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VIDEO ViViCentro – Juve Stabia-Berretti 6-2: che prodezza di Rosafio da calcio d’angolo

Queste le immagini di Vivicentro

La Juve Stabia di Gaetano Fontana ha disputato due amichevoli nella giornata di oggi. La prima, di questa mattina, si è giocata al Menti di Castellammare contro la Berretti di mister Domenico Panico ed è terminata 6-2 (CLICCA QUI per i dettagli). Vi proponiamo alcune immagini del match, tra queste la perla di Rosafia direttamente da corner.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

CLICCA SUL PLAYER per vedere il video dei gol

Elisa Di Francisca e la bandiera europea: brava, e non solo per l’argento!

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Non c’è niente di più emozionante per un atleta che vince una medaglia olimpica e prima di salire sul podio ha mostrato la bandiera europea. Grazie concittadina Europea.

Lettera a vivicentroÈ la prima volta nella storia che un’atleta decide di salire sul podio con la bandiera europea. Che dire, provo un’immensa soddisfazione e orgoglio vederti e far riflettere nell’esplorare il significato del termine: l’Europa dei cittadini esiste già. Ed è significativo, che sia accaduto proprio nel momento in cui l’Ue sta attraversando una delle crisi istituzionali e identitarie più profonde. ”Un bel gesto”, che sottolinea il ”ruolo positivo” dello sport per migliorare la comprensione tra culture e valori e per incoraggiare il dialogo ed il rispetto reciproco. Invocando l’unità dell’Europa per sconfiggere il terrorismo. L’Europa esiste ed è unita contro il terrorismo. Ha portato la bandiera europea sul podio per le vittime di Parigi e Bruxelles. L’Isis? Il terrorismo non deve vincere. Dobbiamo essere uniti e non dobbiamo darla vinta al terrore. Non diamola vinta a chi vuole farci chiudere dentro casa. Viviamo nella paura, negli aeroporti e negli ascensori. C’è meno Europa di prima, ma possiamo convivere tutti insieme con amore. Non c’è un messaggio politico ma solo di coscienza: vogliono che abbiamo paura uno dell’altro, noi invece dobbiamo rispondere con l’amore. Ci teniamo alla vita, per chi crede è un dono di Dio da rispettare. Io so che dentro ciascuno di noi c’è questo sentimento e credo che in tanti vorrebbero esprimerlo a voce alta. Qualcuno non lo fa per timidezza o per paura.

”La bandiera dell’Europa, gli ideali della meglio gioventù. Di Francisca brava due volte”. Un saggio ha detto che la speranza vede l’invisibile, tocca l’intangibile e consente di raggiungere l’impossibile.

Con rinnovato affetto buon Ferragosto e che sia buono per tutti.  In amicizia.

i cc di Pescara arrestano africano per spaccio

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Spaccio nelle zone della movida: arrestato 26enn del Gambia. Torna in carcere il rumeno sorpreso in piscina mentra era ai domiciliari

Continua l’attività di controllo dei luoghi della movida da parte dei Carabinieri della Compagnia di Pescara al fine di rendere tranquille le serate d’agosto dei pescaresi rimasti in città e dei turisti.  Ieri sera gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno monitorato il centro, presidiando la zona del mercato coperto e di via Cesare Battisti. Ai miliari non è sfuggito Jeng GUMBO, 26enne del Gambia, in Italia domiciliato presso la Caritas di Chieti, sorpreso in flagranza a cedere dosi di hashish a giovani in cerca di sballo. I Carabinieri sono intervenuti proprio nel momento dello scambio: al giovane, già gravato da precedenti nella capitale per il medesimo reato, è stato così contestata la cessione, mentre a seguito di perquisizione i militari hanno trovato ulteriori 8 dosi.  È stato quindi ristretto nelle camere di sicurezza della caserma e stamattina è stato portato in udienza per la direttissima.

 

Sempre nella serata di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Cepagatti (Pe) hanno tratto in arresto Adrian GHERASIM, 27enne romeno a seguito dell’aggravamento degli arresti domiciliari a cui era stato ristretto nei giorni scorsi, quando i militari della Stazione lo avevano trovato a sollazzarsi in piscina invece di essere a casa a scontare la misura cautelare per rapina.

 

 

Radio Crc – Il Napoli spinge per Maksimovic, c’ è l’ ok del giocatore ma il Torino…

Giorni cruciali per il mercato del Napoli ancora a caccia del grande colpo per sostituire Gonzalo Higuain. La dirigenza azzurra, però, non guarda solo all’ attacco ma anche alle altre zone del campo, particolarmente al reparto arretrato. Sarri vuole un altro rinforzo in difesa considerati gli acciacchi di Tonelli e le grane legate ai rinnovi di Albiol e Koulibaly, con il senegalese che sarà impegnato così come Ghoulam nella Coppa d’ Africa. L’ indiziato numero uno è Nikola Maksimovic del Torino per il quale De Laurentiis ha già offerto 25 milioni ricevendo il secco no della società granata. Ciro Venerato, giornalista do Rai Sport, ha fatto il punto sulla trattativa ai microfoni di Radio Crc:
“Il Torino non si smuove e continua a giudicare il difensore incedibile. Maksimovic e i suoi agenti, al contrario, spingono per la cessione con la destinazione Napoli particolarmente gradita al ragazzo”.

Roma caput rifiuti, la rivolta dei sindaci

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«Non nella mia regione», è bastato un accenno della sindaca Raggi a far scattare il gioco dello scarica barile tra Roma, alcuni comuni del Lazio e l’Umbria. In discussione il trasferimento di una parte dei rifiuti della Capitale nei territori di prossimità. «Interlocutorio» l’incontro di ieri tra l’assessora Muraro e i vertici regionali

Campidoglio a 5 Stelle. La sindaca Virginia Raggi, sempre più nel pantano dell’immondizia capitolina, trova la soluzione nelle discariche umbre e del Lazio meridionale. Sale dalle province un coro di no e il grido di guerra della governatrice dem Catiuscia Marini. Alla Regione Lazio, incontro al vertice tra gli assessori Muraro e Buschini. Il comune propone un tavolo di concertazione anche con Prefettura e Ama.

Un pantano che diventa ogni giorno più viscido e scivoloso, per Virginia Raggi, quello dei rifiuti di Roma. Un piano vero e proprio per lo smaltimento dell’immondizia che trasborda dai cassonetti (nei quartieri popolari più che nelle zone vip, ça va sans dire) non ce l’ha, come le ha ricordato – chiedendolo – anche l’assessore ai rifiuti della Regione Lazio, Mauro Buschini, che ieri mattina ha ricevuto la sua omologa capitolina Paola Muraro e l’amministratore unico di Ama, Alessandro Solidoro, per trovare una via d’uscita alla regina delle “emergenze” romane che poi emergenza non è.

Proprio per questo, lei, la sindaca pentastellata, evidentemente troppo concentrata nel blindare la sua assessora dagli attacchi dell’opposizione, aveva buttato lì, nel dibattito in Aula capitolina, una mezza soluzione davvero poco grillina: utilizzare gli impianti Acea dell’Umbria e del basso Lazio per smaltire i sacchetti romani. La frase lì per lì non era stata notata ma ieri la reazione dei sindaci e della governatrice Catiuscia Marini è stata durissima. «Ma che siamo su scherzi a parte? Attendo dichiarazioni dei 5 Stelle umbri in merito ad Orvieto e Terni – posta su Fb la presidente dell’Umbria – ovviamente spero che la notizia sia infondata altrimenti mi trovano, questa volta, ai posti di combattimento…». Un coro di no che si è sollevato anche da altri sindaci del Lazio, non appena, concluso il vertice in via della Pisana, si è appreso della disponibilità offerta dalla Regione per aiutare la Capitale a superare l’impasse.

«Stante i contratti in essere, si chiede priorità di conferimento rispetto a terzi che già conferiscono verso impianti Acea esistenti (San Vittore e Aprilia; Orvieto e Terni) incardinati sull’inderogabile principio comunitario di prossimità e validazione operativa del 51% di proprietà comunale», è la frase pronunciata da Raggi che ha scatenato la reazione a catena. «Non autorizzeremo mai in nessun modo l’arrivo nella nostra discarica di rifiuti di qualsiasi altro territorio e meno che mai da parte della capitale d’Italia», avverte il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, che invita la sindaca di Roma a «rivedere immediatamente la sua strategia e la sua politica sui rifiuti». «Ricordiamo a Virginia Raggi che l’Umbria è fuori dal dominio dello Stato Pontificio dal 1860», infierisce il segretario del Pd umbro, Giacomo Leonelli. Inviperiti anche i sindaci di San Vittore del Lazio ed Aprilia, mentre quello di Roccasecca, dove sorge una discarica già iper sfruttata, annuncia la convocazione immediata del «costituendo coordinamento dei Sindaci per affrontare quella che per questo territorio (il Lazio meridionale, ndr) e per responsabilità altrui, può essere realmente definita come un’emergenza rifiuti».

Spetta all’assessora Muraro tentare di gettare un po’ d’acqua sul fuoco che divampa insieme alle accuse di «conflitto d’interesse» che la investono. La presidente Marini «non deve preoccuparsi, non esiste nessun caso Umbria», ribatte stizzita dopo l’incontro al vertice tenuto nella sede della Regione. «Non abbiamo parlato di discariche. Non dobbiamo indicare alcun sito di discarica – precisa Muraro – Abbiamo parlato solo ed esclusivamente di organizzare questo tavolo istituzionale sulla gestione dei rifiuti che aveva già anticipato la sindaca Raggi. Quindi per noi questo è il primo incontro».

Un tavolo interistituzionale di concertazione con Prefettura, Ama e Regione Lazio, per trovare una soluzione all’annoso problema, quello proposto dal Comune che lo organizzerà e lo coordinerà, da allargare, secondo l’assessore regionale, al ministero dell’Ambiente. Per garantire, però, «il pieno equilibrio della gestione dei rifiuti in tutta la regione, è molto importante che Roma, al più presto – scrive in una nota Buschini – presenti la propria pianificazione per la gestione e la chiusura del ciclo nella città, senza appesantire altri territori».

Nel frattempo la società tedesca Enki, che dal febbraio scorso gestisce lo smaltimento dei sacchetti romani, «ha riconsegnato i moduli che gli erano stati forniti il 19 maggio 2016 per il trasporto dei rifiuti all’estero nei momenti di necessità – comunica Buschini – Enki ha riconsegnato i moduli il 3 agosto e la Regione li ha immediatamente istruiti e l’8 agosto sono partite le richieste alle autorità estere di Germania e Austria, le quali avranno ora 30 giorni per rispondere».

Vale la pena di ricordare che l’appalto vinto dalla società Enki venne bloccato, in un primo momento, prima che intervenisse lo stesso Buschini, da alcuni funzionari del Dipartimento rifiuti della Regione. Un episodio, questo, su cui indaga la procura di Roma perché da quello stallo, ipotizzano gli inquirenti, si sarebbe favorito l’imprenditore Manlio Cerroni e il suo Tritovagliatore di Rocca Cencia, l’impianto che l’assessora Muraro vorrebbe utilizzare per risolvere la crisi.

Roma caput rifiuti, la rivolta dei sindaci di Gilda Maussier – il manifesto 12.08.2016

Sportitalia – Il Valencia fa sul serio per Albiol: offerta importante

Parola d’ordine del Napoli: resistere. Ma nelle ultime ore il Valencia ha alzato l’offerta per Raul Albiol, il difensore in scadenza. Una proposta irrinunciabile, da parte del club spagnolo che già era andato in doppia cifra. E il Valencia è convinto di poter far breccia, saranno importanti le prossime ore. Il Napoli vuole resistere, ma intanto Albiol non ha rinnovato malgrado una proposta faraonica di De Laurentiis. L’idea di Albiol era quella di riparlarne dopo questa sessione di mercato, proprio per aspettare gli sviluppi di mercato per poi accettare la proposta del Napoli. Ma cosa accadrà ora dopo il rilancio del Valencia? Tra gli altri gli spagnoli hanno circa 30 milioni da spendere dopo l’operazione, ormai in dirittura, per il trasferimento di Mustafi all’Arsenal. Lo riferisce Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia, tramite il proprio portale ufficiale.

Da alfredopedullà.com

La Sicilia oltre l’Italicum: nuovi trucchi elettorali

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Una volta era la Toscana che tracciava la strada, con le sue leggi elettorali regionali, alle leggi elettorali per il parlamento italiano: il Toscanellum 1 ha preceduto il Porcellum e il Toscanellum 2 l’Italicum. Ora ci prova con la nuova legge per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale la Sicilia, che, come Regione autonoma, è scampata alla furia revisionista del disegno di legge costituzionale Boschi-Renzi, salvando i suoi sperperi e mantenendo alti i costi della politica. La rottura con il modello nazionale comunale è completa e anche con l’Italicum

Non è forse un caso che sia stato un Tribunale siciliano, quello di Messina, a mandare per primo in Corte costituzionale l’Italicum con un ordinanza del 17 febbraio scorso. Una scelta positiva, che rischiava però di azzerare gli altri 17 ricorsi se avesse fatto scuola sulla procedura: composizione collegiale ed intervento obbligatorio del pm. Il prossimo 4 ottobre alla Consulta c’è il rischio che l’Italicum possa essere parzialmente annullato, nella parte in cui prevede un premio di maggioranza in seguito ad un ballottaggio. Dopo le elezioni di Roma e Torino il ballottaggio non è più popolare, quindi la Sicilia non lo prevede, se non nel caso che nessuna lista o coalizione raggiunga la nuova soglia per la conquista del premio di maggioranza. Non solo, abolisce anche il voto disgiunto tra candidato sindaco e liste collegate e il premio di maggioranza è assegnato in base al consenso della lista o delle liste collegate, che ottengano almeno il 40% dei voti validi. L’elezione diretta del sindaco come persona non esiste più, deve essere l’espressione di una coalizione vasta, cioè di un sistema di partiti. L’ispirazione del tutto contingente è chiara: in questo modo si eliminano dalla scena singole personalità come Leoluca Orlando Cascio (47,42% al primo turno e 72,43% al ballottaggio alle comunali di Palermo nel 2012) e il M5S, il primo partito alle elezioni regionali 2012 con 285.202 voti e il 14,88%. Nel 2017 si rivota a Palermo e in Sicilia per l’Assemblea regionale: niente scherzi anche perché il Pd deve mandare a casa Crocetta e promuovere Faraone.

Il nuovo sindaco, espressione dei partiti, apparentemente del tutto contraddittoriamente viene blindato chiedendo per la sfiducia una maggioranza del 60 per cento, che sale ai due terzi nei comuni fino a 5mila abitanti. Le dimissioni contestuali della maggioranza assoluta dei consiglieri non basta più, si deve dimettere il 60 per cento: come possa governare un Sindaco con la maggioranza assoluta dei consiglieri all’opposizione resta un mistero. In realtà basta che non approvino il bilancio che il comune sia sciolto in seguito al commissariamento regionale, cioè lo si mette in mano alla politica. Premio di maggioranza alla migliore minoranza, soglia di accesso elevata al 5%, nessun quorum di partecipazione per validità elezione: il rivoluzionario principio democratico una testa (non una pancia) un voto non vale più. Specie se la testa vuol pensare e per pensare sapere, cioè essere informata. Quel che sorprende è l’incoerenza: si danno premi di maggioranza ma non si elevano i quorum, tranne quelli per la sfiducia. Uno statuto comunale si approva sempre a maggioranza assoluta, quindi non è nemmeno necessario il consenso della stessa maggioranza. Il vertice dell’incongruenza è che non si sono cambiate le norme sull’ineleggibilità, continua a dover essere contestata nella prima seduta del consiglio comunale a maggioranza assoluta. E così il sindaco si presenta con una maggioranza precostituita del 60%, e nel caso fosse in una condizione di ineleggibilità – come Sala a Milano – il consiglio dovrebbe condannarsi all’auto-scioglimento. Un effetto paradossale della «democrazia governante» a qualsiasi costo, anche contro la maggioranza degli elettori. Più che un bel viatico per una democrazia partecipata è piuttosto un’estrema unzione.

La critica è semplice, ma l’alternativa deve nascere dal voto, dal momento che non basta riuscire a far riconoscere per via giudiziaria evidenti incostituzionalità del sistema elettorale. L’incostituzionalità del Porcellum ha consentito ad un parlamento di nominati, in grande maggioranza eterodiretti in spregio all’articolo 67 della Costituzione, di devastare la Costituzione e quindi di prepararsi a completare l’opera. Il che accadrebbe anche se l’Italicum dovesse essere dichiarato incostituzionale, ma dopo che sarà applicato alle prossime elezioni.

Per i sistemi elettorali comunali e regionali la corte costituzionale ha giocato d’anticipo. Con le decisioni sulla legge elettorale comunale della provincia autonoma di Trento – con la sentenza n. 275 del 2014 – sulle elezioni di secondo grado di province e città metropolitane – con la sentenza n. 50 del 2015 – e infine, approfittando di una controversia sulla legge elettorale europea, per mettere al ripari proceduralmente tutte le leggi elettorali regionali presenti e future – con la sentenza n. 110 del 2015. In sintesi i principi enunciati nella storica sentenza n°1 del 2014 (quella contro il Porcellum) non si applicano de plano agli altri sistemi elettorali e in ogni caso non si applica la procedura seguita in quella circostanza: accertamento del diritto di votare secondo Costituzione di competenza del Tribunale ordinario (più d’uno nelle singole regioni) ma solo impugnando i risultati elettorali davanti ad un unico Tar con sede nel capoluogo di Regione e dopo che la legge elettorale regionale in ipotesi incostituzionale ha esplicato i suoi effetti sulla stessa libertà di voto dei cittadini.
Le sorti della democrazia italiana sono in pericolo e non mi sembra che di questo vi sia un chiara coscienza. Se si è contro ai premi abnormi di maggioranza a liste o coalizioni, allora bisogna essere capaci di costruire alternative basate sul consenso elettorale. È una sfida anche per il movimento 5 stelle. Allo stato non ci sono molte speranze. Una volta pensavo che la sinistra fosse in difficoltà perché prigioniera del passato, ora constato che è condizionata dalla cronaca e quindi incapace di progettare un qualsiasi futuro.

 La Sicilia oltre l’Italicum: nuovi trucchi elettorali di Felice Besostri – il manifesto 12 agosto 2016

Olimpiadi Rio 2016: Canottaggio, il quattro senza non delude. E’ bronzo!

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Era l’equipaggio da medaglia e non ha fallito: Giuseppe Vicino, Matteo Lodo, Matteo Castaldo Domenico Montrone si prendono la medaglia di bronzo del quattro senza superando negli ultimi metri un Sudafrica che ieri aveva preceduto gli azzurri.

L’esito sembrava lo stesso anche oggi, i sudafricani per tre quarti di gara dominano, il distacco dell’Italia sfiora i due secondi; il timore di un altro legno svanisce tuttavia grazie allo strepitoso rush finale degli azzurri che salgono così sul terzo gradino del podio. Si tratta dell’ottava medaglia italiana della specialità, l’ultima delle quali (sempre un bronzo) vinto da Lorenzo Porzio, Dario Dentale, Luca Agamennoni eRaffaello Leonardo ad Atene 2004.

Oro e argento, come da pronostico, se li sono aggiudicati Gran Bretagna e Australia. Alex Gregory, Mohamed Sbihi, George Nash e Costantine Louloudis regalano al proprio paese la quinta medaglia d’oro consecutiva. Bravissimi anche gli australiani William Lockwood, Joshua Dunkley Smith, Joshua Booth e Alexander Hill, incollati ai rivali britannici sin dal primo metro ma costretti ad accontentarsi del terzo argento olimpico di fila. Non si sono rivelati un fattore invece Olanda e Canada, rispettivamente al quinto e sesto posto.

1. Gran Bretagna (Alex Gregory, Mohamed Sbihi, George Nash, Constantine Louloudis) 5.58.61, 2. Australia (Joshua Booth, William Lockwood, Joshua Dunkley-Smith, Alexander Hill) 6.00.44, 3. Italia (Domenico Montrone, Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino) 6.03.85, 4. Sud Africa (Jonathan Smith, Jake Green, Vincent Breet, David Hunt) 6.05.80, 5. Olanda (Vincent Van der Wat, Harold Langen, Peter Van Schie, Govert Viergever) 6.08.38, 6. Canada (William Crothers, Kai Langerfeld, Conlin Mccabe, Tim Chrijver) 6.15.93


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – francesco.drago@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016, Atletica – Ayana Almaz : 29:17:45! E’ oro con Record del mondo nei 10000m

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Al Maracanà di Rio de Janeiro è andato in scena un momento di storia per l’atletica leggera che, dopo 23 anni di attesa, ha accolto con un boato il nuovo Record del Mondo dei 10000m femminili.

È stata l’etiope Ayana Almaz a spostare oltre l’infinito i confini della distanza più lunga in pista, fermando i cronometri su un fantascientifico e allucinante 29:17.45! Letteralmente preso a schiaffoni il precedente primato detenuto dalla cinese Junxia Wang che l’8 settembre del 1993 nella sua Pechino si spinse fino a un già inverosimile 29:31.78.

Oggi la 24enne, già Campionessa del Mondo nel 2015 sulla mezza distanza, ha corso con un ritmo folle, realizzando una prestazione che rimarrà a lungo nella storia dell’atletica leggera. Alle Olimpiadi 2016 sono state cancellate con un colpo di spugna le cinesi “dal sangue di tartaruga”: fu quella, infatti, la spiegazione che il coach dello squadrone asiatico di metà anni 90 usò per spiegare quei risultati fuori da ogni logica. I sospetti sono sempre stati moltissimi ma oggi li ha fugati una meravigliosa Ayana Almaz che ha conquistato il primo oro in pista ai Giochi Olimpici di Rio 2016.

Siamo entrati in una nuova dimensione del fondo, sarà difficile raggiungere questi livelli in futuro: un secondo 5000m in 14.31! Fantascienza pura. L’atletica etiope deve però erigere un monumento alla kenyota Alice Nawowuna che ha preso fin da subito il comando delle operazioni facendo una gara da lepre: un ritmo incredibile per metà gara, poi lo scatto decisivo della Ayana che ai 6000m era già in allungo solitario, proiettata verso la leggenda.

La medaglia d’argento finisce al collo della kenyota Vivian Cheruiyot (29:32.53): un solo secondo in più rispetto al Record del Mondo precedente! La Campionessa del Mondo 2015 e 2011 si è però dovuta arrendere alle falcate della storica avversaria. Bronzo al collo dell’eterna etiope Tirunesh Dibaba(29:42.56), Campionessa Olimpica sulla distanza a Pechino 2008 e Londra 2012.

Veronica Inglese ha concluso al 30esimo posto in 32:11.67: era lecito aspettarsi qualcosa in più dalla giovane azzurra.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – stefano.villa@oasport

UFFICIALE – Credito Sportivo, sbloccati 5mln: via ai lavori urgenti al San Paolo

I dettagli

Il San Paolo si prepara alla Champions League: Istituto Credito sportivo e Comune stipulano la prima trance che consentirà al Napoli di disputare in casa la sua prima partita della più ambita competizione europea. Il restyling dello stadio San Paolo è finalmente realtà. Il Credito Sportivo in tempi record, dopo l’approvazione del bilancio previsionale del Comune di Napoli arrivata nella notte tra il 5 e il 6 agosto scorso, ha deliberato il primo stralcio di 5 milioni di euro all’interno del progetto generale di 25 milioni per la ristrutturazione dello Stadio San Paolo di Napoli. L’intervento è strutturato in due parti: il primo milione di euro servirà per i lavori di adeguamento dell’impianto alle attuali disposizioni internazionali impartite dalla UEFA affinché il Napoli Calcio possa disputare nel suo stadio le partite di Champions previste a partire dal mese di settembre. Nello specifico la prima erogazione sarà destinata ai lavori con carattere di estrema urgenza riguardanti: la messa in opera di nuove reti di distribuzione idrica ed antincendio, opere edili di ripristino funzionale degli uffici, sale stampa-conferenze, area hospitality e spogliatoi. Sarà previsto inoltre un nuovo sistema di canalizzazione degli scarichi pluviali per evitare il ristagno dell’acqua sul solaio di copertura e gli interventi imposti sulle manifestazioni sportive dal Gruppo operativo sicurezza per garantire la gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza. I restanti 4 milioni di euro verranno destinati per la sostituzione di un primo lotto di 12.000 sediolini e conseguente sistemazione ed impermeabilizzazione delle relative gradinate, per la realizzazione di nuovi blocchi bagni e riparazione di quelli già esistenti, oltre che per opere generali per il mantenimento della sicurezza e per la realizzazione di un’area da adibire ad autorimessa. “ E’ con viva soddisfazione – questa la dichiarazione dell’Assessore allo sport Ciro Borriello – che accogliamo il felice epilogo dell’accordo col Credito Sportivo e dell’erogazione di accredito che sarà data per i lavori di ristrutturazione dello Stadio San Paolo. Un percorso che non ha avuto difficoltà o remore di continuità di interlocuzione fra le parti, ma che ha dovuto fare i conti con una tempistica legata a fatti oggettivi, come il fermo elettorale e la ripartenza amministrativa. A solo una settimana dall’approvazione del Bilancio in Consiglio Comunale, che ha visto tutti d’accordo nel votare la delibera del piano triennale dei lavori pubblici per la ristrutturazione dello Stadio San Paolo, pensiamo ad una continuità di linea ed indirizzo, che partendo dal grande evento delle Universiadi, che sarà al centro della città sportiva e non solo, proceda anche con un piano di riqualificazione e di rilancio degli impianti sportivi della periferia. Obiettivo e prerogativa primaria di questa amministrazione e di questo Assessorato. Oggi, intanto siamo contenti di poter dire ai tanti appassionati e tifosi della squadra del Napoli, che i lavori partiranno con questo primo accredito di fondi, e che si concluderanno entro il 2017, al fine di rendere sempre più lo stadio San Paolo all’altezza della storia e della bellezza dei suoi tifosi”. “Con l’accordo di oggi – ha dichiarato Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario ICS – si avvia un percorso che trasformerà il San Paolo in uno stadio moderno sicuro e confortevole al servizio degli appassionati tifosi napoletani “.

Roma Puzzona: aggiungi un posto all’ATAC (mp3)

Roma – In queste ore la Guardia di Finanza, sta compiendo un blitz nella Sede Centrale dell’Atac. I militari del Comando Provinciale stanno sequestrando fascicoli, documenti contabili, ogni incartamento che possa essere utile alle indagini che sta svolgendo in questi mesi la Procura romana

Saranno controllate le ore d’assenza dei sindacalisti, le loro buste paga, i permessi, staordinari, ore e giorni di malattia, gli straordinari che hanno assorbito un numero spropositato di ore , guasti ai mezzi pubbici, mancanza di pezzi di ricambio manutenzione delle gomme degli automezzi municipali.
Riguardo a quest’ultimo aspetto, gia’ il 21 Luglio di quest’anno, l’Azienda ATAC, era stata oggetto di un sopralluogo in via Prenestina, operato sempre dalla Guardia di Finanza, in cui erano stati sequestrati alcuni faldoni, e registri dei “distacchi dal lavoro dei sindacalisti.
Sui permessi sindacali, vi e’ gia’ un filone d’inchiesta del Pubblico Ministero Nicola Maiorano, sollecitato da un esposto del Direttore dell’Atac Marco Rettighieri.
Mettendo ai raggi x il malloppo di incartamenti, la Procura, potra’ sicuramente dare dare una risposta a tutti i disservizi registrati in seno all’azienda negli ultimi anni.
Sicuramente ne verra’ fuori una nuova Ercolano, per Pompei, bisognera’ trovare gli scheletri, catalogarli, dare loro il giusto peso giudiziario, poi si passera’ all’ultima fase quella del collocamento in cellette 4X4.
E’ molto riduttivo il nome dato alla Citta’ erterna, quello di Mafia Capitale, se ne dovrebbe dare uno molto piu’ appropriato quello di Roma Puzzona. ma intanto il pensiero non può non tornare ad una canzone di Sora Cesira proprio sull’ATAC:
                                                                        AGGIUNGI UN POSTO ALL’ATAC (mp3)

vivicentro.it/blogger/lopiano-saintred – Roma Puzzona (Mauro Lo Piano)

Pannullo ai canottieri stabiesi: la città è orgogliosa di voi e vi attende per festeggiarvi

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L’Amministrazione di Castellammare di Stabia, nel complimentarsi con il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale per l’ottimo risultato ottenuto nelle recedenti Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, desidera, a nome di tutta la città, congratularsi con i nostri atleti che hanno concluso nel migliore dei modi l’esperienza stabiese alla rassegna brasiliana. Ancora una volta, lo sport cittadino esce a testa altissima da una manifestazione olimpica, confermando la grande tradizione della nostra Città delle Acque.

Giovanni Abagnale ha infatti conquistato il bronzo, insieme al suo compagno Marco Di Costanzo, nel Canottaggio specialità Due senza Senior Maschile, al termine di una gara straordinaria in cui ha espresso tutto il suo talento.

Anche Livio La Padula, nella specialità Quattro Senza Pesi Leggeri, ha tenuto alto il nome di Castellammare di Stabia arrivando quarto ad un passo dal podio, confermando la sua fantastica esperienza olimpica.

Si ringraziano altresì i partecipanti dell’Otto Senior, Enrico D’Aniello, Mario Paonessa e Luca Parlato che, arrivati ad un passo dalla finale, hanno attestato il loro valore e la loro forza, come da tradizione della scuola stabiese.

Un grande plauso va alla figura del Direttore Tecnico Dott. Giuseppe La Mura e degli allenatori Antonio La Padula e Andrea Coppola, che, con grandi sacrifici e passione, sono sempre vicini ai nostri atleti guidandoli nello sport come nella vita.

La nostra città è ansiosa di riabbracciare tutta la spedizione olimpica stabiese, per ringraziarla e attribuirgli le gratificazioni che si sono ampiamente conquistati.

Il Sindaco

Antonio Pannullo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016

ESCLUSIVA – Koulibaly vicino all’addio, ma non subito: tutti i dettagli

Queste le notizie esclusive

Ve ne avevamo parlato ad inizio luglio, Kalidou Koulibaly aveva lasciato la casa napoletana dello scorso anno (CLICCA QUI per i dettagli). Tutto, ovviamente, dopo quanto accaduto da quel momento fino ad oggi, fa pensare ad un possibile addio e dovrebbe essere proprio così. Infatti, secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it, il calciatore non rinnoverà con il Napoli, rifiutando le offerte arrivate da De Laurentiis, e dovrebbe lasciare la città partenopea. Non subito, però, ma a gennaio, dopo aver disputato la coppa d’Africa: la destinazione dovrebbe essere il Chelsea e il suo agente in questi giorni è stato avvistato in città.

a cura di Ciro Novellino

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Hamsik: “Un onore essere in un club così, Napoli è la mia famiglia”

Le sue parole

Marek Hamsik ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale dell’Herta Berlino: “Per noi è un test molto importante a ridosso dell’inizio della stagione. L’Herta Berlino non è un avversario facile, si è classificato al settimo posto nella scorsa stagione e sarà difficile batterli. Ci attende una gara spettacolare”.

Sul rinnovo: “A Napoli mi sento a mio agio e giocare in un club così è un onore per me, l’ho sempre detto. Sono anche orgoglio di essere capitano di una squadra piena di buoni giocatori. Napoli è una parte di me, è la mia famiglia. Ho un ottimo rapporto col presidente e l’allenatore, Napoli è una città passionale e mi piace molto. Sono pure molto orgoglioso di essere entrato nel cuore dei tifosi azzurri”.

Sugli obiettivi: “Vogliamo vivere una grande stagione e fare il massimo in ogni competizione. Il campionato italiano è molto difficile da vincere e la Champions è la competizione più importante per club al mondo, non sarà facile ma allo stesso tempo è molto eccitante”.

Un commento su Higuain: “A Napoli lo hanno amato, dunque non c’è da meravigliarsi se i nostri tifosi si sono infastiditi dopo il suo approdo a una squadra rivale come la Juventus. Io rispetto la sua decisione, ma quando ci incontreremo cercheremo di batterlo”.

Infine sui connazionali in Germania: “Pekarik si è affermato nel campionato teedsco ed è giustamente apprezzato per le sue qualità. Duda è ancora molto giovane, ma è molto forte. È un grande talento e il trasferimento all’Hertha lo aiuterà a crescere”.

RAI – Rog è un giocatore del Napoli, acquisto definito

Le sue parole

Il collega di RaiSport, Ciro Venerato ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Crc: “Rog? Ieri sera il Napoli ha definito l’acquisto, l’ha bloccato. Ci sono stati contatti col presidente della Dinamo Zagabria che continua a chiedere il ragazzo almeno fino al preliminare di Champions League. Sarri lo vorrebbe subito, ma probabilmente accontanteranno il club croato. E’ da escludere che possa saltare l’accordo per un dettaglio, alla fine si tratta di appena una partita di campionato e poi il mister avrà un nuovo rinforzo in mediana. Lo possiamo dire: Rog è un nuovo giocatore del Napoli, c’è stato anche lo scambio di email e tutto. Affare da 12 milioni di euro più alcuni bonus, 2 facilmente raggiungibili più tre non proprio semplici”.

Hertha-Napoli, i convocati di Sarri: rientra Reina

I dettagli
Seduta mattutina per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano l’amichevole con l’Hertha Berlino di domani, sabato 13 agosto, in Germania. La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente partitina a campo ridotto. Chiusura dedicata al lavoro tecnico tattico finalizzato soprattutto alla fase difensiva. Differenziato per Grassi, Tonelli e Giaccherini.
Questi i convocati per Berlino: Reina, Rafael, Sepe, Albiol, Chiriches, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Luperto, Maggio, Strinic, Allan, Hamsik, Jorginho, Valdifiori, Zielinski, El Kaddouri, Callejon, Gabbiadini, Lorenzo Insigne, Roberto Insigne, Mertens, Milik.

Seduta mattutina per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano  l’amichevole con l’Hertha Berlino di domani, sabato 13 agosto, in Germania.

La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente partitina a campo ridotto.

Chiusura dedicata al lavoro tecnico tattico finalizzato soprattutto alla fase difensiva.

Differenziato per Grassi, Tonelli e Giaccherini.

I convocati per Berlino: Reina, Rafael, Sepe, Albiol, Chiriches, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Luperto, Maggio, Strinic, Allan, Hamsik, Jorginho, Valdifiori, Zielinski, El Kaddouri, Callejon, Gabbiadini, Lorenzo Insigne, Roberto Insigne, Mertens, Milik.

sscnapoli.it

Juve Stabia, svelata l’associazione Gaetano Musella

Juve Stabia, ecco l’associazione Gaetano Musella

La stagione calcistica ormai ai nastri di partenza segna un passo importante per la Juve Stabia.

Il Patron Franco Manniello ha allestito una squadra molto competitiva, in grado di combattere per le posizioni importanti della classifica.
L’entusiasmo che respira la città è palpabile; anche i tifosi stabiesi come ogni anno stanno preparando al meglio la nuova stagione. La Curva Sud è da sempre il cuore pulsante del tifo stabiese, tifoseria che per passione, correttezza calore e grinta non ha nulla da invidiare alle grandi tifoserie italiane, nonché custode della maglia numero 12 della Juve Stabia.
Anche i tifosi dal canto loro non vogliono lasciare nulla al caso e si stanno proiettando alla nuova stagione con tante idee e con tanto entusiasmo.

Frutto di tanto entusiasmo è la nascita dell’associazione Gaetano Musella, che ambisce ad essere un punto d’incontro e di raccolta per la tifoseria stabiese. L’associazione, che si trova nei pressi dello stadio Romeo Menti, proprio accanto al viale delle tribune, è stata inaugurata alla presenza anche di alcuni calciatori stabiesi.
Scopo dell’associazione è quello di riunire i tifosi della Juve Stabia, di organizzare le trasferte fuori casa, di coordinare il tifo nelle partite casalinghe delle Vespe e di essere utile ed in prima linea per tutti gli aspetti riguardanti il tifo stabiese.
Quindi anche la torcida stabiese non sta lasciando nulla al caso e vuole che questa stagione possa essere ricordata come positiva ed entusiasmante.

La nuova associazione è dedicata a Gaetano Musella, probabilmente il più grande numero 10 della storia della Juve Stabia. Musella, che è stato il capitano ed il condottiero della Juve Stabia targata Roberto Fiore e scomparso prematuramente e tragicamente nel 2013, non è mai stato dimenticato dal popolo stabiese e l’associazione dei tifosi a lui dedicata rappresenta un giusto riconoscimento alla sua memoria.

La nuova stagione comincia quindi con basi solide e positive dentro e fuori dal campo; c’è da sperare che il campionato 2016-17 sia davvero da ricordare per tutta Castellammare.

Raffaele Izzo

FOTO ViViCentro – Amichevole, Juve Stabia-Berretti 6-2: bel calcio e tanti gol al Menti

Questo quanto accaduto al Menti

Una gara amichevole, in famiglia, per proseguire il lavoro cominciato a Gubbio per i ragazzi di Gaetano Fontana e a San Giuseppe Vesuviano per quelli di Domenico Panico. Un match in famiglia e come giusto che sia in questi casi, nella propria casa: allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia. Risultato finale di 6-2.

Queste le formazioni scese in campo nel primo tempo:

PRIMA SQUADRA – Russo, Elefante, Santacroce, Morero, Rubino, Zibert, Salvi, Mastalli, Sandomenico, Del Sante, Rosafio
BERRETTI – Riccio, Strianese, Bisceglie, Borrelli, Versitelli, Sorrentino, Mauro, Vecchione, Servillo, Matassa, Procida
Comincia bene la squadra di Fontana che ci prova con Rosafio, abile a girarsi dal limite, ma trova Riccio pronto. Qualche minuto più tardi,Del Sante sfrutta un errore difensivo, ma è ancora Riccio a salvare prima con l’aiuto di Borrelli sulla linea. Ritmo molto alto per la Juve Stabia, ma la Berretti tiene bene il campo nonostante i pochi giorni di lavoro nelle gambe. Strianese, schierato per esigenza di rosa da terzino destro, lanciato da Servillo calcia su Russo a tu per tu. Sandomenico è già in palla, ma Riccio si supera in tre occasioni nitide da gol con tiri a raffica. Il risultato non si sblocca, fino a quando, ancora Sandomenico, scattato sul filo del fuorigioco, salta Riccio con Borrelli che non riesce a fermare la palla: 1-0. Qualche minuto più tardi, 30′ minuto di gioco, arriva anche il raddoppio con Sandomenico che crossa al centro per Del Sante che tocca di testa per Mastalli: 2-0. Ancora Mastalli al centro per Del Sante, miracolo di Riccio ma sulla ribattuta Rosafio fa 3-0 al 35′. Finisce così il primo tempo. Nella ripresa Fontana cambia Mastalli e insersice Servillo mentre Panico schiera un 11 nuovo con anche l’ultimo arrivato Petruccio, calciatore in prova:
Montella (Borrelli), Polito, Naso, Menzione, Petruccio, Scognamiglio, Vacca, Sorriso, Del Prete, Chirullo, Contieri.
Subito partenza sprint per Del Sante che trasforma il calcio di rigore che porta la prima squadra sul 4-0. Riapre tutto Simone Del Prete con la sua doppietta (rigore e gol di destro), portando il risultato sul 4-2, prima dei gol di Rosafio, direttamente da calcio d’angolo e di Sandomenico che fissa il risultato sul 6-2 finale.
dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino
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Olimpiadi Rio 2016 – La ”balena” Italia è finita in acque basse: urge riportarla al largo

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I primi tre giorni delle Olimpiadi di Rio 2016 ci avevano illuso. Podi a grappoli, 3 ori e l’Italia fianco a fianco delle grandi potenze mondiali. Sembrava tutto bellissimo, forse troppo. Si era generata la speranza che la spedizione azzurra potesse superare i propri limiti e proiettarsi ben oltre le proiezioni iniziali della vigilia.

Le ultime tre giornate, invece, ci hanno riportato bruscamente sulla terra. Sono iniziate a susseguirsi le controprestazioni e, sovente, hanno deluso proprio gli atleti più attesi: Federica Pellegrini, Arianna Errigo, Petra Zublasing, Sara Errani-Roberta Vinci. Lo stesso canottaggio, così brillante tra batterie e semifinali, si è sciolto sul più bello ed il pur superlativo bronzo di Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale nel due senza non può soddisfare appieno le aspettative che si erano create. Come a Londra 2012, inoltre, è iniziato a materializzarsi nuovamente l’incubo dei quarti posti, già cinque fino ad ora (Pellegrini, squadra di tiro con l’arco femminile, doppio senior e 4 senza pl canottaggio, Zublasing, oltre alla quinta piazza di Matteo Marconcini nel judo).

L’Italia si trova dunque decima nel medagliere, con la Francia pronta al sorpasso e nazioni come Giamaica (atletica) e Cuba (pugilato) che nei prossimi giorni inizieranno a far paura. Come già detto ieri, bisognerà fare corsa sulla sempre più lanciata Ungheria per restare nella top10, con i magiari che questa notte, molto probabilmente, vinceranno un altro oro con Katinka Hosszu nei 200 dorso e arriveranno a 6 complessivi. Per il Bel Paese, ora come ora, arrivare a quota 8-9 medaglie del metallo più prezioso appare un’impresa titanica. Molto più fattibile un numero di 6-7, ma a quel punto si tornerebbe indietro a Barcellona 1992, ultima edizione con gli azzurri fuori dalle prime dieci.

Il rischio, dunque, è che i tre giorni iniziali di questa Olimpiade possano venire ricordati come quelli della Grande Illusione. Successivamente l’Italia non si è ridimensionata, bensì è tornata ad esprimere un rendimento in linea con il suo potenziale attuale, in media con le fatidiche 20-25 medaglie che indicavano le proiezioni della vigilia.

Le occasioni per reagire non mancano, ma iniziano drasticamente a diminuire. Sarebbe importante un ultimo colpo di coda da parte di scherma e tiro a volo per ridare slancio all’intera compagine, in attesa di un’ultima settimana dove conterà molto il rendimento di volley e pallanuoto.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – federico.militello@oasport.it

Bucchioni: “Icardi al Napoli in cambio di due calciatori”

I dettagli

Enzo Bucchioni per Tuttomercatoweb.com: Come mai De Laurentiis continua a inseguire Icardi se ha appena acquistato Milik e ha in rosa tale Gabbiadini? Evidentemente nessuno dei due può sostituire Higuain nell’immaginario comune e nella mente di Sarri. Il Napoli insiste, l’Inter resiste. Quasi sessanta milioni l’ultima offerta, con contratto di oltre sei milioni più bonus per il giocatore. L’Inter per ora non molla, ma dopo attenta riflessione e consulto con De Boer ci potrebbe essere anche un rilancio. I nerazzurri potrebbero dire si alla cessione di Icardi in cambio di Insigne e Gabbiadini valutati entrambi attorno ai trenta milioni. I conti potrebbero tornare anche dal punto di vista tattico. Gabbiadini è il centroavanti mobile che piace al tecnico olandese, Insigne l’esterno sinistro ideale per il 4-3-3. L’offerta al Napoli non è ancora partita. Ma come reagiranno gli azzurri? Insigne ha chiesto l’adeguamento del contratto, è un giocatore importante, ma con Mertens e Giaccherini la fascia sinistra potrebbe comunque essere coperta bene. E poi non è detto che Sarri non voglia tornare al 4-3-1-2 con Zielinski trequartista. E’ vero che l’Inter continua a dichiarare incedibile Icardi, ma Wanda Nara spinge in tutti i sensi e tutto può ancora succedere. Il Napoli, fra l’altro, sta pensando anche a un portiere che possa prendere l’eredità di Reina visto che lo spagnolo nell’ultima parte della stagione scorsa ha avuto problemi di schiena e si è ripartiti più o meno da lì. Sportiello è da tempo nel mirino, ma l’Atalanta non molla e non si accontenta del ritorno di Grassi. Calda anche la pista che porta a Diawara del Bologna, del resto da qualche parte Adl li dovrà pur mettere i 94 milioni presi per Higuain…