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DIMARO LIVE – E’ arrivato Vlad Chiriches!

I dettagli da Dimaro

Il mercato del Napoli è fermo a Lorenzo Tonelli dall’Empoli, ma oggi sul campo di Carciato è arrivato, dopo gli Europei deludenti con la Romania, Vlad Chiriches che sta correndo con uno dei preparatori atletici della SSC Napoli e ha salutato i tifosi al suo ingresso in campo.

Morto Provenzano. Il 41 bis lo accompagna: no a funerali in chiesa

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La moglie e i figli di Provenzano erano arrivati a Milano il 10 luglio, e il giorno stesso sono stati autorizzati ad incontrare il loro congiunto. 

E’ morto il boss Bernardo Provenzano da dieci anni in carcere, era stato arrestato l’11 aprile del 2006, dopo una latitanza durata 43 anni, in una masseria di Montagna dei Cavalli, nella sua Corleone. Il capomafia, pluriergastolano, era detenuto al regime di 41 bis nell’ospedale San Paolo di Milano dove era stato ricoverato il 9 aprile 2014, proveniente dal centro clinico degli istituti penitenziari di Parma. Il capo indiscusso di Cosa Nostra aveva 83 anni ed ormai era fisicamente debilitato a causa di un cancro alla vescica. Diverse perizie avevano certificato il suo stato fisico e mentale precario, il progressivo decadimento cognitivo, l’impossibilita’ di partecipare ai numerosi processi in cui era imputato. I medici avevano certificato come il suo stato fosse incompatibile con il regime carcerario, ma era rimasto recluso al 41 bis.

Il questore di Palermo Guido Longo ha disposto che vengano vietati i funerali per il boss Bernardo Provenzano. La decisione è stata presa per motivi di ordine pubblico, come già avvenuto in passato per altri casi analoghi. I familiari del capo mafia, ha spiegato all’ANSA il questore, potranno accompagnare in forma privata la salma del congiunto nel cimitero di Corleone, ma senza che si svolga la cerimonia funebre in chiesa.

 

vivicentro.it/cronaca –  Morto Provenzano. Il 41 bis lo accompagna: no a funerali in chiesa

LIVE – Dimaro, seduta pomeridiana: è arrivato Chiriches!

Segui il nostro LIVE da Dimaro

18:55 – Il lavoro prosegue in palestra

18:51 – Sarri cambia schema: ora si lavora dalle palle laterali

18:49 – Si provano ancora gli schemi in fase offensiva e di pressing

18:39 – La partitina finisce

18.34 – GOL NERI: de Guzman lancia Dumitru che a tu per tu con Rafael fa 2 a 0.

18.30 – Destro fortissimo di David Lopez, ma il suo compagno di squadra Gabbiadini gli respinge la conclusione.

18.26 – Fondamentale per Sarri il pressing asfissiante delle mezz’ali sui terzini avversari.

18.23 – Dumitru prova a scappare alla marcatura di Dezi, punta la porta e tira, ma la sua conclusione esce fuori di circa un metro.

18.21 – GOL NERI: Tutino scarica un destro forte che batte Rafael

18.17 – E’ il momento della partitella gialli vs neri, questi i due schieramenti: NERI Sepe, Celiento, Lasicki, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez, Valdifiori, de Guzman; Callejon, Dumitru, Tutino. GIALLI: Rafael; Maggio, Granata, Luperto, Dezi; Allan, Jorginho, Grassi; R. Insigne, Gabbiadini, El Kaddouri.

18.09 – Dumitru dentro per Tutino, il napoletano batte Contini col piede opposto, il sinistro.

18.09 – Maggio crossa dalla destra, Gabbiadini ci arriva al volo, ma il suo tiro finisce di poco a lato.

18.07 – Finalmente Reina è tornato ad allenarsi col pallone insieme al preparatore Nista. Nenci si occupa di Rafael e Sepe.

18.02 – David Lopez lancia Allan sulla destra, cross basso del brasiliano per de Guzman che arriva col sinistro e spiazza Contini.

17.59 – E’ Tutino a imbeccare Callejon tra le linee, lo spagnolo con un tiro debole ‘frega’ Contini e fa goal.

17.59 – Palla filtrante di El Kaddouri per Gabbiadini che col mancini trafigge Contini.

17:57 – Albiol si dirige in palestra

17:54 – Gabbiadini non sbaglia un colpo…ancora gol su cross dalla sinistra

17:53 – Si alza il drone, comincia il lavoro tattico

17:51 – Termina il lavoro di scambio palla tra i paletti e Sarri divide il gruppo in due parti: quelli con la casacca Verde e quelli senza colorati di nero

17.39 – Simpatico siparietto di Allan e Callejon: i due si dilettano a muoversi a ritmo latino

17.35 . Anche Pepe Reina è sceso sul terreno di gioco per continuare la sua seduta personalizzata in palestra. Giri di campo per Chiriches.

17.34 – E’ arrivato a Dimaro Vlad Chiriches

17.33 – Scambi di piatto per il gruppo diviso i mini gruppi da tre

17.32 – Tonelli entra in ritardo e si dirige in palestra

17.30 – La squadra entra in campo sotto una pioggia battente

17.19 – Ci sono circa 16° qui a Dimaro, fa freddo

17:04 – Sul campo c’è Edo De Laurentiis che si allena sotto una pioggia battente

16:57 – El Kaddouri e Celiento scendono in campo e si dirigono verso la palestra, mentre lo staff di Sarri prepara il lavoro sul campo con paletti

Buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della seduta di allenamento di questo pomeriggio, quinto giorno di ritiro a Dimaro, nella Val di Sole. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

CdS – Salta Witsel, il motivo? I soliti diritti di immagine

L’ edizione online del “Corriere dello Sport” svela un importante retroscena di mercato legato ad Axel Witsel:
“Witsel non si fa, almeno a quanto sostiene il sito russo “Gazeta”. Il Napoli aveva trovato l’accordo con lo Zenit San Pietroburgo (25 milioni) e proposto un contratto da 3,2 milioni di euro più bonus al giocatore (per un totale di 4.1), ma la trattativa sarebbe saltata per il mancato accordo sui diritti d’immagine.
Sul centrocampista belga c’è anche l’ Everton di Ronald Koeman, che proponeva in pratica le stesse cifre, ma non la possibilità – per il giocatore – di disputare la Champions League. E’ per questo, quindi, che i Toffees hanno aumentato l’offerta a 7 milioni di euro a stagione. Ben tre in più di quanti ne percepisce allo Zenit”.

Zenit, Lucescu conferma: “Witsel sta per firmare con un altro club”

Mircea Lucescu, nuovo allenatore dello Zenit, ha parlato ai microfoni di Match Tv del futuro di Axel Witsel, confermando un’ imminente cessione del centrocampista belga:
“Sono preoccupato per la mia squadra che dovrà cambiare molto: Danny è infortunato ancora per molto tempo, Hulk è andato in Cina e Witsel è in attesa di trasferirsi in un altro club, dovremo fare a meno di lui nella prossima stagione”.

Mediaset – Si spinge per Pereyra e Giaccherini, De Laurentiis vuole convincere Higuain

Aurelio De Laurentiis è convinto di aver trovato la cura per i ‘mal di pancia’ di Higuain: rinforzare il Napoli. Quella in corso è una fase cruciale per il mercato azzurro. Dopo l’ok ricevuto da Giaccherini (triennale a 1,5 milioni e 2 milioni al Sunderland) AdL è pronto a chiudere per Pereyra. Raggiunto l’accordo con la Juventus (18 milioni più bonus) si aspetta la firma dell’argentino. Intanto si complica la pista Witsel, seguito da Everton e Inter.
Respingere le mega offerte che arrivano dalle big d’Europa – ultima i 60 milioni più Giroud dall’Arsenal – non è l’unica strada per trattenere Higuain. De Laurentiis lo sa bene e si è messo al lavoro sul mercato. Piazzato il primo colpo con Giaccherini, soffiato al Torino, a Dimaro si attende l’incontro con l’agente di Roberto Pereyra. Il cartellino del 25enne bianconero costerà 18 milioni più due di bonus mentre per il contratto si lavora a un triennale da 1,5 milioni a stagione. Due acquisti importanti per far capire a Higuain che il Napoli ha intenzione di continuare a lottare per il vertice della classifica. Tende però a sfumare la pista che porta ad Axel Witsel (25): i 7 milioni di euro a stagione offerti dall’Everton sono praticamente impareggiabili. E nel frattempo sul centrocampista belga è tornato anche l’interesse dell’Inter. Secondo Radio Kiss Kiss Napoli, la decisione di non prendere il belga sarebbe stata di Maurizio Sarri: il tecnico ha fatto capire che Witsel con lui avrebbe giocato soltanto 10 partite

 

Da Sportmediaset.it

Lo Monaco: “Giaccherini e Pereyra? Valide alternative ma hanno poco spessore”

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato:
Pereyra e Giaccherini? Sicuramente rappresenterebbero due buoni rinforzi per il Napoli, delle alternative valide ai titolari. Non hanno, però, lo spessore per far compiere il salto qualità alla squadra anche se si tratta di due innesti molto duttili.
La partenza di Higuain sarebbe un disastro in termini di crescita: significherebbe ricominciare tutto da capo tentando di valorizzare qualche scommessa. In questo momento il Napoli ha bisogno di certezze”.

Ceccarini: “Pereyra? Si può chiudere nei prossimi giorni. Si lavora sempre per Herrera”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, nel corso della trasmissione Radio Gol, è intervenuto Niccolò Ceccarini, giornalista Mediaset ed esperto di calciomercato. Ecco quanto evidenziato:
“Per Pereyra sono giorni cruciali, potrebbero esserci importanti novità entro la fine di questa settimana. Può essere considerato un affare concluso dopo il colpo Giaccherini, infatti il Napoli ha già trovato l’ accordo con il calciatore e con la Juventus.
Herrera? È una pista non tramontata, il club partenopeo è tornato a lavorarci pesante nelle ultime ore.
Valdifiori? Se dovesse essere ceduto allora si aprirebbe uno spiraglio notevole per Kums”.

UFFICIALE – Danilo Russo è il nuovo portiere della Juve Stabia

Da Russo a Russo. La porta della Juve Stabia nella prossima stagione sarà difesa da Danilo Russo, esperto estremo difensore con importanti trascorsi anche in Serie B. Russo, nato a Pompei, ma stabiese doc, ritrova Cancellotti, con il quale ha vinto proprio un campionato di Lega Pro con la maglia della Pro Vercelli. La Juve Stabia mette quindi a segno un altro acquisto di assoluto valore per la categoria.

L’acquisto di Russo era stato anticipato nei giorni scorsi dalla nostra reazione (CLICCA QUI).

Di seguito il comunicato ufficiale delle Vespe.

S.S. Juve Stabia rende noto che è stato perfezionato l’accordo per l’acquisizione delle prestazioni sportive del portiere, classe ’87, Danilo Russo.

Danilo Russo, nato a Pompei nel 1987 ma stabiese doc, è un estremo difensore cresciuto nel settore giovanile del Genoa, compagine con la quale ha conquistato nel 2007 il Torneo di Viareggio. Portiere esperto, ha vestito le maglie di Pergocrema, Viareggio, Vicenza, Spezia, Pro Vercelli e Matera, per un totale di 208 presenze tra i professionisti, di cui 84 in Serie B.

Russo commenta con gioia la possibilità di vestire i colori della squadra della sua città: “Per me è un doppio piacere aver raggiunto l’accordo con la Juve Stabia, in primis perché sono stabiese e poi perché si tratta di una società importante e dalla massima serietà. Questa deve essere una grande stagione sia sul piano individuale sia collettivo. Sono sicuro di poter dare il mio contributo per raggiungere e superare gli obiettivi che la società ha stabilito”.

S.S. Juve Stabia

De Maggio: “Per Candreva intoppi relativi ai diritti di immagine, si spinge per Pereyra”

A Radio Kiss Kiss, nel corso della trasmissione Radio Gol, il conduttore Valter De Maggio ha fatto il punto sulle trattative inerenti ad Antonio Candreva e Roberto Pereyra:
“Per Candreva il Napoli ha già trovato l’ accordo con la Lazio, il problema sono le richieste economiche che continua a fare Federico Pastorello, il suo agente. De Laurentiis è arrivato ad offrirgli 2,6 milioni all’ anno e non ricevendo nessuna conferma ha preferito virare su Pereyra, che piaceva già da tempo. La strategia è quella di attendere che la Juventus definisca l’ affare Pjaca per portare a termine l’ operazione”.

Sky – Nuova tentazione dall’ Olanda per il Napoli

Il radar di Cristiano Giuntoli continua a sondare il territorio olandese in cerca di nuovi rinforzi per la prossima stagione. Accettata a malincuore la decisione di Milik di continuare a vestire la maglia dell’Ajax, il direttore sportivo del Napoli ha messo ora nel mirino un altro talento che gioca in Olanda, Hakim Ziyech. Classe 1993, eleganza da mancino raffinato e efficacia da rifinitore incallito, il trequartista (all’occorrenza esterno d’attacco) del Twente è la nuova tentazione per il club azzurro, sulle tracce del colpo che dovrà accendere l’entusiasmo della piazza.
I consigli di Van Basten, nel biennio all’Heerenveen, a garanzia di un percorso che porterà presto questo talento nel parterre dei grandi eletti del calcio mondiale, uniti al paragone con Wesley Sneijder, eroe in patria, alzano l’asticella delle aspettative e la curiosità sull’apporto che Ziyechpotrà dare alla squadra di Maurizio Sarri, anche a partita in corso, grazie alla sua straordinaria precisione sui calci piazzati. Il paragone con l’ex campione dell’Inter deriva proprio da questa caratteristica. Ziyech possiede qualità balistiche invidiabili, che lo hanno reso uno dei migliori calciatori dell’Eredivisie per quanto riguarda i calci di punizione. Ma l’altra caratteristica per cui è famoso, è la grande capacità di fornire assist ai compagni. Ben 10 nell’ultima stagione, un grande bottino se consideriamo che il talento marocchino ha anche fatto 17 gol. E non è un caso che al Twente lo chiamino “il mago delle punizioni e degli assist”. E, a riconoscimento del suo immenso talento, i compagni di squadra gli hanno affidato anche la fascia da capitano, nonostante la sua giovane età.
Carattere da vendere, spalle larghe, maturità e coraggio che lo hanno portato a scegliere il Marocco e non l’Olanda, malgrado i continui corteggiamenti da parte dei vari commissari tecnici, gesto d’amore verso il paese natale dei suoi genitori. Per caratteristiche e personalità il tipo di calciatore che ora manca al Napoli e che Sarri, con la solita meticolosità, potrebbe rendere un campione.

Da gianlucadimarzio.com

Sky – Giaccherini al Napoli è questione di ore, il suo entourage in Inghilterra

Giaccherini al Napoli, ormai siamo agli sgoccioli. Stando a quanto riferisce Sky Sport l’ entourage del calciatore si sta recando in questo momento in Inghilterra per presentare l’ offerta di 1,5 milioni del Napoli al Sunderland. L’ affare potrebbe andare in porto già nelle prossime ore con il pagamento del cartellino in un’ unica soluzione, il Napoli vuole accelerare i tempi per regalare il secondo acquisto a Sarri.

Radio Crc – Accordo sui diritti di immagine, domani si può chiudere per Pereyra

Raffaele Auriemma ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc in merito alla trattativa relativa a Roberto Pereyra. Ecco quanto evidenziato:
“La questione dei diritti di immagine è stata risolta: il calciatore li lascerà al Napoli fino a fine anno. Domani dovrebbe esserci l’ incontro tra l’ agente dell’ argentino e il ds Giuntoli per chiudere, agente che ieri ha avuto un colloquio con il presidente De Laurentiis a Capri”.

Ssc Napoli, la Radio Ufficiale – 75 milioni più Giroud potrebbero stuzzicare De Laurentiis

A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione Radio Gol, il conduttore Valter De Maggio si è soffermato sul futuro di Gonzalo Higuain:
“Potrebbe accadere che l’ Arsenal presenti un offerta choc a De Laurentiis che, in quel caso,  potrebbe cedere. La volontà del Napoli è quella di confermare Higuain, il messaggio al club londinese è questo: o si sborsano i 94 milioni della clausola o si presenta un’ offerta che non si allontani da queste cifre inserendo Giroud. Per 75 milioni più il cartellino dell’ attaccante francese l’ affare potrebbe andare in porto, in seguito si potrebbe puntare su Mauro Icardi. L’ Arsenal è pronta a offrire 8 milioni netti a stagione al pipita contro i 7,5 più bonus offerti da De Laurentiis”.

Arsenal, l’osservatore: “Higuain piace all’Arsenal, ma non è il solo”

Le sue parole

Higuain all’Arsenal o no? La chiacchierata c’è stata e Arsène Wenger ci pensa. La redazione di Gonfialarete.com ha contattato Neil Banfield, capo degli osservatori dell’Arsenal in Italia:

60 milioni + il cartellino di Giroud, è questa l’offerte che l’Arsenal ha pronta per acquistare Higuain?
“Non posso dire che è vero, come non posso dire che è falso. Semplicemente perchè di queste cose non ne so niente (ride, ndr). Sono uno scout, il mio lavoro è un altro. Ciò che è certo, è che Higuain piace all’Arsenal sin da quando era al Real Madrid e Wenger avrebbe già voluto portarlo a Londra a quel tempo. Sono stato diverse volte al San Paolo quest’anno. Ho seguito soprattutto le partite di Europa League. Consideriamo le competizioni europee più attendibili nel giudizio di un giocatore, il calcio italiano è in continuo declino negli ultimi dieci anni. A parer mio, solo Napoli e Juventus giocano un calcio moderno ed europeo, tutte le altre giocano solo per non perdere. E’ più difficile capire se un giocatore può essere più o meno adatto alla Premier League guardandolo in una partita del campionato italiano. Esistono due categorie di giocatori: quelli da osservare e quelli da acquistare. Di Higuain non hai bisogno di fare scouting o di preparare un report, tutto il mondo conosce il Pipita. Devi solo decidere se preparare un pacco di milioni per andarlo a comprare, oppure no”.

Quale calciatore del Napoli avete osservato allora?
“Diversi: il Napoli ha tanti giocatori forti, di valore europeo, che possono far bene anche in Premier: ad esempio Koulibaly. E’ un giocatore molto forte e che quindi ovviamente piace a tutta la Premier, mica solo a Chelsea ed Everton. Tutte le squadre hanno uno scouting per l’Italia e tengono d’occhio le migliori compagini della Serie A. Koulibaly ha avuto un miglioramento impressionante nella sua ultima stagione rispetto alla prima che ha giocato con la maglia del Napoli. Sarri ovviamente ha i suoi meriti, ma la chiave di tutto si chiama Raul Albiol. E’ lo spagnolo il vero perno della difesa del Napoli, il leader difensivo. E’ lui che guida Koulibaly e gli permette di esprimersi in tutte le sue qualità. Sarri ha permesso ad Albiol di migliorare rispetto alle difficoltà che aveva con Benitez ed il miglioramento di Albiol ha migliorato Koulibaly“.

All’Arsenal in passato fu accostato anche Insigne…
E’ uno dei pochi veri talenti del calcio italiano, ma gli manca ancora un ultimo step. E’ capace di servire l’ultimo passaggio in maniera straordinaria e di fare gol fantastici, ma deve crescere e diventare più forte nella testa, perchè queste cose le fa una volta ogni cinque partite, gli manca di essere continuo nelle sue giocate e anche dal punto di vista tattico“.

Se proprio dovessi consigliare a Wenger di acquistare un calciatore del Napoli?
“C’è un calciatore nel Napoli per cui farei follie, firmerei l’assegno in bianco. Questo calciatore è Jorginho: il mediano più forte che c’è in questo momento in Serie A. Vederlo giocare è un piacere per gli occhi, mi fa impazzire”.

 

Di Bello: “Il futuro dell’Ischia resta in bilico”

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Per la SS Ischia Isolaverde Srl è opportuno portare a conoscenza dei tifosi che diverse sono le complicazioni che si stanno affrontando per poter dare continuità all’attività della società. Come è apparso su più di un organo di stampa dell’isola, le trattative per la cessione del pacchetto di quote della Ns. società, ha interessato, nei giorni scorsi, sostanzialmente due interlocutori, con i quali, il Ns. mandatario, Avv.to Emanuele Di Meglio, nonché la società, più volte hanno incontrato i rappresentanti delle citate due cordate. La prima è riconducibile all’Avv.to Salvatore Napolitano, del foro di Avellino; mentre la seconda è riconducibile al sig. Mattia Scibilia. Entrambe le cordate sono state informate della volontà di far parte della costituenda compagine societaria, per una parte (circa il 49%), anche la cordata ischi tana riconducibile alla ASD Nuova Ischia, con quest’ultima che avrebbe incontrato anche una delegazione dell’Avv.to Napolitano.
Delle due cordate, purtroppo, ad oggi ci è necessario riferire che nulla è stato ancora concluso e ciò rende senza alcun dubbio difficile il prosieguo dell’Ischia Calcio. La cordata dell’Avv.to Napolitano, due giorni fa ha comunicato di desistere nel portare avanti la trattativa, motivando la decisione per sopravvenute urgenze di salute dell’imprenditore capofila, sig. Marino Sellitto.
Si è ancora in trattativa con la cordata Scibilia, ma le cui richieste al momento non appaiono conformi e corrispondenti alle esigenze di avere garanzie per la effettiva continuità per la SS 2016-2017. Si è in attesa di perfezionare tali aspetti.
In considerazione di quanto sopra riferito, con il presente comunicato, si rende opportuno fare chiarezza con ciò che sta accadendo con gli interlocutori con i quali si sta trattando il subentro nell’Ischia Calcio, auspicando in ogni caso che la società possa trovare soluzioni almeno fino a quando le opportunità di iscrizione al prossimo campionato di LND – Serie D venga ancora consentito dalle norme federali.

Oddo: “Sono io che mi adatto ai miei calciatori”

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                                                                                    Oddo, tecnico del Pescara, ha parlato in conferenza stampa.

Vigilia prima della partenza per il ritiro estivo del Delfino (il Pescara comincerà la preparazione pre-campionato a partire da domani 14 luglio tra le montagne di Palena, centro abruzzese in provincia di Chieti, fino al prossimo 4 agosto ndc), ed ecco che il tecnico degli abruzzesi, Massimo Oddo, ha approfittato di questa giornata per rilasciare alcune dichiarazioni e valutazioni circa questa prima fase di calciomercato nella conferenza che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 13 luglio presso la sala stampa dello stadio Adriatico – “Cornacchia”.“

“Sono molto soddisfatto di questa prima fase del nostro calciomercato, dal momento che abbiamo preso sia dei calciatori di prospettiva, che atleti che rappresentano una garanzia. Per me non è importante il blasone di un’atleta, bensì sono interessato al suo reale valore. Dobbiamo rimpiazzare una punta, dopo la partenza di Lapadula, ma non necessariamente dovrà avere le stesse caratteristiche di Gianluca. Sono io che mi adatto al gioco dei calciatori e non è mai stato il contrario. Sono stati fatti nomi importanti (Matri, Pinilla e Immobile ndc), ma si tratta solo di voci che non hanno alcun riscontro. Cerchiamo anche un centrale di difesa, e non è escluso che potremmo passare ad una difesa a cinque in serie A, da quella a quattro che abbiamo adottato in serie B.

Tutto dipenderà dalle caratteristiche dal nuovo centrale di difesa. L’intelaiatura della nostra squadra è la stessa dell’anno scorso. Verre e Memushaj li considero incedibili, a meno  di un’offerta allettante dal corrispettivo di 5/6 milioni ( sorride ndc).

Proveremo anche in serie A ad imporre il nostro gioco, dal momento che si tratta di una nostra caratteristica peculiare. Il nostro obbiettivo minimo è la salvezza, mentre vedo favorita per la corsa scudetto ancora una volta la Juventus, sebbene il Napoli potrebbe dare ai bianconeri molto filo di torcere. Il mio contratto? Oggi firmo la proroga fino al 30 giugno 2019. Sempre se il presidente non ci ripensi (ennesimo sorriso per il tecnico campione del Mondo nel 2006 ndc).”

Un Massimo Oddo, soddisfatto, sereno, tranquillo, sorridente e per nulla infastidito dal caldo torrido che attanaglia la cittadina rivierasca di Pescara, la cui squadra calcistica domani comincerà ufficialmente la preparazione verso il sesto campionato di serie A della sua storia. Il primo come trainer per Massimo Oddo.

CHRISTIAN BARISANI

VIDEO – Gino Rivieccio incanta Dimaro

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Un appuntamnto che non si poteva perdere quello con lo show di Gino Rivieccio. Inizialmente si doveva tenere sul palco posto nella piazza di Madonna della Pace, a Dimaro, ma poi, complice le condizioni meteo, è stato spostato nel Teatro. Lo showman ha deliziato con tante battute ma anche con l’imitazione di Maurizio Sarri.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

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L’Orda Azzurra Speciale Dimaro, tutti i giorni dalla ore 15 su ViViRadioWeb

Torna L’Orda Azzurra speciale Dimaro

Segui il consueto appuntamento con L’Orda Azzurra che torna nello Speciale Dimaro. Tutti i giorni alle ore 15, segui le ultime dal ritiro di Dimaro dove la SSC Napoli si sta allenando agli ordini di Sarri: interviste, calciamercato e tanto altro per farvi vivere il più possibile la parte iniziale della stagione azzurra con Ciro Novellino inviato di Vivicentro.it.

Come sempre potrete ascoltarla in diretta a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/tracce-di-lorda-azzurra

 

Tra Andria e Corato la tragedia che non “poteva” accadere

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La nostra modernità non contempla tragedie ANTONIO SCURATI

Tragedie – Ci siamo illusi di poter mettere fine a ogni incidente. Istintivamente collochiamo lo scempio in un luogo remoto

«Dov’è mia figlia, vi prego, fatemela vedere».

Una madre barcolla tra le corsie di un ospedale terremotato dal disastro. Il suo mondo all’improvviso è finito. Spera con tutta se stessa nel corpo pulsante, nel sangue vivo da ferita, nella vita cruda e verde dell’infanzia, ma è a tal punto disperata che si sazierebbe anche del corpo morto. Purché glie la facciano vedere.

Questo confine impalpabile tra la speranza più fervente e la disperazione più atroce, questa linea scritta a matita tra la vita e la morte, questo è quel che si dice “tragedia”. Solo quando si abbatte su di noi capiamo quanto, nel nostro tempo, la parola sia abusata. La impieghiamo per vegliardi trapassati nottetempo nel proprio letto, vi facciamo ricorso per nominare modesti danni patrimoniali causati da periodici crolli di borsa, la sprechiamo con vergogna perfino per un ottavo di finale perduto ai calci di rigore. Non vi è una sola creatura vivente che, alla fin della fiera, quando si arriva proprio in fondo in fondo, non sia un dilettante della morte. Eppure, noi che viviamo al principio del XXI secolo in Occidente, sul versante esangue della storia, sembriamo non raccapezzarci più, sembriamo quasi non capirla, o fingiamo di non saperlo più fare. Siamo diventati degli idioti della morte.

Frastornati dalle centinaia di quotidiane stragi mediatiche, cinematografiche, televisive, internettiane, siano esse filmate da superbi registi, da telecamere di sorveglianza a circuito chiuso o da giovani madri e compagne sedute sul sedile del passeggero, e, al tempo stesso, gioco forza – bisogna pur continuare a vivere – sostanzialmente indifferenti a esse, quando veniamo raggiunti dalla notizia dell’ennesima morte di massa, perfino quando le sue immagini ci scorrono davanti agli occhi, ci smarriamo.

  • LEGGI ANCHE – Scontro fra due treni in Puglia, 27 morti e 50 feriti. “Forse un errore umano”. Trovata la scatola nera  

Istintivamente collochiamo lo scempio in un altrove remoto. Iraq, Messico, Bangladesh, ci diciamo. Snoccioliamo i grani del rosario dello spettatore blasé della sofferenza altrui. Poi aguzziamo la vista e leggiamo con più cura la notizia: «Scontro di treni tra Andria e Corato». Allora cadiamo nel disorientamento totale. Ma come, ci chiediamo l’un l’altro increduli, il treno non era il mezzo di trasporto più sicuro? Ma come, protestiamo, una catastrofe in provincia di Bari?! Ecco che, allora, sommando in un rapido conto della serva tutte le recenti notizie di carneficine inattese sulla soglia di casa, ci scopriamo inermi, vulnerabili, esposti in ogni centimetro del nostro corpo alla minaccia violenta. Ecco che anche questa del 2016 diventa l’estate del nostro sgomento. E dimentichiamo che noi, donne e uomini nati in Occidente dopo la fine della seconda guerra mondiale, siamo il pezzetto di umanità più agiato, sano, longevo, florido, sicuro e protetto che abbia mai calcato la faccia della terra.

Questo crampo mentale lo si deve, senz’altro, all’ingorgo psicologico prodotto dalle alluvioni di morti mediatiche. C’è, però, anche una ragione più profonda, più antica: siamo le vittime di una delusione epocale. Ad averci delusi è niente meno che la modernità. L’epoca che si era aperta sotto l’insegna delle magnifiche sorti e progressive, che si era impegnata a fondo in un progetto capillare di previsione e controllo, che si era votata all’ingegneria della società e del mondo, che si era lasciata guidare da rivoluzionari, profeti e statisti, che aveva venerato prima gli esploratori degli angoli sperduti del globo terracqueo, poi gli scienziati scopritori dei vaccini antipolio e sempre i poeti che ne avrebbero eternato le imprese, la modernità che aveva promesso la fine di ogni incidente. Ci ritroviamo, a valle di tutto questo, a idolatrare maestri del brodetto di pesce, a votare senza nessun entusiasmo modesti amministratori di condominio (nella migliore delle ipotesi) e a leggere di madri ipermoderne e iperistruite che, girata la ruota del progresso, arrivano nelle metropoli d’Occidente a non vaccinare i figli in ossequio ai ciarlatani d’internet. A un tratto, allora, in queste estati del nostro scontento, nonostante la razionalità delle scienze statistiche ci dica il contrario, ci sembra che l’insicurezza sia orbitale, la tragedia quotidiana, che tutto sia un incidente.

Il premier, accorso sul luogo del disastro, ha promesso che «sarà fatta chiarezza». Benissimo. È una promessa in linea con quelle della modernità che ci siamo lasciati alle spalle. A patto che venga mantenuta. E per mantenerla c’è solo un modo: la serietà deve fronteggiare la tragedia, l’impegno di tutti deve sublimare lo sgomento, la lotta per migliorare il mondo deve sostituirsi allo sconforto di fronte al suo disastro. C’è solo un modo per liberarci dall’incubo lisergico dell’incidente totale. Prima piangere i morti con sincera compassione, sentire che sono morti al nostro posto sui sedili in similpelle di quel modesto treno di pendolari lungo la tratta tra Andria e Corato, e poi riprendere il progetto della modernità. Sentirci ancora parte attiva di quella severa, grandiosa impresa collettiva che si proponeva di mettere fine a ogni incidente. Un’impresa che non avrebbe mai tollerato la sopravvivenza, nel luglio del 2016, di un binario unico sulla linea tra Andria e Corato.

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