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Allan al 45′: “Daremo la vita per i tre punti”

Allan ai microfoni di Premium Sport

Al termine dei primi 45 minuti di gioco di Crotone-Napoli, è intervenuto Allan, centrocampista azzurro, il quale ha dichiarato: “Stiamo provando a fare quello che sappiamo e che è mancato nelle ultime partite. Non è ancora finita, bisogna dare la vita nel secondo tempo perché l’importante è che arrivino i tre punti.”

Under 17, Juve Stabia-Caseratana 1-1: il tabellino del match

Under 17, Juve Stabia-Caseratana 1-1: il tabellino del match

Pareggio per l’Under 17 allenata da Nunzio Di Somma nel derby giocato allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia contro la Casertana. Il risultato è di 1-1 grazie ai gol di Bozzaotre nel primo tempo e il pari di Cristiano nella ripresa. Sale a 9 punti la formazione gialloblè, al secondo posto, mentre la Casertana si porta a 7 punti. Espulso Persico nel finale di gara.

Queste le formazioni ufficiali:

JUVE STABIA – Pezzella, Maiorino, Ranieri A., Ceparano, Casella, Persico, Capasso, Cucca, Del Prete, Fibiano, Bozzaotre. A disp. Menzione, Diomaiuta, Matarazzo, Imperato, Stallone, Masi, Andelora, De Luca, Ranieri. All. Di Somma

CASERTANA – Barbaro, Raimondo, Siciliano, Del Prete, Ferro, Gargiulo, Tascone, Cristiano, Gianfrancesco, Velotti, Liguori. A disp. Travaglione, Velotti, Siciliano, Esposito, Carnevale, Cristiano, Amato, Russo, Carfora. All. Quaglietta

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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FOTO – Under 15, Juve Stabia-Caseratana 0-0: il tabellino del match

Under 15, Juve Stabia-Caseratana 0-0: il tabellino del match

Pareggio a reti inviolate per la Juve Stabia di Alfonso Belmonte, categoria Under 15, nella gara di recupero contro la Casertana allo stadio Romeo Menti. Risultato di parità, ma occasione ghiotta non sfruttata da Gaudino che nella ripresa fallisce un calcio di rigore. Le Vespette allungano, comunque, in classifica e restano saldamente al primo posto.

JUVE STABIA – Esposito M., Boccia, De Blasio, Annibale,Zaccariello, Selvaggio, Pulcino, Costanzo, Guarracino, Gaudino, Fusco. A disp. Iovine, Liccardo, Arzaniello, Grimaldi, Masotta, Vitiello, Guastella, Pascale, Cautero. All. Belmonte

CASERTANA – Esposito G., Capasso, Carducci, Vita, Pezzano, Ciriello, Maiello, Allegretta, Argentato, Abbate, Picardi. A disp. Buzzo, Piccolo, Della Rocca, Pipoli, Munno,Cipollaro, Di Iorio, Bocchetti, Esposito Antonio. All. Zagari

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Udinese – Pescara 3 – 1: lo scontro salvezza va ai friulani

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Un’ Udinese concreta e cinica riesce a piegare con il risultato di 3 – 1 il solito Pescara distratto e ingenuo, che, va detto, nonostante tutto esce a testa alta dallo stadio friulano. Partita caratterizzata da numerosi errori da una parte e dall’altra, ma che la formazione di Delneri – al suo primo successo della sua gestione – si è aggiudicata, riuscendo così a staccare il Pescara, che rimane in classifica a quota 7, mentre i bianconeri salgono a quota 10, dopo avere conquistato una vittoria che mancava in casa dallo scorso 29 agosto. Continua, invece, l’astinenza del Pescara, che dopo 9 giornate è ancora a secco di vittorie.

Il lunch match comincia con due occasioni per parte: la prima è per il Pescara, con Memushaj che conclude a lato da posizione defilata. Rispondono i friulani subito dopo con una verticalizzazione di Fofana per Thereau, che conclude sul fondo. Sono i friulani i primi a passare in vantaggio, grazie ad un rigore concesso per un fallo in area commesso da Campagnaro ai danni di Zapata. Dal dischetto Thereau porta in vantaggio i suoi.

La reazione del Pescara non si fa attendere, ed al 26’ Caprari colpisce una clamorosa traversa, dopo una prodezza atletica che avrebbe meritato maggiore fortuna. Il Delfino si getta generosamente in avanti, ma il primo tempo si conclude con il risultato di Udinese – Pescara 1 – 0.

La ripresa vede sempre il Pescara in possesso delle chiavi del match, con Caprari che sfiora la rete del pari in almeno un paio di circostanza, ma sono i friulani a trovare la rete del raddoppio grazie a Thereau, il quale ribadisce in rete una respinta del portiere Bizzarri in seguito ad un tiro di Badu. Al 74’, però, gli abruzzesi riaprono la gara con Aquilani, il quale sigla la rete del 2 – 1. A nulla vale il forcing del Pescara, che, anzi, nei minuti di recupero subisce la rete del 3 – 1: fallo di Crescenzi in area ai danni di Zapata, che equivale al secondo penalty di giornata. Lo stesso Zapata dal dischetto fredda Bizzarri, fissando il punteggio sul 3 – 1 finale. Una punizione, forse, troppo severa per la squadra di Massimo Oddo.

TABELLINO DEL MATCH UDINESE – PESCARA 3 – 1

 

UDINESE (4-3-2-1): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir (34′ st Heurtaux sv); Jankto (19′ st Hallfredsson), Kums , Fofana; De Paul (12′ st Badu), Thereau; Zapata. Allenatore: Delneri

 

RETI: 9′ pt Thereau (rig.); 26′ st Thereau, 29′ st Aquilani, 48′ st Zapata (rig.)

 

 

PESCARA (4-3-2-1): Bizzarri; Zampano, Campagnaro, Fornasier, Biraghi; Cristante (29′ st Mitrita), Brugman, Memushaj (18′ st Pepe); Ahmad Benali (29′ st Crescenzi), Aquilani; Caprari. Allenatore: Oddo

 

ARBITRO: Rocchi di Firenze

 

AMMONITI: Campagnaro, Thereau, Karnezis.

CHRISTIAN BARISANI

Eccellenza- Procida termina a reti bianche il match con la Sessana

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E’ la Sessana la prima squadra a strappare punti allo Spinetti in questa stagione. La gara tra il Procida e i casertani, infatti, finisce 0-0, dopo una sfida equilibrata tra le formazioni di Cibelli e De Michele. Nella prima frazione i biancorossi, però, costruiscono almeno un paio di palle gol importanti. Al 6′ la prima, con un colpo di testa di De Giorgi respinto sulla linea da D’Abronzo. Tre minuti dopo, invece, Maiellaro è costretto agli straordinari su una bella punizione di Cariello. Nel finale di tempo è Roghi a provarci in ben tre occasioni. Nella prima l’attaccante biancorosso riceve da Dodò ma calcia alto sopra la traversa. Poco dopo scatta tra le maglie della difesa della Sessana, ma calcia di destro tra le braccia di Maiellaro. Nel finale, invece, raccoglie una sponda di Fragiello ma conclude abbondantemente alto. Nella ripresa il Procida soffre, con la Sessana che recrimina per un rigore non concesso a Barone. Nell’occasione viene anche espulso l’allenatore De Michele. Le occasioni tardano ad arrivare, regna l’equilibrio. Almeno fino all’89’, minuto in cui l’arbitro espelle ben tre calciatori della Sessana: Viglietti per somma di ammonizioni, Arigò e Fava per proteste. Il direttore di gara concede cinque minuti di recupero ma conteggia in questi anche i tre che trascorrono per le proteste della Sessana. L’11 contro 8, quindi, dura appena due minuti. Per il Procida non c’è tempo per l’assalto finale, con la gara che si chiude sullo 0-0.

ISOLA DI PROCIDA 0 – 0 SESSANA

ISOLA DI PROCIDA (4-4-2): Lamarra; Chiaro, De Giorgi, Signore, Del Prete (1′ st Viscardi); Agata, Rinaldi, Cariello (20’ st Muro), Dodò; Fragiello, Roghi (13′ st Spilabotte). (In panchina Bardet, Annunziata, Bacio Terracino, Ammendola) All. Cibelli

SESSANA (4-3-3): Maiellaro; Marino, Zamparelli, Viglietti, Arigó; Gargiulo, Bonavolontá (30′ st Fava), D’Abronzo; Esposito (28’ st Grieco), Marraffino (1′ st Ioio), Barone Lumaga. (In panchina Liguori, Luchetta, Masturzo, Matrullo) All. De Michele

ARBITRO: Ambrosino di Torre del Greco (ass. Conte e Savino di Napoli)

NOTE: calci d’angolo 7-6 per il Procida. Ammoniti Del Prete, Cariello (P), Marino, Barone, Zamparelli. Espulsi al 44’ st Viglietti (S) per somma di ammonizioni, Arigò e Fava (S) per proteste. Durata pt 47’, durata st 50’. Spettatori 300 circa.

Mertens: “Occasione giusta per ripartire, dobbiamo prenderci i tre punti”

Dries Mertens ha parlato ai microfoni di Premium Sport prima della gara contro il Crotone:

“Non è il momento più difficile, si può ripartire. Oggi dobbiamo guadagnare i tre punti, è il momento giusto per essere una squadra. Siamo consapevoli di essere una squadra forte e dobbiamo fare bene.  Oggi sono di nuovo sulla sinistra ma  non è importante”.

 

Crotone-Napoli, le formazioni ufficiali: Diawara dal 1′

A pochi minuti dall’ inizio della sfida tra Crotone e Napoli allo Scida sono state diramate le formazioni ufficiali. Nicola si affida al tridente composto daTonev, Falcinelli e Palladino. Sarri lancia dal 1′ minuto Strinic e Diawara oltre al ritorno di Gabbiadini.

FORMAZIONI UFFICIALI:

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Rosi, Dos Santos, Ferrari, Martella; Capezzi, Crisetig, Salzano; Tonev, Falcinelli, Palladino.    All. Nicola

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Strinic; Allan, Diawara, Hamsik; Mertens, Gabbiadini, Callejon.    All. Sarri

Guardia Costiera: 2.200 migranti tratti in salvo nel Mediterraneo Centrale VIDEO

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Sono circa 2.400 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Mediterraneo Centrale, nel corso di 20 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Le persone si trovavano a bordo di gommoni e piccole imbarcazioni. Alle operazioni hanno preso parte la nave Corsi della Guardia costiera, 2 motovedette della Guardia costiera di Lampedusa, unità del dispositivo EUnavforMed e di Frontex, una nave della marina militare irlandese, un rimorchiatore e gli assetti delle ONG: MsF, S.O.S.Mediterranee e Sea Watch. In totale, nelle giornate di ieri e di oggi, sono stati recuperati 14 corpi privi di vita. Sono state inoltre necessarie 2 evacuazioni mediche in favore di migranti bisognosi di cure sanitarie.

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* La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.

Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.
Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.

In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.

In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.

‘O Pesce Fete sempe D’a Capa (Lo Piano – Sintred)

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Il processo di decomposizione di un pesce inizia sempre dalla testa, e’ la prima che inizia a puzzare; traslato nelle società delle genti, sta a segnalare che il marciume delle stesse parte da chi è al comando, quindi dai politici, che delle società sono la testa per cui, con l’uso popolare del detto: ‘O Pesce Fete sempe D’a Capa, si intende  significare che, per l’appunto, certi mali hanno origine in chi sta in alto, in chi comanda, in chi ha in mano le redini di uno Stato, o il potere.
In Italia e’ palpabile questo clima d’incertezza e di disgregazione politica, il Governo Renzi quando e’ entrato a Montecitorio, sembrava un pesce dagli occhi vispi, sprizzava gioia di vivere da tutti i pori, era pronto a galleggiare anche nei mari tempestosi della politica italiana.
Poi con il passare dei mesi il Governo Renziano ha perso il suo smalto, ha gia’ iniziato il processo di decomposizione che molto probabilmente avra’ il suo “lieto”epilogo dopo il Referendum Costituzionale. Se cio’ accadesse come si prevede che succedera’, sarebbe un sollievo per milioni d’Italiani che non condividono la sua politica.
Quello di Renzi e’ solo l’ultimo Governo che sta andando in putrefazione, gli altri suoi predecessori, dopo anni di ruberie, di spartizioni di mazzette, di furti sugli appalti pubblici, se ne sono andati a casa sempre con le mani piene, non si e’ mai visto un ” politico povero” in tutto il territorio nazionale da decenni. Se cio’ fosse avvenuto, statene certi che vi sarebbe stata una Legge ad personam.
Vi e’ migliore occasione per i nostri politici di dimostrare che hanno a cuore la nostra economia? come ha asserito Grillo ieri, perche’ non si dimezzano lo stipendio, il risparmio sarebbe superiore a quello auspicato da Renzi con l’abolizione di piu’ di 200 Senatori.
Qui’ casca l’asino, vedrete che l’appello di Grillo cadra’ nel vuoto, i nostri parlamentari non potrebbero mai farcela con 7000 euro al mese, mentre gran parte del Popolo Italiano deve tirare a campare con meno di 1000 euro mensili, famiglia compresa.

Gli antichi proverbi hanno sempre ragione, da questo detto bisogna che ne prendano atto gli Italiani in ogni votazione in cui saranno chiamati a dare il proprio consenso.

RICORDATE: O Pesce Fete sempe D’a Capa

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Le mitiche Fiat 500 in fiera a Padova, INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CLUB ITALIA

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AUTO E MOTO D’EPOCA 2016…allo stand del FIAT 500 CLUB ITALIA.

Nella giornata di ieri,  in Fiera a Padova, dove è in corso fino a stasera ”Auto e Moto d’Epoca 2016”, il salone dell’Auto d’epoca più grande d’Europa, abbiamo intervistato il Presidente del FIAT 500 CLUB Italia, Stellio Yannoulis, e il Fiduciario di Padova, Nereo Bonato.

Con il Presidente e il Fiduciario abbiamo parlato della Fiera, della mitica 500 e della festa del prossimo anno… quando la 500 compierà 60 anni.

GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVISTA COMPLETA (di Roberto Teano):

Le Lancia Gamma ad Auto e Moto d’Epoca 2016, INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CLUB

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AUTO E MOTO D’EPOCA 2016, Cestarollo: ”La Lancia è una tradizione di famiglia e la Fiat dovrebbe capire certe cose”.

Nella giornata di ieri,  in Fiera a Padova, dove è in corso fino a stasera ”Auto e Moto d’Epoca 2016”, il salone dell’Auto d’epoca più grande d’Europa, abbiamo intervistato l’Ing. Toni Cestarollo, Presidente del Club Lancia Gamma Italia.

Con Cestarollo, presso lo stand del  Club che presiede, abbiamo discusso della berlina che ha caratterizzato la storia della Lancia. Ai nostri microfoni il presidente ha spiegato che ”il club è composto da circa 70 soci ed è un supposto per loro… i club di modello riconosciuti, DELTA INTEGRALE, THEMA, FLAMINIA, FULVIA E GAMMA hanno messo insieme le loro forze ed allestito un unico stand”.

In conclusione Cestarollo dice… ”ci piacerebbe che la Lancia avesse più attenzione da parte della casa madre”, a testimonianza del fatto che la FCA Italia sta quasi del tutto abbandonando la produzione Lancia.

GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVISTA COMPLETA (di Roberto Teano):

Le ORE di Renzi: Obama, Referendum, Europa

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Renzi teme molto il No e fa di tutto per ottenere la maggioranza dei Sì, ma recentemente ha detto che se prevalessero i No lui non si dimetterebbe da presidente del Consiglio, così come gli ha suggerito anche Obama. E’ quanto scrive Scalfari a conclusione del suo editoriale che, a seguire, vi proponiamo. Buona lettura.

Renzi a confronto con Obama, l’Europa e il referendum

PER FARE il punto sulla situazione del governo Renzi e dell’Italia dobbiamo parlare dell’incontro con Barack Obama*. L’attuale Presidente degli Stati Uniti è arrivato alla scadenza del suo mandato che terminerà ufficialmente a gennaio del 2017. A differenza di quanto avviene da noi, dove un ex Presidente diventa automaticamente senatore (emerito) a vita, negli Usa non occupa alcuna carica, è un cittadino come tutti gli altri, salvo il prestigio che nel suo caso sarà molto diffuso. Allora perché Renzi ha puntato e punta sull’incontro di Washington e sulle dichiarazione che Obama ha fatto dopo il colloquio politico con il nostro presidente del Consiglio? E che cosa ha detto Obama in quel senso?

Anzittutto ha detto che l’Italia è la nazione che gli Usa considerano la più importante alleata in Europa. Natualmente lo è anche la Germania e lo è stata fino a poco tempo fa la Gran Bretagna la quale però, dopo Brexit, ha profondamente modificato il suo ruolo internazionale. Quanto alla Germania, Angela Merkel per un anno ancora deve tener conto delle difficili elezioni politiche. Fino ad allora la sua politica internazionale passerà in secondo piano.

Natualmente anche Renzi ha i suoi problemi di politica interna con scadenze molto prossime: il referendum del 4 dicembre e la legge elettorale. Per quel che può valere per la pubblica opinione italiana, Obama ha auspicato la vittoria del Sì referendario. Renzi farà valere questa sorta di predicato ed è probabile che un’influenza ci sarà ma non massiccia.

Potrà esortare gli indecisi e confermare la decisione di votare Sì. Dalle prime stime dei sondaggisti il Sì di Obama potrà spostare tra l’1 e il 2 per cento e avvicinarlo notevolmente al No che ancora lo precede ma di poco. Insomma un miglioramento marginale ma può anch’esso essere importante. Va ricordato che Obama ha aggiunto che Renzi dovrà restare al governo anche se vincesse il No. Difficile capire perché l’ha detto, ma questo aspetto è stato ancor più importante per Renzi anche se l’ipotesi non è molto facile a verificarsi. Se dovesse accadere Renzi dovrebbe fare qualche cosa per renderlo possibile, cioè affrontare seriamente il tema della legge elettorale.

Ma ci sono altri due punti nel discorso di Obama che riguardano l’Italia ma soprattutto gli Stati Uniti. Il primo è l’accoglienza ai rifugiati, quando le parole del Presidente americano hanno ancora una volta fatto proprie le parole di papa Francesco: accogliere i rifugiati da qualunque parte del mondo provengano.

Il secondo punto è stato quello della politica dell’Occidente verso l’Africa e i Paesi dai quali cinque milioni di persone fuggono e, in prospettiva, tra vent’anni saranno 50 i milioni di emigranti.

L’Africa è un continente nel quale si nasce molto e si fugge molto. Su questa realtà, attuale e prospettica, l’intero Occidente deve agire, cominciando dalla Libia e da tutto il Maghreb. Gli Usa sono interessati al tema quanto l’Europa e sono pronti ad intervenire con risorse economiche ed anche militari. Ma sul problema africano anche il Califfato musulmano entra in gioco.

La Libia è uno dei fronti principali e Obama ha ricordato che sul teatro libico spetta all’Italia assumere la guida, assumendo il suo ruolo e le sue responsabilità.

Questo è dunque il dono che Renzi ha portato a casa dall’incontro americano, concluso con una cena dove erano state invitate circa trecento persone della società civile americana, italiana, italoamericana. Vedremo nelle prossime settimane l’effetto di questo dono in Italia e in Europa e come sarà ricambiato.

***

Il primo riscontro di quel dono Renzi ha voluto verificarlo in Europa e infatti da Washington è volato a Bruxelles dove si è incontrato con tutte le principali Autorità dell’Ue. Soprattutto quelle che si occupano di problemi economici, di muri eretti ai confini intraeuropei e di muri politici contro l’immigrazione e i suoi costi. Per quanto riguarda l’Italia abbiamo anche costi aggiuntivi provenienti dal terremoto e da tutto ciò che ne consegue. L’accoglienza è stata sostanzialmente favorevole, soprattutto sul fronte economico dove una serie di chiarimenti erano stati già dati e lo saranno ancora nei prossimi giorni dal nostro ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, come i nostri lettori possono leggere oggi su queste pagine in un’intervista da lui rilasciataci.

Padoan ha ampiamente esaminato da un lato le regole europee che sono rigorosamente da noi rispettate, dall’altro la necessità che alle regole venga tuttavia affiancata la politica economica che cambierà di giorno in giorno secondo l’orientamento dei risparmiatori, delle imprese, delle banche, delle assicurazioni, del reddito. Insomma della vita. Le regole acquistano un senso se sono affiancate dalla politica economica, dalle riforme sociali, dalla gestione del deficit e del debito pubblico, dagli obiettivi dell’austerità o della crescita, dall’inflazione o dalla deflazione. Mario Draghi è al vertice di questi problemi non solo per la sua capacità tecnica, ma soprattutto per la sua consapevolezza politica. E infatti effettua interventi che realizzano una vera e propria politica economica, effettua interventi sul mercato e contemporaneamente suggerisce ai governi le riforme e le misure necessarie che quando può attua lui stesso, a cominciare dalla proposta di un ministro del Tesoro unico per tutta l’Eurozona, da lui avanzata più volte e fatta propria anche da Renzi. L’idea è stata finalmente accettata a Bruxelles, ma ora deve avere l’approvazione delle 19 nazioni aderenti alla moneta comune, il sì del Parlamento europeo e la ratifica dei 19 membri dell’Eurozona. Purtroppo passerà del tempo perché c’è di mezzo la burocrazia la quale non è certo un esempio di velocità.

L’economia è fondamentale anche per Renzi. Su questo torneremo, ma non sempre i suoi interventi sono stati felici e non sempre è stato d’accordo Padoan: sulle materie economiche che non lo riguardano si è dichiarato neutrale, proprio per marcare il proprio dissenso.

L’errore più frequente di Renzi è stato quello di effettuare interventi che avessero come primo effetto quello di produrre maggior consenso politico ed elettorale. E quindi il “Jobs Act”, i condoni fiscali, le riforme sulle pensioni, il sostegno ai giovani precari piuttosto che la creazione di nuovi posti di lavoro capaci di rilanciare la nostra economia.

Recentemente però Renzi si è reso conto che la ricerca del consenso deve avere come solida base non alcune regole pro tempore ma una politica antirecessiva e quindi le ha in qualche modo modificate. Siamo ancora lontani dal 10 e lode, ma una sufficienza l’ha meritata. Speriamo che in un prossimo futuro dal 6 raggiunga almeno l’8 su dieci: sarebbe un netto miglioramento e gli garantirebbe consensi assai più stabili e diffusi che non con le mance una tantum i cui effetti passano con la velocità del tempo. Ma qui c’è la politica, dentro e fuori dal suo partito.

***

Del partito parleremo tra poco, ma prima c’è un altro interlocutore che sta al vertice dello Stato e che Renzi andrà a consultare nei prossimi giorni: il presidente Sergio Mattarella.

Il Capo dello Stato è molto riservato, è nel suo carattere e nella correttezza costituzionale dei suoi comportamenti. Conosce a menadito le sue prerogative, si chiamano così le funzioni che la Costituzione gli assegna e che il Presidente assolve con puntuale osservanza. Naturalmente non lo priva affatto dei suggerimenti, esortazioni e insomma dell’aspetto politico che l’alta carica che ricopre non solo gli riconosce ma in qualche modo lo esorta a compiere, riservatamente ma con la dovuta energia.

Ho avuto il piacere e l’onore di essere invitato al Quirinale per quattro chiacchiere, come si usa dire, di politica con lui, ma è accaduto da qualche tempo e molto prima del viaggio americano di Renzi. Ovviamente nulla saprò su quello che si diranno nei prossimi giorni e sugli eventuali suggerimenti ed esortazioni che il Presidente probabilmente gli darà. Non sono quindi in grado di riferire né comunque lo farei. Ciò che posso arguire sul modo di pensare del Presidente, questo sì, posso farlo.

Il Presidente è favorevole al referendum costituzionale che pone fine al bicameralismo perfetto. La maggior parte, anzi tutti i Paesi europei sono monocamerali. Il Senato esiste ma con poteri d’intervento assai limitati. Nella maggioranza dei casi esprime pareri che la Camera considera col dovuto riguardo poiché i senatori di solito provengono da ambienti culturalmente preparati. Ma nulla più che pareri. Il potere legislativo si muove appunto nei limiti che la Costituzione gli assegna. La linea politica la indica il Parlamento e il “premier” nominato dal Capo dello Stato e dal successivo voto di fiducia del Parlamento, esprime la linea politica di cui la sua nomina è stato il sugello e la esegue con il governo da lui presieduto.

Qualora però il Parlamento provenisse da una legge elettorale sostanzialmente favorevole al governo in carica al momento del voto, allora diventerebbe lo sgabello per un governo e soprattutto per il suo premier con tendenze autoritarie e questa è la ragione che lega il referendum del 4 dicembre alla legge elettorale vigente, anche se ancora mai attuata.

Renzi fino a poco tempo fa ha del tutto ignorato, anzi ha negato che l’Italicum abbia questi difetti. Vuole la lista unica, vuole il premio di maggioranza, vuole il ballottaggio. Vuole anche, anzi mettiamolo al condizionale: vorrebbe la compattezza del suo partito. Ma questa finora non l’ha ottenuta.

Teme molto il No e fa di tutto per ottenere la maggioranza dei Sì, ma recentemente ha detto che se prevalessero i No lui non si dimetterebbe da presidente del Consiglio, così come gli ha suggerito anche Obama.

Tuttavia una novità c’è stata ed è rilevante: ha dichiarato pubblicamente ed anche in Parlamento d’una sua decisione a modificare la legge elettorale, ha invitato le Commissioni parlamentari competenti ad aprire quanto prima la discussione parlamentare in proposito e, in qualità di segretario del Pd, ha nominato un comitato di 5 membri: i due capigruppo di Camera e Senato, il presidente del partito, un rappresentante della maggioranza dem e un rappresentante dei dissidenti o almeno di una buona parte di essi.

Questo comitato chiuderà i suoi lavori la prossima settimana formulando un progetto di riforma che sarà sottoposto alla direzione del partito. Se sarà approvato (ovviamente con il sì di Renzi) verrà presentato in Parlamento con l’impegno del premier a presentare gli interventi necessari per l’attuazione della nuova legge.

Questo è lo stato dei lavori. Questione di giorni, sempreché la riforma della legge elettorale sia sostanziale.

O la va o la spacca. La partita è decisiva per il prosieguo del governo Renzi ed è per questa ragione che, secondo me, anche il Capo dello Stato è favorevole alla suddetta linea. Se invece di risolversi si spacca, allora toccherebbe alle sue prerogative presidenziali entrare in funzione.

*RENZI a Washington:

POLITICA

Renzi a Washington

Il premier Renzi vola a Washington. Andrà alla Casa Bianca da Barack Obama e incontrerà il team di consiglieri di Hillary Clinton, in particolare il…

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vivicentro/Le ORE di Renzi: Obama, Referendum, Europa
repubblica/Renzi a confronto con Obama, l’Europa e il referendum EUGENIO SCALFARI

QUI PAGANESE Grassadonia: ”Sarà un bel banco di prova, Juve Stabia da ammirare” VIDEO

Grassadonia parla in conferenza alla vigilia della gara con la Juve Stabia

Il tecnico azzurrostellato Gianluca Grassadonia, è intervenuto in conferenza stampa e ha parlato della sfida contro la Juve Stabia:

“È stata una settimana di duro lavoro dopo la sconfitta immeritata di Cosenza. Piccola parentesi al di la di quello che è successo a Marruocco, ha sbagliato, ne abbiamo riparlato nelle nostre stanze, In parte ho avallato la scelta del presidente di attuare un taglio, poi in sintonia con la società e con il resto dei compagni di squadra, è giusto che resti con noi e abbia compreso il suo errore. Il calciatore resta con noi, conosciamo il suo valore e come giusto che sia ho parlato con Vincenzo facendogli capire che ha sbagliato. Bisogna però anche capire i momenti, prima di giudicare, impariamo a conoscere le persone, lui ha qualità, è un ragazzo per bene, istintivo, speriamo sia finito questo momento particolare e che non vada ad interessare la sua vita privata. Ma comunque è giusto adesso non parlarne più. Giocherà Chiriac, un portiere che abbiamo scelto con attenzione, un giovane di grande prospettiva che l’anno scorso ha giocato un gran campionato in serie D, è un ’97, chiaramente dovrà ancora maturare, sebbene abbia ancora tantissimi margini di miglioramento e ci saranno poi sicuramente altre occasioni per valutarlo. Dobbiamo rimanere sempre con la stessa fisionomia, non dobbiamo ne modificare il nostro sistema di gioco e ne tantomeno intaccare la nostra mentalità, cercando di giocare la partita con la massima tranquillità. La formazione puo’ cambiare in virtù di diverse assenze. Mancherà Alcibiade e sicuramente anche Longo, il quale ha subito una forte distorsione in allenamento ed è rimasto fermo per tutta la settimana. Stamattina poi si è fermato Di Cuonzo per un problema all’adduttore e sarà valutato nelle prossime ore. Siamo pronti, abbiamo lavorato tanto e qualora dovessero esserci altre situazioni, probabile un ripensamento di giocare con la linea a quattro, sicuramente valuterò domani poco prima dell’inizio di gara. Ritorna Iunco tra i convocati, stamattina si è riunito al resto del gruppo dopo un lungo lavoro differenziato. Domani non sarà ancora arruolabile, abbiamo ampiamente anticipato i tempi, merito del nostro staff che ha fatto si che il calciatore recuperasse in tempi record. Adesso spero solo di poterlo recuperare per la trasferta di Catania. Domani affronteremo una Juve Stabia galvanizzata del successo interno, una corazzata allenata da un bravo tecnico che sicuramente verrà qui a Pagani per giocare la partita. Puntano alla vittoria del campionato, una squadra che ha come punte centrali calciatori del calibro di Ripa, Del sante, Montalto, di sicuro sarà un buon banco di prova contro una big soprattutto per noi in modo da capire il nostro valore. In parte l’abbiamo dimostrato a Cosenza, peccato per i minuti finali laddove abbiamo mancato di concentrazione e scaltrezza, dobbiamo cercar di mantenere i primi settanta minuti di intensità sul piano della mentalità. Dispiace -conclude l’allenatore della Paganese- per i tifosi, abbiamo massimo rispetto per le loro scelte, ma mancherà anche il tifo stabiese e questo andrà sicuramente a penalizzare lo spettacolo. Giochiamo sempre per vincere, questa è la nostra mentalità, pertanto la nostra consapevolezza deve ripartire dalla gara di Cosenza anche perché la Paganese al di là degli errori individuali, aveva ben mantenuto il campo. Un segnale importante sarà riconfermarci domani, cercheremo di fare il massimo come sempre, contro una squadra che non ha bisogno di presentazioni.

FOTOGALLERY ViViCentro – Berretti, Juve Stabia-Messina: il racconto in scatti

Questi gli scatti del match

La Berretti della Juve Stabia vince anche con il Messina la sua quinta gara di campionato e lo fa con il punteggio di 3 a 1. I gol sono stati messi a segno da Servillo e doppietta di Chirullo per le Vespette e da D’Anna per gli ospiti.

a cura di Ciro Novellino, foto di Antonio Gargiulo

CLICCA SULLE FOTO per ingrandirle

Ugolini: “Contro il Crotone ci saranno tre cambi di formazione…”

Le parole di Massimo Ugolini

Massimo Ugolini, corrispondente di SKY da Castelvolturno, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli: “Probabilmente mister Sarri farà un turnover contro il Crotone, potrebbero esserci molti cambi, forse Diawara giocherà titolare a centrocampo, Strinic giocherebbe in luogo di Ghoulam, mentre Giaccherini sostituirà Callejon. L’ex Juve ha l’esperienza giusta per giocare questa partita”.

Eccellenza- Una doppietta di Saurino e un gol di Trofa trascinano il Real Forio alla vittoria contro l’Hermes Casagiove

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Il Real Forio ritorna alla vittoria. Dopo la beffarda sconfitta della scorsa settimana con il San Giorgio, i biancoverdi si impongono con un netto 3-0 sul campo dell’Hermes Casagiove, portando a casa tre punti a cui questa volta non si poteva proprio rinunciare. In settimana , le pesanti decisioni del Giudice Sportivo hanno creato non pochi problemi a mister Impagliazzo, che ha dovuto fare a meno di Di Dato (squalificato per quattro giornate) e Vitagliano (due turni di stop), oltre all’infortunato Di Spigna. A compensare un po’ la situazione assenti, però, sono i ritorni di Fiorentino, Fanelli e Arcamone. Fiorentino si infortunò nella prima partita in casa con la Sessana e con il Casagiove ritorna subito a vestire la maglia da titolare. Fanelli ritorna quantomeno in panchina, Arcamone finisce in tribuna ma solo per evitare probabili ricadute. Non cambia il modulo scelto da mister Impagliazzo che con la difesa a tre sembra aver trovato il giusto affiatamento tra i giocatori in campo. Davanti a Verde il trio Mora, Calise, Conte (al posto di Di Dato); a centrocampo Sannino e Trofa sugli esterni con Ciro Saurino, Vittorio De Luise e Fiorentino in mezzo al campo; in avanti De Felice a supporto di Gianluca Saurino. LA PARTITA – Gli isolani hanno vita facile contro una compagine che obiettivamente sta facendo molta fatica in questo campionato. I biancoverdi, già nei primi minuti, vanno vicini al gol: grandissima occasione per Gianluca Saurino che si presenta a tu per tu con il portiere, ma a quel punto viene spintonato da dietro; potrebbero esserci gli estremi per il penalty, tuttavia l’arbitro lascia proseguire. L’1-0 del Real Forio arriva al 12′ e porta la firma proprio di bomber Saurino, bravissimo a buttarsi nello spazio sulla palla a scavalcare la difesa messa col contagiri da Davide Trofa. Il Casagiove fa fatica e non impensierisce mai Verde. Il Forio attacca, ma viene limitato dal terreno di gioco in erba naturale a cui i ragazzi di mister Impagliazzo non sono proprio abituati. Alla mezz’ora è ancora Saurino a colpire, questa volta la verticalizzazione è di Francesco De Felice. Nella ripresa, la squadra isolana continua ad  avere in mano il pallino del gioco. I padroni di casa proprio non riescono a rendersi pericolosi, a parte qualche diagonale da fuori area. Gli isolani, invece, chiudono definitivamente i conti al 72′: bellissima azione di Davide Trofa che fa praticamente tutto da solo, il suo tiro ad incrociare sul secondo palo termina in rete con un tocco di De Felice, ma il pallone aveva già oltrepassato la linea al momento del tiro dell’ex Ischia. Il Real Forio vince 3-0 e porta a casa tre punti fondamentali in vista del derby con il Procida della prossima settimana (sarà anticipato a sabato pomeriggio, ore 15.30). Buona prestazione da parte della squadra di mister Impagliazzo che avrebbe potuto fare comunque di più. In ogni caso, l’importante era ritornare alla vittoria e ricaricare l’adrenalina in vista del derby delle isole. Con un Gianluca Saurino così (salgono a otto le reti in campionato) basta far arrivare il pallone lì davanti per mettere in seria difficoltà qualsiasi tipo di avversario.

 

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HERMES CASAGIOVE: De Rosa, Tortora, Desiato (83’ Migliore), Di Ronza, Scauzillo, Scala, Bosso (77’ Bouchoucha), Marzano, Setola (69’ Solimene), Famiano, Gallo. In panchina: Mataluna, Crispo, Blandolino, Marullo. Allenatore: Ferdinando Di Benedetto

REAL FORIO: Verde, Conte, Mora, Calise, Saurino Ciro (86’ De Luise Massimo), De Luise Vittorio Emanuele, Sannino, Trofa, Fiorentino (70’ Mazzella), Saurino Gianluca, De Felice (79’ Chiaiese). In panchina: Impagliazzo Giovan Giuseppe, Iacono, Trani, Fanelli. Allenatore: Francesco Impagliazzo

RETI: 14’ Saurino Gianluca (R), 36’ Saurino Gianluca (R), 72’ Trofa (R)

ARBITRO: Leonardo Tesi della sezione di Lucca (assistenti: Daniele Luciano ed Alessandro Manna di Nola)

NOTE: Ammoniti: Setola (H); Fiorentino, Conte (R). Angoli: 2-1. Fuorigioco: 1-1. Recupero: 1 nel primo tempo; 3 nel secondo tempo. Spettatori: 100 circa

Paganese – Juve Stabia, i convocati di Mister Grassadonia

VENTUNO CONVOCATI DELLA PAGANESE PER IL DERBY CON LA JUVE STABIA: TORNA IUNCO, OUT LONGO E GLI SQUALIFICATI MARRUOCCO E ALCIBIADE.

Domani al Marcello Torre di Pagani sarà tempo di derby tra la Paganese e la Juve Stabia, il primo della stagione finora per le Vespe. Dopo la bella vittoria con il Foggia per 4 a 1 e la sconfitta con il medesimo risultato in Coppa Italia sempre con i pugliesi, le Vespe si preparano a questo importante test stagionale.

La Paganese, dopo la sconfitta rimediata nei minuti finali con il Cosenza, si prepara al derby con la Juve Stabia con tanta voglia di riscatto.
Paganese che ha svolto questa mattina, al pari della Juve Stabia, la rifinitura in vista della gara  di domani.
Questo le notizie prese dal sito ufficiale della Paganese:
“Il difensore Longo ha subito un colpo alla caviglia nei giorni scorsi e ha svolto lavoro differenziato. Dicuonzo, ex di turno, ha effettuato solo la prima parte dell’allenamento con i compagni. Torna tra i convocati Antimo Iunco che, dopo appena 19 giorni dall’intervento in artroscopia al ginocchio effettuato dal dott. Maresca e con la riabilitazione eseguita dal massofisioterapista Davide Bisogno con la supervisione del medico sociale Andrea Massa, è tornato in gruppo dopo il lavoro dei giorni scorsi con il prof. Sergio GIovani. Squalificati il portiere Marruocco e il difensore Alcibiade.

Questa è la lista completa dei ventuno convocati da mister Gianluca Grassadonia:

Portieri: 12 Coppola, 22 Chiriac

Difensori: 3 Della Corte, 4 SIlvestri, 6 Mansi, 23 Picone, 25 Dicuonzo, 30 Camilleri

Centrocampisti: 5 Pestrin, 10 Deli, 18 Parlati, 24 Tagliavacche, 27 Maiorano, 28 Mauri

Attaccanti: 7 Zerbo, 8 Reginaldo, 9 Iunco, 11 Cicerelli, 14 Herrera, 19 Caruso, 29 Celiento

Credit foto: PaganeseCalcio.com

Auto e moto d’epoca 2016 – INTERVISTA A BACCAGLINI

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In fiera a Padova è in corso AUTO E MOTO D’EPOCA 2016, il salone dell’auto d’epoca più grande d’Europa.

Stamane abbiamo intervistato l’Organizzatore dell’Evento Maria Carlo Baccaglini.

 

Stamane in Fiera a Padova abbiamo intervistato Maria Carlo Baccaglini, patron di AUTO E MODO D’EPOCA. Queste le sue dichiarazioni: ”Quest’anno il pubblico e gli espositori hanno premiato questa maniferstazione da tutti i punti di vista… a Padova la passione dell’auto stà salendo”. 

In conclusione, Baccaglini ci anticipa le novità della prossima edizione 2017.

GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVISTA di Roberto Teano

 

 

VIDEO ESCLUSIVO – Berretti, Juve Stabia-Messina 3-1: gli highlights e i gol del match

Questi gli highlights e i gol del match

La Berretti della Juve Stabia vince anche con il Messina la sua quinta gara di campionato e lo fa con il punteggio di 3 a 1. I gol sono stati messi a segno da Servillo e doppietta di Chirullo per le Vespette e da D’Anna per gli ospiti.

a cura di Ciro Novellino

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Promozione- La Nuova Ischia fa 7 su 7, al “Mazzella” cade anche l’Oratorio Don Guanella 3-0

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La Nuova Ischia continua a volare in classifica. Al “Mazzella” cade anche l’Oratorio Don Guanella con un netto 3-0, grazie alla reti segnate da Arcobelli,Marano e Paradiso. I gialloblù ottengono la settima vittoria di fila, e mantengono quattro punti di vantaggio sull’Afro Napoli,forte del successo ottenuto in rimonta contro la Sangennarese per 2-1.  Isidoro Di Meglio è costretto ancora una volta a rinunciare a Mendil per squalifica,con Capuano,Di Costanzo e Di Massa fermi ai box.

La Sintesi .Un’inizio di partita con alti ritmi di gioco, le due compagini in campo si studiano a vicenda lottando su ogni singolo pallone. Al 16′ alla prima occasione da gol,la Nuova Ischia trova il vantaggio: Camorani con un perfetto filtrante in area,serve Arcobelli , il numero 9 aggancia e con un perfetto diagonale batte Peluso per la rete dell’1-0.  Al 20′ i gialloblù hanno l’occasione per raddoppiare: lancio lungo di Marano per Cuomo sulla fascia destra che si invola e con un cross basso in area serve Arcobelli che non arriva per un soffio per il tap-in vincente con Peluso che blocca la sfera. All 22′ gli ospiti sfiorano il pareggio: Torinelli ci prova dal limite dell’area ,la cui conclusione era diretta all’incrocio dei pali,ma Mennella dimostra ancora una volta di essere un valore aggiunto in questa categoria e con un colpo di reni toglie la sfera dall’incrocio dei pali, deviandola in corner. Al 28′ Cuomo dal limite dell’area serve un pallone in area per Matarese ma la sua conclusione si spegne a lato. Dopo 1′ di recupero concesso dall’arbitro le due squadre vanno al riposo sul risultato di 1-0 per la Nuova Ischia. Nella ripresa il copione non cambia. Passano appena 4′ e la Nuova Ischia raddoppia. Arcobelli dal limite dell’area serve Marano in area,liscio difensivo da parte di Esposito nel tentativo di rinviare,con l’attaccante che ne approfitta e supera il portiere per il 2-0. Al 10′ ci riprova lo stesso attaccante con una conclusione dai 25 metri,con la sfera che termina di poco alto sopra la traversa. Al 12′ gli ospiti ci provano con D’Auria defilato sulla sinistra,lascia partire una conclusione a botta sicura verso lo specchio della porta, Mennella blocca. Al 18′ rispondo i gialloblù, che si divorano il gol del 3-0. Lancio lungo dalla trequarti che scavalca la difesa avversaria, Paradiso in area con una serie di rimpalli non riesce a spingere in rete la sfera. Il terzo gol è soltanto rimandato di pochi minuti. Al 22′ è lo stesso Paradiso a calare il tris e chiudere definitivamente il match. Sugli sviluppi di un corner battuto corto da parte di Cuomo,il numero 7 scarica per Camorani che lascia partire un cross a scavalcare l’intera difesa ospite con la sfera che arriva sul secondo palo per Paradiso che tutto solo di testa deposita in rete il gol del 3-0. I due tecnici mischiano le carte ed effettuano una serie di cambi. I padroni di casa controllano il risultato, e dopo 2′ di recupero l’arbitro fischia la fine,con la partita che si conclude sul risultato di 3-0 per i gialloblù che continuano a volare in classifica a punteggio pieno. Nel prossimo turno la squadra di Mister Isidoro Di Meglio sarà di scena in trasferta contro il Quartograd.

Simone Vicidomini

 

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NUOVA ISCHIA: Mennella, Errichiello (82′ Calise N.), Silvitelli, Paradiso, Chiariello, Di Costanzo, Cuomo (75′ Muscariello), Camorani, Arcobelli, Matarese, Marano (70′ Varchetta) . A disp: Telese, Trani, Calise A., Di Sapia, Muscariello. All. Di Meglio

ORATORIO DON GUANELLA: Peluso, Esposito La Rossa, D’Auria (79′ Ragozzino), Bianco, Loasses, Guadino, Angiolino, Peluso M. (75′ Sacco) , Torinelli (60′ Tramontano), Apice, Galiano. A disp: Iorio, Brangi, Sorrentino. All: Di Sarra

ARBITRO: Vittorio Palma (Napoli) 1° assistente: Antonio Vano (Napoli) 2° assistente: Vincenzo Sabatino (Napoli)

RETI: 16’Arcobelli, 49’Marano, 66′ Paradiso

NOTE: Calci d’angolo 5-3. Ammoniti:Camorani, Matarese, Marano (N.Ischia), Angiolino, Peluso M., Tramontano

SPETTATORI: Circa 200