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GP Repubblica Ceca 2016, Moto2 : Folger vince sul bagnato. Classifica

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Temporale inclemente anche nei confronti di Moto2: importante podio per Rins e Lowes, attardato Zarco

La domenica del GP Repubblica Ceca 2016, Moto2, continua nel segno della pioggia battente. Valori in campo sballati ed alcuni piloti impegnati più ad evitare scivolate che ad attaccare. E’ il caso del leader del Motomondiale Johann Zarco (Kalex-Ajo Motorsport). Il francese perde punti pesantissimi rispetto ai suoi più diretti rivali, brillanti protagonisti di giornata.

Sul circuito di Brno la vittoria è stata conquistata dal tedesco Jonas Folger (Kalex-Dynavolt Intact), bravo a scappar via sin dalle prime tornate, ed amministrare il cospicuo vantaggio di circa 3 secondi nel finale. Completano il podio lo spagnolo Alex Rins (Kalex-Paginas Amarillas) ed il britannico Sam Lowes (Kalex-Federal Oil Gresini). Entrambi possono ritenersi soddisfatti della gara boema, in quanto recuperano lunghezze in classifica generale su Zarco, soltanto 11°. Campionato dunque riaperto improvvisamente.

Fuori dal podio Mattia Pasini (Kalex-Italtrans Racing Team), 4° al termine di una bella bagarre con l’iberico Alex Marquez (Kalex-Estrella Galicia) e con il tedesco Sandro Cortese (Kalex-Dynavolt Intact), uno dei maestri del bagnato, scivolato però proprio durante la battaglia con Pasini. In top ten un altro pilota italiano, ovvero Franco Morbidelli (Kalex-Estrella Galicia), capace di chiudere all’ottavo posto.

GP REPUBBLICA CECA MOTO2 – TOP TEN

POS # RIDER GAP
1
94
J. FOLGER
45:30.342
2
40
A. RINS
+5.175
3
22
S. LOWES
+9.021
4
54
M. PASINI
+14.763
5
73
A. MARQUEZ
+17.959
6
55
H. SYAHRIN
+24.247
7
52
D. KENT
+25.696
8
21
F. MORBIDELLI
+25.916
9
44
M. OLIVEIRA
+27.199
10
95
A. WEST
+36.340

L’11° posto del francese Johann Zarco ed i podi dello spagnolo Alex Rins e del britannico Sam Loweshanno riacceso la lotta al titolo Mondiale nella categoria Moto2. Diamo uno sguardo alla classifica generale al termine del GP di Repubblica Ceca.

CLASSIFICA GENERALE MOTO2

Pos. Pilota Moto Nazione Punti
1 Johann ZARCO Kalex FRA 181
2 Alex RINS Kalex SPA 162
3 Sam LOWES Kalex GBR 137
4 Jonas FOLGER Kalex GER 108
5 Thomas LUTHI Kalex SWI 106
6 Franco MORBIDELLI Kalex ITA 94
7 Takaaki NAKAGAMI Kalex JPN 92
8 Hafizh SYAHRIN Kalex MAL 79
9 Dominique AEGERTER Kalex SWI 71
10 Simone CORSI Speed Up ITA 59
11 Lorenzo BALDASSARRI Kalex ITA 55
12 Mattia PASINI Kalex ITA 43
13 Axel PONS Kalex SPA 41
14 Luis SALOM Kalex SPA 37
15 Alex MARQUEZ Kalex SPA 34
16 Marcel SCHROTTER Kalex GER 33
17 Miguel OLIVEIRA Kalex POR 33
18 Julian SIMON Speed Up SPA 30
19 Xavier SIMEON Speed Up BEL 29
20 Danny KENT Kalex GBR 27
21 Luca MARINI Kalex ITA 20
22 Sandro CORTESE Kalex GER 20
23 Isaac VIÑALES Tech 3 SPA 12
24 Jesko RAFFIN Kalex SWI 10
25 Xavi VIERGE Tech 3 SPA 7
26 Anthony WEST Suter AUS 6
27 Remy GARDNER Kalex AUS 5
28 Robin MULHAUSER Kalex SWI 4
29 Ratthapark WILAIROT Kalex THA 3
30 Edgar PONS Kalex SPA 2

vivicentro.it/sport/motori  –  ciro.salvini@oasport.it

Foto: Marco Fattori

Olimpiadi Rio 2016, Volley: gli azzurri in finale per l’oro!

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Oggi pomeriggio (ore 18.15 italiane) l’Italia è chiamata a giocare la madre delle partite: la Finale per l’oro delle Olimpiadi 2016, contro il Brasile, al Maracanazinho di Rio de Janeiro. Serve l’impresa per uscire vittoriosi e regalare la serata che tutto il popolo della pallavolo attende da una vita intera.

Gli azzurri hanno entusiasmato nella rassegna a cinque cerchi: una cavalcata nel girone eliminatorio vincendo tutti i big match (contro Francia, Brasile e USA), un facile quarto di finale contro l’Iran, poi l’epocale semifinale contro gli USA.

Chicco Blengini ha ormai definito e trovato il sestetto titolare che non dovrebbe mutare per la sfida ai verdeoro. Matteo Piano sembra aver recuperato dai problemi al polpaccio ma difficilmente verrà schierato come titolare. Simone Giannelli in cabina di regia con Ivan Zaytsev opposto, Osmany Juantorena e Filippo Lanza di banda, capitan Emanuele Birarelli e Simone Buti al centro, Massimo Colaci il libero. A disposizione gli innesti Oleg Antonov e Salvatore Rossini, al pari della diagonale di riserva composta da Daniele Sottile e Luca Vettori.

Bernardinho risponderà con il sestetto tipo: il figlio Bruninho in cabina di regia, Wallace l’opposto, al centro Lucas e Mauricio, Lucarelli e Lipe gli schiacciatori, Sergio il libero.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – stefano.villa@oasport

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La Frattese e la voglia di fare male…

Le nostre considerazioni su Juve Stabia Frattese

Ha dell’assurdo ciò che è successo ieri al Menti tra la Juve Stabia e la Frattese (CLICCA QUI).

Il match è stato tutt’altro che amichevole ed è stato sospeso dopo poco più di 20 minuti sul risultato di 1-1 a causa di una rissa scoppiata in campo tra le due squadre.

Quel che è accaduto ieri, però, ha un precedente molto ma molto inquietante. 20 agosto 2015, esattamente un anno prima di ieri, 20 agosto 2016, a Frattamaggiore va in scena l’amichevole tra la Frattese e la Casertana di Capodaglio. Sul risultato di 1-1, anche questa è una coincidenza, il match è stato sospeso per una rissa scoppiata tra i bianconeri e i falchetti. Tra le cause della rissa c’è sicuramente il duro intervento di Costanzo su Rajcic, faro del centrocampo casertano al pari di Capodaglio per le vespe quest’anno.

Le similitudini sono evidenti, dalla data al risultato passando per le cause e gli interpreti.

La Casertana perse il suo faro, cioè Rajcic, e le vespe hanno perso il loro, cioè Capodaglio. A questo punto il dubbio nasce, per quale motivo la squadra di D si è presentata sia contro la Casertana un anno fa sia contro le vespe ieri, con la volontà, apparentemente immotivata, di fare male ai giocatori avversari?

Non siamo cattivi noi, non siamo esagerati. Analizziamo i fatti e i fatti dicono che i vari Liccardo, Ficarrotta e company sono arrivati al Menti esclusivamente con l’intento di fare del male ai giocatori stabiesi e non per disputare una partita di calcio amichevole. L’unico punto a sfavore delle vespe è stata la reazione spropositata che si doveva evitare proprio per una squadra professionista. Le reazioni stabiesi non sono giustificabili al pari dei comportamenti dei frattesi, ma a parziale giustificazione per i gialloblù c’è da dire che l’arbitro avrebbe dovuto espellere lo scellerato Liccardo già dopo il primo o il secondo fallo e non permettere per 25 minuti che la guerra andasse avanti.

Dalla Casertana alla Juve Stabia, la Frattese ancora protagonista di un evitabile teatrino.

L’ennesima tragedia di Palinuro: trovato e recuperato il corpo di Mauro Cammardella (VIDEO)

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Trovato e recuperato il corpo di Mauro Cammardella, titolare di un centro sub di Palinuro, uno dei tre sub dispersi dall’altro giorno durante la loro immersione nei fondali di Capo Palinuro. Per gli altri due, Silvio Anzola, turista milanese,  e Mauro Tancredi, una guida subacquea,  non si hanno ancora notizie. Ieri i soccorsi si erano aggrappati alla speranza di una bolla d’aria che avrebbe potuto dare ossigeno ai tre sub, ma dopo una notte intensa di ricerche con esito negativo sono svanite le ultime possibilita’ di ritrovarli in vita. Questa mattina, come ci informa Repubblica, il ritrovamento e il recupero del primo corpo.

Palinuro, recuperato il corpo di Mauro Cammardella STELLA CERVASIO e VINCENZO RUBANO

Parenti e amici dei tre sub scomparsi hanno passato la notte sul molo, i bar sono rimasti aperti

PALINURO – Recuperato poco dopo prima delle 11 il corpo di Mauro Cammardella, uno dei tre sub scomparsi venerdì nelle acque di Palinuro. Le operazioni della Guardia costiera erano partite alle 8 di mattina, dopo una lunga notte di attesa sul molo. I pochi bar del porto di Palinuro sono rimasti aperti per confortare l’attesa di parenti e amici dei sub scomparsi. Era rimasta la speranza di riavere almeno i corpi dei tre sub persi negli stretti cunicoli delle grotte sottomarine tra le più belle del mondo.

Dopo averli avvistati, i sub dei vigili del fuoco hanno richiesto la presenza costante di un  secondo elicottero per eventuali soccorsi ai soccorritori: non è facile arrivare fin dove il mare e la passione hanno portato Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola, l’istruttore, suo cugino medico e professore universitario e l’ingegnere-bancario di Parma naturalizzato milanese, ma anche ormai di Palinuro anche lui, perché le vacanze le trascorreva lì, al Capo, da quindici anni.

Alcuni parenti dei sub hanno dormito sulla banchina e si sono fatti trovare vicino al furgone dei vigili del fuoco parcheggiato al porto. L’elicottero si è levato alle 7.30 e le squadre attendono che si posi il limo che oscura i passaggi e rende più difficile il recupero. Sanno dove sono.

Il percorso per arrivare alla trappola che non li ha lasciati tornare è stato “sagolato”, ossia è stato creato un tracciato con puntelli e corde, una “strada di Pollicino” o, come più propriamente si dice in subacquea, un filo di Arianna che possa ricondurre all’itinerario seguito sabato per rintracciarli e poi poter tornare indietro senza rischi. Le operazioni sono iniziate alle 8.

Così scrive Alessandro, uno dei suoi fedelissimi sul profilo facebook del centro Mauro Sub, pieno di messaggi di condiglianze e affetto sentito: “Professionista , Maestro, Mentore, Amico, Gentile, Persona Buona , eri ZIO MAURO …. Onore è stato conoscerti navigare con te sulla tua “VALERIA” seguirti nel TUO MARE nella tua seconda Casa… Mai dimenticherò la tua pazienza nell’aspettarmi perché facevo tardi la mattina venendo da Salerno e dovevamo andare al mare e vedendomi assonnato mi facevi sempre il caffè. Mai dimenticherò i brindisi post immersione sulla VALERIA a capodanno con i delfini,la pasta al forno al Diving a mangiare tutti insieme. Resterai per sempre nei cuori di tutti Mauro Cammardella,
I Sommozzatori non muoiono mai, si rincontrano negli abissi.  ZIO MAURO , Continua a guidarci dall’alto degli abissi”.

vivicentro.it/sud/cronaca
vivicentro/L’ennesima tragedia di Palinuro: trovato e recuperato il corpo di Mauro Cammardella
repubblica/napoli/Palinuro, recuperato il corpo di Mauro Cammardella STELLA CERVASIO e VINCENZO RUBANO

Strinic al Bologna se arriva Criscito

I dettagli

Sarà senza dubbio una settimana di arrivi e partenze“, riferisce Il Mattino, che proietta a venerdì pomeriggio l’arrivo a Castel Volturno di Marko Rog, centrocampista ella Dinamo Zagabria che arriverà al Napoli per 13,5 milioni di euro più una serie di bonus legati alle presenze nel primo anno di serie A.

Occhio a una trattativa che si muove a far spenti: quella di Criscito. D’Amico, il suo potente agente, sta lavorando con lo Zenit per riportare in Italia il difensore di Cercola. La proposta è quella della cessione in prestito oneroso (2milioni) e Lucescu, il tecnico dei russi, non pare aver alzato barricate. Il ds Giuntoli attende una risposta a breve lasciando trasparire la volontà a prendere solo in prestito il difensore. Zaza è lì, con la Juve che è convinta a darlo al Napoli e l’attaccante di Policoro pronto a dire di sì. Tutto dipende da Gabbiadini, che Sarri non vorrebbefar partite. Giuntoli deve trovare una sistemazione a Grassi (Pescara o Chievo), El Kaddouri (Udinese o Atalanta) e se arriva Criscito, anche a Strinic (Bologna)“.

Olimpiadi Rio 2016, Ritmica: le Farfalle italiane pronte a volare in cerca dell’oro

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Farfalle o Leonesse. I soprannomi poco importano nella giornata più calda dell’intero quadriennio.L’Italia della ginnastica ritmica va a caccia di una medaglia nell’ultima giornata delle Olimpiadi di Rio 2016.

Le azzurre, dopo una stagione non all’altezza del loro potenziale, si sono ridestate nel momento più importante e non hanno deluso nel turno di qualificazione, esibendo due esercizi di ottima fattura che hanno permesso loro di concludere al quarto posto (35.349).

I margini di miglioramento sono però tantissimi per le ragazze di Emanuela Maccarani che può tornare sul podio a cinque cerchi per la terza volta in carriera dopo l’argento di Atene 2004 e il bronzo di Londra 2012, con un gruppo quasi totalmente differente rispetto a quello che fece l’impresa quattro anni fa. Di quello squadrone è rimasta solo Marta Pagnini, la capitana che insieme alle compagne insegue un sogno.

La missione è alla portata di questo eccezionale gruppo, capace nel 2013 e nel 2014 di conquistare due argenti iridati nel concorso generale, l’unica disciplina che assegna medaglie ai Giochi Olimpici. Oggi pomeriggio (ore 16.00 italiane) bisognerà lottare contro tutto e tutti.

La Russia, Campionessa Olimpica e del Mondo in carica, ha steccato ieri nell’esercizio misto ma è lanaturale favorita per la medaglia d’oro. La Spagna si presenta da prima in classifica ma non sarà facile stare davanti alla maestre dell’Est. Le iberiche, però, rientrano nell’ampio lotto delle favorite per il podio in cui figurano anche la Bielorussia, il sorprendente Giappone, Israele, la Bulgaria opaca nel turno di qualificazione ma capace del colpo di coda. Il parterre della Finale sarà completato dall’Ucraina, unica squadra senza velleità di piazzamento.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – stefano.villa@oasport

GP Repubblica Ceca 2016, Moto3 : primo trionfo per McPhee. Classifica

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Martin e Di Giannantonio sul podio, fuori Binder

GP di Repubblica ceca 2016, Moto 3, bagnato, e valori in campo che si rimescolano. Sul circuito di Brno trionfa lo scozzese John McPhee, che su Peugeot centra la prima vittoria in carriera in Moto3 sotto un autentico acquazzone. La pioggia ha letteralmente sconvolto i piani di piloti e team, animando lil GP in special modo nella seconda parte di gara, dove sia il sudafricano Brad Binder (KTM-Red Bull Ajo), che il mago della pioggia malese Khairul Idham Pawi (Honda Team Asia), rispettivamente in prima e terza posizione, sono incappati in due scivolate, lasciando via libera ai propri rivali.

Secondo posto per lo spagnolo Jorge Martin (Mahindra-Pull & Bear), che riesce a rintuzzare gli attacchi dell’italiano Fabio Di Giannantonio (Honda-Team Gresini), 3°, al terzo podio stagionale. Fuori dalle prime tre prestigiose piazza il compagno di squadra Enea Bastianini, autore in ogni caso di una buona gara. 5°Niccolò Antonelli (Honda-Ongetta Rivacold), che chiude dinanzi al padrone di casa Jakub Kornfeil (Honda-Drive Racing Team). Top ten per Nicolò Bulega (KTM-Sky Racing Team VR46), bravo a piazzarsi in nona posizione.

Per Binder, leader incontrastato del Motomondiale, il primo 0 stagionale. Scivolata che non fa male in quanto lo spagnolo Jorge Navarro (Honda-Estrella Galicia) non va oltre un anonimo 10° posto.

GP REPUBBLICA CECA MOTO3 – TOP TEN GARA

POS # RIDER GAP
1
17
J. MCPHEE
45:36.087
2
88
J. MARTIN
+8.806
3
4
F. DI GIANNANTONIO
+9.777
4
33
E. BASTIANINI
+10.654
5
23
N. ANTONELLI
+13.872
6
84
J. KORNFEIL
+15.533
7
64
B. BENDSNEYDER
+15.819
8
36
J. MIR
+16.289
9
8
N. BULEGA
+16.473
10
9
J. NAVARRO
+16.681

Una scivolata letteralmente indolore quella che ha buttato fuori dal GP di Repubblica Ceca il sudafricanoBrad Binder. Il leader del Motomondiale può rammaricarsi più di una possibile mancata vittoria, che del terreno perso in classifica generale. Soltanto 10° posto per il suo più immediato inseguitore Jorge Navarro. L’iberico resta dunque a distanza di sicurezza. Sale al terzo posto il nostro Enea Bastianini.

CLASSIFICA GENERALE MOTO3

Pos. Rider Bike Nation Points
1 Brad BINDER KTM RSA 179
2 Jorge NAVARRO Honda SPA 118
3 Enea BASTIANINI Honda ITA 94
4 Romano FENATI KTM ITA 93
5 Francesco BAGNAIA Mahindra ITA 90
6 Nicolo BULEGA KTM ITA 89
7 Joan MIR KTM SPA 83
8 Fabio DI GIANNANTONIO Honda ITA 82
9 Niccolò ANTONELLI Honda ITA 74
10 Jakub KORNFEIL Honda CZE 68
11 Khairul Idham PAWI Honda MAL 54
12 Andrea LOCATELLI KTM ITA 53
13 Fabio QUARTARARO KTM FRA 52
14 Jules DANILO Honda FRA 46
15 John MCPHEE Peugeot GBR 45
16 Philipp OETTL KTM GER 44
17 Andrea MIGNO KTM ITA 41
18 Jorge MARTIN Mahindra SPA 40
19 Bo BENDSNEYDER KTM NED 36
20 Aron CANET Honda SPA 34
21 Livio LOI Honda BEL 32
22 Juanfran GUEVARA KTM SPA 29
23 Hiroki ONO Honda JPN 21
24 Tatsuki SUZUKI Mahindra JPN 12
25 Gabriel RODRIGO KTM ARG 9
26 Lorenzo DALLA PORTA Honda ITA 7
27 Maria HERRERA KTM SPA 6
28 Adam NORRODIN Honda MAL 5
29 Darryn BINDER Mahindra RSA 4

vivicentro.it/sport/motori – ciro.salvini@oasport.it

Foto: Marco Fattori

Situazione in Siria: ipotesi intervento della NATO

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In this image taken from video obtained from the Shaam News Network, which has been authenticated based on its contents and other AP reporting, smoke and fire rises after explosives were dropped by a Syrian government warplane in Yabroud near Damascus, Syria, Monday May 20, 2013. The Syrian regime claims there is no civil war in the country but that the army is fighting foreign-backed terrorists trying to topple Assad’s government. More than 70,000 people have been killed in Syria since March 2011. (AP Photo/Shaam News Network via AP video)

L’editoriale del direttore de La Stampa Maurizio Molinari sulla situazione in Siria e sul possibile intervento della Nato per combattere l’Isis:

Opzione Nato nella lotta all’Isis MAURIZIO MOLINARI

Dalle quattro battaglie per il controllo di Sirte, Aleppo, Raqqa e Mosul dipende la sorte dello Stato Islamico (Isis) di Abu Bakr al-Baghdadi e anche il futuro equilibrio di potenza nel mondo arabo fra Occidente e Russia.

Il Califfato jihadista appare in affanno un po’ ovunque: a Sirte gli sono rimaste poche centinaia di miliziani africani, fuori Aleppo difende con difficoltà i propri territori, nella roccaforte di Raqqa si prepara ad affrontare l’assalto degli avversari curdo-arabi e attorno a Mosul assiste alla lenta avanzata di reparti peshmerga e governativi iracheni.

La perdita di almeno 10 mila effettivi jihadisti – circa un terzo del totale – negli ultimi 18 mesi, la ritirata da snodi strategici come Ramadi in Iraq e Manbij in Siria, la prolungata assenza di apparizioni personali di al-Baghdadi e l’aumento consistente degli attacchi terroristici all’estero descrivono la più seria fase di indebolimento delle proprie infrastrutture statuali dalla proclamazione del Califfato, il 29 giugno 2014. Da qui l’attenzione su come Occidente e Russia stanno combattendo il comune avversario e quali potrebbero essere le conseguenze sul piano strategico nel Grande Medio Oriente.

La differenza di fondo è di metodo. L’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, combatte Isis impiegando una combinazione di raid aerei, intelligence e truppe speciali in missioni top secret a sostegno delle operazioni sul terreno di milizie alleate: i clan tripolitani a Sirte, i ribelli curdo-arabi attorno a Raqqa, i reparti iracheni a Mosul. Ovvero, in tre città su quattro i Paesi occidentali conducono campagne di terra per procura. Aleppo fa eccezione perché qui a guidare le operazioni belliche sono i russi, che operano in maniera assai diversa: hanno propri contingenti sul terreno, sebbene numericamente ridotti, sulla base di patti siglati con governi e Stati della regione come il regime di Bashar Assad in Siria, l’Iran di Ali Khamenei e adesso forse anche la Turchia di Recep Tayyp Erdogan.

E l’obiettivo di Mosca è più vasto: non solo l’eliminazione delle cellule di Isis ma di tutti i gruppi islamici riconducibili al fondamentalismo sunnita. E’ per questo che i bombardieri russi decollano dalla base di Hamdan in Iran per colpire ad Aleppo anche obiettivi di gruppi diversi da Isis. Il risultato di tale squilibrio è che l’impegno militare russo appare più massiccio, efficiente e capace di garantire risultati duraturi. Consegnando a Mosca una seria ipoteca sugli equilibri regionali di lungo termine. Un assaggio di quanto sta maturando lo si è avuto nei cieli della Siria Orientale, quando i jet di Assad – alleati di Mosca – hanno bombardato obiettivi prossimi alle truppe speciali Usa, sfiorando il duello aereo con gli aerei americani. Ovvero, Mosca riesce a ostacolare il Pentagono con i propri alleati mentre il contrario non è al momento neanche ipotizzabile. E’ per colmare questo svantaggio tattico dell’Occidente rispetto alla Russia di Vladimir Putin che si fa largo l’ipotesi di un impegno di forze Nato. Ad alzare il velo sulla discussione in atto è Dianne Feinstein, vicepresidente della commissione Intelligence al Senato di Washington, suggerendo alla Nato di «fare di più contro Isis» creando task force di truppe speciali capaci di intervenire sul terreno, direttamente, alla luce del sole, contro gli jihadisti «per fare la differenza». Feinstein è uno dei leader del partito democratico di Hillary Clinton ed esprime una convinzione crescente nell’establishment di sicurezza degli Stati Uniti: il fatto che solo 7 dei 27 Paesi Nato partecipino ad operazioni combattenti anti-Isis, limitandole, è una debolezza perché è l’intera Alleanza che dovrebbe, invocando l’articolo 5 del Trattato come fu fatto contro Al Qaeda dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, impegnarsi per eliminare un avversario protagonista di una campagna di attacchi sanguinosi da Orlando a Nizza, da Bruxelles a San Bernardino. A ben vedere la necessità di un impiego di forze combattenti Nato contro Isis è uno dei rari punti di convergenza fra Hillary e il rivale repubblicano Donald Trump, secondo il quale l’Alleanza è divenuta «obsoleta» perché non si occupa delle reali minacce contro la sicurezza collettiva ovvero degli jihadisti. Nessuno ipotizza interventi militari di terra simili a quelli guidati dagli Usa in Afghanistan nel 2001 ed in Iraq nel 2003, bensì operazioni limitate, nel tempo e nello spazio, affidate a truppe speciali. A rendere impellente tale svolta militare è l’entità dei pericoli che incombono sui Paesi Nato: John Brennan, capo della Cia, prevede l’aumento degli attentati jihadisti contro obiettivi civili perché si ritiene che solo nell’ultimo anno almeno 500 «foreign fighters» siano tornati in patria per realizzare attacchi con il risultato che, soltanto negli Stati Uniti, l’Fbi ha aperto oltre 900 indagini a carico di sospetti terroristi di Isis. E in Europa le dimensioni sono maggiori: in Francia gli «estremisti» islamici considerati a rischio sono stimati in circa 10 mila. Impegnare proprie task force di intervento rapido per liberare Raqqa e Mosul, le due maggiori città sotto il giogo del Califfato, consentirebbe alla Nato di guidare le operazioni delle milizie arabe anti-Isis già sul terreno, riconsegnando alla coalizione guidata dagli Stati Uniti una credibilità in Medio Oriente e Nord Africa capace di rivaleggiare con quella russa. Ed iniziando a riguadagnare, almeno in parte, il terreno perduto e soprattutto la capacità di deterrenza svanita. Resta da vedere se i leader dell’Alleanza avranno la volontà di raccogliere i suggerimenti degli esperti militari e di intelligence che la senatrice Feinstein ci ha fatto conoscere.

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Ventotene : l’incontro a tre di domani nel solco della storia

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Come ogni domenica, per l’editoriale, vi propongo quanto scritto da Scalfari che oggi, sull’onda del prossimo incontro di Renzi con Angela Merkel e François Hollande a Ventotene, torna con la memoria a Schuman, Adenauer, De Gasperi (Francia, Germania e Italia) che proprio lì aderirono al Manifesto di Ventotene e fondarono come primo passo concreto la Comunità del carbone e dell’acciaio, cui seguì subito dopo un’autorità di controllo e di guida e la firma a Roma nel 1957 dei Trattati europei.

Questo il suo editoriale:

Conversazione con Renzi sul manifesto europeo di Ventotene EUGENIO SCALFARI

Il premier dovrebbe passare dai simboli alla concretezza, imponendo un ministro delle Finanze dell’Eurozona

Domani, lunedì, Angela Merkel e François Hollande sono ospiti di Matteo Renzi sull’isola di Ventotene, per onorare Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, estensori del Manifesto che auspicava la fondazione degli Stati Uniti d’Europa. La scrittura di quel vero e proprio programma era durata alcuni anni, dopo i quali era circolato clandestinamente ed infine, nel 1944, liberamente in Italia e in altre nazioni europee.

Il seme era stato gettato e fu raccolto concretamente da tre personalità che anche per questo entrarono a far parte della storia europea: Schuman, Adenauer, De Gasperi, Francia, Germania e Italia, che aderirono al Manifesto di Ventotene e fondarono come primo passo concreto la Comunità del carbone e dell’acciaio, cui seguì subito dopo un’autorità di controllo e di guida e la firma a Roma nel 1957 dei Trattati europei. A cominciare da un Parlamento europeo con le relative istituzioni che culminarono in una vera e propria confederazione di Stati: Italia, Germania, Francia, Benelux (Olanda, Belgio, Lussemburgo). Poi la Spagna, il Portogallo, l’Austria e via via. Il seguito è noto sia nella fase positiva sia in quella negativa, fino a che gli Stati aderenti diventarono 28 e tra di essi 19 aderirono alla moneta unica chiamata euro, creata e messa in circolazione tra il 1999 e il 2002.

Ho ricordato questi personaggi per sottolineare l’importanza dell’incontro di domani che si svolge in un clima pessimo per l’Europa.

Ondate di migranti dal Sud africano e dall’Est slavo; crisi di ristagno economico; nascita di movimenti e partiti xenofobi, populisti, contrari alla moneta comune; ritiro della Gran Bretagna dall’Unione, diffusione sempre più vasta del terrorismo islamico guidato dal Califfato, religioso e politico che fa leva sulle periferie sociali del mondo intero ed infine sulla visibile decadenza del sentimento europeo che si sta diffondendo su tutto il continente e mette in dubbio perfino le attuali istituzioni confederali rendendo perciò lontanissimo e dubitabile il passaggio alla Federazione che era il centro del Manifesto di Spinelli.

Domani Italia, Francia e Germania si riuniranno proprio per arginare questa situazione a dir poco disperata. Che cosa potrà uscire da quest’incontro tra le tre potenze che oggi rappresentano una sorta di triumvirato nato per indicare (non certo per imporre) la linea politica, sociale, economica che l’Europa dovrebbe seguire?

***

Tre giorni fa ho ricevuto una telefonata da Matteo Renzi, del tutto inattesa. Ci siamo chiamati una prima volta nello scorso autunno per organizzare un dibattito in occasione dei 40 anni dalla fondazione di Repubblica, il 14 gennaio del 1976. Il dibattito ci fu e fu molto positivo: verificammo l’esistenza di personali punti di vista comuni e molti altri di profondo dissenso in un’atmosfera di reciproca gentilezza. Da allora non c’eravamo mai più né incontrati né avevamo comunicato al telefono. I miei interventi giornalistici in alcuni aspetti erano positivi per Renzi, specie nella sua politica europea erano aumentati ma contemporaneamente si era configurato un dissenso su una questione fondamentale: la legge elettorale detta Italicum e le sue connessioni con il referendum costituzionale.

La sua telefonata mi ha fatto certamente piacere anche per l’argomento che la motivava: l’incontro e il significato di ciò che accadrà domani a Ventotene. È stata una telefonata un po’ lunga perché poi si è parlato d’altro. Credo sia utile che il nostro pubblico conosca i temi dei vari argomenti toccati. Del resto non c’è nessuna motivazione che imponga riserbo.

Il Manifesto di Spinelli è chiarissimo nell’obiettivo: un’Europa federale, Stati Uniti come gli Usa. Quanto di più lontano dall’attuale realtà. La Francia ha sempre storicamente difeso la sua sovranità così come ha fatto anche il Regno Unito. Del resto sono stati due grandi imperi e questo pesa sul loro sentimento nazionale. La Gran Bretagna è uscita dall’Unione europea, la Francia invece no, infatti il suo presidente domani sarà addirittura a Ventotene.

Il caso della Germania non è molto diverso: anch’essa è stata un impero e soprattutto è il paese più popoloso e economicamente più forte d’Europa; perciò alcune delle ipotesi di Stati uniti parificano lo Stato tedesco agli altri dell’eventuale Federazione. Eppure anche la Germania nella persona della sua Cancelliera celebrerà domani il Manifesto di Spinelli. Renzi dovrebbe esser contento di questo fatto e noi, italiani europeisti, insieme a lui. Questo mi ha detto e questo condivido, poi però dal simbolo siamo passati al concreto.

Renzi ha già da qualche mese previsto la creazione di un ministro delle Finanze dell’Eurozona, aderendo alla tesi di Mario Draghi. La proposta tuttavia non ha fatto un solo passo avanti. Ora Renzi, passando dalla simbologia alla concretezza, dovrebbe porre il tema da mettere in pratica senza alternative, almeno per quanto riguarda la Germania perché la Francia e il governatore della sua Banca centrale hanno già aderito. La Merkel invece no e ancor più negativo è il suo ministro dell’Economia, Schäuble, e il governatore della Bundesbank.

Ebbene Renzi, a mio avviso, deve porre Merkel di fronte alla necessità che queste resistenze siano superate senza ridurre il ministro europeo ad una figura scenica più che politica. Deve avere i poteri che hanno nelle economie dei propri paesi i ministri del Tesoro e delle Finanze. Tra questi poteri, d’accordo con la Bce, c’è l’emissione di Buoni del Tesoro europei, il che porta con sé un bilancio sovrano dell’Eurozona e la capacità di contrarre debiti ed erogare crediti. L’Eurozona diventerebbe in tal modo il nocciolo dello Stato federale europeo, aperto a qualunque altro Stato dell’Unione che non fa parte dell’Eurozona.

È pur vero che il consiglio dei Capi di governo dei 27 Stati potrebbe opporsi a questa decisione, ma l’Eurozona è il nucleo più forte se è compatto e se la Germania si convince; allora i 19 Stati dell’Eurozona saranno anch’essi compatti.

Insomma questa è stata una delle battaglie e forse la principale che Renzi dovrà ingaggiare nei prossimi mesi. Il nostro presidente del Consiglio tuttavia non mi ha mostrato che poteva portare Merkel su questo terreno, con le elezioni tedesche imminenti non è certo un’impresa facile.

***

Ma non è solo l’economia come fatto istituzionale che deve diventare una realtà europea. C’è un’economia italiana che ci ha riservato recenti delusioni: il nostro prodotto interno, il Pil, è fermo ed è tra i più bassi d’Europa nella sua dinamica. Qui, a mio avviso, ci sono stati errori e, tanto per ricordarne uno da correggere oggi, bisognava e bisogna decidere un taglio il più consistente possibile del cuneo fiscale. Darebbe alle imprese e ai lavoratori che ne dipendono un aumento della produzione molto notevole con ripercussioni automatiche sulla domanda e quindi sui consumi. Ci siamo fermati poco su questo terreno. Renzi e Padoan conoscono il problema ma traccheggiano. Non ne capisco la ragione.

Altri temi che abbiamo rapidamente discusso. Renzi proporrà ai suoi ospiti nell’incontro di Ventotene su una vecchia portaerei “Garibaldi” la formazione di battaglioni formati con le forze armate dell’Ue, per fiancheggiare le truppe speciali dell’America e della Francia e persino dell’Inghilterra invitata direttamente dagli Usa. Questa idea era già stata formulata qualche giorno fa dal ministro degli Esteri, Gentiloni, e dalla ministra della Difesa, Pinotti. Un progetto molto importante da realizzare.

Un altro tema è stato quello di un’alleanza particolarmente stretta tra i paesi europei del Sud. Renzi andrà nei prossimi giorni in Grecia e incontrerà Tsipras. Sono già d’accordo e inviteranno a parteciparvi la Francia, la Spagna, il Portogallo. La Germania – mi ha detto Renzi – non è contraria anzi è favorevole che il Sud dell’Unione si interessi della costa libica e di tutto il Maghreb cercando di trattenere l’emigrazione e stabilendo interventi anche nei paesi africani d’origine dei migranti.

Terzo e ultimo problema: referendum e Italicum. Renzi ha capito che la legge elettorale va profondamente modificata ma per ora vuole soltanto fare qualche piccolo ritocco promettendo che discuterà sostanziali mutamenti di quella legge soltanto dopo l’approvazione del referendum. Nel frattempo però attende di conoscere il 4 ottobre e nei giorni immediatamente successivi le deliberazioni della Corte costituzionale.

Siamo tutti in attesa di quella pronuncia. Il tema secondo me è comunque di eliminare il ballottaggio: in un sistema tripolare come l’attuale il ballottaggio è estremamente pericoloso. Se Renzi questo farà i “Sì” vinceranno, altrimenti saranno i “No” ad avere la meglio. Non è detto che lui in tal caso debba dimettersi. Ma il Senato non sarebbe abolito e il bicameralismo continuerebbe con tutte le conseguenze del caso. Ci pensi bene il nostro presidente del Consiglio, perché il suo ruolo europeo che sta crescendo ha la sua base nel ruolo che ha l’Italia. Se lo perde dovrà cambiare mestiere. Chi deve decidere è soltanto lui. Se sbaglia, anche l’Europa ne soffrirà e non sarebbe una festa neppure per i suoi avversari. Chi è colpa del suo mal pianga se stesso.

vivicentro.it/editoriale
vivicentro/Ventotene : l’incontro a tre di domani nel solco della storia
repubblica/Conversazione con Renzi sul manifesto europeo di Ventotene EUGENIO SCALFARI

Pescara-Napoli, le probabili formazioni: due novità per Sarri!

Queste le probabili formazioni

PESCARA – Esordio in Serie A per mister Massimo Oddo, ma squadra abruzzese che dovrà rinunciare a tre pedine assenti per infortunio: si tratta di Hugo Campagnaro, Fornasier e Nicastro. 4-3-1-2 per la squadra di Oddo che si schiererà con Bizzarri tra i pali, difesa a quattro composta da Zampano, Coda e Gyomber al centro e Biraghi sulla fascia sinistra. Ballottaggio tra Coda e Zuparic per affiancare il neo acquisto Gyomber. Verre e Memushaj saranno le mezz’ali, con in regia Brugman. Benali sulla trequarti alle spalle di Caprari e Manaj.

NAPOLI – Squalificato Jorginho, al suo posto Mirko Valdifiori: 4-3-3 per Maurizio Sarri con Reina tra i pali, difesa a quattro formata da Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam. Allan, Valdifiori ed Hamsik a centrocampo, mentre in attacco si prevede la presenza di Manolo Gabbiadini con Callejon e Insigne.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

PESCARA (4-3-1-2): Bizzarri; Zampano, Coda (Zuparic), Gyomber, Biraghi; Verre, Brugman (Cristante), Memushaj; Benali; Caprari, Manaj. A disposizione: Fiorillo, Aresti, Vitturini, Zuparic, Crescenzi, Bruno, Cristante, Mitrita. All: Oddo.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Valdifiori, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, L. Insigne (Mertens). A disposizione: Rafael, Sepe, Maggio, Chiriches, Strinic, , Luperto, Lasicki, Grassi, Zielinski, Mertens, R. Insigne, Milik. All: Sarri.

a cura di Ciro Novellino

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Gabbiadini, De Laurentiis si aspetta che dimostri d’essere da Napoli

I dettagli

La conferma di Manolo Gabbiadini non è ancora certa e La Repubblica scrive al riguardo: “De Laurentiis si aspetta però che l’attaccante dimostri con i fatti d’essere da Napoli, sfruttando al meglio la sua chance. Alle sue spalle scalpita Milik e non è escluso l’acquisto in extremis di un’altra punta”. Arkadiusz Milik, arrivato poco meno di un mese fa dall’Ajax, è sicuro di un posto, Gabbiadini non ancora.

Pedullà: “Maksimovic-Napoli, la prossima settimana si può sbloccare”

I dettagli

Nikola Maksimovic ed il Napoli, una storia che continua. Alfredo Pedullà scrive sul proprio sito: “Il Toro ha capito che tirarla per le lunghe non avrebbe senso, lo stesso Mihajlovic spinge perché la vicenda abbia una parola fine. E nelle hltime ha dato il via libera alla cessione perché non se la sentirebbe di vivere l’intera stagione con un separato in casa. Ci vorrebbe un chiarimento lungo qualche mese e forse non basterebbe. Ora tocca al Toro. E anche se tra Cairo e De Laurentiis c’è freddezza, prepariamoci alla concreta possibilità che la situazione si sblocchi la prossima settimana. Il Napoli presenterà un’offerta da 25 milioni senza percentuali sulla futura vendita. Maksimovic ha un accordo con il Napoli che vi abbiamo già svelato: cinque anni da 1.2-1.3 milioni a stagione più bonus, con incrementi anno dopo anno. In caso di intoppi, ma la situazione induce all’ottimismo”.

Risentimento allo stato puro di Sarri, perdere Higuain l’ha inquietato

I dettagli

Di Gonzalo Higuain in conferenza stampa, l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri non ha voluto parlare: “Voglio evitare di parlare di un giocatore della Juventus, perchè quando un bianconero parlò di Higuain che era del Napoli mi girarono i coglioni”. La Gazzetta scrive: “Eccola, la polemica. Arriva da Castelvolturno, quando Roma e Udinese non hanno ancora inaugurato il campionato. Risentimento allo stato puro, che l’allenatore del Napoli non ha saputo e voluto tenere per sé. Perdere il capocannoniere della scorsa Serie A, l’uomo dei record di gol segnati in campionato, l’ha inquietato e non poco”.

Olimpiadi Rio 2016 – Pentathlon, oro alla Russia ma impresa italiana

I dettagli e la classifica
Riccardo De Luca sfiora il bronzo olimpico del pentathlon moderno a Rio 2016. Dopo una fiera rimonta che ha quasi del miracoloso, ma alla fine è quinto ad un solo punto (due secondi) dal terzo, chiudendo con 1467 punti, migliorando il piazzamento ottenuto ai Giochi di Londra 2012 (9°).
La gara e gli italiani. Dopo il ranking round di scherma di giovedì, i 36 finalisti hanno affrontato la prova di nuoto al Deodoro Acquatics Centre e a seguire, al Deodoro Stadium, il bonus round di scherma, l’equitazione e il combined. Ranking round di scherma: De Luca 9° con 220 punti (20v-15s), Petroni 30° con 178 punti (13v –22s); la prova è stata vinta dal russo Alexander Lesun con 268 punti (28v-7s), nuovo record olimpico. Si è iniziato con i 200m stile libero di nuoto, chiusi da De Luca in 2:09.36 (312 punti) e da Petroni in 2:05.51 (324 punti); il migliore in vasca è stato il britannico James Cooke con il tempo di 1:55.60 (354 punti), nuovo record olimpico. Dopo due prove, De Luca è 21° con 532 punti, Petroni 32° con 502 punti. Al comando della classifica si conferma Lesun con 592 punti.
 
LA CLASSIFICA FINALE
 
1 RUS LESUN Alexander 1479
2 UKR TYMOSHCHENKO Pavlo 1472
3 MEX HERNANDEZ USCANGA Ismael Marcelo 1468
4 FRA PRADES Valentin 1467
5 ITA DE LUCA Riccardo 1467
6 GER DOGUE Patrick 1463
7 AUS ESPOSITO Max 1462
8 IRL LANIGAN-O’KEEFFE Arthur 1457
9 CZE SVOBODA David 1452
10 GBR CHOONG Joseph 1451
11 USA SCHRIMSHER Nathan 1450
12 HUN MAROSI Adam 1445
13 KOR JUNG Jinhwa 1443
14 GBR COOKE James 1436
15 GUA FERNANDEZ Charles 1435
16 CHN CAO Zhongrong 1433
17 HUN DEMETER Bence 1430
18 CHN GUO Jianli 1429
19 KOR JUN Woongtae 1426
20 FRA BELAUD Valentin 1420
21 GER ZILLEKENS Christian 1417
22 JPN MIGUCHI Tomoya 1412
23 EGY ELGEZIRY Omar 1403
24 ITA PETRONI Pier Paolo 1397
25 EGY ELGEZIRY Amro 1393
26 UKR FEDECHKO Andriy 1390
27 POL STASKIEWICZ Szymon 1390
28 LAT NAKONECHNYI Ruslans 1386
29 JPN IWAMOTO Shohei 1355
30 ARG ZAPATA Emmanuel 1340
31 BRA NASCIMENTO Felipe 1295
32 CUB FIGUEROA Jose Ricardo 1214
33 BUL KRASTANOV Dimitar 1179
34 LTU KINDERIS Justinas 1144
35 KAZ ILYASHENKO Pavel 1141
36 CZE KUF Jan 1103

Olimpiadi Rio 2016 – Taekwondo +80 kg (M), l’oro all’Azerbaijan

I dettagli

Questo il tabellone degli ottavi di finale dei +80 kg – (M) Taekwondo, con i risultati e i rispettivi qualificati ai quarti di finale:

SIQUEIRA Maicon (BRA) b. LAMBDIN Stephen (USA)
ISSOUFOU ALFAGA Abdoulrazak (NIG) b. N DIAYE M Bar (FRA)
CASTILLO Rafael (CUB) b. TRABELSI Yassine (TUN)
SHOKIN Dmitriy (UZB) b. QIAO Sen (CHN)
MARDANI Sajjad (IRI) b. TAUFATOFUA Pita Nikolas (TGA)
CHO Mahama (GBR) b. OBAME Anthony Mylann (GAB)
CHA Dongmin (KOR) b. SILLA Arman-Marshall (BLR)
ISAEV Radik (AZE) b. ZHAPAROV Ruslan (KAZ)

Gli accoppiamenti dei quarti di finale:

ISSOUFOU ALFAGA Abdoulrazak (NIG) b. SIQUEIRA Maicon (BRA)
SHOKIN Dmitriy (UZB) b. CASTILLO Rafael (CUB)
CHO Mahama (GBR) b. MARDANI Sajjad (IRI)
ISAEV Radik (AZE) b. CHA Dongmin (KOR)

Gli accoppiamenti delle semifinali:

ISSOUFOU ALFAGA Abdoulrazak (NIG) b. SHOKIN Dmitriy (UZB)
ISAEV Radik (AZE) b. CHO Mahama (GBR)

 

Oro – Isaev Radik Azerbaijan
Argento – Issoufou Alfaga Abdoulrazak Niger
Bronzo – Siqueira Maicon Brasile
Cha Dongmin Corea del Sud

 

Olimpiadi Rio 2016 – Taekwondo +67 kg (F), oro alla Cina

I dettagli

Questo il tabellone degli ottavi di finale dei +67 kg – (F) Taekwondo, con i risultati e i rispettivi qualificati ai quarti di finale:

GALLOWAY Jackie (USA) b. WEEKES Crystal Brittany (PUR)
OOGINK Reshmie Shari (NED) b. ORN Seavmey (CAM)
DISLAM Wiam (MAR) b. RODRIGUEZ PEGUERO Katherine (DOM)
ESPINOZA ESPINOZA Maria del Rosario (MEX) b. ALORA Kirstie Elaine (PHI)
ZHENG Shuyin (CHN) b. RAWAL Nisha (NEP)
EPANGUE Gwladys (FRA) b. KONE Mamina (CIV)
MANDIC Milica (SRB) b. SKAAR Tina (NOR)
WALKDEN Bianca (GBR) b. KASSMAN Samantha (PNG)

Gli accoppiamenti dei quarti di finale:

GALLOWAY Jackie (USA) b. OOGINK Reshmie Shari (NED)
ESPINOZA ESPINOZA Maria del Rosario (MEX) b. DISLAM Wiam (MAR)
ZHENG Shuyin (CHN) b. EPANGUE Gwladys (FRA)
WALKDEN Bianca (GBR) b. MANDIC Milica (SRB)

Gli accoppiamenti delle semifinali:

ESPINOZA ESPINOZA Maria del Rosario (MEX) b. GALLOWAY Jackie (USA)
ZHENG Shuyin (CHN) b. WALKDEN Bianca (GBR)

 

Oro – Zheng Shuyin Cina
Argento – Espinoza Espinoza Maria del Rosario Messico
Bronzo – Walkden Bianca Gran Bretagna
 Galloway Jackie Stati Uniti d’America

Olimpiadi Rio 2016, 16ma giornata, ultimo giorno: le speranze di medaglie azzurre per domenica 21 agosto

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Anche oggi, ultimo giorno delle Olimpiadi di Rio 2016, ci sono diversi azzurri in gara che possono lottare per una medaglia. Nell’ordine di discesa in campo abbiamo: Maratona maschile (40%), Ginnastica Ritmica (50%), Mountain Bike (20%), Lotta (70%) e, per finire magari in bellezza, Pallavolo (50%).

Ma vediamone i dettagli:

ATLETICA 

Ore 14.30, Maratona maschile

L’atletica italiana si aggrappa a Daniele Meucci per non chiudere le Olimpiadi con un pesante ‘zero’ nella casella medaglie. Il campione d’Europa in carica della 42 km e 195 metri ha preparato l’evento con cura maniacale. E’ pronto. Se riuscirà a tenere il passo dei migliori fino al 30° km, a quel punto potrà giocarsela con chiunque, perché dotato di un cambio di passo importante, che potrebbe far male anche agli avversari africani. L’impresa è difficile, ma non impossibile.

Daniele Meucci (40%)

GINNASTICA RITMICA

Ore 16.00, finale concorso generale a squadre

L’ora delle Farfalle. Cancellare una stagione sottotono e ritrovarsi nell’evento più importante, per confermare il podio di Londra 2012. La Russia sembra fuori portata, per il podio le azzurre dovranno fare la corsa su Bulgaria, Bielorussia ed Israele. Fondamentale portare a termine esercizi puliti: eventuali perdite di attrezzo equivarrebbero alla fine del sogno.

Italia (50%)

MOUNTAIN BIKE

Ore 17.30, cross-country maschile

Confidiamo in Marco Aurelio Fontana, il più classico uomo da grandi appuntamenti. In ombra per quasi un intero quadriennio, l’azzurro è convinto di poter bissare il bronzo di Londra 2012. Servirà un’impresa.

Marco Aurelio Fontana (20%)

LOTTA

Ore 17.45, sessione finale -65 kg lotta libera

L’Italia cala l’asso Frank Chamizo. L’italo-cubano, campione d’Europa e del mondo in carica, insegue l’oro del Grande Slam, che lo proietterebbe nella leggenda. L’avversario più pericoloso sarà l’azero Toghrul Asgarov, campione olimpico a Londra 2012 nei -60 kg: i due potrebbero trovarsi in semifinale.

Frank Chamizo (70%)

PALLAVOLO 

Ore 18.15, finale maschile: Brasile-Italia

E’ forse il momento più atteso dell’intera Olimpiade azzurra. La partita che può cambiare davvero il corso della storia. Il Brasile è favorito, gioca in casa e sembra tutto apparecchiato per un successo verde-oro. Mai come questa volta, tuttavia, l’Italia sembra in grado di provarci. La vittoria sui sud-americani nella fase preliminare deve dare fiducia. C’è un Maracazinho da espugnare. A nostro avviso, si parte alla pari!

Percentuale di vittoria della finale: 50%


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – federico.militello@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016 Gli azzurri in gara oggi, domenica 21 agosto

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Ultima giornata di gare a Rio de Janeiro dove oggi si concludono le Olimpiadi 2016. Questo è il giorno che inseguivamo da una vita:  l’ Italia volley può tingersi d’oro ma di fronte a sé ci sarà il Brasile padrone di casa. Servirà un’impresa comunque alla portata degli azzurri. Il Campione del Mondo Frank Chamizo parte tra i favoriti per il titolo nella lotta libera (categoria 65kg) ma non sarà così scontato finire in zona medaglia considerando il tabellone. Le Farfalle della ritmica puntano al podio, dalla Maratona potrebbe arrivare il colpaccio con Meucci e Pertile (entrambi saranno outsider). Difficile l’impresa dalla mountain bike di Fontana, bronzo a Londra 2012.

Di seguito tutti gli azzurri in gara nella giornata di domenica 21 agosto.

DOMENICA 21 AGOSTO

13.30     LOTTA, libera 65kg (maschile) – Frank Chamizo

14.30     ATLETICA LEGGERA, Maratona (maschile) – Stefano La Rosa, Daniele Meucci, Ruggero Pertile

16.00     GINNASTICA RITMICA, prova a squadre (finale) – Italia (Martina Centofanti, Sofia Lodi, Alessia Maurelli, Marta Pagnini, Camilla Patriarca)

17.30     MOUNTAIN BIKE (maschile) – Luca Braidot, Marco Aurelio Fontana, Andrea Tiberi

18.15     VOLLEY, finale per l’oro (maschile) – Italia vs Brasile (Oleg Antonov, Emanuele Birarelli, Simone Buti, Massimo Colaci, Simone Giannelli, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Matteo Piano, Salvatore Rossini, Daniele Sottile, Luca Vettori, Ivan Zaytsev)


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Olimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di sabato 20 agosto

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Olimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato alla fine dei giochi della giornata con tutti i podi della quindicesima giornata.

L’Italia è decima con 26 medaglie: 8 oro, 11 argento e 7 bronzo

TUTTI I PODI DI SABATO 20 AGOSTO

CANOA VELOCITÀ – K1 200 METRI MASCHILE
1) Liam Heath  (GBR)
2) Maxime Beaumont  (FRA)
3) Saul Craviotto  (ESP)
3) Ronald Rauhe  (GER)

CANOA VELOCITÀ – C2 1.000 METRI MASCHILE
1) Sebastian Brendel / Jan Vandrey  (GER)
2) Erlon De Souza Silva / Isquias Queiroz Dos Santos  (BRA)
3) Dmytro Ianchuk / Taras Mishchuk  (UKR)

CANOA VELOCITÀ – K4 500 METRI FEMMINILE
1) Ungheria  (HUN)
2) Germania  (GER)
3) Bielorussia  (BLR)

CANOA VELOCITÀ – K4 1.000 METRI MASCHILE
1) Germania  (GER)
2) Slovacchia  (SVK)
3) Repubblica Ceca  (CZE)

BADMINTON – SINGOLARE MASCHILE
1) Chen Long  (CHN)
2) Lee Chong-Wei  (MAS)
3) Viktor Akselsen  (DEN)

TRIATHLON – GARA FEMMINILE
1) Gwen Jorgensen  (USA)
2) Nicola Spirig Hug  (SUI)
3) Vicky Holland  (GBR)

GOLF – TORNEO FEMMINILE
1) Park In-Bee  (KOR)
2) Lydia Ko  (NZL)
3) Feng Shanshan  (CHN)

CICLISMO – MOUNTAIN BIKE CROSS COUNTRY FEMMINILE
1) Jenny Risveds  (SWE)
2) Maja Włoszczowska  (POL)
3) Catharine Pendrel  (CAN)

BOXE – PESI MOSCA (51 KG) FEMMINILI
1) Nicola Adams  (GBR)
2) Sarah Ourahmoune  (FRA)
3) Ren Cancan  (CHN)
3) Ingrit Lorena Valencia Victoria  (COL)

BOXE – PESI GALLO (56 KG) MASCHILI
1) Robeisy Eloy Ramírez Carrazana  (CUB)
2) Sheikur Stevenson  (USA)
3) Murodjon Akhmadaliev  (UZB)
3) Vladimir Nikitin  (RUS)

BOXE – PESI MEDI (75 KG) MASCHILI
1) Arlen López  (CUB)
2) Bektemir Melikuziev  (UZB)
3) Kamran Shakhsuvarly  (AZE)
3) Misael Uziel Rodríguez  (MEX)

PALLAMANO -TORNEO FEMMINILE
1) Federazione Russa  (RUS)
2) Francia  (FRA)
3) Norvegia  (NOR)

BASKET – TORNEO FEMMINILE
1) Stati Uniti d’America  (USA)
2) Spagna  (ESP)
3) Serbia  (SRB)

GINNASTICA RITMICA – CONCORSO INDIVIDUALE
1) Margarita Mamun  (RUS)
2) Yana Kudryavtseva  (RUS)
3) Ganna Rizatdinova  (UKR)

LOTTA – 86 KG LIBERA MASCHILE
1) Abdulrashid Sadulaev  (RUS)
2) Selim Yaşar  (TUR)
3) Sharif Sharifov  (AZE)
3) J’Den Michael Tbory Cox  (USA)

PENTATHLON MODERNO – GARA MASCHILE
1) Aleksandr Lesun  (RUS)
2) Pavlo Tymoshchenko  (UKR)
3) Ismael Marcelo Hernández Uscanga  (MEX)

TUFFI – PIATTAFORMA 10 METRI MASCHILE
1) Chen Aisen  (CHN)
2) Germán Sánchez  (MEX)
3) David Boudia  (USA)

PALLANUOTO – TORNEO MASCHILE
1) Serbia  (SRB)
2) Croazia  (CRO)
3) Italia  (ITA)

CALCIO – TORNEO MASCHILE
1) Brasile  (BRA)
2) Germania  (GER)
3) Nigeria  (NGR)

ATLETICA – 1.500 METRI MASCHILI
1) Matthew Centrowitz  (USA)
2) Taoufik Makhloufi  (ALG)
3) Nicholas Willis  (NZL)

ATLETICA – 800 METRI FEMMINILI
1) Caster Semenya  (RSA)
2) Francine Niyonsaba  (BDI)
3) Margaret Nyairera Wambui  (KEN)

ATLETICA – SALTO IN ALTO FEMMINILE
1) Ruth Beitia  (ESP)
2) Mirela Demireva  (BUL)
3) Blanka Vlašić  (CRO)

ATLETICA – TIRO DEL GIAVELLOTTO MASCHILE
1) Thomas Röhler  (GER)
2) Julius Yego  (KEN)
3) Keshorn Walcott  (TTO)

ATLETICA – 5.000 METRI MASCHILI
1) Mohamed Farah  (GBR)
2) Hagos Gebrhiwet  (ETH)
3) Bernard Lagat  (USA)

ATLETICA – STAFFETTA 4×400 METRI FEMMINILE
1) Stati Uniti d’America  (USA)
2) Giamaica  (JAM)
3) Gran Bretagna  (GBR)

ATLETICA – STAFFETTA 4×400 METRI MASCHILE
1) Stati Uniti d’America  (USA)
2) Giamaica  (JAM)
3) Bahamas  (BAH)

TAEKWONDO – +67 KG FEMMINILE
1) Zheng Shuyin  (CHN)
2) Maria del Rosario Espinoza Espinoza  (MEX)
3) Jackie Galloway  (USA)
3) Bianca Walkden  (GBR)

TAEKWONDO – +80 KG MASCHILE
1) Radik Isaev  (AZE)
2) Abdoulrazak Issoufou Alfaga  (NIG)
3) Cha Dong-Rim  (KOR)
3) Maicon Siqueira  (BRA)

LOTTA – 125 KG LIBERA MASCHILE
1) Taha Akgül  (TUR)
2) Komeil Nemat Ghasemi  (IRI)
3) Geno Petriashvili  (GEO)
3) Ibrahim Saidau  (BLR)

PALLAVOLO – TORNEO FEMMINILE
1) Repubblica Popolare Cinese  (CHN)
2) Serbia  (SRB)
3) Stati Uniti d’America  (USA)


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

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Olimpiadi Rio 2016: medagliere alla 15ma giornata, Italia decima con 8 ori

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Olimpiadi Rio 2016: aggiornamento del medagliere alla 15ma giornata, sabato 20 agosto. Italia decima con 26 medaglie: 8 oro, 11 argento e 7 bronzo

MEDAGLIERE OLIMPIADI RIO 2016

Blanka Vlašić

#

PAESE

ORI

ARGENTI

BRONZI

TOTALE

1

 Stati Uniti d’America

43

37

36

116

2

 Gran Bretagna

27

22

17

66

3

 Rep. Popolare Cinese

26

18

24

66

4

 Federazione Russa

17

17

19

52

5

 Germania

17

10

13

40

6

 Giappone

12

8

21

41

7

 Francia

9

17

14

40

8

 Repubblica di Corea

9

3

9

21

9

 Australia

8

11

10

29

10

 Italia

8

11

7

26

11

 Paesi Bassi

8

6

4

18

12

 Ungheria

8

3

4

15

13

 Spagna

7

3

4

14

14

 Brasile

6

6

6

18

15

 Giamaica

6

3

2

11

16

 Kenya

5

6

1

12

17

 Croazia

5

3

1

9

18

 Cuba

5

2

4

11

19

 Nuova Zelanda

4

9

5

18

20

 Canada

4

3

15

22

21

 Kazakistan

3

5

7

15

22

 Colombia

3

2

3

8

23

 Iran

3

1

4

8

24

 Grecia

3

1

2

6

25

 Argentina

3

1

0

4

26

 Svezia

2

6

3

11

27

 Rep. Sudafricana

2

6

2

10

28

 Ucraina

2

5

4

11

29

 Polonia

2

3

6

11

30

 Rep. Pop. Dem. Corea

2

3

2

7

 Serbia

2

3

2

7

32

 Uzbekistan

2

2

5

9

33

 Belgio

2

2

2

6

 Svizzera

2

2

2

6


 Thailandia

2

2

2

6

36

 Slovacchia

2

2

0

4

37

 Georgia

2

1

4

7

38

 Danimarca

1

6

7

14

39

 Azerbaijan

1

4

10

15

40

 Bielorussia

1

4

4

9

41

 Turchia

1

3

4

8

42

 Armenia

1

3

0

4

43

 Etiopia

1

2

4

7

44

 Slovenia

1

2

1

4

45

 Indonesia

1

2

0

3

46

 Repubblica Ceca

1

1

7

9

47

 Romania

1

1

2

4

48

 Bahrein

1

1

0

2

 Vietnam

1

1

0

2

50

 Cina Taipei

1

0

2

3

51

 Bahamas

1

0

1

2

 Costa d’Avorio

1

0

1

2

 Kuwait – IOA

1

0

1

2

54

 Fiji

1

0

0

1

 Giordania

1

0

0

1

 Kosovo

1

0

0

1

 Porto Rico

1

0

0

1

 Singapore

1

0

0

1

 Tajikistan

1

0

0

1

60

 Malaysia

0

3

2

5

 Messico

0

3

2

5

62

 Algeria

0

2

0

2

63

 Irlanda

0

2

0

2

64

 Lituania

0

1

3

4

65

 India

0

1

1

2

 Mongolia

0

1

1

2

 Venezuela

0

1

1

2

68

 Burundi

0

1

0

1

 Filippine

0

1

0

1

 Grenada

0

1

0

1

 Niger

0

1

0

1

 Qatar

0

1

0

1

73

 Norvegia

0

0

4

4

74

 Egitto

0

0

3

3

 Tunisia

0

0

3

3


 Bulgaria

0

0

2

2

77

 Israele

0

0

2

2

78

 Austria

0

0

1

1

 Emirati Arabi Uniti

0

0

1

1

 Estonia

0

0

1

1

 Finlandia

0

0

1

1

 Marocco

0

0

1

1

 Nigeria

0

0

1

1

 Portogallo

0

0

1

1

 Rep. Dominicana

0

0

1

1

 Rep. di Moldova

0

0

1

1

 Trinidad & Tobago

0

0

1

1

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

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