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Empoli, Rui: “Sarri è stato il mio primo maestro. Valdifiori? Non si è pentito”

Le sue parole

Mario Rui, terzino dell’Empoli, ha parlato al Corriere dello Sport:

Sarri e Giampaolo cosa le hanno dato e chi di più? 
“Tutti e due mi hanno dato tanto. Sarri mi ha insegnato a difendere, a stare in linea, è stato il primo grande maestro. Giampaolo ha dato continuità a questo lavoro e mi ha fatto sentire ancora più importante come giocatore, mi ha dato fiducia. Cambiano solo i caratteri, il gioco più o meno è lo stesso”

In Italia quali difensori le piacciono di più? 
“Penso a un ex compagno come Rugani, credo possa fare una grande carriera. E’ migliorato tanto anche Hysaj, ha fatto un salto di qualità impressionante, già sapevo quanto fosse forte. E’ ormai tra i primi in A in quel ruolo. A Empoli a volte ci siamo alternati, spesso quando entravo lui si spostava a destra”

Torniamo su Sarri. E’ veramente così maniacale in fase difensiva? 
“E’ veramente bravo, dal punto di vista difensivo mi ha dato tanto. Lui e Giampaolo sul campo sono molto simili”

Si aspettava l’exploit di Napoli? 
“Sì. Ero certo che i risultati sarebbero arrivati, ha applicato gli stessi metodi di Empoli. E’ un personaggio autentico, così come appare”

Com’è con i calciatori? E’ sembrato strano il fatto che abbia utilizzato pochissimo Valdifiori… 
“Non so che rapporto personale abbiano, so che Sarri tende a fare gruppo”

Pensa che Valdifiori si sia pentito della scelta estiva? Hysai, invece, immaginiamo sia contento. 
“Il Napoli è una grande squadra, non penso che Valdifiori si sia pentito. Avrebbe voluto giocare di più, è l’obiettivo di chiunque”

Qual è stato l’avversario della A più difficile da marcare?  “Dico Candreva, Cuadrado, Tevez e Callejon. Se devo fare due nomi cito i primi due. Callejon, parlo da difensore, sa metterti in difficoltà”

Sarri e il contratto, c’è un aspetto che non è piaciuto a De Laurentiis

I dettagli

Secondo Il Mattino, Sarri è a Castelvolturno per vedere dvd del Torino, soprattutto quello della vittoria sull’Udinese per 5 a 1 in trasferta. Il tecnico vuole chiudere in bellezza il campionato e ha deciso di non voler sentire nè il suo agente nè il presidente Aurelio De Laurentiis, al quale non è piaciuto il fatto che Sarri, al termine del match contro l’Atalanta, abbia parlato di un appuntamento a fine stagione.

Vrsaljko-Napoli, si può: nell’operazione anche Zapata

I dettagli

Alfredo Pedullà parla del mercato del Napoli: Sime Vrsaljko sarà ancora una volta protagonista della prossima sessione di mercato. Stavolta con percentuali in chiaro rialzo di lasciare il Sassuolo. C’è sempre un discorso morale con la Juve (che, com’è noto, segue anche Widmer per la fascia destra). Ma ci sono stati nuovi contatti con il Napoli, stavolta intenzionato ad uscire allo scoperto, alzando l’offerta pur di assicurarsi un altro rinforzo importante per le fasce. E anche in questa occasione potrebbe esserci il coinvolgimento di Duvan Zapata, pur essendo quest’ultimo stato ceduto in prestito biennale all’Udinese. Ma ci sono clausole che possono consentire di rivisitare quella situazione, dipenderà anche dall’esito finale di questa stagione. Nel frattempo il Napoli non smette di pensare a Vrsaljko.

Emissari del Bayern a Napoli per Hysaj con un’offerta incredibile

I dettagli

Tuttosport scrive in merito al futuro di Hysaj: “Al Bayern Monaco non sono sfuggite le prestazioni di Elseid Hysaj, autore di una stagione quasi perfetta. Alcuni emissari del club bavarese erano presenti lunedì al San Paolo per Napoli-Atalanta con l’intento di seguire il calciatore che potrebbe prendere il posto di Lahm (32 anni) e Rafinha (30 anni) e avrebbero anche prospettato un’offerta al ds Giuntoli. Una proposta da 20 milioni di euro, difficilmente rifiutabile se confermata”.

La democrazia non si salva con le manette

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Il confronto è utile se il passato insegna a non ripetere gli errori. È inutile e persino dannoso se cancella le distinzioni per fini di propaganda. È il caso dell’attuale escalation di inchieste giudiziarie contro esponenti del Pd e del governo renziano, nazionali e locali, e l’epoca di Tangentopoli, quando 20 anni fa, la magistratura mise fine al sistema dei partiti che aveva diretto la politica italiana dal dopoguerra in poi.

Il paragone è certamente suggestivo per alcune somiglianze che evocano quei fatti, quelle parole, ma anche quel clima intossicato da un corrivo moralismo, da sospetti di un complotto dei giudici contro la classe politica al potere, dalle ipocrisie e dalle convenienze di chi sogna, a tanti anni di distanza, rivincite personali e rivalse partitiche. Non si è ancora arrivati alla gogna pubblica della foto in manette di Enzo Carra, ma la decisione di arrivare alla detenzione preventiva in carcere per il presunto «perturbatore di asta pubblica», Simone Uggetti, ha suscitato lo stesso clamore di polemiche e accuse.

Il dubbio è il medesimo: la democrazia si difende con le manette o la manette sono uno strumento per alterare le regole della democrazia?

Anche la reazione dei politici sembra la stessa. In pubblico, rispettosi inviti perché la magistratura possa liberamente esercitare le sue funzioni di controllo della legalità. In privato, le confidenze sull’ipotesi di un assedio, su un’operazione mirata alla cacciata di Renzi dal governo e dalla segreteria Pd per via giudiziaria, su un tentativo di influenzare pesantemente le imminenti elezioni amministrative, ma soprattutto la prova decisiva per il premier, il referendum sulla riforma costituzionale.

Pure l’atteggiamento di alcuni giudici sembra rievocare quel clima di furore moralistico che consentì la clamorosa bocciatura del decreto Conso attraverso l’inconsueto «pronunciamento» del pool di «Mani pulite», a televisioni unite. Come quando si scrive dai magistrati di Lodi, con un curioso pronostico di futura sentenza, che non ci possano essere attenuanti a quel reato o che la personalità degli imputati sia tale da ritenere «che abbiano potuto sistematicamente gestire la cosa pubblica con modalità illecite». Una presunzione di colpevolezza che ribalta la garanzia, invece, di quella presunzione d’innocenza che la Costituzione assegna a ogni imputato. Soprattutto il giudizio, veramente avventato perché generalizza una condizione professionale, quella di politico e di avvocato, per la quale non si applicano i principi di una democrazia liberale, quando sostengono che gli arresti domiciliari rendano impossibile il controllo di indagati di tal genere.

Eppure, le differenze ci sono e le distinzioni sono importanti, sia se vogliamo capire che cosa davvero stia succedendo e sia, soprattutto, per non ricalcare una strada di risanamento democratico e morale evidentemente sbagliata, visto che la corruzione politica in Italia, da quei tempi, non solo non è diminuita, ma appare dilagante dal centro del potere dei partiti ai più modesti e personali interessi degli amministratori locali in tutto il territorio nazionale.

Oggi, fortunatamente, non possiamo più credere in un ingenuo manicheismo, qualche volta meno ingenuo perché sfruttato cinicamente, per cui davanti a una classe politica corrotta si erga una società civile onesta e vittima dell’arroganza del potere. Perché i confini, come si è visto, tra corrotti e complici dei corrotti si sono mischiati, tra pubblico e privato, tra ossessiva e spregiudicata ricerca del consenso da parte dei politici e affari di lobby potenti al punto tale, in alcuni casi, da soggiogare e intimidire burocrazie e ministri. Ma anche i magistrati non appaiono più i vendicatori intemerati di cittadini indignati e sconcertati. I sospetti di una gara delle procure all’emulazione mediatica e, magari, carrieristica dell’indagine clamorosa, emulazione venata da una mal dissimulata faziosità e, qualche volta, da uno scarsa competenza professionale, non paiono più solo comodi alibi di ignobili malfattori, ma si diffondono anche in ampi settori dell’opinione pubblica.

Sono cadute, oggi, tutte le presunzioni di una onestà garantita dal marchio di fabbrica di un partito, di una categoria professionale, di una appartenenza geografica o sociale. È il Pd, per primo, a pagare, con una nemesi ultraventennale, le boriose distinzioni che lo volevano immune, per un supposto Dna più democratico di altri, dalle tentazioni del potere, così imprudentemente esibite all’epoca di «Mani pulite». E altrettanta imprudenza potrebbe dimostrare l’erede di oggi all’opposizione di chi governa, «il Movimento cinque stelle». Sono cadute anche le illusioni sul potere rigenerante dei magistrati che cambiano mestiere e diventano politici, meteore, a cominciare dal caso più famoso, quello di Di Pietro, destinate a una popolarità effimera e irriconoscente.

Solo oggi, forse, possiamo capire l’errore più grande commesso dai protagonisti di quell’epoca: l’abbandono del loro ruolo. La politica si arrese non credendo più alla possibilità di esercitare, nel clima di allora, una funzione che sembrava aver perso ogni credibilità. La magistratura si illuse di poter supplire a un potere screditato e corrotto. Il risultato, a quasi 30 anni di distanza, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti, con una drammatica perdita collettiva di fiducia popolare nei confronti di entrambe le istituzioni.

Alla politica spetta il compito di varare, in tempi brevi, quella troppo annunciata riforma dei procedimenti penali basata su un deciso «scambio dei tempi»: un allungamento della prescrizione, per evitare la sostanziale impunità dei corrotti, in cambio di una forte riduzione delle infinite tappe di una indagine e, soprattutto, di un processo. Alla magistratura quello di rivendicare l’indipendenza nei confronti del potere politico attraverso un rigoroso rispetto dei limiti della sua azione, quella dell’accertamento e della repressione dei reati e non quella caratterizzata da generalizzate censure moralistiche.

vivicentro.it-editoriale / La democrazia non si salva con le manette LUIGI LA SPINA

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Pre convocati Europeo: ci sono Insigne, Jorginho e Gabbiadini

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sui possibili convocati di Conte per lo stage pre Europeo, dove dovrebbero esserci Jorginho, Gabbiadini e Insigne: “In Francia non potremo permetterci più di 2-3 giocatori a rischio (Chiellini, Verratti e forse Thiago). Con la fame di centrocampisti, risalgono le chance di «senatori» che sembravano fuori: Pirlo (monitorato per 9 giorni negli Usa, insieme a Giovinco, dall’osservatore Marco Scarpa) e De Rossi. Nessuno dei due convince del tutto Conte, ma il romanista allo stage ci sarà di sicuro, anche perché utile eventualmente anche in difesa. A questo punto, senza Marchisio, è quasi escluso il 4-2-4. Tre i moduli da Europeo. Si riparte dal 3-5-2 anche per necessità, perché è la Juve l’unica che può offrire quelle certezze al momento mancanti. Grazie agli automatismi di Conte entra in gioco Rugani, che si è inserito alla perfezione, e il 3-5-2 potrà alternarsi, a gara in corso o dall’inizio, nel 4-4-2. A centrocampo sicuri in 6. Detto dei senatori in bilico, restano a disposizione 2 posti che potrebbero giocarsi Soriano, Montolivo e Bernardeschi. Ma potrebbero irrompere dei nuovi se in gran condizione (Sturaro, Baselli, Jorginho). In attacco, infine, sicuri in 4, resta sempre in dubbio Insigne, poco amato da Conte: potrebbe giocarsela con Giovinco e l’emergente Belotti”.

Un gol di Francini in Napoli-Cesena 1-0 del 1991

I dettagli

Il giorno 5 maggio il Napoli ha giocato tredici partite, dieci in serie A, due in serie B ed una in coppa Italia, ottenendo tre vittorie e quattro pareggi, con sei sconfitte.

Ricordiamo l’1-0 al Cesena nella quartultima giornata della serie A-1990/91

Questa è la formazione schierata da Albertino Bigon:

Galli; Baroni, Francini; Crippa, Alemao (30′ Rizzardi), Corradini; Venturin, De Napoli, Careca, Zola, Silenzi

I gol: 40′ Francini

A cinque giornate dalla fine il Napoli era ottavo in classifica, una posizione che gli azzurri hanno, poi, confermato anche a fine stagione.

Il gol della vittoria sul Cesena è di Giovanni Francini che, con le sue 250 presenze con la maglia del Napoli, è il ventunesimo azzurro di sempre. Ha segnato 17 gol.

Ammainabandiera

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Ammainabandiera – Alle bandiere ci si affeziona. Se non fosse che quelle, anziché continuare a garrire impavide sul pennone, si afflosciano e ti cadono addosso, cambiando pure colore. Non hanno la rigidità di un Verdini, che si è guadagnato fama di spacciatore di voti e a essa si attiene con coerenza cristallina, aggiornando soltanto la clientela. Ma per lui è facile, essendo un simbolo del male. Sono i simboli del bene a soffrire di vertigini, lasciandosi fagocitare dalle tentazioni. Si prenda quel Pino Maniaci che veniva esposto in tutte le televisioni come madonnina infilzata dell’Antimafia. Ci aveva fatto credere che i suoi poveri cani fossero stati sgozzati da Cosa Nostra. Invece il dog killer era stato il marito della sua amante.

Ma la bandiera che ci addolora di più ammainare è Rosaria Aprea. La miss campana su cui tanti, sottoscritto compreso, si esibirono in pistolotti edificanti quando, grazie alla sua denuncia, il fidanzato buzzurro che le aveva spappolato la milza a calci finì in galera. Secondo la procura, questa meravigliosa creatura elevata a simbolo della lotta alla violenza contro le donne avrebbe tentato di investire con la macchina un altro ex, che l’ha denunciata per stalking. Ma come, proprio lei? Il suo avvocato sostiene che si tratta di un equivoco: l’ex si è visto arrivare addosso a forte velocità un’auto guidata da una donna che lo detesta e si è buttato di lato, pensando che l’erinni volesse asfaltarlo. In effetti nessuno può escludere che intendesse inchiodare all’ultimo centimetro. Però nei panni dell’ex qualche perplessità sulla tenuta dei freni e sul buon cuore della miss l’avremmo avuta anche noi.

vivicentro.it-opinione / Ammainabandiera MASSIMO GRAMELLINI

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”FACCIAMO LA DIFFERENZA” al TEATRO SANTA CHIARA (BS)

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TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri

Contrada S .Chiara 50/a – Brescia

DOMENICA 8 MAGGIO 2016

(Repliche sabato 14 maggio – domenica 15 maggio – sabato 21 maggio -domenica 22 maggio 2016)

ORE 17.00

Erbamil

presenta

FACCIAMO LA DIFFERENZA

Spettacolo per bambini e famiglie

che interagisce in diretta come voce “fuori campo”

Scritto e diretto da Fabio Comana

scene e costumi Manuela Carrasco

musiche Patrizio Fariselli

con

Francesca Beni, Vittorio Di Mauro, Giuliano Gariboldi

Durata dello spettacolo: 55 min.

Nell’ambito delle attività culturali di sensibilizzazione alla raccolta differenziata che il Comune di Brescia e A2A Ambiente, in collaborazione con la Fondazione ASM rivolgono ai ragazzi e alle loro famiglie, il Centro Teatrale Bresciano propone lo spettacolo “FACCIAMO LA DIFFERENZA” della Compagnia ERBAMIL, uno dei gruppi storici del teatro ragazzi lombardo.

Il sipario del Teatro Santa Chiara – Mina Mezzadri quindi, si alzerà sabato 8 maggio alle ore 17.00 e tutti weekend fino al 22 maggio 2016, con la rappresentazione dello spettacolo dal titolo “Facciamo la differenza”, una performance comico-ecologica, che spiega in modo divertente, l’importanza della raccolta differenziata, suggerendo anche stili di vita meno spreconi e più eco-compatibili.

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI

FACCIAMO LA DIFFERENZA

 

Tre buffi personaggi, un po’ clown e un po’ cartoons, alle prese con la “magia” di far sparire 8 ingombranti sacchi di rifiuti (più uno). E non finisce qui. Può un vasetto di yogurt trasformarsi in telefono? E una bottiglia diventare una ciabatta?

Lo stile ironico e leggero, che caratterizza da sempre il teatro di Erbamil, si esprime qui con la mimica degli attori che comunicano soltanto attraverso suoni, inventando una sorta di grammelot che ricorda le voci dei cartoni animati. Il compito di illustrare gli argomenti, senza rinunciare al gioco comico, è affidato alla voce fuori campo, che interagisce dal vivo con i personaggi e li guida verso un’auspicabile soluzione del problema, nonostante la loro goffa incertezza.

Uno spettacolo per raccontare ai bambini e ai loro genitori, in modo divertente e comunicativo, il problema dei rifiuti, ricordando che della raccolta differenziata non si potrà più fare a meno. Anzi, è proprio a partire dal cambiamento di abitudini quotidiane che si può aspirare ad uno stile di vita “sostenibile”, cioè meno sprecone e più responsabile. Un nuovo modo di vivere che viene presentato come un piacere ed un divertimento, non come un pesante sacrificio: il piacere di separare le materie che costituiscono i nostri rifiuti, ben sapendo che si tratta di una nuova forma di ricchezza per tutti, il divertimento di riutilizzare i vecchi oggetti anziché disfarcene, il piacere di scegliere quando facciamo la spesa, riducendo i rifiuti all’origine. La conclusione non può che essere una sola: il “rifiuto” non dovrà più essere sinonimo di qualcosa di cui disfarci, di cui fare a meno, ma al contrario di una nuova fonte di energia e risparmio, per migliorare la qualità della nostra vita. Né più né meno come ci invita a fare l’Unione Europea, con la direttiva delle “4 R”:

Riciclaggio, Riutilizzo, Riduzione alla fonte, Recupero energetico!

Alberico Turi: Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi: le vespette…

Alberico Turi interviene al Pungiglione Stabiese.

Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi.

Di seguito le dichiarazioni di Alberico Turi.

La Beretti perde 3-1 contro il Tuttocuoio: Si, bisognava solo onorare l’ultima gara di campionato. Siamo andati in trasferta con una rosa ampiamente rimaneggiata dai vari infortuni. I giochi erano già decisi e probabilmente ai ragazzi è mancata la giusta concentrazione. Tutto sommato è stato una stagione positiva per la Beretti, e diversi ragazzi sono stati convocati in prima squadra.

A Monopoli si è rivisto Carrotta titolare disputando un’ottima gara, senza dimenticare il contributo di Carillo; entrambi provenienti dal settore giovanile: Si, aggiungerei anche Mileto, un calciatore di qualità che è andato in prestito a Messina e anche lui ha svolto un ottimo campionato. Sta ancora sotto contratto e può ritornare utile a partire dall’anno prossimo.

Adesso inizia la fase importante per gli Under 17, in procinto di sfidare il Savona nei play-off : Domenica si va in Liguria e poi dopo 15 giorni ci sarà il ritorno qui a Castellammare. Invito tutti i tifosi a seguire i ragazzi, stanno disputando un ottimo lavoro e sarebbe bello avere l’incitamento della tifoseria. Aspettative? Viviamo alla giornata, tutto sarà ben accetto, ovviamente senza regalare niente agli avversari.

Per quanto riguarda la questione stadio, ci sono novità: Attendiamo buone notizie da Palazzo Farnese. L’incontro con il commissario Vaccaro previsto per lo scorso venerdì, è stato spostato poi in settimana. Di certo contro il Foggia non ci saranno problemi, il commissario in questi ultimi tempi si è sempre reso disponibile e molto probabilmente firmerà l’appalto e a mettere in atto il bando per la realizzazione del manto erboso.

Tornando alla prima squadra, dopo la cocente sconfitta a Monopoli, i tifosi sono giustamente amareggiati: La squadra avrà avuto un calo di tensione una volta acquisita la salvezza matematica. È mancata la giusta carica nervosa. Al posto del presidente sicuramente mi sarei arrabbiato, non stiamo parlando di settore giovanile, ma di ragazzi che a fine mese ricevono soldi e che hanno il dovere di onorare gli impegni. Bisogna dare sempre il massimo e rispettare i tifosi stabiesi che giustamente esigono rispetto e massimo impegno anche se si tratta di un amichevole.

Alla Juve Stabia potrebbe servire un punto qualora la Paganese perdesse a Caserta: Sono convinto che il Foggia giocherà per vincere per assicurarsi una buona griglia in ottica play-off, avendo ancora obiettivi di stagione molto importanti. I tifosi sono giustamente rammaricati, visto che a Monopoli si poteva portare a casa almeno un punto prezioso per centrare la qualificazione alla Coppa Italia Tim.

Patron Manniello resterà al timone: Si, il presidente ci sarà sicuramente, per fortuna direi, visto che la Juve Stabia senza di lui, a mio avviso, non avrà futuro visto che al momento vi è la totale assenza da parte dell’imprenditoria locale. Bisogna vedere quali saranno i nuovi scenari e se si riuscirà a far entrare in società nuovi imprenditori al fine di rimpinguare energie e soldi freschi a partire dalla prossima stagione. Mi auguro che ciò possa avverarsi per il bene della Juve Stabia che è un patrimonio per tutta la città.

ESCLUSIVA – La Juve Stabia ha la sua casa. Mercatelli: “Turi è il futuro, oggi il si definitivo: vi spiego tutto”

La Juve Stabia ha nuovamente una sua casa: lo stadio Menti!

La preoccupazione era tanta, il comunicato della società ne era dimostrazione: la Juve Stabia ha corso realmente il rischio di non avere una casa, una dimora, un manto erboso sul quale far gioire i propri tifosi, uno stadio. Il lavoro lungimirante di un binomio come quello del duo Alberico Turi-Giuseppe Mercatelli ha fatto si che tutto tornasse alla normalità e si tornasse ad avere una casa a Castellammare di Stabia. In questa stagione, dalla gara con l’Akragas, il settore ospiti è stato chiuso facendo perdere incassi al club: il maltempo, il vento forte, creò problemi. Con il Benevento e il Matera ci sono state perdite economiche ingenti per il club che proprio con il Matera, anche se c’era la possibilità di aprire il settore ospiti, ma non c’era l’agibilità, mentre con i campani fu il Gos a decidere sull’assenza dei tifosi, lo stesso che ha deciso, anche oggi per la gara di sabato con il Foggia, di chiudere il settore ospiti. Il Prefetto Vaccaro, molto disponibile nei confronti delle Vespe, ha deciso di abbonare il canone di affitto di 1000 euro per la gara giocata disputata contro la Lupa Castelli Romani. Oggi, però, come raccolto in esclusiva da Vivicentro.it, è arrivata la svolta, quando in un incontro con il Dott. Vaccaro, si è deciso di sbloccare la somma di 800mila euro già messa a bilancio nella precedente amministrazione Cuomo: lo stesso che in occasione della sua elezione fece un proclamo per la ristrutturazione in stile inglese dell’impinato. Niente, in realtà fu fatto, se non lo stanziamento della somma. L’ultima volta in cui è stato sostituito il manto erboso era la stagione 2008/09 che vide le Vespe giocare a Sant’Antonio Abate. Grazie allo sblocco dei fondi per sostituire il manto erboso e rendere agibile il settore ospiti, si renderà il Menti stadio agibile per la prossima stagione. Successivamente verranno effettuati gli altri lavori di ristrutturazione. Giuseppe Mercatelli, tifoso, storico giornalista e amante di Castellammare e della Juve Stabia, lontano dalle vicende politiche di questo 2016 per scelta personale, ha voluto ed è riuscito nell’intento di restituire fissa dimora allo sport a tinte gialloblè e lo noi lo abbiamo ascoltato: “Un progetto che ho portato avanti da anni. Oggi, con il commissario, siamo arrivati all’atto finale”.

Tu alla Juve Stabia tieni in maniera particolare e il tuo non essere impegnato alle prossime elezioni ne è ulteriore conferma dopo quanto accaduto oggi

“La Juve Stabia fa parte della mia vita quotidiana. Sono felice, anche perchè riusciremo a mettere una lapide e intitolare il viale antistante alla Tribuna a Nicola De Simone. Un atto mio politico che è andato avanti e portato avanti grazie all’ok della precedente giunta e al si definitivo del prefetto. Nicola De Simone, uno stabiese doc che ha perso la vita, sarà ricordato per sempre nello stadio della sua città. Il tutto avverrà in una cerimonia che si terrà il 27 maggio”.

Un importante incontro, ma cosa accadrà a breve e in futuro al Menti?

“Innanzitutto voglio ringraziare il commissario Vaccaro. Voglio poi far capire a tutti qual è il processo che restituirà alla città un impianto moderno e un manto erboso nuovo e perfetto. Già durante l’amministrazione Cuomo ci fu una lotta fortemente sostenuta dal sottoscritto ed altri amici consiglieri comunali, ma stranamente osteggiata da chi oggi si è impegnato politicamente insieme al presidente Franco Manniello. L’ironia della sorte… Furono stanziati 800mila euro che oggi sono stati resi attivi, dopo il resoconto dello stesso bilancio precedente. La somma è stata stanziata per il rifacimento delle norme di sicurezza dello stadio Romeo Menti, il togliere le barriere, il rifacimento del manto erboso e finalmente un impianto che non sia solo a carico della Juve Stabia ma che sia anche approvato dal Gos per avere norme sulla sicurezza generale. Oggi siamo riusciti a sdoppiare la somma: io ho rapporti continui con il commissario solo ed esclusivamente legati alla Juve Stabia e non alla politica in generale, e potremmo, in poco tempo, scindere la cifra, collocandola in parte al manto erboso che sarà rifatto nel giro di due mesi attraverso le normative moderne con una gara di appalto velocissima visto che il mancato utilizzo dell’impianto potrebbe portare anche un danno all’ente comunale. All’incontro c’era il commissario, l’addetto alla questione del Comune, con il nuovo segretario generale, il presidente Manniello accompagnato dal direttore generale Clemente Filippi. Un lavoro iniziato già 4-5 anni fa che riguarda l’ammodernamento che sono riuscito a portare avanti grazie alla figura lungimirante del direttore del settore giovanile Alberico Turi. Il direttore Turi, al di là del rapporto che ci lega da 30 anni, è un bene prezioso che nella società, qualcuno vicino al presidente, non apprezza o invidia e non dovrebbe perchè avere un settore giovanile così importante e ancora una volta con una squadra ai play off come gli allievi nazionali impegnati a Savona domenica, è qualcosa di speciale. Sa mettere in campo competenza e spirito di sacrificio: io e Turi vogliamo il bene della Juve Stabia”.

Confermiamo, c’era Manniello!

“C’era Manniello, il direttore Filippi e il responsabile Piccirillo. Noi non siamo in campagna elettorale, noi siamo vicini alla squadra. Il commissario non si è dimenticato della squadra, ma è con lei. Dico di più, l’impegno preso è che con il Foggia si possa giocare con il settore ospiti aperto, l’impegno è stato preso e partirà domani”.

Possiamo dare una lieta notizia: la Juve Stabia ha nuovamente una propria casa

“Lo diciamo a tutta la città, la Juve Stabia ha la sua casa, il Rome Menti. Grazie alla giornata odierna il presidente Manniello ha capito quanto Alberico Turi tiene alla Juve Stabia e quanto il lavoro del commissario è stato importante. Dal 27 maggio ci sarà una chicca in più: il viale dedicato a Nicola De Simone. Seguo da 40 anni la Juve Stabia, e posso dire apertamente che Alberico Turi è e deve essere il futuro del settore giovanile di questo club!”

a cura di Ciro Novellino

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L’associazione BENE COMUNE esulta per l’inaugurazione della funivia del Faito.

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Dall’associazione BENE COMUNE riceviamo e pubblichiamo:

BENE COMUNE ringrazia l’amministrazione dell’ex sindaco Nicola Cuomo che con grande caparbietà ha lottato per il finanziamento delle opere di manutenzione straordinaria ottenuto poi con delibera di giunta regionale della Campania n. 650 del 15 dicembre 2014 senza sottostare al ricatto del centro destra che, all’epoca, voleva imporre ai comuni di Castellammare di Stabia e di Vico Equense la gestione deficitaria dell’impianto.

A tal proposito si ricorda che l’assessore regionale Vetrella, nel 2013 chiuse l’impianto ed annunciò lo smantellamento dello stesso; dopo qualche mese intervenne il suo collega di giunta, l’assessore Sommese, convocando un tavolo istituzionale con i comuni di Castellammare, Vico Equense e Pimonte ed annunciò urbi et orbi la volontà del suo assessorato di intervenire con proprie risorse per sostenere i costi di gestione a carico della società regionale Eav.

Dopodiché nel mese di settembre 2014 gli stessi assessori comunicarono l’impossibilita’ economica della regione Campania di intervenire sui costi di gestione e venne accantonata anche l’idea di individuare con procedure ad evidenza pubblica soggetti interessati alla gestione economica della Funivia, dei boschi e dei complessi immobiliari del Faito.

In tale occasione il Sindaco Cuomo e l’assessore Auricchio risposero duramente chiedendo alla regione Campania e alla Provincia di Napoli, proprietari del Faito, di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, facendo riaprire la funivia con la gestione a carico della EAV fino a quando non fosse stato possibile individuare con un bando pubblico soggetti privati, esperti del settore, che potessero realmente rilanciare con investimenti consistenti sia la Funivia sia gli immobili di proprietà pubblica sul Faito.

Il presidente De Luca –dopo la sua elezione- ha preso in mano la situazione e con coraggio ha affidato la gestione provvisoria della funivia alla EAV come noi avevamo auspicato e siamo certi che continuerà nell’opera di rilancio del Faito.

Castellammare di Stabia, 4 maggio 2016

COLLEGATE da ns Archivio: 

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Ugolini: “La trasferta di Torino sarà fondamentale per il secondo posto”

A Radio Kiss Kiss, durante la trasmissione Radio Gol, è intervenuto Massimo Ugolini, giornalista di Sky. Queste le sue dichiarazioni riguardo al prossimo impegno di campionato tra Torino e Napoli:
“La trasferta di Torino sarà uno spartiacque fondamentale nella lotta per il secondo posto, il Napoli dovrà difenderlo ad ogni costo per pianificare al meglio la prossima stagione. Gli azzurri devono continuare il loro processo di crescita se vogliono competere fino all’ ultimo con la Juventus anche l’ anno prossimo. A Torino ci poterebbe essere una novità di formazione, Ghoulam non è apparso al massimo della condizione in questo periodo; al suo posto potrebbe giocare Strinic: giocatore che non mi dispiace e che ha fatto bene nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa”.

Circolo Sorrentino, si parlerà di ”Rischio banche” con Gasbarro e Gargiulo

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Venerdi 6 maggio ci sarà un incontro con Leopoldo Gasbarro, giornalista di economia e finanza de “Il Giornale”, “Il Sole24 Ore”, conduttore del programma economico “Mercati che fare” su Tgcom24 ed autore del libro ” Rischio Banche “

Il giorno 06 maggio 2016, alle ore 19,30, organizzato da Guido Gargiulo in qualità di responsabile dell’Ufficio Banca Mediolanum in Sorrento, ci sarà un incontro presso il Circolo Sorrentino con lo scrittore giornalista Leopoldo Gasbarro, che presenterà il suo ultimo libro ” Rischio Banche ” *.

RISCHIO BANCHE di LEOPOLDO GASBARRO *

Come evitare i buchi neri del sistema e mettere al sicuro i nostri risparmi
Il 2015 si è chiuso con le proteste di migliaia di persone che hanno visto scomparire 790 milioni di euroin obbligazioni subordinate. A molti, il «bancario di fiducia» aveva detto che si trattava di un investimento sicuro. Il 2016 si è aperto anche peggio: dal primo gennaio la vecchia regola che le banche italiane non possono fallire non vale più.
Ora c’è la nuova normativa europea del bail-in: lo Stato non può più coprire i buchi e gli istituti in crisi devono salvarsi da soli, attingendo ad azioni, obbligazioni e conti correnti. Questo significa che i nostri risparmi, frutto di sacrifici e rinunce, non sono più sicuri come una volta. Chi ci ha avvertito? E soprattutto, come facciamo a proteggerci dalla prossima bancarotta?
I vecchi sistemi sono ormai inefficaci: i titoli di Stato – il principale rifugio degli italiani – hanno tassi prossimi a zero e la filiale sotto casa non sempre garantisce l’affidabilità di cui avremmo bisogno.
In un mondo finanziario così complesso, serve un pizzico di consapevolezza in più, avverte il giornalista ed esperto di economia Leopoldo Gasbarro.
In questo libro ci guida a capire cosa è cambiato, decodifica in termini chiari i discorsi, spesso incomprensibili, del mondo del credito e ci dà consigli mirati per scegliere una banca solida ed efficiente, trovare il consulente giusto, tutelare il nostro conto corrente e investire dormendo sonni tranquilli (senza nascondere i soldi sotto il materasso).

Leopoldo Gasbarro (Napoli, 1964) cresce a Castel di Sangro (AQ) e vive a Milano. Cura e conduce su TgCom24 Mercati che fare, trasmissione che tratta il difficile mondo della gestione dei risparmi, e che ogni venerdì trova spazio nelle colonne de il Giornale. Collabora con Il Sole 24 ORE online per una rubrica che rilegge la gastronomia attraverso l’economia. Nel 2000 pubblicaL’urlo (Carsa Edizioni), il suo primo libro, nel 2014 firma la biografia di Ennio Doris C’è anche domani (Sperling & Kupfer) e lo scorso anno racconta la storia del cuoco tristellato Niko Romito in Apparentemente semplice (Sperling & Kupfer).

Ultimi temporali al Sud, arriva più caldo e sole con Hannibal. Weekend peggiora

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Oggi ultime piogge al Sud con temporali. Arriva il caldo di Hannibal, ma con qualche temporale pomeridiano sui rilievi. Weekend con piogge su Sardegna, Sicilia, Alpi e Appennini. 11-15 Maggio arriva il ciclone POPPEA

Situazione ed evoluzione generale
Mercoledì, sole prevalente, ma temporali anche forti interesseranno la Calabria tirrenica, le isole Eolie e nel pomeriggio l’Appennino meridionale. Giovedì, bel tempo generale, ma con temporali pomeridiani sull’Appennino meridionale, possibili fin sull’entroterra costiero tirrenico e a Roma. Venerdì, bel tempo prevalente, isolate piogge o brevi temporali pomeridiani sull’Appennino centrale e arco alpino.

Mercoledì 4 Maggio 2016
Ultimi piovaschi su Abruzzo e Molise, temporali su coste tirreniche di Calabria e Messinese. Piovaschi e schiarite sul resto del Sud. Sole sul resto d’Italia.

NORD

Bel tempo, cielo prevalentemente soleggiato.
Temperature
In aumento.
CENTRO e SARDEGNA

Deboli piogge alternate a schiarite su Abruzzo, Molise e sul basso Lazio.
Temperature
Stazionarie.
SUD e SICILIA

Ultimi temporali su Calabria e Messinese tirrenici, piogge e schiarite altrove, ma migliora.
Temperature
Pressoché invariate.

Giovedì 5 Maggio 2016
Soleggiato. Nel pomeriggio temporali sul Lazio centrale e meridionale, piovaschi su Marche, Abruzzo e tra Campania e Calabria.

NORD

Bel tempo. Possibile qualche addensamento occasionale.
Temperature
In aumento.
CENTRO e SARDEGNA

Cielo in prevalenza soleggiato. Dal pomeriggio piovaschi su regioni adriatiche e qualche temporale sul Lazio centrale e meridionale.
Temperature
In aumento.
SUD e SICILIA

Nel pomeriggio piogge sparse tra Campania, Basilicata e Calabria. Altrove sole.
Temperature
In aumento.

Venerdì 6 Maggio 2016
Sole prevalente. Qualche pioggia o breve temporale pomeridiano sulle Alpi orientali e Appennino centrale. Occasionali piovaschi anche sull’entroterra delle coste del basso Tirreno.

NORD

Bel tempo. Qualche precipitazione pomeridiana sulle Alpi orientali.
Temperature
Stazionarie.
CENTRO e SARDEGNA

Bel tempo soleggiato. Nel pomeriggio qualche isolato temporale sui monti centrali.
Temperature
Senza particolari variazioni.
SUD e SICILIA

Bel tempo. Qualche piovasco occasionale sull’entroterra delle coste del basso tirreno.
Temperature
Stazionarie.

Sabato 7 Maggio 2016
Peggiora con piogge e anche temporali su Sardegna, Sicilia, regioni tirreniche, Appennini, Piemonte e Alpi.

Temperature
Sostanzialmente invariate.

Domenica 8 Maggio 2016
Festa della Mamma piuttosto soleggiata. Non mancheranno intensi addensamenti al Nordovest e al Centro. Maggiori precipitazioni pomeridiane sugli Appennini e zone a ridosso di essi e sulle Alpi occidentali.

Temperature
Sostanzialmente invariate.

Lunedì 9 Maggio 2016
Soleggiato e caldo. Nel pomeriggio piogge sull’Appennino emiliano-romagnolo, entroterra di Marche e Abruzzo e sparse sull’arco alpino.

Temperature
Sostanzialmente invariate.

APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Amauri:”Il Napoli ha fatto una grande stagione, peccato per lo scudetto”

La sfida di domenica sera tra Torino e Napoli avrà un sapore diverso per Amauri che nel corso della sua carriera è stato protagonista con entrambe le squadre. L’ attaccante è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete di Raffaele Auriemma, ecco le sue dichiarazioni:
Porterò sempre il Napoli del cuore: da bambino giocavo per strada e speravo di approdare un giorno in un grande club e il Napoli è stato un punto d’ arrivo. Devo ringraziare il mio procuratore che mi ha permesso di giocare a certi livelli, ma soprattutto mister Mondonico che ha avuto il coraggio di lanciarmi così giovane . Del resto anche Torino è stata una gran bella piazza. In questo momento il Toro è in gran forma, lo ha dimostrato anche sabato scorso a Udine. Peccato per lo scudetto perché gli azzurri hanno fatto davvero una grande stagione ma la Juventus si è dimostrato superiore dal punto di vista dell’ organico. Il Napoli, dal canto suo, può contare su un fenomeno come Gonzalo Higuain, giocatore straordinario tra i migliori al mondo”.

Ischia,confermato Porta fino al termine della stagione

Antonio Porta ISCHIA

“La S.S. Ischia Isolaverde nel comunicare di aver confermato la fiducia al tecnico Antonio Porta, che dunque chiuderà la stagione sportiva alla guida della prima squadra, sottolinea che la decisione è stata adottata dal club in maniera univoca dopo attenta valutazione e dopo un confronto avuto con la squadra. La Società ribadisce che la conferma di Porta è consequenziale al programma tecnico che prevede la disputa dei play-out nelle migliori condizioni possibili”. Con questa nota emessa,la società ha posto fine al possibile cambio della guida tecnica sulla panchina della squadra gialloblu. Dopo la sconfitta del Catanzaro si pensava,che la dirigenza potesse sollevare dall’incarico Antonio Porta,per richiamare in panchina Dino Bitetto,il quale era stata contatto in settimana proprio dal presidente Rapullino. L’ex trainer del Melfi,aveva accettato il nuovo incarico con un nuovo contratto,ma quando tutto sembrava essere messo nero su bianco,ci fu il dietrofront da parte della società,che ha preferito rimandare il discorso dopo l’impegno casalingo al Mazzella contro il Catanzaro. Passate le 24 ore,dopo la sconfitta proprio contro i calabresi,la società si è riunita a Napoli e salvo diverse clamorosi ripensamenti,Antonio Porta sarà l’allenatore della squadra isolana fino al termine della stagione,nella speranza di poter raggiungere l’obiettivo della salvezza ai play-out. C’è da dire che l’Ischia è vero ha incassato la settima sconfitta consecutiva sotto la gestione Porta,però in campo si è vista tutta un altra squadra,con grinta e voglia di dare il 100% in campo in vista degli spareggi. La squadra gialloblu,nelle scorse partite aveva palesato diverse difficoltà sotto l’aspetto tecnico-tattico e sul piano fisico. Nelle partite perse in casa come quella contro la Paganese,Monopoli e Juve Stabia i gialloblu,dopo aver subito il gol dello svantaggio,non sono mai riusciti ad avere quella minima reazione per cercare di creare occasioni per mettere in difficoltà l’avversario. Porta come ha dichiarato in sala stampa,dopo la partita proprio contro i calabresi,la squadra dovrà ripartire proprio dal secondo tempo,e cercare di lavorare sotto l’aspetto fisico e mentale,per cercare di affrontare al meglio i play-out,anche se la salvezza oggi come oggi sembra un miraggio.

Tim Cup, ecco le combinazioni che favorirebbero la Juve Stabia

Le combinazioni che favorirebbero la Juve Stabia alla qualificazione in Tim Cup.  

L’ultimo obiettivo raggiungibile per la Juve Stabia, ad una gara dal termine di questa stagione agonistica, è l’approdo al primo turno della Tim Cup 2016-2017 il prossimo agosto.

Le vespe sono attualmente al decimo posto in classifica a quarantadue punti, gli stessi della Paganese che occupa il nono posto in classifica alla luce degli scontri diretti contro gli stabiesi a proprio favore. L’1-1 al Menti dello scorso settembre per effetto delle reti di Migliorini e Gurma e il pirotecnico 4-3 del Torre regalano questo vantaggio agli azzurrostellati in vista dell’ultima gara.

Secondo la regola, approdano in Tim Cup le squadre che si classificano entro e non oltre l’ottavo posto in classifica ma, siccome nel girone C c’è il Foggia vincitore della Coppa Italia Lega Pro e dunque automaticamente qualificata alla Tim Cup, le squadre qualificate dal girone meridionale saranno nove anziché otto.

Per raggiungere la qualificazione la Juve Stabia deve battere proprio il Foggia al Menti e sperare nei passi falsi di Messina (al Tursi di Martina) della Paganese (al Pinto di Caserta) o dell’Andria (al Massimino di Catania).

  • La vittoria sui satanelli darebbe sicuramente maggiori possibilità alle vespe alla luce degli scontri complicati di Messina, Paganese e Andria.
  • In caso di pareggio contro il Foggia, la Juve Stabia dovrà rifare per forza di cose Casertana. Con il pareggio contro i pugliesi, solo la contemporanea vittoria dei falchetti sulla Paganese regalerebbe la qualificazione.
  • Ma, paradossalmente, le vespe potrebbero qualificarsi anche in caso di sconfitta.

Ciò non è legato al risultato delle altre candidate, bensì alla possibile promozione in B di una tra Lecce e Casertana. Se i salentini o i falchetti dovessero vincere i play off allora sarebbero automaticamente qualificati alla Tim Cup e la lista di squadre qualificate dalla Lega Pro scalerebbe fino al decimo posto in classifica, attualmente occupato dalle vespe.

ESCLUSIVA – Ecco come potrebbero essere le maglie della prossima stagione

I dettagli

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, rivelando che: “Farò indossare la maglia dell’anno prossimo nell’ultima partita contro il Frosinone”. Ci sono grandi novità, quindi, per la prossima stagione. Come riferito in questa giornata da Cronache di Napoli, la SSC Napoli per la stagione 2016-2017 porterà all’introduzione del terzo sponsor. Sul retro delle casacche dei calciatori azzurri, infatti, ci sarà anche il logo della Kimbo oltre a quelli davanti della Lete e della Pasta Garofalo. Secondo quando raccolto, in esclusiva da Vivicentro, però il tessuto delle magliette della Kappa dovrebbe essere ancora più aderente al corpo del calciatore. La terza maglia sarà di colore nero con risvolti e personalizzazione dorate. La prima maglia dovrebbe essere di un azzurro ancora più forte di quello apparso in questa stagione e la seconda maglia dovrebbe essere bianca con una barra verticale azzurra. La linea da passaggio potrebbe, come è stato per la linea ‘jeansata’, ripercorrere lo stile della maglia nera e oro.

a cura di Ciro Novellino

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Guccini di Albano Laziale fischia Juve Stabia-Foggia

Come già avvenuto lo scorso anno a Benevento, l’arbitro laziale fischia l’ultima gara di campionato della Juve Stabia

Per l’ultima giornata di campionato di Lega Pro girone C che si disputerà sabato 7 alle ore 16 al “Menti” di Castellammare di Stabia è stato designato Francesco GUCCINI della sezione di Albano Laziale a dirigere la gara tra Juve Stabia e Foggia.

Francesco GUCCINI di Albano LazialeGuccini, nato a Recanati in provincia di Macerata il 27 ottobre 1983 è al suo quarto campionato in Lega Pro, nelle stagioni passate ha diretto due volte la Juve Stabia, una nel campionato primavera ed una nel campionato di Lega Pro:

16 marzo 2014, le vespette vinsero per quattro a due in casa contro il Trapani; le reti gialloblù portarono la firma di Salvatore ELEFANTE che fu autore di una tripletta e Alfonso GARGIULO, per i siciliani segnarono Rizzo e Daidone;

9 maggio 2015, i gialloblù impattarono uno ad uno al “Vigorito” di Benevento contro le streghe, al vantaggio stabiese di Sergio CONTESSA del primo tempo, seguì il pari dei sanniti a meno di quindici dalla fine con Pezzi.

L’assistente numero uno è Riccardo FABBRO della sezione di Roma 2 mentre il numero due Tommaso DIOMIAIUTA di Albano Laziale.

Giovanni MATRONE