12.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6364

Salvatore Vozza: “Villa Comunale, buona notizia dopo i disastri: ora serve una squadra capace di realizzare i progetti”

0

Castellammare. Le notizie di queste ore sulla villa comunale sono positive e meritano attenzione soprattutto dopo il disastro che è stato fatto.

La Regione Campania ha stanziato quasi due miliardi di euro per diversi comuni campani, tra i quali anche Castellammare di Stabia. Ed è un fatto evidente che la Regione sia intervenuta, dopo che si erano persi i 4 milioni di euro per i lavori.

Va subito evidenziato, tra l’altro, che abbiamo meno di un anno per vincere la sfida. Questi lavori debbono essere rendicontati entro la fine di marzo 2017. Trattandosi di lavori di particolare complessità, dunque, tempi strettissimi. Solo un’amministrazione capace, non vincolata da accordi e sottoaccordi elettorali che rischiano di far saltare subito gli equilibri, può prendere in mano la situazione e risolvere il problema villa comunale. Solo un sindaco che ha già dimostrato di saper governare, di saper gestire il complesso nodo dei lavori pubblici è garanzia per la realizzazione dei progetti.

Noi abbiamo già chiesto di incontrare De Luca e di stringere un “Patto per Castellammare” che va dal turismo, al lavoro passando per le politiche giovanili. Abbiamo già individuato la giunta che si occuperà subito dopo le elezioni di governare la città. Non perderemo tempo in chiacchiere e riunioni: noi siamo già pronti per amministrare.

#perCastellammare

Per chi volesse leggere il programma è possibile collegarsi al sito https://salvatorevozza.wordpress.com/

Per chi volesse parlare con il candidato oltre che sui social è possibile contattare il comitato ai numeri 3315085691 oppure 3315025589

Castellammare ha un appuntamento il 10 giugno riparte!

Addio a Marco Pannella, “leone della libertà”

0
Marco Pannella si è spento intorno alle 13 dopo una lunga malattia. Il leader radicale aveva 86 anni. Renzi, protagonista della vita non solo politica del Paese

E’ morto Marco Pannella, il fondatore dei radicali. Il leader si e’ spento intorno alle 13. L’annuncio è stato dato in diretta da Radio Radicale. Pannella era stato ricoverato ieri in una struttura ospedaliera romana “per garantirgli un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni”. In ospedale non erano previste visite.

“E’ la scomparsa di un grande leader italiano, che ha segnato la storia dell’Italia. Vorrei a nome mio personale e del governo e della forza politica che rappresento fare un grande omaggio alla storia di questo combattente e leone della liberta’”, ha commentato il premier, Matteo Renzi, inviando “le condoglianze del governo e quelle miei personali alla famiglia”. Il presidente del Consiglio ha espresso quindi “un sentimento di commozione, quella stessa commozione che sta pervadendo l’intero Paese. Il tempo e la storia potranno raccontare chi e’ stato Marco Pannella in Italia”.

Nato il 2 maggio a Teramo, Pannella negli ultimi mesi era rimasto chiuso in casa per le sue precarie condizioni di salute. E’ stato membro della Gioventù liberale e poi leader dell’Unione Goliardica Italiana negli anni dell’università. Tra i fondatori nel 1955 del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali, è tra i piu’ longevi personaggi della scena politica italiana (deputato dal 1976 al 1992) e uno dei protagonisti delle battaglie civili degli anni Settanta e della fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica. Sul suo profilo Twitter, si presenta al mondo come “radicale, socialista, liberale, federalista-europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento”.

Marco Pannella ha compiuto lo scorso 2 maggio 86 anni e ha “festeggiato” idealmente pochi giorni fa quando ha visto il Parlamento approvare la legge sulle unioni civili che è stata una delle più importanti battaglie che ha combattuto col suo Partito radicale. Il 2 maggio, in occasione del compleanno, a quello che molti hanno definito il “leone delle battaglie per i diritti civili” sono giunti messaggi affettuosi da colleghi e amici, da politici a cantanti e intellettuali. Su Twitter in tanti hanno festeggiato il leader radicale postando foto e video di ieri e di oggi, immagini di cortei e interventi ai comizi storici guidati del ‘grande vecchio’. In molti lo hanno ringraziato per “gli anni di battaglie politiche e ideologiche’ che ne fanno “un esempio da seguire” e “un modello di riferimento”, ricordano i suoi proverbiali scioperi della fame e ne celebrano “la lezione di liberta’ e laicita’”. Tutti lo hanno celebrato come “maestro” e “faro” esaltandone la coerenza e tenacia.

Tra i tanti anche Vasco Rossi che ha registrato per l’occasione un videomessaggio per i suoi “86 anni di vita vissuti sempre sul fronte dei diritti civili e sociali”. E al leader radicale è arrivata anche la telefonata d’auguri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Oltre a quelli dei tanti ‘compagni di battaglie’ e avversari politici.

Berlusconi, un esempio per tutti
“Caro Marco, tanti affettuosi auguri, ti voglio bene, tutti noi di Forza Italia ti vogliamo bene”- Silvio Berlusconi ha rivolto così a Pannella, dai microfoni di Radio Radicale, gli auguri per il suo ottantaseiesimo compleanno. “In 22 anni – ha detto Berlusconi – abbiamo condiviso con te molte battaglie in nome della democrazia e della libertà e abbiamo visto come tu ti batta sempre in assoluta trasparenza, sempre all’insegna del disinteresse e con sacrificio personale. Sei sempre stato un esempio per noi, un modello per i più giovani, un modello davvero per tutti. Il tuo impegno è stato sempre una testimonianza della tua generosità e della tua coerenza, grazie per quanto hai fatto per noi, per un’Italia più democratica e più libera. Ti auguro di stare bene a nome di tutti gli azzurri di Forza Italia, ti abbraccio con tanto affetto, tuo Silvio”.

Bertinotti, merita gli auguri di tutto il Paese
“Per me Marco merita un augurio quotidiano, meriterebbe che gli si rinnovassero ogni giorno gli auguri. Senza retorica, davvero penso che meriti gli auguri dell’intero Paese, non sono molte le persone che se lo possono permettere, lui se lo può davvero permettere e noi glielo dobbiamo”. Così Fausto Bertinotti da Radio Radicale ha rivolto gli auguri di compleanno a Pannella. “Marco continua nel suo cammino con molti riconoscimenti e nessun riconoscimento formale – ha detto Bertinotti – mi dispiace che non sia stato fatto senatore a vita, credo che non dispiaccia a Marco ma a me dispiace, non per Marco ma per la Repubblica, che credo debba essere onorata dei suoi uomini migliori e farsene forte, e se non lo fa vuol dire che non e’ capace di indicare un esempio. Contemporaneamente c’è il riconoscimento largo del Paese, della gente che si interessa di politica, di quelli che vivono questa passione in particolare, questo in qualche modo è un segno dei tempi perché Marco Pannella è anche una cartina di tornasole, da come viene valutato, incontrato, si può capire lo stato di salute di chi manifesta questa attenzione e non è un caso che nelle istituzioni come tali ci sia questo silenzio e invece questo vero e proprio pellegrinaggio laico, repubblicano, ad andarlo ad incontrare che riconosce questa presenza, questo lievito nella società’ civile”.

vivicentro.it/cronaca / (AGI)  / Addio a Marco Pannella, “leone della libertà”

Ischia, si continua a lavorare in vista della sfida col Monopoli. Di Vicino ancora a parte

allenamento ischia 1

Terzo giorno di lavoro per i gialloblu, quando mancano soltanto tre giorni alla partita contro il Monopoli. La squadra di Di Meglio e Buonocore nella giornata di ieri hanno svolto una doppia seduta di allenamento,entrambe allo stadio Mazzella. Nella doppia seduta, Armeno e compagni hanno lavorato molto sulla fase difensiva sotto l’occhio vigile di mister Gianni Di Meglio,non a caso ex calciatore con anni di esperienza alle spalle dove ha ricoperto non solo il ruolo di centrale difensivo ma anche il così detto libero di difesa. Durante la seduta la retroguardia gialloblu guidata da Filosa,spesso è stata più volte richiamata e rimproverata da Di Meglio,su degli errori commessi su dei  calci d’angolo e punizioni provate dal limite dell’area. Nel pomeriggio , la squadra  ha svolto una partitella a metà campo,ma lavorando sempre sulla fase difensiva. In questi ultimi giorni di allenamento c’è da segnalare, l’ottima condizione fisica di Kanoute che sembra aver ritrovato la grinta di inizio campionato. Insieme all’attaccante senegalese c’è anche il centrocampista Acampora,sempre più probabile un suo possibile schieramento nell’undici titolare per sabato. A garantirgli una maglia titolare, è anche perchè l’esperto centrocampista Giorgio Di Vicino ieri ha lavorato ancora a parte,per il problema al piede che lo perseguita da oltre un mese. Durante la partitella svolta nella metà campo,Di Meglio e Buonocore hanno più volte mischiato le carte,anche se ormai secondo i nostri indizi, sono stati già scelti gli undici titolari che scenderanno in campo sabato. A difendere la porta gialloblu ci sarà Iuliano,il pacchetto difensivo sarà composto da: Bruno e Filosa con Vandam che al momento è in vantaggio su Sirigu e Guarino,con quest’ultimo provato anche tra i titolari. Sulle fasce Porcino agirà sulla sinistra con Florio a destra. In cabina di regia,ci sarà Mattia Spezzani con Armeno al centro sinistra e sulla destra con Acampora,Palma e Di Vicino che si giocano un posto per una maglia da titolare. L’attacco senza alcun dubbio sarà formato dalla coppia Gomes e Kanoute,con l’ex Benevento che potrebbe essere l’uomo chiave in queste due partite,mettendo in difficoltà la retroguardia difensiva del Monopoli sfruttando le sua velocità con rapide giocate. La squadra gialloblu oggi sosterrà l’ultimo allenamento allo stadio Mazzella,prima del match di sabato contro il Monopoli,in programma alle ore 16:00. Al termine dell’allenamento ci sarà la conferenza stampa del tecnico Gianni Di Meglio.

LIVORNO – V. LANCIANO: ROSSONERI ALL’ULTIMO ASSALTO

                                                                        Ultimo assalto dei frentani in terra labronica.

 

Assalto -Eccezionalmente, tutte di venerdì sera, le varie squadre cadette scenderanno in campo per darsi battaglia in quello che sarà l’ultimo atto della regular season, che prima dell’emozionante ed imprevedibile appendice de les barrages, fornirà già alcuni verdetti. Uno di questi, molto probabilmente, scaturirà dalla gara in programma al “Picchi” di Livorno, tra gli amaranto, incredibilmente rientrati nel discorso salvezza dopo il successo di Ascoli, e i rossoneri di Maragliulo, protagonisti di una clamorosa rincorsa in parte vanificata dai punti di penalizzazione, che, attualmente, ammontano a 4 lunghezze.

Purtroppo per la squadra frentana in settimana è arrivato un nuovo deferimento per la nota vicenda relativa ai ritardi nei pagamenti, per un vizio di forma relativo all’ultimo procedimento, e che potrebbe portare i frentani ad avere altri 2 punti di penalizzazione, con conseguente slittamento della griglia play – out. Situazione ingarbugliata e di non facile lettura, alla quale la società abruzzese ha reagito con un comunicato stampa nel quale si pone l’accento su come la Giustizia sportiva sia celere quando si tratta di procedere contro il sodalizio dei Maio, ma meno tempestiva in altre situazioni – leggasi il caso “Treni del goal”.

In attesa di nuovi sviluppi sulla questione appena menzionata, la squadra è chiamata ad un vero e proprio spareggio salvezza contro i labronici, che con un successo a spese degli abruzzesi, scavalcherebbero gli stessi in classifica, condannandoli alla retrocessione, assicurandosi a loro volta, anche in caso di qualche risultato favorevole, il diritto di conquistarsi la salvezza tramite le “forche caudine” dei play – out. Si prevede una gara accesa e ricca di emozioni, in quella che sarà, verosimilmente, una vera e propria “arena”, sempre sportivamente parlando, visto e considerato l’importanza della posta in palio. Entrambe le formazioni, infatti, si giocano una stagione intera in una sola gara.

A dirigere questo match così delicato è stato chiamato un fischietto esperto, dal momento che arbitra in serie B  dal 2009. Si tratta del Signor Luigi Nasca di Bari, classe 1977, il quale arbitrò un Novara – Lanciano nell’ultima giornata della stagione 2012 – 13, incontro che terminò con il punteggio di 1 -1, decretando la prima storica salvezza degli abruzzesi in serie B.

Nel Livorno non ci sarà Marco Biagianti, appiedato dal Giudice sportivo, mentre nel Lanciano sarà assente Antonio Aquilanti a causa di un infortunio.

 

Sono 21 i convocati da mister Maragliulo per la gara di domani tra il Livorno e la Virtus Lanciano che si giocherà alle 20.30 all’Armando Picchi.

PORTIERI
1 – Aridità Vincenzo
33 – Casadei Angelo
12 – Cragno Alessio

DIFENSORI
6 – Amenta Federico
15 – Di Filippo Nicolas
27 – Di Matteo Luca
26 – Di Nicola Daniel
16 – Rigione Michele
4 – Salviato Simone

CENTROCAMPISTI
8 – Bacinovic Armin
13 – Di Francesco Federico
32 – Giandonato Manuel
29 – Rocca Michele
17 – Vastola Gaetano
24 – Vitale Mattia

ATTACCANTI
10 – Bonazzoli Federico
14 – Ferrari Nicola
9 – Marilungo Guido
19 – Padovan Stefano
7 – Turchi Manuel

INDISPONIBILI

5 – Boldor Deian (infortunato) e Aquilanti Antonio (infortunato)

CHRISTIAN BARISANI

 

Arresto Antinori, il ginecologo sotto accusa portato in carcere a Regina Coeli: presto l’interrogatorio

Dimesso dall’ospedale Santo Spirito, il ginecologo sotto inchiesta, Severino Antinori, è stato portato nell’infermeria del penitenziario romano. La decisione dopo le interviste rilasciate nonostante fosse ai domiciliari

Severino Antinori è dalle prime ore del mattino nel carcere di Regina Coeli, nel reparto infermeria del penitenziario romano. Il ginecologo è finito agli arresti domiciliari venerdì scorso con l’accusa di aver prelevato degli ovuli a una giovane spagnola contro la sua volontà. Subito dopo aver ricevuto l’ordinanza con la quale il gip disponeva la custodia in carcere, il ginecolo aveva avuto un malore ed era stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito. Ma a poche ore del ricovero, Antinori è stato dimesso.

La decisione dell’aggravamento della misura sarebbe dovuta alle interviste rilasciate in questi ultimi giorni a diversi organi di stampa. In sostanza Antinori ha violato una serie di obblighi a cui era tenuto in quanto sottoposto ai domiciliari. Nelle prossime ore in carcere si terrà l’interrogatorio di garanzia. Il ginecologo deve rispondere dei reati di rapina e lesioni. Secondo quanto si è appreso, i suoi avvocati, Carlo Taormina e Tommaso Pietrocarlo, hanno presentato ricorso al Tribunale del riesame.

A parere dei difensori, agli atti risultano documenti in cui è provata la circostanza che la ragazza spagnola era inserita in un programma di ovodonazione e che, comunque, era stata seguita anche da una psicologa che aveva fatto anche una relazione.

La procura di Milano sta anche lavorando a un secondo fascicolo di indagine, per la violazione della legge sulla fecondazione assistita. L’inchiesta nasce dalle denunce di alcune ragazze che hanno raccontato ai Nas di avere donato i propri ovuli in cambio di denaro. Una pratica vietata dalla legge, che impone che le donazioni di gameti per la fecondazione eterologa siano esclusivamente su base volontaria, senza ricompensa.

vivicentro.it/centro/cronaca / larepubblica / Arresto Antinori, il ginecologo sotto accusa portato in carcere a Regina Coeli: presto l’interrogatorio

Aereo Egyptair scomparso, le ipotesi: guasto, suicidio, bomba o kamikaze

0
L’Airbus A320 della Egyptair scomparso dai radar nella tratta Parigi-Cairo
Cosa è successo al volo MS804 in volo da Parigi al Cairo? Da escludere al momento, solo l’errore dei piloti

Una sciagura inspiegabile, quella del volo EgyptAir MS804, scomparso nella notte mentre era in volo tra Parigi e Il Cairo. Le condizioni meteo erano ottimali al momento della sparizione dell’A320 dai radar. Nessunerrore dei piloti può causare in quella fase delle improvvise variazioni (se non volute) del volo.

C’è poi l’ipotesi di un drammatico guasto, che deve essere messa in conto. Ma un collasso strutturale è però difficile da ipotizzare in quella fase del volo e con un aereo di recente costruzione.

Quindi se si esclude l’errore dei piloti o un drammatico guasto a bordo, non restano che le ipotesi di un atto deliberato, probabilmente una bomba, quindi un attentato o – in ultima istanza – un suicidio, come nel caso del volo Germanwings. Se si leggono i dati di volo va comunque messa da parte l’ipotesi di un missile terra-aria di quelli portatili (i manpads) di cui sarebbero dotati i militanti dello Stato Islamico.

Se si analizza invece la quota, questa è del tutto simile a quella del velivolo Metrojet russo esploso poco dopo il decollo da Sharm el-Sheikh. E proprio come per quel caso potrebbe trattarsi di un ordigno nascosto in una lattina e imbarcato tra i bagagli e poi deflagrato una volta raggiunta una determinata altezza. In quel caso anche una micro-carica di esplosivo può causare danni irreparabili all’aereo che esplode in volo.

Ora saranno le indagini a ripercorrere tute le fasi che hanno preceduto questa ennesima tragedia dei cieli. E le investigazioni partiranno proprio dal profilo dei passeggeri imbarcati a Parigi. Da non escludere, in caso di attentato, che sia stato un kamikaze a farsi esplodere magari con una carica nascosta in un tablet o in un computer. Una piccola esplosione farebbe collassare l’intera struttura del velivolo.

Ma basterebbe anche pochissimo tritolo nascosto in una scarpa (come nel tentativo per fortuna non andato in porto nel dicembre 2001) con un “convertito” inglese tentò di mettere in pratica mentre l’aereo su cui volava attraversava gli Usa. L’uomo fu per fortuna fermato e immobilizzato dagli altri passeggeri.

vivicentro.it/cronaca / larepubblica / Aereo Egyptair scomparso, le ipotesi: guasto, suicidio, bomba o kamikaze LUCIO CILLIS

Fabio Cannavaro torna nel ‘suo’ Kobe

I dettagli

A Napoli per un periodo di riposo, Fabio Cannavaro è tornato a casa per un po’. Dopo l’evento con la sua associazione a Scampia, al quale hanno preso parte tanti ex compagni di squadra in Nazionale, oltre a Marcello Lippi, l’ex difensore, campione del mondo e oggi allenatore, ha trascorso una serata di relax anche all’interno del suo locale di Pompei, il Kobe. Disponibile per alcuni scatti e autografi, si è dedicato ai suoi amici presenti e accorsi in massa.

 

Via al valzer dei rinnovi: da Insigne a Hysaj, tutti da Giuntoli

I dettagli

Secondo Il Mattino, nel Napoli ci sono diversi giocatori che aspettano un incontro con Giuntoli per i rinnovi di contratto. Insigne e Mertens in primis, ma anche Reina e Hamsik che ha il contratto in scadenza nel 2018 e vuole chiudere la carriera in azzurro. Infine c’è Hysaj che ha fatto capire che vuole un aumento di stipendio visto l’interesse del Bayern Monaco.

Scuola, le ‘primarie’ dei prof: il bonus sulla base dei voti dati dagli studenti. E’ polemica

0

Questionari anonimi e referendum negli istituti superiori per premiare i prof più bravi. La Cgil: “Gli alunni non possono decidere del compenso economico”

BOLOGNA – Il tuo insegnante riesce a coinvolgerti, è disponibile alle gite, corregge i compiti bene e in fretta? Dimostra attenzione verso lo studente? Sa tenere la disciplina in classe? Parte nelle scuole superiori il referendum tra gli studenti, sotto forma di questionari anonimi, sui loro professori. Un voto che avrà un peso nel decidere il ‘premiò a chi sta in cattedra, in media 24mila euro a scuola da distribuire a chi merita più degli altri. Ed è polemica. Insegnanti contrari, clima teso nei collegi dei docenti e sindacati sulle barricate.

Al liceo delle scienze umane “Duca d’Aosta” di Padova il comitato di valutazione della scuola ha deciso di avviare una consultazione tra studenti, genitori e insegnanti per decidere a chi assegnare il bonus previsto con la riforma della “Buona scuola”. E lo ha fatto con quattro questionari anonimi da infilare nelle urne – uno scatolone che sarà chiuso oggi – da compilare su base volontaria: uno per i maturandi, uno per i genitori degli alunni al quarto anno e due schede di autovalutazione per i docenti. Immediata la reazione, alcuni docenti annunciano di voler boicottare i questionari.

“Le polemiche erano da mettere in conto”, dichiara il preside Alberto Danieli. “Se non possono farlo i dirigenti, i genitori, gli alunni e gli stessi docenti ditemi cosa fare per migliorare e valutare il servizio che offriamo nelle scuole. Chiaro che il percorso è duro, come ogni novità. Il nostro comitato, con membri eletti da collegio docenti e consiglio di istituto, ha lavorato senza spaccature. Qui nessuno leva mezzo euro a nessuno, qualcuno avrà solo qualche soldo in più. Non è una pazzia”.

A Torino altre polemiche. Al liceo classico e scientifico Newton di Chivasso il questionario comprende 20 voci, con voti da uno a sei. Qui è il Cub scuola ad insorgere: “Si punta a utilizzare gli studenti come controllori dell’attività dei docenti e si fornisce al dirigente uno straordinario strumento di pressione”. Anche a Bologna i test anonimi si stanno diffondendo nei licei. Come gli scientifici Copernico e Righi, e negli istituti. I questionari introdotti all’istituto tecnico economico Salvemini di Casalecchio, già sperimentati l’anno scorso, comprendono anche un giudizio sul preside: una scheda da 50 punti, dove vengono valutate (da zero a due punti) 25 voci: disciplina, appunto, ma anche rapporto con gli studenti e i colleghi, la partecipazione a progetti internazionali, l’iscrizione dei propri alunni a gare, stage e concorsi, la disponibilità a tenere laboratori al pomeriggio.

I sindacati sono contrari. “Un circolo vizioso da interrompere – dichiara Raffaella Morsia, segretaria della Flc-Cgil dell’Emilia Romagna – gli studenti hanno diritto a partecipare alla vita della scuola, e siamo d’accordo sul fatto che giudichino i progetti didattici. Ma non così. Studenti e genitori non sono soggetti competenti a decidere l’erogazione di un compenso economico, che deve essere oggetto di contrattazione”. Ben più duro è Marcello Pacifico dell’Anief: “Va contro la legge, da nessuna parte c’è scritto che gli studenti devono valutare gli insegnanti. Surreale: chi è valutato valuta”.

vivicentro.it/cronaca / larepubblica / Scuola, le ‘primarie’ dei prof: il bonus sulla base dei voti dati dagli studenti. E’ polemica ILARIA VENTURI

La svolta di metodo del premier

0

Che si tratti di un cambio di passo destinato a determinare riflessi più generali è difficile da dire, e comunque lo si vedrà. Ma l’ultima iniziativa avviata e sostenuta da Matteo Renzi sul fronte europeo, segnala di certo una inattesa novità: dopo mesi di scontri e di polemiche solitarie – una sorta di uno contro tutti – il premier italiano muta registro e chiama gli «amici e compagni» del Pse ad una iniziativa comune.

Domani a Roma, infatti, in un vertice dei leader socialisti europei allargato a Tsipras, verranno tracciate le linee guida di una sorta di «Manifesto per la crescita e lo sviluppo» fortemente voluto proprio dal presidente del Consiglio. A luglio, probabilmente a Parigi, il documento dovrebbe esser poi definito, approvato e reso pubblico: per diventare, di fatto, parte del programma più generale col quale i socialisti francesi e la Spd affronteranno, nel 2017, elezioni che si annunciano assai complesse. In Italia si dovrebbe votare l’anno dopo: ma se il voto dovesse – come si ipotizza – esser anticipato, ecco che il «Manifesto per la crescita» tornerebbe utile anche per la campagna elettorale del Partito democratico.

Al di là dei contenuti – molto vicini alla «ricetta italiana» che Renzi prova a far passare in Europa – l’elemento di interesse nostrano sta appunto nel metodo: quello di una iniziativa non più solitaria ma condotta in stretto rapporto con gli alleati socialisti. E se è vero che su temi specifici – la richiesta di flessibilità, per dire, o le stesse proposte in materia di immigrazione – una certa «solitudine» è politicamente comprensibile, è altrettanto evidente che la decisione di ricercare una qualche collegialità rappresenta una novità nel tradizionale modo di operare del premier italiano.

Qualcuno potrebbe vedervi – e nulla esclude che sia così – gli effetti di una correzione di rotta già avviata anche nel tempestosissimo mare della politica italiana. Prove che sia davvero così non ce ne sono: ma indizi sì. Due in particolare: il tentativo in atto di «spersonalizzare» la campagna per il referendum di ottobre e la richiesta di unità – almeno da qui a quella data – avanzata l’altro giorno alla minoranza del Partito democratico.

Ammesso che sia così, si tratta di capire se la correzione di rotta non risulti tardiva (e sospetta) a fronte della crescente radicalizzazione dello scontro politico in atto. Infatti, correre da solo quando le cose sembrano andar bene e chiedere soccorso agli amici quando il vento pare cambiare, non è cosa facile da far digerire ai destinatari dell’«invito all’unità» (italiani o europei che siano).

Del resto è possibile, naturalmente, che si tratti di una correzione (di più correzioni) meramente tattica. In Europa, infatti, dopo mesi di scontri durissimi (in particolare col presidente Juncker), l’obiettivo numero uno che Renzi si prefiggeva – la concessione di margini di flessibilità in economia – è stata raggiunta e ufficializzata proprio ieri. E in Italia, a dirla tutta, il fronte assai ampio che si va costruendo intorno al «no» al referendum costituzionale di ottobre, consiglia – appunto – la ricerca di alleanze, piuttosto che l’insistenza su un plebiscito che oggi pare quantomeno dubbio.

Si vedrà. Per ora è possibile registrare – senza incertezze – la svolta sul piano dei rapporti europei. Nel fine settimana, inoltre, si potrà forse anche capire la concretezza e l’efficacia di questa svolta: e cioè, i contenuti e lo stato di avanzamento del «Manifesto» al quale Renzi tiene tanto. Una via nuova sembra comunque aperta: e non ci vorrà molto a capire se sarà percorsa con la determinazione necessaria e ormai forse addirittura indispensabile.

vivicentro.it/editoriale / lastampa / La svolta di metodo del premier FEDERICO GEREMICCA

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Anatema del Papa, chi sfrutta lavoro nero è una sanguisuga

0
Anatema del Papa: “Malintesi e timori non indeboliscano nostra determinazione nell’assistere migranti. Paura del terrorismo non cancelli diritti umani”

CdV – “Chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, e’ una sanguisuga che rende schiava la gente” Anatema di Papa Francesco contro i moderni ‘chiavisti’ nell’omelia di oggi a Santa Marta. “Il sangue di chi e’ sfruttato nel lavoro – denuncia il Papa – e’ un grido di giustizia al Signore. Lo sfruttamento del lavoro, nuova schiavitu’, e’ un peccato mortale. Le ricchezze in se stesse sono buone, ma sono relative. Vanno messe al giusto posto”. Secondo Francesco “non si puo’ vivere per le ricchezze. E’ piu’ importante un bicchier d’acqua nel nome di Gesu’ che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente”. I contenuti dell’omelia di oggi sono stati diffusi dall’Osservatore Romano su Twitter. La nuova denuncia del Papa arriva dopo il duro monito che lo stesso Francesco aveva pronunciato a Prato il 10 novembre scorso quando aveva detto che “e’ un dovere combattere il cancro dello sfruttamento lavorativo e il veleno dell’illegalita’”. Ed invito’ a stabilire “patti di prossimita’” con le fasce della societa’ piu’ vulnerabili: “i poveri, gli immigrati, ma anche le famiglie”.

“Non dobbiamo permettere che malintesi e paure indeboliscano la nostra determinazione nell’assistere i migranti e quanti si prendono cura di loro”. Sono parole di Papa Francesco a un gruppo di ambasciatori ricevuto per la presentazione dell elettere credenziali. Secondo Francesco, “dobbiamo guardare allo straniero e al migrante come un soggetto da ascoltare e apprezzare, rispettando la loro cultura e preservando la nostra, in modo che si arricchiscano entrambe. “Se – invece – incomprensione e paura prevalgono, qualcorsa di noi stessi e’ danneggiato e la pace stessa e’ compromessa”.  “Per quanti sono afflitti dalla tragedia della violenza e della migrazione forzata, dobbiamo essere risoluti – ha scandito Francesco rivolto ai diplomatici – nel far conoscere al mondo la loro condizione critica, cosi’ che, attraverso la nostra, possa essere udita la loro voce, troppo debole e incapace di far sentire il suo grido. La via della diplomazia ci aiuta ad amplificare e trasmettere questo grido attraverso la ricerca di soluzioni alle molteplici cause che stanno alla base degli attuali conflitti. Cio’ si attua specialmente negli sforzi di privare delle armi quanti usano violenza, come pure di mettere fine alla piaga del traffico umano e del commercio di droga che spesso accompagna questo male”. Secondo il Papa, “mentre le nostre iniziative in nome della pace dovrebbero aiutare le popolazioni a rimanere in patria, il momento presente ci chiama ad assistere i migranti e quanti si prendono cura di loro”.

“Molte persone tendono ad isolarsi di fronte alla durezza della realta’. Hanno paura del terrorismo e che il crescente afflusso di migranti cambi radicalmente la loro cultura, la loro stabilita’ economica e il loro stile di vita”. Ma se “questi sono timori che comprendiamo e che non possiamo tralasciare con leggerezza, tuttavia devono essere affrontati con saggezza e compassione, cosi’ che i diritti e i bisogni di tutti vengano rispettati e sostenuti”, ha detto Papa Francesco agli ambasciatori presso la Santa Sede di Estonia, Malawi, Namibia, Seychelles, Tailandia e Zambia, che hanno presentato oggi le cerdenziali.  “La vostra presenza qui oggi – ha sottolineato Bergoglio parlando ai diplomatici – e’ un forte richiamo al fatto che, nonostante le nostre nazionalita’, culture e confessioni religiose possano essere diverse, siamo uniti dalla comune umanita’ e dalla condivisa missione di prenderci cura della societa’ e del creato”.

Secondo Papa Francesco, “questo servizio ha assunto una particolare urgenza, dal momento che tante persone nel mondo stanno soffrendo conflitti e guerre, migrazioni e trasferimenti forzati, e incertezze causate dalle difficolta’ economiche. Questi problemi richiedono non solo che riflettiamo su di essi e ne discutiamo, ma che esprimiamo anche segni concreti di solidarieta’ con i nostri fratelli e sorelle in grave necessita’. Perche’ questo servizio di solidarieta’ sia efficace, i nostri sforzi devono essere diretti a perseguire la pace, in cui ogni diritto naturale individuale e ogni sviluppo umano integrale possa essere esercitato e garantito”. “Tale compito – ha concluso – richiede che lavoriamo insieme in modo efficiente e coordinato, incoraggiando i membri delle nostre comunita’ a diventare loro stessi artigiani di pace, promotori di giustizia sociale e difensori del vero rispetto per la nostra casa comune. Cio’ diventa sempre piu’ difficile, perche’ il nostro mondo appare sempre piu’ frammentato e polarizzato”.

vivicentro.it/cronaca / (AGI) / Anatema del Papa, chi sfrutta lavoro nero è una sanguisuga

Bologna, idea Valdifiori per sostiture Diawara

I dettagli

Il Bologna è a caccia di un mediano, perché Amadou Diawara lascerà il club. Come riporta Il Resto del Carlino, sono tre le idee: Fernando della Sampdoria, Paredes della Roma e Valdifiori del Napoli, ma sull’ex Empoli in pole c’è la Fiorentina. Anche Roma e Juventus invece sul giocatore di Roberto Donadoni come il Napoli.

Il sogno de Il Mattino: “Candreva vice Callejon!”

I dettagli

Secondo quanto riferisce Il Mattino, ci sarà attenzione particolare ad un possibile ritorno di fiamma per Candreva della Lazio: dopo la stagione non proprio positiva, i biancocelesti potrebbero decidere di cederlo e sarebbe una valida alternativa a Callejon. Staremo a vedere se questo resterà un sogno o può portare a qualcosa di concreto.

Aereo EgyptAir scompare da radar Premier egiziano “non escluso terrorismo”

0
Sul volo Parigi-Cairo della EgyptAir viaggiavano 66 persone. L’aviazione greca: “caduto a largo di Karpathos”. Giallo sull’Sos. Valls: Tutte le ipotesi sono aperte”

L’ombra del terrorismo si allunga sullo schianto dell’Airbus della EgyptAir precipitato nel Mediterraneo 130 miglia al largo dell’isola greca del Dodecanneso di Karpathos, nello spazio aereo egiziano. Il velivolo era decollato nella notte da Parigi diretto al Cairo con 66 persone a bordo (30 gli egiziani e 15 i francesi) ed era scomparso dai radar alle 2,29, quando sorvolava un’area tra Rodi e Creta a un’altitudine di 37.000 piedi. Tra i 56 passeggeri c’erano anche un bambino e due neonati. I sette membri dell’equipaggio erano affiancati a bordo da tre uomini della sicurezza.

La compagnia aerea egiziana ha invitato alla prudenza sulle cause dell’accaduto ma secondo gli esperti l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un attentato, anche perchè il tempo lungo la rotta era buono e in quella fase del volo è da escludere un errore dei piloti. Il premier egiziano Sherif Ismail ha dichiarato che “non si può escludere nulla”, compreso l’attacco terroristico. Anche la Francia non ha escluso “alcuna ipotesi”, come ha spiegato il premier, Manuel Valls.
Il presidente Francois Hollande ha avuto un contatto telefonico con il collega egiziano Abdul Fattah al-Sissi e i due si sono impegnati a “cooperare strettamente per accertare al più presto possibile le circostanze” di questa tragedia. Il governo francese ha istituito una cellula di crisi al Quai d’Orsay e all’Eliseo si è tenuta una riunione interministeriale con il presidente Francosis Hollande, a cui hanno partecipato oltre al premier Valls, i ministri degli Esteri, della Difesa e dell’Interno.
Giallo su allarme. C’è mistero sull’allarme che l’aero avrebbe lanciato prima di sparire. La compagnia aerea sostiene che alle 02.26, il velivolo ha lanciato un messaggio di Sos. Un segnale di emergenza dall’aereo è stato invece captato alle 04.26, circa due ore dopo aver perso le tracce del velivolo. Il segnale potrebbe essere stato inviato dall’apparecchiatura per la localizzazione dell’aereo installata sull’aeromobile. Ma l’Egitto smentisce invio dell’allarme: il primo ministro ministro Sherif Ismail ha detto che “non vi è alcuna informazione” sull’accaduto, precisando che quanto alla richiesta di soccorso non si è trattato di un Sos ma di una segnale trasmesso dalle strumentazioni di bordo del velivolo.

Nella lista dei passeggeri del volo MsS804  figuravano anche due iracheni, un britannico, un canadese, un belga, un portoghese, un algerino, un sudanese, un ciadiano, un saudita e un kuwaitiano.

vivicentro.it/cronaca / agi / Aereo EgyptAir scompare da radar Premier egiziano “non escluso terrorismo”

Piano mercato Napoli, non conta l’esperienza internazionale

Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport…

Sono passati ventisei anni dal secondo scudetto del Napoli. Troppi secondo i tifosi azzurri che hanno chiesto a gran voce ad Aurelio De Laurentiis di investire per tornare a vincere il campionato. Già, ma come e dove intervenire? Nella prossima stagione il Napoli giocherà in Champions, eppure la discriminante per rientrare nei piani del club non sarà l’esperienza internazionale, ma la data di nascita: arriveranno solo calciatori nati dal 1990 in poi, l’anno appunto dell’ultimo tricolore. È una idea condivisa dal presidente con il direttore sportivo Giuntoli e già sperimentata, almeno in parte, nelle ultime due sessioni di mercato. Hysaj (’94), Allan (’91) e Grassi (’95) sono tre esempi della lungimiranza del club. Adesso la campagna acquisti si è aperta con Tonelli (’90).

C’è l’idea clausola rescissoria anche per Koulibaly

I dettagli

Dopo l’acquisto di Tonelli, si lavora per confermare Albiol e Koulibaly, anche se allo spagnolo non dispiace un ritorno al Valencia. In caso di addio, il ds Giuntoli avrebbe pronta l’alternativa: Maksimovic e passi avanti ci sono stati per Sime Vrsaljko. Capitolo Koulibaly, l’idea è quella di inserire una clausola rescissoria.

ESCLUSIVA, VIDEO – Liguori: “Il calcio giovanile non funziona. Questo l’esempio da seguire”

Queste le sue parole in esclusiva

Giovane allenatore, ma tanta esperienza con gli anni trascorsi nelle giovanili del Napoli e oggi alla Juve Stabia, categoria Berretti: con Nicola Liguori abbiamo deciso, in esclusiva, di parlare del calcio giovanile, del perchè tanti bravi giovani calciatori non riescono a diventare grandi e perchè le società non gli concedono spazio puntando, magari, a calciatori stranieri. Tanti nomi, una chiacchierata per evidenziare i problemi di questo mondo.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

Cinque nomi in ballo, per Lapadula è questione di milioni

I dettagli

“Lapadula al Napoli, bruciati Juventus e Leicester”, lo scrive Il Corriere dello Sport. Ieri c’è stato un incontro tra De Laurentiis e il presidente del Pescara, Sebastiani. Si è parlato anche di Caprari, Zampano e Vitturini, ma anche di Roberto Insigne e Luperto. Il prezzo per l’attaccante oscilla tra l’offerta di sette milioni e la richiesta di dieci.

Prima la difesa, ora il centrocampo: si torna alla carica per De Roon

I dettagli

Dopo Tonelli per il reparto arretrato, si passa a puntellare il centrocampo. Dopo i saluti di Chalobah, c’è anche la partenza di Valdifiori. Secondo la Gazzetta dello Sport, torna forte il nome di Marten de Roon dell’Atalanta, sul quale il Napoli è tornato avendo una prelazione. De Roon potrebbe essere l’alternativa a Jorginho nello scacchiere tattico di Sarri.

Vrsaljko, il Napoli vuole chiudere subito: il Sassuolo chiede Zapata

I dettagli

Alfredo Pedullà sul proprio sito scrive: Giochi di fascia, beato chi ha gli esterni più competitivi. In giro per l’Europa ci sono diverse situazioni interessanti: Van der Wiel in scadenza ha annunciato l’addio al Psg, la Roma lo segue già dalla scorsa estate ma c’è concorrenza. Zabaleta ha poco più di un anno di contratto con il Manchester City, è un pallino di Mancini, è stato accostato alla Roma, dipenderà molto anche dalle scelte di Guardiola. Il nome da monitorare è quello di Ansaldi: il Genoa lo riscatta solo per cederlo in virtù di un ingaggio importante, l’Inter lo apprezza molto, la Roma lo ha sondato. Occhio a Mario Rui, anche per i giallorossi (a prescindere dalla possibile conferma di Digne) e seguito da diversi club sia in Italia che all’estero, sicuro il divorzio dall’Empoli. Ma il nome più caldo è quello di Vrsaljko: il Napoli a acceso i motori da diversi giorni e vuole chiudere, approfittando del fatto che la Juve stia seguendo altre situazioni. Il Sassuolo chiede l’inserimento di Zapata, vecchio pallino: sviluppi in arrivo.