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Castellammare di Stabia
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Un NO alla Riforma da semplice cittadino

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Egr. Direttore,
purtroppo non ho ancora avuto modo di notare, sui social locali, persone che esprimano, o diano un parare – favorevole o contrario – al prossimo referendum costituzionale per cui mi permetto di dichiarare, qui, il mio NO alla Riforma da semplice cittadino
Sono sempre stato un uomo della Sinistra, ho sempre votato a tutti i referendum compreso quello della TRUFFA per l’acqua, questa volta però mi sono ripromesso di non votare e fare una campagna per il NO. La motivazione? Secondo il mio modesto parere, è che sarebbe ora di MANDARE A CASA questo governo perché ha fatto il suo tempo ed ha commesso tanti errori per cui, votando NO, lo si indebolirebbe e ci potrebbe essere una speranza di cambiamento.
I motivi del mio NO sono tanti, ma ne cito solo alcuni:

a) in quale paese democratico un Corpo di Polizia centenario, a ordinamento civile viene, Militarizzato! L’ultimo che lo aveva fatto, se non erro, fu il Duce con l’allora Corpo delle Guardie di P.S.;

b) la buona scuola: in quale paese democratico un vincitore di concorso pubblico, dopo anni si vede negato il beneficio dello scopo del concorso (del posto, quindi). Anche qui, ancora, se non ero fu il Duce con  le leggi Razziali, Con la buona scuola abbiamo la deportazione di docenti che per raggiungere la nuova sede si devono spostare, per forza, di migliaia di

chilometri;

c) salvataggio delle banche: perché non sono state salvate anche le aziende che erano in crisi; solo le banche ? Perché?

d) referendum elusi: ne fu fatto, ad esempio, uno sull’acqua. Si sa come è finito ? Non se ne sa più nulla!

Non ne aggiungo altri, ma invito a riflettere!

                            Eresiarco Francesco

COLLEGATA:

Lettera al Direttore

NORD – OPINIONI

Un sì alla Riforma da semplice cittadino

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Un sì alla Riforma
Come semplice Cittadino andrò nei banchetti a porre la mia firma per un Sì alla riforma Costituzionale…

Catania vs Juve Stabia sarà anticipata

Catania vs Juve Stabia sarà disputata sabato 27 agosto alle ore 16:30

Catania vs Juve Stabia può essere considerato il big match della prima giornata del girone C di Lega Pro. Gli etnei tenteranno di ritornare, dopo due anni di purgatorio, nel calcio che conta; la Juve Stabia dopo aver fatto vedere belle giocate nei match con Livorno e Novara, reciterà il ruolo di mina vagante del campionato, ma in caso di acquisto di un bomber di razza negli ultimi giorni di mercato, potrà aspirare a qualcosa di più.

Gli addetti ai lavori e i tifosi delle squadre della terza serie di calcio, sanno che ormai mancano solo dieci giorni all’inizio del prossimo campionato di Lega Pro 2016-2017. Il girone B secondo le disposizione della Lega Pro inizierà prima rispetto agli altri, è precisamente sabato 27 agosto 2016 (CLICCA QUI).

Il format quest’anno è stato riportato a 60 squadre, è stato deciso di utilizzare divise ufficiali con il nome del giocatore impresso sulla schiena e una numerazione fissa, ma tante sono ancora le situazioni da sistemare che non permettono l’inizio contemporaneo di tutte le gare: La Paganese attende la ratifica definitiva della sua ammissione al prossimo campionato, decisione che avverrà solo il 30 agosto, cioè dopo l’inizio del campionato. Poi c’è la situazione Albinoleffe che ha ottenuto alcuni giorni per organizzare la propria rosa dopo aver ottenuto il ripescaggio in Lega Pro.

A questo si aggiunge che situazioni particolari durante l’anno potranno condizionare i campionati.

La Lega Pro tra alcuni giorni comunicherà la programmazione per i prossimi tre mesi di campionato, ma intanto nella giornata di oggi ha disposto che, per motivi di ordine pubblico e considerata la concomitanza con altre manifestazioni, la gara Catania-Juve Stabia verrà anticipata alle ore 16.30 di sabato 27 agosto su espressa richiesta della Prefettura di Catania.

Ernia Mentale : chi sciala, chi prova ad arrangiarsi e chi ne schiva l’arte

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L’Italia è un paese dove per poter continuare a sopravvivere,  bisogna  arrangiarsi.
Milioni di Italiani vivono alla giornata, altri al di sotto della soglia di povertà, mentre per coloro che non sono stati morsi dalla crisi, il cielo è sempre più blu.

Non vi sarà mai giustizia sociale, se non si accompagnata da una moralizzazione politica, dei suoi indotti e derivati.

Apro parentesi:

A Montecitorio e Palazzo Madama tanto per parlare di “derivati”, il 1 stipendio di un usciere,  è superiore a quello di un’insegnante dopo 40 anni di servizio. L’unico compito degli inservienti montecitoriani, è quello di dividere i politici quando tentano di darsele di santa ragione, o quello ancora più “faticoso”di togliere i cartelli di protesta dalle mani di alcuni parlamentari. Quando andranno in quiescenza, la loro pensione sarà di almeno 9mila euro al mese, speriamo che basti per sopravvivere.

In Sicilia si usa dire….. il pesce puzza dalla testa, meno male che non è dotato di piedi.
La moralizzazione deve iniziare dall’alto, poi la si potrebbe trasferire ai piani medi e bassi. È inutile nascondersi dietro la propria ombra nella speranza di non essere visti, la crisi non è alla fine, potrebbe essere all’inizio.

Sono anni che se ne parla, sono state spese un’infinità di parole su alcuni dei maggiori problemi che hanno fatto arenare il nostro paese :

Lavoro
Jobs Act
Pensioni
Rilancio dell’economia
PIL
Debito Pubblico, che continua a “macinare’ record in negativo ( 10 miliardi di euro al mese, a cui lo Stato prima o dopo dovrà far fronte).
Stabilizzazione Insegnanti
Profughi
Crak delle Banche
Riduzione del numero dei Senatori.

Per completare questo bel quadro non poteva mancare ll referendum, il cui unico scopo non è tanto la modifica della Costituzione, ma quello di assicurare una stabilità politica.

I politicanti dal canto loro, dovrebbero rubare di meno, pensare più agli interessi dei cittadini che ai loro.

Ogni Italiano è più confuso che persuaso, non può vedere con questi presupposti uno spiraglio di luce che possa illuminare il loro futuro.

Il Governo in carica, come da copione, si è trovato un fardello di problemi, di debiti pregressi a cui dover far fronte.

La storia si ripete. prima di andare al potere i politici sono tutti spaccamuntagne poi dinnanzi alla realtà, diventano spaccapietre.

L’uscita della Gran Bretagna dalla UE in un certo senso ci ha avvantaggiati, siamo diventati uno dei punti fermi in seno alla Comunità Europea, speriamo che da questa fuoriuscita, litalia ne possa trarre dei benefici.

La Comunità Europea. anche se spesso ha bacchettato il nostro Paese, ha dato tanto, quello che non ha potuto concedere è stato dovuto all’incompetenza, all’ignoranza, alla balordaggine, all’ernia mentale di numerosi politici.

In attesa di un’operazione risolutiva, alcuni cittadini continuano ad arrangiarsi come possono e altri provano a difendersi con fantasia come nel caso del cartello in immagine (cartello vero appeso all’interno di una ricevitoria di via Mazzini, a Palermo, che da un’idea della schiettezza dell’arte di arrangiarsi come si può)

vivicentro.it/blogger/lopiano-saintred  –  Ernia Mentale. Lo Piano-Saintred

Olimpiadi Rio 2016 – Setterosa, Fabio Conti: “Oggi ancor più brave del solito”

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Il condottiero straordinario di questo Setterosa da lacrime (di gioia) e furore è Fabio Conti. Il CT romano “compirà” 200 presenze sulla panchina della Nazionale Italiana proprio in finale contro Usa o Ungheria.

Eccovi le prime parole di coach Conti, dopo la trionfale partita contro le russe.

“E’ il sogno di ogni atleta e di ogni allenatore giocarsi la finale olimpica; siamo venuti qua per inseguire questo sogno e lo abbiamo raggiunto. Da adesso in poi, finiti questi quindici minuti di festeggiamenti cominciamo a preparare la sesta finale. Sarà la mia 200^ panchina e miglior modo per festeggiare non poteva esserci”, le prime parole del Commissario Tecnico.

“Non è stato semplice perché la Russia, per arrivare in semifinale, ha sbattuto fuori la Spagna, quindi vuol dire che è una squadra con grandi qualità; ma le nostre oggi sono state ancora più brave del solito. Pronti-via, due gol sotto: poteva tagliare le gambe a qualunque squadra ma non alla nostra, che ha saputo gestire il momento, le emozioni e prima le abbiamo raggiunte, poi superate. Gli ultimi due tempi abbiamo veramente giocato poco, troppe mani addosso; quindi, ci siamo concentrati più sulla difesa che su un attacco spregiudicato”, ha proseguito Fabio Conti, che ha concluso scherzando sul suo rapporto con Tania Di Mario, capitano coraggioso di mille battaglie.

“Ho una scommessa in corso con Tania, forse si sta spaventando perché potrei vincerla, ma non posso dirla adesso… Sono contento per lei perché credo che sia il giusto coronamento di una carriera incredibile. Chiudere con una finale olimpica, se vorrà farlo, ma credo di sì, è la cosa per cui lei s’è impegnata tanto e rimandato anche altri progetti”.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva –  giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: profilo FB Fabio Conti

Olimpiadi Rio 2016, Pallanuoto: Setterosa in finale! Domata la Russia : 12-9!

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18.25 Pallanuoto: è finita!!! Il Setterosa è in finale! Battuta 12-9 la Russia in un match mai davvero in discussione! Le azzurre venerdì affronteranno la vincente del match tra Stati Uniti ed Ungheria

Finale! La nazionale italiana di pallanuoto femminile torna sul podio alle Olimpiadi grazie alla vittoria ottenuta nella semi contro la Russia: per il Setterosa è la prima volta dopo l’oro di Atene 2004 e il coronamento di un percorso fantastico che negli ultimi 12 mesi ha portato questa squadra sul podio ai Mondiali, agli Europei e, adesso, anche ai Giochi Olimpici.

L’inizio del Setterosa è tutto in salita con due gol subiti in avvio da una Russia molto aggressiva. Da lì, però, le azzurre hanno risposto grazie ad una superlativa Arianna Garibotti che ha siglato il pareggio di fine primo quarto. Nel secondo, poi, le ragazze del Ct Fabio Conti hanno dominato la vasca e con un parziale di 4-2 sono passate in vantaggio, scavando quel margine che la Russia non è più riuscita a rimontare nonostante un finale molto aggressivo sui due lati del campo. Il break decisivo è arrivato nel terzo periodo, dove la squadra italiana ha trovato il massimo vantaggio di quattro gol, un tesoretto importante per gestire gli ultimi 8 difficili minuti di gioco.

La donna copertina, senza dubbio, è Arianna Garibotti: 5 gol per lei, tutti nei momenti più importanti della partita. Una giocatrice che è cresciuta in maniera esponenziale e che in questo torneo a Cinque Cerchi sta dimostrando di essere una delle realizzatrici più forti del mondo. Straordinaria, in porta, anche Giulia Gorlero che ha commesso un solo piccolo errore rispondendo però con sicurezza alle offensive della squadra dell’Est Europa. Oltre Garibotti, da sottolineare per l’ennesima volta la straordinaria capacità delle azzurre di difendersi lasciando pochi varchi alle avversarie e recuperando diversi palloni per stoppare qualsiasi velleità di rimonta da parte della Russia. In attacco, poi, sono arrivate le doppiette di Chiara Tabani e Roberta Bianconi (entrambi su rigore), mentre hanno messo a referto un gol a testa Queirolo, Radicchi e Di Mario.

Il 12-9 finale ha consegnato all’Italia la finale olimpica che varrà una medaglia: le azzurre, ora, possono aspettare la vincente di Ungheria – Stati Uniti per l’atto conclusivo del torneo di venerdì alle ore 20.30 italiane. 

Il tabellino:

Russia-Italia 9-12

Russia: Ustyukhina , Glyzina 1, Prokofyeva 1, Karimova , Borisova , Lisunova 2, Simanovich , Timofeeva , Soboleva 1, Ivanova 2, Grineva 1, Karnaukh , Gorbunova 1. Coach. Gaidukov

Italia: Gorlero , Tabani 2, Garibotti 5, Queirolo 1, Radicchi 1, Aiello , Di Mario 1, Bianconi 2, Emmolo , Pomeri , Cotti , Frassinetti , Teani . Coach. Conti

Arbitri: Buch (spa), Koganov (aze)

Note:
Parziali 2-2, 2-4, 0-2, 5-4


L’INCONTRO minuto per minuto

18.25 Pallanuoto: è finita!!! Il Setterosa è in finale! Battuta 12-9 la Russia in un match mai davvero in discussione! Le azzurre venerdì affronteranno la vincente del match tra Stati Uniti ed Ungheria.

18.24 Pallanuoto: Soboleva accorcia, 12-9. Ma ormai conta solo per le statistiche…

18.23 Pallanuoto: DELIRIOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! Missile di Elisa Queirolo quasi da metà vasca! 12-8!!!! SIAMO IN FINALEEEEE!!!

18.22 Pallanuoto: RETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! Bianconi glaciale dai 5 metri! 11-8, è fattaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

18.21 Pallanuoto: Aiello si procura un rigore!

18.20 Pallanuoto: Russia indomabile, 10-8. 1’58” al termine. Bisognerà lottare fino all’ultimo secondo.

18.19 GOGOOGGOGOGOGOGOGOGOGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOGOGOGOGOGOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! GARIBOTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! POKERISSIMO, 10-7!

18.17 Pallanuoto: la Russia riapre tutto. 9-7 a 3’17” dal termine. L’Italia sta cercando colpevolmente di far trascorrere il tempo, senza cercare il gol con convinzione. Bisogna scacciare il braccino.

18.15 Pallanuoto: la Russia non molla e subito Ivanova riporta le russe a -3. 9-6.

18.14 GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLL!!! Incredibileeeee!!! Pallonetto assurdo di Chiara Tabani! Scappiamo via, 9-5! Forza Setterosa!

18.12 Pallanuoto: Lisunova accorcia in superiorità. 8-5. Ma l’Italia sta commettendo un gravissimo errore: rinunciare ad attaccare!

18.11 Pallanuoto: traversa della Russia con l’uomo in più! Si resta 8-4 a 6’40” dalla fine.

18.07 Pallanuoto: anche il terzo tempo si conclude. Italia-Russia 8-4. 8 minuti al termine.

 

18.02 Pallanuoto: parata fondamentale di Giulia Gorlero su una superiorità russa. Si resta sull’8-4 per il Setterosa.

18.01 Pallanuoto: cambio di portiere per la Russia. Esce Karnaukh, entra Ustyukhina.

17.58 Pallanuoto: DI MARIOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! 8-4!

17.56 Pallanuoto: PAZZESCA PALOMBELLA DI GARIBOTTI! QUADRUPLETTA PER LEI! 7-4!

17.55 Pallanuoto: iniziato il terzo tempo tra Italia e Russia.

 

17.49 Pallanuoto: a metà gara il Setterosa è in vantaggio 6-4 sulla Russia.

17.48 Pallanuoto: RADICCHI! Gol importantissimo dal perimetro! 6-4.

 

17.45 Pallanuoto: 4-4 Russia, ma il problema è che il Setterosa non sta facendo più nulla in attacco.

17.43 Pallanuoto: la Russia accorcia le distanze con Lisunova. 4-3.

17.40 Pallanuoto: ingenuità colossale di Bianconi, ma Gorlero ci mette una pezza con una parata eccezionale.

17.38 Pallanuoto: Bianconi non sbaglia dai 5 metri! 4-2! Break di 4-0 per le azzurre…

17.38 Pallanuoto: Aiello guadagna un rigore per l’Italia.

17.36 Pallanuoto: Tabani porta avanti il Setterosa in superiorità numerica! 3-2!

17.32 Pallanuoto: termina 2-2 il primo quarto tra Italia e Russia.

17.29 Pallanuoto: Emmolo tira da posizione impossibile e l’Italia sfrutta male una superiorità numerica. 1’50” al termine del primo quarto.

17.27 Pallanuoto: due parate importanti di fila di Giulia Gorlero.

17.24 Pallanuoto: bordata di Arianna Garibotti! 2-2! Pareggio immediato per il Setterosa! Ci voleva…

17.23 Pallanuoto: palombella di Garibotti, 1-2. L’Italia accorcia.

17.22 Pallanuoto: traversa di Bianconi, che spreca una buona chance. Poi la Russia raddoppia con una controfuga. Il Setterosa non è ancora sceso in acqua, ma la Russia è già avanti 2-0 dopo meno di 2 minuti.

17.20 Pallanuoto: 17 secondi e Russia in vantaggio con Ivanova. Gorlero non perfetta.

17.17 Pallanuoto: sta per iniziare la semifinale femminile tra Italia e Russia.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva –  gianluca.bruno@oasport.it

Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto

Olimpiadi Rio 2016 – Taekwondo 58 kg (M), i risultati degli ottavi e i qualificati ai quarti

I risultati dei quarti

Questo il tabellone degli ottavi di finale della 58 kg – (M) Taekwondo, con i risultati e i rispettivi qualificati ai quarti di finale:

CHUNG TEIXEIRA Venilton (BRA) b. ATIAS Ron (ISR)
NAVARRO VALDEZ Carlos Ruben (MEX) b. SHRIHA Yousef (LBA)
ZHAO Shuai (CHN) b. TORTOSA CABRERA Jesus (ESP)
HAJJAMI Omar (MAR) b. ASHOURZADEH FALLAH Farzan (IRI)
HANPRAB Tawin (THA) b. KIM Taehun (KOR)
KHALIL Safwan (AUS) b. KETBI Si Mohamed (BEL)
PIE Luisito (DOM) b. TUNCAT Levent (GER)
BRAGANCA Rui (POR) b. MUNOZ OVIEDO Oscar Luis (COL)
Il tabellone dei quarti:
CHUNG TEIXEIRA Venilton (BRA) vs NAVARRO VALDEZ Carlos Ruben (MEX)
ZHAO Shuai (CHN) vs HAJJAMI Omar (MAR)
HANPRAB Tawin (THA) vs KHALIL Safwan (AUS)
PIE Luisito (DOM) vs BRAGANCA Rui (POR)

Olimpiadi Rio 2016 – Taekwondo 49 kg (F), i risultati degli ottavi e i qualificati ai quarti

I dettagli degli ottavi

Questo il tabellone degli ottavi di finale della 49 kg – (F) Taekwondo, con i risultati e i rispettivi qualificati ai quarti di finale:

CHUNG SING Iris (BRA) b. KILDAY Andrea (NZL)
MANJARREZ BASTIDAS Itzel Adilene (MEX) b. KELEKU LUKUSA Rosa (COD)
BOGDANOVIC Tijana (SRB) b. ABAKAROVA Patimat (AZE)
WU Jingyu (CHN) b. HUANG Huai-Hsuan (TPE)
WONGPATTANAKIT Panipak (THA) b. ANDRADE Maria (CPV)
KIM Sohui (KOR) b. DIEZ CANSECO Julissa (PER)
AZIEZ Yasmina (FRA) b. PIMENTEL RODRIGUEZ (ARU)
ZANINOVIC Lucija (CRO) b. YESBERGENOVA Ainur (KAZ)

Ai quarti di finale si sfideranno:

CHUNG SING Iris (BRA) vs MANJARREZ BASTIDAS Itzel Adilene (MEX)
BOGDANOVIC Tijana (SRB) vs WU Jingyu (CHN)
WONGPATTANAKIT Panipak (THA) vs KIM Sohui (KOR)
AZIEZ Yasmina (FRA) vs ZANINOVIC Lucija (CRO)

Cm.it – Albiol e Reina, l’ agente conferma: “Resteranno al Napoli”

Ormai da anni, non c’è sessione di mercato che si rispetti senza le voci relative ad un passaggio di Pepe Reina al Barcellona. Anche quella in corso non ha tradito le aspettative e le indiscrezioni hanno suscitato l’ira del portiere del Napoli. Per sapere qualcosa in più sul futuro dell’ex Bayern e di Raul Albiol, corteggiatissimo dal Valencia, Calciomercato.it ha contattato Manuel Garcia Quilon, agente dei due iberici.
“Raul Albiol e Reina restano al Napoli. Il Barcellona stima Pepe? Può essere, ma non ci sono possibilità”.

 

Da Calciomercato.it

E-45 (Orte-Ravenna) : la strada più lenta

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Non tutte le strade italiane superano l’esame dei vacanzieri. E i problemi non riguardano solo il Sud Italia. Mattia Feltri ci racconta l’emergenza sulla superstrada E-45 (Orte-Ravenna): 280 chilometri di buche e rattoppi nonostante i continui investimenti pubblici. Percorrerla è un incubo.

Tra cantieri e deviazioni, il viaggio senza fine sulla strada peggiore MATTIA FELTRI

La Orte-Ravenna è l’altra Salerno-Reggio: 280 chilometri di buche e rattoppi. Con iniezioni continue di fondi pubblici

ROMA – Nel deserto e sotto il sole di ferragosto il panorama dell’oblio è abitato da muletti, asfaltatrici, cumuli di sabbia, coni stradali. Abbandonati come è giusto in un giorno di riposo collettivo, e impeccabili nel rendere l’idea.

A memoria di cronista – che da un decennio percorre la Orte-Ravenna, indicata sui cartelli stradali come E45 – non c’è stato un solo viaggio che non fosse vivacizzato da un cantiere, un restringimento o cambio di carreggiata, una deviazione lungo i saliscendi appenninici delle strade provinciali, dove si lascia un’altra mezzora e un altro po’ di pazienza. O, più probabilmente, da tutti questi inconvenienti insieme, tranne lunedì quando la deviazione è stata risparmiata all’automobilista, se non vogliamo mettere nel conto una di poche centinaia di metri nella discesa verso Sansepolcro – da Cesena verso Perugia. Siccome la vicenda ha dell’umoristico, questa superstrada a quattro corsie con l’ambizione e il destino di autostrada (poi vedremo perché) è stata ribattezzata la nuova Salerno-Reggio Calabria, cioè un tratto su cui ogni governo della Prima e della Seconda Repubblica ha speso solenni promesse e cospicui capitali, ha inscenato festose inaugurazioni, ha finanziato l’itinerante officina a cielo aperto in cui ormai si è trasformata.

Pochi conoscono la storia della E45. In teoria – in una delle tante e tronfie teorie comunitarie – è parte di una più complessiva E45, cioè dell’«asse viario» che collega Karesuvanto in Finlandia con Gela in Sicilia transitando per Svezia, Danimarca, Germania e Austria. Così, a occhio, sconsiglieremmo di affrontare l’intero tracciato perché già viene l’ansia quando si vede il cartello di Orte diretti a Cesena e viceversa. Lunedì i cantieri aperti erano una mezza dozzina, all’incirca, poiché è anche difficile distinguere dove finisca uno e cominci l’altro, tutti concentrati nell’ampio tratto tosco-romagnolo, in cui d’inverno, per i rilievi e la neve, sono obbligatorie le catene.

Le corsie sono più strette del solito, i restringimenti di carreggiata impongono di procedere rasente ai camion la cui linea di direzione è un’ipotesi; infatti l’ulteriore caratteristica della E45 sono le buche, di dimensioni e qualità che la traforata Roma si sogna: compaiono all’improvviso dietro una curva, ogni qualche centinaio di metri, crateri lunari in cui la macchina imbizzarrisce e le sospensioni crocchiano. Se qualcuno credesse che stiamo facendo mitologia, sappia che lo scorso ottobre, all’altezza di Bivio Montegelli, quindici auto nello spazio di un’ora hanno rotto una gomma nella medesima buca. E sappiano che fra le decine di comitati di cittadini variamente ostili alla superstrada ce n’è pure uno di camionisti che lamenta guasti a profusione (un paio di Tir sono drammaticamente volati giù da un viadotto, per distrazione o stanchezza del guidatore).

Quanto sia costato questo giocattolo è un mistero perché i rattoppi si spostano avanti e indietro di qualche chilometro e da una carreggiata all’altra senza sosta, da decenni. L’Anas dice di avere destinato un miliardo e seicento milioni per il prossimo quinquennio in manutenzione ordinaria e straordinaria. Non ci sono nemmeno statistiche ufficiali sugli incidenti, ma basta andare su Google e digitare “E45” e “morti” per avere un’idea della carneficina. Sulla questione viene in aiuto un’inchiesta giudiziaria che associa le procure di Forlì e Arezzo secondo la quale la strada si rompe appena aggiustata perché in molti casi sono stati utilizzati «materiali inadatti» e «tecniche inadatte». Dirigenti Anas sono indagati per attentato alla sicurezza dei trasporti: fra il 2010 e il 2014 a causa delle condizioni dell’asfalto sono stati calcolati 153 danneggiamenti alle auto, 48 soltanto nel tratto di quindici chilometri scarsi fra Cesena Nord e San Carlo, dove gli incidenti sono stati diciannove, più di uno al chilometro.

Naturalmente ci si augura che non ci fosse dolo e vengano tutti assolti. Ma una giustificazione dovrà comunque arrivare. Oltretutto Anas spiegherà, come sempre, e come è comprensibile, che i vertici dell’azienda sono cambiati da poco, e che è in corso un impegnativo progetto chiamato #bastabuche – con l’hashtag – e i cantieri di oggi sono parte del progetto; sebbene non consoli che i cantieri di ieri fossero parte di un progetto precedente. L’unico tipo di difesa viene dalle connessioni on line: su Facebook c’è la pagina Vergogna E45 su cui gli utenti ci si scambiano informazioni per il viaggio: «Uscita obbligatoria a Gubbio e rientro a Montone»; «Il tratto San Piero-Quarto in direzione Cesena è chiuso»; «Da Pieve Nord a Sansepolcro Sud 3 cantieri e 3 restringimenti di corsia». Così funziona questa via progettata nel 1963, nata vecchia, inizialmente a tre corsie con quella centrale per il sorpasso in entrambe le direzioni, inaugurata nel 1997 dal ministro Antonio Di Pietro, quando di nuovi c’erano soltanto gli ultimi tratti e gli altri erano già entrati nel turn over della manutenzione, e che forse evolverà in autostrada, con pedaggi e stazioni di rifornimento meno anarchiche (a ferragosto la metà erano chiuse). Si stima che il costo di partenza, con prolungamento fino a Civitavecchia e Mestre, sarebbe di dieci miliardi. Prima, però, bisogna che i cantieri siano chiusi e la E45 scorra come una rotabile scandinava. Non sembra un rischio imminente.

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vivicentro/E-45 (Orte-Ravenna): la strada più lenta
lastampa/Tra cantieri e deviazioni, il viaggio senza fine sulla strada peggiore MATTIA FELTRI

Formentera in rivolta contro gli italioti*

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Il lancio di un razzo da parte di un turista italiano ha provocato un grave incendio sull’isola di Formentera e soprattutto ha riacceso l’antipatia degli abitanti spagnoli nei confronti dei nostri connazionali. L’accusa è di essere maleducati, chiassosi e poco rispettosi del territorio.

Dallo yacht razzi su Formentera. L’isola in rivolta contro gli italiani

Turista arrestato per il rogo. Gli spagnoli: “Non è una vostra colonia”

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è in realtà un razzo. Lo ha sparato un italiano da uno yacht in rada davanti all’isolotto di Espalmador, forse l’angolo più suggestivo di Formentera, provocando un incendio che ha sconvolto tutti e riacceso un’antipatia antica verso i nostri connazionali.

Questo lembo di terra è andato a fuoco in un attimo e ci sono volute molte ore per spegnerlo. Il responsabile del rogo si chiama Roberto P., italiano, 43 anni, che è stato arrestato e rilasciato su cauzione dopo un giorno e mezzo di detenzione. Sulla dinamica c’è ancora molto incertezza, la linea della difesa la spiega il suo avvocato, Daniele Mundula: «Stavano facendo un corso sulle misure di sicurezza a bordo con il comandante e accidentalmente è partito uno dei razzi di segnalazione». Gli inquirenti spagnoli non ci credono: «Esercitazioni alle dieci di sera, alla fine del secondo giorno di navigazione?». I danni andranno quantificati, nel frattempo lo yacht con bandiera slovena è stato sequestrato.

L’incendio di Espalmador è stato spento, il risentimento verso gli italiani arde. Formentera in poco tempo è diventata una vera e propria colonia. I nostri connazionali rappresentano circa il 70% dei turisti che ogni estate occupa l’isola delle Baleari, stessa percentuale tra i proprietari delle attività economiche più redditizie, ristoranti e bar. Le masse italiche sono composite, ci sono i vip, i calciatori, anonimi ricchi che affittano ville. Fauna storica, alla quale ultimamente si sono aggiunte carovane di giovani stipati in condomini della brutta località di Es Pujols. Affari per tutti, ovviamente, ma anche preoccupazione per gli effetti di queste ondate.

«Questa non è Ibiza»  
Il rifugio hippy di un tempo sta diventando un’altra cosa. «L’hanno deformata, questa non è Ibiza», dice Alessandro Mancini, romano, uno dei massimi conoscitori dell’isola. Gli italiani, è analisi condivisa, sono i responsabili di questa mutazione e l’antipatia diffusa tra i locali è sempre meno nascosta. «Girano ubriachi dalle nove di sera in poi con i motorini – racconta un commerciante di Formentera -, distruggono le dune con i loro aperitivi e ora questa storia del bengala: so che non siete tutti così, ma in giro c’è parecchia irritazione». L’altra faccia della medaglia la racconta Bruno Bortot, torinese d’adozione, che a Formentera ha aperto locali leggendari, come il Big Sur e il Banana’s ( «ma li ho dovuti chiudere, hanno vinto loro»). Bortot racconta di pressioni continue, «frutto di invidia per il successo». Un errore,però, «noi italiani l’abbiamo commesso: trattiamo quest’isola come se fosse nostra».

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* italioti = italiani idioti
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vivicentro/Formentera in rivolta contro gli italioti*
lastampa/Dallo yacht razzi su Formentera. L’isola in rivolta contro gli italiani

Juve Stabia, sabato amichevole con la Frattese

Nella conferenza stampa di ieri Gaetano Fontana aveva anticipato che la Juve Stabia avrebbe giocato un match amichevole prima della prima gara di campionato a Catania CLICCA QUI .

La squadra contro cui giocheranno le Vespe è la Frattese. La società nerostellata ha infatti comunicato i dettagli della gara con la Juve Stabia. Il match amichevole si terrà sabato al Menti con inizio fissato per le 17.

Sarà una gara particolare per Mario Marotta, fantasista della Juve Stabia ed ex leader proprio della Frattese.

Di seguito il comunicato della Frattese:

La Frattese Calcio comunica che sabato 20 agosto 2016, alle ore 17.00, presso lo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, si terrà l’amichevole tra Juve Stabia, impegnata nel prossimo campionato di Lega Pro, e Frattese.

Un test importante per i ragazzi di mister Liquidato prima dell’ormai imminente esordio nella prossima Serie D previsto per domenica 04 settembre 2016 nel derby contro l’Aversa Normanna.

Sky – Anche il Milan su Diawara ma il Napoli resta vigile

“Non finiscono con Josè Sosa le manovre del Milan per il centrocampo. Interessa Amadou Diawara e sono iniziati i primi contatti con il Bologna per il giocatore classe ’97. L’agente del centrocampista guineano è nella sede del Bologna per recapitare ai rossoblù la prima offerta del Milan: prestito oneroso da 3,5-4 milioni con diritto di riscatto. Il Bologna però vorrebbe cedere Diawara a titolo definitivo, quindi le parti dovranno lavorare su questo aspetto della trattativa. Inoltre, il Bologna sempre per Diawara ha ricevuto un’offerta anche da parte dell’Aston Villa (17 milioni la proposta del club inglese) e sul giocatore c’è sempre il Napoli, che resta vigile ma non accelera”. Lo riporta Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport, sul proprio portale ufficiale.

Da gianlucadimarzio.com

Criscito, l’ agente: “Timidi contatti con il Napoli ma nulla di concreto”

Ai microfoni di Radio Crc, nel corso della trasmissione ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Andrea D’ Amico, agente di Domenico Criscito. Ecco quanto evidenziato:
“Napoli? Per il momento è solo un ipotesi, anche tempo fa Criscito fu molto vicino a vestire la maglia azzurra ma lo Zenit riuscì ad essere più concreto.
Con la società partenopea c’ è stato solo qualche timido contatto ma nulla di concreto, vedremo se vi saranno sviluppi nei prossimi giorni. Mimmo è un calciatore molto duttile, può giocare sia come esterno che come centrale di difesa e vuole rilanciarsi anche in ottica Nazionale con Ventura. È chiaro che gradirebbe la destinazione essendo napoletano ma ormai i calciatori sono diventati cittadini del mondo.
Diritti di immagine? Un po’ prematuro discuterne in questo momento, magari approfondiremo la questione nel momento opportuno. Posso confermare che Criscito scenderà in campo sabato contro il Cska Mosca e non sarà a Pescara”.

Gazzetta.it – Troppi centrocampisti per il Napoli, bisogna mettere ordine

Sulla versione online della Gazzetta dello Sport si legge del mercato in uscita del Napoli:
“Un acquisto in difesa (vivo il ballottaggio tra Caceres e Criscito) e tanto traffico a centrocampo dove invece bisogna mettere ordine. Gli scossoni finali del mercato azzurro riguarderanno essenzialmente la mediana perché nel settore nevralgico del campo arriverà Rog, ieri ancora in gol con la Dinamo Zagabria, e quindi necessariamente qualcuno dovrà uscire. È il caso di De Guzman, ormai promesso sposo del Chievo con il Napoli che pagherà un paio di stipendi all’olandese, ma anche di Grassi che proprio a Pescara, domenica sera, parlerà con Oddo di un suo eventuale trasferimento in riva all’Adriatico (su di lui c’è anche l’Atalanta). Situazione in evoluzione quella di El Kaddouri, in pratica ad oggi il ventiseiesimo calciatore della lista. Se il Napoli non inserirà uno tra Tonelli, infortunato, e Rafael, qualora arrivasse Coppola come terzo portiere, allora El Kaddouri discuterebbe del rinnovo di contratto con il club azzurro. Più probabile, però, che sia addio a breve. Dovrà salutare anche Radosevic, di rientro dal prestito all’Eibar e con il contratto pure lui in scadenza nel 2017”.

Corsa a tre per Diawara, anche la Juventus piomba sul centrocampista

Amadou Diawara è di sicuro uno dei nomi caldi di questa sessione di calciomercato. Diversi i club che si sono interessati al centrocampista classe ’97 del Bologna ormai prossimo alla cessione, Napoli e Roma su tutte. Nelle ultime ore, però, c’è da registrare l’ inserimento della Juventus che ha avviato i contatti con il club rossoblu. Ecco quanto si legge sull’ edizione odierna di Tuttosport:
“Arrivano conferme dirette e chiare sull’ interessamento bianconero nei confronti di Amadou Diawara. Juventus e Bologna ne stanno parlando ormai da giorni e i contatti risultano essere quotidiani. Il guineano si ritrova, superata la metà di agosto, in una situazione da separato in casa rossoblù: non è andato in ritiro e da luglio ha fatto perdere le tracce in attesa di una soluzione nuova per il futuro. Il Bologna sta provando ad accontentarlo, rendendosi conto di non avere grandi alternative.
Il Napoli e la Roma si sono mosse ancora prima dei bianconeri e possono ancora inserirsi prepotentemente nella trattativa. Soprattutto il club di De Laurentiis che prima però deve muovere il mercato in uscita. Le chiacchierate intense tra il Bologna e la Juventus vanno interpretate anche attraverso tale chiave di lettura: portare alla ribalta l’interesse dei campioni d’Italia aiuta a “stanare” chi è interessato e soprattutto è funzionale ad alzare il prezzo. Pure la Juventus deve in ogni caso operare in uscita e anche la possibilità che sul piatto vengano inserite contropartite tecniche gradite a Roberto Donadoni non è da escludere a priori”.

Icardi si allontana… spazio a Gabbiadini, l’ agente conferma: “Resteremo a Napoli”

Aurelio De Laurentiis non ha ancora perso le ultime speranze di portare al Napoli Mauro Icardi, forte dei ponti d’oro fatti – e accettati dalla diretta interessata – a Wanda Nara, ma più passano i giorni più il futuro dell’attaccante argentino sembra destinato ad essere a tinte nerazzurre.
L’Inter ha comunicato infatti all’entourage del giocatore la volontà di adeguarne lo stipendio, cedendo al braccio di ferro in atto, ed è solo da definire la tempistica del nero su bianco, certamente non immediata.
Sarà questione solo di settimane, comunque – spiega il ‘Corriere dello Sport’ – perchè la base fissa di Icardi venga alzata a 5 milioni, ancora lontani dalle cifre messe sul tavolo da De Laurentiis (oltre 6 milioni), ma abbastanza per far tornare il sereno tra le parti e prolungare il contratto fino al 2020.
A qusto punto, con nessun’altra pista di livello rimasta disponibile, è quasi certo che il Napoli resti con la coppia Milik-Gabbiadini alla voce prima punta, come confermato da Silvio Pagliari, agente dell’attaccante di Calcinate, ai microfoni di ‘SportItalia‘: “Rimarremo a Napoli, non è mai stata una nostra idea lasciare. Il rinnovo? Sono cose che verranno col tempo”.

Da Goal.com

Per Rog al Napoli si attende solo l’ ufficialità

Marko Rog può considerarsi il quinti colpo del Napoli. Come riferisce Il Mattino, ormai manca solo l’ ufficialità: il talento croato sarà impegnato nella gara di ritorno del play off di Champions League contro il Salisburgo dopodiché sarà in città per le visite mediche e la firma sul contratto. Il Napoli ha già raggiunto un accordo con la Dinamo Zagabria sulla base di 13 milioni più 2 di bonus.

La Germania non assume i migranti

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Sono appena 54 i migranti assunti in Germania. Per la cancelliera Angela Merkel è un campanello d’allarme sugli umori del Paese: reagisce convocando i leader delle maggiori imprese private. Il ministero delle Finanze tedesco prevede intanto che l’anno prossimo ci saranno oltre centomila disoccupati. Si tratta del dato più alto dal 2013, che si lega al massiccio flusso di migranti arrivati negli ultimi mesi. Anche l’Italia continua ad avere dei problemi sul fronte economico: Marco Zatterin ci spiega perché la mancata crescita preoccupa più del deficit.

Della situazione tedesca possiamo avere qualche informazione da quanto ne scrive Alviani in un articolo su la Stampa di oggi:

Caso migranti per Merkel. La Germania non li assume ALESSANDRO ALVIANI

La cancelliera convoca le grandi aziende: presi 54 rifugiati in cinque mesi. Effetto sulla disoccupazione, previsti oltre centomila senza-lavoro in più

BERLINO – Per i critici di Angela Merkel è l’ennesima conferma che il mantra ripetuto dalla cancelliera quando si parla di accoglienza – «ce la faremo» – non è altro che una chimera. Per gli altri si tratta invece del segnale che è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche. Fatto sta che per la Germania, già alle prese con le difficoltà delle sue banche, si riaprono due delicati fronti di discussione, quello dell’impatto dei migranti sul mercato del lavoro e quello delle pensioni. Il governo tedesco prevede che nei prossimi anni la disoccupazione aumenterà a causa dei flussi migratori.

L’anno prossimo, rivelano dati del ministero delle Finanze presentati già ad aprile ma rilanciati ora dalla Bild, il numero dei senza lavoro dovrebbe crescere in media di 110.000 a 2,86 milioni. Il motivo: «la forte immigrazione». Sarebbe il primo aumento della disoccupazione su base annuale dal 2013. Il trend dovrebbe proseguire nei prossimi anni: entro il 2020 i disoccupati diventeranno 3,1 milioni, il valore più elevato dal 2010. In realtà anche il numero degli occupati dovrebbe salire di oltre un milione a 44,1 milioni nel 2020.

Da tempo nel governo tedesco è maturata la consapevolezza che l’integrazione degli oltre 1,1 milioni di immigrati entrati l’anno scorso in Germania dovrà passare necessariamente anche per il mondo del lavoro. I primi passi in questo senso sono stati già fatti: questo mese è entrata in vigore una legge che sospende, per un periodo di prova di tre anni, la norma in base alla quale i richiedenti asilo possono ottenere un lavoro solo se per quel posto non ci sono candidati idonei tedeschi o europei. Le carenze sul fronte dell’offerta occupazionale, però, sono evidenti. Fino a inizio giugno le 30 aziende del Dax avevano assunto con un posto fisso appena 54 rifugiati, ha notato la Faz nelle scorse settimane.

Di questi, 50 sono riconducibili alla sola Deutsche Post, due al gigante dei software Sap e altri due alla società farmaceutica Merck. Non stupisce che la politica sia scesa in campo per far pressing sui vertici economici: a luglio il ministro dell’Economia e vice cancelliere, Sigmar Gabriel, aveva scritto alle 30 aziende del Dax, sollecitandole a impiegare più immigrati. Adesso è la volta di Angela Merkel, che ha invitato in cancelleria i numeri uno delle più importanti società tedesche, per convincerli a offrire ai rifugiati più posti e più apprendistati. L’incontro si svolgerà il 14 settembre, rivela la Bild. Sarà anche l’occasione, per aziende del calibro di Siemens, Volkswagen, Opel, Rwe o Evonik, che hanno lanciato nei mesi scorsi un’iniziativa per integrare meglio i migranti nel mondo del lavoro, per riferire dei progressi compiuti finora.

I fondi per fare di più, sul fronte politico, ci sarebbero: grazie all’andamento positivo dei conti pubblici, i 6,1 miliardi di euro messi da parte dal ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble come «riserva» per affrontare quest’anno i costi dell’emergenza rifugiati non verranno consumati del tutto, riporta l’Handelsblatt.

Nel frattempo riparte la discussione sulle pensioni. Nel suo rapporto mensile la Bundesbank ha chiesto di innalzare entro il 2060 l’età pensionabile a 69 anni, per tener conto dell’aumento dell’aspettativa di vita.

Attualmente in Germania è previsto un aumento graduale a 67 anni entro il 2029. Improbabile, però, che la proposta della banca centrale diventi realtà. Basta ascoltare la reazione del vice cancelliere Gabriel («un’idea scema») e osservare il boom di richieste per la possibilità, introdotta due anni fa, di andare in pensione in anticipo a 63 anni per chi ha versato almeno 45 anni di contributi.

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Mosca bombarda l’Isis dalle basi a Teheran

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Sul fronte delle operazioni militari anti-Isis la Russia è protagonista:ha iniziato a bombardare lo Stato islamico in Siria sfruttando le basi aeree iraniane. Le stesse da cui potrebbe effettuare raid anche in Iraq. E non è tutto: il Cremlino lavora in Libia a una strategia che ruota attorno alla figura del generale Khalifa Haftar, uomo forte di Bengasi.

Leggiamo cosa, nel merito, scrive oggi Lucia Sgueglia su la Stampa:

Siria, i caccia di Mosca bombardano l’Isis dalla base di Teheran LUCIA SGUEGLIA

Lo Stato islamico sul Web: lupi solitari, colpite in Europa e Italia

MOSCA – Un risparmio di tempo, carburante e denaro, e la possibilità di trasportare «un carico pieno di bombe», 22 tonnellate a viaggio. Con motivazioni ufficiali «tecniche», Mosca per la prima volta dall’inizio della campagna in Siria a sostegno di Assad usa il territorio di un’altra nazione, l’Iran, altro alleato di Damasco, per colpire la Siria (ma in futuro da qui potrebbe compiere anche raid nel nord dell’Iraq). Ampliando la geografia della propria presenza in Medio Oriente, con un passo altamente simbolico dopo il riavvicinamento tra Putin ed Erdogan.

Un numero imprecisato di bombardieri a lungo raggio Tupolev-22 e caccia Sukhoi Su-34, coperti da aerei provenienti dalla base russa di Hmeymim a Latakia, sono decollati dall’aerodromo di Hamadan, nord-ovest dell’Iran. Mai dal ’79 la Repubblica Islamica aveva permesso tanto a una potenza straniera. Destinazione Aleppo, Deir ez-Zor e Idlib, per colpire «obiettivi dello Stato Islamico e di Al-Nusra», conferma dopo indiscrezioni dei media il ministero della Difesa russo. Gli aerei però, secondo fonti Usa, sarebbero poi tornati in Russia, e Mosca avrebbe avvisato preventivamente Washington. La notizia giunge poche ore prima della diffusione dell’ultimo video dell’Isis, un appello ai lupi solitari presenti in Usa e in diversi Paesi europei, compresa l’Italia, a compiere attacchi.

La nuova rotta utilizzata dai jet di Mosca riduce le distanze di volo per la Siria del 60%, da 2000 chilometri a 900. Impossibile da percorrere senza l’assenso delle potenze regionali: anche l’Iraq avrebbe detto sì al sorvolo. Nel frattempo, nelle acque del Caspio al largo di Baku, Azerbaijan, dove il 9 agosto si era riunita «la nuova troika del Caspio» con Putin e Rohani, dal 15 al 20 agosto si svolgono manovre militari della Marina russa. A bordo delle navi sarebbero arrivati anche missili Cruise russi «Kalibr», ad alta precisione: Mosca una settimana fa avrebbe chiesto (e già ottenuto per i media russi) l’assenso di Teheran e Baghdad per il sorvolo. Non è la prima volta: nel 2015 la Russia colpì obiettivi siriani dalle proprie navi nel Caspio.

Possibile vi sia anche un tacito accordo con Ankara, o quantomeno un silenzio-assenso. Idem per Israele. Procede spedito il riavvicinamento Russia-Iran dopo la fine delle sanzioni contro Teheran, in direzione diversa da quella sperata dagli Usa. «Teheran e Mosca hanno una cooperazione strategica nella lotta al terrorismo in Siria», dice il capo del Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano, Ali Shamkhani. Va ricordato che esiste già, a Baghdad, un centro di coordinamento militare russo-iracheno-iraniano sulla Siria.

Ancora una volta Mosca corre in aiuto di Assad in un momento di difficoltà. Finora i raid russi partivano da due basi, Mozdok nel Nord Caucaso e Hmeymim. Ma quest’ultima non è adatta a ospitare i mastodontici Tu-22, e al momento è pericolosa data la ripresa dei combattimenti in zona. Ai primi di agosto Putin ha chiesto alla Duma alta di ratificare l’accordo dell’agosto 2015 con Damasco sul dispiegamento dell’aviazione in Siria. Ora un senatore russo propone un voto analogo sull’Iran. Ma per gli esperti la mossa di Putin ad Hamadan è tattica.

Cruciale la tempistica: a quasi un anno dall’avvio dei raid russi, il 30 settembre 2015, a un mese dal rinnovo della Duma e alla vigilia del voto Usa. Mosca e Washington «sono vicini a un’intesa» su Aleppo, per il ministro della Difesa Shoigu, ma per Washington è no comment. Entrambi pensano a Raqqa.

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Rincaro biglietti del San Paolo, parte la contestazione

I dettagli riferiti da La Repubblica

Sensazioni contrastanti. La speranza dei tifosi per un colpo importante ha lasciato il posto alla protesta per i prezzi dei biglietti di Napoli- Milan. Una curva – la vendita comincerà oggi – costerà 40 euro e il fiume di critiche è stato ininterrotto. Il rincaro rispetto ai big match dello scorso campionato (contro Juve ed Inter, ad esempio, per un tagliando nei settori più caldi dello stadio ci volevano 25 euro) è evidente e ha scatenato la protesta del pubblico sui social. L’iniziativa dell’ingresso gratuito – destinata agli ottomila fedelissimi di Nizza e Monaco – è scivolata in secondo piano non appena la società azzurra ha comunicato il listino per la sfida in programma sabato 27 alle 20.45. “Vuoi allontanare la gente dal Napoli”, ha attaccato un utente. Ed ancora: “Quaranta euro per una curva è una cifra indegna”. Molti puntano l’indice sulle condizioni dello stadio: “Dovremmo spendere tutti questi soldi per una struttura così fatiscente? Non siamo all’Emirates o a Wembley”.
Dura la presa di posizione anche di Saverio Passaretti, presidente dell’Associazione italiana Napoli Club: “Non è un buon inizio. Le curve sono l’anima del tifo. Quando si mettono questi prezzi, è quasi un invito alle persone a disertare lo stadio. Posso capire i distinti a 50 euro, ma le curve proprio no”. Dello stesso avviso pure Ciro Marchitelli, numero uno dell’Acan: “È scandaloso spendere 40 euro. Il massimo dovrebbe essere 25 euro per favorire i giovani che magari non hanno grandi disponibilità economiche. De Laurentiis è mal consigliato, questo è un errore”.