Charlie Hebdo ne ha fatta un’altra delle sue, questa volta scatenando sdegno e indignazione sui social network per una vignetta in cui si fa beffe del terremoto del 24 agosto. Sul settimanale satirico francese una vignetta dal titolo ‘sisma all’italiana’ mostra un uomo coperto di sangue e la scritta ‘penne al pomodoro’, poi una donna con i capelli bruciacchiati e la dicitura ‘penne gratinate’ e infine un cumulo di macerie da cui spuntano resti umani e la didascalia ‘lasagne’. La vignetta e’ pubblicata nell’ultima pagina di un numero che ha in apertura una vignetta sul burkini.
Poche ore dopo, mentre in Italia montavano le proteste politiche e la rabbia sui social, il settimanale ha rincarato la dose su Facebook con un altro disegno in risposta alle polemiche scatenatesi in Italia. E, dopo la pasta, ha tirato in ballo un altro dei luoghi comuni sull’Italia: “Italiani…non e’ Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, e’ la mafia”, sono le parole di una terremotata schiacciata dalle macerie che compare nella nuova vignetta. Sullo sfondo la distruzione di Amatrice con la bandiera italiana che sventola da una dimora devastata. Come dire: la nostra satira era diretta contro le infiltrazioni mafiose nel settore edilizio.
Nell’hashtag #jenesuispasCharlie è condensata tutta l’indignazione degli italiani che in queste ore stanno inondando i social network di proteste per la vignetta (dal titolo “Terremoto all’italiana”) pubblicata il 31 agosto sul numero in edicola di Charlie Hebdo. Nel disegno i morti del terremoto del Centro Italia vengono rappresentati come se fossero macchiati di salsa di pomodoro e disposti a strati con la dicitura “Penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”. Inoltre il giornale ha condito il disegno con alcune freddure di accompagnamento, tra cui: “non si sa se il terremoto abbia urlato Allah U Akbar prima di colpire”. Davanti alla marea montante di polemiche, il giornale satirico ha risposto pubblicando una seconda vignetta sul proprio sito, in cui si legge : “Italiani, non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, ma la Mafia”. La scelta del giornale satirico di irridere le vittime del sisma in Italia ha scatenato, appunto, una lunga ondata di proteste che, partita dai social network, è arrivata ai palazzi della politica ed è finita alle stanze della diplomazia.
L’ambasciata francese, infatti, ha fatto sapere in una nota che la vignetta “non rappresenta la posizione della Francia”, pur sottolineando che le opinioni dei giornalisti sono libere. Da parte sua, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha commentato duramente: “Ma come si fa a fare una vignetta sui morti! Sono sicuro che questa satira sgradevole e imbarazzante non risponde al vero sentimento dei francesi. Ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira e sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo, lo è stato nell’emergenza e lo sarà nella ricostruzione”. Dal mondo politico è arrivata una pioggia di condanne unanimi nei confronti di Charlie Hebdo che possono essere sintetizzati dalle parole di Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato: “La libertà di espressione e la satira non possono trascendere in offese assurde che infangano il dolore delle vittime e il dolore dei loro cari. La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto che ha colpito Amatrice e gli altri comuni appenninici, con il sangue trasformato in sugo per la pasta è oltraggiosa e fa rabbrividire. Spero che le nostre istituzioni, i sindaci dei comuni colpiti dal sisma e le famiglie delle vittime, seppelliscano questo periodico satirico sotto una montagna di querele”.
vivicentro.it/cronaca/Charlie Hebdo irride l’Italia e i terremotati. Parigi prende le distanze (redazione/agi/agv)

Fabrizio Gizzi è ricercatore, geologo, presso l’Istituto per I Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM-CNR). I suoi interessi di ricerca includono, tra gli altri, lo studio del rapporto tra rischi naturali/antropici e patrimonio costruito storico e monumentale e la messa a punto di strategie tese alla mitigazione degli effetti di eventi naturali estremi. Tali ricerche hanno la loro radice informativa e motivazionale nello studio analitico, sia in termini di danno fisico alle strutture antropiche sia in termini di effetti economici, delle conseguenze causate da terremoti, eventi franosi o alluvionali occorsi in tempi storici. Su questi temi ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche ed atti di convegno internazionali e nazionali, oltre che studi monografici.
Professore Associato di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia – Università del Salento. Ha inoltre incarichi di insegnamento presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza. Svolge ricerca nell’ambito dell’analisi economica del diritto, in particolare sui sistemi di regolazione in campo ambientale, e sui mercati assicurativo e bancario. Su questi temi ha pubblicato numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali tra gli ultimi: “The Impact of Court Errors on Liability Sharing and Safety Regulation for Environmental/Industrial Accidents” con M. Boyer sulla International Review of Law and Economics.
Alessandra Casarico è Professore Associato di scienza delle finanze all’Università Bocconi e direttore dell’area Tassazione e Stato sociale del Centro di Ricerca Dondena sulle dinamiche sociali e le politiche pubbliche. E’ inoltre Research Fellow del CESifo di Monaco. Ha conseguito il dottorato di ricerca in economia all’Università di Oxford e più di recente ha trascorso periodi di studio e ricerca all’INET, Institute for New Economic Thinking, Oxford Martin School. I suoi interessi di ricerca si rivolgono all’economia pubblica, ai sistemi di welfare e all’economia di genere. Ha pubblicato su riviste scientifiche internazionali di prestigio ed è autrice di libri con editori nazionali e internazionali. E’ attiva nel dibattito accademico e di policy in Italia e all’estero sul tema dell’occupazione femminile e delle politiche che possono sostenerla.
Ph.D. Università di Wisconsin-Madison, è Professore di Economia alla Università di Torino, Fellow del Collegio Carlo Alberto e dell’ IZA e Direttore del Centro di Economia della Famiglia (CHILD). Nel 2007 è stato Membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla Famiglia del Ministero delle Politiche Sociali. Dal 2012 fa parte del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo e dal 2014 è membro del Comitato Scientifico della Confindustria.
Paola Profeta è professore associato di Scienza delle Finanze all’Università Bocconi di Milano e coordinatrice di Dondena Gender Initiative, unità di ricerca del Centro Dondena che raccoglie gli studi di economia di genere e leadership femminile dell’Università Bocconi. E’ research fellow di CESifo e CHILD, Associate editor di CESifo Economic Studies e European Journal of Political Economy, scientific advisor di Unicredit and Universities Foundation. I suoi interessi di ricerca di rivolgono all’economia pubblica, ai sistemi di welfare (in particolare pensioni e istruzione), all’economia di genere e all’analisi di sistemi di tassazione comparati. Ha conseguito il PhD in Economics presso la Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, ha svolto periodi di studio e ricerca o insegnamento a Columbia University di New York, CORE- Université Catholique de Louvain, Harvard Kennedy School, Università di Lugano, Rennes, CESifo di Monaco. Ha pubblicato su riviste internazionali di prestigio, è autrice di monografie con editori nazionali ed internazionali e ha coordinato progetti di ricerca finanziati da varie istituzioni internazionali, fondazioni private, università e centri di ricerca. Collabora con numerose istituzioni nazionali ed internazionali. Svolge un’intensa attività divulgativa e di dibattito in Italia e all’estero, soprattutto sui temi di uguaglianza di genere e politiche per la promozione dell’occupazione e delle carriere femminili.



