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Coppa Italia LND- Al Procida non bastano cuore e grinta, Il Portici passa al 97′ grazie all’arbitro

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Procida. Portici

Non basta una strepitosa rimonta al Procida per passare il turno in Coppa Italia. I biancorossi di Cibelli, sotto di un gol, riescono a pareggiare il 3-1 subito allo Spinetti dal Portici prima di arrendersi al volere del signor Giuseppe Manzo di Torre Annunziata. È proprio dall’episodio finale che bisogna partire per raccontare questo Portici-Procida di Coppa Italia. È il quarto ed ultimo minuto minuto di recupero, Agata svirgola una rovesciata a trequarti di campo, la palla schizza in cielo ed arriva dalle parti di Bardet che la blocca tranquillamente. L’arbitro interpreta l’azione come retropassaggio volontario e fischia una clamorosa punizione a due in area di rigore. A partita conclusa ormai da più di un minuto l’arbitro non fischia la fine, permette al Portici di battere: il tiro di Sardo colpisce la barriera, dopo la respinta ci sono due tentativi di tap in respinti da Bardet prima della deviazione vincente di Boussaada. Non solo l’arbitro ha concesso una punizione inesistente, non solo ha permesso di batterla nonostante il tempo fosse scaduto da più minuti, ma anche permesso al Portici di riprovarci altre tre volte. Risultato: qualificazione ottenuta dai ragazzi di Borrelli al 97′. E i minuti di recupero concessi erano solamente quattro! Per il resto il Procida dà un’altra dimostrazione di forza, nonostante il folto turn over di Cibelli che cambia per nove undicesimi la sua formazione rispetto a sabato. E all’8′ la gara si mette ulteriormente in salita per i biancorossi: Viscardi sbaglia il retropassaggio, Scielzo s’invola verso la porta e batte Bardet. Il Procida reagisce ma rischia di capitolare definitivamente quando Micallo atterra Scielzo in area di rigore. Il penalty è netto ma Sardo colpisce il palo dagli undici metri. La ripresa è un monologo del Procida. Al 10′ la gara si riapre: angolo dalla sinistra, dopo un primo tentativo di Micallo la palla arriva sul sinistro di Viscardi che sigla l’1-1. I biancorossi ci credono e al 28′ trovano il vantaggio: altro angolo dalla sinistra, sul secondo palo Roghi si arrampica in cielo e di testa batte il portiere del Portici. Cibelli inserisce Dodó e Rinaldi per provare la rimonta, che riesce al 41′. Straordinaria azione di Dodó sulla destra, cross basso per Roghi che col destro batte Testa. Doppietta dell’attaccante biancorosso e remuntada completa dal Procida, con i rigori che sembrano una possibilità sempre più concreta. Poi l’episodio finale, con una serie infinita di errori dell’arbitro. Dopo il gol di Boussada, l’allenatore locale Pasquale Borrelli entra in campo e ne dice di tutti i colori agli avversari. L’arbitro espelle lui insieme ad Agata, che aveva reagito per difendere i suoi compagni. Il Procida esce immeritatamente e si vede derubare dal Portici e dal signor Manzo di Torre Annunziata. Ma i biancorossi escono ancora una volta dal campo dopo una grande dimostrazione di cuore e di forza che, nonostante l’eliminazione, aumenta ancor di più la consapevolezza nella squadra di Cibelli.

PORTICI 2 – 3 ISOLA DI PROCIDA (andata 3-1)

PORTICI (5-3-2): Testa; BoussadaMingalli, Romano, Sansò, Bacio Terracino. All. Cibelli., Sardo, Follera, Fiorillo, Botta (35′ st Vincenzi); Ragosta (16′ st Visone), Olivieri, Panico; Manzo (22′ pt Murolo), Scielzo. (In panchina Mola, Incoronato, Murolo V., Franci) All. Borrelli.

ISOLA DI PROCIDA (4-2-3-1): Bardet; Viscardi (24′ st Boria), Micallo, De Giorgi, Mottola; Ammendola (34′ st Rinaldi), Annunziata; Roghi, Muro (26′ st Dodó), Agata; Spilabotte. (In panchina Mingalli, Romano, Sansò, Bacio Terracino) All. Cibelli.

ARBITRO: Manzo di Torre Annunziata

Reti: 8’pt Scielzo, 10 st Viscardi, 28’st e 40’st Roghi, 52’st Boussaada

NOTE: calci d’angolo 4-4. Ammoniti Micallo (Pr), Scielzo, Murolo (Po). Espulsi Agata (Pr) e Borrelli (allenatore Portici).

Sarri, dicono sia incredibile nel prepartita, in 15′ ti sa dire tutto

I dettagli

La Gazzetta dello Sport dedica un lungo focus agli allenatori di Napoli e Roma, Maurizio Sarri e Luciano Spalletti, in vista del match di sabato. E proprio sull’azzurro elencano alcuni particolari interessanti: “Maurizio raccontano che sia incredibile nelle riunioni tecniche prepartita: in soli 15’ minuti riesce a elencare la caratteristiche degli avversari, panchina compresa, anche se la squadra che si va ad affrontare magari è sconosciuta al mondo intero. Non lo prendi mai in castagna, lui. Al San Paolo sabato vedrai che duello”.

Ad Empoli Sarri non era convintissimo di Zielinski

Ad Empoli Sarri non era convintissimo di Zielinski

La Repubblica dedica un focus all’allenatore del Napoli Maurizio Sarri, del quale si racconta che, ad Empoli, non fosse convintissimo di un giocatore messogli a disposizione dalla società. Quel giocatore era Piotr Zielinski “trequartista con velleità da funambolo arrivato in prestito dall’Udinese”. A Sarri serviva un centrocampista, perciò gli insegnò come diventare una mezzala “rinunciando alla giocoleria per imparare la concretezza. Due anni dopo l’ha portato a Napoli acquistandolo per 15 milioni di euro”.

Serie A, gli arbitri dell’ottavo turno: Napoli-Roma affidata a Orsato

La lista completa

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali e degli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare valide per l’ottava giornata di andata del Campionato di Serie A 2016/17 in programma domenica 16 ottobre alle ore 15.00.

CHIEVO – MILAN h. 20.45

ROCCHI
PRETI – PAGANESSI
IV: SCHENONE
ADD1: GIACOMELLI
ADD2: ABISSO

FIORENTINA – ATALANTA h. 12.30
DAMATO
VALERIANI – DEL GIOVANE
IV: DOBOSZ
ADD1: DOVERI
ADD2: AURELIANO

GENOA – EMPOLI
PAIRETTO
MANGANELLI – GAVA
IV: DE PINTO
ADD1: MARIANI
ADD2: ABBATTISTA

INTER – CAGLIARI
VALERI
LONGO – RANGHETTI
IV: CARBONE
ADD1: RIZZOLI
ADD2: LA PENNA

JUVENTUS – UDINESE Sabato 15/10 h. 20.45
GAVILLUCCI
VUOTO – PERETTI
IV: CRISPO
ADD1: CALVARESE
ADD2: PASQUA

LAZIO – BOLOGNA
DI BELLO
FIORITO – MARZALONI
IV: LA ROCCA
ADD1: MAZZOLENI
ADD2: MANGANIELLO

NAPOLI – ROMA Sabato 15/10 h. 15.00
ORSATO
CARIOLATO – TONOLINI
IV: BARBIRATI
ADD1: TAGLIAVENTO
ADD2: IRRATI

PALERMO – TORINO Lunedì 17/10 h. 20.45
FABBRI
VIVENZI – TEGONI
IV: DI VUOLO
ADD1: MARESCA
ADD2: MINELLI

PESCARA – SAMPDORIA Sabato 15/10 h. 18.00
CELI
PASSERI – MONDIN
IV: DE MEO
ADD1: BANTI
ADD2 MARTINELLI

SASSUOLO – CROTONE
MASSA
TASSO – DI IORIO
IV: LIBERTI
ADD1: RUSSO
ADD2: SAIA

Maradona: “Roma, vinciamo noi. De Laurentiis? Con lui c’è rispetto, possiamo continuare a parlare”

Le sue parole…

Diego Armando Maradona, direttamente dalla mixed zone dello stadio Olimpico dopo la Partita della Pace, ha dichiarato: “Vinciamo noi! Speriamo che Manolo Gabbiadini possa ritornare a fare gol: deve giocare bene sin da subito, perchè i primi minuti di ogni partita sono importantissimi per ritrovare fiducia: certo, perdere Milik non è stata una cosa molto positiva. Quando tornerò al San Paolo? Io vicino al Napoli lo sono in ogni momento, c’è sempre una casa che mi ospita: possono andare da Bruscolotti e dalla sua Mery, adesso anche da mio figlio. De Laurentiis? Con lui c’è rispetto, possiamo continuare a parlare”.

Gabbiadini non era convinto di giocare punta centrale, Sarri ci riuscì

I dettagli

Perso l’attaccante polacco Arkadiusz Milik, Sarri dovrà decidere come giocare e chi schierare al centro dell’attacco azzurro. La prima ipotesi, quella naturale, porta a Manolo Gabbiadini ma La Repubblica racconta un retroscena: “Quando in assenza di Higuain ha avuto bisogno di un “9”, il toscano nato a Napoli prima di andarci ad allenare ha preso da parte Gabbiadini e l’ha convinto che quello poteva essere davvero il suo ruolo. Raccontano che Gabbiadini non fosse convinto per nulla di farsi dirottare dall’amata fascia destra al centro. Dopo 4 gol in 6 partite di Europa League, però, pare abbia cambiato idea”.

Il prossimo esperimento di Sarri sarà inventare Rog attaccante?

Lo raccontano spifferi da Castel Volturno

Dopo l’infortunio al ginocchio sinistro che terrà fuori Arkadiusz Milik per almeno quattro mesi, Sarri cerca nuove soluzioni e La Reubblica scrive che proverà a replicare con il belga Dries Mertens “nuovo “vice Milik”. O magari con Marko Rog: spifferi di Castel Volturno raccontano che il prossimo esperimento sia reinventare in attacco il giovanissimo croato”. Il centrocampista croato, arrivato alla fine della sessione di mercato estiva dalla Dinamo Zagabria, non ha ancora debuttato con la maglia del Napoli.

Bayern, Ancelotti: “Milik assenza pesante, s’era adattato alla grande”

Le sue parole

Carlo Ancelotti, allenatore del Bayern Monaco, ha parlato a Il Messaggero: “Dopo sette giornate il campionato non è finito. Il Napoli e la Roma sono leggermente inferiori alla Juve, fin qui non si sono espresse al 100% ma possono lottare con i bianconeri per il titolo. Milik sarà un’assenza pesante: si era inserito bene, risultando molto efficace pur non essendo un finalizzatore come Higuain. Si era adattato alla grande al gioco di Sarri. Adesso tocca a Gabbiadini dimostrare il suo valore, giocando con continuità può diventare decisivo. La Champions League non inciderà sul rendimento della squadra di Sarri. I giocatori sanno come recuperare anche se vanno in campo ogni tre giorni. Cercato dal Napoli? Mai, anche se ho un bel rapporto con De Laurentiis: ci siamo parlati spesso quando Lavezzi venne al Psg”.

De Nicola lavora sulla ‘testa’ di Milik: sarà in tribuna contro la Roma

De Nicola lavora sulla ‘testa’ di Milik

Come riferisce Il Corriere dello Sport, Milik ha lasciato Villa Stuart e continuerà la riabilitazione a Castel Volturno. Cento giorni circa dividono il polacco dal ritorno in campo, più o meno, quando la Champions entrerà nel vivo ci sarà bisogno anche del suo apporto. L’obiettivo del medico sociale, De Nicola, è quello di lavorare soprattutto sulla testa, infatti sabato pomeriggio sarà presente allo stadio San Paolo per sostenere i suoi compagni dalla Tribuna.

Turi al Pungiglione: “Piedi per terra, ma avanti così. Mainolfi? Si è innamorato della Juve Stabia!”

Queste le sue parole

Il direttore del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi, ha parlato durante ‘Il Pungiglione stabiese’: “Vi ringrazio per l’attenzione che state mettendo per il settore giovanile. La vostra collaborazione fa si che il gruppo cresca in maniera esponenziale e permette sempre di più la crescita soprattutto dei ragazzi. Il calcio è fatto di rispetto dell’avversario: non bisogna esaltarsi per i successi e non bisogna abbattersi nelle sconfitte. Serve programmare il lavoro settimanale, proseguire in quello facendo si che i risultati arrivino alla lunga. Nazionali? Tre Under 15 e due Under 17 sono andati in nazionale, ma potevano essere 4 gli under 15. Selvaggio aveva sbalordito gli osservatori della Nazionale presente. Ha un tesserino annuale, non avendo il pluriennale non può essere ancora convocato. Non a caso Saby Mainolfi è il responsabile del settore giovanile: un ragazzo preparato che merita tutte le considerazioni di questo mondo. Gli sono arrivate sirene di società importanti ma si è legato al progetto di Castellammare di Stabia e ha scelto di innamorarsi di questi colori. Amore? Un siparietto simpatico, ho visto nei suoi occhi l’emozione di un padre guardare il proprio figlio. Lui stesso ha calcato quel terreno di gioco e vedere il figlio in campo l’ha reso felice. Under? Abbiamo preferito spostare le gare il 23 ottobre durante la sosta del campionato contro la Casertana per l’indisponibilità del Menti che vedrà impegnata la Juve Stabia contro il Foggia domenica. Ambiente sano? Il merito non è solo mio, ma va diviso con tutti quelli che collaborano tutti i giorni. Con il tempo riusciamo a fare sempre gruppi di lavoro importanti che ci consentono di lavorare in maniera genuina. Berretti? Dopo le gare ho chiesto a tutti di restare con i piedi per terra. A Panico ho detto che non va guardato il 7-0 del Catania contro la Reggina che resta un settore giovanile all’avanguardia. Bisogna affrontare la Reggina con il dovuto rispetto. Altra trasferta lunga, ma come sempre, va curata come se fosse una prima squadra con tutti i confort del caso. Anche nel passato, prima dell’arrivo di Andrea De Lucia, facevamo le trasferte in questo modo e i meriti vanno a Franco Manniello. L’avvento di De Lucia ha permesso una gestione differente”.

Allievi e giovanissimi regionali, il programma dei match

Allievi e giovanissimi regionali, il programma dei match

Una gara interna e l’altra in etserna per la Juve Stabia categoria allievi e giovanissimi regionali. Sabato 15 alle ore 15.00 a Casola di Napoli, gli allievi affronteranno l’Arci Uisp Scampia, così come i giovanissimi regionali che, però, giocheranno in trasferta all’Hugo Pratt di Scampia, sabato alle ore 18.

a cura di Ciro Novellino

Questo il programma del fine settimana dell’Attività di base

Questo il programma del fine settimana dell’Attività di base

Prosegue la preparazione per le compagini dell’Attività di base. Anche in questo fine settimana ci saranno amichevoli in vista della nuova stagione:

– i 2004 giocheranno questo pomeriggio alle ore 17.30 a Lusciano;
– i 2005 giocheranno questo pomeriggio alle ore 15.30 a S. Marco Evangelista e domenica 16 alle ore 9.30 S. Prisco.

a cura di Ciro Novellino

Cassazione: il ravvicinamento tra padre e figlia può avvenire solo su base spontanea

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Se la figlia non vuole più vedere il padre, la sua volontà va rispettata. Nulla possono farci i tribunali o i servizi sociali, il ravvicinamento può avvenire solo su base spontanea

Se il figlio adolescente trascurato lo desidera, gli incontri con il genitore vanno interrotti. O meglio: non possono essere forzati.

Con la sentenza numero 20107/2016, depositata il 7 ottobre scorso (qui sotto allegata), la sesta sezione civile della Corte di cassazione ha infatti affermato che se un genitore ferisce il proprio figlio dandogli poche attenzioni, nulla possono farci né i tribunali né i servizi sociali: il ravvicinamento può avvenire solo su base spontanea.

Nel caso di specie si trattava di una figlia, una ragazzina di quindici anni, ferita dal fatto che il padre, dopo il divorzio dalla madre, si era limitato a mandarle alcuni sms e a farle sporadiche telefonate.

Di conseguenza l’adolescente si era mostrata del tutto indisponibile a partecipare a un progetto di riavvicinamento con il padre.

Per la Cassazione, dinanzi a un tale quadro, non può essere contestata la decisione presa dal giudice del merito di non forzare la ragazza ma di limitarsi a dare incarico ai servizi sociali di monitorare la situazione anche offrendo al padre il supporto necessario per individuare la migliore strategia per recuperare la relazione con la figlia.

Tale decisione è infatti incentrata sulla valutazione dell’interesse del minore e sulla valorizzazione della sua capacità di autodeterminazione: correttamente è stato ritenuto che imporre percorsi terapeutici e incontri obbligati o addirittura mutare il regime di affidamento potrebbero pregiudicare ulteriormente la relazione padre-figlia.

Se la ragazza non si sente pronta, forzarla sarebbe deleterio: il padre non può farci nulla, ma, semmai, deve impegnarsi a ricostruire il rapporto compromesso.

StudioCataldi/ Cassazione: se la figlia non vuole più vedere il padre, la sua volontà va rispettata – Valeria Zeppilli

Fiocco azzurro in casa Fontana: tanti auguri mister!

Fiocco azzurro in casa Fontana: tanti auguri mister!

Fiocco azzurro in casa Juve Stabia e tanti auguri a mister Gaetano Fontana per la nascita del piccolo Tommaso. Questo il comunicato del club:

S.S. Juve Stabia, in tutte le sue componenti, rivolge i più sentiti auguri al tecnico Gaetano Fontana e alla compagna Valeria per la nascita del piccolo Tommaso.

S.S Juve Stabia

Un ” DOLCE RISVEGLIO ” ad Agropoli per un bene Confiscato alla Criminalità

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Si terrà sabato 15 ottobre alle ore 11,00 ad Agropoli – località Moio Alto – l’inaugurazione della Casa Alloggio “ Dolce Risveglio ”, il progetto che si è aggiudicata la Fondazione CasAmica attraverso un bando pubblico del Comune di Agropoli.

L’ immobile, sequestrato alla criminalità organizzata e ristrutturato dalla Fondazione CasAmica, sarà destinato ad adulti sofferenti psichici che attraverso le attività occupazionali e ludico-ricreative, potranno essere restituiti al tessuto sociale.

Saranno presenti all’ inaugurazione Carmen Guarino Presidente Fondazione CasAmica, Franco Alfieri Sindaco di Agropoli, Giulio Corrivetti Direttore Dipartimento Salute Mentale Asl di Salerno e Mario Ogliaruso Responsabile del Piano di Zona S8.

“Ogni bene confiscato alla criminalità organizzata che torna all’uso della comunità è una conquista– dichiara Carmen Guarino – siamo convinti che iniziando a restituire questa struttura ad uso civile, legale e sociale, restituiamo importanti pezzi al nostro territorio. La Casa alloggio diventerà una risorsa importante per il territorio, per l’amministrazione e per le famiglie. E’ un’azione che restituisce dignità alle persone più deboli”.

“E’ un momento importante per Agropoli afferma il sindaco Franco Alfieri dalla sinergia tra l’amministrazione comunale, il Piano di Zona S8, il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Salerno e la Fondazione CasAmica, è nata una struttura che sarà al servizio della nostra comunità. Un riferimento, nello specifico, per le famiglie che vivono problematiche legate a persone con disabilità mentali. Un’iniziativa che assume un significato particolare, perchè realizzata all’interno di un edificio confiscato e che oggi viene reso disponibile ed utilizzato per attività sociali e di assistenza alle fasce più deboli di popolazione”.

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Manovra: i conti non tornano! A rischio vaccini ed esenzioni ticket sanità

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Mancano ancora 7 miliardi di euro per chiudere la manovra del Governo: due potrebbero arrivare da alcuni tagli alla Sanità ma le Regioni minacciano la rivolta.

Sanità, a rischio i vaccini e le esenzioni dai ticket

Verso tagli da un miliardo e mezzo, assunzioni dei medici in bilico. Oggi il vertice decisivo tra i ministri Lorenzin, Padoan e Boschi

ROMA – Per la sanità si profila un taglio da un miliardo e mezzo. Il ministero dell’Economia intende limitare l’aumento del Fondo sanitario nazionale a soli 500 milioni, portando lo stanziamento a 111,5 miliardi. Ossia molti meno rispetto ai 113 che lo stesso Governo aveva messo in conto per il 2017. Quanto basta per far salire sulle barricate le Regioni, che già hanno convocato per domani un Conferenza straordinaria dei Presidenti e che, se le cifre della manovra restassero queste, direbbero stop alle assunzioni di medici e infermieri per svecchiare le corsie, annunciate solo ieri l’altro da Matteo Renzi. Ma soprattutto non applicherebbero i nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza già approvati dal Governo e ora in Parlamento per un parere non vincolante. Il che significherebbe dire addio a molte cose utili per gli assistiti d’Italia, come l’esenzione dai ticket per chi soffre di broncopolmonite cronica o malattie renali gravi. Con il loro congelamento andrebbe in naftalina la rimborsabilità in tutte le regioni italiane dell’eterologa.

Il piano vaccini  

Stessa sorte toccherebbe al Piano vaccini tanto invocato da medici e società scientifiche. Uno stop che significherebbe dire addio alla gratuità delle immunizzazioni: contro il papilloma virus anche per i maschietti tra i 12 e i 18 anni; l’anti-meningococco b per i bambini ai primi mesi di vita; l’antipneumococcico, che immunizza gli ultrasessantacinquenni da polmoniti e meningiti; l’anti erpes zoster; il vaccino contro la varicella, che oggi alcune regioni continuano a far pagare e che va fatto al 15° mese di vita, con richiami al sesto anno e tra i 12 e i 18 anni. E poi salterebbero gli accertamenti gratuiti per i celiaci, i nuovi scooter a quattro ruote per i disabili, tutta una serie di ausili informatici per consentire di comunicare a chi ha gravi disabilità Per non parlare delle nuove 110 malattie rare che resterebbero escluse dal paradiso della rimborsabilità. Tutte cose che costano 800 milioni. Già finanziati nel 2015 con soldi ma che le regioni giudicano insufficienti se le risorse dovessero fermarsi a quota 111 miliardi o poco più. Stesso discorso vale per i farmaci innovativi, a favore dei quali c’è un fondo vincolato di 500 milioni. Giudicati insufficienti a fronte dell’ondata di pillole d’oro, soprattutto farmaci oncologici da 100mila euro a ciclo terapeutico.

Dottori e infermieri  

Per le assunzioni di medici e infermieri poi al momento ci sono solo 300 milioni stanziati però per tutta la pubblica amministrazione. Briciole per la sanità, che ha più che mai bisogno di ripopolare ospedali e ambulatori medici sempre più a corto di personale dopo anni di blocchi del turn over. Ma per assumere 10 mila sanitari secondo le regioni servirebbero 400 milioni solo per il comparto sanitario. Difficile in queste condizioni immaginare di trovare risorse anche per il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, che prometteva studi aperti 16 ore al giorno sette giorni su sette.

L’incontro  

Un panorama a tinte fosche che oggi il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, cercherà di scongiurare calando una carta a sorpresa nell’incontro previsto con il ministro dell’Economia Padoan e il Ministro delle riforme, Maria Elena Boschi. L’idea è quella di riformulare la tassa sul fumo non più aumentando di un cent ogni sigaretta ma ritoccando un poco all’insù le accise sul tabacco, quanto basta a garantire un gettito di 750 milioni che riporterebbe la dote aggiuntiva per la sanità a 1 miliardo e 250 milioni. Il tutto, sostengono i tecnici della Lorenzin, senza danno per i consumatori, perché gli aumenti modesti delle accise finiscono per accollarseli i produttori. Dalla risposta del Tesoro dipenderanno molte cose per gli assistiti.

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Addio Dario Fo, il mondo piange la sua scomparsa

Si è spento stamattina a Milano Dario Fo, il premio Nobel per la letteratura

Roma- Il mondo della cultura e dello spettacolo oggi piange Dario Fo. Drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, imprenditore. Era tutto questo Dario Fo. Era un intellettuale e un giullare che ha saputo raccontare l’Italia con particolare maestria come nessuno mai prima di lui, attraverso la satira e una poliedrica attività artistica, fino a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1997.

Ricoverato da 12 giorni in ospedale a Milano per problemi polmonari, si è spento stamattina all’età di 90 anni. Si riteneva un uomo fortunato al quale la vita aveva dato tanto; ha saputo fare della parola un rito, l’ha snaturata trasformandola in suono e rappresentata in teatro insieme ad una gestualità unica e inconfondibile. È stato un anticipatore dei tempi rappresentando in teatro problematiche di cui si è arrivato a discutere solo molti anni dopo.

La scomparsa di Dario Fo lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e dello spettacolo ma anche nel cuore di tutti gli italiani.

Maria D’Auria

Amori che finiscono (Mauro Lo Piano)

Quando finiscono gli amori, se sono ” amori politici ”, la separazione non e’ mai consensuale, e’ difficile che si possa trovare tra le parti in causa un accordo bonario, una transazione, un’intesa che possa quantomeno rabbonire gli animi.
Le separazioni piu’ burrascose possono avere degli strascichi giudiziari, dove le due ex meta’, avranno la possibilita’ di stendere pubblicamente i panni sporchi, poi sara’ compito della Giustizia farli asciugare sotto il suo “Sole”

Gli amori politici, una volta finiti, sono difficili da gestire, neppure la Sacra Rota riuscirebbe a trovare la giusta soluzione,anche se vi fosse un taglio netto del rapporto fra politici, si portano sempre dietro, prima piccole scaramucce, poi polemiche, a cui seguono rinfacciamenti, sputtanamenti vari, poi vi sono le accuse poi si  naufraga in un mare d’insulti e improperi.
E’ quello che sta accadendo tra Matteo Renzi , Massimo d’Alema , Bersani e la frangia di minoranza dello stesso partito politico (DEM). Le loro idee non collimano piu’, sin da quando Renzi si e’ insediato come Primo Ministro e al tempo stesso Segretario del PD.
Giorno dopo giorno, si sta arrivando ad una lacerazione nello stesso partito, sarebbe meglio che Renzi , Cuperlo, D’Alema, Bersani &Co., non si incontrino a breve scadenza, si potrebbe andare incontro a separazioni multiple.
Renzi, va d’accordo solo con se stesso, e con coloro i quali gli scodinzolano la coda, guai a pensarla in maniera diversa, si corre il rischio di essere diseredati dalle cariche politiche.
Le Incompiute :
In un certo senso Renzi lo si puo’ considerare un piccolo megalomane, forse vorra’ passare alla Storia, per le sue incompiute : 1) la Costituzione  2) Ponte sullo Stretto, 3) il problema dei profughi, 4) quello del Lavoro, 5) della Scuola, dei Precari, delle Tasse, del PIL e per finire questo spaccato non puo’ mancare il DEBITO PUBBLICO.
Tutti questi tentativi hanno dato pochi risultati, da Berlusconi, Monti, Letta, oggi Renzi, sono stati spesi fiumi di parole, i risultati sono stati pressocche’ insignificanti sia dal punto di vista economico che da quello politico.
Il Fenomeno migratorio e’ bipolare, da un lato i nostri concittadini emigrano, dall’altro abbiamo un flusso illimitato di profuhi che cercano la terra promessa.
Le migrazioni italiane verso altri Paesi, non si sono mai fermate, gli Italiani scappano dall’Italia, negli ultimi decenni sono stati 5 milioni coloro che hanno preferito espatriare anziche’ fare la fame, la stessa che sta facendo l’ultima nostra generazione.
Questi sono numeri che fanno gelare il sangue non certo dei politici, ma di coloro che hanno preso la strada dell’espatrio.
In questi mesi continuiamo ad assistere a sceneggiate televisive da voltastomaco, i gruppi politici continuano ad azzannarsi solo all’apparenza, il vero obiettivo comune e’ quello di avere sempre una calda poltrona su cui affondare i propri fondoschiena, e gli Italiani? Possono continuare a sopravvivere sempre che vi riescano.

È morto Dario Fo: il grande giullare

L’addio al grande giullare. Aveva 90 anni, era stato moltissime cose insieme, ci aveva vinto anche il Nobel per la letteratura e l’addio avviene proprio nel giorno in cui viene annunciato il premiato di quest’anno.

E’ morto a Milano all’età di 90 anni Dario Fo, il drammaturgo che nel 1997 vinse il premio Nobel per la letteratura con la motivazione: «perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi». Il Corriere della Sera scrive che Dario Fo era ricoverato da 12 giorni all’ospedale Sacco di Milano per problemi respiratori.

L’autore di “Mistero buffo”, nato a Sangiano in provincia di Varese, è stato un protagonista della scena culturale italiana e internazionale con la satira politica e sociale e l’impegno civile condiviso per oltre 50 anni con la moglie Franca Rame. Dalla fine degli anni Novanta si è molto impegnato nella critica di Silvio Berlusconi, sul quale ha scritto le opere satiriche Ubu rois, Ubu bas e L’Anomalo Bicefalo, l’ultima insieme a Rame che interpretava Veronica Lario mentre Fo Berlusconi. A marzo era stato celebrato per i suoi 90 anni con una festa pubblica al Piccolo Teatro Studio di Milano.

Il Premier Matteo Renzi, in una nota ha commentato:.”Con Dario Fo l‘Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l’eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano”.

 

 

Coppa Italia LND- L’Afragolese batte di misura la Nuova Ischia al Mazzella

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afragolese-vittoriaLa Nuova Ischia dice addio alla Coppa Italia, nonostante una buona prestazione in campo dei gialloblù, a decidere il match è una rete di Pirone nel primo tempo. Troppo pesante il passivo di 4-0 dell’andata da recuperare per i ragazzi di Isidoro Di Meglio, che manda in campo una formazione con 4 giocatori del 99′, due del 98′ e un 97′. Gli ospiti nonostante avessero già la qualificazione in tasca, sono scesi in campo con quasi tutta la formazione titolare, dimostrazione che vogliono arrivare fino in fondo alla competizione. La sintesi. La prima occasione da gol è per la Nuova Ischia al 2′, Muscariello recupera palla sulla trequarti lo cede a Paradiso che è bravo a vedere l’inserimento perfetto di Matarese che lo serve, ma la sua conclusione viene parata da Maione. Sul fronte opposto risponde l’Afragolese con Toscano che ci prova con un tiro dai 20 metri con Telese che devia in corner. Al 19′ è proprio l’ex di turno Carotenuto a sfiorare il gol, con un calcio di punizione con la sfera che colpisce l’incrocio dei pali, alla sinistra di Telese. Dopo un minuto arriva il gol del vantaggio per gli ospiti: Pirone sfrutta un errore difensivo di Errichiello al limite dell’area,il quale si accentra con un perfetto diagonale batte il giovane portiere Telese, che vale lo 0-1. Al 25′ lo stesso Pirone ci riprova con una conclusione dalla distanza, ma Telese con un brivido non blocca con la sfera che termina in corner. Al 30′ si fa vedere in avanti la Nuova Ischia: Paradiso recupera palla, cede a Matarese, ma la sua conclusione è debole dove Maione controlla senza problemi. Al 33′ Pirone sulla fascia destra fa quel che vuole, scarica al centro dell’area per Castiello che però spara altro sopra la traversa. Al 37′ Chiariello nel tentativo di spazzare via la sfera diretta in rete, il pallone arriva a Carotenuto ma la sua conclusione termina alta. Al 38′ Castiello scheggia la traversa, con un tiro dal limite dell’area. Dopo 2′ di recupero si va al riposo con il vantaggio dell’Afragolese. Nella ripresa poche occasioni da segnalare. Alla mezz’ora di gioco i padroni di casa restano in 10: espulso per doppia ammonizione Matarese.  Al 32′ dopo una serie di sostituzioni effettuate tra la due squadre,c’è da segnalare l’esordio assoluto in campo del giovanissimo classe 2000′ Scritturale per la Nuova Ischia. La prima vera occasione arriva al 33′ con una punizione insidiosa di Castiello che sfiora il palo. Al 34′ la Nuova Ischia cerca il gol del pareggio: l’ex giocatore del Barano Cuomo si fa valere con un azione personale sulla sinistra,si accentra e dal limite dell’area lascia partire un destro che costringe il neo entrato Della Gatta a deviare in corner. Al 35′ è lo stesso Cuomo a riprovarci da calcio di punizione con la sfera che termina di poco sopra la traversa. E’ l’ultima occasione da segnalare della partita,primo del fischio finale dell’arbitro, con l’Afragolese che batte di misura una formazione scesa in campo con tanti giovani e seconde linee, ma con la voglia di giocarsela fino alla fine.                        A cura di Simone Vicidomini

 

NUOVA ISCHIA 0 – AFRAGOLESE 1

 

NUOVA ISCHIA: Telese, Erricchiello, Trani, Paradiso (59′ Marano), Chiariello, Calise, Matarese, Di Sapia, Muscariello (64′ Cuomo), Mendil, Varchetta (77′ Scritturale). A disp: Fiore, Arrigoni, Aiello, Silvitelli. All. Di Meglio

 

AFRAGOLESE: Maione (60′ Della Gatta), Portente, Costanzo, Toscano, Simonetti, Gargiulo (56′ Cecere), Pirone, Giraldi, Castiello, Carotenuto (72′ Capone), Fammiano. A disp: Maiello, Capone, Novelli, Di Paola, Tipaldi. All. Suppa.

 

ARBITRO: Fabio Rosario Luongo di Napoli (Vinciprova-Mistico)

RETE: 21′ Pirone

NOTE: Calci d’angolo 5-2 per l’Afragolese. Ammonito Pirone; al 75′ espulso Matarese per doppia ammonizione