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Castellammare di Stabia
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UFFICIALE – De Roon prolunga il contratto con l’ Atalanta

Altre tre stagioni per Marten De Roon. Atalanta BC comunica infatti di aver esercitato il diritto d’opzione previsto dal precedente contratto, prolungando fino al 30 giugno 2019 il rapporto con il calciatore Marten De Roon.
De Roon, trasferitosi a Bergamo lo scorso luglio dalla formazione olandese dell’ Heerenveen, ha collezionato con la maglia dell’Atalanta 35 presenze in serie A e una in coppa Italia”,  ecco quanto riportato dalla società bergamasca in un comunicato sul proprio sito ufficiale. Il centrocampista classe 1991 è da diverso tempo uno dei principali obbiettivi per la mediana, la società sarebbe riuscita già a strappare un’ opzione all’ Atalanta per portarlo all’ ombra del Vesuvio. Si attendono aggiornamenti.

Da www.atalanta.it

 

 

L’ORDA AZZURRA – Ore 20:00 con tanti ospiti: Scarlato, Sparnelli, Luisi e altri…

Non mancate…

Questa sera non perderti l’appuntamento con L’Orda Azzurra, il programma che va in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web la radio ufficiale di Vivicentro.it. Tutto quello che c’è da sapere sul Napoli, sempre live…

A condurre il programma, Ciro Novellino (giornalista di Vivicentro) e al suo fianco Mario Vollono (vicedirettore di Vivicentro). Tanti ospiti al telefono e in studio, ma i protagonisti siete voi, come sempre. Mandate i vostri messaggi sulla pagina Facebook della radio, o chiamate allo 081 048 73 45 oppure mandare un messaggio Whatsapp al 338 94 05 888.

Gli ospiti di questa sera: Gennaro Scarlato, ex capitano del Napoli, il giornalista Massimo Sparnelli, oltre al presidente del Club Napoli Rimini Azzurra, Vincenzo Luisi e altri ancora…

Non mancate, L’Orda Azzurra sta arrivando…!

Come sempre potrete ascoltarla in diretta a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/tracce-di-lorda-azzurra

Napoli-Frosinone, comunicato ufficiale della società: apertura anticipata dei varchi

La SSC Napoli informa i propri tifosi, così come condiviso con le Autorità di Pubblica Sicurezza, che i varchi dello stadio San Paolo domani in occasione della gara Napoli vs Frosinone saranno aperti in anticipo ed a partire alle h. 17:30.

Si invitano i tifosi napoletani a contribuire alla serata di sport nel rispetto del clima sereno e della passione autentica dei tifosi azzurri, per poter vivere una splendida serata di calcio caratterizzata da entusiasmo, calore e pacifica passione sportiva.

Si sensibilizza i supporter a non utilizzare fumogeni o materiale pirotecnico, a lasciare libere le scale e tutte le altre vie di fuga, ed a non occupare il terzo anello che, come ben noto, è chiuso al pubblico.

La SSC Napoli rivolge un ulteriore e rafforzato appello ai tifosi affinché rispettino le norme vigenti in materia di sicurezza la cui violazione comporterebbe la squalifica del campo, compromettendo così altri grandi appuntamenti di rilievo a Fuorigrotta.

Da sscnapoli.it

 

TMW – Aggiornamenti importanti sull’ affare Mammana

Riprendiamo e riproponiamo gli ultimissimi aggiornamenti  riportati in esclusiva dalla redazione di  Tuttomercatoweb.com sulla trattativa in corso tra Napoli e River Plate riguardo  Emanuel Mammana, difensore argentino classe 1996:

Emanuel Mammana nome caldo per il calciomercato del Napoli. Anche nella giornata di ieri, l’entourage del calciatore ha sentito il presidente Aurelio De Laurentiis che ha confermato l’interesse per il giocatore, pur rimandando qualsiasi trattativa ai giorni successivi alla decisiva gara col Frosinone. Solo col secondo posto, infatti, il club partenopeo potrà iniziare a programmare il mercato con un budget ben definito e a quel punto puntare con forza anche sul difensore argentino. Difficile, per non dire impossibile, l’inserimento di contropartite nell’affare. Mariano Andujar piace al River Plate, ma eventualmente le due trattative saranno slegate perché il procuratore Hernan Reguera e l’intermediario per l’Italia hanno già chiarito di voler portare avanti la trattativa senza contropartite tecniche. Ecco perché tutte le altre piste non sono tramontate: Mammana, molto seguito anche in Spagna e in Germania, è stato sondato nuovamente con forza anche da Fiorentina, Roma e Milan. Per ora, però, il Napoli è un passo avanti.

Di Marzio: “Il mercato del Napoli può già decollare dalla prossima settimana”

A Radio Marte, nel corso della trasmissione Marte Sport Live, è intervenuto Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky ed esperto di calciomercato. Queste le sue dichiarazioni riguardo le diverse trattative di mercato in casa Napoli:
Il mercato del Napoli può già entrare nel vivo nel corso della prossima settimana, soprattutto per le trattative già avviate: come Klaassen, Vecino e Mammana. Per quest’ ultimo è già stata formulata un’ offerta intorno agli 8 milioni, ma il River ne chiede minimo 12.
Tolisso del Lione? Non è mai facile concludere operazioni con i club francesi.
Sepe? Tutto dipende da lui, a Napoli avrebbe comunque poco spazio a disposizione e se non vuole ripetere la stessa stagione di Firenze dovrà trovare una soluzione diversa.
In attacco tutto è legato alla permanenza di Higuain e Gabbiadini, Lucas Perez mi sembra improponibile in questo momento. Gli azzurri avevano anche fatto un sondaggio per Morata, ma si trattava solo di un incontro precauzionale per non trovarsi impreparati di fronte ad un possibile addio del pipita”.

Napoli-Frosinone, probabili formazioni: cambio forzato per Sarri

Ultimo atto della stagione 2015-2016 di Serie A: il Napoli è in scena al San Paolo, domani sera alle 20:45, contro il Frosinone.
Gli azzurri si apprestano a concludere una stagione che, complessivamente, è stata molto positiva sia sul piano del gioco che su quello dei risultati. Ma i giochi non sono ancora chiusi: al Napoli, infatti, serve la vittoria per guadagnare matematicamente l’ accesso alla fase a gironi della prossima Champions League senza badare al risultato della Roma impegnata, in contemporanea, a San Siro contro il Milan. Grazie alla vittoria di Torino i partenopei sono riusciti a conservare i due punti di vantaggio sui giallorossi e domani potranno contare sul fattore San Paolo (dove sono imbattuti in questa stagione) e sul pubblico delle grandi occasioni. Di contro un Frosinone che, complice il gol subito nei minuti finali dal Sassuolo, ha ormai salutato la massima serie con un turno di anticipo. I ciociari hanno collezionato solo 5 punti nelle ultime nove giornate ma possono comunque ritenersi soddisfatti della propria stagione , la prima nella massima serie.
Il pronostico è tutto dalla parte degli azzurri che all’ andata si imposero con un sonoro 5-1.
QUI NAPOLI – Sarri si affida al solito 4-3-3 ma dovrà fare a meno di Albiol, out per squalifica. Sarà allora Chiriches ad affiancare Koulibaly al centro della difesa. Per il resto nessuna sorpresa, solito “once de gala”:
Ghoulam e Hysaj sugli esterni; Allan, Jorginho e Hamsik in mezzo al campo e tridente composto da Higuain, Insigne e Callejon, pienamente recuperato dopo il fastidio accusato nei minuti finali contro il Torino. In panchina scalpitano Gabbiadini e Mertens pronti a dare manforte a gara in corso.
QUI FROSINONE – Mister Stellone vuole onorare fino all’ ultimo questo campionato anche se verrà concesso maggiore spazio a chi ha giocato di meno. In porta giocherà Zappino, in difesa si va verso la conferma di Crivello nonostante il recupero di Pavlovic. A centrocampo rientrano Gori e Chibsah, solo il primo partirà dal primo minuto affiancato da Frara e Sammarco. In avanti Dionisi e Kragl a supporto di Daniel Ciofani.
ECCO LE PROBABILI FORMAZIONI:
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne.    All. Sarri
Frosinone (4-3-3): Zappino; M. Ciofani, Russo, Blanchard, Crivello; Sammarco, Gori, Frara; Kragl, Dionisi, D. Ciofani.    All. Stellone
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Sarri: “Non c’è il clima giusto, stiamo attenti: ci giochiamo tutto”

Le sue parole

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa:

Una precisione sulle presunte critiche nei confronti del gioco dell’Atletico Madrid: “Mi sono spiegato male, o forse qualcuno ha rimesso insieme le parole in modo discutibile. E’ passato un messaggio diverso: io non sono la persona più adatta a fare quel gioco, non saprei farlo e non mi divertirei perchè non è nelle mie corde, ma stanno facendo cose straordinarie e sarebbe dura giocarci contro. Giusto per chiarire”.

Cosa significa allenare il Napoli in Champions per uno che è tifoso del Napoli? “Mi sto toccando… il messaggio da passare è che domani è difficile. Possiamo fare 2mila riferimenti, ma solo nel fine settimana l’Atletico Madrid e l’Ajax hanno perso il campionato con squadre di fondo classifica. Quando giochi con uno più forte, 9 su 10 perdi, anche stravolgendo la tua identità non hai molto da fare. Nella Juventus c’è forza tecnica ma anche caratteriale e di mentalità, ci perdi sia facendo gioco che provando a non farli giocare. Così come quando affronti le big dei vari campionati. Avere una identità ti dà fiducia e sicurezza, soprattutto dopo certe sconfitte perchè arrivate comunque giocando. Nel calcio si perde anche per un episodio, ma un ko diverso sarebbe stata anche più difficile da digerire”.

Domani c’è il sold-out, lei ha sempre detto che bisogna conquistare sul campo i tifosi quando all’inizio era vuoto. E’ orgoglioso? “Sì, i risultati sono stati importanti, ma ora i tifosi devono aiutarci ad arrivare all’obiettivo”.

Che rapporto s’è creato con Higuain? “Il merito è della mamma, Gonzalo mi dice che sono come suo padre, lo critico sempre… ma è servito da stimolo, lui ha un potenziale straordinario. Io dall’esterno avevo la sensazione che potesse fare di più e l’ha fatto, mi lascia ancora sensazioni che abbia dei margini. I meriti sono suoi, s’è lasciato criticare ed ha risposto sul campo”.

Tanti giocatori sono migliorati notevolmente tecnicamente e caratterialmente, è un suo merito. Lei si sente un punto fermo? “Tutto passa da domani, il resto sono traguardi accessori. Io ho dato una mano per farla migliorare in alcuni punti vulnerabili. Il merito è dei giocatori che vanno in campo. Il segreto è la disponibilità, io ho chiesto a giocatori affermati di cambiare modo di pensare e giocare, l’hanno accettato e messo in campo, quindi il merito è loro”.

Hai un rimpianto? “Io ho solo nella testa la gara di domani perchè ci giochiamo un traguardo. Di fronte a chi vince 26 gare su 27 non ci sono rimpianti. Valuteremo gli errori fatti su un milione di decisioni prese”.

Domani potrebbe essere il momento più alto della tua carriera? “La visione giornalistica di uno sportivo non sempre coincide con l’emozione che uno prova. E’ il punto più importante, ma le emozioni non si basano sull’evento, io mi sono emozionato anche per aver vinto la B o la C2, sarebbe il risultato più importante della mia carriera però senza dubbio”.

“Abbiamo già fatto il record di punti del club, ma possiamo raggiungere un risultato straordinario e dobbiamo restare concentrati. Io sono stato l’unico a dire ad un certo punto che la Juve avrebbe vinto lo scudetto”.

Il Napoli è ad un passo da un risultato comunque storico. Lei con quale emozione vive questo momento? “Ora con nessuna emozione, ma molta concentrazione ed un pò di preoccupazione perchè il clima intorno alla squadra non è quello giusto. Servirà grande mentalità, il San Paolo ci darà ancora una grande mano ed il ruggito sarà importante. La squadra la sta approcciando nel modo giusto, ma non vive in una campana di vetro e può farsi influenzare. Vincere senza faticare è impossibile e la mente deve essere predisposta a questo”.

Caserta aiuterà Manniello?

Gli sviluppi…

Il presidente della Juve Stabia, Franco Manniello è stato lasciato solo ormai da 3 anni, da quando Giglio, per problemi personali, si è dedicato ad altro. La novità è che potrebbe avere una mano da un noto imprenditore del casertano. Il nome sta già circolando a Castellammare di Stabia da diversi giorni: si tratta di Andrea De Lucia, già vicino alla Juve Stabia e in particolare al settore Attività di Base che, secondo informazioni in nostro possesso, vorrebbe e potrebbe affiancare l’attuale patron nella “conduzione” della società di Via Cosenza o comunque aumentare il proprio lavoro all’interno del club.

Andrea De Lucia, titolare della DL Group di San Felice a Cancello, azienda internazionale leader nel cablaggio elettrico delle autovetture, vorrebbe impegnarsi economicamente ancora di più rispetto a quanto fatto fin qui per contribuire alla costruzione della Juve Stabia 2016-2017. Ma l’eventuale entrata di De Lucia cambierebbe la scelta della guida tecnica, orientata oggi verso Fontana? La domanda è d’obbligo, vista la volontà e potrebbe anche essere giusta da porsi…

A conferma di quanto evidenziato, oltre ad averlo visto seduto in tribuna Vip a fianco del Direttore Turi durante l’ultima gara con il Foggia, notizie in nostro possesso ci confermano che una chiacchierata interlocutoria c’è stata, ma da qui ad affermare che l’accordo sia già stato trovato è prematuro, si attendono novità e di sicuro ci saranno ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni, anche perché il tempo per programmare bene il futuro c’è, visto che la stagione della Juve Stabia si è appena conclusa con la salvezza e i giocatori sono già in vacanza. Fino al 30 giugno, giorno ultimo per l’iscrizione, raccoglieremo altre informazioni sperando che il futuro della Juve Stabia sia più roseo, o meglio più gialloblù!

a cura di Ciro Novellino e Mario Vollono

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ESCLUSIVA – Fontana si, Fontana no? Torna in gialloblè?

Le ultime sulla scelta del nuovo allenatore

Fontana si, Fontana no? Questo è quello che si chiedono i tifosi della Juve Stabia. Il nome lo abbiamo dato, in esclusiva, nella giornata di domenica (CLICCA QUI), al di là di quello che si possa scrivere in giro. Nella giornata di ieri, giovedì, doveva esserci l’incontro definitivo con il presidente Franco Manniello e la firma sul contratto, ma è nato qualche problema. C’è stata la frenata che non ti aspetti, o forse si, perché ai tifosi delle Vespe non è gradita questa scelta. A Castellammare di Stabia non hanno ancora digerito la finale persa con il Savoia di qualche anno fa che costò la promozione in B e cosa ancora più grave la retrocessione nella stagione successiva. Di quel campionato nessuno sa darsi una spiegazione vista la squadra che fu allestita. Serse Cosmi, poi, durante un fuori onda di Striscia la notizia, parlò proprio della Juve Stabia, chiedendosi come avesse fatto a passare dalla possibilità dei play off (sfumata con la sconfitta di Viterbo), all’inferno dei play out in pochissime partite (con soli due punti conquistati). Gaetano Fontana una storia d’amore nata tanti anni fa, calciatore osannato, ma che ha visto il suo rapporto, purtroppo, incrinarsi con la piazza. L’accoglienza riservata a Jimmy, in occasione di Juve Stabia-Napoli fu il segnale di un rapporto deteriorato nel tempo. La piazza mugugna, fa sentire la propria voce su questa decisione. Ma la Lega Pro è da sempre un campionato in cui le società hanno difficoltà economiche e spesso non riescono ad andare avanti, per questo la scelta sarebbe ricaduta sull’ex Ascoli. La speranza è che la Juve Stabia possa avere presto una situazione chiara: dalla scelta del nuovo allenatore, all’aspetto dirigenziale, magari con l’ingresso di altri esponenti in grado di dare manforte al presidente Manniello, chiudendo con la squadra, così che la piazza di Castellammare di Stabia possa sostenere, con il proprio impegno, un gruppo pronto a lottare per qualcosa di importante, evitando anche ciò che è accaduto in questa stagione, con un Menti, purtroppo, troppo vuoto.

a cura di Mario Vollono e Ciro Novellino

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Migranti, e’ ancora l’Africa la rotta preferita (VIDEO)

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Gelli, no emergenza migranti, ma serve programmazioneRoma – Sono stati 31.250 i migranti sbarcati in Italia dal 1 gennaio al 10 maggio 2016. Sono questi i dati aggiornati a due giorni fa che fotografano il fenomeno migratorio in Italia. Anche se e’ di ieri la notizia di sbarchi di siriani, che fa temere un cambio della rotta dopo l’accordo Ue-Turchia, al momento giunge dall’Africa piu’ dell’80% del flusso di disperati che approdano sulle nostre coste. E’ quanto si legge nel ‘cruscotto’, il report elaborato su dati del Viminale e diffuso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione e sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate. Il ‘cruscotto’ presto diventera’ uno strumento agile e consultabile da chiunque, via web, per avere numeri reali e immediati sulle migrazioni. Ma ecco in dettaglio i dati. Rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti, c’e’ una leve flessione. Dal primo gennaio al 10 maggio 2014 infatti erano giunti 35.206 stranieri, e negli stessi mesi del 2015 gli arrivi erano stati 36.215; i 31.250 di quest’anno segnano dunque una flessione del 13,71% rispetto all’anno passato. Nell’arco dell’intero anno, nel 2014 si e’ registrato il picco, con 170.100 sbarchi nei dodici mesi, scesi a 153.842 nel 2015.

Un altro dato riguarda i migranti presenti nelle strutture temporanee, negli hot spot e negli Sprar (centri piu’ piccoli gestiti con gli enti locali) divisi per le diverse regioni. La parte del leone la fa La Lombardia, che vede 14.987 migranti sul suo territorio nei primi mesi del 2016, tallonata dalla Sicilia che ne vede 13.730 sul suo territorio rispettivamente il 13% e il 12% del totale nazionale). Si attestano a circa 8.000 per regione Veneto, Lazio, Piemonte, Campania e Toscana, mentre a circa 7.000 sono Puglia ed Emilia-Romagna. Seguono, ma con circa 4.000 migranti presenti sul territorio, Calabria e Friuli-Venezia-Giulia, Poi con circa 3.000 Liguria e Marche, con circa 2.000 Sardegna, Abruzzo, Trentino-Alto-Adige e Umbria. Ne ospitano poco piu’ di un migliaio Molise e Basilicata e solo 262 la Valle d’Aosta. I punti di approdo piu’ interessati al fenomeno degli sbarchi, sono 12. Nei primi mesi del 2016 fino al 9 maggio Augusta ne ha ricevuti 6692, Pozzallo 5225, Lampedusa 4429, Reggio Calabria 3184 e Messina 2657. Gli altri porti interessati sono Trapani, Palermo, Taranto, Catania, Cagliari, Crotone e Salerno.

Sempre nei primi mesi del 2016 si possono valutare anche le nazionalita’ dichiarate al momento dello sbarco e la parte del leone la fanno anche quest’anno i migranti provenienti dall’Africa. Il 14% dichiara di essere giunto dalla Nigeria, l’11% dall’Eritrea, il 10% dal Gambia, l’8% rispettivamente dalla Somalia e e dalla Costa d’Avorio, il 7% dalla Guinea, dal Mali e dal Senegal, il 6% dal Sudan e il 3% dall’Egitto. Sul restante 19% sono in corso le verifiche. Restano limitate per ora a poche centinaia i profughi che da terra giungono dal nord, anche se in quel caso la maggior parte sono afghani. Un capitolo a parte riguarda i minori stranieri non accompagnati. Nel 2014 sono stati 13.026, in leggero calo nel 2015 con un dato di 12.360 e dal primo gennaio a oggi sono stati 4541. Per quanto riguarda i richiedenti asilo, fino al 6 maggio sono stati 32.889. Di questi la maggior parte da Pakistan e Nigeria (oltre 5.000 per Paese) e solo 392 dalla Siria. Complessivamente 19.813 sono stati i richiedenti asilo dall’Africa, 10.680 dall’Asia, 1.654 da paesi geograficamente europei, 464 dalle Americhe. Le domande ancora pendenti e in corso di esame (esame che prevede tre gradi di giudizio) sono pero’ ancora 6.46. Delle richieste di asilo presentate 1358 sono state accolte con il riconoscimento dello status di rifugiato, 4.086 si sono visti riconosciuti lo status di protezione sussidiaria e 5.975 di protezione umanitaria; 19.713 richieste di asilo sono state invece respinte per una percentuale di 60% di no rispetto alle domande presentate. La maggior parte delle richieste accolte e’ quella di profughi siriani: 283 sono stati riconosciuti rifugiati, ad altri 33 e’ stata assegnata la protezione sussidiaria. Protezione umanitaria o sussidiaria che spera le mille unita’ in caso di nigeriani, pakistani, maliani e afghani.

VIDEO di repertorio  dal nostro archivio

vivicentro.it/cronaca / (AGI) / Migranti, e’ ancora l’Africa la rotta preferita

Il Punto 13 maggio

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Il Punto 13 maggio –  Analisi, approfondimento e commento di Cronaca, Poitica ed Economia della settimana a cura degli esperti de lavoce.info

Nel dibattito pubblico il Ttip, l’accordo di libero scambio su cui trattano Ue e Usa dal giugno 2013, nasconde oscure manovre yankee contro democrazia, ambiente e qualità dei consumi. Meglio sarebbe un approccio realistico di tutela di ciò che conta per Europa e Italia come le denominazioni di origine.
Mentre ferve il dibattito sulla stima del costo della reversibilità della pensione per le coppie gay, nei primi tre mesi del 2016 il Pil è salito dello 0,3 per cento. L’accelerazione viene dalla domanda interna o estera? Le prime indicazioni portano ad attribuirla alla ripresa dell’export, specie verso l’Eurozona.
Qualcosa stona quando i controllati apprezzano troppo il controllore. È avvenuto con il plauso dei banchieri alla relazione del presidente della Consob Vegas. Nelle sue parole, un’ampia auto-assoluzione, varie divagazioni e amnesie, riferimenti solo formali a buone pratiche di corporate governance.
All’eurogruppo è ripartito con il piede giusto il nuovo round negoziale della Grecia con i suoi creditori. Si parla finalmente di parziale cancellazione del debito. Sullo sfondo rimangono irrisolti i soliti problemi strutturali che si traducono nell’incapacità del governo ellenico di finanziare le sue spese con entrate fiscali.
Nel decreto banche arrivano misure per il recupero dei crediti che appesantiscono i bilanci bancari. Si consentono il pegno non possessorio e il cosiddetto patto marciano – accordo con cui il creditore mette subito le mani sulle garanzie del debitore inadempiente. Temi molto controversi.
Invece di selezionare le notizie con un algoritmo automatico, Facebook cancellerebbe quelle politicamente sgradite spingendo in alto ciò che preferisce. Dal blog Gizmodo arriva l’accusa di manipolazione ai danni delle news dei media conservatori-repubblicani. Può farlo il maggiore social network del mondo?
Con i cuochi stellati che diventano i “ricchi e famosi” grazie anche a trasmissioni come MasterChef, le scuole dove si studia cucina sono tra le scelte più gettonate dai giovani. Lo confermano i numeri.

Due nuovi ingressi in redazione: Gianni De Fraja e Marco Ventoruzzo che i lettori de lavoce.info già conoscono attraverso numerosi loro interventi. Entrambi ci daranno contributi originali e di alto livello: il primo ci aiuterà a capire cosa succede al di là della Manica (in questo momento soprattutto su Brexit) e scriverà anche di istruzione, il secondo ci darà il suo contributo di esperto di diritto delle imprese e dei mercati finanziari. A Gianni e Marco un caloroso benvenuto.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

  • Si legge Ttip, si pronuncia disinformazione
    13.05.16
    Francesco Daveri e Mariasole Lisciandro
    Il dibattito sul Ttip si concentra attorno alle ipotetiche minacce alla democrazia o alla tutela dei consumatori e dell’ambiente che deriverebbero da una eventuale firma. Molto più utile sarebbe invece un approccio pragmatico, che punti per esempio alla difesa delle denominazioni di origine.

  • Le amnesie della Consob
    13.05.16
    Salvatore Bragantini
    La relazione sull’attività della Consob nel 2015 è stata deludente. Si dilunga su temi che la riguardano poco, glissa su altri di sua competenza, si autoassolve sui prestiti subordinati delle banche in liquidazione e quasi nulla dice sul governo societario. La nota positiva è il sostegno all’Esma.
  • Grecia, nuovo round di crisi
    13.05.16
    Nicola Borri

    Dopo tre programmi di salvataggio e centinaia di miliardi di euro in aiuti e prestiti, la Grecia è di nuovo in difficoltà, tanto che si ritorna a parlare di rischio Grexit. Il problema è l’economia ancora poco competitiva, non la spesa per interessi. Riforme strutturali e interventi umanitari.

  • Quel patto che rende più veloce il recupero dei crediti
    13.05.16
    Marco Ventoruzzo
    I tempi di recupero dei crediti in Italia sono eccessivi e sono uno svantaggio per le banche ma anche per le imprese. Il decreto del governo punta ad accorciarli, abolendo il divieto di patto marciano. Ma ciò non significa cancellare le tutele per il debitore. Autonomia contrattuale rafforzata.
  • Se Facebook fa politica
    13.05.16
    Riccardo Puglisi

    Che cosa succede se il più importante social network mondiale invece di selezionare le notizie con un algoritmo automatico utilizza un team interno per cancellare quelle politicamente sgradite e promuovere invece altri temi? Lo scoop del blog Gizmodo e il fatto che Facebook non è un giornale.

  • Effetto MasterChef sulla scuola italiana
    13.05.16
    Giorgio Di Pietro

    Le iscrizioni agli istituti professionali di enogastronomia e ospitalità alberghiera sono aumentate negli ultimi anni. In concomitanza con il successo del format MasterChef. Come la televisione influenza le scelte degli adolescenti e i percorsi scolastici che alternano formazione teorica e pratica.

Salvatore Vozza presenta la giunta della coalizione #perCastellammare: appuntamento sabato 14 maggio alle ore 12 all’Hotel Stabia

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Castellammare. Un sindaco capace che sa come fare, una coalizione fatta di novità, una giunta giovane che è un mix di esperienza e professionalità. Sarà presentata domani, sabato 14 maggio, alle ore 12,00 presso l’Hotel Stabia  in  Corso Vittorio Emanuele, a Castellammare di Stabia, la squadra di amministratrici e amministratori che accompagnerà Salvatore Vozza nel governo della città.

“Ai cittadini di Castellammare dichiara – Salvatore Vozza- chiediamo una prova di fiducia. Abbiamo costruito una coalizione democratica non sulla base delle vecchie sigle, ma della disponibilità a impegnarsi direttamente. La città ha bisogno di spirito critico, di non accettare soluzioni a scatola chiusa, ma anche di unirsi per intervenire e bloccare la crisi. Per cambiare è indispensabile partecipare, interessarsi, scegliere. Castellammare ha bisogno dell’impegno di tante competenze, professionalità, giovani, donne, lavoratori. La giunta che presenterò domani è fatta di tanti volti nuovi e professionisti con esperienze collaudate. Gli stabiesi sapranno che votando me e la mia coalizione daranno alla città un governo stabile e senza cambi di casacca. Noi vogliamo un Comune trasparente, le cui riunioni siano trasmesse in streaming, e individuando spazi di partecipazione per i cittadini perché con le donne e gli uomini della mia coalizione, ci impegniamo a governare la città, secondo principi di legalità, trasparenza e partecipazione. Consiglio comunali e riunioni della giunta saranno in diretta streaming così da rendere trasparente ogni cosa. La nostra è una coalizione libera che può presentare in anticipo già la giunta perché non è sottoposta ai ricatti e ai veti incrociati a cui Castellammare è stata abituata. L’ho detto e lo ribadisco: con un colpo di matita il 5 giugno i cittadini possono mettere il primo mattone del cambiamento di cui la nostra Castellammare ha così tanto bisogno. E allora, proviamo a scrivere insieme questo nuovo capitolo. La nostra è una bella storia”.

Castellammare di Stabia il 13 Maggio 2016

vivicentro.it/sud/politica – Salvatore Vozza presenta la  giunta della coalizione #perCastellammare: appuntamento sabato 14 maggio alle ore 12 all’Hotel Stabia

Gelli, no emergenza migranti, ma serve programmazione

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Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta Gelli: no ad allarmismi, sbarchi in linea con il 2014 e il 2015, ma serve programmazione

Roma – Non c’è una emergenza migranti, ma c’è un fenomeno di lunga durata che va gestito con una adeguata programmazione. Federico Gelli presiede da due mesi e mezzo la Commissione parlamentare di inchiesta sui migranti e alla vigilia dell’esame da parte della Camera della relazione annuale in una conversazione con l’Agi spiega obiettivi e criteri del lavoro che lo attende da qui alla fine della legislatura.

“Innanzitutto dobbiamo partire dai dati reali – spiega Gelli – e muovendo da questi dobbiamo calibrare gli interventi”. E i dati, che da qualche tempo sono aggiornati in tempo reale attingendo a diverse fonti ufficiali e istituzionali, “ci dicono che non possiamo parlare di una condizione emergenziale. Le dimensioni del fenomeno arrivi sono pressochè identiche a quelle del 2014 e del 2015, per cui le proiezioni ci parlano di un 2016 in linea con il passato. Ovviamente se non ci saranno variazioni fondamentali nel panorama internazionale e se l’accordo Ue-Turchia, chiudendo il corridoio balcanico, reggera’ e non deviera’ verso di noi i flussi dalla Siria”.

Nel 2014 sono giunti in Italia 170.100 migranti, nel 2015 153.42, al 10 maggio i migranti arrivati sono stati 31.250 (con un leggero calo percentuale rispetto allo stesso periodo dei due anni passati. Nei prossimi anni tutto fa supporre che il fenomeno restera’ sugli stessi livelli “proseguira’ a lungo e va governato senza impostazioni securitarie o buoniste ma con lungimiranza e in una visione non piu’ locale ma europea” afferma Gelli. Che fa presente come anche il Migration compact proposto dal governo all’attenzione di Bruxelles “prevede innanzitutto un aiuto nei Paesi di origine, perchè da medicoposso dire che ‘è meglio prevenire che curarè. E poi indical’obiettivo del superamento di Dublino 3, con la nascita della figura del richiedente asilo europeo, soppiantando il concetto di asilo solo nel Paese di approdo”.

E oltre a questo ci sono diversi passaggi chiave. Innanzitutto un piu’ esatto uso dei dati. “Da tempo abbiamo attivo un monitoraggio in tempo reale del fenomeno, in collaborazione con il Viminale e altre istituzioni, lo chiamiamo ‘cruscotto’: nelle prossime settimane vogliamo che diventi un sito web aperto a istituzioni, media e cittadini perchè siamo convinti che servano giudizi nel merito, mentre non serve lanciare allarmismi anche immotivati”. La commissione intende poi avviare un nuovo corso per produrre non una relazione annuale onnicomprensiva ma sette diverse relazioni che si occupano dei sette capitoli di indagine che da marzo il Parlamento le ha affidato. Ai compiti originari se ne sono aggiunti infatti di nuovi e ora la commissione puo’ svolgere inchieste su sistema di identificazione dei migranti, sistema dei centri di accoglienza, diritto di asilo, allontanamenti, minori stranieri non accompagnati, sistema di assistenza e profilassi sanitaria, analisi dei risultati delle inchieste sui centri di accoglienza.

Gelli fa notare che in questi mesi sono stati fatti passi avanti nel sistema di accoglienza, controllo e smistamento dei migranti. Sono gia’ quattro gli hot spot attivati, sono aumentati i centri di accoglienza per i richiedenti asilo, sta per nascere un centro di accoglienza per minori a Lampedusa ed esistono protocolli di profilassi sanitaria. Ma molto deve ancora essere fatto, a livello nazionale, per migliorare il sistema e farlo diventare tale. Restano da attivare due hot spot, i centri di prima accoglienza hanno dimensioni troppo ampie e sono spesso sovraffollati, i meccanismi di riconoscimento dell’asilo vanno snelliti (su questo sta gia’ lavorando il ministero di Giustizia), gli allontanamenti sono ancora scarsi (il 50% dei provvedimenti non si traduce in un concreto esodo degli stranieri), serve la messa a punto di un vero e proprio fascicolo sanitario del migrante. Su tutti questi temi la commissione guidata da Gelli intende mettere dunque a punto “sette relazioni, con dati esatti e proposte al Parlamento e al governo. C’è una costante attenzione mediatica e politica a questo fenomeno e noi vogliamo presentare proposte concrete”. “Il fenomeno migratorio è ineludibile – conclude Gelli – e lo strumento per governarlo è una corretta e oculata programmazione in sede nazionale ed europea”. (AGI)

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Modena – Pescara: sfida mozzafiato al “Braglia”

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                                                                                                      Modena – Pescara è una gara che promette scintille

Dopo la straripante vittoria per 4-0 contro un’irriconoscibile quanto imbarazzante Lanciano, nel derby cadetto di domenica scorsa, il Pescara di Massimo Oddo si appresta ad affrontare il Modena dell’ex Cristiano Bergodi, il quale ha dei trascorsi sia come difensore che come allenatore nella squadra abruzzese.

Il Delfino, galvanizzato dal poker servito ai cugini frentani, e, soprattutto per la riconquista della terza piazza in graduatoria, è atteso da una sfida che si annuncia vietata ai deboli di cuore, dal momento che i canarini sono in una posizione di classifica di assoluto pericolo e non potranno permettersi passi falsi contro il Pescara, anche in vista del prossimo, e ultimo impegno di campionato che attende i gialloblu nell’ostica trasferta di Novara, dove sfideranno un’altra formazione che ambisce alla conquista di un posto di rilievo nella griglia play-off. Gli abruzzesi, da parte loro, non potranno permettersi distrazioni di alcun genere, se vorranno mantenere la terza piazza in classifica, dal momento che il Trapani cercherà in tutti i modi di scavalcare nuovamente i biancazzurri.

Ecco che è lecito attendersi una gara combattuta e giocata alla “morte” da entrambe le formazioni, che a 180’ dal termine della stagione regolare, sicuramente vorranno avvicinarsi ai loro rispettivi obbiettivi senza fare sconti a nessuno.

Per il Pescara tutto facile contro il Lanciano nell’ultimo turno, mentre gli emiliani sono reduci dal pareggio per 0 – 0 ottenuto sul campo della Salernitana, al termine di una gara piuttosto nervosa e dove la paura ha vinto su tutti. Una stagione piuttosto tribolata quella vissuta dei canarini, nei bassifondi della classifica durante tutto il campionato, e con Crespo esonerato a stagione in corso.

Ecco le dichiarazioni di Massimo Oddo alla vigilia del match contro i canarini emiliani: “Campagnaro, dal momento che  ha svolto lavoro differenziato rispetto ai compagni, non sarà convocato e tornerà a disposizione per la sfida casalinga col Latina. Lapadula oggi si deve allenare. Può essere anche il padre eterno, ma se non sta bene non gioca. A Modena andiamo per vincere, contro una squadra in salute, imbattuta da 4 giornate, assolutamente da non sottovalutare. Non lo so se confermerò la stessa formazione che ha battuto il Lanciano. Pasquato è in forma così come Bruno. Bergodi? Si tratta di un’ottima persona che ha dato tanto al Pescara, e che a Modena sta svolgendo un ottimo lavoro.”

Nell’allenamento a porte chiuse, il bomber Lapadula si è regolarmente allenato.

CHRISTIAN BARISANI

Paganini: “Vogliamo onorare il campionato fino alla fine”

Le sue parole

Luca Paganini, esterno destro del Frosinone, ha parlato a Radio Crc: “Ammiro molto Callejon, è un grandissimo giocatore e quando vedo giocare il Napoli lo guardo spesso. Ho segnato poco quest’anno, ma quando c’è da coprire, è dura ripartire però abbiamo fatto un buon campionato. La genetica mi ha aiutato, qualche salto e qualche allungo l’ho preso da papà. 

Napoli-Frosinone? Vogliano onorare il campionato e lo faremo fino alla fine per cui andremo a Napoli con la testa giusta. Stiamo preparando bene la partita e nonostante sarà difficile, giocheremo per dare il massimo. 

Nel girone di ritorno abbiamo espresso un altro calcio perché eravamo più liberi di testa, avevamo acquisito maggiore fiducia e le giocate ci riuscivano con più facilità. 

Ho una piccola lesione al collaterale per cui sto facendo lavoro differenziato, non so se ce la farò a rientrare per la partita del San Paolo, ma ci proverò. 

Il mio futuro? Non lo so ancora, dipende da tante cose, dalla società e dalle offerte, ma al momento non ci penso. So che l’Atalanta ha visto qualche nostra partita, ma da qui a parlare di una trattativa ce ne passa”. 

I prossimi traguardi delle libertà MASSIMO RUSSO

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Sappiamo tutto della differenza tra i tassi di interesse dei titoli di Stato italiani e quelli degli altri vicini europei. Misuriamo ogni variazione del debito e del prodotto interno lordo. È ora di guardare con la stessa attenzione a un altrospread, quello dei diritti.

È bello dirlo subito dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili. Proprio quando è stato raggiunto un risultato è importante guardare alla tappa successiva.

Serve a spostare ogni giorno più in là la frontiera di quel che ci rende individui liberi e responsabili. Mettiamoli in fila, i prossimi traguardi. A cominciare da una legge sul fine vita. A dieci anni dal caso di Piergiorgio Welby, a sette dalla vicenda di Eluana Englaro, siamo pronti per abbattere il tabù che ancora ci impedisce, rubando le parole a Emma Bonino, «di vivere liberi fino alla fine». In Europa solo Irlanda, Polonia e Paesi balcanici non hanno una normativa che permetta all’individuo di disporre di sé. Si tratti di eutanasia passiva (nella grande maggioranza degli Stati), attiva (nei Paesi Bassi), o di suicidio assistito (in Svizzera). Oltre il 60% degli italiani si è già espresso a favore: come sempre accade su questi temi, la società è più avanti del legislatore. È ora di sancire per legge quel che la tacita ipocrisia che accomuna medici e famiglie già prevede da tempo in reparto, come chiunque di noi ne abbia avuto esperienza ha potuto toccare con mano. Dal marzo scorso un testo è incardinato a Montecitorio. È il momento di farlo camminare.

Dalla Camera al Senato, dal termine della vita al suo inizio: lo ius soli, ovvero la concessione della cittadinanza a chi nasce in Italia, è fermo a Palazzo Madama. Per i Paesi dove vige da tempo, come gli Stati Uniti, si tratta di una delle spinte più forti e di maggior successo all’integrazione degli immigrati. Parte determinante dell’idea che ognuno abbia diritto alla ricerca della propria felicità. E se pensate che questo sia un concetto buono per l’altra sponda dell’Atlantico siete fuori strada, perché il primo ad esprimerlo fu un filosofo napoletano del ’700, Gaetano Filangieri. Da lui lo riprese Benjamin Franklin per inserirlo nella dichiarazione di indipendenza americana.

Da rivedere è anche la disciplina delle adozioni, a cominciare dalla cattiva gestione che dilata i tempi e fa attendere anni le coppie che abbiano già ricevuto il decreto di idoneità, per continuare con la necessità di semplificare il percorso a ostacoli delle procedure internazionali, e terminare con la facoltà di adottare, da parte dei gay, il figlio del partner, stralciata per ora dalle unioni.

Ci sono altre norme di civiltà che chiamano la politica a schierarsi, scardinando le tradizionali divisioni tra partiti: la regolamentazione dell’uso delle droghe leggere, presentata alla Camera l’estate scorsa da 220 parlamentari di diversi schieramenti; i femminicidi, con la dichiarazione automatica di indegnità a succedere per un uomo che ammazzi la madre dei suoi figli; la legge contro l’omofobia.

Tuttavia, bisogna aver chiaro che la gazzetta ufficiale da sola non basta. Non esiste legge più potente della coscienza civile, della cultura e dei comportamenti individuali di rispetto, che chiamano in causa tutti noi ogni giorno.

Un’agenda dei diritti. È questa la vera identità di un Occidente smarrito e timoroso. Il nostro pensiero forte, l’antidoto migliore contro fanatici e integralisti. Con il Pil dei diritti e della responsabilità non ci sono sconfitti, né perdenti. Guadagniamo tutti, nessuno escluso, senza paura. Per ritrovare la passione e ricordarci, che – oltre ai conti e alla sicurezza – sono anche altre le ragioni che ci tengono insieme.

@massimo_russo

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L’edizione 2016 del Festival lirico all’ Arena di Verona si prepara al suo grande debutto

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Arena di Verona edizione 2016 del Festival lirico

L’ Arena di Verona si prepara alla 94ma edizione del Festival lirico: una stagione spettacolare con 46 serate di grande opera, dal 24 giugno al 28 agosto 2016, dedicate ai titoli più applauditi della lirica italiana e internazionale. Un calendario ricco ed emozionante che porta in scena le opere più amate e gli allestimenti più monumentali di oltre un secolo di storia areniana. Si riconferma, inoltre, l’appuntamento per il 18 luglio con lo spettacolo evento Roberto Bolle and Friends.

Cinque i titoli in programma. Ad aprire le danze alla Prima del 24 giugno 2016 sarà Carmen di Georges Bizet, proposta nell’allestimento cinematografico di Franco Zeffirelli, sempre molto apprezzata dal pubblico dell’Arena. Alla direzione di’orchestra si alterneranno i Maestri Xu Zhong e Julian Kovatchev. La sera successiva, il 25 giugno, sarà la volta di Aida di Giuseppe Verdi, opera simbolo dell’Arena di Verona nonché il titolo più rappresentato nella storia del Festival Lirico che vanta cinquantacinque stagioni e un record di oltre seicento recite, andrà in scena nello storico allestimento di Gianfranco de Bosio che rievoca la memorabile edizione del 1913 di Ettore Fagiuoli. Tre bacchette d’eccellenza si alterneranno alla direzione d’orchestra: Julian Kovatchev, il veronese Andrea Battistoni per concludere con Daniel Oren.

Il 2 luglio alle 21.00 debutta il terzo titolo in cartellone: La Traviata di Giuseppe Verdi, proposta nell’elegante allestimento di Hugo de Ana che ha inaugurato il Festival 2011, con le coreografie di Leda Lojodice. La direzione d’orchestra è affidata a Jader Bignamini e Fabio Mastrangelo. Il 18 luglio alle 22.00 si conferma l’appuntamento con l’attesissimo evento Roberto Bolle and Friends dedicato alla danza. Lo spettacolo riaccende i riflettori del balletto in Arena in una magica serata in cui l’Étoile regalerà al pubblico grandi emozioni, affiancato da partner d’eccezione provenienti dalle più grandi scuole internazionali. Dal 23 luglio torna in scena Turandot, la bellissima e solitaria principessa di Giacomo Puccini, nello spettacolare allestimento del grande Franco Zeffirelli per regia e scene. I costumi sono del premio Oscar Emi Wada, anella direzione d’orchestra troviamo il talentuoso Andrea Battistoni. Infine, il 6 agosto con ll Trovatore di Giuseppe Verdi, si conclude il cartellone del 94° Opera Festival. Il monumentale e raffinato allestimento porta la firma di Franco Zeffirelli per regia e scene. Dirige per i 4 appuntamenti Daniel Oren.

Grandi protagonisti indiscussi anche per questa edizione l’Orchestra, il Coro e il Corpo di ballo e tecnici della Fondazione Arena di Verona. Per l’edizione 2016 del Festival lirico si mantengono gli orari d’inizio delle rappresentazioni: alle 21.00 nei mesi di giugno e di luglio, alle 20.45 in agosto, mentre la serata Roberto Bolle and Friends del 18 luglio 2016 andrà in scena alle ore 22.00.

INFORMAZIONI

 

  • Biglietteria – Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona tel. (+39) 045 59.65.17 – fax (+39) 045 801.3287 – e‐mail biglietteria@arenadiverona.it
  • Call center (+39) 045 800.51.51 ‐ www.arena.it ‐ Punti di prevendita Geticket
  • Da smartphone e tablet con l’App dell’Arena di Verona per Android e Apple iOS

TABELLONE OPERA

dal 24 giugno al 28 agosto 2016 (24 giugno ore 21.00 – 1, 6, 9, 13, 16, 29 luglio ore 21.00 – 5, 11, 17, 20, 23, 27 agosto ore 20.45)

Carmen

di Georges Bizet

Regia Franco Zeffirelli

25, 30 giugno ore 21.00 – 3, 7, 14, 17, 24, 28, 31 luglio ore 21.00 ‐ 7, 9, 14, 18, 21, 24, 28 agosto ore 20.45

Aida

di Giuseppe Verdi

Regia Gianfranco de Bosio

2, 5, 8, 12, 15, 22, 26, 30 luglio ore 21.00

La Traviata

di Giuseppe Verdi

Regia Hugo de Ana

18 luglio ore 22.00

Roberto Bolle and Friends

23, 27 luglio ore 21.00 – 12, 19, 25 agosto ore 20.45

Turandot

di Giacomo Puccini

Regia Franco Zeffirelli

6, 10, 13, 26 agosto ore 20.45

Il Trovatore

di Giuseppe Verdi

Regia Franco Zeffirelli

SSC Napoli, lo staff medico: “Bilancio positivo, nessun infortunio muscolare”

Le loro parole

Il magazine “Informare” ha incontrato i 3 medici della SSC Napoli: Alfonso De Nicola, Enrico D’Andrea e Raffaele Canonico, con il quale ha discusso del bilancio medico della stagione in dirittura d’arrivo, di statistiche ed infortuni, degli studi innovativi sul DNA dei giocatori, dei segreti e dell’approccio al lavoro durante gli allenamenti, di alimentazione, ovviamente prevenzione, e di un gruppo tecnicamente tra i migliori in Italia.

Si possono tirare già le somme di questa stagione da un punto di vista atletico e sanitario?

“Il bilancio è più che positivo. Noi ci impegniamo fortemente sul tema della prevenzione, per salvaguardare i calciatori del Napoli, non solo da un punto di vista atletico. Difatti, lavorando sul riequilibrio posturale riusciamo a dare alla persona un maggior controllo del proprio corpo e del movimento, preservando così l’atleta da patologie da sport, dunque a livello traumatico e muscolo-tendineo. Infatti, quest’anno abbiamo avuto pochi infortuni traumatici, meno prevedibili e prevenibili e casualmente capitati con le nazionali, e nessun infortunio muscolare”.

In cosa consiste il lavoro di ricerca sul DNA degli atleti e quali sono i primi concreti riscontri in merito a queste ricerche?

“In realtà siamo in una fase iniziale dello studio, proprio perché il genoma umano è molto complesso. Insieme al dott. Antonio Giordano, siamo andati a valutare i geni più importanti per l’attività sportiva, come quelli relativi all’apparato cardio-vascolare o al metabolismo dell’acido lattico. Prelevando del materiale biologico dei giocatori, possiamo valutare, sia nell’arco di una stagione sia nel corso di più di anni, come l’allenamento possa incidere sul fenotipo (gli aspetti visibili del codice genetico) e sul genotipo (il corredo genetico vero e proprio). Tuttavia ci sono anche una serie di altri fattori da considerare come l’alimentazione, necessaria per il recupero della fatica metabolica. La dieta mediterranea, in tal senso, ci fornisce tutti quegli elementi utili per reintegrare le energie e affrontare lo sforzo fisico, soprattutto quando siamo impegnati ogni 3 giorni”.
Com’è cambiato negli anni l’approccio al lavoro dello staff medico?

“Lo staff è cresciuto parallelamente alla crescita del parco giocatori, della società e nell’ottimizzazione delle risorse umane: prima ad esempio eravamo un medico e 3 fisioterapisti, oggi siamo 3 medici e 5 fisioterapisti. Formazione e aggiornamento sono fondamentali per essere al passo con i tempi, e ci permettono di migliorare tecniche e metodologie di lavoro”.

L’Italia è fanalino di coda in termini di investimenti in prevenzione. Da professionista del settore medico e sportivo, quali secondo te sono le cause?

“Secondo me gli aspetti sono vari: c’è una divulgazione informativa sbagliata, ed anche una questione culturale. Siamo in una regione in cui dal dopoguerra in poi, dopo periodi di carenza alimentare, il primo pensiero era avere il piatto a tavola. C’è un approccio ed un’educazione alimentare errata, tanto che, ad esempio, il diabete di tipo 2 che si verificava intorno ai 50 anni, oggi lo si riscontra in persone di 30. Quantità spropositate e alimenti insalubri inducono una serie di problemi, che impattano anche sui costi sanitari. Altro fattore è lo sport che spesso non si pratica o lo si esercita male. La prevenzione cardiovascolare, inoltre, è fondamentale per i giovani, incoscienti dell’importanza della visita di idoneità. Le strutture spesso si interessano di avere solo il certificato senza sapere chi l’ha fatto o come è stata fatta la vista. E nelle stesse strutture, spesso, in un pomeriggio si riescono a visitare 50 ragazzi che fanno visite simboliche ma che non servono a niente. La colpa è di molti miei colleghi e anche di alcuni genitori. É bello lavorare sui professionisti ma ci teniamo a far capire che gli aspetti importanti sono altri”.

Tempo fa mi facesti menzione di Cavani, ma c’è in questa rosa un giocatore che ha delle doti fisiche al di sopra della media?

“Per ora non posso svelarti questi dati però posso dirti con certezza che abbiamo un ottimo gruppo di calciatori sotto l’aspetto tecnico. Considera però che negli sport di squadra prevalgono innanzitutto l’aspetto tattico, il risultato del match, la fortuna, e tutti quei tantissimi fattori che influenzano un giocatore durante la partita”.

informareonline.com

Napoli come il Borussia Dortmund, uniche in Europa

I dettagli

Pronta la festa al San Paolo, con un Napoli che può strappare un grandissimo record: chiudere il campionato da imbattuto tra le mura amiche. La prima volta che è accaduto agli azzurri era nel 1938, poi nel 1972 e nel 1973 con Chiappella in panchina e infine cone le due formazioni azzurre che vinsero lo scudetto. Attesi in 50 mila a Fuorigrotta per blindare la Champions League diretta. Intanto 19 partite senza mai perdere in casa, come il Borussia Dortmund di quest’anno e la Juventus e il Chelsea nella passata stagione.

Mammana a Napoli? La radio ufficiale precisa…

I dettagli da Kiss Kiss Napoli

“Mammana-Napoli: nessun contatto. Terminerà la stagione in Argentina, poi le Olimpiadi. Al momento nessuna trattativa”, è quano riferisce su Twitter Radio Kiss Kiss Napoli, emittente radiofonica ufficiale della SSC Napoli. Il riferimento è alla notizia apparsa sul Corriere dello Sport che dava per certo l’affare (CLICCA QUI per i dettagli).