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Trecase – La Gori comunica sospensione della fornitura idrica

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Nel comune vesuviano di Trecase verrà sospesa la fornitura di acqua potabile

La Gori ha comunicato la sospensione dell’erogazione idrica nel comune di Trecase per il prossimo martedì 12 luglio dalle 8 alle 14.

Il motivo è dovuto a lavori programmati di manutenzione della rete idrica.

Queste le vie interessate:

– Via Casa Izzo
– Via Sciesa
La Mission della Gori
GORI è il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano della Campania ed ha come principale obiettivo quello di rendere efficiente, efficace ed economica la gestione della risorsa acqua.

L’azienda mira a garantire all’utenza l’erogazione di acqua potabile, la cui qualità è assicurata da continui controlli, ed un servizio adeguato ad un moderno Paese europeo, anche attraverso la realizzazione di investimenti volti al miglioramento delle infrastrutture e riguardanti soprattutto l’innovazione tecnologica, con la costante attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.

Ufficiale – Paolo Capodaglio è un calciatore della Juve Stabia

Paolo Capodaglio dopo una lunga trattativa arriva alla corte di Gaetano Fontana

Nei giorni precedenti avevamo parlato di un interessamento della Juve Stabia per il centrocampista Paolo Capodaglio della Casertana (CLICCA QUI), il calciatore romano era ancora sotto contratto per un anno con la società del neo presidente Tilia (CLICCA QUI). La trattativa è andata avanti per diversi giorni perchè la situazione dei “falchetti” non era ancora chiara con il passaggio di proprietà che tardava a realizzarsi. Settimana scorsa è arrivata l’ufficialità per quanto riguarda il passaggio delle quote in favore dell’imprenditore romano Tilia e il centrocampista Capodaglio ha potuto chiedere la rescissione (CLICCA QUI) legandosi alla Juve Stabia.

Questo il comunicato ufficiale della società stabiese:

S.S. Juve Stabia rende noto che è stato perfezionato l’accordo per l’acquisizione delle prestazioni sportive del centrocampista, classe ’85, Paolo Capodaglio.

Capodaglio è un centrocampista centrale nato a Roma nel 1985. Nella scorsa stagione ha disputato il campionato di Lega Pro con la Casertana, collezionando con i rossoblù 27 apparizioni e mettendo a segno una rete. Calciatore di grande esperienza, ha fatto registrare oltre 180 presenze in campionati professionistici con le maglie di Teramo, Paganese, Mezzocorona, Alma Fano, Lupa Roma e appunto Casertana.

Di seguito le prime dichiarazioni di Paolo Capodaglio da giocatore delle vespe: “Nonostante le tante richieste, non volevo altro che la Juve Stabia. Sin dai primi contatti con l’allenatore e con la dirigenza, sono stato convintissimo nell’intraprendere questa avventura. Sono ambizioso e ho ritrovato questa caratteristica nella figura del tecnico e nella società, c’è un bellissimo progetto e sono molto motivato per fare bene e dare il massimo per i colori gialloblù”.

Ora nelle prossime ore si attendono altre notizie per le trattative ancora in piedi per allestire una rosa di tutto rispetto da consegnare nelle mani di Mister Gaetano Fontana.

I discorsi di Mino Martinazzoli in Consiglio Regionale. Presentazione del libro e intervento di Paolo Corsini

Interventi in Consiglio Regionale di Mino Martinazzoli dal 2000 al 2005. Una raccolta preziosa presentata alla Biblioteca del Senato dagli Onorevoli Paolo Corsini, Galperti, Pisanu e Zanda.

Roma – “Un’altra idea di Lombardia” è un volume che raccoglie i discorsi in Consiglio Regionale dal 2000 al 2005 dell’indimenticato Mino Martinazzoli, a cura di Roberto Tagliani e Danilo Aprigliano. La vita politica di Mino al servizio delle istituzioni è stata intensa e articolata e questo libro, oltre a mettere in evidenza la sua personalità intelligente e sensibile, consente di cogliere spunti e insegnamenti dal suo impegno per le istituzioni, portato avanti fino alla fine con passione e poliedricità.

Presentata il 13 giugno all’aula Spadolini della Biblioteca del Senato, questa pubblicazione detta il pensiero univoco dello statista bresciano sulla sua Regione e rappresenta un preludio, un’anteprima alla presentazione degli interventi parlamentari la cui pubblicazione è prevista per il prossimo settembre.

Alla presentazione del Libro sono interventi: il Senatore Luigi Zanda, Presidente del Gruppo Democratico al Senato, il Senatore Paolo Corsini che con Martinazzoli ha condiviso un’intera stagione amministrativa, l’On. Guido Galperti, che con Mino ha condiviso un’esperienza di una candidatura difficile e complessa e ha vissuto con lui una vita di consiglio raccogliendo intime confidenze e testimonianze di uno spaccato di vita non solo politico ma anche molto umano. Infine l’On. Giuseppe Pisanu, che ha avuto una carriera lunga e radicata nella vita politica del Paese, fornisce una visione della vicenda di Mino dal un punto di vista economico-finanziario. Moderatore dell’evento è stato il consigliere bresciano Gianni Girelli.

Guido Galperti ricorda i temi più “discussi” con Mino in Consiglio Regionale. Dal Federalismo al Presidenzialismo, la raccolta dei suoi discorsi rappresentano l’impegno forte e vero di un’intera legislatura.

Uno dei capitoli più suggestivi della biografia di Martinazzoli è senz’altro quello delle riforme. Sulla discussione relativa al referendum costituzionale, l’on. Giuseppe Pisanu esterna una personale riflessione: se a suo tempo si fosse prestata maggiore attenzione alla diversità dei compiti tra Parlamento e Governo, molto probabilmente si sarebbero raggiunte intese più rapide, e il referendum non ci sarebbe mai stato. Mino fu tra i maggiori protagonisti del confronto nazionale sulle riforme costituzionali,  ma anche sul concetto di Democrazia. A tal riguardo, le sue parole, pronunciate 8 anni prima della grande crisi, oggi suonano come profetiche, infatti molti studiosi ed esperti si interrogano su come e perché oggi falliscono le Nazioni, muoiono le economie e crollano le istituzioni: occorrono istituzioni politiche che siano in grado di spingere le istituzioni economiche e finanziarie a produrre non soltanto beni e servizi ma più giustizia sociale e una più equa distribuzione del potere. Ma per fare questo occorre che la politica ristabilisca la sua superiorità morale, il suo primato, il suo dominio sull’economia e la finanza.

Intervento del Senatore Paolo Corsini alla presentazione del libro
Intervento del Senatore Paolo Corsini alla presentazione del libro

L’appassionato intervento del Senatore Paolo Corsini ci ricorda come la candidatura di Mino Martinazzoli al Consiglio Regionale della Lombardia sia stata “una corsa verso la morte”: Mino ha vissuto quei 5 anni come una sorta di vero e proprio calvario, con la consapevolezza di ciò che avrebbe dovuto affrontare in quel quinquennio, pronto a sacrificarsi.

Per Martinazzoli è centrale questa successione: riflessività-argomentazione-aforisma. “Pochissimi sono i politici che possono essere riconoscibili come Mino per gli aforismi che ha utilizzato– ci ricorda il Sen. Corsini. La politica di Martinazzoli è intrisa di aforismi e ce ne rammenta alcuni citati anche a memoria. Mino aveva una straordinaria preparazione filosofica e teologica e quando parla di Nicodemo, il discepolo fariseo membro del Sinedrio e dottore della Legge, dice: la ragione sa tutto ma non sa nient’altro, oppure parafrasando Charleston, dice: ma quel signore non crede più in Dio. Eppure questo è il suo problema: non credendo più in Dio non è che non crede più a nulla, anzi… purtroppo crede a tutto.

In Martinazzoli è illuminante il gusto del paradosso che ha però incidenza sulla realtà. Quando dice che “Le maggioranze hanno ragione di governare… ma non governano perché hanno ragione”, esprime limpidamente l’idea che il consensus omnium non è il criterio della verità.

Il Senatore Corsini cita poi anche l’interessante concetto di “democrazia come limite all’abuso del potere sugli sconfinamenti”: ci ricorda di un bellissimo epistolario tra Martinazzoli e Noberto Bobbio in cui viene ripreso questo tema dai due, e Mino ribadisce il compito della politica che è quello che vincola agli abusi del potere.

Ci dettaglia poi i “limiti della politica” nei confronti della coscienza, della vita e dei partiti.

Nei confronti della coscienza perché la politica non può pensare di esprimere la totalità dei valori della coscienza; nei confronti della vita perché la politica non può compiere un’arbitraria intrusione e produrre un eccesso di normazione sui grandi temi della politica che afferiscono alla vita di tutti, così come nei confronti dei partiti auspica un ritorno dei partiti “al loro posto”. Quindi la politica ha un limite. Sono questi alcuni dei temi fondamentali delle riflessioni di Mino Martinazzoli.

Per Paolo Corsini, lo statista bresciano “è un cattolico liberale che esalta la libertà della coscienza con un’obbligazione del valore percepito, come ontologia della libertà che contempla il dubbio e l’inquietudine. Questo era Mino Martinazzoli: un politico assolutamente controcorrente e per molti versi innaturale sotto il profilo politico, cioè del modo in cui pensa il sistema politico. Lui è il massimo interprete di una politica del centro che per lui non è una topografia né un luogo, il centro è una relazione di stili, di costumi, è il luogo della cooperazione, della composizione conciliativa dei conflitti, è espressione di una politica che si fonda innanzitutto sulla critica della politica”. E aggiunge: “Quando nasce il Partito Democratico, Martinazzoli non si iscrive al PD (né alla Margherita) perché essendo l’ultimo interprete della tradizione cattolico-democratica, crede fermamente nell’autonomia dei cattolici democratici e nella possibilità di fare del popolarismo”.

Ci descrive un Martinazzoli estremamente sferzante nei confronti dell’evoluzione del sistema politico, da proporzionalista non aveva mai accettato il bipolarismo vero e proprio, era sferzante nei confronti dei partiti. Parlando dei comunisti diceva che “pretendono di aver ragione e di aver avuto torto”, non sanno dirci cioè qual è la loro idea del futuro e questo spiega anche la mancata alleanza con Occhetto. Mettendosi al centro, Martinazzoli impedì lo sconfinamento berlusconiano nell’area del centro.  E infine, rispetto allo slogan “più società, meno Stato”, Mino diceva “più società e più Stato”, cioè meno mercato dello Stato, così come per la Sanità, lo slogan era “Il mercato della Sanità fa male alla Salute”.

Tornando ai temi di fondo riguardante la sua idea di democrazia, Mino ritiene che l’interpretazione di democrazia non è mai stata quella di una forte personalizzazione da leadership, né di una semplificazione delle regole, l’idea di democrazia è data dalla coniugazione dalla rappresentatività e dalla partecipazione.

Infine, riguardo al tempo della Costituzione (dove per Martinazzoli il tempo non è una mai durata ma una profondità), lo statista scrive: “Non è il tempo delle convenienze immediate della politica politicante: le costituzioni hanno una durata storica, non possono essere schiacciate sulle esigenze della politica, le costituzioni vanno lette sulla prospettiva della lunga durata”.

Per quanto riguarda il suo essere democristiano, Mino ha sempre teorizzato la coniugazione tra la regola democratica e il principio cristiano: questo è il senso di esser stato democristiano.

Maria D’Auria

Sportitalia – Widmer attende solo la chiamata del Napoli

Ecco quanto riferito da Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia ed esperto di calciomercato, in merito a Silvan Widmer sul proprio sito ufficiale:
“Avanza Widmer: così abbiamo titolato ieri sera. Soprattutto ora possiamo aggiungere: Widmer aspetta il Napoli. Nelle ultime 24 ore gli sono arrivate proposte soprattutto dall’estero, ma a lui piacerebbe molto la destinazione in Campania. Confermato il particolare che Sarri vorrebbe un laterale già ben inserito in serie A, non a caso aveva avallato sia Vrsaljko che De Sciglio. E Widmer aspetta, con pazienza…” .

Da alfredopedullà.com

Amichevoli precampionato del Napoli: ecco le date

Alessandro Formisano, Head of Operation della Ssc Napoli, ha svelato quelle che saranno le date delle prossime amichevoli precampionato del Napoli nel corso della presentazione della nuova campagna abbonamenti. Ecco quanto evidenziato:
“La prima amichevole si giocherà il 1 agosto al San Paolo, abbiamo raggiunto in mattinata l’ accordo con un club del quale non annunciamo ancora il nome. La seconda si disputerà sempre al San Paolo il 7 agosto mentre ci saranno ben due trasferte in Europa. Nei prossimi giorni renderemo noti i nomi delle avversarie.
Per quanto riguarda le nuove maglie, la seconda sarà presentata nel corso del ritiro. La terza invece potrebbe essere presentata nell’ amichevole del 7 agosto”.

Sepe, l’ agente: “A Firenze esperienza negativa ma è cresciuto molto”

Raggiunto dai microfoni di Radio Crc, il procuratore sportivo Mario Giuffredi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a Luigi Sepe:
“Mi comunicano che Sepe sta facendo davvero molto bene nel ritiro a Dimaro. La scorsa stagione con la Fiorentina è stata sicuramente negativa ma, per certi aspetti, ha aiutato molto il ragazzo a crescere sul piano caratteriale e umano: caratteri essenziali per migliorare in questo sport”.

Accardi: “Witsel? Non è particolarmente adatto al calcio italiano”

Beppe Accardi, agente Fifa, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte riguardo ad Axel Witsel:
“Per me è un calciatore che farà fatica ad ambientarsi in Italia: si tratta di un centrocampista monopasso, quindi non particolarmente adatto al calcio italiano. Forse il suo nome è più importante di quello che è il suo valore reale. È chiaro che si tratta di un mio pensiero poi il Napoli sta facendo le proprie scelte. Per quelle cifre, però, andrebbero presi calciatori in grado di farti fare il salto di qualità e lui non è uno di questi”.

Pannullo: la verità su incontro lavoratori ex Avis.

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Il Sindaco Pannullo, sulla sua pagina di FB, chiarisce la vicenda del presunto diniego di incontro con i lavoratori Avis*.

Solo per amore della verità!

Non è affatto vero che abbia negato l’incontro ai lavoratori ex Avis, tutt’altro. Sebbene abbiano occupato l’aula dei consiglieri comunali in concomitanza con l’apertura del Comune agli invitati ad un matrimonio, subito mi sono recato da loro per ascoltare le legittime rimostranze. Nel contempo li ho invitati a chiedere un incontro che, in quasi venti giorni da sindaco non ho negato ad alcuno, nemmeno a singoli cittadini.

Quanto alla stampa, c’è stato un misunderstanding circa l’incontro, di cui mi sono assunto tutte le responsabilità, anche quelle non mie. Ho accolto tutti i giornalisti nel mio ufficio per riferire circa la vicenda accaduta in mattinata, rilasciando anche dichiarazioni ufficiali. La stampa avrà sempre le porte spalancate su Palazzo Farnese.

Tanto dovevo per amore della verità.

* AVIS, officine per la riparazione sia di treni che di autobus.

vivicentro.it/sud/politica  /  Pannullo: la verità su incontro lavoratori ex Avis.

Napoli, parte la campagna abbonamenti: i prezzi

Parte la campagna abbonamenti della Ssc Napoli per la stagione 2016-2017. Abbonamento che include tutte le partite in casa del campionato di Serie A e la prelazione esclusiva sulle partite in casa di Champions League e Tim Cup. Ecco i prezzi per ogni settore:
SETTORE   PREZZO INTERO   PREZZO RIDOTTO *

Curva A  € 350 + 5 prevendita   NON DISPONIBILE

Curva B  € 350 + 5 prevendita   NON DISPONIBILE

Distinti  € 750 + 5 prevendita    € 550 + 5 prevendita

Tribuna Nisida  € 800 + 5 prevendita   € 590 + 5 prevendita

Tribuna Posillipo  € 1500 + 10 prevendita   € 950 + 10 prevendita

TRIBUNA ONORE **  € 3000 + 10 prevendita    NON DISPONIBILE
* I ridotti sono riservati alle donne, ai ragazzi fino a 14 anni, ovvero nati dopo il 20 Agosto 2002 ed agli over 65, ovvero nati prima del 20 agosto 1951 con disponibilità limitata fino al 5% della capienza del singolo settore.
** Inclusa di ospitalità e parcheggio; solo 40 posti disponibili in vendita esclusivamente presso lo Stadio San Paolo.

Da sscnapoli.it (Anche foto)

BOLLETTINO METEO – Possibili ondate di caldo in Campania

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Pubblichiamo il bollettino meteo emesso dalla Protezione Civile

Dopo un periodo di instabilità meteorologica e caldo moderato l’estate fa sul serio, sono sempre più le giornate dal caldo intenso e nei prossimi giorni la situazione si “surriscalderà” sempre di più, tant’è che giornalmente il bollettino meteo descrive una situazione di persistente caldo su tutta la regione Campania.

Quello che segue è il bollettino meteo emesso dalla Protezione Civile che fa il punto della situazione non solo sotto il profilo meteorologico ma anche sotto il profilo della salute degli anziani e dei bambini:

VISTO L’AVVISO REGIONALE DI CRITICITÀ PER “ONDATA DI CALORE”, EMESSO DAL CENTRO
FUNZIONALE MULTIRISCHI-AREA METEOROLOGICA, AI SENSI DELLA D.G.R. N. 870 DEL 08/07/2005, SULLA
BASE DEI DATI DISPONIBILI, DALLE 14:00 DI OGGI, LUNEDÌ 11 LUGLIO 2016, E PER LE PROSSIME 48 – 54
ORE, POTRANNO VERIFICARSI CONDIZIONI DI CRITICITÀ PER RISCHIO ONDATE DI CALORE NEL TERRITORIO
DEI COMUNI CLASSIFICATI A RISCHIO MODERATO O ELEVATO, DI CUI ALL’ELENCO ALLEGATO ALLA D.G.R.
870 DEL 08/07/2005 PUBBLICATA SUL B.U.R.C.N.°37 DEL 01/08/2005.
IN TALI COMUNI SI PREVEDONO TEMPERATURE MASSIME CHE SARANNO SUPERIORI AI VALORI MEDI
STAGIONALI DI 4-5° C ASSOCIATE A SCARSA VENTILAZIONE E AD UN TASSO DI UMIDITÀ ELEVATO CHE,
NELLE ORE SERALI E NOTTURNE, SUPERERÀ IL 70-80%.
RITENUTO CHE TALI CONDIZIONI DETERMINANO UNA TEMPERATURA PERCEPITA SUPERIORE A
QUELLA REALE E CHE POTREBBERO DARE ORIGINE A SITUAZIONI DI CRITICITÀ E POSSIBILI DISAGI FISICI, IN
PARTICOLARE AGLI ANZIANI ED ALLE FASCE FRAGILI DELLA POPOLAZIONE, S’INVITANO GLI ENTI ED I
SINDACI IN INDIRIZZO, AMBITO PROPRIE COMPETENZE, DI ATTUARE LE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA,
ASSISTENZA E SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE INDIVIDUATA A RISCHIO DAL MINISTERO DELLA SALUTE NEL
“PIANO OPERATIVO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI DI CALDO SULLA SALUTE”
CONSULTABILE A QUESTO LINK

Insomma viste le condizioni meteo sarà fortunato chi in questi giorni potrà recarsi presso uno specchio d’acqua di qualsiasi genere per refrigerarsi oppure chi potrà usufruire dei condizionatori d’aria.

Venerato: “Candreva? Trattativa bloccata in questo momento”

Ciro Venerato, giornalista di Rai Sport ed esperto di calciomercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc soffermandosi sulla trattativa relativa ad Antonio Candreva:
“Quella di Candreva è una pista che sembra essersi un po’ raffreddata nelle ultime ore, i motivi sono essenzialmente due: il primo è relativo all’ ingaggio in quanto il calciatore chiede 3 milioni annui, cifra inarrivabile per il Napoli ed ecco perché il suo agente sta valutando anche l’ opzione Chelsea. Il secondo nodo riguarda Axel Witsel, se il Napoli dovesse prendere sia lui che Pereyra allora le chance di vedere Candreva in maglia azzurra si ridurrebbero di parecchio”.

ARENA DI VERONA QUARTA RAPPRESENTAZIONE DELLA TRAVIATA: MARTEDÌ 12 LUGLIO 2016

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Il 12 luglio alle 21.00 quarta rappresentazione dell’opera La Traviata, melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave e musica di Giuseppe Verdi.

Regia, scene, costumi e luci portano la firma di Hugo de Ana; le coreografie sono di Leda Lojodice. L’opera, commissionata a Verdi per il carnevale 1853 con libretto di Francesco Maria Piave, viene composta in appena quaranta giorni. Il regista argentino Hugo de Ana posticipa l’ambientazione di circa quarant’anni, in un’enorme pinacoteca ideale in cui il vuoto delle tele accentua il gioco tra verità e finzione scenica. È uno spazio in cui si intrecciano le dinamiche dell’esistenza: frivolezza, mondanità, leggerezza di sentimenti, prostituzione, ma anche scoperta dell’amore e sacrificio.Violetta è un personaggio profondamente umano, la cui sensualità è abilmente sottolineata anche dai costumi scelti per l’allestimento. Il regista ha guardato ad un periodo ben specifico, partendo da un quadro visto al museo Revoltella di Trieste, una “Dama delle camelie” italiana di fine Ottocento, di un pittore poco noto, Eugenio Scomparini: «Ho guardato più volte quella pittura… ed è proprio Violetta che sta morendo. Ho sempre avuto l’idea di utilizzarla come immagine in un teatro più piccolo. Così ho ambientato la vicenda nel 1890, un periodo in cui, con la rinascita del mondo industriale, l’ambiente lascia segni profondi anche sui lineamenti della protagonista. La mia intenzione è quella di sottolineare la sua fragilità interiore, ma anche di evidenziare le caratteristiche di donna ideale per dare una forza visiva maggiore all’uso di espressioni chiare nell’allestimento». Ne scaturisce così una Traviata più vicina alla tradizione, al bel stile italiano del melodramma.

Per la quarta rappresentazione del capolavoro verdiano ritroviamo Jader Bignamini alla direzione dell’Orchestra, mentre il cast sarà così composto: Violetta Valéry sarà interpretata da Nino Machaidze, nel ruolo di Alfredo Germont troveremoFrancesco Demuro, nelle vesti di Giorgio Germont vedremo Dalibor Jenis, Flora Bervoix sarà impersonata da Clarissa Leonardi, Annina da Madina Karbeli. Gastone di Letorières avrà il nome di Paolo Antognetti, il Barone Douphol diAlessio Verna, il Marchese d’Obigny di Romano Dal Zovo, il Dottor Grenvil di Paolo Battaglia, Giuseppe di Cristiano Olivieri e il duplice personaggio del Domestico/Commissionario di Victor Garcia Sierra.

Orchestra, Coro diretto dal M° Vito Lombardi, Corpo di ballo coordinato dal M° Gaetano Petrosino  e Tecnici dell’Arena di Verona, insieme a numerosi mimi e comparse.

 

Repliche: 15, 22, 26, 30 luglio 2016 (ore 21.00)

Valdifiori, l’ agente conferma: “La volontà della società e del tecnico è di trattenerlo”

Mario Giuffredi, procuratore sportivo, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli parlando, fra le altre cose, del futuro di Mirko Valdifiori:
“Posso confermare che la volontà della società e del tecnico Maurizio Sarri è quella di confermare Valdifiori. Il ragazzo è reduce già da una stagione in maglia azzurra e sicuramente farà del suo meglio per cercare di ribaltare le gerarchie e ritrovare una maglia da titolare. Bisognerà vedere cosa succede ma se Sarri vuole che Mirko rimanga, al ragazzo non può che fare piacere”.

Whatsapp: gli aspetti legali che tutti dovrebbero conoscere

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Guida alle principali condizioni d’uso di Whatsapp e agli aspetti inerenti la privacy

Da quando esiste Whatsapp la messaggistica istantanea ha definitivamente “spopolato” tra i cittadini del mondo: persone dei diversi paesi, infatti, possono comunicare e scambiarsi video, foto e messaggi vocali con una semplice connessione ad internet sul proprio telefonino.

Non tutti coloro che utilizzano Whatsapp, però, si sono soffermati ad analizzare gli aspetti legali che caratterizzano il servizio e che formano oggetto delle condizioni d’uso, nonostante queste, al momento in cui si è scaricata l’applicazione, sono state espressamente accettate.

Vediamo quindi quali sono le principali cose da sapere su tale applicazione.

Siti terzi

Innanzitutto, Whatsapp si solleva da qualsiasi forma di responsabilità inerenti gli eventuali link a siti di terze parti trasmessi per il suo tramite: contenuti, privacy policy e pratiche di piattaforme esterne non sono sotto il suo controllo e gli eventuali risvolti di illegalità che ne possono derivare sono di esclusiva responsabilità dell’utente.

Se quindi qualche amico o conoscente utilizza il servizio per reindirizzarci a siti spiacevoli, non potremo far altro che prendercela con lui senza pretendere che il servizio di messaggistica controlli i contenuti derivati da terzi.

Limiti all’utilizzo del servizio

La possibilità di utilizzare Whatsapp, poi, è subordinata alla sussistenza di determinati presupposti: se uno di essi viene meno, viene meno anche il permesso ad utilizzare il servizio.

Innanzitutto gli utenti possono utilizzare l’app solo per fini personali mentre non possono rivendere o pagare altri per l’uso o l’accesso al servizio.

Inoltre il servizio non può essere pubblicato o trasferito, copiato o distribuito né si può tentare di decodificarne, alterarne o modificarne qualsiasi parte.

Infine, ogni utente è ovviamente chiamato a rispettare sia i termini di servizio che le norme sulla privacy predisposte dalla società erogatrice del servizio.

Impegno degli utenti

Whatsapp richiede inoltre una serie di impegni agli utenti che hanno le necessarie abilità tecniche, come quello di non utilizzare sistemi automatizzati finalizzati ad inviare più messaggi di richiesta ai server o quello di evitare di tentare di decodificare il sistema o i protocolli.

A tutti gli utenti è poi richiesto di non raccogliere informazioni personali di terzi (compreso il numero di telefono) dal servizio, né di utilizzare i sistemi di comunicazione che questo offre per scopi di sollecitazione commerciale o di spam.

Diritti di proprietà intellettuale

In materia di proprietà intellettuale, nelle proprie condizioni d’uso Whatsapp chiarisce espressamente che il design del servizio, il testo creato, gli script, la grafica, le funzioni interattive e simili (con qualche eccezione), i marchi e i loghi in esso contenuti, sono di proprietà dell’applicazione o le sono stati concessi in licenza.

Per quanto riguarda gli status degli utenti, si ricorda che questi ultimi sono gli unici responsabili del loro contenuto, tanto che WhatsApp non rilascia alcuna garanzia in merito ad essi. Ogni utente, quindi, deve necessariamente disporre di eventuali licenze, diritti, consensi, autorizzazioni per l’utilizzo di Whatsapp.

Il problema viene in particolar modo in rilievo con riferimento al nome o alle immagini utilizzate nello stato: se si riferiscono a soggetti terzi, se ne deve aver prima acquisito il consenso o, comunque, il permesso.

Contenuti non ammessi

Particolarmente interessante è l’impegno richiesto da Whatsapp ai propri utenti di astenersi dal compiere determinate attività per il tramite del servizio messo loro a disposizione.

In particolare non è possibile inviare materiale protetto da copyright, da segreto commerciale o comunque appartenente a soggetti tutelati da diritti di proprietà.

Nel caso in cui sia violato il diritto d’autore di terzi o altri diritti di proprietà intellettuale, Whatsapp rimuoverà per quanto possibile i relativi invii e status. A tal proposito nelle condizioni di servizio è espressamente definito il percorso da intraprendere nel caso in cui si ritenga che sia stato leso un proprio diritto di tal genere.

Nelle condizioni d’uso è poi chiarito che non è possibile pubblicare falsità che potrebbero danneggiare il servizio o terzi e che non è possibile inviare tramite Whatsapp contenuti illegali in quanto osceni, diffamatori, offensivi, minacciosi, denigratori, razzisti e così via.

Per il tramite di tale applicazione non è inoltre possibile pubblicare pubblicità o sollecitare determinate attività, fingere di essere un’altra persona, inviare o archiviare materiale contenente virus, worm o altri codici, file, script o programmi dannosi, interferire o interrompere l’integrità del servizio o la sua prestazione e i dati in esso contenuti e tentare di accedere al servizio in maniera non autorizzata.

Tutti i contenuti per adulti devono infine essere identificati come tali.

Limitazioni di responsabilità

In maniera molto chiara, Whatsapp dedica una parte delle sue condizioni d’uso a sottolineare le proprie limitazioni di responsabilità.

In particolare nessuna responsabilità è assunta dal servizio per qualsiasi errore o imprecisione dei contenuti con esso trasmessi, per eventuali lesioni personali o patrimoniali conseguenti l’accesso e l’utilizzo del servizio stesso, per eventuali accessi o utilizzi non autorizzati dei suoi server e per tutte le informazioni personali salvate.

Non si ha alcuna responsabilità neanche in caso di interruzione o cessazione del servizio, trasmissione di bug, virus e simili, eventuali errori o omissioni di contenuto, perdite o danni di qualsiasi tipo.

Chi può utilizzare Whatsapp?

Ma l’aspetto forse più importante che emerge dai termini di servizio è che Whatsapp può essere utilizzato solo dai maggiori di 16 anni di età.

Peraltro esso non può essere utilizzato in paesi soggetti a embargo statunitense, che sono stati designati dagli USA come “supporter” del terrorismo o che comunque risultano in qualche particolare elenco tenuto dagli Stati Uniti.

Paesi terzi rispetto agli Stati Uniti

In generale il servizio di Whatsapp è offerto e controllato dagli Stati Uniti d’America.

Fatte salve le limitazioni di responsabilità, quindi, la legge applicabile per eventuali illeciti commessi per il suo tramite è quella del paese ospitante.

Ciò vuol dire che in Italia singoli comportamenti vietati, commessi per il tramite di Whatsapp, saranno comunque sanzionati anche se non lo sono negli USA.

Comportamenti sanzionabili

Ma quali comportamenti che possono essere posti in essere mediante Whatsapp sono sanzionabili?

La risposta, anche alla luce dell’esenzione da responsabilità, è semplice: tutti quelli che possono essere commessi con normali mezzi di comunicazione.

In generale si può dure che è vietato (e il servizio lo dice espressamente) l’invio di messaggi e contenuti di natura razzista, offensiva, pornografica, minacciosa, diffamatoria o comunque illegale.

Privacy

Per quanto riguarda la privacy, infine, con Whatsapp si può stare abbastanza tranquilli, specie negli ultimi tempi.

Il sistema ha infatti recentemente introdotto la tecnologia di crittografia “end-to-end”.

Essa in sostanza fa sì che i contenuti relativi a qualsiasi tipo di scambio avvenuto su Whatsapp siano visibili solo al loro mittente e al loro destinatario. Ne restano esclusi i Governi, gli hacker, le forze dell’ordine e Whatsapp stesso.

Valeria ZeppilliAvv. Valeria Zeppilli
E-mail: valeria.zeppilli@gmail.com
Laureata a pieni voti in giurisprudenza presso la Luiss ‘Guido Carli’ di Roma con una tesi in Diritto comunitario del lavoro. Attualmente svolge la professione di Avvocato ed è dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche – Diritto del lavoro presso l’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti – Pescara

vivicentro.it/l’esperto /  StudioCataldi / Valeria Zeppilli / Whatsapp: gli aspetti legali che tutti dovrebbero conoscere

L’ entourage di Pereyra: ”Il calciatore gradisce la destinazione partenopea”

Claudio Vagheggi, intermediario di mercato che sta collaborando con l’ agente di Pereyra, ha parlato così ai microfoni di Radio Crc:

“Sto collaborando con Sergio Furlan per il trasferimento di Pereyra. Posso dire che il calciatore gradisce particolarmente la destinazione partenopea. La squadra di Sarri potrebbe garantirgli maggiore continuità in termini di utilizzo. A breve potrebbero esserci aggiornamenti importanti sulla trattativa.
Widmer? Sono certo che con Sarri potrebbe migliorare molto, anche sul piano tattico. Il Napoli farebbe sicuramente due grandi acquisti se riuscisse a chiudere entrambe le trattative, inoltre Allan sarebbe felice di riabbracciare i suoi ex compagni”.

Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore

Ssc Napoli, la radio ufficiale – C’ è la volontà di trattenere Valdifiori da parte della società

A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione Radio Gol, il conduttore Valter De Maggio ha parlato di un clamoroso retroscena riguardo il futuro di Mirko Valdifiori. Ecco quanto evidenziato:

“Vi do una notizia su Mirko Valdifiori: abbiamo parlato con il procuratore e sappiamo che sia De Laurentiis che Maurizio Sarri sono intenzionati a trattenere il centrocampista anche per la prossima stagione. Questa la volontà della società, ora tocca all’ entourage del calciatore riflettere su questa proposta”.

Hysaj, l’ agente: “Per il momento nessun accordo, si cerca la soluzione migliore”

Mario Giuffredi, procuratore tra gli altri di Elseid Hysaj, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc in merito al futuro del suo assistito:

“C’ è stato un primo approccio ieri con il Napoli per discutere del rinnovo ma bisogna valutare diverse situazioni, capire se il club vorrà inserire anche una clausola rescissoria. Non è stato trovato nessun accordo per il momento, in questi casi serve del tempo ma credo che alla fine si troverà la soluzione migliore sia per il giocatore che per la  società. Elseid è cresciuto molto la scorsa stagione e se dovesse continuare su questo binario potrebbe diventare uno dei calciatori più importanti del Napoli, anche in ottica mercato”.

Roma, Alisson si presenta: “Sono concentrato solo sul campo. Szczesny? Concorrenza leale”

Indosserà la maglia numero 19  Alisson Ramses Becker, il portiere che Sabatini ha acquistato dall’Internacional di Porto Alegre. Una casacca pesante da portare sulle spalle, visto che prima di lui l’aveva indossata niente di meno che  Walter Samuel  “The Wall”. Dopo Doni e Julio Sergio, nella capitale arriva un altro portiere brasiliano, classe ’92, nato a Novo Hamburgo, alto 1,93 m e “di grandissima personalità”, parola del difensore ex Roma Juan. Nella sala stampa di Pinzolo, viene oggi presentato ufficialmente come calciatore della AS Roma. Queste le sue parole:

Le prime dichiarazioni sono del dg Baldissoni:
“Diamo il benvenuto ad un nuovo calciatore brasiliano, Alisson Ramses Becker . Ha solo 23 anni ed ha già 108 presenze con l’Internacional e ben 9 con la nazionale brasiliana di cui ha difeso la porta in Coppa America. Viene dall’Internacional di Porto Alegre. La Roma ha già comprato da questo club RobertoFalcao, non possiamo che augurargli lo stesso percorso di successi”.

Hai già parlato con il mister? Cosa ti ha chiesto?
“Mi ha spiegato come far ripartire l’azione, come avviare l’azione da dietro. Sono felice di essere qui, nello stesso club di Falcao e spero di ripercorrere le sue orme”.

Che differenze hai notato rispetto ai metodo di allenamento brasiliani?
“Se c’è qualche differenza, riguarda l’aspetto tecnico con i preparatori dei portieri. Il lavoro con la squadra è lo stesso”.

La presenza di Szczesny è più uno stimolo o un fastidio?
Sono molto felice di essere qui, non do importanza a ciò che succede fuori dal campo”.

Come stile preferisci Buffon o Neuer?
“Sono cresciuto con il mito di Buffon, era il mio idolo da bambino. Negli ultimi anni ho apprezzato anche Neuer, Probabilmente, Buffon è più forte tecnicamente, Neuer ha più forza e velocità. Ammiro entrambi pur rispettando le differenze tra i due”.

Sei contento anche sapendo che potresti non essere titolare? Il passaporto?
“Ribadisco che per me il tema non è importante. Szczesny ha fatto bene alla Roma ma io sono concentrato sul campo, voglio dimostrare il mio valore, ripagare la fiducia che mi è stata data e sono sicuro che ci sarà una concorrenza leale tra di noi. Sul passaporto non c’è ancora nulla di concreto, ma è una possibilità”.

Perché non hai scelto la Juventus?
“Il motivo è semplice: la fiducia che la Roma ha riposto in me. Mi hanno sin da subito presentato un grande progetto e sono sicuro che mi troverò bene qui assieme alla mia famiglia”.

Le tue caratteristiche tecniche? Ed i punti deboli?
Interviene Baldissoni: “I punti deboli non li riveliamo”.
“È difficile parlare di me stesso. Mi ritengo un portiere rapido, con un buon senso della posizione sia dentro che fuori dai pali. Posso migliorare su tutti i fondamentali, mi concentrerò in particolare sulle uscite con i piedi visto che qui è così importante”.

Ti aspettavi qualcosa di più dalla Coppa America?
“Sì, certamente avremmo voluto fare meglio. L’obiettivo era vincere il torneo ma il calcio è così, si vince e si perde. Il calcio brasiliano vive un momento di transizione, si sta ricostruendo ma vorremmo tornare a regalare gioie ai tifosi”.

In Brasile c’è tutta questa attenzione a come un portiere gioca con i piedi?
“Personalmente, a partire dalle categorie inferiori ho sempre cercato di giocare con i piedi con la finalità di diventare un portiere moderno, con un occhio sempre rivolto al calcio europeo. Il Brasile si sta adattando. Ci sono ancora dei preconcetti: quando il tifoso vede il retropassaggio rumoreggia un po’, ma si sta cercando di andare avanti. Io ho sempre cercato di giocare palla al piede perché in nazionale ho molti compagni abituati ad essere serviti così”.

Totti?
“Per me significa moltissimo, è un grandissimo onore giocare con un idolo mondiale. Mio nipote si chiama Francesco in suo onore ma non parlo ancora bene in italiano quindi non ho avuto modo di parlarci molto”.

Hai avuto modo di parlare con il connazionale ed ex giallorosso Doni? Come va l’ambientamento?
“Doni non lo conosco personalmente, solo per fama. Per quanto riguarda l’ambientamento, a livello climatico Roma è simile a Porto Alegre, con l’estate caldissima e l’inverno freddo. L’unico problema è relativo alla lingua, ma non credo che avrò grandissime difficoltà”.

In Italia si ritiene che i portieri brasiliani sono discontinui…
“Non sapevo di questa visione dei portieri brasiliani. Ribadisco che dono concentrato sul campo, sull’affinità con il reparto difensivo in particolare. Lavoro per raggiungere regolarità e costanza”.

Perché il numero 19?
“Era uno di quelli a disposizione, non ha un significato particolare. All’Internacional avevo il numero 1, anche in nazionale”.

In passato Falcao ha dichiarato che hai problemi nel guidare la difesa…
Interviene Baldissoni: “Non ci risultano queste dichiarazioni”.
“Non mi era giunta voce di queste dichiarazioni ed un po’ mi sorprendono ma del resto ognuno ha la sua opinione. All’Internacional ero diventato capitano anche per la mia capacità di guidare la squadra. Il portiere deve usare la forza e la testa e può capitare di prendere una decisione errata”.

 

Claudia Demenica

Banche, la Francia apre all’Italia: “Bisogna essere solidali”

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Fonti diplomatiche europee, però, frenano: “Un ammorbidimento della direttiva sul bail in per sostenere le banche italiane in difficoltà “sarebbe un boomerang” o “controproducente”. I titoli del credito sono in altalena

Banche, la Francia apre all’Italia: ristabilire la fiducia nel sistema bancario italiano attraverso la solidarietà europea. Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, in arrivo a Bruxelles per l’Eurogruppo, apre alla richiesta di flessibilità da parte del governo italiano spiegando che le regole “vanno applicate con intelligenza. Oggi è una preoccupazione per il governo italiano, quella di prendere le misure necessarie per ristabilire la fiducia nell’insieme del sistema bancario italiano. Credo sia nostro dovere essere solidali”.

Tuttavia a livello europeo c’è chi sostiene che un ammorbidimento della direttiva sul bail in per sostenere le banche italiane in difficoltà “sarebbe un boomerang” o “controproducente”. E’ quando dicono fonti diplomatiche europee. La preoccupazione sulle banche italiane e la trattativa in corso fra il governo e la Commissione sul modo di gestire la situazione senza violare le norme Ue sugli aiuti di Stato e sul “bail in”, quest’ultima in vigore dall’inizio di quest’anno, non saranno però oggetto di dibattito in Consiglio, domani.

“Non è tempo di discuterne a questo livello” , spiegano i funzionari ricordando che al momento “è già in corso un dibattito tra l’Italia e la Commissione”. Tuttavia, tra gli Stati membri “la posizione generale è che disfare le regole non sarebbe saggio”. In particolare, per quanto riguarda la direttiva Brrd sul risanamento delle banche, “le norme sono state decise dopo un duro lavoro, e qualsiasi alleggerimento delle stesse avrebbe effetti controproducenti”, secondo il diplomatico. Oggi pomeriggio, i ministri delle Finanze europei si riuniscono nel formato a 19 dell’Eurogruppo. Una presa di posizione che ha prodotto l’immediato effetto di frenare le vendite in Borsa sull’intero comparto: resta sugli scudi Mps, mentre salgono in altalena Ubi, Unicredit, Banco Popolare, Bpm e Intesa Sanpaolo.

La situazione delle banche sarà dunque all’ordine del giorno dell’Eurogruppo anche perché le regole europee permettono già la ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato di banche solvibili a cui però dovrebbe essere associato il contributo di azionisti e di obbligazionisti: il governo italiano, invece, vorrebbe strappare una sospensione di questo principio. L’applicazione del bail-in su Mps travolgerebbe infatti 60mila risparmiartori che hanno acquistato allo sportello un bond da 2,16 miliardi di euro emesso dalla banca per finanziare l’acquisizione di Antonveneta. Un rischio che il governo non può permettersi di correre in un contesto delicato, segnato da rischi alla stabilità finanziaria e dal prossimo voto sulla riforma del Senato.

Il nodo è complesso, ma la Commissione si è detta disponibile a trovare un accomodamento per gli investitori non istituzionali. Bruxelles – di fatto – è stretta fra il desiderio di rispettare le regole Ue e la consapevolezza che la vicenda bancaria italiana è seria, e potenzialmente dannosa per il resto dellazona euro. Probabile quindi che si trovi un accordo sfruttando le stesse regole Ue secondo cui il bail-in può essere sospeso quando sia a rischio la stabilità finanziaria. Una tesi sostenibile nel caso di Mps, dal momento che si tratta della terza banca italiana.
Banche, la Francia apre all’Italia: “Bisogna essere solidali”

Tribunale di Milano : ”La supertassa sui permessi di soggiorno discrimina gli stranieri”, governo condannato a risarcire

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La sentenza del tribunale di Milano che bacchetta ministeri e presidenza del Consiglio e apre la strada ai rimborsi di quanto pagato dal 2011. “Sproporzionata” la tariffa da 100 a 245 euro chiesta per il rilascio e il rinnovo del documento rispetto a quanto pagano gli italiani per certificati analoghi

Il ministero dell’Interno, quello dell’Economia e la presidenza del Consiglio dei ministri sono stati condannati dalla prima sezione civile del Tribunale di Milano a risarcire i danni a sei cittadini stranieri che avevano pagato la “supertassa” per il rinnovo o la richiesta del permesso di soggiorno, che varia dai 100 ai 245 euro. Nell’ordinanza firmata dal giudice Martina Flamini si legge che è “discriminatoria” e “sproporzionata” la tariffa richiesta agli stranieri residenti per la domanda di rinnovo o rilascio del permesso di soggiorno, anche non di lungo periodo. La tassa sul permesso di soggiorno è stata introdotta dal Decreto ministeriale del 6 ottobre 2011.

Il decreto  era stato annullato dal Tar del Lazio nel maggio scorso, su ricorso promosso dalla Cgil, a seguito di una pronuncia della Corte di Giustizia europea del settembre 2015  che aveva ritenuto la tassa un ostacolo eccessivo al conseguimento del permesso di soggiorno (sia a tempo determinato, che indeterminato). Annullamento arrivato anche perché la “tassa” era molto più alta di quella necessaria per qualsiasi analogo documento amministrativo richiesto agli italiani.

Nonostante i due pronunciamenti, della Corte eutopea e del Tar, il ministero fino ad oggi non aveva ancora provveduto alla modifica della normativa e sinora nessuno straniero aveva ottenuto il rimborso di quanto pagato in passato. Ora, nel  provvedimento del Tribunale miilanese il giudice condanna il due ministeri e il capo del Governo alla restituzione parziale di quanto versato dai sei ricorrenti, tutti immigrati regolarmente residenti a Milano,  difesi dagli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione).

I due legali e l’associazione – specializzata in ricorsi contro la pubblica amministrazione quando ci sono gli estremi per la denuncia di razzismo o discriminazione – reputano che la decisione del Tribunale sia importante non solo perché ribadisce l’illegittimità della tassa nella misura prevista dal decreto (che ancora oggi viene richiesta dalle Questure “del tutto illegittimamente”  secondo gli avvocati) ma anche perché apre la strada ai rimborsi di quanto pagato dal 2011 (anno in cui la “supertassa” è stata introdotta) da tutti gli stranieri che in Italia hanno chiesto o rinnovato il permesso di soggiorno.

“Ora, anche il Tribunale di Milano decreta che l’aver richiesto un pagamento in misura non consentita dall’ordinamento europeo costituisce anche discriminazione e viola il principio di parità di trattamento previsto dalla Direttiva 109/2003, proprio in quanto pretende degli stranieri una tassa sproporzionata rispetto a quanto previsto per analoghi documenti per i cittadini italiani”, spiegano i due avvocati delll’Asgi. “L’importanza della pronuncia milanese deriva soprattutto dal fatto che, per la prima volta, viene affermato il diritto al rimborso di quanto pagato dagli stranieri dall’entrata in vigore del decreto”.

Nella sentenza si legge: “La discriminazione per motivi di nazionalità opera, in ragione del mero rilievo del trattamento deteriore riservato allo straniero quale effetto della sua appartenenza ad una nazionalità diversa da quella italiana (…).  La parte ricorrente ha dimostrato che i cittadini stranieri, costretti a corrispondere le somme per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, sono vittima di discriminazione diretta fondata sulla nazionalità”. Pertanto il giudice “condanna le pubbliche amministrazioni” a restituire a tre che hanno fatto ricorso “la somma di euro 245,00 ciascuno, nonché a restituire” agli altri “la somma di euro 145,00 ciascuno” e anche al pagamento delle spese legali per 6.100 euro.

vivicentro.it/cronaca  repubblica / “La supertassa sui permessi di soggiorno discrimina gli stranieri”, governo condannato a risarcire” ZITA DAZZI