13.6 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6349

Pedullà: “Chi parla di prigioni dorate è un arrampicatore in ritardo!”

I dettagli

Alfredo Pedulla scrive: Quelli che bucano le notizie a maggio e a giugno, più a maggio che a giugno, soprattutto a… maggio, continuano a non accettare il fatto che De Laurentiis e Sarri si siano incontrati a Roma raggiungendo una rapida intesa. Quelli che bucano le notizie di… maggio (e non solo) continuano a ripetere che i due non avevano molto da dirsi. Certo, possibile, ma le notizie sono notizie. E siccome ci continuavano a ripetere che Sarri e De Laurentiis non si sarebbero incontrati, a noi interessava dare le novità, soprattutto se sorprendenti. E poi, in fondo, i due avevano più di qualcosa da da dirsi, innanzitutto l’adeguamento del contratto. È una lunga storia quadriennale, da vivere fino al 2020. Dai, sono le notizie di… maggio: importantissime e da non bucare. In diretta o in differita, chiaro? In fondo sono in buona compagnia, sullo stesso carro ci sono quelli che avevano parlato di rapporto irrecuperabile. E che ora, non sapendo come giustificarsi, parlano di prigioni dorate, trattasi di arrampicatori in ritardo, fuori tempo massimo. Il gelo (?) in una stanza, quella dedicata al fantamercato.

 

Bonus e cifre, ecco i dettagli del contratto di Sarri

I dettagli

La Repubblica scrive sul contratto del tecnico Maurizio Sarri: “Sarri ha firmato fino al 2020 e quindi senza rinnovi automatici al termine di ogni stagione. L’ingaggio sale da 700mila euro a 1,5 milioni (1 milione e 350mila euro per la precisione) con bonus sostanziali in base agli obiettivi che riuscirà a raggiungere, dalla qualificazione in Champions fino al sogno scudetto che vale ben più di un milione di euro”.

Giuntoli ha in pugno il nuovo Lewandowski

Lo riferisce Tuttosport

Il Napoli ha in pugno Milik, attaccante dell’Ajax: “In attacco, tutto è legato ad Higuain, la cui clausola è pesante (94,3 milioni di euro), ma non tale da spaventare alcuni club. Giuntoli non vorrebbe farsi trovare impreparato e draga il mercato europeo per un’alternativa da una ventina di gol. Il ds pare avere in pugno Arkadiusz Milik, 22enne polacco dell’Ajax che nel suo Paese è indicato come il nuovo Lewandowski. Milik corre come faceva Cavani, ha ottima struttura fisica, stacco e colpo di testa quasi infallibili, ma da solo non potrebbe sostituire Higuain”. Lo riferisce Tuttosport.

Arriva la frecciatina di De Laurentiis a due obiettivi di mercato

I dettagli

Secondo Il Corriere dello Sport, le parole di De Laurentiis di ieri, rilasciate alla radio ufficiale, potevano riferirsi a due calciatori, Matias Vecino e Davy Klaassen, perchè sono “quelli che sulla lista non sono mai andati via e sono sempre là; da aspettare e un po’ anche convincere. Il denaro, certo: aiuta. E così la Champions: evidente. E gli accordi coi club: già impostati. Ma pure la capacità di attirarli, convincerli, persuaderli. Seppur senza mai inseguirli troppo. Che a De Laurentiis proprio non va. Per rispetto della società e di Napoli”. De Laurentiis aveva dichiarato: “Non bisogna mai insistere su chi non corre, se Napoli chiama bisogna correre: se non si corre, se uno non capisce Napoli, è meglio che resti dov’è”.

La pagina fb Stabiesi al 100% raggiunge i 20000 fan!Congratulazioni!

0

I social network sono ormai diventati il principale campo in cui chiunque può esprimere i propri pensieri, dire la sua, confrontarsi con gli altri e così via e questo vale anche per gli Stabiesi ovviamente.

Facebook più di tutti ha conquistato la leadership tra le tante piattaforme sociali.

Per quanto riguarda la città di Castellammare di Stabia c’è una pagina su tutte, su Facebook appunto, che permette a tutti gli Stabiesi di essere se stessi in un confronto sempre attivo e mai banale.

Stiamo parlando della pagina Stabiesi al 100% che proprio in queste ore ha raggiunto e superato la quota incredibile dei 20000 fan.

La Pagina Stabiesi da anni ormai permette a tutti i cittadini di Castellammare di Stabia di avere un luogo “virtuale” in cui proporre idee, chiedere chiarimenti, arrabbiarsi giustamente per le attuali condizioni della nostre città delle acque, insomma, un luogo in cui sentirsi anche se in piccola parte protagonisti della vita stabiese.

Non passa giorno nel quale questa pagina Stabiesi al 100% non delizi i ricordi degli stabiesi con foto d’epoca che devono essere non solo un mero ricordo ma anche un’ambizione a far sì che Castellammare torni ai fasti di un tempo.

In queste settimane, in prossimità delle elezioni comunali, Stabiesi al 100% ha cercato di chiarire i dubbi ai tanti cittadini stabiesi sfiduciati dalla politica locale, intervistando i vari candidati alla carica di Sindaco della città; il tutto, poi, senza schierarsi con nessuna coalizione o candidato, ma solo per dare una sana e corretta informazione agli stabiesi prossimi al voto.

Nell’ultimo anno, poi, la pagina ha incrementato tantissimo la propria informazione in tema di Juve Stabia. Grazie alla collaborazione con il quotidiano on line ViVicentro.it, unica testata che segue la Juve Stabia SEMPRE, in casa ed in trasferta; Stabiesi al 100% è ormai in grado di dare informazioni continue sulle Vespe, insieme appunto a ViViCentro.it.

Noi di ViViCentro.it cogliamo quindi questa occasione per fare i complimenti a Stabiesi al 100%, augurando alla pagina tanti e tanti altri fan, attendendo con impazienza il mese di agosto, quando la collaborazione tra ViViCentro.it e Stabiesi al 100% ripartirà dal Menti per seguire la nostra amata Juve Stabia!

Sollievo ai pazienti: ecco i passi da fare ora

0

Domani si celebra la XV Giornata Nazionale del Sollievo che ho voluto, quando ero ministro della Sanità, per promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale.

Ma cos’è il sollievo e perché è necessaria una cultura? Dare sollievo non è somministrare una terapia del dolore, ma alleviare i sintomi e i pensieri che pesano nella vita di un malato grave, al di là della sua malattia. Non è quindi solo affrancamento dal dolore fisico, ma capacità di far sentire la persona malata costantemente degna di cura, di attenzione e di amore in ogni fase della malattia, anche quando non è possibile guarire. Oggi può apparire un diritto «naturale» per chi soffre, ma era un principio del tutto marginale nella mentalità dei medici fino a pochi anni fa. Quando nell’anno 2000 ho liberalizzato la prescrizione di morfina per i malati terminali, che ancora sopportavano dolori atroci, ci vollero anni perché i medici di fatto ne apprezzassero l’impiego. C’era resistenza da parte loro perché gli oppiacei sono sostanze «proibite» e c’era resistenza anche da parte dei familiari del paziente perché la morfina veniva vissuta come segnale della fine. E così la fine arrivava nello strazio, invece che nella pace.

Molti progressi sono stati fatti da allora, ma altrettanti ne restano da fare. A sei anni dalla promulgazione della legge 38, che sancisce il diritto all’accesso alle terapie del dolore e alle cure palliative, il 60 % dei medici ignora l’esistenza della legge e il 40% degli italiani che hanno una forma di dolore severa non riceve un trattamento adeguato. Il prossimo obiettivo è quindi garantire una fruibilità omogenea sul territorio nazionale di terapie del dolore e cure palliative e dare un aiuto alle famiglie per far fronte alle ripercussioni sociali ed economiche legate al dolore, soprattutto se cronico, di un familiare. Va riconosciuto inoltre il ruolo fondamentale degli operatori volontari, veri «santi laici». Raggiungeremo sicuramente questo obiettivo con l’impegno del ministero della Salute e le autorità competenti, ma soprattutto con la creazione di una nuova coscienza. Quando nel 1994 ho fondato l’Istituto Europeo di Oncologia, ho voluto che fosse un «ospedale senza dolore». Significa che il dolore fisico in ogni reparto viene misurato e curato come ogni altro effetto collaterale delle terapie, e che viene considerata anche la sofferenza. Quando il dolore fisico viene elaborato dalla mente diventa appunto sofferenza, un disagio profondo analogo a quello che proviamo, ad esempio, per un lutto.

Nella mia esperienza di vicinanza a centinaia di malati terminali ho capito che a volte la sofferenza sovrasta il dolore fisico per via della solitudine, il senso di emarginazione e la percezione di una specie di rifiuto da parte del mondo intorno. E’ a questo punto che il medico deve dare il meglio di sé e dedicarsi al paziente con impegno, dialogo e soprattutto amore. Senza amore empatico non ci può essere sollievo e non ci può essere buona medicina in generale. Dare voce a chi ha bisogno di sollievo è dunque un gesto a favore del progresso medico e civile del Paese. Lo intuì molto bene Gigi Ghirotti, giornalista de La Stampa negli Anni 70, che al culmine della sua carriera si ammalò di un linfoma di Hodgkin, tumore allora inguaribile, e «da inviato, suo malgrado, dentro il tunnel della malattia e dell’ospedalizzazione» – per usare le sue parole – informò il Paese della sua esperienza di malato oncologico e poi terminale, senza timore di denunciare gli aspetti più tragici. Dal suo coraggio, è nata una Fondazione che porta il suo nome e che promuove la Giornata del Sollievo, insieme al ministero della Salute, sin dalla prima edizione. Oggi Gigi Ghirotti quasi sicuramente sarebbe guarito.

vivicentro.it/editoriale –  lastampa/Sollievo ai pazienti: ecco i passi da fare ora UMBERTO VERONESI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Voglia di tenerezza

0

Vorrei esprimere solidarietà umana alla signora Luana Velliscig, l’addetta al casting lapidata di insulti e costretta alle dimissioni per avere richiesto un figurante «nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza». La frase era e resta infelice, anche se per assurdo la sua gretta brutalità suona a garanzia della buona fede di chi l’ha scritta. Una cinica manipolatrice di sentimenti avrebbe usato espressioni più edulcorate. Ma senza volere minimizzare una gaffe provocata probabilmente dalla stanchezza, ciò che ho trovato davvero sconvolgente è stata la reazione violenta della Rete. Non alludo al video con cui Gianluca Nicoletti e il figlio (disabile) hanno ironizzato da par loro sulla vicenda. Semmai al flusso di commenti spietati che hanno alzato un’onda immensa di indignazione, trasformando l’errore di quella donna in un peccato mortale.

In Rete succede ogni giorno e per le questioni più disparate. Aizzata dalle urla dei giustizieri, una folla di persone largamente imperfette si erge a giudice dell’imputato esposto al pubblico ludibrio, accusandolo di non essere perfetto. Difendersi è impossibile e le voci sottili della riflessione sono ridotte al silenzio dall’arroganza di chi cavalca l’opinione tranciante. La sentenza è immediatamente esecutiva: il plotone di esecuzione formato da milioni di tastiere reclama un capro espiatorio, il cui sacrificio placherà la furia popolare fino all’indignazione successiva. Come ogni altra massa anonima, anche la Rete non conosce pietà. E non trasmette tenerezza.

vivicentro.it/opinioni –  lastampa/Voglia di tenerezza MASSIMO GRAMELLINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Vincenzo D’Anna attacca ancora Saviano: “E’ diventato milionario con l’antimafia” (VIDEO)

0
Il senatore di Ala Vincenzo D’Anna (imagoec)

Il senatore verdiniano Vincenzo D’Anna  torna ad attaccare lo scrittore: “Chi compra un appartamento panoramico a Manhattan e rivolge pensosi pensieri sulle sorti del bene in Italia è farlocco”

“Ho spezzato una lancia a favore di magistrati e forze dell’ordine. Chi compra un appartamento panoramico a Manhattan e rivolge pensosi pensieri sulle sorti del bene in Italia è farlocco. La battaglia antimafia ha procurato a Saviano proventi milionari con cui ha comprato casa a New York, mentre ci sono carabinieri e poliziotti che con 1.300 Euro al mese si fanno un mazzo cosi e rischiano la vita. Loro sono i veri eroi, le vere icone dell’antimafia”. Il senatore verdiniano di Ala, Vincenzo D’Anna a La Zanzara su Radio 24 torna ad attaccare Roberto Saviano dopo le polemiche sulla scorta dei giorni scorsi iniziata ai microfoni della trasmissione di Radio2, Un giorno da pecora .

D’Anna attacca Saviano: “Toglierei la scorta, nessuno lo vuole uccidere: è un’icona farlocca”

“Non esiste un camorrista in Italia – assicura D’Anna – che vuole ammazzare Saviano. Se ne fregano altamente. I camorristi guardano al vantaggio, al guadagno fraudolento. Saviano non dà fastidio a nessuno. Mario Puzo quando ha scritto ‘Il Padrino’ girava con la scorta? No. Quali pericoli – insiste – sono venuti alla camorra dal libro di Saviano? Nessuno, tranne forse il pericolo dell’emulazione. Quale la concreta minaccia?”.

“Le parole di Saviano – dice il senatore di Ala – valgono come il due di briscola, non ha titoli per essere il metro della morale di nessuno. E’ stato trasformato in un’icona. Vi rendete conto che ha detto che la Rai non doveva permettere a D’Anna di dire certe cose? Siamo alla megalomania, all’io ipertrofico. La Rai non deve ospitarmi perché non riconosco Saviano. Vi rendete conto? Io sono una persona perbene, più di Saviano. Ho detto che il Re è nudo e sono diventato un farabutto. Mi hanno messo al rogo come Giordano Bruno…”.

E alla domanda sul perché vuole togliere la scorta a Saviano, il senatore risponde attaccando la giornalista e senatrice del Pd Rosaria Capacchione: “C’è una recente sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – sottoliena – che ha accertato l’infondatezza delle minacce, che erano alla base della scorta assegnata alla senatrice Capacchione e allo scrittore Saviano. Se quelle minacce erano false, la scorta non va più assegnata. Alfano ci deve spiegare quali altre minacce ci sono per tenere impegnati 8 carabinieri e 3 macchine di cui 2 blindate”.

“La scorta costa 2-3 milioni di euro l’anno – assicura D’Anna – mentre abbiamo carabinieri che non possono mettere la benzina nelle auto e commissariati che non hanno Internet. Abbiamo tanta gente che fa la lotta alla camorra a 1200 euro al mese”. D’Anna ribadisce poi che la senatrice: “Ha due carabinieri di scorta e una macchina che la porta avanti e indietro da Caserta a Roma. A spese dei contribuenti. Se non ci sono minacce a cosa serve questa scorta?”.

 

Novara – Pescara: ancora Baroni sulla strada degli abruzzesi

0
                                                    Novara – Pescara: La seconda semifinale dei play off ripropone la sfida tra Marco Baroni e il suo recente passato

 

I 180’ disputati al “San Nicola” di Bari, al termine di un incontro caratterizzato da emozioni e colpi di scena a non finire, hanno decretato che sarà il Novara dell’ex tecnico del Pescara e del Lanciano, Marco Baroni, a contendersi un posto nella finalissima che vale l’ultimo pass per la serie A contro il Pescara di Massimo Oddo, il tecnico pescarese che subentrò proprio a Baroni l’anno scorso, dopo l’esonero all’ultima giornata avvenuto a spese del tecnico fiorentino.

La squadra abruzzese incrocia ancora il tecnico di Firenze, mai troppo amato in riva all’Adriatico, forse anche in virtù dei suoi trascorsi avuti sulla panchina della Virtus Lanciano. I precedenti che si sono disputati in campionato sorridono al team piemontese:  1 -0 al “Piola”, e 2 – 1, all’Adriatico –“Cornacchia”, tutto in favore del team azzurro. C’è da scommettere che Baroni, sebbene voglia tenere alla larga i suoi presunti propositi di revanscismo, farà di tutto per giocare un tiro mancino alla sua ex squadra, riuscendo nell’intento di strappargli l’accesso alla finalissima per accedere nella massima divisione.

Il team piemontese non concede molto ai propri avversari, e si affida alla ripartenze dei suoi attaccanti, Gonzalez in primis, autore di una tripletta nella pirotecnica sfida di Bari terminata 4 – 3 per i piemontesi ai tempi supplementari dopo che i tempi regolamentari erano finiti sul risultato di 3 – 3, con i galletti capaci di recuperare ben 3 reti di svantaggio. Nella gara contro i biancazzurri gli azzurri di Piemonte hanno dimostrato una buona tenuta fisica e mentale, avendo disputato una gara di grande personalità ed intensità al cospetto di un avversario dotato di grandi elementi dall’indiscusso valore tecnico come la formazione di Marco Camplone, che era alla vigilia dell’inizio del campionato accreditata come una delle squadre da battere. Grande delusione e sconforto nell’entourage biancorosso al fischio finale, con la velenosa coda polemica dei tifosi, assolutamente delusi dell’impasse dei loro beniamini.

La prima gara si disputerà domenica alle ore 18:30 al “Silvio Piola” di Novara, mentre il ritorno è previsto per il prossimo primo giugno, a Pescara, in uno stadio Adriatico che ci si aspetta gremito da tantissimi tifosi, pronti a spingere la squadra di Massimo Oddo verso il traguardo della finalissima, che la vincente del doppio incontro tra gli abruzzesi ed i piemontesi disputerà, sempre con la formula dell’andata e del ritorno, contro la vincente della doppia sfida tra lo Spezia ed il sorprendente Trapani di Serse Cosmi, che è riuscito proprio nell’ultima giornata di campionato nell’impresa di soffiare la terza piazza al Pescara, che dopo i successi adriatici a spese di Lanciano e Modena, sembrava essere stata ipotecata.

Tuttavia, sia il Trapani che il Pescara, in virtù del miglior piazzamento ottenuto in campionato, potranno qualificarsi alla finalissima anche ottenendo due pareggi nelle altrettante sfide programmate contro il Novara, nel caso del Pescara,e lo Spezia, nel caso del Trapani. Infatti, in caso di parità di risultato tra l’andata e il ritorno, è la squadra che si è meglio piazzata in regular season ad accedere al turno successivo, senza la disputa dei tempi supplementari. Grande occasione per il team abruzzese e per quello siciliano, quindi, per ritrovarsi in una storica ed inattesa, almeno ai nastri di partenza, finale per conquistarsi un posto in serie A.

Per la gara di andata del “Piola”, la formazione di Baroni dovrà fare a meno di Dickmann, squalificato per un turno in virtù dell’espulsione per somma di ammonizioni rimediata a Bari e di Faraoni (stagione finita per lui a causa di un problema al ginocchio). Il Pescara potrà contare sul rientro di Campagnaro, e, soprattutto, sulla presenza nella linea mediana del “moto perpetuo”, Memushaj, che ha ottenuto, anche grazie ai buoni uffici dell’ex amministratore delegato del Delfino, Danilo Iannascoli, il permesso di disputare i play-off con il Pescara dalla nazionale albanese, con la quale il centrocampista del Pescara si trova in ritiro in vista dell’impegno della nazionale balcanica nell’europeo che si disputerà in Francia tra poco. Fischio d’inizio fissato per le ora 18:30 di domenica. Arbitra Pasqua di Tivoli.

Ecco il probabile undici che Massimo Oddo potrebbe schierare al “Piola”: Fiorillo, Crescenzi, Campagnaro, Fornasier, Zampano, Memushaj, Verre, Torreira, Benali, Caprari, Lapadula.

CHRISTIAN BARISANI

 

 

 

 

Auriemma: “Herrera-Napoli, ecco l’ingaggio offerto da Giuntoli”

I dettagli

Raffaele Auriemma su Tuttosport scrive: “Il Napoli cerca due centrocampisti, necessari dopo l’addio di Chalobah e la cessione prossima di David Lopez. Klassen rischia di sfumare, se il talento dell’Ajax non si deciderà entro il 4 giugno. In compenso Giuntoli sta stringendo con Hector Herrera e Piotr Zielinski. Il messicano ha espresso la volontà di trasferirsi nel Napoli, che gli garantirebbe quasi il doppio rispetto ai 900mila euro del Porto. L’intesa va solo rifinita relativamente ai diritti d’immagine, perché Herrera non vuole rinunciare agli 800mila dollari che riceve da un marchio di scarpe. Manca, invece, l’accordo con il Porto, sia per la base fissa che per i bonus, che potrebbero aumentare dopo la partecipazione del calciatore alla Copa America. Il discorso su Zielinski, impegnato a preparare l’Europero con la Polonia, è molto più agevole, trattandosi di un calciatore dell’Udinese. Il suo agente, Bartolomej Bolek, ha confermato l’interesse del Napoli”.


Rischio asta per Lapadula, spunta un vecchio pupillo di Giuntoli

I dettagli

Secondo il Corriere dello Sport, al Napoli piace Kevin Lasagna del Carpi: “Gamba, cattiveria agonistica e forza. Piace a Giuntoli e non dispiace a Sarri. Un’ipotesi. Lui o Lapadula, il Pipita di serie B, il bomber conteso da troppe, e su cui ormai ci scappa l’asta. E’ il mercato. E’ la concorrenza”. Per Gianluca Lapadula l’interesse è sempre molto alto, ma in caso di aste il Napoli si tirerebbe indietro.

Quindici giorni fa l’Atletico Madrid ha offerto 30mln per Insigne

La Gazzetta dello Sport racconta un retroscena di mercato che riguarda Lorenzo Insigne

Lorenzo Insigne guarderà la finale di Champions con un occhio particolare: possibile studi i movimenti degli esterni di Simone. L’Atletico Madrid infatti è la squadra che più si è interessata a lui nelle ultime settimane: il Cholo ha apprezzato la stagione del 24 azzurro e ha fatto un sondaggio con il Napoli. L’Atletico ha valutato un’offerta intorno ai 30 milioni ma ha capito presto che l’affare sarebbe stato complicato: De Laurentiis ha fatto muro, sapendo che Insigne può diventare il giocatore chiave del Napoli del futuro. Il contatto risale a una quindicina di giorni fa, quando l’Atletico preparava la finale di Champions e la prossima stagione. L’acquisto di Gaitan dal Benfica, pubblico da qualche giorno, però cambia le prospettive.

Un gol di Pecchia in Cagliari-Napoli 0-1 del 1995

I dettagli

Il giorno 28 maggio il Napoli ha giocato nove partite, sette in serie A e due in serie B, ottenendo quattro vittorie e tre pareggi, con due sconfitte.

Ricordiamo l’1-0 a Cagliari nella penultima giornata della serie A-1994/95

Questa è la formazione schierata da Vujadin Boskov:

Taglialatela; Pari, Tarantino; Bordin, Cannavaro, Cruz; Buso, Rincon, Agostini (90′ Policano), Imbriani (64′ Carbone), Pecchia

I gol: 16′ Pecchia

A due giornate dalla fine il Napoli era decimo in classifica, ma nelle ultime due giornate gli azzurri seppero risalire fino a chiudere il torneo in settima posizione. Il gol del successo a Cagliari è di Fabio Pecchia, che è, poi, tornato a Napoli come secondo di Rafael Benitez. Per Pecchia 24 gol (21 in serie A e 3 in coppa Italia) nelle sue 171 presenze in maglia azzurra.

sscnapoli.it

ESCLUSIVA, VIDEO – Turi: “Ci siamo, sopralluogo effettuato: vi spiego cosa accadrà”

Le sue parole sul Romeo Menti

Lavoro sempre ottimo quello del direttore responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi che, da stabiese, ha a cuore le sorti delle Vespe e dello stadio Romeo Menti. Ieri è stato effettuato un sopralluogo decisivo con i tecnici del comune, Giuseppe Mercatelli e proprio Alberico Turi, per constatare le reali condizioni del manto erboso sintetico. Tutto lascia pensare a tempi molto più brevi. Infatti, bisognerà togliere l’erba presente, stratificare l’asfalto presente sotto, aggiungere il materiale moderno necessario per ricevere l’omologazione ed installare il nuovo manto sintetico. Secondo quanto raccolto in esclusiva, la Juve Stabia potrebbe rientrare dal ritiro e trovarsi, finalmente, un Menti a norma. Ne abbiamo parlato con il direttore Alberico Turi: “In questo momento pensiamo a goderci questo momento e alla Juve Stabia che possa iniziare il campionato sul Romeo Mento. L’amministrazione, ultimamente non c’era a Castellammare, ma ci sono scadenze che vanno rispettate. Ho dato il mio contributo da stabiese. Proprio questa mattina ci sono stati passi avanti nella vicenda: nella serata di ieri abbiamo preso contatti con un’azienda leader del settore e questa mattina è venuta qui per vedere con i propri occhi la situazione. Nel giro di 7 giorni farà pervenire all’amministrazione un progetto esecutivo che permetterà al Menti di essere messo a norma. Sono fiducioso, il vero segnale che Nicola De Simone ci è vicino. E’ stato velocizzato il tutto”.

dai nostri inviati al Menti, Mario Vollono e Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

 

ESCLUSIVA – Settore giovanile, si guarda con timore al futuro

Il settore giovanile guarda al futuro…
Tempo di bilanci, è tempo di tirare le somme. Ottimo anche nella stagione appena trascorsa, è stato il lavoro del settore giovanile della Juve Stabia, diretto dal direttore Alberico Turi. Berretti, ma soprattutto Under17 LegaPro hanno portato avanti una stagione esaltante, conclusasi soltanto con l’eliminazione sfortunata dai playoff per mano del Savona, ma che ha visto i ragazzi di mister Rosario Chiaiese, divertire per il bel gioco e i risultati. Tempo di bilanci, è tempo di tirare le somme: ancora incerto il futuro del direttore Alberico Turi che, nonostante il suo lavoro imponente e importante, non ha ancora sciolto gli ultimi dubbi, anche se lavora in maniera incessante per il futuro del club, ma non è il solo. Infatti, secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di ViViCentro, diversi club si sono interessati a mister Rosario Chiaiese. In particolare ci sarebbe un club di serie D che gli avrebbe offerto la panchina della prima squadra e due club professionistici che gli vorrebbero affidare una la propria Berretti e l’altra il ruolo di responsabile del settore giovanile. L’ottimo lavoro paga sempre ma va comunque sottolineato come il tecnico oggi degli Under17 abbia un legame forte, che dura da cinque anni, con la Juve Stabia e un rapporto con il club che durerà fino al 30 giugno. Poi si tireranno le somme e da lì si capirà qualcosa in più, compreso il futuro.
a cura di Ciro Novellino 
RIPRODUZIONE RISERVATA

Ascolta l’ oroscopo del giorno di Paolo Fox: sabato 28 maggio

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ASCOLTA IL TUO OROSCOPO DEL GIORNO

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

vivicentro.it/l’esperto  /lattemielecalabria/Ascolta l’oroscopo del giorno di Paolo Fox

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Abu costretto a partire dalla nonna. Maestre: «Resti qui»

Nella foto un’immagine di repertorio di un bambino bangladese che vive in patria.

Il sogno del piccolo Abu è quello di studiare, frequentare l’università, trovare un buon lavoro e regalare una vita migliore alla sua mamma. Nel suo ideale di bambino, l’impegno nello studio rappresenta una possibilità di rivincita verso un fato che con lui è stato particolarmente duro. Nato in uno dei paesi più poveri del mondo, il Bangladesh, è stato costretto ad emigrare con la famiglia in Italia. Qui il padre violento è finito in carcere dopo l’ennesima aggressione ai danni della madre. Quest’ultima è scappata e vive con un altro uomo, ma per paura non lo vuole tenere con sé. Abu (nome di fantasia a tutela dell’identità del minore) che oggi ha 11 anni, è stato quindi affidato agli zii che vivono a Schio. Ma il destino ha fatto anche un dono al piccolo Abu. Quando è entrato nella scuola italiana in seconda elementare le sue maestre si sono sorprese che in un paio di mesi riuscisse già a farsi capire. Una vivace intelligenza, alimentata dalla speranza di guadagnarsi una vita migliore, l’hanno portato a diventare il primo della classe. Ma il destino ci ha messo un altra volta lo zampino. Gli zii devono trasferirsi per lavoro in Inghilterra, ma dicono di non poterlo portare con loro perché il padre nega il consenso. Oggi quindi Abu si dovrà imbarcare su un aereo per tornare in Bangladesh dalla nonna. Un’idea da cui è terrorizzato perché in questo modo rischia di infrangersi il suo sogno di riscatto.

Le sue maestre un epilogo così non lo hanno voluto accettare. Anche a costo di uscire dai binari della burocrazia scolastica. «Da un mese lo vedevamo come svuotato. Non sapendo cosa avesse, credevamo fosse malato. Lui non ci ha mai parlato di quello che stava succedendo fino a quando lo zio non ci ha spiegato che sarebbero dovuti partire per l’estero e che avrebbero dovuto portare il bambino dai nonni, nel paese d’origine, dove la situazione è drammatica, visto che sono gravemente malati. Ma questo non è giusto. La società deve trovare il modo di aiutarlo a proseguire gli studi, coltivare il suo talento e non vedere i suoi sogni definitivamente infranti». Una speranza che anche gli zii condividono.

«Per poterlo portare con noi in Inghilterra, col consenso della madre, abbiamo chiesto e ottenuto al tribunale l’affidamento. Quando però mi sono presentato col documento in ambasciata mi hanno detto che non è sufficiente. Ci voleva comunque il permesso dei genitori. La madre l’ha dato volentieri perché sa che con noi suo figlio sta bene. Ma quando sono andato in carcere dal padre per farmi firmare il permesso lui me l’ha negato. Perché dice che non vuole separarsi da suo figlio. E che se qualcuno provava a portarglielo via lui gliel’avrebbe fatta pagare». Intanto però l’uomo, per poter cogliere un’occasione che gli è stata offerta a Londra, si era già licenziato e aveva preso casa in affitto nella metropoli inglese.

«Se perdo quel lavoro, non potrò più dare da mangiare alla mia famiglia. In questa situazione l’unica cosa che possiamo fare è portarlo in Bangladesh e poi andare in Inghilterra e dal lì trovare una soluzione per portarlo con noi. Mi hanno detto che è legalmente possibile. Se non fosse così per noi sarebbe un dramma».

vivicentro.it/nord/cronaca –  ilgiornaledivicenza/Costretto a partire dalla nonna Maestre: «Resti qui» (Elia Cucovaz)

Tempo di elezioni, tempo di promesse e noi di vivicentro ……

0

Tempo di elezioni, tempo di promesse e noi di vivicentro le raccogliamo e pubblichiamo tutte ma:

ci riserviamo il diritto di tenerne nota perenne e di far verifica del passaggio dalle promesse ai fatti del candidato e della coalizione che, alla fine, assumeranno la gestione della Città diventando così, di fatto, NOSTRI (inteso come cittadini) dipendenti amministrativi ai quali deleghiamo – per capacità (che si presumono reali) e serietà operativa (che si presume intrinseca) – la gestione di un NOSTRO BENE COMUNE: la nostra Città, e questo è bene che non lo dimentichino mai LORO ma che torni in mente anche a “NOI“: ai cittadini tutti!

In passato vivicentro ha già operato, in Lombardia, da catalizzatore e voce per i cittadini, ottenendo anche lusinghieri risultati.

Ora, sulla scia delle promesse elettorali che vengono fatte in quantità industriale (come ovunque nel mondo) e che a noi pervengono per diffonderle tra i cittadini, riteniamo che potrebbe essere giunto il momento di risvegliare la coscienza attiva anche dei cittadini campani (Stabia, Gragnano ecc ecc).

Sulle nostre pagine TUTTI i cittadini, troveranno sempre spazio (e ove necessiti e sia possibile anche affiancamento) per dare visibilità (e nota) di azioni di verifica / controllo del passaggio dalle promesse ai fatti siano esse per disfunzione che, si spera, per atti ed azioni positive che si dovessero riscontrare e che si ritenga “utile” far conoscere ai propri concittadini.

A Brescia – ad esempio –  Vivicentro, con i cittadini che ad esso facevano riferimento, così vigilavano ed educavano …. cittadini ed amministrazione con, ripetiamo, un “lusinghiero” successo.

Questa una minima documentazione video tratta dal nostro “vecchio” archivio su youtube:  https://www.youtube.com/user/VIVICENTRO/videos

OPERAZIONE portata avanti in collaborazione con Legambiente che ci affiancava (logisticamente) e che dette ottimi risultati. Per inciso fu anche una operazione che, per il suo successo e le sue modalità, fu “esportata” anche in altre città.

QUESTA, invece, fu una delle azioni per la tutela dell’ambiente promossa da varie associazioni cittadine con anche la partecipazione di vivicentro:

Il video che segue ci fu richiesto anche da Santoro per una sua trasmissione ed è parte delle azioni “civiche”

Speriamo che questi esempi siano di stimolo anche per i cittadini campani dove, in passato, già abbiamo operato per documentare situazioni “dolorose”

….. ma anche di quelle positive:

ORA TOCCA A VOI comprenderne le potenzialità ma, soprattutto, per trarne stimolo atto a risvegliare le vostre coscienze decidendo che se ciascuno di noi non si da una scossa e comincia ad operare anche in prima persona per l’interesse comune (e quindi anche proprio) non è che poi si possa pretendere più di tanto che altri lo facciano per noi.

NOI siamo qui a vostra disposizione e sarà bene che, sin da subito, si comprenda che a noi, parafrasando un detto francese, NON interessa che il gatto sia bianco o nero; interessa che prenda il topo per cui ….. lo diciamo ora a scatola chiusa e senza quindi sapere chi siederà, ad esempio, a Palazzo Farnese: chiunque ne assumerà l’amministrazione sarà da noi lodato o messo alla berlina solo sulla considerazione del “topo” preso o non preso. Alias: promesse mantenute o meno e, ancor più, interessi della Città e dei cittadini ben amministrati.

Contattarci è semplice: redazione@vivicentro.it come anche attraverso il modulo di contatto presente nel sito di questo nostro quotidiano online

vivicentro.it/sud/cronaca –  Tempo di elezioni, tempo di promesse e noi di vivicentro …… (Stanislao Barretta)

Viale “Nicola De Simone” – Filippi: Nicola ha finalmente quello che merita!

Finalmente! Il viale tribuna assume il toponimo Nicola De Simone

Questa sera il viale di acceso alle tribune dello stadio Romeo Menti è diventato ufficialmente il viale “Nicola De Simone”. Ai nostri microfoni abbiamo ascoltato il Direttore Generale della Juve Stabia, Clemente Filippi, presente allo stadio.

Ecco le sue parole.

Sono fiero di rappresentare la Juve Stabia questa sera in questa doverosa e bellissima iniziativa. Da cittadino stabiese dico che è davvero emozionante ricordare il grande Nicola De Simone, scomparso in modo davvero assurdo mentre faceva quello che più amava. Dopo tanti anni, oltre trenta, di silenzio, finalmente Nicola De Simone ora è degnamente ricordato. Il merito è senza dubbio di Giuseppe Mercatelli e di Alberico Turi, che per anni non hanno mai smesso di crede a questo progetto.

Già immagino la bellezza e l’emozione che potrà generare la trasferta dei tifosi siracusani qui a Castellammare. Tra stabiesi e siracusani non c’è un semplice gemellaggio ma una vera e propria fratellanza; il legame che lega le due tifoserie è tra i più veri che ci sia nel mondo dello sport e questo omaggio a Nicola De Simone non può che essere un altro evento importante per tifosi stabiesi e siracusani.

Per quanto riguarda la questione manto erboso, ci giungono notizie positive. Ovviamente ci sono pratiche burocratiche da rispettare, ma posso dire che sembra finalmente che la questione si stia risolvendo ed evolvendo bene. Ci tengo a ringraziare il commissario prefettizio, con cui abbiamo collaborato benissimo dopo qualche equivoco iniziale, e ancora una volta Giuseppe Mercatelli ed il responsabile del settore giovanile Alberico Turi, i quali hanno lavorato tanto anche per questo importantissimo obiettivo.

La, ormai quasi raggiunta, certezza di avere un nuovo manto erboso all’altezza per la prossima stagione ci fa guardare al prossimo campionato con maggiore entusiasmo e fiducia. Quella che inizierà ad agosto sarà la nona stagione della Juve Stabia targata Franco Manniello, e la mia quindicesima da dipendente della società stabiese. Ci auguriamo il meglio dalla prossima stagione, affidandoci sempre a Franco Manniello, un Presidente tifoso che vuole sempre e solo il bene della Juve Stabia.

Raffaele Izzo

 

Terzo naufragio in tre giorni nel Canale di Sicilia: almeno 45 vittime, decine di dispersi (VIDEO)

0

Canale di Sicilia: Un barcone semiaffondato soccorso dalla nave Vega della Marina militare. Altre duemila persone salvate in 16 interventi

Quarantacinque vittime recuperate ma probabilmente anche decine di dispersi in una delle diciassette operazioni di salvataggio portate a termine anche oggi nel  Canale di Sicilia dove le navi della Marina militare e della Guardia costiera hanno salvato piu di duemila persone.

Un barcone a 35 miglia dalla Libia è stato affiancato dalla nave Vega della Marina ormai semiaffondato: in 135 tra uomini, donne e anche alcuni bambini sono stati tratti in salvo ma in fondo al barcone c’erano i corpi di altri migranti e stando alle prime testimonianze altre decine di persone sarebbero cadute in mare e annegate quando il barcone ha cominciato ad imbarcare acqua e si è piegato su un fianco. Sul posto, la sala operativa ha inviato altre unità per fornire assistenza.

Il bilancio è dunque ancora provvisorio. Nei tre naufragi consecutivi in tre giorni sarebbero già piu di duecento le vittime presunte mentre sono quindicimila le persone salvate in cinque giorni.

COLLEGATE:

CategoriaIsole – cronaca

Soccorso migranti Lampedusa

ISOLE – CRONACA

Soccorso migranti a Lampedusa (VIDEO)

Immagini di alcuni momenti delle operazioni di soccorso effettuate da due unità classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa ad un barcone con a bordo…

Sbarco di una bambina dal mercantile Nord Gardenia

ISOLE – CRONACA

Operazioni di sbarco, nel porto di Lampedusa, dei migranti soccorsi il 24 maggio 2016 (VIDEO)

Vi proponiamo il video di alcuni momenti delle operazioni di sbarco avvenuti la mattina del 25 maggio, alle ore 08:30 circa nel porto di Lampedusa a…

Notte 12-13 marzo 2016 Soccorso Motovedetta CP322

ISOLE – CRONACA

3.000 migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche (VIDEO)

Sono circa 3.000 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche, nel corso di 23 distinte operazioni di soccorso da poco…

vivicentro.it/isole/cronaca –  repubblica/Terzo naufragio in tre giorni nel Canale di Sicilia: almeno 45 vittime, decine di dispersi ALESSANDRA ZINITI