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Varriale: “Ci saranno molte novità nella formazione di Champions…”

Le parole di Enrico Varriale

Enrico Varriale, giornalista della Rai, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione Si gonfia la rete in onda Radio Crc: “Il Napoli è una grande squadra. Gabbiadini ha il bisogno di mettersi in mostra e farlo in modo producente tirando fuori il carattere. Il match di stasera sarà una sfida delicata per i ragazzi di Sarri. Forse vi sorprenderò ma stasera mi aspetto Jorginho in campo e Zielinski forse al posto di Hamsik. In difesa Maksimovic sarà sostituito da Chiriches, mentre in attacco mi aspetto di vedere Mertens dentro e Insigne fuori. Le critiche a Reina mi sembrano controproducenti e fuori luogo. A Pepe è stato detto di tutto, certe polemiche non le condivido”.

Napoli-Besiktas, i convocati di Sarri: out Albiol!

Out Albiol

Napoli-Besiktas alle ore 20,45 al San Paolo per la terza giornata di Champions League. I convocati azzurri: Reina, Rafael, Sepe, Maksimovic, Chiriches, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Maggio, Strinic, Diawara, Allan, Hamsik, Giaccherini, Zielinski, Allan, Jorginho, Rog, Callejon, Insigne, Mertens, Gabbiadini.

I risultati, il prossimo turno e la classifica: Juve Stabia in testa!

I risultati, il prossimo turno e la classifica: Juve Stabia in testa!

Ha vinto un match importante, in trasferta, la Juve Stabia di mister Domenico Panico a Reggio Calabria contro i padroni di casa della Reggina e complice anche il pari esterno a Messina del Catania, le Vespette volano in testa alla classifica (vedi sotto). Prossimo avversario al Menti proprio il Messina.

I risultati dell’ultimo turno:

Messina-Catania 1-1
Akragas Città dei Templi -Paganese 2-3
Cosenza-Casertana 0-1
Reggina-Juve Stabia 0-1
Siracusa-Vibonese 2-1
riposa: Catanzaro
Prossimo turno:
Casertana-Catanzaro
Catania-Cosenza
Juve Stabia-Messina
Siracusa-Paganese
Vibonese-Reggina
riposa: Akragas Città dei Templi
a cura di Ciro Novellino

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Campionato Juniores- al Real Forio non basta una tripletta di De Luise, finisce 3-3 con il Neapolis

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Seconda giornata di campionato e prima trasferta per il Real Forio Juniores di mister De Siano. Appuntamento con la vittoria ancora una volta rinviato dopo la sconfitta casalinga della scorsa settimana contro l’Afro Napoli United. Questa volta, i giovani biancoverdi non sono andati oltre il pareggio in casa del Neapolis, un 3-3 che sta strettissimo alla squadra isolana. Nel primo tempo, infatti, i ragazzi di mister De Siano dominano la gara con uno scatenato Massimo De Luise, autore di una tripletta. Il match si sblocca al 12′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo; perfetto  il colpo di testa di De De Luise. Il 2-0 arriva al minuto 35: in contropiede De Luise dribbla tutta la difesa napoletana e supera il portiere. A due minuti dalla fine del primo tempo, il Neapolis potrebbe accorciare grazie ad un calcio di rigore assegnato dall’arbitro. Impagliazzo para e fa partire subito il contropiede del Real Forio, finalizzato nel migliore dei modi ancora una volta da Massimo De Luise. Nella ripresa, i biancoverdi avrebbero dovuto solamente gestire il vantaggio. Ed invece arriva una clamorosa rimonta da parte del Neapolis. Al 18′ Catena accorcia le distanze e alla mezz’ora riapre tutto De Rosa. A tre minuti dalla fine, il direttore di gara si inventa un calcio di rigore in favore dei padroni di casa. Sul dischetto si presenta De Rosa e questa volta Impagliazzo non riesce ad impedire la rete. La gara termina sul 3-3 con il Real Forio che getta alle ortiche un apparentemente tranquillo 3-0 al termine dei primi 45′. A questo si aggiunge la discutibile decisione dell’arbitro di assegnare un rigore più che generoso a tre minuti dalla fine che ha portato poi al pareggio finale. Sta di fatto che i biancoverdi tornano a casa con un solo punto. Lunedì prossimo si ritornerà a giocare allo stadio “Calise” dove arriverà l’Olimpia Casalnuovo.

 

NEAPOLIS  3

REAL FORIO  3

NEAPOLIS: Iovinella, Bosson, Perna, Bellini, Maione, Muzzico, Ambrosino, Iacolare, Catena, De Rosa, Finizio. (In panchina Falcone, Scuotto, Muriano, Orlando, Tortorella, Giuliano) All. Iadicicco

REAL FORIO: Impagliazzo, Reale, Chiocca, Maltese, Mattera, Capuano, Nicolella, D’Ambrosio, De Luise M., Patalacci, Verde A. (In panchina Di Massa, Onorato, Pisani, Di Maio, Buonomano, Capuano L., Barretta) All. De Siano

RETI: 12′, 35′, 43′ De Luise M; 18’s.t. Catena, 30’s.t., 42’s.t. De Rosa

Luciano di Lamezia dirige la gara di coppa Italia Foggia-Juve Stabia

Juve Stabia sempre sconfitta quando ha “fischiato” Luciano

Per il primo turno di coppa Italia di Lega in gara unica che si disputerà mercoledì 19 ottobre alle ore 14 e 30 allo stadio comunale “Pino Zaccheria” di Foggia è stato designato Giovanni LUCIANO della sezione di Lamezia Terme a dirigere il match tra Foggia e Juve Stabia.

Giovanni LUCIANO
Giovanni LUCIANO di Lamezia

Luciano, nato a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro il 30 settembre 1985, è al suo quarto campionato in Lega Pro, precedentemente, oltre ad una gara del campionato nazionale Primavera del 29 marzo 2014 tra Juve Stabia e Napoli vinta dagli azzurri per uno a zero, ha diretto gare delle vespe sempre fuori casa e sempre in terra pugliese, rispettivamente a Martina Franca ed a Lecce ed in entrambi gli incontri, i gialloblù sono usciti sconfitti per due reti a zero; questi i dettagli delle gare:

2015 / 2016 – Campionato Nazionale Lega Pro girone ‘ C ‘

– 11 ottobre 2015 – 6° giornata d’andata: MARTINA FRANCA – JUVE STABIA 20 le reti dei tarantini una per tempo con Baclet e Cristea.

2015 / 2016 – Campionato Nazionale Lega Pro girone ‘ C ‘

– 24 gennaio 2016 – 2° giornata di ritorno: LECCE – JUVE STABIA 20 le reti dei salentini una per tempo con Surraco e Cosenza.

L’assistente numero uno sarà: Agostino MAIORANO della sezione di Rossano;

l’assistente numero due Antonio SEVERINO della sezione di Campobasso.

Giovanni MATRONE

Quando il gioco si fa duro, Reina scende in campo

Traguardo prestigioso da raggiungere questa sera
E’ sempre la stessa storia, Pepe Reina dall’alto dei suoi 34 anni e 150 presenze nelle coppe europee, che lo fanno salire all’ottavo posto nella speciale classifica, guidata da Paolo Maldini, è sempre più leader. La Repubblica scrive: “Essere leader gli è sempre venuto naturale, però. Già ai tempi del Villarreal, stagione 2004, quando parò 7 rigori su 9 e si meritò l’attenzione del Liverpool. Più recente l’esperienza al Bayern: mai rinnegata, nonostante il suo ruolo di riserva di Neuer. La sua storia con la Spagna è invece appena ricominciata con Lopetegui, che l’ha voluto nel nuovo gruppo proprio per il carisma: di cui, naturalmente, approfitta anche Sarri”.

Ambiente scosso, i sette punti di svantaggio dalla Juve sono già un macigno

Ambiente scosso, i sette punti di svantaggio dalla Juve sono già un macigno

“Non è questo il momento più difficile della mia esperienza napoletana” ha dichiarato ieri in conferenza stampa l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri, dopo le due sconfitte consecutive contro Atalanta e Roma. La sfida contro il Besiktas, come riporta La Gazzetta dello Sport potrebbe “riportare un po’ di entusiasmo in un ambiente scosso dagli ultimi risultati ottenuti in campionato: gli attuali sette punti di svantaggio dalla Juve, pesano già come un macigno. Non sarà il solo Sarri a sentirsi sotto esame”.

Soffiata dagli ambienti ultras su un appuntamento tra napoletani e turchi

Soffiata dagli ambienti ultras su un appuntamento tra napoletani e turchi

Sarà una giornata delicata dal punto di vista dell’ordine pubblico, perchè a Napoli arriveranno circa tremila tifosi dalla Turchia per il match che vedrà gli azzurri affrontare il Besiktas: la Questura di Napoli ha già organizzato nei dettagli i servizi, già partiti ieri pomeriggio alle 18. La Repubblica riferisce anche che “per non sottovalutare una “soffiata” arrivata dagli ambienti ultras a proposito di un “appuntamento” tra le due tifoserie fino a tarda sera non confermato”, saranno utilizzati almeno 700 gli uomini in divisa: saranno fatti entrare allo stadio già dalle ore 14 “in piccoli gruppi e fatti entrare rapidamente, in grande anticipo sull’arrivo dei napoletani per evitare contatti”.

Gabbiadini può allontanare lo spettro del mercato

Gabbiadini può allontanare lo spettro del mercato

Durante la conferenza stampa di ieri, l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo attaccante Manolo Gabbiadini, affermando che “si deve adattare al Napoli. Nessun allenatore va contro le peculiarità di un giocatore, ma nemmeno può sacrificarne 7 o 8. Non penso che spostarsi di 4 o 5 metri comporti un rendimento da 100 a 50”. Tuttosport aggiunge: “Deve fornire risposte convincenti nel solo modo riconosciuto agli attaccanti: il gol. Segnare per rispondere ai fischi del San Paolo alla sua uscita dal match con la Roma e per allontanare lo spettro di un rinforzo in attacco. E per rispondere a Sarri. Difficile immaginare un’altra chance”.

Hysaj: “Aiuteremo Gabbiadini a fare gol, vogliamo vincere per Milik”

Queste le sue parole…

Il terzino destro del Napoli Elseid Hysaj ha parlato al quotidiano albanese Panorama: “Siamo un ottimo gruppo e possiamo dare tutti una mano alla squadra. Dobbiamo aiutare Gabbiadini a fare gol e vogliamo vincere per fare un regalo a Milik. Giocare la Champions League è sempre grandissima emozione, a Napoli mi sento a casa mia perché i tifosi sono molto simili a quelli che vivino in Albania. Stiamo aiutando i giovani e i nuovi arrivati a fare parte del gruppo, così come hanno fatto con me i vecchi lo scorso anno visto che il Napoli è una grande squadra”.

Rog, il curatore fallimentare: “Il Napoli aspetta un comunicato ufficiale dalla federazione croata”

Il costo può aumentare

Il trasferimento di Marko Rog può costare altri soldi al Napoli, visto il fallimento del Varteks Varadzin e la creazione di un nuovo club. Zelimir Ursulin, curatore fallimentare dell’ex squadra di Rog, ha dichiarato: “Rappresentanti del Napoli mi hanno contattato per capire la situazione e per i pagamenti da effettuare, tuttavia la società ha chiesto alla federazione croata un comunicato ufficiale che confermi il fatto che il nuovo club sia il successore legale del Varadzin: soltanto a quel punto i diritti economici del contributo di solidarietà sarebbero pagati. Sono in costante contatto col Napoli, nelle prossime due settimane si potrebbe chiudere il tutto”. Il prezzo si aggirerebbe sui quattrocentomila euro in tutto.

ESCLUSIVA-Sandro Ambrosi: La Juve Stabia avrà sempre un posto nel mio cuore. I tifosi? Ti stimolano a gettare il cuore oltre l’ostacolo “

L’intervento di Sandro Ambrosi in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Sandro Ambrosi, ex bomber della Juve Stabia colui che permise alle Vespe di ottenere l’ultima vittoria con i Satanelli grazie ad un rigore procurato e trasformato.

A distanza di dieci anni le Vespe strapazzano il Foggia a domicilio, la tua esperienza valse i tre punti: In quell’annata noi partiamo con una squadra attrezzata per vincere il campionato, eravamo una delle compagini più forti del torneo tant’è vero che perdemmo di misura contro il Napoli per un autorete, eravamo la squadra da battere ed infatti inizialmente ce la giocavamo tra le prime per la vittoria del campionato. Poi purtroppo per vicissitudini societarie fecero si che a gennaio andammo via un po’ tutti e la squadra si salvò miracolosamente ai playout contro l’Acireale. Eravamo una delle compagini tra le favorite per la vittoria del campionato, ricordo che la squadra ottenne ottimi risultati ad inizio campionato, e a mente realizzai cinque reti nelle prime otto gare di campionato, di cui uno al Foggia. I ‘satanelli’ stavano ben disposti in campo ma sicuramente il risultato ci andò stretto per le innumerevoli occasioni da gol. Fu l’ultimo anno della presidenza D’Arco che per problemi societari a fine campionato dovette poi passar la mano al presidente Cesarano.

Ecco un tuo ricordo del Presidente D’Arco: Posso parlar solamente bene del presidente, venivo da un campionato di serie C/1 con il Pisa dove avevo perso la serie B ai play-off, e accettai con entusiasmo questa scommessa con la Juve Stabia dopo aver parlato con il presidente all’indomani della promozione in serie D. Disputammo un’ ottimo campionato di serie C2 e arrivammo secondi alle spalle del Manfredonia, poi ripescati in serie C1 dopo aver perso i play-off contro la Cavese. Realizzai 17 reti pur saltando dieci partite per infortunio. La squadra era competiva con calciatori del calibro di Gigi Castaldo, Sibilli, Di Napoli, Ruggiero, insomma una squadra forte e pronta per la serie C1 e ciò nonostante il presidente rinforzó ulteriormente l’organico ingaggiando i vari Scoponi, Ferrigno, Delle Vedove, Voria, Molino. Una corazzata che purtroppo non ebbe modo di esprimere il suo potenziale, non so quali furono i problemi che impedirono al presidente di portare avanti il suo impegno con la Juve Stabia, ma tant’è che fu onesto con noi e poi ognuno di noi a malincuore prese la sua strada seppur credo che tutti erano propensi di portare a termine un discorso che all’epoca era importantissimo per l’intera città di Castellammare.

Hai militato in squadre importanti come Pisa, Cosenza, Crotone, Taranto, ma osservando il tuo profilo social possiamo vedere che indossi la maglia gialloblu: Ho avuto un ricordo eccezionale nella mia esperienza stabiese pur giocando poco più di un anno, mi so trovato bene in un annata dove c’era un entusiasmo eccezionale. Prima del mio approdo, la Juve Stabia l’ho affrontata con la casacca del Crotone nell’anno dove le vespe persero gli spareggi contro il Savoia. Quindi giocare al Menti fa sempre un certo effetto pur avendo militato in altre piazze importanti. Senza ombra di dubbio la Juve Stabia mi è rimasta nel cuore, sarà per lo stadio, e vuoi per la vicinanza e l’affetto con il popolo stabiese che ha manifestato ti fa capire l’importanza della squadra per un’intera città.

Chi tra Di Costanzo o Vullo ti ha dato qualcosa in più: Entrambi due ottimi tecnici. Ho avuto un ottimo rapporto in particolare con mister Vullo seppur per pochi mesi, nulla togliere al tecnico Di Costanzo, ma per simpatia ho legato più con lui e  lasciai la Juve Stabia subito dopo il suo esonero.

Stai seguendo attualmente la Juve Stabia o per impegni di lavoro ti sei distaccato dal calcio: Si seguo molto il campionato, e mi informo soprattutto delle vicissitudini della squadra stabiese e domenica ho visto questa roboante vittoria contro il Foggia che darà sicuramente coraggio a tutto l’ambiente. Seguo soprattutto il torneo in genere anche perché in questo campionato ci sono 4-5 squadre di cui sono ex, quindi per forza di cose vengo contattato continuamente quasi ogni domenica.

Hai incontrato Fontana da calciatore, come si comportava in campo e soprattutto cosa pensi di lui circa la sua carriera di allenatore adesso: Diciamo che per il ruolo che ricopriva in campo da regista, è sicuramente uno che per caratteristiche ha attitudini da allenatore. Non lo conosco, ma caratterialmente ha esperienza e per dinamiche di spogliatoio sa sicuramente come comportarsi al meglio in una piazza esigente come quella stabiese e soddisfare in pieno la società che quest’anno ha voglia di riscattarsi e pretende risultati importanti. Secondo me per il campionato che si sta prospettando, la Juve Stabia ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista.

Tu hai vissuto in quegli anni dove il Menti ribolliva di entusiasmo, domenica scorsa dopo un bel po’ tempo si è rivisto l’entusiasmo e un bel colpo d’occhio di tifosi. Cosa significava all’epoca giocare in uno stadio gremito: Ho avuto la fortuna di far parte di quella squadra supportata da un fantastico pubblico che sicuramente ti da quella spinta necessaria per farti appellare magari alle ultime energie in un potenziale assalto finale di gara e veramente può recitare un ruolo importante giocare in un Menti gremito. Posso dirti che la Juve Stabia l’ho affrontata da avversario quando non c’era ancora il manto sintetico. Nei primi anni 2000 era dura per tutti giocare contro la Juve Stabia a Castellammare, dovevi avere del carattere e da avversario non era affatto facile, mente da calciatore stabiese ricevi una spinta in più, quello stimolo che ti permette di gettare il cuore oltre l’ostacolo nei momenti di difficoltà.

Secondo te chi giudichi più forte tra Foggia, Lecce, Matera e Juve Stabia : In questo momento la classifica dice che il Lecce è la squadra da battere, ma stiamo ancora nelle fasi iniziali e reputo che la Juve Stabia non sia inferiore al Matera o allo stesso Foggia visto domenica. Forse il Lecce potrebbe avere qualcosina in più ma sono delle variabili che possono cambiare facilmente, dipende dalla fiducia che la squadra prende e secondo me la Juve Stabia se la giocherà fino alla fine. A livello di organico non ha nulla da invidiare ad altri club, quindi reputo sia giusto crederci fino in fondo.

Secondo te, in qualità di ex calciatore, come mai la Juve Stabia ha solo grandi potenzialità in casa e non ha lo stesso rendimento in trasferta?: Per quanto mi riguarda, personalmente non avevo problemi perché caratterialmente non mi facevo intimorire dalle opposte tifoserie. Il problema nel caso della Juve Stabia va ricercato su come si pongono gli avversari, la squadra ospite non giunge mai a Castellammare con la stessa autorevolezza di quanto gioca in casa davanti al proprio pubblico. Quindi non dipende tanto dalla caratura, ma dall’incidenza che cambia in base all’atteggiamento degli avversari. Di sicuro giocare in casa contro il Melfi hai la consapevolezza che non potrà far leva sul medesimo atteggiamento che attua in casa davanti al pubblico amico. Poi ovvio dipende anche dalle singole attitudini dei calciatori, vi è chi non si lascia minimamente influenzare dall’ ambiente esterno o chi magari soffre un po’ le pressioni ambientali.

Sandro, adesso di cosa ti occupi dopo aver smesso di giocare: Gestisco un centro sportivo di mia proprietà, mi occupo solo ed esclusivamente del settore giovanile, nonché l’osservatore per il Frosinone calcio. Ho preferito occuparmi dei giovani, credo sia un lavoro stimolante che più ti da soddisfazione. Ritornare al Menti? Ci conto sicuramente, verrò a breve. Saluto tutti i tifosi ai quali vanno i miei auguri per il prosieguo del campionato.

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Cristicchi debutta a Brescia con: ”Il secondo figlio di Dio” e marca un nuovo successo (Diana Marcopulopulos)

Il secondo figlio di Dio si rivolge agli astanti  raccontando,a volte in terza persona a volte in prima persona, la storia di David Lazzaretti , la sua storia . Rivela e canta la storia passata, la storia di fine secolo 1800 . Racconta e canta , cantando racconta . È un predicatore, un affabulatore , un visionario . Di mestiere fa il barrocciaio , con il suo carretto,  il barroccio ,con grandi ruote di legno va su e giù dalla Toscana a Roma per essere ricevuto dal papa Pio IX  perché ha avuto una visione , un’apparizione della madonna , su e giù  senza ottenere udienza .

L’unità d’Italia da poco si è costituita ma il carrettiere già si lamenta :”povera Italia”. In una scena minimale, solo il carretto che si trasforma di volta in volta , si inserisce un bravo Simone Cristicchi che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico recitando con maestria un monologo per novanta minuti. Toccando temi di grande attualità : la politica ,la società ,la famiglia, la religione . Il Lazzaretti , anticipando i tempi , ha sciorinato idee come : il voto alle donne,l’uguaglianza dei popoli , gli Stati Uniti d’Europa , ed era considerato un folle . Grande successo di pubblico , che ha sottolineato la propria soddisfazione al termine della rappresentazione  con un interminabile applauso richiamando continuamente dalle quinte l’attore principale .

Da vedere  .

Repliche dal 18 al 30 ottobre .

L’unità d’Italia da poco si è costituita ma il carrettiere già si lamenta :”povera Italia”. In una scena minimale, solo il carretto che si trasforma di volta in volta , si inserisce un bravo Simone Cristicchi che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico recitando con maestria un monologo per novanta minuti. Toccando temi di grande attualità : la politica ,la società ,la famiglia, la religione . Il Lazzaretti , anticipando i tempi , ha sciorinato idee come : il voto alle donne,l’uguaglianza dei popoli , gli Stati Uniti d’Europa , ed era considerato un folle . Grande successo di pubblico , che ha sottolineato la propria soddisfazione al termine della rappresentazione  con un interminabile applauso richiamando continuamente dalle quinte l’attore principale .

Camion contromano in zona piazza Spartaco a Castellammare di Stabia

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Camion contromano in zona piazza Spartaco a Castellammare di Stabia a dispetto dei cartelli stradali che segnalano il senso vietato.

Ma non è tutto.

Il conducente, non pago di questo,  ha pensato bene di poter anche parcheggiare in seconda fila senza per nulla preoccuparsi dell’aggravante che, non essendo il camion paragonabile ad una piccola e semplice 500, creava così anche intralcio alla circolazione.

camion-contromano-in-zona-piazza-spartaco-a-castellammare-di-stabia-particolare-1Dulcis in fundo, il messere non era solo e, come si evince dalla foto, aveva con se – in cabina – anche la moglie e la fioglioletta infrangendo così un altro paio di divieti del codice stradale che dispone quanto segue:

su autocarri/autotreni/autoarticolati che effettuano trasporto di cose per “conto terzi”, la presenza di persone non addette all’uso o al trasporto delle merci comporta la violazione di cui all’articolo82 del Codice della Strada con sanzione amministrativa di € 74 e la sanzione accessoria della sospensione della carta di circolazione da 1 a 6 mesi (consegue il fermo amministrativo del veicolo).

INOLTRE, sempre in materia di trasporto di persone su autocarri, vedasi anche la sentenza n. 6885 del 20 marzo 2009 della Sezione II della Corte di Cassazione Civile secondo la quale:

«A norma dell’art. 54 del codice della strada, gli autocarri sono veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse; ne consegue che — anche in considerazione della diversità di regime fiscale rispetto a quello dei veicoli adibiti al trasporto di persone — l’utilizzo di un autocarro per il trasporto di persone, ancorché di cortesia, incorre nella sanzione amministrativa prevista dall’art. 82, comma 9, del medesimo codice per il caso di uso per il trasporto di persone di un veicolo destinato al trasporto di cose, salvo che sia rilasciato dal Prefetto l’apposito nulla osta».

Questo in Italia e nel mondo ma, evidentemente, non a Castellammare.

Che dire, anche questo è Castellammare!

 

UFFICIALE: La trasferta di Pagani vietata ai tifosi della Juve Stabia

DIVIETO DI TRASFERTA PER I TIFOSI DELLA JUVE STABIA AL MARCELLO TORRE DI PAGANI

Era nell’aria, ormai da diverso tempo, i tifosi della Juve Stabia non possono seguire la loro squadra del cuore nella vicina Pagani.

Ogni anno si spera che questo divieto venga cancellato, ma in considerazione dell’accesa rivalità tra le due tifoserie, della vicinanza delle due città e soprattutto delle carenze strutturali dell’impianto cittadino di Pagani, la decisione amara che ne scaturisce è quella di chiudere per l’ennesima volta il settore ospiti.

Questo il comunicato delle forze dell’ordine:

“Il Questore di Salerno ha disposto il divieto alla vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Napoli e la conseguente sospensione dei programmi di fidelizzazione della Società SS Juve Stabia.

Settore ospiti dello stadio Marcello Torre che rimarrà chiuso in occasione della gara di domenica alle 16:30.”

Patrizia Esposito

 

Comunità di Sant’Egidio: in vista dell’inverno parte la Raccolta Coperte per i bisognosi

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La Comunità di Sant’Egidio, da sempre vicina a chi vive per strada, promuove l’iniziativa “Raccolta Coperte”

Roma – La Comunità di Sant’Egidio, sorta nel 1968, è una delle realtà più attive nel campo della solidarietà.

L’attività della Comunità si basa sulla preghiera, sulla comunicazione del Vangelo e sulla solidarietà concreta con i poveri: disabili, persone senza fissa dimora, stranieri immigrati, malati terminali… la Comunità Sant’Egidio è vicina a tutte queste realtà e, in vista del freddo che è ormai alle porte, si è attivata per la raccolta di coperte, sacchi a pelo e tende da campeggio per fronteggiare l’emergenza di tanti nuovi poveri che spesso vivono per strada e non hanno neppure di che coprirsi.

Per chi vuole aderire all’iniziativa di solidarietà può recarsi presso il centro di raccolta della Comunità

 in Via del Porto Fluviale n. 2

il giovedì e il sabato pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00.

Da Roma a San Salvador, dal Camerun al Belgio, dall’Ucraina all’Indonesia, questa Comunità vive la solidarietà con i poveri come servizio volontario e gratuito, nello spirito evangelico di una Chiesa che è “Chiesa di tutti e particolarmente dei poveri” (cit. Giovanni XXIII).

Quella di Roma è la più anziana e dal 1987 è impegnata a livello internazionale. Come prima comunità, svolge in questo senso “un servizio alla comunione e alle comunità più nuove, senza altri limiti e confini che quelli della carità” (come indicato a Sant’Egidio da Papa Giovanni Paolo II nel 1993 per il 25° anniversario della comunità). È anche vicina a chi si trova in luoghi “particolari” come le carceri, gli istituti per anziani, i campi nomadi, i campi per rifugiati… tra i fondamenti della Comunità, vi è la convinzione che “nessuno è così povero da non poter aiutare un altro”. In questo modo, come ha sottolineato anche Papa Francesco nella sua visita a Sant’Egidio il 15 giugno 2015, “chi aiuta si confonde con chi è aiutato”. In quest’ottica meravigliosa, i poveri, i disabili, le persone raggiunte dalla solidarietà della Comunità, sono fratelli e amici.

 Maria D’Auria

 

Campionato Juniores-Isola di Procida, vittoria di misura con il Giugliano

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isola-di-procida

E’ iniziata al campo Stornaiuolo di Secondigliano l’avventura della juniores del Procida allenata da Simone Lubrano Lavadera, dopo il rinvio della prima giornata contro il Comprensorio Casalnuovese. E i giovani biancorossi hanno iniziato il proprio cammino subito con una vittoria, ottenuta sul campo del Giugliano. Partita non spettacolare, tra due squadre che prediligono l’agonismo. E il Procida riesce a sbloccarla a metà della prima frazione di gioco: Lubrano Lobianco scatta in posizione di sospetto fuorigioco e serve al centro dell’area Michele Villani, per il quale è un gioco da ragazzi infilare la palla nella porta completamente sguarnita. Il Giugliano prova a reagire soprattutto nella ripresa, entrando in campo con maggior voglia e determinazione. Il Procida si difende bene e con ordine, anche se il compito si fa decisamente più arduo quando Luigi Vicidomini lascia i suoi in 10 per somma di ammonizioni. Simone Lubrano ridisegna il suo Procida con un più accorto 4-4-1, con l’intento di arginare gli attacchi del Giugliano. L’assedio dei padroni di casa si fa sempre più insistente ed i biancorossi riescono a mantenere il vantaggio grazie ad una grande parata di Bernardo e ad un salvataggio sulla linea di Battinelli. Alla fine arriva la vittoria, sofferta ma meritata, ed una prima gioia per il giovane allenatore Simone Lubrano. Procida ora atteso subito dal secondo impegno stagionale, nel recupero della prima giornata che si giocherà giovedì allo Spinetti contro il Comprensorio Casalnuovese.

GIUGLIANO ACADEMY 0 – 1 ISOLA DI PROCIDA

GIUGLIANO ACADEMY: Petrazzuolo, Mancinelli, Cipoletta, Volpicelli (1′ st Pugliesi), Abbate, Esposito, Grappa (30′ st Guardascione), Tipaldi, Tudisco, Rizzo, Marrone (1′ st Strano). (In panchina Marrone, Dall’Erba) All. Paolo Emili Giovanni

ISOLA DI PROCIDA: Bernardo, Veneziano, Vicidomini, D’Orio, Lubrano Lavadera, Battinelli (50′ st Cariati), Vicidomini, Barone, Villani (34′ st Consalvo), Mammalella (40′ st Tedisco), Lubrano Lobianco (26′ st Cibelli). (In panchina D’Orio, Ambrosino, Ignaro) All. Simone Lubrano Lavadera

ARBITRO: Gennaro Vincenzo Sannino di Torre del Greco

RETI: 23′ pt Villani

NOTE: ammoniti Mancinelli, Tudisco, Rizzo, Strano (G), Barone (P). Espulso al 30′ st Vicidomini (P) per somma di ammonizioni.

Coppa Italia : Foggia- Juve Stabia, la presentazione del match

Tempo di Coppa Italia per le squadre di Lega Pro. Dopo essersi affrontate solo due giorni fa al Menti, Juve Stabia e Foggia si affronteranno anche domani alle 14.30 allo Zaccheria di Foggia per la Coppa Italia Lega Pro.

La competizione, quest’anno, garantirà un posto di tutto rispetto in griglia play off ed entrambe le squadre vorranno andare avanti.

I satanelli, detentori della Coppa avendola vinta lo scorso aprile contro il Cittadella, sono secondi in classifica in campionato e vogliono riscattare la brutta figura rimediata al Menti.

Le vespe, invece, volano sulle ali dell’entusiasmo dopo il 4-1 rifilato proprio al Foggia. I gialloblù non vincono la Coppa dalla stagione 2010-2011, la stessa in cui conquistarono la promozione in B.

Presumibilmente entrambe le squadre daranno spazio a giocatori meno impiegati finora.

Fontana dovrà fare a meno di Del Sante per squalifica. Insieme a lui, non convocati tanti altri big. Sicuri del posto i tre centrocampisti Esposito, Zibert e Salvi più Rosafio e Montalto. Probabile chance anche per Camigliano e Petricciuolo, con Bacci in porta.

Rebus formazione per Stroppa, con tanti dubbi da sciogliere.

La vincente del match, che si disputerà in gara secca con eventuali supplementari e rigori, affronterà la Fidelis Andria di mister Favarin.

Ecco le probabili formazioni:

FOGGIA (4-3-3): Guarna, Gerbo, Martinelli, Empereur, Dinielli, Agazzi, Agnelli, Sicurella, Chiricó, Padovan, Letizia.

JUVE STABIA (4-3-3): Bacci, Petricciuolo, Amenta, Camigliano, Liotti, Esposito, Zibert, Salvi, Rosafio, Montalto, Kanoute.

Chi ha ucciso l’Euro? La Germania è certamente complice sospetta

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Che l’Euro e l’unione monetaria fossero nati già con il dubbio in mano, e le tante riserve espresse da economisti e analisti, è un dato di fatto che non ha screditato col tempo queste teorie. Joseph Stiglitz, ne ha fatto un manifesto nelle tesi sul malessere serpeggiante in Eurozona. Ma non è il solo. C’è anche Fritz Bolkestein, ex Commissario europeo (olandese), ad alzare la voce sul fallimento della moneta unica. Egli è del parere che l’esperimento sia fallito, e che pertanto sia necessario introdurre una seconda e nuova valuta. Secondo Bolkestein, è l’unica via per salvare l’Euro, che considera ‘il sonnifero dell’economa europea’.

E non si pone problemi d’irriverenza quando si tratta d’indicare la Germania ( ma in qualche misura anche la Francia), quale responsabile di questo fallimento. Secondo l’ex Commissario europeo, i due paesi, sarebbero stati i primi a contravvenire alle regole dell’Unione, già nei primi anni del duemila, violando il patto di stabilità sancito da Maastricht, e sforando i limiti d’indebitamento del 3%.

Insomma l’Euro l’hanno fatto fuori, e, come ogni omicidio che si rispetti, non mancano i sospetti tra gli ‘inquirenti’.

Fritz Bolkestein è stato Commissario dalla fine degli anni ’90 al 2004, ed è l’artefice della nota “direttiva Bolkestein”, che si prefiggeva di eliminare i nodi burocratici e le barriere nazionali nel settore dei servizi, favorendo nel contempo anche una maggiore integrazione in ambito UE.
La crisi dell’Euro ha una storia, abbastanza controversa e complessa, ma le radici ci sono, e gran parte degli analisti sono concordi e unanimi nel citare la Germania come causa più plausibile di questa crisi. Vediamo di analizzarne i contorni.
E’ vero che la brexit non è stata un fulmine a ciel sereno, ma certamente, la luce anomala che ha prodotto, ha indotto gli operatori economici a guardare più da vicino i malesseri dell’UE, che sotto certi aspetti, agisce come una sorta di ‘società per azioni’. Una spa nella quale, ‘l’azionista di maggioranza’, non di rado fa il bello e il cattivo tempo, e poco importa se gli altri devono sottostare ai suoi diktat economici e finanziari. Il peso e la forza economica gli consentono di muoversi con una certa egemonia, come fosse naturale, e gli spazi a volte eccessivi e impropri, gli fossero dovuti.

E’ in definitiva il ruolo della Germania all’interno dell’Eurozona, ora che la brexit ha portato la Gran Bretagna fuori scena nell’Unione, l’investitura dei tedeschi è stata praticamente un fenomeno naturale; previsto per giunta. Previsto da Joseph Stiglitz, il Premio Nobel per l’Economia statunitense, antieuro per antonomasia, fin dall’esordio, che nelle sue analisi, ha sempre considerato il ruolo della Germania all’interno della zona euro, come un peso che, sulla bilancia dei 19 stati membri, è praticamente schiacciante. Stiglitz non si è certo preoccupato d’essere troppo franco verso la politica economica e finanziaria tedesca, ben consapevole che, la divisa europea, si porta dietro la ‘sofferenza’ di questo modo autoritario di procedere nell’ambito dell’Unione.

Anche il Presidente della BCE, ha da tempo denunciato il surplus nell’export della Germania, quel suo ostinarsi a mettere da parte centinaia di miliardi di Euro l’anno, che non lasciano indifferenti certi aspetti macroeconomici nell’Unione Europea, la cui economia, da anni, marcia verso la tendenza alla deflazione.
Se i dubbi sulla sostenibilità dell’Euro erano oggetto di discussione e dibattiti nei congressi internazionali, e ormai le conclusioni viaggiavano nel web in canali più o meno ufficiali, anche se l’establishment di Bruxelles, ovviamente ha sempre fatto orecchie da mercante, ora sul lungo tavolo della Commissione europea, prima o poi se ne dovrà discutere. La brexit, questo grande invaso che ha fatto tracimare tante questioni sottaciute o in sospeso, ora ha permesso il flusso dei tanti problemi che prima non erano abbastanza a fuoco. Eppure, sulla sostenibilità dell’Euro, ma soprattutto sul problema delle cause che lo rendono instabile, non si vuole la dovuta trasparenza.

Questo male è diventato invasivo, e ora emerge nuovamente con prepotenza, proprio come olio sull’acqua, ma non è certo recente tale meccanismo contorto. Se ne parlava sul finire del 2013, anno in cui la Commissione Europea, aveva dato avvio ad una procedura nei confronti della Germania, proprio a causa del surplus nelle partite correnti. In sintesi, le si imputavano responsabilità e una linea di comportamento ‘sleale’, poiché tendeva, già da anni, a vendere ma a non investire, a esportare fuori misura ma a non ‘consumare’. Tutto questo determinava da tempo difficoltà nell’economia di tanti paesi dell’Unione, contribuendo ad affinare ancora di più gli artigli di una crisi economica già in atto.

L’allora Presidente della Commissione, Barroso, dichiarò tre anni fa che, l’analisi sulla situazione avrebbe consentito di stabilire il peso reale e l’impatto dovuto al surplus creato dalla Germania sul versante commerciale, che si riteneva ‘persistentemente elevato’. A queste considerazioni, si aggiungeva tuttavia il fatto che questi eccessi, provenivano dai rapporti commerciali della Germania a livello globale, non si poteva pertanto attribuirne il peso al solo circuito europeo.
Già dal 2014, comunque, secondo i resoconti degli anni precedenti, in special modo a partire dal 2006/7, tale surplus rappresentava, per la nazione tedesca, il 7,0% del Pil. Il riflesso sull’Eurozona era del 2,5%, sempre in relazione al Pil ( e in riferimento al 2012).

Tra i mandati della Commissione c’è anche quello d’imporre un controllo in questi versanti, e pertanto resta ferma la raccomandazione di attenersi ad un limite massimo di surplus (6%), e di mettere in atto meccanismi correttivi qualora si vada oltre. Nel dibattito sulla procedura avviata dalla Commissione ai danni della Germania, c’è il dito puntato contro dai paesi del Sud Europa, i quali l’accusano di non essere leale sul piano delle relazioni commerciali, perché in qualche modo, si chiudono le porte ai consumi interni, accelerando comunque sull’export, e danneggiando così i paesi partner, non contribuendo quindi, a sollevarli dall’aggressione della crisi economica.

Limitare la domanda interna, con strategie protezionistiche (almeno in alcuni settori dell’economia tedesca ), non contribuisce a creare equilibrio tra i paesi dell’Unione, in particolare nella zona euro, dove si subisce questo riflesso in una condizione d’impotenza, davanti a chi presenta una situazione macroeconomica certamente più stabile, qual è appunto quella della Germania. Nonostante non sia immune da problematiche interne, non ultima la questione demografica, che la rende in ogni caso vulnerabile. Questa storia della contrazione demografica, non è di poco conto nell’analisi.

L’World Economy Institute di Amburgo, ha riportato uno studio sulle prospettive demografiche del paese, dal quale emergono analisi veramente preoccupanti. Sarà un vortice di conseguenze negative, che inciderà sui conti pubblici e la capacità produttiva. Nei prossimi 15 anni, secondo questi studi, la forza lavoro in Germania si ridurrà di circa 6 mln, allineandosi al trend giapponese. Il tasso di natalità è crollato ai massimi livelli rispetto a quello globale (l’Italia non è comunque un esempio..). Intorno alla metà del secolo, si pensa che la popolazione potrebbe diminuire di 20 milioni, un dato allarmante, che avrà le sue inesorabili conseguenze.

L’aspetto demografico, dunque, ha portato scompensi nel paese, che ha creato ingerenze in qualche misura indirette sulla questione del surplus e la crisi dell’Euro.
I fatti, nonostante le ragioni che stanno a monte di una tendenza poco virtuosa, restano. E sono la radice delle tante inefficienze in zona euro. La Germania, da una decina d’anni, va oltre la soglia imposta dall’UE sulle esportazioni, che è del 6%, e questi continui break determinano gli squilibri dei quali si è detto. Nel 2015, la Germania, ha sforato alla grande, arrivando ad un surplus nell’export dell’8%.

Questi dati, che poi ricadono nei paesi più svantaggiati sul piano economico come pioggia acida, sono anche parte della ‘requisitoria’ del Presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, il quale replica alle obiezioni dei tedeschi sulla politica monetaria della BCE, e il trend di mantenimento dei bassi tassi, proprio citando i numeri del surplus commerciale, che risulterebbe deleterio per i paesi della zona euro. Dunque, la radice del problema, sostiene Draghi, non sono i bassi tassi d’interesse in sé, ma la conseguenza degli eccessi del surplus nell’export della Germania.
Gli esperti replicano che si tratta di una spirale perversa, dato che poi sarebbero proprio i bassi tassi a favorire il surplus, nonché la svalutazione dell’Euro.
I meccanismi economici e finanziari sono davvero tremendi, s’incontrano e si scontrano, si urtano e creano cortocircuiti veramente micidiali.

Si accusano i tecnocrati dell’economia tedesca di spingere sull’austerità a tutti i costi, mentre a livello interno, la contrazione degli investimenti, ha contribuito a ridurre sensibilmente la domanda aggregata del sistema economico in ambito UE. Limitando questi movimenti macro, la diretta conseguenza è stato il calo dell’inflazione, che a sua volta ha costretto la BCE ad intervenire in modo drastico, attraverso il consistente acquisto di asset (aumentato considerevolmente nel 2016), nel tentativo di riportare l’inflazione a livelli accettabili. Il nodo è dunque nelle manovre economiche e finanziarie della nazione tedesca, e qui è necessario intervenire con urgenza per rendere più efficaci le strategie della politica monetaria seguita dall’Eurotower.
Va detto che, nonostante il recente ottimismo della BCE, il credito in tutta l’area euro, sta subendo una sensibile e grave contrazione.

L’esperimento Euro, è considerato un fallimento su tutta la linea. Scriveva Frances Coppola, poco tempo fa sulla rivista on line Pieira:

“I dati economici dell’eurozona sono terribili, il progetto dell’euro è stato un enorme errore, prima di tutto da un punto di vista storico e culturale. L’euro è “il più grande pericolo per la pace in Europa occidentale che io abbia mai visto in tutta la mia vita” ed è “tempo di relegarlo nella polvere della storia”.

Juve Stabia, i convocati per il match di Foggia: tanti big a riposo

Foggia – Juve Stabia: i convocati di Fontana

Al termine dell’allen­amento di rifinitura, svolto questo pomeriggio presso lo Stadio “Romeo Menti”, il tecnico Gaetano Fontana ha reso not­a la lista dei nr.20 calciatori convocati per il match Foggia-Juve Stabia, valevole per il 1°Turno di Coppa Italia Lega Pro, in programma domani, mercoledì 19 ottobre 2016, con inizio alle ore 14,30 presso lo Stadio “Pino Zaccheria” di Foggia.

Portieri: Bacci, Riccio e Russo.

Difensori: Amenta, Atanasov, Camigliano, Cancellotti, Liotti, Liviero e Petricciuolo.

Centrocampisti: Esposito, Mauro, Salvi, Strianese e Zibert.

Attaccanti: Kanoute’, Lisi, Montalto, Rosafio e Sandomenico.