12.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6265

Ssc Napoli, la Radio Ufficiale – 75 milioni più Giroud potrebbero stuzzicare De Laurentiis

A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione Radio Gol, il conduttore Valter De Maggio si è soffermato sul futuro di Gonzalo Higuain:
“Potrebbe accadere che l’ Arsenal presenti un offerta choc a De Laurentiis che, in quel caso,  potrebbe cedere. La volontà del Napoli è quella di confermare Higuain, il messaggio al club londinese è questo: o si sborsano i 94 milioni della clausola o si presenta un’ offerta che non si allontani da queste cifre inserendo Giroud. Per 75 milioni più il cartellino dell’ attaccante francese l’ affare potrebbe andare in porto, in seguito si potrebbe puntare su Mauro Icardi. L’ Arsenal è pronta a offrire 8 milioni netti a stagione al pipita contro i 7,5 più bonus offerti da De Laurentiis”.

Arsenal, l’osservatore: “Higuain piace all’Arsenal, ma non è il solo”

Le sue parole

Higuain all’Arsenal o no? La chiacchierata c’è stata e Arsène Wenger ci pensa. La redazione di Gonfialarete.com ha contattato Neil Banfield, capo degli osservatori dell’Arsenal in Italia:

60 milioni + il cartellino di Giroud, è questa l’offerte che l’Arsenal ha pronta per acquistare Higuain?
“Non posso dire che è vero, come non posso dire che è falso. Semplicemente perchè di queste cose non ne so niente (ride, ndr). Sono uno scout, il mio lavoro è un altro. Ciò che è certo, è che Higuain piace all’Arsenal sin da quando era al Real Madrid e Wenger avrebbe già voluto portarlo a Londra a quel tempo. Sono stato diverse volte al San Paolo quest’anno. Ho seguito soprattutto le partite di Europa League. Consideriamo le competizioni europee più attendibili nel giudizio di un giocatore, il calcio italiano è in continuo declino negli ultimi dieci anni. A parer mio, solo Napoli e Juventus giocano un calcio moderno ed europeo, tutte le altre giocano solo per non perdere. E’ più difficile capire se un giocatore può essere più o meno adatto alla Premier League guardandolo in una partita del campionato italiano. Esistono due categorie di giocatori: quelli da osservare e quelli da acquistare. Di Higuain non hai bisogno di fare scouting o di preparare un report, tutto il mondo conosce il Pipita. Devi solo decidere se preparare un pacco di milioni per andarlo a comprare, oppure no”.

Quale calciatore del Napoli avete osservato allora?
“Diversi: il Napoli ha tanti giocatori forti, di valore europeo, che possono far bene anche in Premier: ad esempio Koulibaly. E’ un giocatore molto forte e che quindi ovviamente piace a tutta la Premier, mica solo a Chelsea ed Everton. Tutte le squadre hanno uno scouting per l’Italia e tengono d’occhio le migliori compagini della Serie A. Koulibaly ha avuto un miglioramento impressionante nella sua ultima stagione rispetto alla prima che ha giocato con la maglia del Napoli. Sarri ovviamente ha i suoi meriti, ma la chiave di tutto si chiama Raul Albiol. E’ lo spagnolo il vero perno della difesa del Napoli, il leader difensivo. E’ lui che guida Koulibaly e gli permette di esprimersi in tutte le sue qualità. Sarri ha permesso ad Albiol di migliorare rispetto alle difficoltà che aveva con Benitez ed il miglioramento di Albiol ha migliorato Koulibaly“.

All’Arsenal in passato fu accostato anche Insigne…
E’ uno dei pochi veri talenti del calcio italiano, ma gli manca ancora un ultimo step. E’ capace di servire l’ultimo passaggio in maniera straordinaria e di fare gol fantastici, ma deve crescere e diventare più forte nella testa, perchè queste cose le fa una volta ogni cinque partite, gli manca di essere continuo nelle sue giocate e anche dal punto di vista tattico“.

Se proprio dovessi consigliare a Wenger di acquistare un calciatore del Napoli?
“C’è un calciatore nel Napoli per cui farei follie, firmerei l’assegno in bianco. Questo calciatore è Jorginho: il mediano più forte che c’è in questo momento in Serie A. Vederlo giocare è un piacere per gli occhi, mi fa impazzire”.

 

Di Bello: “Il futuro dell’Ischia resta in bilico”

ischia dibello-

Per la SS Ischia Isolaverde Srl è opportuno portare a conoscenza dei tifosi che diverse sono le complicazioni che si stanno affrontando per poter dare continuità all’attività della società. Come è apparso su più di un organo di stampa dell’isola, le trattative per la cessione del pacchetto di quote della Ns. società, ha interessato, nei giorni scorsi, sostanzialmente due interlocutori, con i quali, il Ns. mandatario, Avv.to Emanuele Di Meglio, nonché la società, più volte hanno incontrato i rappresentanti delle citate due cordate. La prima è riconducibile all’Avv.to Salvatore Napolitano, del foro di Avellino; mentre la seconda è riconducibile al sig. Mattia Scibilia. Entrambe le cordate sono state informate della volontà di far parte della costituenda compagine societaria, per una parte (circa il 49%), anche la cordata ischi tana riconducibile alla ASD Nuova Ischia, con quest’ultima che avrebbe incontrato anche una delegazione dell’Avv.to Napolitano.
Delle due cordate, purtroppo, ad oggi ci è necessario riferire che nulla è stato ancora concluso e ciò rende senza alcun dubbio difficile il prosieguo dell’Ischia Calcio. La cordata dell’Avv.to Napolitano, due giorni fa ha comunicato di desistere nel portare avanti la trattativa, motivando la decisione per sopravvenute urgenze di salute dell’imprenditore capofila, sig. Marino Sellitto.
Si è ancora in trattativa con la cordata Scibilia, ma le cui richieste al momento non appaiono conformi e corrispondenti alle esigenze di avere garanzie per la effettiva continuità per la SS 2016-2017. Si è in attesa di perfezionare tali aspetti.
In considerazione di quanto sopra riferito, con il presente comunicato, si rende opportuno fare chiarezza con ciò che sta accadendo con gli interlocutori con i quali si sta trattando il subentro nell’Ischia Calcio, auspicando in ogni caso che la società possa trovare soluzioni almeno fino a quando le opportunità di iscrizione al prossimo campionato di LND – Serie D venga ancora consentito dalle norme federali.

Oddo: “Sono io che mi adatto ai miei calciatori”

0
                                                                                    Oddo, tecnico del Pescara, ha parlato in conferenza stampa.

Vigilia prima della partenza per il ritiro estivo del Delfino (il Pescara comincerà la preparazione pre-campionato a partire da domani 14 luglio tra le montagne di Palena, centro abruzzese in provincia di Chieti, fino al prossimo 4 agosto ndc), ed ecco che il tecnico degli abruzzesi, Massimo Oddo, ha approfittato di questa giornata per rilasciare alcune dichiarazioni e valutazioni circa questa prima fase di calciomercato nella conferenza che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 13 luglio presso la sala stampa dello stadio Adriatico – “Cornacchia”.“

“Sono molto soddisfatto di questa prima fase del nostro calciomercato, dal momento che abbiamo preso sia dei calciatori di prospettiva, che atleti che rappresentano una garanzia. Per me non è importante il blasone di un’atleta, bensì sono interessato al suo reale valore. Dobbiamo rimpiazzare una punta, dopo la partenza di Lapadula, ma non necessariamente dovrà avere le stesse caratteristiche di Gianluca. Sono io che mi adatto al gioco dei calciatori e non è mai stato il contrario. Sono stati fatti nomi importanti (Matri, Pinilla e Immobile ndc), ma si tratta solo di voci che non hanno alcun riscontro. Cerchiamo anche un centrale di difesa, e non è escluso che potremmo passare ad una difesa a cinque in serie A, da quella a quattro che abbiamo adottato in serie B.

Tutto dipenderà dalle caratteristiche dal nuovo centrale di difesa. L’intelaiatura della nostra squadra è la stessa dell’anno scorso. Verre e Memushaj li considero incedibili, a meno  di un’offerta allettante dal corrispettivo di 5/6 milioni ( sorride ndc).

Proveremo anche in serie A ad imporre il nostro gioco, dal momento che si tratta di una nostra caratteristica peculiare. Il nostro obbiettivo minimo è la salvezza, mentre vedo favorita per la corsa scudetto ancora una volta la Juventus, sebbene il Napoli potrebbe dare ai bianconeri molto filo di torcere. Il mio contratto? Oggi firmo la proroga fino al 30 giugno 2019. Sempre se il presidente non ci ripensi (ennesimo sorriso per il tecnico campione del Mondo nel 2006 ndc).”

Un Massimo Oddo, soddisfatto, sereno, tranquillo, sorridente e per nulla infastidito dal caldo torrido che attanaglia la cittadina rivierasca di Pescara, la cui squadra calcistica domani comincerà ufficialmente la preparazione verso il sesto campionato di serie A della sua storia. Il primo come trainer per Massimo Oddo.

CHRISTIAN BARISANI

VIDEO – Gino Rivieccio incanta Dimaro

Clicca sul player per vedere il video

Un appuntamnto che non si poteva perdere quello con lo show di Gino Rivieccio. Inizialmente si doveva tenere sul palco posto nella piazza di Madonna della Pace, a Dimaro, ma poi, complice le condizioni meteo, è stato spostato nel Teatro. Lo showman ha deliziato con tante battute ma anche con l’imitazione di Maurizio Sarri.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Clicca sul player per vedere il video

L’Orda Azzurra Speciale Dimaro, tutti i giorni dalla ore 15 su ViViRadioWeb

Torna L’Orda Azzurra speciale Dimaro

Segui il consueto appuntamento con L’Orda Azzurra che torna nello Speciale Dimaro. Tutti i giorni alle ore 15, segui le ultime dal ritiro di Dimaro dove la SSC Napoli si sta allenando agli ordini di Sarri: interviste, calciamercato e tanto altro per farvi vivere il più possibile la parte iniziale della stagione azzurra con Ciro Novellino inviato di Vivicentro.it.

Come sempre potrete ascoltarla in diretta a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/tracce-di-lorda-azzurra

 

Tra Andria e Corato la tragedia che non “poteva” accadere

0
La nostra modernità non contempla tragedie ANTONIO SCURATI

Tragedie – Ci siamo illusi di poter mettere fine a ogni incidente. Istintivamente collochiamo lo scempio in un luogo remoto

«Dov’è mia figlia, vi prego, fatemela vedere».

Una madre barcolla tra le corsie di un ospedale terremotato dal disastro. Il suo mondo all’improvviso è finito. Spera con tutta se stessa nel corpo pulsante, nel sangue vivo da ferita, nella vita cruda e verde dell’infanzia, ma è a tal punto disperata che si sazierebbe anche del corpo morto. Purché glie la facciano vedere.

Questo confine impalpabile tra la speranza più fervente e la disperazione più atroce, questa linea scritta a matita tra la vita e la morte, questo è quel che si dice “tragedia”. Solo quando si abbatte su di noi capiamo quanto, nel nostro tempo, la parola sia abusata. La impieghiamo per vegliardi trapassati nottetempo nel proprio letto, vi facciamo ricorso per nominare modesti danni patrimoniali causati da periodici crolli di borsa, la sprechiamo con vergogna perfino per un ottavo di finale perduto ai calci di rigore. Non vi è una sola creatura vivente che, alla fin della fiera, quando si arriva proprio in fondo in fondo, non sia un dilettante della morte. Eppure, noi che viviamo al principio del XXI secolo in Occidente, sul versante esangue della storia, sembriamo non raccapezzarci più, sembriamo quasi non capirla, o fingiamo di non saperlo più fare. Siamo diventati degli idioti della morte.

Frastornati dalle centinaia di quotidiane stragi mediatiche, cinematografiche, televisive, internettiane, siano esse filmate da superbi registi, da telecamere di sorveglianza a circuito chiuso o da giovani madri e compagne sedute sul sedile del passeggero, e, al tempo stesso, gioco forza – bisogna pur continuare a vivere – sostanzialmente indifferenti a esse, quando veniamo raggiunti dalla notizia dell’ennesima morte di massa, perfino quando le sue immagini ci scorrono davanti agli occhi, ci smarriamo.

  • LEGGI ANCHE – Scontro fra due treni in Puglia, 27 morti e 50 feriti. “Forse un errore umano”. Trovata la scatola nera  

Istintivamente collochiamo lo scempio in un altrove remoto. Iraq, Messico, Bangladesh, ci diciamo. Snoccioliamo i grani del rosario dello spettatore blasé della sofferenza altrui. Poi aguzziamo la vista e leggiamo con più cura la notizia: «Scontro di treni tra Andria e Corato». Allora cadiamo nel disorientamento totale. Ma come, ci chiediamo l’un l’altro increduli, il treno non era il mezzo di trasporto più sicuro? Ma come, protestiamo, una catastrofe in provincia di Bari?! Ecco che, allora, sommando in un rapido conto della serva tutte le recenti notizie di carneficine inattese sulla soglia di casa, ci scopriamo inermi, vulnerabili, esposti in ogni centimetro del nostro corpo alla minaccia violenta. Ecco che anche questa del 2016 diventa l’estate del nostro sgomento. E dimentichiamo che noi, donne e uomini nati in Occidente dopo la fine della seconda guerra mondiale, siamo il pezzetto di umanità più agiato, sano, longevo, florido, sicuro e protetto che abbia mai calcato la faccia della terra.

Questo crampo mentale lo si deve, senz’altro, all’ingorgo psicologico prodotto dalle alluvioni di morti mediatiche. C’è, però, anche una ragione più profonda, più antica: siamo le vittime di una delusione epocale. Ad averci delusi è niente meno che la modernità. L’epoca che si era aperta sotto l’insegna delle magnifiche sorti e progressive, che si era impegnata a fondo in un progetto capillare di previsione e controllo, che si era votata all’ingegneria della società e del mondo, che si era lasciata guidare da rivoluzionari, profeti e statisti, che aveva venerato prima gli esploratori degli angoli sperduti del globo terracqueo, poi gli scienziati scopritori dei vaccini antipolio e sempre i poeti che ne avrebbero eternato le imprese, la modernità che aveva promesso la fine di ogni incidente. Ci ritroviamo, a valle di tutto questo, a idolatrare maestri del brodetto di pesce, a votare senza nessun entusiasmo modesti amministratori di condominio (nella migliore delle ipotesi) e a leggere di madri ipermoderne e iperistruite che, girata la ruota del progresso, arrivano nelle metropoli d’Occidente a non vaccinare i figli in ossequio ai ciarlatani d’internet. A un tratto, allora, in queste estati del nostro scontento, nonostante la razionalità delle scienze statistiche ci dica il contrario, ci sembra che l’insicurezza sia orbitale, la tragedia quotidiana, che tutto sia un incidente.

Il premier, accorso sul luogo del disastro, ha promesso che «sarà fatta chiarezza». Benissimo. È una promessa in linea con quelle della modernità che ci siamo lasciati alle spalle. A patto che venga mantenuta. E per mantenerla c’è solo un modo: la serietà deve fronteggiare la tragedia, l’impegno di tutti deve sublimare lo sgomento, la lotta per migliorare il mondo deve sostituirsi allo sconforto di fronte al suo disastro. C’è solo un modo per liberarci dall’incubo lisergico dell’incidente totale. Prima piangere i morti con sincera compassione, sentire che sono morti al nostro posto sui sedili in similpelle di quel modesto treno di pendolari lungo la tratta tra Andria e Corato, e poi riprendere il progetto della modernità. Sentirci ancora parte attiva di quella severa, grandiosa impresa collettiva che si proponeva di mettere fine a ogni incidente. Un’impresa che non avrebbe mai tollerato la sopravvivenza, nel luglio del 2016, di un binario unico sulla linea tra Andria e Corato.

  • LEGGI ANCHE – Scontro fra due treni in Puglia, 27 morti e 50 feriti. “Forse un errore umano”. Trovata la scatola nera
Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

vivicentro.it/cronaca /  lastampa / La nostra modernità non contempla tragedie ANTONIO SCURATI

L’Italia a scartamento ridotto per troppi cittadini

Anche Emanuele Felice, nel suo articolo di oggi, analizza la situazione delle linee ferroviarie a scartamento ridotto che permangono in Italia. Situazione che ha portato alla strage di ieri, in Puglia, su una delle tante linee a binario unico che ancora restano in Italia a fornte di altre ad altissima velocità, anche per le merci che, a questo  sembrano più importanti di alcuni cittadini.

Quei viaggi a scartamento ridotto EMANUELE FELICE

In Italia corrono 9.200 chilometri di linee a binario unico. Sono oltre la metà, il 55 per cento del totale: una quota rimasta pressoché immutata negli ultimi cinque anni, cioè da quando, per l’intensificarsi della crisi economica, si è arrestata l’opera di modernizzazione delle tratte secondarie.

Nello stesso periodo, e per lo stesso motivo, dalle Regioni sono stati tagliati i finanziamenti ai gestori di quelle linee, bisognose di contributi pubblici perché meno remunerative. È questo il motivo per cui nelle tratte secondarie l’Italia è rimasta indietro rispetto agli altri grandi paesi europei (con la sola eccezione del Regno Unito): sia per le condizioni della rete, sia per la gestione del servizio.

Ma nell’ultimo decennio l’Italia ha fatto invece grandi, enormi progressi nell’alta velocità: nuove linee sono state inaugurate, che hanno letteralmente cambiato la mappa geografica della penisola, nuove stazioni costruite, nuovi treni e servizi offerti ai viaggiatori. Siamo anche stati fra i primi in Europa ad avviare un effettivo processo di concorrenza, con l’arrivo di Italo a sfidare Trenitalia, e un significativo beneficio per i viaggiatori in termini di prezzi e condizioni. Chi si sposta per affari fra le due capitali del Paese, gode oggi di un servizio fra i più avanzati in Occidente, che (nonostante qualche ritardo) poco ha da invidiare alla Germania o al Giappone. Ma chi deve muoversi lungo linee minori, e specialmente al Sud, si trova catapultato in un altro mondo, come se il tempo non fosse passato. Inchiodato a Eboli.

Questo dualismo è conseguenza delle riforme introdotte alla fine degli Anni Novanta, e delle modalità con cui sono state implementate dagli operatori e dai poteri pubblici. Ottemperando alla normativa europea, nel 1999 il governo D’Alema ha liberalizzato il settore, scorporando in due le Ferrovie dello Stato: una società per la gestione dei binari e delle stazioni, la Rete ferroviaria italiana, cui è stato assegnato anche tutto il personale preposto alla circolazione e agli scambi, dai deviatori ai manutentori della linea; una società per la gestione del servizio, Trenitalia, che ha mantenuto invece locomotive e carrozze e il personale dei treni. Un’analoga separazione tra infrastrutture e servizi avveniva anche sulle reti locali non di proprietà Fs. Con questo nuovo assetto, sulla gestione del servizio possono ora operare più società in concorrenza fra loro; tutte, anche Trenitalia, devono pagare un pedaggio alla società gestrice della rete, che sull’infrastruttura rimane l’unico monopolista. Da notare che tale sistema è molto diverso da quello in vigore nell’Ottocento, prima della nazionalizzazione delle strade ferrate: allora i singoli gestori, privati, avevano in concessione tutto il pacchetto, cioè binari, stazioni e treni. Ma quell’assetto era generalmente ritenuto inefficiente e costoso, tanto che quando nel 1905 le ferrovie furono nazionalizzate, il servizio migliorò considerevolmente.

Adesso il sistema, di nuovo liberalizzato, è diventato più razionale? Solo in teoria. Perché rimangono le profonde differenze fra le linee; e vi si aggiungono ora quelle fra le Regioni, dal 1997 preposte alla gestione dei trasporti nei rispettivi territori. Nei fatti, la concorrenza si è realizzata solo sulle reti a più alta percorrenza, le uniche che, poiché servono una domanda molto ampia, hanno buoni margini di profitto. Le linee locali, invece, non sono profittevoli. Dovrebbero essere gestite come servizio pubblico, da sovvenzionare per garantire i necessari collegamenti interni: è evidente che la soluzione ai loro problemi non può essere la concorrenza, bensì il coordinamento, per ridurre i costi e offrire ai cittadini migliori servizi; ad esempio integrando trasporti su rotaia e su gomma, cioè i treni e i bus. Ma qui tutto dipende dalle Regioni. Fra crescenti difficoltà di bilancio, ogni Regione ha proceduto in modo autonomo e, come di norma, gli esiti sono stati differenziati. Così in Alto Adige e in Lombardia, o in Emilia-Romagna, si sono avuti tutto sommato buoni risultati, migliori che nel Meridione. Il divario Nord-Sud si è ulteriormente allargato.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/editoriale –  lastampa / Quei viaggi a scartamento ridotto EMANUELE FELICE

DIMARO LIVE – Giuntoli-Chiavelli, fitto colloquio: il mercato entra nel vivo

Ecco cosa è accaduto

C’è stato un fitto colloquio tra Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, ed Andrea Chiavelli, l’uomo che si occupa della stesura dei contratti, al temrine della seduta di allenamento di questa mattina. Difficile capire i contenuti, ma è lecito immaginare che si possa parlare del mercato azzurro che sta entrando nel vivo in queste ore.

Dimaro, terra di passione azzurra che stenta a decollare

Il Napoli suda in quel di Dimaro

DIMARO. Siamo al quinto giorno di ritiro, si suda sotto gli occhi attenti di Maurizio Sarri. Si corre, si lavora tanto e si provano gli schemi, difensivi e offensivi. Un punto di partenza, in un ritiro, però, che fin qui ha regalato pochi spunti. Tra infortuni e giovani presenti, sono pochi i big in campo. Reina e Albiol cominciano a corricchiare, Tonelli lavora in palestra e non forza. Guardi il campo e cerchi spunti, che non arrivano. E’ lo stesso Sarri a non averne anche se insiste in maniera forte sulla linea monitorata ad intervalli legati alla forte pioggia, anche dal drone.

Si attendono i big, coloro che possono portare entusiasmo nei tifosi, pochi, al seguito della squadra, am che si fanno sentire. A ruota arriveranno Hamsik, Hysaj, Chiriches,  via via gli altri fino all’ultimo, quello più atteso, Gonzalo Higuain. Dal mercato è arrivato, per ora, il solo Tonelli. Tante voci, tanti nomi ma ancora nessuna chiusura. Si aspettano i colpi…si aspettano il vero ritiro di Dimaro.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Italia a binario unico: Quelle due Italie allo specchio

Nel suo Buongiorno di oggi Massimo Gramellini fa la sua analisi sullo stato delle diverse Italie ed è un’analisi che lascia l’amaro in bocca. Lui ha titolato: Quelle due Italie allo specchio ma, di fatto, è un’Italia a binario unico che corre sempre più verso il declino, quantomeno sociale. Un’Italia che si affanna (e indebita) per far viaggiare le merci a velocità sempre crescente e poi fa viaggiare (quando e se viaggiano) i suoi cittadini con enormi disagi, lentezza esasperante e … anche con sicurezza decrescente. Ma leggiamo ora cosa scrive, nel merito, Gramellini

Quale sarà la vera Italia? L’Italia che nel secolo dell’alta velocità boccheggia ancora sopra un binario unico, oppure quella che di slancio si mette in coda nelle corsie d’ospedale per donare il proprio sangue ai feriti? Il guaio è che sono vere tutte e due. Lo sono sempre state, in guerra e in pace, tra le scintille della tragedia e nella prosa della quotidianità. La prima Italia, così ripetitiva e immutabile nei suoi vizi, ogni volta ci sgomenta al punto da farci dimenticare l’esistenza dell’altra, sentimentale o semplicemente viva, che invece sopravvive intatta tra le pieghe del cinismo disseminato a piene mani spesso dai ceti più colti.

Ieri in Puglia l’egoismo ha conosciuto la sua giornata nera. Subito dopo che l’incidente ferroviario aveva depositato sul terreno uno strascico di dolore, è bastato che i medici lanciassero la richiesta urgente di sangue del gruppo “0” positivo perché una comunità intera interrompesse qualsiasi attività e si mettesse in movimento. Da Andria a Molfetta, da Trani al Policlinico di Bari, non esiste nosocomio della zona che non sia stato letteralmente travolto dagli aspiranti donatori. Una fiumana di operai, professionisti, ma soprattutto studenti. A Bari i laureandi in medicina sono usciti dall’aula in cui avevano appena sostenuto gli esami per correre in massa al pronto soccorso: erano talmente numerosi che hanno dovuto prendere il numeretto come alle poste. Chi era arrivato a stomaco pieno cedeva il suo e si metteva in fondo alla coda, così da digerire in tempo utile per sottoporsi alla trasfusione. E i «social», che tanto spesso assomigliano a un binario unico che veicola soltanto odio, almeno per un giorno si sono trasformati in un trampolino di appelli e informazioni vitali.

Dai giorni lontani dell’alluvione di Firenze e degli «angeli del fango» che accorsero a metterne in salvo i capolavori, il richiamo emotivo dell’emergenza agisce sui giovani come una molla. E ci ricorda sostanzialmente due cose. Che i ragazzi, in mezzo a mille difetti, hanno riserve pressoché inesauribili di entusiasmo ed energia. E che una società capace soltanto di umiliarli e di deprimerli, affogando i loro sogni esistenziali dentro «stage» infiniti e lavori sottopagati, sta commettendo l’unico delitto che potrebbe distruggerla: quello di lesa speranza.

vivicentro.it/opinione –  lastampa / Quelle due Italie allo specchio. MASSIMO GRAMELLINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

FOTOGALLERY ViViCentro – A Dimaro si suda, la seduta di questa mattina

Questi gli scatti da Dimaro

Il Napoli ha terminato la seduta di lavoro di questa mattina, cominciata sotto un caldo sole e terminata sotto una pioggia battente. A parte Albiol, Reina e Tonelli, Sarri mette sotto la lente la difesa. Vi proponiamo gli scatti della seduta.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

DIMARO LIVE – Gruppo a lavoro: ancora tre defezioni per Sarri

I dettagli da Dimaro

Quinto giorno di ritiro per gli azzurri, il gruppo comincia a lavorare ma sono ancora tre gli elementi non a disposizione di Sarri: Reina, Albiol e Tonelli si allenano a parte in palestra. L’ex difensore dell’Empoli nei giorni scorsi ha provato a correre, così come Albiol, ma il dolore al ginocchio non passa.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Nubifragi in arrivo: giù di 12°C entro Venerdì. Previsioni 13-19 luglio

0

E’ sempre Estate sull’Italia, ma anche oggi, mercoledì 13 luglio, al Nord i nubifragi di FLASH-STORM sconfiggeranno l’anticiclone NERONE. Crollo termico, giù di 10/12°! Super “Nina”

Situazione ed evoluzione generale
L’alta pressione Nerone continua a essere protagonista del tempo al Centrosud e basse pianure del Nord con tanto sole e caldo, salvo rari temporali pomeridiani e di calore in Appennino.  Temperature estive e spesso ancora sopra media con punte fino a 37° in Emilia Romagna, 38° in Puglia, 34/36° diffusi altrove come a Roma e Firenze! Attenzione, invece, su Alpi e Prealpi, oggi, perchè è atteso il transito di una linea temporalesca, Flash Storm, domani estesa anche alle medie e alte pianure, con temporali violenti, grandinate e possibili trombe d’aria. Giovedì, meglio con rovesci più irregolari e localizzati al Nord, qualcuno sul medio Adriatico; sole prevalente altrove. Meno caldo entro giovedì, con 5° in meno in via generale, per correnti da Nordovest e rinforzo dei venti da Nord e da Ovest.  

Oggi, Mercoledì 13 Luglio
Arriva FLASH-STORM! Violenti temporali sull’arco alpino e prealpino, ma diffusi anche sulla pianura centro-orientale del Piemonte, su quella lombarda e localmente veneta occidentale. Attenzione a possibili fenomeni violenti con GRANDINE e NUBIFRAGI. Meglio sul resto del Nord. Qualche temporale anche al Centro tra Toscana, Umbria e Marche. Più sole e caldo altrove.

NORD

Temporali anche di forte intensità, specie tra Sud-Est Piemonte, Lombardia e Centro-Est Alpi e Prealpi. Meglio altrove.

Temperature

Stazionarie

CENTRO e SARDEGNA

Qualche temporale, specie pomeridiano e serale, tra Sud Toscana, Umbria e Marche. Bello altrove e caldo ovunque.

Temperature

In calo dove piovoso, stazionarie e ancora calde altrove.

SUD e SICILIA

Tutto sole.

Temperature

Stazionarie, calde.

Giovedì 14 Luglio
FLASH-STORM attenua la sua azione al Nord. Ancora nubi irregolari diffuse, ma fenomeni più deboli e localizzati, in particolare sui rilievi, Ovest Piemonte e Ponente ligure. Meglio altrove, salvo temporali la sera su Emilia centrale. Ancora sole prevalente al Centro-Sud, ma più nubi e locali temporali dal pomeriggio su Abruzzo, Molise e Gargano.

NORD

Nubi irregolari e qualche temporale sui rilievi in genere, Ovest Piemonte e Ponente ligure. La sera, qualche temporale sull’Emilia Centrale, meglio altrove.

Temperature

In leggero calo.

CENTRO e SARDEGNA

Ampio soleggiamento, tuttavia non mancheranno condizioni di tempo instabile, specie dal pomeriggio e la sera, tra Abruzzo e Molise.

Temperature

In lieve calo.

SUD e SICILIA

Prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso ovunque; dal pomeriggio e in serata più nubi e qualche rovescio sul Foggiano.

Temperature

Stazionarie, calde.

Venerdì 15 Luglio
FLASH STORM si porta sul medio Adriatico e al Sud, con rovesci e temporali diffusi. Attenzione a fenomeni forti tra Abruzzo, Molise, Gargano e Nord Campania. Nubi irregolari e qualche pioggia sparsa su Lazio, Umbria e rilievi di Nordest. Più asciutto e soleggiato sul resto del Paese. Venti forti settentrionali al Centro-Sud.

SHOCK termico e perturbato per venerdì 15. Un vero e proprio RAID di un nucleo instabile nordatlantico sul Mediterraneo centrale. Crollo termico di 12° e temporali forti sul medio e basso Adriatico e al Sud in genere, locali temporali sul Lazio. Più risparmiato il Nord e l’alto Tirreno, con più sole. Fresco ovunque e venti forti settentrionali al Centrosud. Sabato, ancora locali piogge sul medio e basso Adriatico e venti forti, questi anche al Sud. Sole prevalente altrove con clima piacevole estivo. Ancora mite sul medio e basso Adriatico e Sud. Domenica e lunedì, pressione in aumento ovunque, bel tempo prevalente da Nord a Sud e via via più caldo.

NORD

Ampio soleggiamento ovunque.

Temperature

In leggero calo.

CENTRO e SARDEGNA

Diffuso maltempo sulle regioni adriatiche, con piogge e temporali anche di forte intensità. Dopo metà giornata temporali anche sul versante Tirrenico, con possibili temporali sulla Capitale.

Temperature

In calo.

SUD e SICILIA

Maltempo con piogge e temporali diffusi, dapprima sul Gargano e sulla Campania; dopo metà giornata estensione dei fenomeni anche a Calabria e Sicilia. Venti forti e locali mareggiate, prestare attenzione.

Temperature

Stazionarie.

Sabato 16 Luglio
Ancora aria fresca da Nord con nubi e locali piogge o temporali sul medio e basso Adriatico, Nordest Sicilia e Sud Calabria. Meglio altrove al Sud. Sole e bel tempo prevalente sul resto dell’Italia. Ancora venti sostenuti settentrionali al Sud e parte del Centro.

Domenica 17 Luglio
Tutto sole e caldo estivo. Temperature in aumento con 25/32° di media in pianura. Venti ancora sostenuti da Nord/Nordovest sul medio e basso Adriatico.

Lunedì 18 Luglio
Sempre alta pressione e sole ovunque. Qualche raro temporale pomeridiano sulle aree alpine. Più caldo, fino a 35° al Centro, 32° al Nord e al Sud.

Martedì 19 Luglio
Sempre alta pressione e sole ovunque. Qualche raro temporale pomeridiano sulle aree alpine. Più caldo, fino a 35° al Centro, 32° al Nord e al Sud.

APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

DIMARO LIVE – Giuntoli parla in maniera fitta con Sarri: di mercato?

I dettagli

E’ di ieri la notizia dell’incontro di Giuntoli con Valcareggi, all’interno della sede del ritiro di Dimaro per parlare di Giaccherini e trovare l’accordo definitivo. Il dirigente segue sempre attentamente gli allenamenti della squadra e non perde mai occasione per confrontarsi con Maurizio Sarri. Oggi si rivede in campo e va subito a parlare con il tecnico. Sarà di mercato?

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

DIMARO LIVE – Povero drone, che botta!

I dettagli di quanto accaduto

Imprevisto per il drone, l’arma in più di Maurizio Sarri. Colui che registra dall’alto gli allenamenti azzurri, soprattutto per controllare i giusti movimenti della linea. Nella seduta di questa mattina si è alzato alto nel cielo e dopo pochi minuti l’addetto ne ha perso il controllo, facendolo cadere al suolo. Una brutta botta…

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Meteo 13 luglio per CASTELLAMMARE DI STABIA: Previsioni

0
Situazione ed evoluzione generale
Meteo 13 luglio: Sereno per tutto il giorno con annuvolamenti a partire dalle ore 23
L’alta pressione Nerone continua a essere protagonista del tempo al Centrosud e basse pianure del Nord con tanto sole e caldo, salvo rari temporali pomeridiani e di calore in Appennino.  Temperature estive e spesso ancora sopra media con punte fino a 37° in Emilia Romagna, 38° in Puglia, 34/36° diffusi altrove come a Roma e Firenze! Attenzione, invece, su Alpi e Prealpi, oggi, perchè è atteso il transito di una linea temporalesca, Flash Storm, domani estesa anche alle medie e alte pianure, con temporali violenti, grandinate e possibili trombe d’aria. Giovedì, meglio con rovesci più irregolari e localizzati al Nord, qualcuno sul medio Adriatico; sole prevalente altrove. Meno caldo entro giovedì, con 5° in meno in via generale, per correnti da Nordovest e rinforzo dei venti da Nord e da Ovest.  
.
PREVISIONI Meteo 13-19 luglio
  • Mercoledì 13 luglio: Sereno per tutto il giorno con annuvolamenti a partire dalle ore 23. TEMPERATURE tra i 23 ed i 30°C
  • Giovedì 14 luglio: Sereno per tutto il giorno con qualche annuvolamento verso le 23 ma poi torna subito il sereno. TEMPERATURE tra i 24 ed i 28°C
  • Venerdì 15 luglio: Sereno fin verso le 5 del mattino poi annuvolamenti con anche temporali che, con brevi alternanze di schiarite, dureranno per tutto il giorno. Nubi sparse per tutta la notte. TEMPERATURE tra i 20 ed i 24°C
  • Sabato 16 luglio: Cielo ancora nuvoloso con nubi sparse che, salvo qualche sporadico rasserenamento, dureranno per tutto il giorno. TEMPERATURE tra i 20 ed i 26°C
  • Domenica 17 luglio: alternanza di nubi sparse e sereno fino alle 17 quando il sereno resterà stabile. TEMPERATURE tra i 18 ed i 27°
  • Lunedì 18 luglio: sereno per tutto il giorno con TEMPERATURE tra i 23 ed i 30°C
  • Martedì 19 luglio: continua il sereno ed anche il caldo con TEMPERATURE tra i 23 ed i 31°C
  • CASTELLAMMARE di STABIA – Situazione: 13 luglio 2016 – Ultimi dati rilevati (Capri)
    07:55 sereno 25° calma – assenti – n/d 26 °C n/d
    08

    sereno 25.4° SE 3 4
    debole
    – assenti – 4570m 27° 0
    11

    sereno 28.8° SSW 6 6
    debole
    – assenti – 4520m 31° 6.2
    14

    sereno 29.5° SW 9 11
    debole
    – assenti – 4530m 32° allerta 9.1
    17

    sereno 27.9° WSW 9 11
    debole
    – assenti – 4490m 31° 4.9
    20

    sereno 25.7° WSW 5 7
    debole
    – assenti – 4540m 28° 0.6
    23

    poco nuvoloso 25.8° WSW 5 9
    debole
    – assenti – 4450m 28° 0
    02

    nubi sparse 25.4° WSW 6 11
    debole
    – assenti – 4360m 27° 0
    INQUINAMENTO DELL’ARIA, POLLINI E ALTRI DATI – CASTELLAMMARE DI STABIA: 13 luglio 2016
    Ora Qualità Aria Monossido di Carbonio
    CO (µg/m3)
    Conc. Pollini Mare Alt. Onde Vento
    (km/h)
    08

    Buona
    Basso / 221
    2 cm SSW 1 4
    debole
    11

    Più che buona
    Basso / 172
    2 cm SSW 6 6
    debole
    14

    Ottima
    Basso / 109
    2 cm SW 12
    moderato
    17

    Ottima
    Basso / 100
    3 cm SW 12
    moderato
    20

    Molto buona
    Basso / 110
    3 cm SW 8
    debole
    23

    Molto buona
    Basso / 117
    3 cm 8 9
    debole
    02

    Molto buona
    Basso / 103
    4 cm WNW 15
    moderato
    MARE – Temperatura dell’acqua in superficie 27.7 °
  • APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Witsel-Napoli, De Laurentiis rientra a Roma per l’affare

I dettagli

La Gazzetta dello Sport parla di Axel Witsel: “Oggi il presidente Aurelio De Laurentiis lascerà Ischia – e gli impegni cinematografici – per rientrare a Roma e gestire l’affare col belga, sperando nell’atteso – ma ora difficile – sì. Lo Zenit aspetta il fax con l’offerta da 22 milioni più tre di bonus per il centrocampista, che sempre domani dovrebbe – di rientro dalle vacanze – dare una risposta definitiva al quadriennale da 3,2 milioni a stagione (con opzione per il quinto) proposto dal Napoli, ma sembra orientato a dire di no”.

Giaccherini-Napoli, è fatta: a breve verrà formalizzato l’accordo

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive su Giaccherini: “Un’intuizione. Un’idea che diventa blitz e poi si trasforma in affare. Tutto in meno di 24 ore. Emanuele Giaccherini-Napoli, affare fatto. Dopo il sondaggio di lunedì, ieri l’agente del giocatore è arrivato in Val di Sole nel pomeriggio per cercare un’intesa col club, rappresentato dal d.s. Giuntoli e dall’a.d. Chiavelli, l’uomo dei contratti. Intesa raggiunta sulla base di un triennale da 1,5 milioni a stagione per l’ex Bologna, nelle prossime ore verrà formalizzato l’accordo con il Sunderland, che riceverà un indennizzo di circa 2 milioni (Giak ha il contratto in scadenza tra un anno, ndr). Bruciato così il Torino, che fino a domenica sembrava aver in mano il giocatore. Ma il Napoli, stavolta, è stato velocissimo a fiutare l’affare low cost e mollare Candreva: Giaccherini idealmente sarà il vice Hamsik, ma la sua duttilità gli permetterà di giocare anche nel tridente offensivo o tra le linee”.

Arsenal-Higuain, De Laurentiis detta le sue condizioni

I dettagli

Il Napoli terrà duro sul fronte Higuain. L’Arsenal ha offerto 60 milioni più Giroud, ma de Laurentiis sembra intenzionato a fare muro. La controproposta del presidente del Napoli, secondo quanto si legge sull’edizione napoletana di Repubblica, ai Gunners sarà la seguente: 94 milioni in toto e cash, altrimenti non se ne farà nulla. In poche parole o gli inglesi pagano i soldi della clausola oppure Higuain resterà un sogno proibito. La controproposta di De Laurentiis è dettata anche dal fatto che adesso più il tempo passa e più sarebbe difficile sostituire un top player come Gonzalo. Non a caso ieri il polacco Milik ha detto che resterà all’Ajax per un’altra stagione.