mercato a giugno. I top, come Handanovic e Brozovic, andranno via. Mancini, per fermare gli azzurri, dovrà braccare, con la difesa, Callejon. L’uomo più importante? Sicuramente Samir Handanovic che avrà fatto guadagnare all’Inter più di 20 punti, in questa stagione.

Rendita vitalizia …. Natural Durante

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                                               Rendita vitalizia

Il vitalizio del Parlamentare e’ una rendita concessa al termine del suo mandato, si protrae “Vita Natural Durante”, bastano pochi requisiti ed il gioco e’ fatto.

Primo distinguo :
 
L’attivita’ lavorativa del Parlamentare e’ distinta dall’Istituto pensionistico, si sottrae alle norme del pubblico impiego, come dare torto a questa distinzione, il politico e’ un nulla-facente, ma molto-tenente.

La Previdenza Politica, e’ riservata ai

  • Senatori
  • Deputati
  • Consiglieri Regionali

Articolo 69 della Costituzione Italiana

Fino al 2012 questi emolumenti erano inquadrati sotto forma di accensione di una rendita vitalizia, per essere erogata, occorreva superare solo una soglia di età, ma nello stesso anno Fini e Schifani fecero approvare una nuova norma :

L’ex parlamentare ha infatti diritto a ricevere la pensione a condizione di avere svolto il mandato per almeno 5 anni e di aver compiuto 65 anni di eta’.

Cumulo dei vitalizi e quaterna secca

Nel caso in cui il beneficiario abbia svolto l’attività politica presso più organi Costituzionali, Parlamento Europeo, Consiglio Regionale, Deputato a Montecitorio, o Senatore a Palazzo Madama, ha il “diritto” di percepire altrettanti vitalizi. In questo caso sarebbero 3, se si aggiunge a questi il rapporto previdenziale, abbiamo una ”quaterna secca” di vitalizi.

Manca solo la buona uscita per completare questo misero quadretto pensionistico. Un comune mortale, avendo alle spalle quasi 40anni di “marchette” deve aspettare fino a 67 anni, per andare in pensione , mentre i papaveri della politica avendo alle spalle solo qualche anno di anzianita’ possono ricevere anche 4 vitalizi.

E non finisce qui:

Il carattere distintivo del vitalizio, rispetto alle altre pensioni a carico dello Stato, è che arriva a restituire oltre 7 volte i contributi previdenziali ad esso correlati, ossia versati dal beneficiario o dall’Ente Statale.

In Italia l’unico parlamentare che rifiutò il vitalizio fu il missino Enrico Endrich, eletto una prima volta nelle liste del MSI nel 1953, si dimise nel 1955 prima della fine della Legislatura, per protesta contro l’approvazione della Legge che istituiva il vitalizio per i Parlamentari. Rieletto una seconda volta, completo’ la legislatura e non rinunzio’ alla pensione.

Privilegi da voltastomaco 1

In Italia si continuano a ricevere pensioni di reversibilita’, ne usufruiscono mogli, mariti, figli, fratelli che campano con il vitalizio dell’ex Onorevole estinto. Un assegno circolare che perdura anche se il caro trapassato ha fatto una sola legislatura, un solo mese o un solo giorno come Luca Boneschi dei Radicali, che pur avendo partecipato nel Febbraio dell’82 ad una sola seduta, ha ottenuto la pensione a vita.

Privilegi da voltastomaco 2

Con 945 parlamentari (più i senatori a vita, adesso sono cinque) per ogni legislatura e relativo parentado, gli assegni da pagare sono parecchi, e per parecchio tempo. Nel bilancio 2015 compare una voce, «Assegni vitalizi di reversibilità», e un numero: 25,3 milioni di euro, la cifra complessiva sborsata da Montecitorio per le pensioni de parenti di ex deputati defunti, solo nel 2015.

Per il Senato, che ha un numero minore di componenti, la spesa per le pensioni di reversibilità è più bassa ma sempre milionaria: 18 milioni di euro (in un anno). Significa che gli assegni di reversibilità dei due rami del Parlamento costano ogni anno oltre 40 milioni di euro.

Privilegi da voltastomaco 3

Orevoli Parenti. Alla Camera, gli Onorevoli parenti che godono dei trattamenti previdenziali di reversibilità, sono “solo” 652, le regole per la loro erogazione sono stabilite dall’Ufficio di Presidenza della Camera. Prevedono che il vitalizio del parlamentare estinto, vada al coniuge superstite (nella misura del 60%, più 20% per ogni figlio), oppure in mancanza di vedovi, ai figli superstiti, oppure in mancanza di prole a fratelli e sorelle «che risultino fiscalmente a carico del deputato deceduto.

Cani, gatti, pappagalli e altri animali domestici, non avranno mai la pensione di reversibilita’, inutile farne la domanda nelle sedi appropiate.

I consigli regionali non si sono certo lasciati sfuggire la cuccagna, la Regione Sicilia paga ogni anno 117 assegni di reversibilità che pesano sul bilancio regionale con 6 milioni di euro. Il caso più spettacolare è quello di Anna Maria Cacciola, figlia di Natale Cacciola, messinese che si candidò all’assemblea sicula con il partito Monarchico nel 1947. Dopo solo tre anni l’onorevole (titolo che spetta ai consiglieri regionali in Sicilia) finì il suo mandato, e in base a quei tre anni passati lì maturò il vitalizio di attuali 2mila euro al mese.

Passato a miglior vita, l’assegno è stato trasferito per «reversibilità» alla suddetta figlia Anna Maria, che lo incassa da ben 41 anni, senza aver mai neppure messo piede all’Assemblea Regionale. Così pure gli eredi del marsalese Ignazio Adamo, eletto nel 1955, defunto nel 1973. Da quell’anno, cioè da 43 anni, l’assegno di 3.900 euro è stato versato prima alla vedova, ora – dopo la scomparsa della signora Adamo alla figlia.

Gli assegni vitalizi dello Stato non finiscono mai…. sono come la carta igienica.

vivicentro.it-opinione / Rendita….Natural Durante (Lo Piano – Saint Red)

 

 

L’ORDA AZZURRA- Mario Vollono: “Napoli-Inter? Fiducia ad Insigne ed Hamsik”

Durante il programma radiofonico “l’orda azzurra”, è intervenuto il vice-direttore di Vivicentro, Mario Vollono, che ha dichiarato: “Reina ha dimostrato l’amore vero per questi colori, dà tutto in campo, è un simbolo per la città. Gabbiadini a Verona poteva fare la differenza. L’ambiente, però, non lo ha aiutato. La pressione è stata tanta. E comunque ha segnato, quello che doveva fare l’ha fatto. Speriamo che faccia la differenza con l’Inter. Mancini? Il tecnico sbagliato all’andata, adesso rimedia. L’Inter ne ha fatto le spese, da lì non si è capito più nulla. Le polemiche tra il mister e Sarri hanno creato tanti problemi. Adesso ha capito che stringere la mano al mister del Napoli è la cosa più giusta. Che si chiuda così questa brutta pagina di sport. Quando il Napoli fa una stagione straordinaria, c’è sempre qualcuno che fa qualcosa in più. Così fu per Benitez in champions, così sarà per Sarri con la Juve. Come migliorare questa stagione? Vincere la Champions League o l’Europa League la prossima. Gli azzurri da anni lottano per i primi posti, adesso sono una realtà. Man of match di domani? Mi aspetto molto da Insigne che dovrà riprendersi, dopo le ultime partite negative. Gli azzurri si affidano a lui. Senza dimenticare Hamsik che potrebbe fare molto bene. Il sistema italiano? Il potere economico è nelle mani della famiglie Agnelli. Nemmeno delle tv. Prima c’erano i Berlusconi, i Moratti, invece, adesso, non c’è nessuno che li può contrastare.”

Comunicato Napoli: “Siamo profondamente delusi, è mancato coraggio”

“Prendiamo atto della decisione della Corte Sportiva di Appello, osservando come sia mancato il coraggio di fare davvero chiarezza e restituire, al calciatore e alla Società, Giustizia. Si è persa un’occasione per dare credibilità all’intero sistema. Siamo profondamente delusi”.

FONTE: SSC.NAPOLI.

L’ORDA AZZURRA- Vincenzo Luisi: “Fiducia a Gabbiadini, ha dimostrato di essere da Napoli”

Ai microfoni di Vivicentro, durante il programma radiofonico “L’orda azzurra”, è intervenuto il presidente del club Napoli Rimini, Vincenzo Luisi: “Il ricorso non dovevamo farlo, avevamo Gabbiadini che ha dimostrato di poterci stare in questa squadra. Sarebbe stato un successo se avessero tolto due giornate, ma una no. Higuain spesso cade in queste provocazioni, ha rischiato molto in questa stagione. E’ un calciatore che ci tiene e quando ha visto che la squadra, ad Udine, ha mollato, ha perso la testa. Tecnologia in campo? La Juventus non vincerà più nulla. Il Napoli è una squadra che gioca. Sarri ha dimostrato che Grassi e Regini non sono da Napoli. Il centrocampista avrebbe dovuto giocare, almeno 10 minuti alla fine. Invece nulla. Sarri, comunque, fa la differenza. E’ un allenatore che, nonostante l’ambiente e la poca esperienza, ha dimostrato di essere un top. La federazione italiana non conta niente, i nostri rappresentati fanno ridere. Tavecchio-Lotito? Inaccettabile. Si vuole cambiare il sistema e poi si affidano a questa coppia. Per non parlare del nostro ct della nazionale…”

Cuneo, costringe per mesi il marito a dormire sullo zerbino: denunciata dai carabinieri

CUNEO – Accusa di violenza privata per una casalinga di 39 anni di Ceresole d’Alba: quando l’uomo le chiedeva di contribuire alle spese familiari veniva messo alla porta

Chiudeva fuori casa il marito, costringendolo a dormire sullo zerbino. O addirittura in macchina, nel parcheggio sotto casa. E’ successo diverse volte. Per questo S.M. casalinga di 39 anni residente a Ceresole d’Alba, in provincia di Cuneo, è stata denunciata a piede libero, dai carabinieri della compagnia di Bra, per violenza privata continuata. La donna, secondo la ricostruzione dei militari, avrebbe sottoposto il compagno, un impiegato, a una sorta di mobbing, non solo costringendolo a dormire all’aperto, impedendogli di poter entrate nella casa in cui i due vivono insieme, ma proibendogli anche i gesti più ordinari come farsi una doccia o cambiarsi gli abiti. Una lunga serie di angherie quasi quotidiane che va avanti da più di quattro mesi. Alla base, spiegano i carabinieri, questioni di denaro che ogni volta sfociavano in litigi, con una conclusione quasi sempre uguale: l’uomo costretto a dormire fuori dalla porta. Al centro delle discussioni ci sono le spese familiari alle quali la donna non avrebbe alcuna intenzione di contribuire, lasciando che sia il marito a dover pagare sia il mutuo dell’appartamento sia le spese vive. Per questo lui, spossato dalla situazione e stanco di vivere in auto, ha deciso di denunciare tutto agli uomini dell’Arma. Diversi gli episodi ricostruiti dai carabinieri negli ultimi quattro mesi. I militari della stazione di Sommariva Bosco, coordinati dal maresciallo Angelo Montuori, hanno così denunciato alla Procura della Repubblica di Asti la donna che ora rischia una condanna fino a quattro anni.

vivicentro.it-nord-cronaca / larepubblica / Cuneo, costringe per mesi il marito a dormire sullo zerbino: denunciata dai carabinieri FLORIANA RULLO

UFFICIALE- Ricorso accettato, pena ridotta per Higuain

Ricorso accettato, squalifica ridotta: Gonzalo Higuain ci sarà contro la Roma.

Di seguito, il comunicato ufficiale:

Ricorso S.S.C. NAPOLI avverso le sanzioni: – squalifica per 4 giornate effettive di gara; – ammenda di € 20.000,00, inflitte al calc. Higuain Gonzalo Gerardo seguito gara Udinese/Napoli del 3.4.2016 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. n. 194 del 5.4.2016)

parzialmente accolto e per l’effetto, riduce la sanzione complessivamente inflitta a 3 giornate effettive di gara, inalterata l’ammenda.

Ischia – Juve Stabia: La presentazione del match

ViViCentro vi presenta il derby dell’amicizia tra l’Ischia e la Juve Stabia.

E’ tempo di derby per la Juve Stabia, le vespe di mister Zavettieri avranno, domani alle ore 15.00 in terra ischitana, un importante derby per poter ipotecare la salvezza.

Il tecnico di Melito Porto Salvo, dopo la bella vittoria del Menti contro il Messina, ha in dote le assenze di Contessa e Maiorano per squalifica e quella di Izzilo per infortunio.

La Juve Stabia dovrebbe scendere in campo con lo stesso modulo visto contro i peloritani, con le sostituzioni di Maiorano e Contessa, titolari domenica scorsa e squalificati per il derby, in favore di Liotti e Obodo.

In difesa ballottaggio Navratil, Atanasov e Carillo per il posto accanto a Polak. Da valutare anche le condizioni di Nicastro, vittima di un attacco influenzale

La partita di andata tra Juve Stabia ed Ischia al “Menti” fu un vero e proprio spettacolo in una sfida ricca di gol,terminata sul risultato di 5-5.

Allo stadio “Mazzella” la Juve Stabia affronterà ancora una volta mister Porta sulla panchina ischitana. Strano caso della vita,l’ultimo precedente che risale con Antonio Porta fu proprio quella vittoria esterna delle vespe per 1-2 che portò la piazza isolana a voler l’esonero del tecnico procidano.

Gli isolani non godono di un ottimo momento,dopo aver perso la partita in casa con la Paganese hanno detto addio alle sperazne di salvezza diretta. Nello scorso turno è arrivata l’ennesima sconfitta casalinga contro il Monopoli, per 1-2. I gialloblu grazie anche alla retrocessione della Lupa Castelli Romani,sono certi di disputare i play-out per giocarsi la salvezza in Lega Pro.

Mister Antonio Porta dovrà cercare di ottenere il massimo dei punti per lasciarsi alle spalle la penultima posizione in ottica della griglia dei play-out con l’incubo di dover giocarsi la salvezza contro una corazzata come il Catania. Domani al “Mazzella” mister Porta dovrebbe confermare il modulo del 4-3-3. Iuliano dopo il problema muscolare che lo ha costretto ad uscire anzitempo nella gara contro il Monopoli,ha recuperato e sarà nuovamente titolare tra i pali. In difesa potrebbe esserci l’esordio dal primo minuto per Vandam, dopo circa tre settimane di allenamento potrebbe avere una chance dal primo minuto in coppia con Moracci. I terzini saranno Bruno e Porcino. In cabina di regia torna Spezzani,dopo il problema al ginocchio che lo aveva costretto a saltare la partita scorsa. Ai lati agiranno capitan Armeno con il giovane ischitano Florio. In avanti tridente formato da Di Vicino,Gomes e Kanoute.

Ecco le probabili formazioni:

ISCHIA (4-3-3): Iuliano, Bruno, Vandam, Moracci, Porcino, Florio, Spezzani, Armeno, Di Vicino, Gomes, Kanoute.

JUVE STABIA (4-4-2): Russo, Romeo, Polak, Navratil, Liotti, Lisi, Obodo, Favasuli, Cancellotti, Diop, Gomez.

Per la stesura di quest’articolo è stata importante la collaborazione di Simone Vicicdomini nostro corrispondente da Ischia.

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