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Pavoletti al Napoli, Preziosi accetta l’offerta di De Laurentiis

Pavoletti al Napoli, Preziosi accetta l’offerta di De Laurentiis

Tuttosport evidenzia come il passaggio di Leonardo Pavoletti al Napoli nella finestra di gennaio sia ormai cosa fatta: “Con l’attaccante del Genoa che, nelle ultime ore, è balzato prepotentemente in testa alle preferenze di Aurelio De Laurentiis anche in virtù della disponibilità che avrebbe fornito Enrico Preziosi alla cessione dell’attaccante. E’ più di una sensazione, infatti, quella secondo cui il Genoa debba cedere un big a gennaio per far quadrare i conti economici sino al termine del campionato e la pista per Pavoletti è, appunto quella più calda e in discesa. Nelle scorse ore, infatti c’è stato un contatto tra i massimi dirigenti dei due club e Preziosi avrebbe dato l’assenso alla cessione per una cifra intorno ai 18 milioni di euro. Tutto a posto, dunque”.

Juve Stabia, la carica degli 800 stabiesi per espugnare il Pinto

Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni domani pomeriggio al Pinto di Caserta. Lo stadio casertano, che ospiterà il derby tra la Casertana e la capolista Juve Stabia, sarà ricco di pubblico grazie ai tifosi dei falchetti e i tanti supporters gialloblu che accorreranno al Pinto per sostenere le vespe in un match difficile come quello contro Carlini e compagni. Tra le due tifoserie c’è amicizia e rispetto e questo, aggiunto al magic moment delle vespe in campionato, ha favorito la cospicua affluenza degli stabiesi in terra casertana. In un primo momento erano stati concessi solo 500 biglietti per il settore ospite, polverizzati in mezza giornata, martedi. Ieri è arrivato il si definitivo per la concessione di 300 biglietti supplementari, concessi in seguito all’importante domanda da parte dei tifosi di Castellammare. In due ore, anche i 300 biglietti in più sono stati tutti venduti, lasciando a bocca asciutta molti altri tifosi, a dimostrazione della voglia degli stabiesi di assistere al match. Un numero cosi importante fuori casa non si vedeva da un bel po’ e questo lascia ben sperare per un ritrovato entusiasmo che, in questo momento, può solo fare bene ai ragazzi di Fontana.

Quanto pesa l’assenza di Albiol?

Quanto pesa l’assenza di Albiol?

Raul Albiol è diventato ben presto un pezzo fondamentale per il Napoli, l’arrivo di Maurizio Sarri sembra averlo fatto rinascere, dalle molte perplessità che lasciava sotto la gestione Benitez al posto da titolare inamovibile. Questo avvio di stagione in sordina per il Napoli lo dobbiamo sicuramente a questa grande assenza, Albiol si è infortunato durante il primo tempo di Napoli-Benfica, prima di allora il Napoli aveva disputato sette partite con lo spagnolo in campo, subendo sei gol, invece da quando l’ex Real Madrid è assente sono state disputate nove partite nelle quali il Napoli ha preso 14 gol, media molto più alta.

Senza nulla togliere a Maksimovic e a Chiriches ma la sua esperienza avrebbe evitato tutti questi gol subiti, per esempio nella partita Napoli – Besiktas gli azzurri sono stati penalizzati da tre errori banali che hanno così portato il Napoli alla sconfitta, oppure ricordiamo il gol preso contro l’Atalanta a dir la verità abbastanza fortunoso, la troppa sufficienza ha punito i partenopei. Si attende sempre di più il rientro di Albiol  che sicuramente con il suo carattere proverà a dare una svegliata a tutto il reparto difensivo.

a cura di Andrea Bosco

RIPRODUZIONE RISERVATA

Segui la diretta radio dalla 14:15 – Juve Stabia-Catanzaro, i convocati di Panico

Segui la diretta radio dalla 14:15 – Juve Stabia-Catanzaro, i convocati di Panico

Torna in campo questo pomeriggio la Berretti di mister Domenico Panico per affrontare il Catanzaro a Casola di Napoli, gara interna. Questi i convocati della Juve Stabia:

Convocazione domani squadra Berretti sabato 12 novembre ore 13 campo comunale di Casola:

Borrelli F., Riccio, Rubino, Strianese, Matarazzo, Borrelli E, Bisceglia, Elefante, Naso, Mauro, Sorrentino F., Vecchione, Scognamiglio, Servillo, Di Balsamo, Procida, Del Prete, Contieri, Chirullo, Matassa, Langella, Manna, Iengo

Come sempre potrete ascoltarla in diretta radiofonica a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

a cura di Ciro Novellino

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Maggio: “Periodo un po’ così, ma passerà il brutto momento”

Maggio ai microfoni di radio Kiss Kiss Italia

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, è intervenuto Maggio, il quale ha dichiarato: “Ormai è da qualche anno che fortunatamente il Napoli ha tanti giocatori nazionali, è segno che è un club importante dove giocano campioni e giocano giocatori di un certo valore. Lavorare in queste settimane non è facile, ma quelli che sono qui cercano di trovare migliore condizione. Momento difficile. Quello è sicuro, veniamo da un periodo di risultati non positivi, ma se analizziamo partita per partita ci sono stati diversi errori da parte dei singoli. Nell’arco di un’annata possono capitare periodi dove vanno cose storte, ma io sono dell’idea che è un periodo che deve passare. Milik? Chiaro che è venuto a mancare un giocatore importante che stava facendo bene. Un infortunio del genere un po’ ti blocca, ma abbiamo quella fortuna che Manolo sta trovando continuità ed anche Mertens è stato un finto nove ed ha fatto bene. Chiaro che una punta manca ma abbiamo Manolo sta facendo bene e sta entrando nei meccanismi giusti, ci darà una grande mano. Udinese? Anche l’anno scorso andammo lì e prendemmo una sconfitta, non vogliamo farlo anche quest’anno. L’Udinese ha fatto bene nelle ultime partite e non sarà facile, a noi servono punti per ritrovare tranquillità e stabilità. Brutti ricordi perché fosti espulso? È vero, n quella partita successero tante cose. Gol più bello? Quello più bello ed importante è quello contro il Livorno, finì 2-1. Per quei gol che ho fatto a Napoli sono e rimarranno sempre importanti. Per me sono tutti importanti e belli alla stessa maniera. Dinamo? Chiaro che si, vogliamo andare avanti in Champions e dimostrare il nostro valore. Contro il Besiktas abbiamo fatto una grande partita, segno che vogliamo fare bene in campionato ed in Europa. Abbiamo la fortuna di giocare in casa con i tifosi che sono dalla nostra parte e ci danno sempre una mano. Assenza Albiol? Si, si sta preparando al rientro e sta bene, spero che rientri a breve. È chiaro che anche Raul è una pedina importante per il reparto difensivo, da quando è mancato lui siamo venuti un po’ meno ma non so se questo è dipeso dalla mancanza di Raul o disattenzione nostra. Vedo solo errori individuali, a livello di squadra ci siamo mossi sempre bene, ci sono stati giocatori che lo hanno sostituito molto bene. Si, la società ha fatto investimenti importanti a lunga durata. Arrivano in un ambiente non facile, Napoli è una città bella ma difficile perché vuole risultati subito, magari per un giovane non è facile. Quelli che sono qui da qualche anno stiamo cercando di farli stare tranquilli e farli continuare nel miglior modo possibile, lo abbiamo visto con Zielinski o anche lo stesso Diawara. Basket? Non me la cavo male, non faccio solo l’ala (ride, ndr). Il mister è bravo e ci da anche un po’ di svago anche mentale. Ogni tanto anche come riscaldamento fa bene un po’ di svago, lavori sempre ma c’è diversità. Ioo sono convinto di si, so le potenzialità di questa squadra. È chiaro che siamo lontanini dai primi posti, ma con qualche risultato positivo siamo l’ì. Bisogna lavorare bene e capire dove si  è sbagliato, siamo pronti e preparasti. Sappiamo che non sarà facile ma siamo pronti. Reina?  Per come è lui nemmeno lo avrei mandato il messaggio, sappiamo il valore che ha Pepe ma quando sbaglia un portiere c’è poco da fare. Lui lavora bene tutti i giorni ed è un professionista serio, gli errori ci stanno ma per lui c’è la stima da parte di tutta la squadra. È un grande portiere ed in tante partite ci ha salvato tanti risultati”.

Foto ViViCentro – Vi mostriamo la nuova Casa della Juve Stabia

La casa della Juve Stabia, ora tutti vogliono essere invitati!

La crescita di una società sportiva non passa soltanto per i risultati sportivi, e anche per la Juve Stabia vale questo assioma.

I grandi risultati delle Vespe hanno attirato le attenzione di media che mai prima si erano dedicate alla Juve Stabia, o che nelle annate negative dei gialloblù avevano preferito dedicare i propri articoli ad altre squadre; media e testate che si affiancano a quella su cui vi trovate ora e che ha sempre seguito la Juve Stabia, anche nei momenti più bui!
Il risultato del campo è ovviamente il più importante ma ci sono ulteriori aspetti da tenere a mente e nei quali migliorare. Aspetti quali la crescita del marchio, del branding, il miglioramento delle strutture societarie per cimentare il senso di appartenenza alla Città.

I Dirigenti della Juve Stabia hanno compreso perfettamente come questi ambiti siano importanti quanto quello prettamente sportivo e non hanno esitato ad abbellire ed a migliorare in molti aspetti la sede sociale e lo stadio.
La novità più rilevante, che vi mostriamo con i nostri scatti, è la Casa della Juve Stabia, un’area riservata alle Vespe nel tunnel degli spogliatoi.

La nuova area separa lo spogliatoio degli ospiti e degli arbitri dal “vespaio” ovvero dallo spogliatoio dei gialloblù,  dalla palestra, e dall’infermeria. Si è creato così un forte senso di appartenenza che possa facilmente far comprendere agli avversari di turno che si è entrati in un vero fortino. La Casa della Juve Stabia conduce poi ad un’area in cui ospitare e ricevere prestigiosi ospiti.

I cambiamenti riguardano anche la nuova area hospitality, totalmente a tinte gialloblù e dove trovano fieramente spazio il ritratto del grande Romeo Menti ed i tanti trofei collezionati negli anni dalla Juve Stabia. Proprio tra i trofei spicca la Coppa Italia di Lega Pro conquistata nel magico 2011.
Infine da sottolineare sono anche i nastri gialli e blu, a cui si lega lo stemma della Juve Stabia, che campeggiano sul balcone della sede sociale sul Viale Europa. Tutto quello che vi abbiamo raccontato è ovviamente mostrato nella nostra galleria fotografica.

Tutte piccole ma grandi finezze che lasciano comprendere come il Presidente Manniello sia già proiettato in campo e fuori alla prossima stagione, magari da vivere in un’altra, bellissima, categoria.

Raffaele Izzo

Casertana vs Juve Stabia: Arriva il si per la vendita di altri 300 tagliandi

Casertana vs Juve Stabia: Saranno 800 i tifosi stabiesi al Pinto che coloreranno di gialloblè il settore ospiti

Casertana vs Juve Stabia sembra essere la partita a cui nessun tifoso gialloblè vuole mancare. A Caserta tutti i tifosi “storici” si ricordano quel Juve Stabia – Sambenedettese con il gol di Lunerti che spedì i gialloblè ai Play Off. Quest’anno il derby ha un valore temporaneo ma importante: la Juve Stabia è in testa alla classifica con 3 punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici (Lecce, Foggia e Matera n.d.r.). E’ vero che siamo solo alla 12 giornata giocata ma è anche vero che domenica la Juve Stabia vuole mantenere almeno inalterato il suo vantaggio perchè successivamente ci saranno gli incontri con il Lecce (in casa) e con il Matera (fuori casa).

I tifosi dicevamo lo sanno ed è per questo che nella giornata di mercoledì hanno polverizzato i 500 tagliandi messi a disposizione. Tanti tifosi sono rimasti senza biglietto e nella giornata di oggi, la Casertana su richiesta della Juve Stabia ha lavorato affinchè fossero messi a disposizione altri 300 biglietti.

Questa mattina  è arrivato il benestare del Prefetto e della Questura di Caserta per la messa in vendita di altri 300 tagliandi destinati ai tifosi della Juve Stabia.

Basteranno per esaudire la forte richiesta di biglietti da parte dei tifosi gialloblè? Lo scopriremo solo nelle prossime ore, una cosa è certa, dalle 14:30 di oggi una fila lunghissima di tifosi si è formata davanti ai botteghini della Juve Stabia alla ricerca degli ultimi tagliandi.

Se la matematica non è un opinione 500 già venduti più 300 messi a disposizione quest’oggi sono 800 stabiesi al seguito delle Vespe. La curva nord del Pinto dunque si colorerà interamente di gialloblù.

Sarà sicuramente una bella giornata di sport considerata la forte amicizia che lega le due tifoserie.

Un ex calciatore della Juve Stabia arrestato per stalking

Quello che è successo ieri sera, ha dell’incredibile: Gianmarco Fiory, attuale secondo portiere del Lumezzane e ex della Juve Stabia di Pancaro, dopo l’allenamento è stato arrestato per stalking.

La reazione dei parenti dell’ex portiere della Juve Stabia alla notizia dell’accusa di stalking è stata soprattutto di stupore perché Gianmarco, secondo quando raccontato dalla famiglia, non era mai stato un ragazzo violento. Figlio di una “buona” famiglia di Capri che abita da sempre nel cuore dell’isola, a due passi dalla piazzetta, Gianmarco è stato sempre disponibile e cordiale con tutti.

La notifica gli è arrivata al termine dell’allenamento al campo di allenamento “Rossaghe” da parte della squadra mobile di Pavia.

Le forze dell’ordine si sono presentate, prelevando il giocatore per portarlo agli arresti domiciliari a Capri.

È questo l’epilogo di una vicenda che aveva vissuto la penultima puntata a fine ottobre, quando all’estremo difensore cresciuto tra il settore giovanile del Sorrento e quello della Juventus, il Gip del Tribunale di Pavia aveva imposto il divieto assoluto di avvicinarsi all’ex fidanzata, una modella 26enne conosciuta quando giocava nel Pavia, dopo la rescissione del contratto con la Juve Stabia nel gennaio del 2015. Terminata l’esperienza a Pavia il portiere si era trasferito al Lumezzane.

I due ragazzi erano stati fidanzati due anni, poi lei aveva deciso di troncare il rapporto non volendo più condividere la propria vita con Gianmarco, che però non aveva accettato questa decisione provando a recuperare con “ogni mezzo” il rapporto sentimentale.

L’ex fidanzata impaurita da questo atteggiamento  lo aveva denunciato per molestie, a seguito di messaggi, telefonate e altre attenzioni particolari non gradite. Si parla anche di un tentativo di bloccarla davanti a un supermercato per costringerla a parlare della loro situazione.

Evidentemente, nonostante fosse sotto osservazione, il portiere non ha cambiato il proprio comportamento, costringendo le autorità a intervenire.

Questo il comunicato ufficiale della società bresciana di lega pro:

“La società AC Lumezzane nel prendere atto della restrizione al vincolo dell’obbligo dei domiciliari del proprio tesserato evidenzia come l’episodio si riferisca alla sfera personale del giocatore ed esuli da aspetti professionali e sportivi.

L’AC Lumezzane, inoltre, segnala che i dettagli dell’accaduto non sono, allo stato, conosciuti nella loro interezza. La scrivente società confida altresì che l’attività degli inquirenti possa chiarire le responsabilità del tesserato anche a tutela delle persone offese del reato. La società auspica infine un rapido accertamento dei contorni della vicenda e si riserva di assumere ogni eventuale ed opportuno provvedimento nei confronti del tesserato stesso.”

Serena Li Calzi: “È una Casertana camaleontica, versatile e difficilmente inquadrabile”

L’intervento della collega Serena Li Calzi in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Serena Li Calzi, collega di Ottopagine e GoldwebTv; con lei si è parlato del match di domenica pomeriggio tra Juve Stabia e Casertana.

Grande vittoria della Casertana in trasferta a Cosenza che di fatto proietta i facchetti in piena zona playoff:

Si, il discorso è che io comunque manterrei i toni bassi, non la definirei una grande vittoria contro il Cosenza che aveva comunque assenze importanti. Grande vittoria nel momento in cui riesci a vincere con una squadra a mio avviso da playoff, contro il Cosenza il successo è stato di misura. In realtà si è arrivati a centrare un risultato nel finale di gara in un discorso di partita deciso da episodi e non dal gioco. Quindi questo deve far riflettere sempre dal momento in cui Tedesco doveva vincere perché era in forse la sua permanenza. Non sappiamo se questa vittoria in realtà abbia convinto la società e quindi se la partita contro la Juve Stabia sarà un’ulteriore banco di prova. Il discorso a Caserta è molto delicato. Adesso si ritorna a parlare di calcio dopo gli episodi evidenti a tutti su ciò che è successo a livello societario, bisogna capire adesso se la Casertana ha intenzione di lavorare sul gioco, sulle posizioni, sul modulo che a mio avviso è ancora in dubbio visti i tanti cambiamenti in corso e soprattutto bisogna ammettere che si va avanti grazie all’enorme valore dei singoli, una squadra di qualità che potrebbe ambire ai Play Off e non di certo solo ad una salvezza.

Guardando la rosa ci sono calciatori importanti che sono arrivati o che comunque già c’erano, su tutti Pezzella, Rajcic, Carlini, Giannone, Matute ecc. ecc. Ecco forse la squadra sta pagando anche la poca esperienza di Tedesco?

Sicuramente Tedesco sta facendo il suo lavoro in base alle sue conoscenze e la sua esperienza. Il dubbio che viene fuori è la mancanza di carattere che dovrebbe essere impresso all’interno di un gruppo. Un gruppo che in realtà sicuramente sembra compatto e su questo non lo mettiamo in dubbio, il discorso sono le poche idee in campo soprattutto per quanto riguarda l’applicazione dei vari schemi, e ho notato una mancanza anche dal punto di vista difensivo nel cercare di mettere in fuorigioco la squadra avversaria, quando si potrebbe fare anche con un pizzico di furbizia. Ci sono delle piccole cose, anche delle posizioni di campo che non sembrano chiarissime. Questa è una mia osservazione, magari non sarà d’accordo il tecnico che tra l’altro nelle varie conferenze stampe, anche quando si è perso ha sempre parlato di un gioco propositivo profuso dalla Casertana. Evidentemente ci sono delle situazioni che noi abbiamo difficoltà a notare perché siamo chiamati a vedere la partita in base al risultato. Poi in realtà è un discorso anche di logica, se il tecnico con questa squadra, che a mio avviso potrebbe competere benissimo anche per un discorso play-off, voglia portare avanti il discorso salvezza, a questo punto siamo assolutamente d’accordo perché i risultati gli danno ragione. Se invece ritiene in egualmodo che si possa provare a credere in qualcosa in più, avrebbe tutte le carte in regola per farlo, anche perché il lavoro di Pensi intrapreso a Caserta è stato di primissimo ordine acquisendo sul mercato giovani di valore, vedi ad esempio Ramos che ha egregiamente sostituito Pezzella andando anche a segno. Poi c’è Ramos che sta giocando benissimo e dimostrando di essere in crescita; secondo me è la grande rivelazione di questo campionato tra i giovani italiani.

Ecco possiamo dire che la situazione a Caserta pare diametralmente opposta alla Juve Stabia dove invece Fontana è stato bravo a creare il gruppo, in un contesto dove ognuno sa di poter dare il proprio apporto e dove ci aggiungiamo che ora si può contare soprattutto sull’esperienza di Ripa?

Fontana è un allenatore che ha dimostrato già tanto, ha un’identità di gioco che la attua alla perfezione in campo con il suo gruppo. In realtà anche Romaniello qui a Caserta non è che aveva poi la storia dalla sua parte, eppure aveva profuso un buon lavoro e la Casertana si era qualificata ai play-off. Forse poteva fare qualcosa in più, chissà, però ha fatto il suo lavoro, sebbene ci siano tutte una serie di logiche cha ad oggi non possiamo certamente dire perché ognuno ha il suo modo di lavorare. In particolare ho evidenziato nel post gara nelle ultime conferenze stampe, ancora errori di posizioni da parte di alcuni elementi della rosa facendo proprio una domanda a Rajcic, uno che a mio avviso reputo tra i più esperti nello spogliatoio casertano e che mi poteva dare una risposta. Per me questi errori sono inaccettabili in una squadra che si è allenata da ritiro di Serino sempre con gli stessi calciatori e lo stesso tecnico.

Ben vengano le vittorie se accompagnate dal bel gioco, in organico ci sono determinati calciatori che ripeto possono provare a fare per qualcosa di importante sarebbe solo necessario imprimere un’altro tipo di gioco.

Qualche news sul modulo di gioco che adotterà la Casertana domenica contro la Juve Stabia?

Ho i miei dubbi nel dirvi un modulo con esattezza. Il problema sta nella difficoltà di trovare un’identità visto che il tecnico tende a cambiare tanto, da un lato potrebbe essere positivo come lo è stato contro il Fondi ed infatti il tecnico laziale ha detto in conferenza stampa che non si sarebbe aspettato quel cambiamento tattico. Il discorso è che dal punto di vista di una squadra esperta, se riesce ad entrare nei meccanismi mentali del tecnico può essere camaleontica e interessante. Dal punto di vista dei calciatori può creare un problema di confusione. Quindi al momento la Casertana gioca con Carlini dietro le punte con Orlando affiancato a Corado che sta pian piano entrando nelle logiche del calcio italiano. Ripeto, guardando la classifica, se si decide di puntare alla salvezza allora i numeri danno ragione al tecnico e contro la Juve Stabia prima in classifica, qualora dovesse arrivare un risultato negativo, in un discorso salvezza ci può stare anche una sconfitta.

Qual’è l’umore della piazza? Attualmente i tifosi come seguono la squadra?

Umori contrastanti per via delle questioni societarie che si sono susseguite, ci auguriamo che adesso non ci siano più stravolgimenti e che soprattutto D’Agostino resti e si vada avanti in questa direzione almeno fino al termine del campionato. È una piazza esigente che allo stato attuale non è contenta, lo ha sempre dimostrato, ed infatti gli ingressi confermano un po’ quest’andamento negativo, bisogna però aspettare e capire se ci saranno ulteriori risvolti. Per quanto riguarda il tecnico, è stato contestato da una parte della tifoseria nell’ultima partita in casa. Queste sono le classiche situazioni laddove ci si divide un po’, c’è chi lo sostiene e chi invece vorrebbe un altro tecnico per i vari nomi che ci sono sulla piazza. Su tutti Eziolino Capuano ritornato disponibile nel poter allenare e probabilmente uno di quelli che sarà contattato. Un discorso che verrà rimandato ancora, anche perché dobbiamo in realtà capire le vicende interne societarie in base alle varie quote divise tra i soci e se in effetti saranno univoche le scelte.

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Credit foto: Profilo Facebook Serena Li Calzi – Foto di Cosimo Affuso

5^ Torneo dell’amicizia-Smart Games partenza con il botto 7-1 al San Lorenzo, Staiano esordisce con una tripletta

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Smart Games

Nella prima giornata del 5^ Torneo dell’amicizia dell’isola di Ischia,lo Smart Games asfalta nettamente il San Lorenzo Ischia Finestre con un punteggio tennistico. Gli ex Colchoneros si presentano in campo con un nuovo dei nuovi acquisti, Giovanni Staiano che realizza una tripletta fondamentale per la vittoria. I padroni di casa si schierano con Desiato tra i pali, in difesa Tedeschi con accanto il leader Abbandonato,che nonostante ancora qualche acciacco,dimostra ancora una volta di lottare su ogni pallone fino alla fine della partita. In avanti c’è il bomber Impagliazzo Vito. In panchina Silvestro e Di Meglio,dove anche loro hanno lasciato il marchio al match. Mister Filoso deve rinunciare per squalifica a Spera, dove rientrerà nella prossima partita. Dopo appena 3′ partita subita in salita per i padroni di casa. Il San Lorenzo trova la rete del vantaggio con Lorenzo Morgera. Passa appena un minuto e Staiano pareggia i conti. Lo stesso nuovo arrivato sale in cattedra, e realizza al’11 il gol del 2-1, con un inserimento perfetto e al 23′ cala il tris che gli vale la sua prima tripletta in questo torneo. Il primo tempo si conclude sul risultato di 3-1 per i padroni di casa. Nella ripresa al 5′ Di Meglio cala il poker. Passano due minuti di orologio e bomber Impagliazzo trova la rete del 5-1. In campo c’è soltanto una squadra. I padroni di casa nonostante l’ampio vantaggio, non smettono di attaccare e al 21′ realizzano il 6-1: progressione in avanti di Impagliazzo che resiste all’attacco di due avversari si invola verso la fascia e con un perfetto passaggio rasoterra in area serve Silvestro, appena entrato in campo,che non deve far altro che depositare in rete. Al 22′ a chiudere definitivamente il match è sempre Impagliazzo, che realizza così una doppietta. La squadra del duo Filoso-Vicidomini conquista i primi tre punti. Nel prossimo turno lo Smart Games affronterà lo Chalet Olimpica.

Casertana vs Juve Stabia: I biglietti per gli ospiti sono finiti, è tornato l’entusiasmo VERO di un tempo?!

Casertana vs Juve Stabia: SOLD OUT il Settore Ospiti del “Pinto”.

Oggi la decisione della CPV per eventuale ampliamento della capienza

Casertana vs Juve Stabia è stato sempre un derby tranquillo e con un buon seguito di tifosi gialloblè. Lo scorso anno furono circa 500 tifosi a seguire le vespe in quel di Caserta.

Quest’anno dalle prime previsioni sembra che anche gli eventuali 800 tagliandi saranno pochi.

A questo punto nasce spontanea una domanda: E’ davvero tornato l’entusiasmo VERO di un tempo, quello per intenderci dell’era Fiore?

Ci ricordiamo che in quei campionati, la Juve Stabia registrava una media di circa 5000 spettatori in casa e 250 fuori casa anche quando la trasferta era lunga.

Noi ce lo auguriamo, anche se abbiamo dei forti dubbi.

Intanto c’è già qualche tifoso che ha sempre seguito le Vespe, anche l’anno scorso quando le cose non andavano bene, che si lamenta.

Qualcuno si chiede perchè?

Presto detto: Alcuni di questi tifosi sono rimasti sprovvisti di biglietti perchè non hanno previsto questo “affetto improvviso della piazza” che ha esaurito in brevissimo tempo tutti i tagliandi messi a disposizione degli ospiti.

Proprio per questi tifosi e per altri che vorranno seguire a Caserta i propri beniamini, la Juve Stabia comunica che si sta adoperando per avere a disposizione altri tagliandi di ingresso. Di seguito il comunicato ufficiale della società gialloblè:

“S.S. Juve Stabia rende noto che, in occasione della gara Casertana vs Juve Stabia, in programma domenica 13 novembre alle ore 18,30 allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta e valevole per la 13a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/17, sono terminati tutti i 500 tagliandi relativi alla capienza del settore ospite e che nella giornata di domani si riunirà la Commissione Provinciale di Vigilanza per valutare la possibilità di portare il settore ospite ad 800 posti, in caso di parere favorevole sarà tempestivamente comunicato.

Inoltre, S.S. Juve Stabia comunica che, per precise e circostanziate disposizioni ricevute dalle Autorità di Pubblica Sicurezza, si consiglia di seguire il seguente percorso: per i provenienti dall’Autostrada SALERNO-NAPOLI, proseguire direzione ROMA ed uscire a S.Maria Capua Vetere ed immettersi sulla variane ANAS S.S.700, in direzione Caserta e uscire a Caserta Stadio – e girare a destra per Via Marchesiello, al primo incrocio girare a destra Via G. Falcone, al primo semaforo girare a sinistra Via P. Borsellino, che immette in Viale S. Augusto, fino all’ Istituto Giordani, incrocio di Via Laviano, fino alla Caserma Ferrari Orsi e parcheggiare negli spazi appositamente segnalati.”

Speriamo che questa richiesta venga accordata dalle autorità competenti alla luce anche “dell’amicizia” che regna tra le due piazze, quella di Caserta e quella di Castellammare.

L’assenza dell’attaccante che pesa, Gabbiadini delude: Napoli, testa a gennaio

La sosta al momento giusto, Napoli respira

Da sosta a sosta. Napoli, prendi un respiro profondo. Pensa. Il mese che passato ha lasciato agli azzurri tanti punti persi per strada, un Milik ancora fuori e un Gabbiadini quasi depresso. Tra Sarri e la società il rapporto continua ad incrinarsi: ADL consiglia e interviene direttamente nelle questioni del tecnico, e Maurizio risponde a tono, in diretta tv. Gli azzurri, per la prima volta nella loro storia probabilmente, fanno fatica a segnare. La squalifica di Manolo e lo stop di Arek, hanno costretto l’ex Empoli a reinventare Mertens falso nove. Ma, nonostante il grande spirito di sacrificio del belga, la soluzione del tridente leggero non ha portato alla rete, che poi è la cosa più importante per vincere. Il Napoli crea, gioca, e fa tutto bene, ma non concretizza. Se con l’Empoli l’assenza non s’è percepita, con la Juventus la mancanza di un vero centravanti ha pagato, e molto. Milik non tornerà prima di aprile. E’ meglio chiarire. Ma ciò che fa rabbia a Sarri è il comportamento del suo sostituto, Manolo Gabbiadini. Nel momento della svolta, dopo due anni difficili, il bergamasco si sarebbe potuto mettere la squadra sulle spalle e dimostrare di essere tra i top di Italia. Ma l’infortunio del polacco ha scaturito l’effetto opposto: Gabbiadini s’è chiuso in se stesso, s’è innervosito ed è stato espulso, per la prima volta in carriera, lasciando il suo gruppo in momento tra i più complicati della stagione. Male, malissimo. Il numero 23 è adesso messo davanti ad out out: segnare o andar via. Il Napoli, intanto, pensa già al mercato di gennaio per sopperire alla mancanza del centravanti. Piace Pavoletti, ma affascina la pista Duvan Zapata. Ancora di proprietà del Napoli, il colombiano potrebbe tornare prima da Udine, dove male non sta facendo. Zapata potrebbe prendere il posto in attacco, al posto di Gabbiadini, che nel frattempo non è più incedibile. Non è da escludere, nemmeno, la strada che porta a Simone Zaza, di proprietà del West Ham. Il ragazzo ben volentieri tornerebbe in Italia, dove ad aspettarlo ci sarebbe Maurizio Sarri, che non ha mai negato la sua ammirazione per l’ex bianconero. La sosta porterà consiglio e forze nuove. Sperando che nessuno ci lasci la pelle, come qualche settimana fa. Che un nuovo caso Milik sia scongiurato. Napoli, attento, e respira.

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USA: in migliaia protestano contro il presidente eletto

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L’America che ha eletto Trump mette in evidenza le opposte identità: in migliaia protestano contro il presidente eletto in oltre 25 città mentre Obama riceve, per la prima volta, Trump alla Casa Bianca e tra i due leader va in scena la prima stretta di mano accompagnata da toni cordiali in diretta tv. Ma le differenze restano: il tycoon rilancia su taglio di tasse e volontà di cancellare la riforma della Sanità. Trump intanto inizia a lavorare sulla squadra dell’amministrazione: i primi nomi sono Giuliani, Christie, Walker e Flynn.

A New York tra i giovani che guidano la rivolta: “Non è il mio presidente”

Manifestazioni contro il tycoon in tutto il Paese: “È razzista e sessista”. Oltre cento arresti

NEW YORK – «Ci vediamo tra un’ora a Union Square». «Bene, gli altri sono lì ad aspettarci. Mi raccomando, ricordati la bandiera della pace». «Già messa nello zaino, tu piuttosto non dimenticare lo striscione #NotMyPresident». Inizia così, con un ultimo scambio di messaggi su WhatsApp, la notte più lunga del popolo anti-Trump, più lunga anche di quella trionfante del candidato repubblicano e della sua maggioranza silenziosa.

Questa volta è il turno dell’opposizione rumorosa. È la notte anti-Trump di Sarah e compagni, lei studentessa della New School University che l’8 novembre ha fatto il suo esordio alle urne e ha dovuto fare i conti con la peggiore delle sconfitte. «Abbiamo il diritto a protestare contro sessismo, razzismo, discriminazioni contro gli invalidi», urla Julia, quasi 30 anni, discografica. È con lei che Sarah si stava scambiando i messaggi prima della grande adunanza a Union Square, epicentro delle proteste della New York progressista e liberal. Come loro, altre migliaia di persone si sono date appuntamento su Facebook e su Twitter in nome dello slogan «Not My President», declinato in tutte le formule social. Con Sarah e Julia ci sono Nicholas e Ramon, il primo figlio di un ex lavoratore dell’acciaio che ha votato Trump, convinto di poter riavere un’occupazione e la dignità. «Mio padre si è fatto prendere in giro, votare per una persona che predica l’odio è folle». Ramon invece è il tuttofare di un palazzo di Bay Ridge a Brooklyn, domenicano di 50 anni che spera di potersi ricongiungere con moglie e figli quanto prima. O almeno lo sperava. «Il muro gli cascherà addosso – dice -, vuole dividere le nostre famiglie, ma si accorgerà che senza di noi questo Paese è finito». Quattro persone, quattro storie diverse, ma che riconducono tutte alla Trump Tower.

È lì, all’incrocio tra 56esima e Fifth Avenue, che convergono le masse anti-Trump provenienti da tutta New York. Del resto tutti i quartieri della Grande Mela hanno votato contro «The Donald» a parte Staten Island, roccaforte repubblicana. Ed è proprio lì, sotto la Torre d’avorio del tycoon, che la polizia ha organizzato una grande gabbia di transenne, mentre agenti in tenuta antisommossa creano cordoni di sicurezza nelle strade circostanti.

Era dai tempi di «Occupy Wall Street», il movimento che si batteva contro le politiche a favore dell’1% dei ricchissimi, che nella City non si vedeva una mobilitazione così massiccia. Da Sud verso Nord un fiume di persone cinge d’assedio Midtown: vengono da Union Square appunto, ma anche da Washington Square, la piazza con l’arco e la statua di Giuseppe Garibaldi. Dall’eroe dei due mondi hanno preso in prestito il rosso della camicia per sventolarlo su aste di legno. Ci sono vessilli socialisti, anarchici, sindacalisti, di Black Lives Matter, «Pussy power» e dello sterminato popolo di Bernie Sanders, il senatore sconfitto da Hillary alle primarie: «Chissà se ci fosse stato?». Ma oggi non c’è tempo per le recriminazioni, oggi si sfila uniti contro il «mostro»: «Trump Makes America Hate», campeggia su un cartello stretto tra le mani di George, 40 anni, dipendente di una società di spedizioni. «Adesso Trump ci impedirà di ricevere pacchi dal Messico», dice sarcastico mentre si unisce a Sarah e ai suoi compagni di viaggio. George viene da Times Square insieme a diverse centinaia di manifestanti, mentre un altro gruppo arriva da Columbus Circle dopo aver sfilato sotto il Trump Hotel International. C’è anche spazio per il dissenso, come quello di una coppia di turisti che non riesce a entrare in albergo, o di un signore che non può raggiungere casa: «sfigati». E chi invece, come Sarah Abdallah, domanda: «Dove erano tutti questi liberal quando Obama e Hillary hanno annientato la Libia e armato i terroristi in Siria?». La protesta va avanti. Dopo qualche ora la Quinta Avenue dalla 42esima a Central Park è zona occupata, delimitata da fumogeni e picchetti su semafori e impalcature: «New York odia Trump».

New York e non solo, perché l’ondata di protesta si solleva dai quattro angoli del Paese. Davanti alla Trump Tower di Chicago, a Los Angeles, a Washington, dove tutto parte con una fiaccolata davanti alla Casa Bianca. Manifestazioni anche in molti atenei, a partire dalla marcia organizzata dagli studenti della storica università di Berkeley, in California, culla del movimento studentesco e pacifista degli Anni 60. Proteste anche nei campus di Santa Barbara, della Temple University, e delle università della Pennsylvania e del Massachusetts. Almeno 25 città in rivolta per un totale di oltre 100 arresti, 65 di questi solo a New York, alcuni a due passi proprio da Sarah e i suoi compagni, sino a tarda notte. Sino a quando Julia e Nicholas si salutano, Ramon riprende la metro verso Brooklyn, mentre Sarah dà a tutti appuntamento alla prima di Trump alla Casa Bianca: «Ci si vede il 20 gennaio, ovviamente a DC».

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vivicentro/USA: in migliaia protestano contro il presidente eletto
lastampa/A New York tra i giovani che guidano la rivolta: “Non è il mio presidente” FRANCESCO SEMPRINI

Il giorno delle due Americhe, alle origini della rivolta

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L’America che ha eletto Trump mette in evidenza le opposte identità delle due americhe. Donald Trump entra per la prima volta alla Casa Bianca e incontra Barack Obama mentre in migliaia protestano contro il presidente eletto in oltre 25 città. Tra i due leader va in scena la prima stretta di mano accompagnata da toni cordiali in diretta tv. Ma le differenze restano: il tycoon rilancia su taglio di tasse e volontà di cancellare la riforma della Sanità. Trump intanto inizia a lavorare sulla squadra dell’amministrazione: i primi nomi sono Giuliani, Christie, Walker e Flynn.

La prima stretta di mano tra Donald e Barack: “Ma le divergenze restano”

Nel faccia a faccia alla Casa Bianca Trump rilancia su tasse e sanità

NEW YORK – Il primo, quello che aveva definito l’altro un pericoloso irresponsabile a cui non era possibile affidare i codici delle armi nucleari, comincia così: «Abbiamo avuto un incontro eccellente, faremo tutto il possibile affinché abbiate successo». Il secondo, quello che aveva messo in discussione persino la cittadinanza americana del primo, e quindi il suo diritto a vivere nella Casa Bianca, abbassa la testa e sussurra: «Un uomo buono, un uomo molto buono».

Guardando le immagini dell’incontro di ieri mattina alla Casa Bianca fra il presidente americano Obama e il presidente eletto Trump, il primo mai avvenuto tra loro, non sarebbe stato facile immaginare gli attacchi al limite dell’insulto che queste due persone si sono scambiate negli ultimi otto anni. Soprattutto durante la campagna elettorale appena finita, in cui non solo Barack, ma anche sua moglie Michelle, hanno fatto tutto il possibile per passare le chiavi a Hillary Clinton. La forza della democrazia americana però è proprio questa: il popolo ha deciso, Trump è il nuovo presidente, e quindi quello uscente deve accettare il verdetto e aiutarlo a lavorare bene.

Di prima mattina Donald ha parlato con la premier britannica Theresa May, invitandola negli Usa. Il terzo leader sentito, dopo l’israeliano Netanyahu e l’egiziano al Sisi. Niente Putin, che però ha confermato di aver avuto contatti con la campagna. Poi è partito da New York sul suo aereo, portando la moglie Melania, il genero Jared Kushner che sta emergendo come braccio destro, e la portavoce Hope Hicks. Una volta arrivati alla Casa Bianca, si sono divisi: Trump solo nell’ufficio Ovale con Obama; Melania negli appartamenti privati con Michelle; Kushner a spasso nel South Lawn col chief of staff Denis McDonough, alimentando le speculazioni che il capo di gabinetto sarà lui; Hope col portavoce Josh Earnest, anche se nella comunicazione dell’amministrazione lavorerà di sicuro anche la manager Kellyanne Conway.

Nell’Ufficio Ovale il primo a parlare è stato Obama: «Ho avuto una conversazione eccellente col presidente eletto. Abbiamo parlato di questioni organizzative, politica estera e interna. La mia priorità nei prossimi due mesi è facilitare una transizione che assicuri il suo successo». Quindi ha passato la parola a Trump: «Questo incontro doveva durare 10 o 15 minuti, ma abbiamo parlato per un’ora e mezza e potevamo andare oltre. Abbiamo discusso molte situazioni, alcune magnifiche e altre difficili. Conto di continuare ad interagire con lui e ricevere consigli. Mi ha spiegato alcune difficoltà, e cose davvero grandi realizzate».

Donald riconosce le grandi cose ottenute da Barack? Magari salverà un pezzo della riforma sanitaria? L’empatia sembrava così intensa, che poco dopo il portavoce Earnest ha dovuto chiarire: «Non hanno risolto, e nemmeno discusso, le loro differenze. In campagna elettorale il presidente ha detto che Clinton era più qualificata, e resta di questa idea. L’incontro però è stato eccellente perché hanno coordinato la transizione, e ciò è buono per il Paese». I funzionari della Casa Bianca faranno anche un paio di prove, a dicembre, per simulare una crisi e insegnare ai successori come si gestisce. Quanto alla politica estera, «hanno parlato dei temi del prossimo viaggio del presidente», che a metà novembre sarà in Germania per incontrare i leader europei, tra cui l’italiano Renzi. Non sono state pubblicate foto di Michelle e Melania, ma Earnest ha negato che la First lady abbia voluto nascondersi.

Subito dopo Trump è andato a Capitol Hill, per incontrare lo Speaker della Camera Ryan e il leader del Senato McConnell, e indicando le sue priorità legislative ha fugato ogni dubbio di marce indietro: «Guardiamo fortemente all’immigrazione, i confini, la sanità e il lavoro, molto lavoro». Allora un giornalista gli ha chiesto se imporrà il bando per gli immigrati islamici, e lui è diventato subito presidenziale: «Arrivederci e grazie».

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lastampa/La prima stretta di mano tra Donald e Barack: “Ma le divergenze restano” PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A NEW YORK

Il derby Casertana-Juve Stabia all’esperto Guccini di Albano Laziale

Terna arbitrale laziale per il derby campano di domenica sera al ‘Pinto’ di Caserta

Per la tredicesima giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica 13 novembre alle ore 18 e 30 allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta è stato designato Francesco GUCCINI della sezione di Albano Laziale a dirigere la gara tra Casertana e Juve Stabia.

Francesco GUCCINI
Francesco GUCCINI di Albano Laziale

Guccini, nato a Recanati in provincia di Macerata il 27 ottobre 1983, è al suo quinto campionato in Lega Pro, tre sono i precedenti con la formazione gialloblù, una nel campionato Primavera e due nel campionato di Lega Pro, questi i precedenti:

2013 / 2014 – Campionato Nazionale Primavera girone ‘ C ‘

16 marzo 2014 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – TRAPANI 4 – 2 le reti delle vespette furono siglate da Salvatore ELEFANTE (autore di una tripletta) e Alfonso GARGIULO, per i granata siciliani a segno andarono Rizzo e Daidone;

2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

9 maggio 2015 – 19° giornata di ritorno: BENEVENTO JUVE STABIA 1 – 1 vantaggio gialloblù nel primo tempo con Sergio CONTESSA, i giallorossi pareggiarono a poco più di dieci minuti dalla fine con Pezzi;

2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

7 maggio 2016 – 17° giornata di ritorno: JUVE STABIA FOGGIA 1 – 3 satanelli in gol nel primo tempo con Iemmello, nella ripresa raddoppiarono con Chiricò e triplicarono ancora con Iemmello; a venti dalla fine Abou DIOP mise a segno il gol “della bandiera” per le vespe.

L’assistente numero uno sarà: Antonio SANTORO della sezione di Roma 1;

l’assistente numero due Antonello MANGINO della sezione di Roma 1.

Giovanni MATRONE

Attaccante, si fa largo la soluzione interna Duvan: la situazione

Attaccante, si fa largo la soluzione interna Duvan: la situazione

La Gazzetta dello Sport scrive: “Le piste che conducono a Pavoletti e Zaza restano privilegiate, Preziosi ha detto di non sentire De Laurentiis dall’estate ma non è da escludere che una telefonata possa esserci a breve, fermo restando che bisognerà fare i conti con le richieste del Genoa e con la volontà del calciatore, legatissimo al Grifone. Anche la trattativa per Zaza non si presenta facile perché ad oggi non si sa ancora con chi condurla visto che il centravanti di proprietà della Juve non ha maturato le presenze necessarie per il riscatto obbligatorio da parte del West Ham. Sullo sfondo, poi, c’è sempre l’ipotesi del rientro di Zapata. Certo, bisognerebbe pagare il «favore» all’Udinese ma il colombiano potrebbe rappresentare una soluzione adatta per non vincolarsi in prospettiva futura. Anche perché Milik sta accelerando e magari presto si capirà che tipo di attaccante affiancargli il prossimo anno”.

Zaza-Napoli, vertice a Londra: la Juve non ostacolerebbe il trasferimento

Zaza-Napoli, vertice a Londra: la Juve non ostacolerebbe il trasferimento

Tuttosport scrive su Simone Zaza e il Napoli: “L’agente e gli intermediari Morabito e Cannella saranno a Londra la prossima settimama, dopo la gara tra Italia e Germania, per Simone Zaza. Ci sarà un vertiche con il tecnico del West Ham, Bilic, e gli uomini del mercato del club londinese per discutere la posizione del giocatore che piace tanto a Sarri.  Le prossime due gare di Premier saranno comunque decisive per capire se il West Ham riscatterà oppure no l’attaccante. Bilic ha fatto capire che potrebbe dare a Zaza un’ultima possibilità dopo una prima parte di stagione piuttosto deludente. Di sicuro Zaza non si è ancora inserito nel calcio inglese. Nessuno mette in dubbio le sue enormi qualità ma, intanto, i giorni passano e le prestazioni inglesi lasciano sempre più a desiderare. Eppoi, fatto tutt’altro che trascurabile, al giocatore non dispiacerebbe affatto ripartire da Napoli. Una possibilità che gli permetterebbe, tra l’altro, di rilanciarsi anche in chiave Nazionale. In questo caso pure la Juve tornerebbe nel discorso ma da Torino non ostacoleranno il suo eventuale passaggio al Napoli”.

Depay-Napoli, Giuntoli ha contattato l’entourage

Depay-Napoli, Giuntoli ha contattato l’entourage

Tuttosport accosta al Napoli anche il nome di Depay del Manchester United: “Intanto il direttore sportivo Giuntoli ha contattato l’entourage di Memphis Depay del Manchester United. Il giocatore, classe 1994, sino ad oggi ha totalizzato appena sette presenze tra campionato ed Europa League e, a quanto sembra, non rientra nei piani di Mourinho. Depay accetterebbe il trasferimento in Italia con grande entusiasmo e il Manchester può darlo in prestito con diritto di riscatto. A Giuntoli il giocatore piace molto e lo sta seguendo da diverso tempo”.

Milik ha fretta e il Napoli sorride: ecco la data del rientro

Milik ha fretta e il Napoli sorride: ecco la data

La Gazzetta dello Sport scrive su Arek Milik: “Il Napoli prosegue nella sua caccia all’attaccante per gennaio ma, forse, da ieri ha un po’ meno fretta o quantomeno avrà la possibilità di ponderare meglio il da farsi. Sono arrivate, infatti, buone notizie da Villa Stuart dove Arkadiusz Milik è stato visitato dal professor Mariani ad un mese dall’operazione al legamento crociato del ginocchio. Sui tempi effettivi di recupero prevale la prudenza. Comunque, tra un paio di mesi il centravanti ex Ajax potrebbe rimettersi a lavoro con i compagni e per metà febbraio essere a tutti gli effetti arruolabile. Considerando il fatto che a San Valentino si disputerà il match di andata gli ottavi di finale di Champions, il rientro «reale» di Milik per quella data potrebbe rappresentare davvero una svolta per la stagione del Napoli e, perché no, per il mercato di gennaio”.

Under 15 – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica domenica dalle 11:45 di Juve Stabia-Foggia

Under 15 – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica domenica dalle 11:45 di Juve Stabia-Foggia

La Juve Stabia allenata da mister Alfonso Belmonte giocherà domenica alle ore 12:00 allo stadio Romeo Menti la sua gara interna contro il Foggia. Potrete seguire la diretta esclusiva del match su ViviradioWeb (vedi sotto per i dettagli).

Questi i risultati dell’ultimo turno:

Lupa Roma-Juve Stabia 1-2
Foggia-Casertana 1-7
Monopoli-Sambenedettese 0-0
Melfi-Unicusano Fondi Calcio 0-2
Fidelis Andria 1928-Teramo rinviata
Paganese Calcio-Racing Club Roma 0-1
Questo il prossimo turno:
Casertana-Monopoli
Juve Stabia-Foggia
Racing Club Roma-Melfi
Sambenedettese-Fidelis Andria 1928
Teramo-Paganese Calcio
Unicusano Fondi Calcio-Lupa Roma
CLICCA per vedere la classifica

 Come sempre potete ascoltarla su ViviradioWeb:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

a cura di Ciro Novellino