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Psicosi terrorismo in Gb evacuato stadio ManUtd

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Psicosi terrorismo: annullata partita per falso ordigno. Il sindaco: “inaccettabile”

Londra – Figuraccia planetaria dettata dalla psicosi terrorismo a Manchester. Ieri pomeriggio lo stadio Old Trafford è stato evacuato per la presenza di una bomba, poi rivelatosi un falso ordigno dimenticato lì da una societa’ privata che aveva effettuato un’esercitazione nei giorni scorsi nello stadio del Manchester United, che ieri doveva affrontare nell’ultima giornata di campionato il Bornemouth. Gli stessi artificieri erano rimasti impressionati dall’accuratezza dell’oggetto definito “non funzionante ma qualcosa di incredibilmente realistico e simile ad un ordigno esplosivo”.

Il cosiddetto pacco sospetto – utilizzato in una vecchia esercitazione per addestrare i cani anti-esplosivo – era stato trovato nei bagni della tribuna intitolata a Sir Alex Ferguson (storico allenatore del Machester United) e conteneva un telefono con un tubo attaccato. Identico quindi ad una ‘pipe-bomb’, ordigno rudimentale usato spesso dai terroristi.

Il giorno dopo l’imbarazzante abbaglio, il sindaco di Manchester, Tony Lloyd, ha definito “inaccettabile” l’accaduto e chiesto un’inchiesta orgente per capire “come possa essere successo, perche’ e chi sia responsabile”. L’incontro tra Manchester United e Bournemouth valido per la 38esima e ultima giornata della Premier League e’ stato annullato, lo stadio evacuato e il match rinviato a domani, 17 maggio. Ma intanto il Manchester United sara’ costretto a rimborsare i biglietti e fara’ entrare gratis le tifoserie di entrambi gli schieramenti alla partita di martedi’: un ‘fiasco’ -come lo ha definito lo stesso sindaco Lloyd- che gli costera’, si stima, circa 3 milioni di sterline.

Psicosi terrorismo in Gb evacuato stadio ManUtd

Equitalia: la cartella arriva già a rate da 50 euro al mese

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La novità, dopo una prima sperimentazione, sarà a breve operativa in tutta Italia

La rateazione con Equitalia rappresenta ormai, sempre più, la regola. A breve, infatti, le cartelle per le posizioni debitorie fino a 50mila euro arriveranno già comprensive della proposta di dilazione, con tagli da 50 euro mensili (in luogo dei 100 attuali). A confermare la novità è la stessa Equitalia con un “tweet”, comunicando che la sperimentazione della “cartella precompilata” già partita da mesi in alcune città italiane (Varese, Firenze e Lecce), sta per essere estesa a tutto il territorio nazionale.

Il fine è quello di favorire le rateizzazioni che per il gruppo rappresentano circa la metà degli incassi.

Pertanto, una volta ricevuta la cartella con il piano di rientro precompilato, spetterà al contribuente decidere se estinguere il proprio debito a rate, semplicemente sottoscrivendo la proposta e restituendola a Equitalia.

Si ricorda, peraltro, che in base alla riforma fiscale, per i debiti fino a 50mila euro la concessione della dilazione è automaticamente accordata su richiesta del contribuente e senza necessità di allegare documentazione, mentre per le morosità che superano tale importo, occorre attestare la situazione di temporanea difficoltà economica. Inoltre, l’ammissione al piano di rientro vale a sospendere ogni azione di riscossione coattiva.

vivicentro.it/esperto Marina Crisafi / StudioCataldi / Equitalia: la cartella arriva già a rate da 50 euro al mese

New York, una foresta galleggiante con frutta e verdura gratis

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Una chiatta sulle rive dell’Hudson convertita in isola verde da un collettivo di artisti. Sull’isola da giugno i newyorkesi potranno gustare frutti e ortaggi, conforto contro il caldo e risorsa a costo zero. Contro l’aristocrazia del cibo

A NEW YORK, quest’estate, rosmarino, insalata e pere si raccoglieranno sulle rive dell’Hudson. Dal 28 giugno, nel cuore della Grande Mela, una foresta galleggiante sfilerà sul fiume attraccando in diversi moli metropolitani, offrendo gratuitamente frutta e verdura, a dimostrazione che primizie e ortaggi, anche in una città costosa come New York, sono un diritto di tutti.

A metà tra installazione artistica e attivismo, Swale è una chiatta di quindici metri per ventiquattro ottenuta riciclando vecchi container del porto di New York e del new Jersey, poi convertita in area verde: qui melissa e camomilla cresceranno accanto a patate e fichi, insieme ad oltre 80 specie di alberi, piante e fiori. Ma quest’isola flottante è soprattutto una sfida all”’aristocrazia del cibo”, ovvero l’idea che un’alimentazione sana, dati i prezzi proibitivi, debba essere appannaggio esclusivo delle classi ricche. ”Perché il cibo salutare non può essere un servizio pubblico, invece che un bene costoso?”, si domanda Mary Mattingly, mente creativa dell’opera.

La risposta è un progetto collettivo, sponsorizzato da due enti no profit, New York Foundation for the Arts e A Blade of Grass, e finanziato grazie a una campagna di crowdfunding  lanciata su Kickstarter: obiettivo finale 32.000 dollari, ne mancano ancora 14.000. Intanto un’équipe di designer, botanici, artisti e ingegneri è al lavoro per ”costruire” l’ecosistema che sarà presto trasferito sull’imbarcazione. Le aiuole saranno coltivate in comune dalle associazioni di quartiere, mentre sul sito di Swale appariranno anche delle ricette per cucinare al meglio piante e ortaggi disponibili.

Ma il cuore pulsante del nuovo polmone verde resta la protesta: il gardening collettivo e aperto a tutti è un attacco ad una vecchia ordinanza municipale risalente all’Ottocento ma ancora in vigore che, ai tempi degli sbarchi dei migranti ad Ellis Island, in una città che piangeva miseria, vietava ai cittadini di raccogliere le piante spontanee nei parchi e impediva di coltivare il suolo pubblico, sponde dell’Hudson comprese. Per chiedere una modifica a questo regolamento e re-immaginare la città secondo nuove coordinate nasce Swan, itinerante tra Brooklyn, Governors Island e il Bronx. Al centro, la rivendicazione del cibo sano come bene comune.

vivicentro.it/cronaca / larepubblica / New York, una foresta galleggiante con frutta e verdura gratis SILVIA DE SANTIS

Rai, in tv la provocazione sui vaccini: “Sbagliato giocare con la scienza”

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VACCINI – In un programma Red Ronnie dice: “Demenziale obbligare i bambini”. Sul web cinque milioni di visualizzazioni per il post di protesta di un medico

ROMA. “È assolutamente demenziale… Cioè, nel senso che è assurdo. Non puoi obbligare a vaccinare i bambini“. Con queste parole giovedì sera, durante la trasmissione Virus in onda su Rai2, Gabriele Ansaloni – in arte Red Ronnie – rispondeva alla domanda di Nicola Porro: “È obbligatorio o no vaccinare i bambini?”. E di seguito inanellava una serie di terrificanti sciocchezze, dalle morti bianche alla poliomielite, dal tetano all’allattamento materno fino al vaiolo. E mentre Maria Antonietta Farina Coscioni cercava di arginare le affermazioni sgangherate di Red Ronnie, in collegamento da Milano era in attesa Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Al quale Porro avrebbe dato la parola per pochi istanti solo verso la fine della trasmissione.

Giusto il tempo di smentire la correlazione tra vaccini e autismo che, pur essendo stata negata da un’infinità di studi, continua pericolosamente a fare proseliti. Pur mantenendo un notevole aplomb durante la trasmissione, il giorno dopo Burioni ha pubblicato un lungo, durissimo intervento sul suo frequentatissimo profilo Facebook in cui lamentava l’iniquità del tempo concesso, aggiungendo: “Mi chiedo come il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, possa permettere che, mentre da un lato lei spende dei denari pubblici per migliorare la salute degli italiani promuovendo la prevenzione, dall’altro consente che con gli stessi soldi pubblici si diffondano notizie false che porteranno i genitori a fare scelte che metteranno a rischio la salute dei cittadini”.

Condiviso da oltre 45.000 persone, in tre giorni il post di Burioni ha avuto più di 5 milioni di visualizzazioni, e ha scatenato una mezza rivolta sui social network. Alla quale Red Ronnie ha risposto con il video di un noto antivaccinista, mentre Porro minimizzava dando dei talebani ai “sanitari” che non accettano opinioni diverse dalle loro. Dal canto suo, il medico milanese ha scritto un’accorata lettera a Michele Anzaldi, segretario della commissione Vigilanza Rai, in cui segnala tra l’altro un caso di pochi mesi fa. “Qualche mese fa a Monza – scrive Burioni – un bimbo di 18 mesi, affetto da leucemia linfoblastica, è morto a causa del morbillo. Se tutti si fossero vaccinati il virus non sarebbe stato in circolazione e lui avrebbe potuto combattere la malattia con notevoli probabilità di sconfiggerla”.

Anzaldi ha raccolto l’appello, annunciando un’interrogazione in Vigilanza per “verificare qualità e quantità degli spazi utilizzati per informare i cittadini su questo argomento”. Precisando che “credenze al limite della stregoneria di persone famose possono mettere in pericolo la vita della gente”. Ma ormai il danno è fatto. Nel Paese dei casi Di Bella e Stamina, entrambi esplosi e alimentati dalla spettacolarizzazione televisiva della malattia, stiamo già assistendo a un crollo delle vaccinazioni che all’inizio del 2015 ha spinto l’Organizzazione mondiale della Sanità a richiedere un incontro urgente con il ministro Lorenzin. La copertura vaccinale è in calo anche per le vaccinazioni obbligatorie, ed è scesa nel 2014 sotto quel 95 per cento che, secondo le autorità sanitarie internazionali, garantisce l’immunità di gregge, ossia la copertura anche per chi, per ragioni immunologiche, non può essere vaccinato.

La vaccinazione trivalente, contro morbillo, parotite e rosolia, è precipitata all’86 per cento. E a farne le spese sono i bambini che non possono sottoporsi alla vaccinazione. Come Lia, la figlia di Corinna Verniani, che a Virus ha raccontato la storia dell’immunodeficienza della figlia, costretta a cambiare scuola a causa della presenza di numerosi bambini non vaccinati. Dal dopoguerra in poi, i vaccini hanno salvato milioni di vite, permettendo di debellare nel mondo una malattia terribile come il vaiolo, contro la quale infatti non ci si vaccina più. Sarebbe una buona cosa se a parlarne, in tv, ci andasse solo chi è competente. E che l’informazione sul servizio pubblico non si prestasse a veicolare messaggi socialmente pericolosi. Ora la parola è alla Vigilanza.

vivicentro.it/scienze / larepubblica / Rai, in tv la provocazione sui vaccini: “Sbagliato giocare con la scienza” MARCO CATTANEO

Per Giuntoli tante cessioni in vista per regalare 19 titolarissimi a Sarri

I dettagli

Non soltanto mercato in entrata, per il Napoli, ma secondo La Repubblica il direttore sportivo azzurro Cristiano Giuntoli dovrà cercare di cedere ad altre squadre ben cinque calciatori: i due portieri brasiliani Gabriel e Rafael, i terzini Ivan Strinic e Christian Maggio nonchè l’attaccante Manolo Gabbiadini. Con le loro cessioni serviranno dunque sei acquisti per completare la rosa da dare a Maurizio Sarri, considerando che lo stesso De Laurentiis ha parlato nel post-partita di Napoli-Frosinone di 19 giocatori da far giocare.

Torino, 18 anni e ubriaco: giù dalle scale in auto al parco Valentino, “credevo fosse una strada”

I carabinieri gli hanno ritirato la patente: il suo tasso alcolemico era oltre tre volte il consentito. Bilancio dei controlli del weekend in centro: altri quattro automobilisti positivi all’alcol

Ubriaco e neopatentato, ha imboccato con l’auto una scalinata del parco del Valentino: «Credevo fosse una strada» si è giustificato con i carabinieri della compagnia San Carlo. E’ stato quello il “momento clou” dei controlli in centro, in particolar contro droga e abuso di alcol, decisi dall’Arma torinese per il fine settimana. Particolare attenzione è stata posta nei luoghi della movida torinese. L’attività dei militari ha permesso di denunciare otto persone e di recuperare 112 grammi di hashish trovato abbandonato tra i cespugli del Valentino  Due immigrati africani di 23 anni sono stati denunciati per possesso di marijuana. Un italiano di 41 anni è stato invece denunciato per il possesso di un coltello a serramanico. Sono state controllate 156 persone e 69 auto. Cinque automobilisti sono risultati positivi all’alcoltest con il conseguente ritiro della patente. Uno di loro, un italiano di 18 anni, ha imboccato con la sua Alfa Romeo la scalinata del Parco del Valentino, credendo che si trattasse dell’accesso al parco. Fortunatamente in quel momento non stava passando nessuno: l’auto, dopo aver percorso qualche gradino, si è incastrata. Ai carabinieri il ragazzo ha spiegato: “Non l’ho fatto apposta, credevo fosse una strada”. Sottoposto ad alcoltest, il giovane è risultato positivo con tasso alcolemico di 1,65 grammi per litro – tre volte oltre il massimo che è di 0,50 – con conseguente ritiro della patente di guida.

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“Lo ringrazio per averci riportato in Europa”, De Laurentiis pronto al rinnovo di Sarri

I dettagli

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è subito pronto per mettere a punto le prime mosse per il futuro della sua squadra in vista della stagione agonistica 2016/2017 con Maurizio Sarri. La Repubblica riferisce che “già oggi è in programma l’incontro a Roma (nella sede della Filmauro) con Maurizio Sarri: propedeutico al meritato rinnovo del contratto del tecnico toscano”.

 

 

De Laurentiis non vuole vendere Albiol, ma ha stabilito il prezzo

I dettagli

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non vuole vendere Raul Albiol: il difensore spagnolo è un obiettivo del Valencia, il quale avrebbe già trovato, per Plaza Deportiva, l’accordo con il suo agente Garcia Quilon. De Laurentiis ha l’intenzione di convincere Albiol ad allungare l’accordo con il club azzurro, ma la cifra per un eventuale affare di mercato è stata stabilita a circa 10 milioni di euro.

 

“Ricordati che sei un patrimonio del Napoli”: De Laurentiis saluta Higuain

I dettagli

Una promessa di arrivederci fra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l’attaccante azzurro Gonzalo Higuain, durante la cena di fine stagione a Villa d’Angelo. La Repubblica rifeirsce che c’è stato un abbraccio molto confidenziale tra i due con un appuntamento a fine luglio per programmare il futuro: “Mi raccomando: vai a giocare la Coppa America e divertiti; ora, però devi ricordare sempre che rappresenti un patrimonio del Napoli e dei napoletani’. De Laurentiis dovrà fare carte false per trattenerlo a Napoli: imminente incontro tra le parti per discutere del rinnovo del contratto, una questione da risolvere in fretta”.

Arresto Antinori. Barbara Bella, ‘la reclutatrice’ della Matris: “Lo facevo solo per aiutare le donne ad avere figli”

              Barbara Bella

La versione di Barbara Bella, organizzatrice di eventi accusata di aver procacciato donatrici di ovuli: “Ero stata una paziente del professore e mi ero affezionata alla causa”. Soldi? “Solo un rimborso spese, questa donazione è un gesto d’amore”

“L’ho fatto per trasmettere una morale: ho solo cercato di aiutare delle donne che non riescono ad avere figli”. La figura di Barbara Bella, organizzatrice di eventi, ha ruotato per almeno un anno attorno alla clinica Matris di Severino Antinori a Milano. È suo il nome fatto dalle giovani che hanno accettato di diventare donatrici di gameti per la clinica del famoso ginecologo, ora ai domiciliari. E che hanno fatto venire a galla, attraverso i loro racconti, un mercato nero di ovuli all’interno di questo tempio privato della riproduzione assistita. “Ma io non ho mai lavorato per Antinori – ripete come un mantra a pochi giorni dall’arresto del professore – e non ho mai fatto nulla per soldi”.

Dalle denunce delle ragazze presentate ai carabinieri emerge come fosse lei a reclutare le donatrici di ovuli per la Matris. Non è così?
“Io ero stata una paziente di Antinori e mi ero affezionata alla causa. Cosa devono passare le donne che non riescono ad avere figli è inimmaginabile. Ti dicono di adottarli. Fosse facile farlo”.

Quindi è vero che ha portato delle ragazze alla clinica perché donassero ovociti per l’eterologa?
“Ho cercato di trasmettere questo spirito di solidarietà verso il prossimo, verso altre donne”.

Le ragazze sono state pagate però. Non è esattamente spirito di solidarietà.
“Ho sempre parlato alle ragazze di rimborso, ripetevo che se volevano donare dovevano farlo per sentimento, per amore”.

IL PERSONAGGIO Una carriera tra luci e ombre

Mille euro promessi in anticipo come ricompensa significa farlo per amore secondo lei?
“Non è che una con quattro soldi diventa ricca, al massimo ci va a fare una vacanza. Anche perché possono donare due volte all’anno, di più è difficile. Però ripeto, era un rimborso spese. E delle questioni di soldi se ne occupava Antinori”.

Conosceva le difficoltà economiche delle ragazze che hanno accettato? Diverse erano senza lavoro.
“Se devo essere sincera proprio no, non ne sapevo nulla”.

Una delle giovani ha raccontato ai Nas come la sua proposta di donare gli ovuli sia arrivata come forma di aiuto. “Venendo a conoscenza della mia situazione economica”, c’è scritto nella denuncia..
“Io non ho mai affrontato questioni di soldi, sono cose che non mi competono: facevo la mia proposta a delle giovani che credevo potessero essere sensibili al tema, tutto qui. Con il mio lavoro sono a contatto con tante persone”.

Milano, arresto Antinori: il sequestro dei fusti con gli embrioni nella clinica Matris

“Non so di cosa stia parlando. Io ho trasmesso una morale, quella della solidarietà. Se poi uno l’ha fatto solo per avere un ritorno economico non ci posso fare nulla”.

Se durante l’intervento risultava impossibile prelevare ovuli, nonostante le visite e le cure ormonali e l’operazione stessa, niente rimborso però, giusto?
“A quelle ragazze venivano fatte tantissime visite per diventare donatrici, tutto gratuito. Ma per la Matris avevano un costo. Il professore ha deciso di non pagare, lo capisco: uno si para un pochino, no?”.

E perché?
“Se una ragazza fingeva di fare la cura ormonale e gli ovuli non c’erano? Uno si prende degli impegni: c’erano tante coppie in coda che aspettavano di avere un bambino”.

vivicentro.it/nord/cronaca / larepubblica / Arresto Antinori. Barbara Bella, ‘la reclutatrice’ della Matris: “Lo facevo solo per aiutare le donne ad avere figli” TIZIANA DE GIORGIO

Maradona e Higuain, la storia del calcio azzurro, ma quella rovesciata…

Il nuovo record di gol italiano è stato assegnato

Era il 26 luglio del 2016, Gonzalo Higuain arrivò a Dimaro, chiamato da Sarri a gran voce: era un calciatore stanco e reduce da un finale di stagione negativo con due rigori sbagliati che costarono al Napoli la Champions e all’Argentina la Copa America. Nel ritiro azzurro c’era un nuovo allenatore, colui che in 295 giorni lo ha reso recordman della storia del calcio italiano. Sarri era al settimo cielo, appoggiò la mano sulla spalla del Pipita, quasi a cercare la realtà. Non era un sogno, era proprio lui! “Higuain ha potenzialità enormi e può ancora dare di più. Mi piacerebbe vederlo sorridere e divertirsi in campo”, era il monito del tecnico che forse aveva già capito dove ‘sfruculiare’ l’argentino. E aveva ragione: i gol non gli sono mai mancati, eppure Gonzalo continuava a portarsi addosso l’etichetta del grande attaccante che viene meno nei momenti più importanti. Sarri gli ha costruito intorno una macchina perfetta aggiungendo che “se non vince il Pallone d’Oro, è una testa di cazzo”. I gol sono arrivati sin dalla seconda giornata di campionato, con la doppietta alla Sampdoria per poi scalare la montagna alta 35 marcature e arrivare in cima collocando la bandiera azzurra con 36. Ha segnato in ogni modo, ha trascinato il Napoli nel Sogno, fino al pomeriggio di Udine, dove il ‘vecchio’ Higuain tornò a farsi notare: 4 giornate, diminuite poi a tre e record in bilico, così come la Champions azzurra raggiungibile con il secondo posto. Le tre giornate di squalifica gli hanno impedito di conquistare la Scarpa d’Oro, ma c’era un record in piedi da 66 anni da battere e Nordahl da raggiungere. Una rovesciata per riscrivere la storia sua e quella del calcio italiano. Dopo Maradona, Higuain: Napoli ha solo due Scudetti, ma può vantare il miglior giocatore della Storia e quelle del più grande Capocannoniere di ogni tempo.

Gonzalo Higuain ha vinto il premio come miglior giocatore della stagione assegnato da Vivicentro.it grazie ai 252 giornalisti italiani e stranieri che hanno votato e segue Josè Callejon e Manolo Gabbiadini nelle due precedenti edizioni.

a cura di Ciro Novellino

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Il software usato fa risparmiare piccole e grandi imprese

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Anche in Italia corre il mercato delle licenze software di “seconda mano”. Un settore emerso alla luce del sole grazie alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che ne ha confermato la legalità

Un’azienda su tre compra licenze software che poi non utilizza. Lo dice  uno studio di Osterman Research che ha analizzato tutte le spine del  “shelfware”, quel fenomeno per il quale si riempiono gli scaffali It delle aziende ben oltre i reali bisogni. Si tratta di un vero e proprio spreco di risorse causato da diverse ragioni: cambio di sistemi informatici, migrazione al cloud, ristrutturazioni aziendali, cessazioni di attività o di rami d’azienda.
Oggi il problema del “shelfware” ha trovato soluzione nel mercato secondario del software. Una sentenza della Corte di Giustizia Europea  (3 luglio 2012) ha definito per legge i contorni giuridici della compravendita dell’usato,  affermando il principio che il diritto esclusivo di distribuzione della copia di un programma si esaurisce con la prima vendita.  In sostanza i giudici del Lussemburgo hanno dato via libera alla seconda vita del software. Proprio come succede per un’automobile, un computer e altri beni durevoli che possono essere rivenduti a terzi dal primo acquirente. L’apertura della Corte europea ha contribuito a far nascere un mercato dell’acquisto e vendita di software che, oltre a mettere un freno alle copie-pirata, sta innescando un circolo virtuoso per quelle aziende che hanno licenze in eccesso e per le Pmi che possono acquistare programmi originali con “sconti” fino al 70%.

Il mercato secondario del software è nato in Germania e oggi il suo giro d’affari supera i 100 milioni di euro. Ma la rivoluzione dei programmi informatici di “seconda mano” sta prendendo piede anche in Italia, dove sono centinaia le aziende che hanno comprato o venduto licenze attraverso intermediari specializzati. Tra i protagonisti di questa rivoluzione c’è ReLicense, pioniere del software usato prima in Germania e ora anche nel nostro Paese.

Il software usato fa risparmiare piccole e grandi imprese

Corrado Farina territory manager di ReLicense Italia

E il software usato può contribuire a fare risparmi e ottenere efficienza». Secondo Corrado Farina chi «vende riesce a valorizzare risorse che magari non sapeva di possedere». E chi compra, in genere aziende medio- piccole, «può risparmiare dal 25 fino al 70% sull’acquisto di licenze a volume». Le principali licenze oggetto di compravendita sono quelli della galassia Microsoft: come  Office, Windows e SQL.

Il software usato fa risparmiare piccole e grandi imprese

Non solo frutta per gli spuntini: ecco le alternative possibili e salutari

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Con l’arrivo della primavera inizia anche il tempo delle diete: pasti più leggeri e spuntini. Vegetariani, vegani, onnivori: per tutti ridurre le calorie non è sufficiente e dovremmo scegliere gli alimenti “giusti”. Orientarsi non è facile, ma ecco qualche suggerimento

Con l’arrivo della primavera inizia anche il tempo delle diete. Qualsiasi sia lo stile alimentare, vegetariani, vegani, onnivori, ridurre le calorie è la parola d’ordine. L’offerta delle diete è ampia, molti gli articoli sui giornali e tanti i suggerimenti dei nutrizionisti, ma oggi gli studi scientifici più recenti convergono sul fatto che per perdere peso e rimanere in salute non sia sufficiente scendere con le calorie, ma sia innanzitutto necessario scegliere gli alimenti giusti.

Un esempio: un bicchiere di una bevanda gassata può contenere più o meno le calorie di una mela, ma le sue calorie non sono quelle giuste. Ricche di zuccheri semplici che vengono rapidamente assorbiti dal nostro organismo, le bevande gassate sono tra gli alimenti principalmente responsabili del sovrappeso e dell’obesità. Le loro calorie “vuote” non hanno potere saziante e il nostro senso di fame non si appaga: il nostro corpo richiede subito altro cibo, lo mangiamo e quindi tendiamo ad ingrassare. Inoltre, l’uso di alimenti troppo ricchi di zuccheri e di grassi crea dipendenza, un addiction vera e propria, cosicché nella nostra alimentazione quotidiana siamo spinti a mangiare sempre “zuccherato” e “grasso”. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha etichettato i cristalli bianchi di zucchero come “killer della nostra salute“.

Per tutti questi motivi lo spuntino ideale sempre suggerito è la frutta, che come le verdure, è fonte di vitamine, sali minerali, preziose fibre e aiuta il senso di sazietà.

Non solo frutta per lo spuntino: ecco le alternative possibili e salutari

Quando però abbiamo voglia di qualcosa che appaia più sostanzioso di un frutto (o del rituale pacchetto di cracker o snack) l’offerta di prodotti alimentari mette in crisi tutti, anche i più esperti ed attenti all’alimentazione.

Acidi grassi saturi, eccessive quantità di sale e di zucchero: scegliere bene un prodotto industriale non è semplice. Oggi, poi, è in continuo aumento il numero degli intolleranti al glutine, al latte o a altri ingredienti diffusi, molti sono i sostenitori del bio… insomma, per tutti, ma soprattutto per chi sta a dieta, orientarsi non è affatto facile. Ecco quindi che anche i distributori automatici di prodotti alimentari che troviamo in ufficio, a scuola e nei luoghi pubblici devono essere capaci di offrire prodotti non solo comodi, ma anche equilibrati, buoni grazie ai buoni ingredienti e non agli aromi e agli altri additivi. È così che negli ultimi anni il cibo biologico ha conquistato anche i distributori automatici, permettendo di consumare prodotti certificati bio, buoni per sé e per l’ambiente in ogni momento della giornata.

Dal 2013 Probios, azienda toscana leader nella distribuzione di prodotti biologici vegetariani e per intolleranze alimentari, ha aperto il proprio “canale vending”: un fenomeno in continua crescita (+57% rispetto ad aprile 2015), con un dipartimento dell’azienda interamente dedicata alla gestione e un catalogo completo di prodotti monodose, con quasi 80 referenze disponibili.

Tra queste ci sono snack dolci e salati, bevande e succhi, tutti biologici, ma anche dedicati a chi ha intolleranze alimentari, come snack senza glutine, senza derivati del latte e senza uova.

Tra i must delle vending machine ci sono gli snack di riso senza glutine di Rice&Rice, ideali per una pausa golosa senza rischi per la linea. Prodotti con riso e mais italiani, sono privi di latte e contengono solo 83Kcal per barretta, nelle versioni al cioccolato o con mela. In alternativa, ci si può concedere una tortina carote e mandorle, de La Via del Grano, fonte naturale di vitamine A ed E. La ricetta, prodotta con farina di frumento italiana, è arricchita con fibra di avena.

Oggi, per chi sceglie una dieta sana ed equilibrata, non c’è che l’imbarazzo della scelta!

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Ischia,oggi la ripresa degli allenamenti

Stadio_Mazzella_Distinti

La prima settimana di allenamenti si è conclusa sabato pomeriggio con un test amichevole con la Nuova Ischia al Mazzella,vinta per 5-0. Una settimana caratterizzata dall’esonero di mister Porta,alla scelta di affidare la panchina al duo Di Meglio- Buonocore, un team tutto isolano, cercando di compiere un vero miracolo sportivo,salvando la categoria nel doppio confronto dei play-out contro il Monopoli. La squadra dopo un’intera stagione trascorsa al centro sportivo dei Camaldoli,è tornata finalmente sull’isola ad allenarsi, con i tifosi pronti a sostenere questa squadra. In questi primi tre giorni di allenamento sotto la gestione Di Meglio- Buonocore,l’unica certezza sembra quella del modulo del 3-5-2. Come dichiarato anche da mister Buonocore,è un modulo su cui si cercherà di lavorare per tutta la settima,anche perchè si cercherà di limitare i danni e gli inserimenti degli attaccanti di Croce e Gambino del Monopoli. Se da una parte è stato scelto il modulo con cui si andrà a giocare,ora tocca scegliere gli undici titolari da mandare in campo. Nella linea davanti a Iuliano, il terzetto dovrebbe essere composta da Filosa che dopo l’operazione al menisco sta recuperando la condizione fisica,con Vandam e Bruno che potrebbe far parte della linea difensiva centrale. L’ex casertana in passato ha già ricoperto questo ruolo. I due tecnici isolani dovranno rinunciare in queste due partite a Filosa e Savi,entrambi out per un problema muscolare. Con l’infortunio proprio del giovane ex scuola calcio Chievo, a giocarsi una maglia da titolare nel terzetto difensivo ci sarà anche Sirigu. A centrocampo l’unico dubbio è rappresentato da chi andrà ad occupare la cosi detta cabina di regia. Con ogni probabilità sarà occupata da Mattia Spezzani, con Acampora pronto a subentrare dalla panchina. A lati dell’ex Verona agiranno Di Vicino con Armeno. Sulla fasce Florio e Porcino. In avanti la coppia d’attacco formata da Kanoute-Gomes. L’Isola intera si affida a Gianni Di Meglio ed Enrico Buonocore non solo isolani doc ma anche ex bandiere con questa maglia,nella speranza che possono compiere un vero miracolo. Una salvezza targata tutta ischitana.

Elezioni a Roma, ….

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ROMA. Nella corsa al Campidoglio dai candidati presentate ricette molto simili l’una all’altra

A giudicare dal profilo dei candidati, la campagna elettorale per il posto di sindaco della Capitale avrebbe dovuto regalare scintille. Colpisce, invece, esattamente il contrario. E non soltanto perché le ricette dei quattro principali competitori siano in gran parte simili. In ciascuno di loro, diciamo la verità, si nota l’assenza un’idea forte. Sembra una partita di calcio nella quale nessuno vuole prendere rischi, accontentandosi di un deludente pareggio che comunque può significare la qualificazione al turno successivo. Primo, dunque, non prenderle. E non lasciare spazi all’avversario.

L’esempio classico è quello della proposta del salario minimo ai dipendenti comunali, avanzata da Alfio Marchini e che pare aver raccolto anche il consenso di Giorgia Meloni. La retribuzione dei 24 mila dipendenti del Campidoglio, come del resto quella degli statali, degli infermieri, dei lavoratori delle Regioni e di chiunque presta la propria opera nel settore pubblico, non assicura certo un tenore di vita da Nababbi. Ma se esiste un grosso problema al Comune di Roma è proprio l’inefficienza e la scarsa produttività, problemi chiaramente connessi alla mancanza di meritocrazia. Andrebbe ricordata qui la vicenda annosa del salario accessorio, quella porzione aggiuntiva di stipendio distribuito a pioggia a tutti i dipendenti comunali indipendentemente dalle «prestazioni accessorie». Un sistema che il ministero dell’Economia aveva già giudicato illegittimo e che per questo la giunta precedente aveva messo giustamente in discussione, quantomeno in linea di principio: e si può certo affermare che i guai di Marino sono cominciati da qui.

Promettere adesso 1.500 euro al mese come stipendio minimo a tutti i dipendenti del Comune di Roma significa andare in direzione esattamente opposta. Comprendiamo l’obiettivo: i voti di 24 mila famiglie, in una contesa elettorale sul filo del rasoio, possono risultare decisivi. Ma come in nessuna scuola il 6 politico è stato sinonimo di massimo profitto, abbiamo seri dubbi che la demagogia del salario minimo garantisca massima efficienza amministrativa a una macchina comunale piuttosto scassata. Nella quale bisognerebbe innanzitutto cambiare molti ingranaggi, anche fra quelli più piccoli: come sanno bene tutti i candidati, anche se nessuno lo dice. Ma tant’è.

Al voto mancano meno di 20 giorni. Non resta a questo punto che sperare in qualche colpo d’ala capace di riportare in quota una campagna elettorale che procede a volo radente. Forse come mai prima d’ora.

vivicentro.it/opinioni / corrieredellasera / Elezioni a Roma, una campagna senza scintille e senza idee forti. Sergio Rizzo

La rischiosa offensiva della Lega

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Se la Lega non fosse un partito in salute, la dichiarazione di voto fatta ieri da Matteo Salvini (in un ipotetico ballottaggio tra la Raggi e Giachetti, la Lega a Roma sceglierebbe la prima), ecco, questa dichiarazione potrebbe somigliare ad una sorta di «staffetta»: un ideale passaggio di testimone, insomma, dal primo vero partito antisistema italiano – il Carroccio, appunto – ai nuovi arrivati del Movimento Cinque Stelle. La Lega, però, non è in declino, e le cose – dunque – non possono stare così. E infatti, piuttosto che un annuncio a sostegno del partito avvertito come il più vicino, la sortita del leader leghista sembra un nuovo capitolo della guerra sorda in atto tra le due maggiori forze anti-establishment del panorama politico italiano.

È una guerra che Grillo e Salvini stanno combattendo ormai da tempo evitando di portare, almeno per ora, i rispettivi movimenti allo scontro frontale, ma piuttosto sparando con ogni tipo di munizione contro quello che viene considerato – evidentemente – il nemico comune.

E cioè il Pd di Matteo Renzi, reo di essere il partito-architrave del sistema politico e l’argine più resistente (forse addirittura l’unico rimasto) di fronte alla bufera antisistema che spazza il Paese.

Ognuno, naturalmente, è libero di scegliere il nemico che vuole e di combatterlo (leggi e codice penale permettendo) con i toni e gli argomenti che ritiene: quel che dovrebbe essere evidente, però, è che la guerra in atto – condotta con la violenza e la spregiudicatezza con cui è condotta – rischia di produrre danni non solo e non tanto al Pd, quanto a qualcosa di assai prezioso e che dovrebbe stare a cuore a tutti. Potremmo chiamarlo spirito civico, tessuto connettivo. O perfino orizzonte comune. Tutto quel che solitamente tiene insieme, insomma, una comunità.

Gli effetti di questa guerra – improntata sempre più all’odio che alla polemica politica – cominciano purtroppo a manifestarsi in tutti i loro aspetti: fino a condizionare le valutazioni di un giudice solitamente illuminato arrivato a sostenere, tout court, che tutti i politici rubano. Il clima da vigilia elettorale certo non favorisce tregue, anzi. E nell’ultimo paio di settimane ci si è incamminati verso una sorta di cupio dissolvi che potrà forse portare qualche voto in più alle forze antisistema, ma a prezzo di ferite gravissime inferte all’intero Paese.

Tra i partiti, per dirne solo una, è ormai in corso una sorta di gara a chi accusa con più violenza l’avversario di corruzione, ruberie e pratiche di malaffare. Un rimpallo continuo tra le vicende e le inchieste di Potenza e di Lodi, di Parma e di Livorno, di Quarto e della Sicilia. I toni più duri e sprezzanti, sono sempre quelli usati dalla Lega e dagli uomini di Grillo: salvo poi esser ripagati con la stessa moneta quando a finire nei guai (magari per vicende perfino irrilevanti) sono sindaci o amministratori leghisti o grillini.

E’ una escalation della quale non si vede la possibile fine. E non giureremmo che con le battute razziste di Grillo all’indirizzo del sindaco di Londra o gli attacchi di Salvini al Capo dello Stato, si sia toccato il fondo. La guerra in corso, infatti, sembra non aver quartiere. E gli effetti sono perfino paradossali.

Dopo aver stravolto un referendum (quello sulle trivelle) fondendolo con inchieste che con le piattaforme in mare non c’entrano niente e dopo aver avviato una campagna (quella del plebiscito su Renzi) che rischia di mutare il senso del referendum costituzionale di ottobre, è in corso uno scontro elettorale interamente combattuto al grido «loro rubano di più», nel quale lo spazio per le idee ed i programmi da minimo che era è diventato nullo. I cittadini-elettori osservano, ascoltano e non sanno che pensare. O forse lo sanno. E allora auguri al vincitore, chiunque esso sarà: dopo il tanto odio seminato, il rischio è trovare non municipi da governare, ma cumuli di macerie da sgombrare. Con buona pace di «onestà», «omertà» e stupidaggini simili.

vivicentro.it/editoriali / lastampa / La rischiosa offensiva della Lega FEDERICO GEREMICCA

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Migliora al Nord, ancora rovesci e temporali al Centro e al Sud. Caldo dopo il 20, incerto il Ponte del 2 Giugno

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PREVISIONI METEO: TEMPORALI AL CENTRO SUD, MEGLIO AL NORD.

Tempo molto instabile con temporali al Centro-Sud, mentre migliora al Nord. Caldo dal 20 Maggio. Temporali violenti o piena Estate per il Ponte del 2 Giugno?

Situazione ed evoluzione generale

Il ciclone Poppea sta influenzando il tempo su molte regioni e lo farà anche nel corso del weekend. Sabato, piogge al Nord, più diffuse e continue su Triveneto ed Emilia Romagna, temporali su Toscana, Umbria e Lazio, ancora precipitazioni in Sardegna e temporali anche in Campania. Domenica, migliora al Nord ma con piogge e temporali in arrivo entro sera sul Triveneto. Ancora instabile sulle regioni tirreniche fino in Calabria con piogge e locali temporali, soleggiato altrove. Lunedì iniziano a soffiare venti più freschi settentrionali, forieri di temporali pomeridiani sull’Appennino centro-meridionale e sui rilievi del Triveneto. 

Lunedì 16 Maggio 2016
Al mattino qualche piovasco su Triveneto e al Sud. Nel pomeriggio peggiora sugli Appennini centro-meridionali con temporali e piogge che si spingeranno occasionalmente fin sulle coste.

NORD

Al mattino qualche piovasco sul Triveneto, ma migliora. Poco o parzialmente nuvoloso altrove.
Temperature
Stazionarie

CENTRO e SARDEGNA

Parzialmente nuvoloso al mattino. Nel pomeriggio piogge e locali temporali tra Abruzzo, Lazio e Molise. Sole in Sardegna.
Temperature
Senza particolari variazioni.

SUD e SICILIA

Qualche piovasco e schiarita al mattino, dal pomeriggio peggiora più marcatamente con temporali in Appennino e piogge possibili fin sulle coste. Bel tempo in Sicilia e gran parte della Calabria.
Temperature
Stazionarie.

Martedì 17 Maggio 2016
Temporali sull’Appennino con piogge possibili fin sulle coste centrali e meridionali peninsulari. Temporali anche sulle Alpi e Prealpi del Triveneto. In serata maltempo più marcato tra Lucania e Puglia.

Mercoledì 18 Maggio 2016
Tutto sole e clima mite. Occasionali piogge sull’arco alpino in sconfinamento verso la Pianura Padana entro sera.

Giovedì 19 Maggio 2016
Maltempo sulle regioni settentrionali con temporali e rischio grandine, entro il pomeriggio peggiora anche al Centro. Isolati piovaschi tra Sicilia e Calabria.

Venerdì 20 Maggio 2016
Tutto sole e mite, isolati residui piovaschi lungo l’Appennino Meridionale

Sabato 21 Maggio 2016
Bel tempo ovunque, clima mite.

APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

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Pannullo: ”Castellammare diventerà un hub di servizi per turisti ed imprenditori”

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Pannullo: “Dobbiamo pensare alla nostra città come capofila di un nuovo sviluppo”.
Il candidato sindaco del centrosinistra incassa anche il sostegno del Presidente Pittella.

CASTELLAMMARE DI STABIA. “Vogliamo che ‪‎Castellammare di Stabia diventi un hub di servizi per turisti ed imprenditori, dobbiamo pensare alla nostra città come capofila di un nuovo sviluppo che faccia della filiera culturale ed agroalimentare i suoi punti di forza” – è quanto dichiarato da Antonio Panullo, candidato sindaco di Castellammare di Stabia in occasione della manifestazione pubblica tenutasi nel pomeriggio di domenica al Palazzetto del Mare e che ha visto la partecipazione tra gli altri dell’eurodeputato Gianni Pittella, presidente del gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, il deputato del Pd, Leonardo Impegno, ed i primi cittadini Ciro Buonajuto (Ercolano), Giosuè Starita (Torre Annunziata), Sebastiano Giordano (Lettere), e di tanti cittadini stabiesi.

Pannullo intervenendo dal palco ha ribadito le sue linee programmatiche e la volontà di far recitare a Castellammare di Stabia un ruolo “centrale nello sviluppo dell’intero comprensorio. E’ nostra intenzione, infatti, sviluppare servizi connessi all’attività enoturistica e alla cultura dell’alimentazione, per offrire al viaggiatore una visita che proponga, oltre alla degustazione dei prodotti tipici, la fruizione delle bellezze paesaggistiche, artistiche e naturali del territorio, messi in sinergia per un’offerta che lo soddisfi sul livello emozionale e lo stimoli a restare. E’ questo il nostro modello innovativo di sviluppo del territorio”.

Il candidato del centrosinistra ha incassato anche il sostegno di Gianni Pittella che nel suo intervento ha sottolineato come in questo momento “siamo di fronte ad una grande opportunità, per creare una filiera istituzionale che parti dal governo della città e arrivi all’Europa. Un’occasione da non perdere e che solo dando fiducia a Pannullo è possibile realizzare”.

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Vozza: Invitiamo Mattarella per firma convenzione con Soprintendenza a Pompei

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Domani Un patto per cultura.

Salvatore Vozza: “Inviteremo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  dopo la firma della convenzione con la Soprintendenza a Pompei per il trasferimento dei reperti dell’Antiquarium alla Reggia e la stipula del protocollo d’intesa con la Soprintendenza Pompei per la creazione del Pa.rcheologico di Stabiae’’

Lunedi 15 Maggio, ore 18,30 al Montil ‘’ Un Patto per la Cultura

Castellammare. “Le parole del Presidente Mattarella, a Pompei , nella giornata di sabato,  per l’inaugurazione della mostra di Mitoraj, rappresentano una speranza, un nuovo modo di concepire il nostro patrimonio artistico e culturale. Il Capo dello Stato ha sottolineato – dichiara Salvatore Vozza – che ogni investimento per la cultura è speso anche ai fini della crescita del nostro Paese. Un concetto a me caro. Castellammare ha un patrimonio artistico e culturale immenso che in tanti ignorano. Al centro del nostro programma abbiamo inserito la cultura. Una cultura viva basata innanzitutto sulla preservazione del patrimonio storico architettonico. Dopo la firma della convenzione con la Soprintendenza Pompei per il trasferimento dei reperti dell’Antiquarium alla Reggia e la stipula del protocollo d’intesa con la Soprintendenza Pompei per la creazione del Parco archeologico di Stabiae inviteremo il presidente Sergio Mattarella a Castellammare. La nostra città è bella e non ha nulla da invidiare ad altre realtà”.

Lunedì alle 18,30, al cinema Montil, la coalizione #perCastellammare, guidata da Salvatore Vozza, incontrerà i cittadini per discutere di cultura e scuola. “L’educazione e la formazione, sono i temi portanti delle società civili – continua il candidato a sindaco Vozza – L’arte e la cultura, poi, sono vocazioni primarie della nostra città. Presenteremo il nostro programma. Ascolteremo Gianfelice Imparato, attore, commediografo e regista, (candidato nelle nostre liste) impegnato con Luca De Filippo fin dagli esordi della sua compagnia e a cui Luca De Filippo ha passato il testimone chiedendogli di sostituirlo in scena, qualche tempo prima della sua prematura scomparsa. Castellammare ha bisogno di un patto per la Cultura che noi ci impegniamo a sottoscrivere un patto tra istituzioni, mondo dell’informazione, operatori privati, scuole, università, associazioni, operatori turistici per sostenere il Piano della cultura e promuovere la realizzazione delle scelte individuate dal Piano. Di pari passo le scuole devono essere le protagoniste insieme a noi di questo cambiamento di mentalità e della rinascita culturale. Noi vogliamo le scuole aperte fino a sera. La scuola deve continuare ad essere un polo di aggregazione. Nel corso di queste settimane – conclude Salvatore Vozza- ho più volte ripetuto che i cittadini devono riscoprire l’orgoglio di essere stabiesi perché la nostra è una bella città chi la vuole scrivere insieme a noi può farlo, partecipando direttamente”.

Le risorse culturali e ambientali sono il vero “patrimonio nascosto” di Castellammare di Stabia’’. La coalizione #PerCastellammare  dà appuntamento per il 16 maggio alle ore 18 e 30 al Cinema Montil in via Bonito.

Per chi volesse leggere il programma è possibile collegarsi al sito https://salvatorevozza.wordpress.com/

Per chi volesse parlare con il candidato oltre che sui social è possibile contattare il comitato ai numeri 3315085691 oppure 3315025589

#socomefare; #percastellammare,

Castellammare ha un appuntamento il 10 giugno riparte!

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ESCLUSIVA, FOTOGALLERY – Juve Stabia-Savona, il racconto con le immagini

Gli scatti di Antonio Gargiulo

Under17 Lega Pro, play off, sedicesimi di ritorno, la Juve Stabia ha affrontato i pari età del Savona. Dopo il pari esterno, tutto faceva pensare ad una gara in discesa, complice anche il gol del vantaggio di Chirullo, ma due errori difensivi: uno di posizione e l’altro individuale, ha portato gli ospiti a ribaltare il risultato con Vallerga e Galati e chiudere i giochi sul 2-1. Ecco gli scatti in esclusiva per Vivicentro.it.