14.8 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6278

Lavoro. Unimpresa, fuori da eurozona +1 mln posti da 2008 a 2015

0

Mercato del lavoro a due velocità nell’ eurozona prima e dopo la crisi finanziaria internazionale: dal 2008 al 2015 l’occupazione è calata nell’area dell’euro di oltre 3 milioni di unità (-2%), , mentre è cresciuta di 1 milione (+1,4%) nei Paesi che non adottano la moneta unica. Una doppia situazione che nei sette anni in esame ha portato il totale degli occupati in territorio negativo per oltre 2 milioni (-1%). Fra i quattro grandi Paesi dell’eurozona, l’occupazione è aumentata in Francia (+456mila lavoratori) e in Germania (+1,6 milioni), mentre è diminuita in Italia (-625mila posti) e in Spagna (-2,6 milioni). Questi i dati di un rapporto del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale nell’Unione europea, complessivamente, il totale degli occupati è passato da 222,8 milioni a 220,7 milioni, nell’area euro da 146,7 milioni a 143,5 milioni e fuori dell’eurozona da 76,1 milioni a 77,1 milioni.

Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, dal 2008 al 2015 l’occupazione nell’Unione europea è calata di 2,1 milioni di unità (-0,97%) da 222,8 milioni a 220,7 milioni. Un risultato che è il frutto di andamenti opposti del mercato del lavoro, dentro e fuori della zona euro. Il totale dell’occupazione nei Paesi che adottano la moneta unica è calato di 3,2 milioni (-2,21%) da 146,7 milioni a 143,5 milioni; andamento opposto, invece, fuori dell’area monetaria unica, dove complessivamente si è registrata, nei sette anni sotto esame, un incremento dell’occupazione di 1,06 milioni (+1,40%) da 76,1 milioni a 77,1 milioni. Nel dettaglio dell’eurozona, analizzando i principali quattro Paesi, si osserva che in Francia e Germania l’occupazione è cresciuta: nel primo caso di 456mila unità (+1,76%) da 25,9 milioni a 26,3 milioni, nel secondo caso di 1,6 milioni (+4,33%) da 38,5 milioni a 40,2 milioni. I posti di lavoro sono diminuiti, invece, in Italia e in Spagna: nel nostro Paese di 625mila unità (-2,71%) da 23,09 milioni a 22,4 milioni, nel Paese iberico di 2,6 milioni (-12,72%) da 20,4 milioni a 17,8 milioni. Negli altri 15 Paesi dell’eurozona si è registrata una variazione positiva solo in quattro casi: in Austria di 154mila unità (+3,86%), in Belgio di 106mila unità (+2,38%), in Lussemburgo di 56mila unità (+27,72%), a Malta di 27mila unità (+16,98%). Quadro negativo, invece, per gli altri 11 Paesi: Cipro – 22mila (-5,74%), Estonia -15mila (-2,29%), Finlandia -94mila (-3,71%), Grecia -1 milione (-21,69%), Irlanda -164mila (-7,71%), Lettonia -159mila (-15,07%), Lituania – 92mila (-6,45%), Paesi Bassi -274mila (-3,19%), Portogallo -568mila (-11,10%), Slovacchia -10mila (-0,41%), Slovenia -79mila (-7,93%).

OCCUPAZIONE BOOM IN GERMANIA, CROLLANO I POSTI DI LAVORO IN GRECIA

In termini percentuali, la variazione peggiore è stata registrata in Grecia (-21,69%), in valori assoluti in Spagna (2,6 milioni di occupati in meno). Il balzo in avanti più significativo, invece, è quello del Lussemburgo in termini percentuali (+27,72%) e della Germania in valori assoluti (1,6 milioni di occupati in più). Si confrontano, dunque, due economie spesso messe in contrapposizione anche sul terreno politico: da una parte il boom dell’occupazione in Germania, dall’altro il crollo dei posti di lavoro in Grecia.

LONGOBARDI: “RIPENSARE FONDAMAENTA UNIONE EUROPEA”

“Noi ci guardiamo bene dal fare il tifo per l’uscita dall’euro. Tuttavia, non possiamo non constatare come l’attuale architettura normativa e politica che è alla base dell’eurozona richieda un profondo cambiamento. Dobbiamo ripensare le fondamenta dell’Ue. L’Europa deve crescere e integrarsi ancora di più, ma servono riforme importanti, politiche fiscali comuni e cooperazione su tutti i fronti” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.

 

 

 

Al Museo Lanciani presentazione del libro “Il Palazzo di Monterotondo” (Maria D’Auria)

0

Nuovo appuntamento al Museo Lanciani per la presentazione del libro

che racconta la storia del Palazzo di Monterotondo

Presentazione del Saggio di Storia dell'arte al Museo Rodolfo Lanciani
Presentazione del Saggio di Storia dell’arte al Museo Rodolfo Lanciani

Guidonia-Montecelio- Al Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani” continuano gli appuntamenti culturali anche  in estate.

Sabato 9 luglio alle ore 17.30 verrà presentata l’opera “il Palazzo di Monterotondo, una residenza baronale della nobiltà romana in Sabina tra XVI e XIX secolo”, di M. Temide Bergamaschi e Riccardo di Giovannandrea (Campisano Editore).

Un evento da non perdere per conoscere la storia del monumento-simbolo della città sabina, la cui torre lo rende ben riconoscibile anche dalla lontana Montecelio.

Dettagli

Genere: architettura

Listino: € 40,00

Editore: Campisano

Collana: Saggi di Storia dell’arte

Data uscita: gennaio 2015

Pagine: 416 (con oltre 30 illustrazioni in b-n e a colori)

Formato: brossura, illustrato

Lingua: Italiano

Sommario

Introduzione – Il Palazzo nel passaggio dagli Orsini ai Barberini tra XVI e XVII secolo – Famiglia Barberini – A dì 17 di novembre 1636. Nota et inventario della robba che stà nel Palazzo di Monte Rottondo consegnata da me Scipione Sertorio al signor Capitano Giovanni Antonio Gatti – Die undecima mensis aprilis 1648. Inventarium omnium et singulorum bonorum in Palati terre seu Castri Monti Aereti vulgo nuncupati Monte Rotondo in Sabinis – 1683. Inventario de mobili etc. esistenti nel Palazzo di Monte Rotondo dell’eccellentissimo signor prencipe di Pelestrina padrone – A di 20 Giugno 1697. Inventario delli beni mobili esistenti nel palazzo dell’illustrissimo et eccellentissimo signor prencipe di Palestrina padrone fatto in Monterotondo di ordine del detto signor prencipe con la presenza et assistenza, del signor Domenico Rigoni economo dell’illustrissimi signori Ruspoli – Famiglia Grillo – 1699. Inventario de mobili e guardaroba de Palazzo di Monte Rotondo – A dì 23 marzo 1708. Inventario novo di tutti i mobili, et altro nel Palazzo di Monte Rotondo, spettante all’eccellentissimo signore duca d. Domenico Grillo padrone – Famiglia Boncompagni-Ludovisi – 1814-1819. Descrizioni del mobilio nel palazzo ducale di Monte Rotondo – Il Palazzo attraverso le vicende risorgimentali – Bibliografia e fonti archivistiche

Maria D’Auria

Nuova giunta al Municipio VI. Comunicato M5S

Primo Consiglio al Municipio VI delle Torri.

Il Presidente Roberto Romanella del M5S presenta la nuova Giunta

Roma- Ieri, 5 luglio, si è insediata la nuova giunta del Municipio VI di Roma presso l’aula consiliare delle Due Torri in via Duilio Cambellotti. Il “mini sindaco” a Cinque Stelle, Roberto Romanella, a capo di uno dei municipi più grandi e complessi di Roma, ha presentato i componenti eletti, si è poi proceduto alla votazione a relativa nomina del presidente e dei vicepresidenti del Consiglio. Presentati anche i nuovi 4 Assessori in carica, tra questi l’architetto Andrea De Carolis è stato nominato vicepresidente del Municipio VI.

La nuova maggioranza a 5 Stelle è composta dai consiglieri Davide Lanza, Fabrizio Tassi, Alberto Ilaria, Silvia Foriglio, Valentina Fabri Zuccarelli, Laura Arnetoli, Ruggero Romanelli, Cristina Cerbara, Giuseppe Agnini, Gemma Smeragliuolo, Giancarlo Colella, Valentina Battistelli, Celestina D’Ariano, Antonio Muzzone, Alessandro Stabellini; all’opposizione: Nicola Franco, Antonio Villino, Massimo Fonti e Pamela Strippoli per Fratelli d’Italia,  Dario Nanni, Fabrizio Compagnone e Gianfranco Gasparutto del Pd; Valter Mastrangeli e Anna Maria Breccia della lista Marchini.

Roberto Romanella, nuovo Presidente del Municipio VI
Roberto Romanella, nuovo Presidente del Municipio VI

Contestati con toni coloriti, a fine Consiglio, i consiglieri dell’opposizione Nicola Franco (capogruppo FdI) e Valter Mastrangeli (Lista Marchini) che chiedevano con toni polemici, al Presidente Romanella, la presentazione del programma della maggioranza. Molti piddini presenti non hanno perdonato il “passaggio” di alcuni consiglieri storici del partito verso altri “colori politici”. È stato necessario l’intervento dei Vigili Urbani del Municipio per sedare gli animi e riportare la tranquillità nel primo Consiglio tenuto dal nuovo presidente.

Comunicato Stampa M5S

La nuova maggioranza del Municipio VI di Roma si è presentata ai cittadini che, numerosi, hanno partecipato questo pomeriggio al primo Consiglio Municipale nell’Aula di Tor Bella Monaca. Il nuovo presidente del Movimento 5 Stelle, Roberto Romanella, ha ringraziato la gente e invitato l’opposizione ad una “proficua collaborazione” per “un miglioramento della qualità della vita nel Municipio VI – ha dichiarato il “minisindaco” – Mi auguro che da oggi in poi lavoreremo tutti insieme per il bene del territorio”.

Nel corso della riunione sono stati, poi, designati il nuovo presidente del Consiglio municipale,  il consigliere del M5S Alberto Ilaria, e i vicepresidenti, Valentina Battistelli (M5S) e  Massimo Fonti (Fdi).

Infine, si sono presentati all’Aula anche i nuovi assessori già in carica del Municipio VI: Francesca Filipponi, Politiche Sociali; Andrea De Carolis, Politiche Abitative; Katia Ziantoni, Ambiente e Mobilità; Aristodemo D’Orrico, Bilancio, Risorse Economiche, Patrimonio e Commercio. Le altre deleghe, invece, sono ancora in via di assegnazione e saranno rese note nel prossimo Consiglio Municipale.

Ischia, depositata la documentazione per lo stadio Mazzella

Stadio_Mazzella_Distinti

Questa mattina l’Avv. Emanuele Di Meglio, per conto dell’Ischia Isolaverde, si è recato al municipio di Ischia per presentare l’istanza di utilizzo dello stadio Mazzella per la prossima stagione sportiva. Questo è un documento indispensabile per la partecipazione a qualsiasi campionato.

Pertanto tale richiesta non deve trarre in inganno: al momento l’Ischia calcio ha diritto alla serie D e per il ripescaggio in Lega Pro va seguito il protocollo stabilito dalla FIGC. In tanti si chiedono quale sarà il futuro della squadra gialloblù: è bene precisare che se non ci sarà nessuno pronto a rilevare le quote il futuro è abbastanza drammatico. Nelle prossime ore sapremo se la cordata napoletana, l’unica al momento con intenzioni concrete, sarà disponibile a subentrare all’attuale società. Marco Manna si sta muovendo nonostante il pesante il monte debiti. Nel frattempo i tifosi stasera si incontreranno al Polifunzionale per stabilire le strategie per aiutare l’Ischia Isolaverde.

Juve Stabia, è vicina la firma di un altro centrocampista

Ecco di chi si tratta

Dopo aver messo nero su bianco, con l’ingresso di Andre De Lucia, per ora nel settore giovanile ma con tanta voglia di investire anche nella prima squadra, la Juve Stabia continua a lavorare sul mercato per cercare rinforzi soprattutto a centrocampo, come richiesto da Gaetano Fontana. Secondo alcune indiscrezioni, il centrocampista Paolo Capodaglio, seguito da tempo e nell’ultima stagione in Lega Pro con la maglia della Casertana, sarebbe vicino alla firma. Si attende la fumata bianca…

C’è un solo giocatore per il quale Sarri sarebbe disposto a fare di tutto

I dettagli

C’è un solo giocatore per il quale Maurizio Sarri sarebbe disposto a fare di tutto per averlo ed è Piotr Zielinski. Il Corriere del Mezzogiorno scrive: “il suo agente è in costante contatto con l’entourage azzurro. La definizione della trattativa potrebbe risolversi molto prima del previsto. Negli ultimi giorni qualcosa è cambiato. Sarri potrebbe già avergli parlato convincendolo della bontà del progetto Napoli. Il centrocampista è sensibile al suo ex allenatore ed è probabile che sia proprio lui a dire finalmente «sì» al Napoli dopo tanti tentennamenti”.

Da Higuain ad Hamsik, le date dei rientri a Dimaro

I dettagli

Sabato la partenza per Dimaro, comincerà il ritiro per la stagione prossima, ma la Repubblica evidenzia i giocatori che mancheranno all’appello torneranno di volta in volta: il 13 luglio toccherà a Chiriches rientrare con il gruppo, poi sarà la volta di Hysaj. Mentre Hamsik e Strinic saranno in Trentino il 18, il rientro di Gonzalo Higuain è previsto massimo per il 20. Lorenzo Insigne e Dries Mertens rientreranno per ultimi.

Maradona, l’agente: “Diego vuole una collaborazione con gli azzurri”

Le sue parole

Stefano Ceci, agente di Diego Armando Maradona, ha parlato a Marte Sport Live: “Con il Napoli bisogna capire dove si vuole arrivare. La differenza con il Napoli di Maradona è proprio quel salto di qualità che ancora deve fare. Non sono stato chiamato ancora, ma Diego mi ha confidato che a lui farebbe piacere una sua collaborazione con il club azzurro. Maradona ha bisogno di Napoli e dei napoletani. Il suo amore non è cambiato. 

Come i ‘vecchi’ tempi, Sarri ripropone gli stessi allenamenti

I dettagli

Prima il pranzo alle ore 12 e poi test fisici. Maurizio Sarri incontrerà la squadra e darà il via alla nuova stagione. Il Mattino riferisce che il preparatore atletico Sinatti non cambierà di molto il programma di allenamento, sia per questo avvio che epr la durata della permanenza a Dimaro. Oggi, intanto, si darà un occhio anche alla bilancia per capire chi si sarà comportato male durante le vacanze.

DALLA SPAGNA – Problemi per Milik, il Napoli vuole chiudere subito per Immobile

I dettagli

Marca riporta di un forte interessamento del Napoli per l’attaccante di Torre Annunziata Ciro Immobile, oggi ancora al Siviglia ed è diventato l’alternativa al polacco Milik. Nelle ultime ore ci sarebbe stata una brusca frenata con la dirigenza dell’Ajax in quanto il club olandese non vorrebbe vendere il calciatore prima del preliminare di Champions League. Il Siviglia lo valuta 11 milioni, il Napoli non andrebbe oltre i 7.

Widmer e Zielinski sempre più vicini al Napoli

I dettagli

Napoli e Udinese, l’asse di mercato è sempre vivo: due calciatori friulani come il difensore destro svizzero Silvan Widmer ed il centrocampista polacco Piotr Zielinski sono infatti tra gli obiettivi del Napoli. Il Messaggero Veneto scrive al rigurado: “Zielinski è più vicino al Napoli che al Liverpool e al club partenopeo dovrebbe finire anche Silvan Widmer: le due operazioni dovrebbero portare nelle casse bianconere 22 milioni”.

Tonelli non è al raduno: ha chiesto due giorni di permesso

Le sue parole

Il collega di Repubblica ed inviato per Radio Marte Pasquale Tina ha dichiarato a Marte Sport Live: “Squadra in albergo, adesso ci sarà il pranzo. Non ci saranno Massimiliano Bongiorni e Corrado Saccone, collaboratori di Maurizio Sarri. Il neo acquisto Lorenzo Tonelli ha chiesto due giorni di permesso alla società, nulla di grave, ma ha concordato con il club che avrebbe posticipato il suo esordio azzurro”.

E’ iniziata ufficialmente la stagione azzurra 2016/2017

Il via alla nuova stagione

E’ cominciata ufficialmente la stagione azzurra 2016/2017. Il Napoli si è ritrovato stamattina a Castelvolturno per il primo giorno di raduno.

I calciatori sono giunti al Centro Tecnico intorno a mezzogiorno. Lì hanno trovato già Maurizio Sarri che ha accolto i calciatori uno ad uno.

Ad aprire l’arrivo della comitiva è stato Roberto Insigne, seguito da Valdifiori, Gabbiadini, De Guzman, Sepe e via via dal resto del gruppo.

Volti sorridenti ed abbronzati, i protagonisti azzurri si sono salutati tra abbracci e battute prima di recarsi insieme a pranzo.

Nel pomeriggio i giocatori svolgeranno test medici, fisici ed atletici.

Il Napoli si allenerà a Castelvolturno fino a venerdì e poi sabato mattina la comitiva partirà per il ritiro di Dimaro Folgarida in Val di Sole.

sscnapoli.it

Il tandem americano: uomo-donna; primo Presidente nero e prima donna (VIDEO)

L’America che continua a cambiare e a fare da battistrada con un inedito tandem eppur restando sempre se stessa. Nel 2008 Obama e Hillary Clinton sono stati uno contro l’altro per la corsa alla Casa Bianca. La spuntò lo stesso Obama che oggi afferma di vaerla sì battuta, ma che fu favorito dall’essere «nuovo» a scapito di una persona di lunga carriera e affidabilità come la Clinton che, come capita anche ad altre con lo stesso curricula, vengono a volte ingiustamente «date per scontate».

Obama e Clinton. il primo Presidente nero degli Stati uniti e la prima possibile futura Presidente donna, entrambi a bordo dell’Air Force One, l’aereo presidenziale, sono giunti ieri,  Martedì 5 luglio, a Charlotte in North Carolina dove, per la prima volta, si è potuto vedere il presidente in carica degli Stati Uniti, Barack Obama, partecipare a un evento elettorale a sostegno della candidata dei Democratici alle elezioni dell’8 novembre, la Hillary Clinton, ed il connubio (uomo donna, nero bianca) è stato rimarcato da diversi giornali che lo hanno messo in evidenza sottolineandolo come un momento esemplare nel cambiamento del paese.

Dal palco Obama ha detto di essere «pronto a passare il testimone» e che sarà la Clinton a raccoglierlo e a far bene mentre, per contro, pur senza nominarlo direttamente, ha più volte rimproverato al candidato dei Repubblicani, Donald Trump, dicendogli di non essere adatto al lavoro: «Questo non è un reality show, questa è la realtà. Quando arriva una crisi, non si può semplicemente uscire dal set. Non si può licenziare lo sceneggiatore», ha scherzato Obama. Ma poi non ha resistito fino in fondo a non nominarlo direttamente e si è tolto una sassolino dalle scarpe dicendo: «Donald, se stai twittando, Obama è delle Hawaii» con chiaro riferimento alla polemica a suo tempo sollevata dallo stesso sul fatto che Obama non sarebbe nato negli Stati Uniti.

IL TEMA ed il TANDEM, Obama-Clinton, è stato oggetto, ieri ed oggi, di tantissimi articoli e commenti sia sulla stampa Nazionale che Estera (USA in testa: President Obama still wields the same charm and vitality he used to defeat Hillary Clinton in 2008. ed ancora, Obama: I know Hillary Clinton can do the job). Noi, tra i tanti altri altrettanto degni di nota, abbiamo pensato di riproporvi l’editoriale di oggi, su La Stampa, a firma di Gianni Riotta.

BUONA LETTURA

Obama & Hillary costretti a volersi bene. GIANNI RIOTTA

Non appartengo a nessun partito organizzato. Io sono un Democratico», rideva il comico americano Will Rogers ma la fama di scapigliata banda politica è costata cara.

Dopo le quattro elezioni presidenziali vinte da F.D. Roosevelt, 1932-1944, e la quinta di Truman 1948, i democratici non hanno più vinto per tre volte la Casa Bianca, fermandosi sempre dopo otto anni, Kennedy-Johnson 1960-1968, Clinton 1992-2000. I repubblicani hanno ottenuto la presidenza dal 1968 con Nixon fino a Bush padre 1992, con la solitaria interruzione di Carter nel 1976, dominando Corte Suprema, Congresso, economia, cultura, diplomazia.

Per spezzare il trend ed avere erede Hillary Clinton, il presidente Barack Obama si getta nella mischia, volando a Charlotte, nel vecchio Sud della North Carolina, per un comizio in uno Stato che, dal 1976 a oggi, i democratici hanno vinto solo due volte e che intendono sottrarre finalmente al repubblicano Donald Trump. Obama e la Clinton sono politici veterani, professionisti: la campagna in cui il presidente sconfisse l’ex First Lady, nel 2008, non ha lasciato calore umano, ma prima, con glaciale calcolo, Obama nomina la rivale Segretario di Stato, poi si impegna per la tripletta «democrats», dopo 68 anni. Hillary e Obama sono diversi, lei concreta figlia di una famiglia repubblicana di Chicago, lui utopista e cerebrale, cresciuto tra Hawaii e Indonesia. La Clinton era per colpire Assad in Siria e far la voce grossa con Putin, Obama non crede che gli americani debbano avere un ruolo egemone, preferisce la guerra asettica dei droni.

Tutto dimenticato. Da qui a novembre Barack&Hillary saranno coppia affiatatissima, pur di battere il magnate Donald Trump. Obama sa che se Trump, ripetendo l’exploit nomination, vincesse a novembre, cancellerebbe il suo brand, dalla riforma sanitaria alle leggi per gli omosessuali, la politica estera cauta. Trump è «l’Anti-Obama», il suo manifesto è disfare quel che il primo presidente afroamericano ha provato a costruire. Obama non si batte solo per il triplete del partito, e neppure per la sua ex ministro (allora alquanto malmostosa), si impegna in difesa della propria eredità storica.

I sondaggi sono favorevoli. Il consigliere David Plouffe, stratega della sconfitta di Hillary nel 2008 e ora dei taxi Uber, stima che i democratici potrebbero conquistare fino a 350 punti elettorali, lasciandone a Trump meno di 200, una sconfitta bruciante. Hillary Clinton spera che, disgustati dalle uscite di Trump, ultima usare la Stella di Davide degli ebrei per insultarla («è la stella dello sceriffo!» s’è difeso, goffo, Trump) repubblicani moderati e indipendenti si astengano o cambino campo, dandole l’agognato controllo del Congresso. Con un giudice progressista della Corte Suprema da nominare, spezzando la maggioranza conservatrice che regna dal 1971, la Clinton avrebbe almeno quattro anni per lavorare all’agenda liberal cara a Obama, dai diritti civili al salario minimo a 15 dollari l’ora proposto dal socialista Sanders.

Ieri l’Fbi, pur criticandola come «imprudente», ha scagionato la candidata democratica dall’incriminazione sul caso delle email gestite da un server privato, non da quello ufficiale del Dipartimento di Stato. Il ministro della Giustizia Loretta Lynch ha a lungo, di soppiatto, conferito con l’ex presidente Bill Clinton e Trump ha tuonato contro «la gaglioffa Hillary», ma il rischio di un’inchiesta giudiziaria sembra eluso.

Tutto facile dunque? A prima vista si, il presidente è popolare, Trump detestato da donne e ispanici, tanti leader repubblicani non lo applaudiranno alla Convention di Cleveland. Ma le elezioni 2016 sono dirompenti come il Brexit inglese. Perfino Nate Silver, sondaggista che non sbagliava una previsione, ha sottovalutato Trump dandogli solo il 2% per la nomination. Donald Trump accusa Barack&Hillary di favorire Wall Street e i commerci, e propone una ricetta populista di protezionismo, dazi e Made in Usa. Anatema per i neoliberal, ma ricetta amata da sindacati, operai e impiegati senza lavoro. Se i giovani sanderisti restano a casa delusi da Clinton «moderata» e i loro padri la trovano «noiosa» e si lasciano conquistare dal richiamo della foresta «America N. 1!» la sorpresa è plausibile. Per evitarla, da Charlotte in luglio a Washington in novembre, vedrete ovunque l’Hillary&Obama Show lasciare in ombra il povero Bill Clinton.

Facebook riotta.it

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/editoriale –  lastampa / Obama & Hillary costretti a volersi bene. GIANNI RIOTTA

Sportitalia – Pjaca si allontana ma il Napoli può definire l’ operazione Rog nelle prossime ore

Ore calde per definire il futuro di Marco Pjaca. Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitailia, sul proprio sito ufficiale ha confermato l’ incontro tra Adriano Galliani e i dirigenti della Dinamo Zagabria. Pista Pjaca che sembra ormai tramontata per il Napoli che però resta alla finestra e potrebbe decidere di definire l’ affare Rog già nelle prossime ore:
Questa storia ha fatto impennare la valutazione, adesso ci vogliono almeno 25 milioni (se non di più) e il Milan potrebbe decidere di metterli sul piatto, cercando di capire quale sarà la reazione della Dinamo Zagabria. Il cambio di strategia è importante perché il club croato non aveva gradito molto il fatto che il Milan avesse parlato soltanto con l’agente.
Il Napoli? Ne aveva offerti 35 per Pjaca e Rog, oggi potrebbe decidere di definire soltanto l’operazione Rog, con Coric sullo sfondo…” .

 

Da alfredopedullà.com

Sky – Importanti aggiornamenti su Pjaca: il Milan prova a superare il Napoli e non solo

Gianluca di Marzio, giornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato, ha riportato importanti aggiornamenti riguardo Marko Pjaca sul proprio sito ufficiale. Sembrerebbe che il Milan abbia fatto notevoli passi  avanti per acquistare il talento croato superando la concorrenza delle pretendenti tra le quali il Napoli che aveva già trovato un accordo con la Dinamo Zagabria:
“Un blitz per tentare di assicurarsi uno dei migliori talenti in circolazione, superando la concorrenza di Juventus e Borussia Dortmund per provare a regalare un nuovo colpo di mercato a Montella. L’ad del Milan, Adriano Galliani, si trova infatti attualmente a Zagabria, con un arrivo in Croazia confermato e già avvenuto nella giornata di ieri, nel tentativo di portare in rossonero Marko Pjaca: previsto oggi un incontro con la Dinamo e con il presidente Mamic per il talento classe ’95, brillantemente messosi in mostra anche all’Europeo.
In giornata tornerà nella capitale croata anche l’agente del giocatore, dopo aver visto in mattinata il Borussia Dortmund. E la Juventus? Proposte al giocatore già formulate ed occhi vigili, a distanza, sul blitz rossonero, alla ricerca di una chiusura che possa portare Marko Pjaca a diventare un nuovo giocatore del Milan”.

 

Da gianlucadimarzio.com

Pjaca e Rog, le parole del ds della Dinamo: “Ora attendiamo un’ offerta ufficiale del Napoli”

Tomislav Svetina, ds della Dinamo Zagabria ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale croato Sportske Novosti riguardo un possibile approdo di Marko Rog e Marko Pjaca al Napoli:
“Un colloquio c’ è stato, ora attendiamo un’ offerta ufficiale da parte del Napoli. Non c’ è alcun bisogno di accelerare anche perché ci farebbe piacere se giocassero con noi i preliminari di Champions League”.
Sul fatto che Pjaca non gradirebbe particolarmente la destinazione Napoli, il ds ha aggiunto:
“Naturalmente rispetteremo la volontà del giocatore”.

Il Napoli vuole Milik, pronta un’ offerta di 20 milioni ma l’ Ajax…

L’ obbiettivo concreto del Napoli in questi ultimi giorni di mercato è Arkadiusz Milik. L’ attaccante polacco, attualmente in vacanza a Capri, ha sentito la dirigenza partenopea dando la propria disponibilità a trattare.Il Napoli è pronto ad offrire un quadriennale da 1,8 milioni di euro a stagione al calciatore e 20 milioni all’Ajax per il cartellino.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ci sarebbe la volontà dell’ Ajax di cederlo ma solo dopo il preliminare di Champions League. Si attendono sviluppi anche perché diversi club stanno seguendo Milik tra i quali la Juventus .

Napoli, l’ elenco dei convocati per il ritiro di Dimaro: assenti Zuniga e Uvini

L’ edizione odierna del Corriere dello Sport anticipa la lista dei 27 convocati che prenderanno parte nei prossimi giorni al ritiro del Napoli che si terrà anche quest’ anno a Dimaro. Esclusi Uvini e Zuniga,  Sarri ha deciso di optare anche per otto giovani tra i quali figurano Tutino e Roberto Insigne.
ECCO L’ ELENCO:
PORTIERI: Reina, Sepe, Rafael, Contini.
DIFENSORI: Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Tonelli, Maggio, Luperto, Granata, Lasicki, Celiento.
CENTROCAMPISTI: Allan, Jorginho, David Lopez, Grassi, El Kaddouri, Valdifiori, De Guzman, Dezi.
ATTACCANTI: Callejon, Gabbiadini, Negro, Roberto Insigne, Tutino, Dumitru.

Cerignola. Un Sindaco, un ragazzo ”somaro” ed i saccènti e quaquaraquà di turno (VIDEO)

È diventato virale il video trovatosi ad andare in rete sulla pagina FB  del Sindaco di Cerignola, Franco Metta. Pagina dove, c’è da annotare e non dimenticare o far finta di non capire,  andava – in DIRETTA – la cerimonia di inaugurazione che Metta intendeva trasmettere e documentare il che, pertanto, è cosa ben diversa da quella che alcuni (troppi) hanno provato a far passare e cioè: il lancio del video in se e per se, tanto per ….. e in modo avulso PER CUI ha suscitato tanti ma tanti commenti fuori luogo, fuori contesto e COMUNQUE inappropriati sulla scia di quello che ormai si ama definire “correttezza” mentre in realtà è solo buonismo lanoso e, alla fin fine, menefreghismo dato che è anche la via più semplice e facile da seguire. Secondo “queste persone” e per non indignarle, il Sindaco magari avrebbe dovuto premiare il ragazzo o, quantomeno coccolarlo e consolarlo per la bocciatura e questo anche se, evidentemente ed inconfutabilmente, il bambino di ciò proprio non poteva fregargliene di più.

Persino a livello chiaramente politico ci sono stati commenti, questi sì fuori buon senso e ragionamento serio e corretto, per niente SERI e, tra questi ad esempio, quello dei GIOVANI DEMOCRATICI (de che? ma quando mai? ma come? ecc ecc verrebbe da chiedersi, ed io me lo chiedo) che qui riporto in rigido copia/incolla dell’illuminato pensiero con, a seguire, il video della presunta colpa:

Il video del volgarissimo rimprovero del Sindaco di Cerignola nei confronti di un bambino appena bocciato. Il problema non sta nel rimprovero in sè per sè quanto nel volgarissimo linguaggio utilizzato dal primo cittadino, nel contesto in cui opera tal rimprovero e nel fatto che il video di questo accadimento è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina facebook di Franco Metta, dove è tutt’ora disponibile, senza alcuna tutela per quel minore. Vergogna!
PER QUESTI MOTIVI CI CHIEDIAMO… SE QUESTO E’ UN SINDACO!?

E questo è!

Il sindaco finito nel tritacarne mediatico dei Quaquaraquà del moderno (e facile) pensare  si è difeso sul social network scrivendo:

“Polemiche sul mio rimprovero al ragazzino, ieri sera? Si era vantato di essere stato bocciato. L’ho rimproverato, duramente e lo rifarei cento volte. Dopo l’ho tenuto abbracciato per tutto il tempo e gli altri ragazzini mi passavano di fianco e mi sussurravano di essere stati promossi. Io sono la vostra ossessione!

Che dire. Bene, bravo! E’ ora di finirla con questo lassismo che tutto perdona e su tutto sorvola in nome di un comodo e “peloso” senso civile che – in realtà –  è menefreghismo assoluto che porta a tanti sfaceli a partire dalla scuola, tanto per restare in argomento, dove, da quando per un malinteso senso di modernità si è abolito – ad esempio – il LEI tra Maestro o Prof ed alunno o studente e si è passato ad un VOLGARE (questo si lo è) TU che demolisce ogni ponte di quella distanza e di diverso livello che deve essere alla base di un rapporto tra persone di diversa età e, soprattutto, di diversa funzione si è giunti allo sfacelo attuale in cui versa la cosiddetta scuola moderna. Inutile girarci attorno, il TU porta alla “confidenza” e da questa all’abuso della stessa e, comunque, alla mancanza di rispetto, il passo è breve anzi … non c’è alcun passo da fare: si è già oltre.

BASTA. Altro di mio non aggiungo e mi permetto di far chiudere l’argomento all’ottimo GRAMELLINI che, nel suo Buongiorno odierno su La Stampa, così – nel merito – si esprime. Buona lettura e …. smettiamola di scegliere la strada breve e comoda del facile buonismo e ricordiamoci un vecchio detto: il medico pietoso fa la piaga cancrenosa. Ecco una santa verità ed è su questa scia che, secondo me – ed anche Gramellini – si è inserito il Sindaco confidando che, dopo la ramanzina, chissà, può darsi, forse, magari …. il ragazzino si ravvederà e, se non lui …. almeno molti dei tanti altri che lo hanno sentito; è questo sì che vale!

STANISLAO BARRETTA

Lo stupido che sei. MASSIMO GRAMELLINI

Circola in Rete un video dove il sindaco di Cerignola apostrofa in modo colorito un bimbo che con un certo orgoglio gli ha appena detto di essere stato bocciato a scuola. Se chiudi gli occhi, sembra di ascoltare Checco Zalone. Se li apri, ti appare un forsennato con la fascia tricolore che inveisce contro una creatura colpevole di esibire la bocciatura come una medaglia. «Lo stupido che sei!» è la frase preferita del checco-sindaco, che al piccolo strafottente impartisce una paternale del secolo scorso, rispetto alla quale ci si sente strattonati da sentimenti opposti: indignazione e nostalgia. Forse a un bambino certe cose andrebbero dette in altro modo. Ma è fuori discussione che qualcuno deve dirgliele, in quest’epoca di genitori fin troppo montessoriani, a costo di ferire la sua sensibilità. Altrimenti si rischia di fargli fare la fine di quel tale che all’esame di maturità si vantò dei suoi bassi voti in matematica e fisica sostenendo che si trattava di materie da ragionieri, senza sapere che il presidente della commissione era un ragioniere. Il membro interno gli sferrò un calcio poco montessoriano da sotto il tavolo, ma era troppo tardi. Lo studente presuntuoso si vide abbattere il giudizio finale di cinque punti. Una botta da cui non si è mai più ripreso, tanto che oggi scrive corsivi in fondo alla prima pagina della Stampa.

Il bambino mortificato dal sindaco è rimasto abbracciato al suo aguzzino per un buon quarto d’ora. Segno che la lezione l’ha imparata e forse persino gradita. Qualcosa mi dice che il prossimo anno sarà promosso a pieni voti.

vivicentro.it/opinione –  lastampa / Lo stupido che sei. MASSIMO GRAMELLINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati