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Milik: “Orgoglioso di aver firmato per un grande club come il Napoli”

Le sue parole

Arkadiusz Milik non ha solo accettato uno dei compiti più ingrati degli ultimi anni, cioè sostituire Gonzalo Higuaín, ma è anche diventato il giocatore polacco più costoso di sempre passando dall’Ajax a Napoli per 32 milioni di euro, una cifra più di 10 volte superiore a quella pagata al Bayer Leverkusen 12 mesi prima.

Eppure, il 22enne attaccante non ha mostrato segni di tensione, segnando due gol all’esordio in Serie A contro l’AC Milan e ripetendosi in UEFA Champions League nel 2-1 in rimonta contro la Dynamo Kiev.

Mentre i partenopei si preparano alla gara del Gruppo B contro il Benfica, Milik ha parlato a UEFA.com della sua vita Napoli, della sua carriera cosmopolita e dei motivi per cui non sente la pressione.

Che cosa hai provato quando hai firmato con il Napoli? Deve essere stato un momento speciale della tua carriera.

“Sicuramente, perché firmavo per un grande club ed ero orgoglioso. Mi faceva piacere andare in una squadra ancora più grande di quella di prima. È una squadra in cui potrò continuare a crescere, giocare in Champions League e lottare per grandi premi”.

Quali sono le tue prime impressioni della squadra e della città?

“E’ difficile dirlo. Sono uno che cerca di ambientarsi il più presto possibile. Il fatto che ci siano altri polacchi – Igor Lasicki e Piotr Zielinski – mi aiuta con la lingua. Anche i tifosi sono molto importanti: sono quasi fanatici ed è difficile camminare in centro senza che qualcuno ti chieda una foto o un autografo. Il calcio è importantissimo per molti di loro”.

Sei giovane ma hai già molta esperienza, perché conosci il campionato polacco, tedesco e olandese. Quanto di ciò che hai imparato può esserti utile a Napoli?

“Ho iniziato in Polonia e ho conosciuto il mister Adam Nawaka, che mi ha aiutato molto. Non a caso, adesso è il Ct della nazionale. Poi sono andato in Germania, dove ho imparato alcune dure lezioni. Sembrava il trasferimento ideale, ma non ho giocato quanto volevo, soprattutto a Leverkusen. Quando sono andato in prestito all’Augsburg ho giocato di più, ma non era quello che volevo, quindi ho deciso di cambiare di nuovo. L’Ajax si è interessato a me e ho deciso di firmare, anche perché potevo imparare da un grande attaccante come Dennis Bergkamp. Sono stato due stagioni ad Amsterdam, ho collezionato altre presenze in nazionale e ho fatto esperienza in campo europeo. Dopo UEFA EURO 2016 è arrivato il Napoli. La mia carriera si è mossa velocemente, ma sono contento. Sono a qui per fare del mio meglio e imparare ancora di più”.

Andiamo a Kiev. Eri teso prima di esordire in UEFA Champions League con il Napoli?

“Non molto. Come succede prima di ogni partita, dovevo solo trovare la concentrazione e pensare ai miei obiettivi. Più che altro ero contento di giocare una partita del genere”.

Com’è andata la gara?

“Non abbiamo giocato al meglio, ma abbiamo vinto e sono contento, anche per i due gol. Ho dato il mio piccolo contributo alla squadra e l’importante è aver fatto tre punti”.

Sei il giocatore polacco più costoso di tutti i tempi. Ne sei fiero? Senti la pressione? Fa differenza per te?

“In realtà non mi importa. Solo l’impegno quotidiano, gli allenamenti e le partite ogni tre giorni dimostrano chi sei. Se un giorno giochi bene, devi farlo anche tre giorni dopo, altrimenti la gente si dimentica in fretta di te. Puoi segnare due gol in una partita, ma magari tre giorni dopo giochi male. Nel calcio devi sempre dimostrare il tuo valore. Se un giorno giochi male, non significa che lo farai anche tre giorni dopo; anzi, potresti giocare la partita più bella della tua vita. Tutto è possibile: lo so benissimo, quindi cerco sempre di andare avanti e di dare il massimo in campo”.

Supplica alla Madonna di Pompei, ottobre 2016: il programma

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Supplica alla Madonna di Pompei, ottobre 2016: il programma

La prima settimana di ottobre è sempre un momento speciale per tutti i fedeli: si celebra presso il Santuario di Pompei la Supplica per la Madonna. La funzione liturgica è particolarmente sentita da tutti i fedeli, specialmente in Campania, e viene trasmessa in diretta su moltissime reti radio e della TV nazionale. Il tutto si svolgerà dal 3 al 7 ottobre 2016:

Venerdì 3 ottobre, alle ore 18:00, si reciterà la Novena d’impetrazione, avverrà la Discesa del quadro della Vergine, verrà recitato un rosario e si benediranno le corone; alle ore 19:00, la celebrazione eucaristica presieduta dal Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo-Prelato di Pompei;

sabato 4 ottobre, alle ore 15:00, l’urna contenente le ceneri del Beato Bartolo Longo verrà trasferita privatamente alla Parrocchia del Sacro Cuore, dove rimarrà fino alle 20:00, quando verrà portata in processione solenne per alcune strade: Parrochia del Sacro Cuore, via Colle San Bartolomeo, via Cirillo, via Roma, via San Michele ed infine piazza Bartolo Longo, dove verrà accolta dai fuochi pirotecnici dell’associazione “Amici di Bartolo Longo”. Alle 21:30 avrà inizio la Veglia Mariana dedicata alla preghiera per la Famiglia. (La celebrazione verrà trasmessa in diretta su TV2000).

domenica 5 ottobre, ore 10:30, solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Verrà recitata la Supplica alla Vergine del Rosario. (Canale 21).

lunedì 6 ottobre, ore 9:30, concelebrazione eucaristica con i prelati di Pompei, presieduta da Don Sebastiano Bifulco e con la partecipazione degli alunni delle scuole primarie della città.  Alle 11:30, invece, toccherà agli studenti delle scuole secondarie e la funzione sarà presieduta da Don Giuseppe Ruggiero.

martedì 7 ottobre, chiuderà il tutto la funzione solenne presieduta dal Mons. Tommaso Caputo.

Famiglia che vai, usanze che trovi. Per qualcuno: i figli so’ piezz’ e coca

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I figli so’ piezz’ e coca, scrive Gramellini nel suo “buongiorno” di oggi e lo fa riportandosi al caso di un certo “signor” Ciotola che si preparava ad organizzare un vero e proprio festino a base di coca e ragazze minorenni per il figlio neo-diciottenne ma incrocia la polizia che “rovina” la festa al ragazzo e manda lui a proseguirla a Poggioreale.

I figli so’ piezz’ e coca

Ogni genitore affronta il diciottesimo compleanno del figlio con un po’ di preoccupazione. Sente di dovergli un regalo che sancisca l’ingresso nell’età adulta e che al tempo stesso dia il senso di un passaggio di testimone. Si narra di padri fissati con la montagna che hanno condotto in cima a un ghiacciaio il pargolo sofferente di vertigini e di una professoressa di letteratura che donò alla figlia maturanda un fine settimana a San Pietroburgo sulle tracce di Dostoevskij (la festeggiata si perse dietro quelle di un ballerino russo, ma fu comunque un weekend culturale). Il sito «vivicentro» racconta di un signore napoletano che al figlio diciottenne ha regalato una serata in macchina con tre ragazze minorenni e un sacchetto di cocaina. Per controllare l’efficacia della sorpresa vi ha partecipato egli stesso, commettendo l’errore veniale di non fermarsi a uno stop (ma forse anche quello faceva parte dell’addestramento). Si è così imbattuto in una pattuglia che non ha gradito i regali di maturità e lo ha spedito a meditare nel carcere di Poggioreale, da cui sicuramente uscirà presto e ancora più motivato.

Il padre che porta il figlio maschio a bagnare la maggiore età in un bordello è una pratica che appartiene alla più schietta tradizione italica. Il sacchetto di coca rappresenta invece un tributo ai tempi nuovi e lascia dietro di sé una striscia di pesanti interrogativi. Se per liberarsi dell’ombra di un genitore bisogna compiere una bravata che egli non approverebbe mai, il figlio di cotanto padre cosa potrà mai inventarsi di trasgressivo? Forse l’iscrizione a un corso su vita e opere di Immanuel Kant, se solo sapesse chi è.

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vivicentro.it/Famiglia che vai, usanze che trovi. Per qualcuno: i figli so’ piezz’ e coca STANISLAO BARRETTA
lastampa/I figli so’ piezz’ e coca MASSIMO GRAMELLINI

Il Roma accusa: “Juventus? Se bisogna per forza tenerla lassù perché si vendono i giornali?”

Il Roma

Intanto stasera si torna a giocare dopo che col Genoa il signor Damato di Barletta ha deciso di non fischiare due rigori netti a favore degli azzurri. Ha penalizzato non poco la classifica il pugliese facendo così tornare alla “normalità” la classifica così come hanno scritto e detto in tanti. Per decisione divina sembra che la Juve debba stare per forza in vetta altrimenti il calcio italiano non va avanti. E basta, se la Signora merita di aggiudicarsi l’ennesimo scudetto non c’è alcun problema, ma se bisogna per forza tenerla lassù perché si devono vendere i giornali e le tv a pagamento devono fare audience allora non va bene.

L’unico modo per rimediare a tutto è vincere e il Napoli lo sa fare bene. È l’unica squadra che non ha mai perso dall’inizio della stagione e stasera può conquistare altri tre punti contro il Chievo Verona. Che tutto è tranne che un’avversaria facile da battere. Maran sta stupendo tutti in questo inizio di torneo e i dieci punti in graduatoria sono tutti meritati. Quindi, massima attenzione. Mercoledì c’è la Champions ma il Benfica può aspettare tranquillamente. Adesso più che mai serve compattezza e soprattutto concentrazione. La speranza è che tutta questa buriana non abbia intaccato la tranquillità del gruppo.

Reina e soci sanno cosa fare anche stasera. Molto probabilmente ci saranno dei cambi come è giusto che sia. Non sarà un turn over esagerato per evitare qualsiasi sorpresa, Sarri inserirà i calciatori che ritiene più idonei in questo momento. Magari ci sarà qualche esordio ma poco importa. Ciò che conta è l’unione e la forza del gruppo. Solo remando tutti dalla stessa parte si può lottare contro la superpotenza bianconera. Che proprio non ce la fa a guardare da giù il Napoli.

“Sei nuovo, allora non giochi”, la rosa lunga secondo Sarri

“Sei nuovo, allora non giochi: la rosa lunga secondo Sarri”

“Sei nuovo, allora non giochi: la rosa lunga secondo Sarri”. Titola così l’edizione odierna di Repubblica, che parla dei cinque acquisti estivi ancora mai scesi in campo. Nonostante la società faccia quadrato dopo aver incassato le lamentele di Sarri “la patata bollente ritorna nelle mani dell’allenatore, la cui panchina si è improvvisamente surriscaldata negli ultimi giorni avvelenati dalle polemiche. I 60 milioni lasciati finora in panchina sono uno dei motivi di attrito tra De Laurentiis e il suo allenatore, al cui fianco si sono schierati però tutti i giocatori. Napoli costretto a misurarsi con un paradossale clima di tensione, che stride col secondo posto in classifica e non risparmia nemmeno i tifosi”.

Questione rinnovo, Insigne è turbato…per la Gazzetta!

Il talento è un po’ giù di morale

Lorenzo Insigne potrebbe essere il grande protagonista della partita di stasera al San Paolo tra il Napoli ed il Chievo Verona: l’attaccante azzurro potrebbe ritrovare la serenità che gli manca, come riporta la Gazzetta dello Sport. A turbare la serenità del ragazzo resta la questione contrattuale, perchè il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che non ha ceduto alla richiesta presentatagli dai procuratori del giocatore: la cifra sarebbe di quattro milioni all’anno fino al 2021: l’offerta è di 2,5 milioni all’anno più bonus.

Sarri, basta con i lamenti! Soffre di pianginite…

La reazione della rosea

La Gazzetta dello Sport prende una posizione forte nei confronti dell’allenatore del Napoli Maurizio Sarri: “Alla pari di tanti colleghi, Sarri soffre però di «pianginite»: se non vince, e se la moviola gliene offre occasione, scarica le colpe sull’arbitro. A Genova si è lagnato pure della propria società, colpevole secondo lui di non affiancarlo nella battaglia contro i «fischietti forti». De Laurentiis ha capito l’antifona e gli ha risposto con saggezza. Bene, bravo, bis. Basta coi lamenti. Il presidente sa che questo Napoli dispone di tutti i mezzi per andare oltre un rigore negato o un fuorigioco non visto. Con la «pianginite» si vince soltanto lo scudetto delle lacrime”.

Guai a chi gli tocca i suoi collaboratori, altro che dirigenti-ombra

Guai a chi gli tocca i suoi collaboratori, altro che dirigenti-ombra

“Il rinnovo di Albiol è un altro gran colpo del trio formato da De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli” ha scritto ieri su Twitter il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. La Repubblica definisce insolito questo messaggio: “Guai a chi gli tocca i suoi collaboratori, dando l’impressione di voler rispondere alle accuse di Maurizio Sarri. Altro che dirigenti “ombra”, insomma”: De Laurentiis ha voluto esaltare il lavoro e l’impegno del suo amministratore delegato e del suo direttore sportivo.

ESCLUSIVA – Zamboni: “Zielinski e Maksimovic ottimi acquisti, ma lasciamo lavorare Sarri”

Queste le sue parole in esclusiva

A L’Orda Azzurra, programma in onda sulle frequenze di ViVi Radio Web e condotto da Ciro Novellino, è intervenuto Marco Zamboni, ex difensore di Chievo e Napoli. Ecco quanto dichiarato in esclusiva: “Il Chievo è una squadra solida che da anni milita in Serie A. Non è più una sorpresa ma una rivelazione. Sarà sicuramente una bella partita tra due squadre in salute che si affronteranno a viso aperto. Sono due mie ex squadre e le guarderò con più amore”.

Il segreto di questo Chievo“Credo che il vero segreto sia il gruppo composto da persone intelligenti che remano verso lo stesso obbiettivo e alla fine raggiungono questi risultati”.

Juventus favorita per lo scudetto“Il Napoli è una grandissima squadra ma manca ancora qualcosina. Bisogna lasciare lavorare il gruppo e il mister con serenità e i risultati arriveranno”.

Su Maksimovic“Di sicuro un innesto importante che va a completare un reparto già composto da grandi calciatori come Koulibaly e Albiol”.

Su Zielinski“Ottimo acquisto, mi ha impressionato. Credo possa giocare titolare in qualsiasi squadra di serie A”.

a cura di Ciro Novellino

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Segui la diretta radiofonica – Juve Stabia, sabato e domenica: tanti match per le giovani Vespette

Il programma delle gare del week-end

Parte oggi la nuova stagione della Berretti della Juve Stabia, alle ore 15 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia si affronterà la Paganese . Ma il programma di oggi prevede, oltre la Berretti, anche tre gare amichevoli: i 2003 affronteranno la scuola calcio Fratelli Lodi alle ore 15.30 al campo Maurizio Costanzo di San Felice a Cancello, gara che inizialmente doveva essere giocata allo stadio Menti subito dopo la gara della Berretti ma che è stata spostata all’ultimo per indisponibilità del terreno di gioco (seguiranno aggiornamenti). I 2001 alle ore 16.15 affronteranno la Domenico Luongo al campo Due Palme di Agnano. Domani gli Under 17 giocheranno contro la juniores del Sorrento alle ore 9.30 al Campo Italia, mentre il gruppo 2005-06 sarà impegnato al campo comunale di Telese Terme per l’amichevole contro l’Intercasertana e la Valle Telesina.

a cura di Ciro Novellino

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Tour con estorsione: denunciato Skipper di Vico Equense

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Skipper tenta l’estorsione, turisti americani si tuffano in mare: gli agenti di Castellammare di Stabia denunciano un 33enne di Vico Equense

CASTELLAMMARE DI STABIA. Incredibile rientro in Castellammare di Stabia, quello vissuto, nella serata di ieri, da due turisti americani al termine di un tour sulla Costiera Amalfitana. Gli agenti del commissariato di Castellammare hanno denunciato, in stato di libertà, G.M. 33enne di Vico Equense, perché responsabile del reato di tentata estorsione e lesioni personali, in danno di due statunitensi. I due turisti, madre e figlio, domenica scorsa, giunti in Castellammare di Stabia dove avevano preso alloggio presso una nota struttura alberghiera, avevano prenotato un’escursione turistica.

Attraverso un tour organizzato, infatti, nella mattinata di ieri, erano partiti alla volta della costiera Amalfitana.

L’escursione, per il rientro a Castellammare di Stabia, prevedeva che i due turisti da Piano di Sorrento, salissero a bordo di una imbarcazione per essere condotti in albergo. I malcapitati, però, una volta a largo, venivano minacciati dallo skipper il quale pretendeva la somma di 50 euro per farli sbarcare, nonostante avessero già pagato l’escursione turistica.

L’uomo, improvvisamente, fermava il natante a largo, asserendo che non li avrebbe accompagnati se i due non avessero sborsato quanto da lui richiesto.

Lo skipper ripartiva e fermava più volte l’imbarcazione tanto che i due turisti, molto spaventati dal comportamento dell’uomo, iniziavano ad urlare per chiedere aiuto. A circa 40 metri dagli scogli, avendo lo skipper ripreso la marcia verso il largo, i due turisti, in preda al panico, si lanciavano in mare dall’imbarcazione, raggiungendo la scogliera a nuoto. Qui venivano recuperati, attraverso il lancio di una corda e soccorsi  dal personale della struttura alberghiera.

L’immediato allarme di quanto avvenuto, consentiva ai poliziotti con personale della Capitaneria di Porto, di fermare lo skipper.

L’uomo, in evidente stato di ubriachezza, asseriva che sulla sua imbarcazione vi erano 7 persone, circostanza che allertava la Capitaneria nel perlustrare la zona.

La smentita giungeva dai due turisti statunitensi, i quali dichiaravano di aver attraversato la tratta, da Piano di Sorrento a Castellammare, da soli con lo skipper.

Entrambe le vittime, sono state medicate e guariranno in 15 e 20gg e, stamane, sono ripartite per far rientro a casa.

larepubblica/Skipper tenta l’estorsione, turisti americani si tuffano in mare

L’Angolo di Samuelmania – Nel ritiro degli azzurri un dono per Diawara…

L’angolo di Samuelmania…

Il Napoli ha lavato quest’oggi a Castel Volturno per preparare al meglio il delicato match di domani sera allo stadio San Paolo contro il Chievo Verona. Samuelmania ha incontrato alcuni azzurri, ma soprattutto Diawara, al quale è stato consegnato un bel regalo…

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Merkel, Hollande e Juncker si incontreranno senza Renzi

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IL PRESIDENTE della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto, incontrerà mercoledì prossimo a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. Grande assente il capo del governo italiano, che in seguito al referendum sulla Brexit ha cominciato a lavorare per sostituire David Cameron nell’asse di Paesi che guida l’Unione Europea.

Da Berlino, Steffen Seibert, portavoce di Angela Merkel, fa notare che non c’è alcun intento discriminatorio e che si tratta di un appuntamento di routine aggiungendo che i tre leader vedranno 20 dirigenti delle principali imprese europee: “Gli imprenditori, afferma, fanno parte dell’European Round Table of Industrialists. Nell’incontro si discuterà di innovazione e competitività in Europa e della sfida della digitalizzazione in tutti i settori dell’economia”

La realtà è che questo conferma il cambiamento di clima, dopo Bratislava, tra Renzi e il due Merkel-Hollande.

Renzi, al momento, non ha commentato la sua assenza a Berlino ma intanto, in una intervista al Washington Post, afferma: “Le politiche di austerity non servono a niente e fanno male”. Poi, ha aggiunto: “Venti mesi fa le cose stavano peggio in Italia. Il segno del Pil e degli occupati non era ‘più’, ma era ‘meno’, oggi in Italia il ‘meno’ è diventato ‘più’ anche se non siamo soddisfatti. La ripresa è un fatto rilevante e oggettivo”. Concetto che riprende inaugurando il nuovo stabilimento della Philip Morris a Crespellano (Bologna), ricordando la sua visita di venti mesi fa per la posa della prima pietra. “Le politiche di austerity non servono a niente e fanno male […] Io vado avanti, non cambio certo linea per un vertice”, ha ribadito. Poi, ha aggiunto: “Venti mesi fa le cose stavano peggio in Italia. Il segno del Pil e degli occupati non era ‘più’, ma era ‘meno’, oggi in Italia il ‘meno’ è diventato ‘più’ anche se non siamo soddisfatti. La ripresa è un fatto rilevante e oggettivo”.

 

Rigori non dati, prima concessi e poi revocati: cosa succede?

Napoli “sfortunato” sui rigori

Negli ultimi giorni si è sollevato un caso che riguarda il Napoli, mister Sarri, il presidente De Laurentiis e i rigori non concessi al club partenopeo. Tutto nasce dalla partita contro il Pescara terminata con un pareggio, sul 2-2 viene concesso dall’arbitro Giacomelli un rigore agli azzurri per un fallo di Zuparic ai danni di Zielinski, ma poco dopo il rigore viene revocato dall’assistente di linea Rocchi per una carica di Albiol ai danni del portiere Bizzarri. L’episodio è stato analizzato più volte, e non ci sono dubbi il rigore c’era, perché il fallo sul portiere di Albiol è avvenuto in un secondo momento rispetto al fallo su Zielinski. La società azzurra non ha dato tanto peso all’accaduto fino alla partita con il Genoa di mercoledì sera quando l’arbitro Damato non ha concesso al Napoli due rigori netti, il primo è stato un fallo di mano di Ocampos, sul quale il direttore di gara non ha ritenuto ci fossero gli estremi per il calcio di rigore, il secondo invece è una trattenuta ai danni di Milik da parte di Orban giudicata regolare dall’arbitro Damato. Tutto questo ha suscitato clamore in casa Napoli, infatti a fine partita Sarri si è lamentato del fatto che non ci fosse nessun dirigente del Napoli a discutere di questa situazione, il giorno seguente il presidente Aurelio De Laurentiis, che in quei giorni era impegnato in un viaggio d’affari in Cina, ha dichiarato: “Ho visto dalla Cina Genoa-Napoli, una partita bellissima tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Ci sono state alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, ma le decisioni degli arbitri, nel bene e nel male, vanno rispettate. Anche se siamo il quinto fatturato, abbiamo investito 128 milioni nel mercato quest’anno per poter dare ai napoletani e all’allenatore una squadra competitiva, e da quello che è emerso finora mi sembra che il Napoli sia molto competitivo. Non mi resta che fare i complimenti alla squadra e all’allenatore per la partita di ieri”. 

a cura di Gennaro Di Dio

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Analizzando l’avversario – Il Chievo fa sul serio…

Gli avversari

Quinto match in circa 15 giorni per il Napoli. Domani sera al San Paolo i partenopei affronteranno il Chievo Verona di Maran, reduce da un ottimo inizio di stagione, i veronesi sono a quota 10 punti in campionato, insieme a Roma e Inter. Ottimo momento di forma per gli Scaligeri, che nell’ultima partita hanno sorpreso il Sassuolo di Di Francesco con un risultato finale di 2-1. Un Chievo che non ha paura, sicuro di sé e sulle ali dell’entusiasmo, potrà creare grossi grattacapi agli uomini di Maurizio Sarri che non dovranno prendere sottogamba l’incontro, pericolo concreto che gli azzurri non devono commettere perché per alcuni la testa potrebbe già essere al match di Champions contro il Benfica.

Quindi clivensi che scenderanno in campo con il solito 4-3-1-2. Questi sono gli 11 che dovrebbero scendere in campo: Sorrentino, Cacciatore, Cesar, Dainelli, Frey, Castro, Rigoni, Radovanovic, Birsa, Floro Flores, Inglese.

Il Napoli ha fatto del San Paolo un fortino inespugnabile, l’ultima squadra ad uscirne imbattuta è stata la Roma, che nel dicembre 2015 riuscì a strappare uno 0-0. L’ultimo match tra Napoli e Chievo nello stadio di Fuorigrotta, vide gli azzurri uscire vittoriosi con un 3-1 conquistato dopo una situazione iniziale di svantaggio che sorprese tutti. L’ultimo trionfo dei gialloblu a Napoli è datato 14 settembre 2014, quando la partita tra le due compagini si concluse con un deludente 0-1.

a cura di Andrea Bosco

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Teletrasporto: da fantascienza a realtà

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Due esperimenti indipendenti in Canada e Cina dimostrano che la tecnologia del teletrasporto è pronta a uscire dai laboratori per viaggiare nelle reti cittadine. Francesco Marsili, ricercatore italiano alla Nasa: “Permetterà comunicazioni sicure. Anche da Marte”

Il teletrasporto è realtà. E trasformerà Internet

Quanto spenderebbero i governi per avere una rete di trasmissioni a prova di spioni? Miliardi in dollari, euro e yuan, come dimostrano nei fatti gli investimenti per le comunicazioni quantistiche, le uniche davvero a prova di hacker.

Stati Uniti, Canada, Cina e da quest’anno anche l’Unione europea si sono imbarcati in una corsa all’ultimo quanto. Con Calgary ed Hefei (a un migliaio di chilometri da Pechino) protagonisti di una sorta di gara di slalom parallelo. Due esperimenti sono stati appena pubblicati su Nature Photonics. Descrivono singoli fotoni capaci di “viaggiare” lungo una normale fibra ottica cittadina, per 6 chilometri a Calgary e 12 a Hefei, “trasportando” le loro informazioni come in una linea Internet tradizionale.

Altro che chilometri. I collegamenti quantistici precedenti (il primo realizzato nel 1993) non superavano i centimetri di un tavolo di laboratorio. O laddove si arrivò al record di 143 chilometri, fu necessario allestire una trasmissione in uno spazio vuoto per non disturbare la corsa delle particelle: il mare fra due isole delle Canarie. Per la prima volta invece, a Calgary e Hefei, il teletrasporto quantistico ha seguito le stesse strade che faremmo noi in auto o in motorino.

Non troveremo però nel teletrasporto una soluzione al traffico cittadino. Reso popolare dal capitano Kirk e compagni, il fenomeno non ha nulla a che fare con la smaterializzazione e il trasferimento di persone od oggetti. A viaggiare, nell’”internet dei quanti”, sono solo singoli atomi o particelle. E viaggiare non è nemmeno la parola giusta. Lo spostamento infatti non riguarda le particelle in sé, ma le loro caratteristiche e coordinate. Più che a Star Trek, il teletrasporto quantistico assomiglia alla spedizione di un fax.

In realtà si sfrutta il cosidetto entaglment quantistico: il legame tra due particelle o fotoni nate da una stessa reazione. Le caratteristiche intrinseche di tali particelle sono legate indissolubilmente: se si modificano quelle dell’una, simultaneamente cambieranno anche quelle dell’altra. E la mutazione non dipende dalla distanza che le separa. Così due fotoni legati da entaglment possono essere inviati al mittente e al destinatario di un messaggio criptato su Internet. Il mittente “modifica” il suo fotone e quindi quello in possesso del destinatario, che così potrà essere usato come chiave per decrittare il messaggio.

Il teletrasporto è realtà. E trasformerà Internet
La crittografia quantistica realizzata con il teletrasporto in un fumetto della Nasa

“I vantaggi riguardano soprattutto la sicurezza” spiega Francesco Marsili, ingegnere e fisico nato a Piombino, ma arruolato dalla Nasa nel suo Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. “Il teletrasporto quantistico non è necessariamente più veloce, semplicemente cancella il rischio di essere spiati. Comunicazioni finanziarie o militari sono le sue ovvie applicazioni”.

Non è un caso che il teletrasporto, dal campo della meccanica quantistica si sia trasferito a quello della geopolitica. In primavera la Commissione europea ha lanciato il suo “Quantum manifesto”, finanziandolo con un miliardo di euro in dieci anni. Washington ha già realizzato una piccola rete su cui testare le trasmissioni. Altrettanto ha fatto la Cina, con un’”autostrada quantistica” di un migliaio di chilometri tra Shanghai e Pechino.

Pechino, in realtà, ha fatto anche di più. Lanciando il suo primo satellite per le trasmissioni quantistiche dallo spazio, a fine agosto, la Cina ha spostato la corsa all’internet quantistico dalla terra al cielo. “E’ una sfida che sentiamo molto” conferma Marsili. “Anche noi stiamo lavorando alla trasmissione di messaggi dalla Stazione Spaziale Internazionale. Ma avremo bisogno di tre o quattro anni”. Una flotta di satelliti per le trasmissioni a prova di hacker è nel mirino dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che però avrà bisogno di più tempo ancora per sviluppare il suo progetto.

Banche, eserciti, ma non solo. C’è un altro settore che guarda con ansia all’arrivo dell’”internet quantistico”. Sono gli scienziati, in particolare quelli impegnati nell’esplorazione spaziale. “Il mio lavoro alla Nasa – spiega ancora Marsili – in questo momento riguarda lo studio di un canale di comunicazioni sicure da Marte”.

E se la Nasa, come ha intenzione di fare verso la fine del decennio, manderà su Marte un rover dotato di telecamera ad alta definizione, avrà bisogno di un canale di comunicazione veloce e capiente, per spedire le immagini verso la Terra. “Pensiamo – spiega Marsili – a un satellite in orbita attorno a Marte che raccolga i dati del rover e poi li invii a noi tramite un raggio laser”. Una lama di luce, se il lavoro della Nasa avrà successo, collegherà la Terra allo spazio profondo. Il nostro pianeta potrebbe finalmente diventare il faro del Sistema solare.

vivicentro.it/
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repubblica/Il teletrasporto è realtà. E trasformerà Internet ELENA DUSI

L’ ORDA AZZURRA – Cosimo Silva: “Milik? Nessuna pressione, è giovane e deve lavorare con serenità”

Cosimo Silva, giornalista di Mundo Napoli Sport 24, ha rilasciato alcune dichiarazioni a L’ Orda Azzurra, programma in onda su ViVi Radio Web.

Ecco quanto evidenziato:

“I nuovi acquisti Maksimovic, Rog, Tonelli, Diawara e Giaccherini non sono mai stai utilizzati in queste prime giornate. Sappiamo che Sarri è un allenatore restio a lanciare in campo giocatori che non sono pronti tatticamente. La scorsa stagione Grassi non ha mai giocato. Per Zielinski il discorso è diverso perché il tecnico già lo conosceva.
Il rinnovo di Albiol è un segnale importante. Credo non si tratti di una mossa per venderlo la prossima stagione  a differenza di quanto può accadere con Koulibaly.
Milik è un attaccante di soli 22 anni e deve avere tutto il tempo di crescere ed ambientarsi. Certo segnare 6 gol in cinque partite ufficiali non è da tutti, neanche Cavani e Higuain ci son riusciti ma non ci abituiamo a questo trend. Non bisogna mettergli pressione ma farlo lavorare con tranquillità, i numeri ci sono tutti. Manolo Gabbiadini va sicuramente ritrovato, deve contendere la maglia da titolare al polacco anche se non lo reputo una prima punta”.

L’ ORDA AZZURRA – Vincenzo Luisi: “A Genova due punti persi. Le critiche stanno a zero, bisognava vincere sul campo”

A L’ Orda Azzurra, programma in onda su ViVi Radio Web, è intervenuto Vincenzo Luisi, presidente del Club Napoli Rimini Azzurra. Ecco quanto evidenziato:
“Milik aveva già avuto modo di pregustare le bellezze della città di Napoli. Poi è rimasto estasiato dal sistema di gioco di Maurizio Sarri che può esaltare le sue caratteristiche.
Sullo stadio non c’ è sintonia tra la società e il Comune di Napoli, non c’ è volontà da ambo le parti e non so di chi sia la colpa. Adeguare il San Paolo agli impianti moderni moderno è impossibile. I soldi del Credito Sportivo potevano essere spesi in maniera diversa: si poteva creare una nuova struttura magari da 50 mila posti come avrebbe voluto lo stesso De Laurentiis.
Contro il Genoa due punti persi. Protestare non serve a nulla, questo è un sistema falsato quindi alzare i toni non serve a molto. Bisogna vincere sul campo. Sarri, come tanti sui predecessori, ha dimostrato di essere legato fortemente al proprio credo tattico. Juric ha imbrigliato gli azzurri tatticamente, solo Albiol e Koulibaly hanno avuto la possibilità di impostare. Il tecnico avrebbe potuto trovare qualche soluzione diversa vista l’ ampiezza della rosa, questa è una critica che voglio muovergli.
De Laurentiis è l’ unico comunicatore, Giuntoli non l’ abbiamo mai sentito. Quella di Sarri è stata una frecciatina alla società che in un certo senso lo ha redarguito smorzando i toni. Spero che tutto possa rientrare con una bella prestazione contro il Chievo che non va sottovalutato”.

Eleonora Chiavarelli, moglie di Aldo Moro: chi era FOTO

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ROMA – Politico, e giurista italiano, due volte Presidente del consiglio, tra i fondatori della Democrazia Cristiana: Aldo Moro*, classe 1916, ha senza dubbio segnato la storia della politica in Italia. Grande statista, Aldo Moro è stato ucciso nel 1978 dalle Brigate Rosse. Ma se fiumi di cronache parlano del grande fondatore della DC, in pochi conoscono invece la moglie, Eleonora Chiavarelli. 

Classe 1915, la “dolcissima Noretta“, come Moro la chiamò nell’ultima lettera che le scrisse dalla prigione delle Brigate Rosse, era originaria delle Marche. Aldo Moro ed Eleonora si sposarono nel 1945. Donna volitiva e dal carattere forte, ha cercato in tutti i 55 giorni del sequestro di aprire una trattativa con le BR nonostante l’opposizione del  Governo, guidato allora da Giulio Andreotti e da molti partiti, in primo luogo la Dc e il Pci.

La vedova di Aldo Moro si è spenta nel 2010, nella sua abitazione romana, chiudendo una storia poco conosciuta ma profondamente intensa tra i due.

Si legge su Repubblica:

“Dopo l’agguato che provocò l’uccisione degli uomini della scorta il 16 marzo 1978, la signora Moro, riservata e decisa, per salvare la vita del marito cominciò a bussare a tutte le porte, senza mai arrendersi. La sua composta fermezza convinse perfino il pontefice Paolo VI, che scrisse una lettera toccante “agli uomini delle Brigate rosse”. Uno spiraglio di speranza la signora Moro credette di trovarlo anche nella posizione del leader socialista Bettino Craxi, che voleva percorrere una via della trattativa. Quando però il 9 maggio del 1978, dopo 55 giorni di prigionia, Aldo Moro venne trovato morto in via Caetani, la vedova iniziò una dura protesta contro i sostenitori della “linea della fermezza” nelle trattative con i terroristi, in particolare il segretario della Dc Benigno Zaccagnini, l’allora presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, e il ministro dell’Interno, Francesco Cossiga. Per protesta partecipò ai funerali degli uomini della scorta, trucidati nel blitz delle Brigate rosse in via Fani, ma rifiutò quelli di Stato per il marito”.

Eleonora Chiavarelli e Aldo Moro hanno avuto 4 figli insieme: Maria Fida, Agnese, Anna e Giovanni. A lei il presidente della Democrazia cristiana aveva indirizzato alcune delle 86 lettere inviate dal carcere delle Brigate rosse. In una scriveva: “Ti abbraccio forte, Noretta mia, morirei felice se avessi il segno della vostra presenza, sono certo che esiste, ma come sarebbe bello vederla”. Le Brigate rosse non hanno però mai consegnato questa lettera, ritrovata solo anni dopo che Moro era stato ucciso.

Aldo Moro, chi era la moglie Eleonora Chiavarelli FOTO 
(FOTO: Ansa)

aldo moro rapimento

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blitz/Aldo Moro, chi era la moglie Eleonora Chiavarelli FOTO

L’ ORDA AZZURRA – Daniele Acampa: “Sarri? Solo uno sfogo, nessuna critica alla società”

A L’ Orda Azzurra, programma in onda sulle frequenze Vivi Radio Web la radio ufficiale di Vivicentro.it, è intervenuto Daniele Acampa, giornalista. Ecco quanto evidenziato:
“Non credo che Sarri abbia fatto una critica alla società, è stato lo sfogo del momento per i due rigori netti non concessi dal Napoli. Ciò non toglie che la società debba seguire maggiormente la squadra e farsi sentire di più sia nel Palazzo che in televisione . Altre società si fanno sentire prima e dopo delle partite, per esempio come fa la Juventus con Marotta. Anche i calciatori in campo non si fanno valere con l’ arbitro, si sono limitati a una sterile protesta.
De Laurentiis deve dare voce a qualche personaggio importante della società, lui deve svolgere il ruolo di presidente. Giuntoli dovrebbe avere maggiore voce in capitolo per non far sentire i giocatori soli,
Il Chievo sta giocando bene, al di là della posizione in classifica una squadra che mette molto intensità in ogni zona. Sarà importante sbloccare subito il risultato ma se il Napoli gioca da Napoli non dovrebbero esserci speranze per i clivensi”.