Trapani – Pescara 1 – 1: Delfino in serie A dopo 3 stagioni
Dopo 3 stagioni, il Pescara torna nella massima divisione. 1 – 1 lo score del Provinciale di Erice, che sommato con il 2 – 0 dell’andata, decreta promossa in serie A la squadra abruzzese, al termine di una stagione dove la squadra di Massimo Oddo ha ampiamente meritato tale risultato. Non è riuscita la remuntada al Trapani, che vede sfumare il sogno della sua prima storica promozione nella massima divisione. La festa del popolo biancazzurro può cominciare.
Trapani – Pescara è l’ultima sfida del campionato cadetto. Si tratta del return match per decretare la terza formazione che farà compagnia in serie A, alle già promosse Crotone e Cagliari. All’andata il Pescara si Oddo si impose con il risultato di 2 -0: ecco che gli abruzzesi potranno permettersi anche il lusso di perdere con il minimo scarto, approdando lo stesso nella massima divisione.
Il Trapani di Cosmi, per tentare la remuntada promozione, si affida al suo collaudato modulo 3 – 5 – 2: Petkovic e Citro sono le due “bocche di fuoco” del team siciliano. Risponde il Pescara con il suo classico 4 – 3 – 2 – 1: la coppia Caprari – Benali agisce alle spalle del bomber da 30 reti, Gianluca Lapadula, da noi ribattezzato, simpaticamente, Lapacadabra per le sue magie in campo. In un Provinciale di Erice gremito in ordine di posto, con una nutrita rappresentanza di tifosi arrivati in aereo da Pescara, arbitra Maresca di Napoli. In città, inoltre, sono state allestiti diversi maxi schermi per seguire l’evento: un’intera città si appresta a vivere la festa promozione, ma occhio al Trapani, che farà di tutto per guastarla.
Al 5’ piazzato di Caprari, con Nicolas che blocca. Sul rovesciamento di fronte, perfetta verticalizzazione di Nizzetto per Citro, che infila Fiorillo tra le – immotivate – proteste del Delfino. La posizione dell’attaccante siciliana, infatti, è assolutamente regolare. Al 9’ slalom di Caprari, che impegna con un tiro in area Nicolas.
Al 20’ cross dalla destra di Fazio, con Fiorillo che respinge con qualche difficoltà: libera la sua difesa. Al 23’ doppia chance per il Trapani, prima con Coranado e poi con Nizzetto, ma la difesa abruzzese si salva. Al 28’ Petkovic mette al centro in area per Citro, il cui tiro viene deviato in corner. Pescara in difficoltà, con il Trapani che attacca a testa bassa.
Al 35’ perfetto cross di Pasquato per Lapadula, che a tu per tu con Nicolas, si fa respingere il tiro. Il portiere ex Lanciano si ripete dopo un 1’ su Caprari. Assolutamente decisivo il portiere brasiliano in questa fase. Al 39’ cross di Caprari per Lapadula, la cui conclusione in area viene deviata con un gomito in corner. Protesti abruzzesi che chiedevano il penalty.
Al 42’ calcio di punizione di Petkovic, con la palla che finisce di poco fuori. Sul finire di parziale, cross di Pasquato in area, che sfila sul fondo. Il primo tempo termina con il Trapani in vantaggio per 1 -0: risultato che qualifica ancora il Pescara, ma che lascia il discorso promozione ampiamente aperto.
L’inizio di secondo tempo è caratterizzato da ritmi piutto blandi, ma al 57’ Verre vede Nicolas fuori dai pali, e trova uno shot dai 30 metri che vale la rete del pari. Pescara sempre più vicino alla promozione. Al 65’ Scognamiglio atterra Lapadula lanciato a rete: calcio di punizione e rosso per il calciatore siciliano. Trapani in dieci. La gara da queto punto in poi si fa piuttosto bruttina, nervosa e spezzettata.
Al 79’ shot dalla distanza di Pasquato, con la palla che esce fuori di un soffio. All’85’ Benali smarca con un colpo di tacco Caprari, che da posizione defilata impegna Nicolas. La formazione di Oddo controlla agevolmente il risultato e la festa biancazzurra può cominciare.

Come ogni anno si terrà al Teatro Sociale di Brescia, il 18 Giugno alle ore 20.30, il “Saggio Concerto di Danza” a conclusione dei corsi annuali della sezione Danza. Lo spettacolo sarà suddiviso in due parti e quest’anno, in occasione del 130° anniversario dalla fondazione della Società, la prima parte si apre con il balletto “Etude”, su musiche di G.Verdi, con il quale la direttrice della scuola e insegnante di danza classica Nadja Bussien presenta la sezione. “Etude” vedrà coinvolte tutte le allieve iscritte ai corsi di danza classica, dalle più piccole, alle prese con i primi passi, alle ragazze più esperte.
”Avevo chiesto ai ragazzi, alla vigilia di questo match, quantomeno di cambiare l’atteggiamento rispetto alla partita di Lanciano, certo è pur vero che dopo quella partita la Salernitana ha giocato sul velluto. Noi oggi avremo dovuto fare un primo tempo spettacolare nella speranza di poter sbloccare il risultato per poter ambire a qualcosa di più ma, dopo il goal della Salernitana, non c’è più stata partita. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi per aver dato tutto quello che avevano. Quando si retrocede l’amarezza è sempre tanta, noi abbiamo fatto di tutto per cercare di andare avanti lo stesso al di là dei punti di penalizzazione subiti. Questo purtroppo non è avvenuto e dobbiamo soltanto, a questo punto, augurarci che a Lanciano si possa continuare a fare calcio in una certa maniera.”
”Nel calcio le contestazioni ci possono stare, purché rimangano nell’ambito della civiltà. Capisco la delusione e la sofferenza per una stagione tribolata come quella appena conclusa. Adesso però, a mente fredda, analizzeremo cosa non ha funzionato quest’anno e ripartiremo provando a sbagliare meno. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di salvare la categoria, anche se non ci aspettavamo di dover patire così tanto. Pur ammettendo che sono stati commessi degli errori, molti fattori hanno inciso negativamente su quest’annata: gli infortuni, gli arbitraggi e un po’ di sfortuna hanno contribuito a rendere la nostra stagione molto difficile. Sappiamo che questa è una piazza che vive in simbiosi con la Salernitana e merita sicuramente annate diverse”.
”Nelle ultime due partite siamo riusciti a concretizzare di più. Nella fase finale della stagione la squadra è riuscita a metabolizzare la necessità di prendere meno gol: questo ci ha permesso di trovare equilibri migliori sui quali abbiamo costruito questa salvezza. Dopo la splendida cavalcata dello scorso anno, sono contentissimo di aver contribuito anche quest’anno al raggiungimento dell’obiettivo prefissato a inizio stagione. Questa è una piazza passionale e ogni allenatore che viene a Salerno sa di dover convivere con le critiche. Io l’ho sempre saputo e ho sempre provato a farmi scivolare addosso qualsiasi tipo di giudizio. Adesso in me prevale la felicità di aver conquistato una travagliata salvezza, ci sarà modo e tempo per fare le opportune valutazioni, sia da parte mia che della Società.”
‘Sono felice del fatto che abbiamo mantenuto la categoria, mantenendo l’impegno che avevamo preso a inizio stagione. Faremo tesoro degli errori commessi, fermo restando che quest’anno ci sono stati degli eventi imponderabili che hanno inevitabilmente condizionato la nostra stagione. Allestiremo sicuramente una squadra competitiva, sperando sia in linea con gli investimenti che faremo.”


