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Chiamatelo pure Mister Europa, lui è Dries Mertens!

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Chiamatelo pure Mister Europa, Dries Mertens. Perché lui più di tutti, secondo La Gazzetta dello Sport, sa incidere in campo internazionale: quarto gol in sei gare, “sembra proprio che Dries Mertens abbia bisogno di ascoltare la musichetta per diventare devastante. E il Benfica lo sa bene: già all’andata al San Paolo Dries aveva fatto impazzire i campioni di Portogallo“.

E ieri sera al Da Luz ha fatto esattamente quello che Maurizio Sarri aveva immaginato alla vigilia del match, ovvero entrare e cambiare ritmo: “Che il Napoli oggi non possa più fare a meno del suo numero 14 lo dicono chiaramente i numeri della sua straordinaria fase a gironi. Si diverte come fosse un bambino al luna park, osannato dal popolo azzurro, pazzo di lui”.

Macone al Pungiglione: “La Juve Stabia ha organizzazione come in pochi in Lega Pro. Il direttore Turi? Una persona vera”

In esclusiva le dichiarazioni di Giovanni Macone

Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato Giovanni Macone allenatore degli under 16 regionali con il quale abbiamo parlato del settore giovanile della Juve Stabia e non solo.

Mister, nell’ultima gara c’è stata la vittoria in trasferta per 1-0 contro l’Arenaccia, ancora Pistola decisivo: Il ragazzo sta facendo bene come appunto ho già detto la scorsa settimana, per un’attaccante il gol è tutto. Mi sorprende il suo modo di allenarsi, ci mette impegno e ha una capacità di apprendimento importanti.

Il direttore Alberico Turi ha sempre ribadito che gli allievi regionali servono per formare l’under 17 del futuro, possiamo dire che i vari Pistola, Fontanella, sono già pronti per il salto di categoria? Si, assolutamente. Oltre a quelli citati, penso si possano annoverare anche altri nomi giunti quest’anno. L’importante è che si stia facendo un lavoro in proiezione futuraì. Vi è una grande disponibilità da parte della società, il gruppo viene seguito, si sta facendo un ottimo lavoro ed infatti funzionano tutte le componenti, la crescita viene in automatico.

Ecco proprio il direttore Turi in una recente intervista al Pungiglione, parlandone di lei, lo fece in maniera positiva. Questo le fa piacere? Sicuramente. L’anno scorso ho allenato la Paganese e provenivo dal settore della Mariano Keller. Fa piacere anche perché il direttore ci è sempre vicino. Il confronto quotidiano che abbiamo con lui non fa altro che farci crescere, al di là delle proprie esperienze personali inerenti al settore giovanile. È una persona vera che non si tira indietro e ti spiega dove vanno migliorate le situazioni: una persona che vuole un confronto continuo e sotto quest’aspetto penso che sia importante avere una guida per il settore giovanile come lui.

Al di là di Pistola, un calciatore da elogiare per il suo modo di allenarsi, qual è la qualità che più le piace di questa squadra? Come ben sapete non abbiamo avuto un inizio facile sotto l’aspetto dei risultati, sebbene personalmente non dia mai importanza assoluta al risultato. Naturalmente abbiamo avuto queste difficoltà iniziali proprio perché si era iniziato questo percorso di crescita. Per cui se dai ragazzi si vuole che poi in campo ci siano dei concetti, delle idee, degli sviluppi e che siano sempre positivi, è normale che si perda qualcosa sui risultati.

In chiusura, come si sta trovando alla Juve Stabia: Molto bene. Non lo dico perché non potrei dire diversamente, ma proprio perché sto sperimentando su me stesso tale avventura: è un settore importante, dove c’è grande organizzazione, si curano i minimi particolari. La Juve Stabia ha anche l’attività di base e penso che in Lega Pro ci siano poche società che hanno un settore di base che diventa importante e sempre più sviluppato. Penso che l’intuizione più importante sia stata proprio questa, pure perché riallacciandomi alla mia personale esperienza di Pagani, l’anno scorso, da marzo a giugno sono stati fatti diversi raduni, invece qui a Castellammare, dopo una settimana in prova, l’allenatore fa una relazione per decidere se prendere o meno quel ragazzo visionato.

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EDITORIALE – Juve Stabia, tossisca e dica trentatre

L’editoriale di oggi ha purtroppo ad oggetto la deludente prestazione offerta dalla Juve Stabia ieri ad Andria. Le Vespe sono state monocordi, irriconoscibili per tutti i 90 minuti. Il lampo isolato di Sandomenico, poi ininfluente ai fini del risultato, non cambia certamente la sostanza e la sentenza del campo.

A ben vedere però la Juve Stabia ieri è stata irriconoscibile rispetto a quella della prima parte di stagione, ma non se confrontata a quella delle ultime settimane.
Negli ultimi turni, infatti, la squadra di Fontana è apparsa sulle gambe fisicamente e forse stanca anche psicologicamente; la brillantezza di inizio stagione si è leggermente scolorita. La prestazione di Caserta, l’assurdo finale della gara con il Lecce, lo scampolo di gara di Matera, la vittoria sofferta con il Francavilla e la sconfitta di ieri sono l’emblema di questo calo.

Le Vespe sembrano quasi un paziente, che dopo mesi di perfetta forma fisica si reca dal medico per farsi visitare non sentendosi in forma, ascoltando la consueta frase “tossisca e dica trentatre”, tipica degli studi medici. Proprio 33 come i punti che ci sarebbero oggi in classifica se ieri si fosse mantenuto il pareggio. A questo punto è indispensabile intervenire prima che questi “colpi di tosse” diventino qualcosa di più serio.

Toccherà a Mister Fontana infilare il camice e vestire anche i panni di medico così da curare la sua Juve Stabia.
Antibiotici immediatamente efficaci possono essere la consapevolezza di essere una squadra forte, che, se gioca, ed è certamente un “se” rilevante, è superiore a quasi tutte le avversarie del girone. Pensare quindi solo al gioco e a quello che si prova durante la settimana, non alle provocazioni degli avversari come invece avvenuto ieri.

Medicina fondamentale sarà poi il rientro di Liviero, calciatore imprescindibile per doti tecniche e fisiche. Ancora, elemento importante è la semplice constatazione che in un momento di certo non brillante ed in cui non tutto gira come si vorrebbe, più che essere belli conta essere concreti e giocare senza rischiare inutilmente. Il riferimento non può che andare a Liotti, sul cui errore grossolano c’è il marchio della sconfitta di ieri ed anche probabilmente quella col Lecce

Ad ogni modo è inutile e deleterio cadere in facili allarmismi: la Juve Stabia ha qualità, gli incidenti di percorso possono succedere e capitano a tutti. È importante non perdere la bussola, soprattutto in un periodo così fitto di impegni. Fermo restando che a gennaio, in alcuni ruoli, servirà intervenire in sede di mercato per curare gli acciacchi di queste settimane.

Raffaele Izzo

L’Angolo di Samuelmania – Grazie ragazzi, ma un ringraziamento va ad una persona in particolare…

L’Angolo di Samuelmania – Grazie ragazzi, ma un ringraziamento va ad una persona in particolare…

Benfica-Napoli, una partita che rimane nella storia. I ragazzi hanno giocato alla grande, sono tutti in forma ma, da tifoso, un ringraziamento va anche a chi sta dietro le quinte e svolge un grande lavoro come il vicepresidente Edo De Laurentiis che è sempre presente ogni giorno accanto i ragazzi oltre allo staff medico che da anni va alla grande. Complimenti anche a chi sta in panchina ma con il cuore è sempre pronto a dare una mano. Questa qualificazione è stata tutta meritata. Grazie ad Aurelio De Laurentiis che investe in questa società e fino ad oggi ci ha regalato solo tante soddisfazioni! Forza Napoli! Adesso un piccolo sforzo per risalire in campionato.

a cura di Samuele Esposito

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Mattarella frena Renzi sul voto

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Renzi insiste con il Quirinale per andare subito al voto. È probabile che già oggi il Senato metta il timbro sulla Legge di Stabilità e il premier salga al Colle per confermare le dimissioni. Ci sono però ostacoli ingombranti: il giudizio della Consulta sull’Italicum – necessario per votare -, arriverà il 24 gennaio, l’emergenza Mps e il confronto con Bruxelles sulla manovra. Mattarella non ha fretta di sciogliere le Camere ma Renzi teme che una soluzione ponte lo tagli fuori dai giochi.

Renzi non si fida e spariglia: “Governo con tutti o le urne”

Il premier: non diventeremo un bersaglio. E spunta l’ipotesi di un mandato bis

ROMA – Ogni giorno Matteo Renzi consuma due, tre scenari diversi, pur di restare in campo, pur di non finire nel cono d’ombra dopo tanta luce. Nel giro di 24 ore, sotto l’effetto della febbrile creatività del premier uscente, si è passati dal “Renzi congelato” al “Governo di responsabilità” e all’orizzonte già si scorge il Renzi-bis. Ma non si esclude un governo politico a guida Pd con un premier diverso dall’attuale. Alle nove della sera, infatti, uno dei papabili per un governo politico, Graziano Delrio, annunciava in tv: «Noi crediamo sull’esigenza e diamo la disponibilità per avere un governo di scopo che ci porti alle elezioni». Un ottovolante di ipotesi che ha trasformato in queste ore i corridoi del Senato e il Transatlantico in due porti di mare, con i parlamentari eccitatissimi che guardano ai segnali che arrivano dal “Castello” del principe ferito: palazzo Chigi.

Una giornata caotica, alimentata dall’inquietudine e dalla estrema mobilità di Renzi e al termine della quale restavano due scenari: un governo politico a guida Pd (Franceschini, Delrio) di “scopo” per fare la riforma elettorale, a scadenza, ma del quale il presidente del Consiglio non si fida, perché teme che possa durare più del necessario, rifiutandosi di lasciare il campo quando glielo chiedesse il leader del Pd; l’alternativa è un “Governo del presidente”, ispirato dal Quirinale, guidato dal presidente del Senato Pietro Grasso e che finirebbe per avere un orizzonte di legislatura. Più sullo sfondo un governo Padoan, che diventerebbe un imperativo se i mercati si scaldassero o se dovesse implodere la bomba Monte dei Paschi.

A palazzo Chigi un Matteo Renzi molto inquieto muove continuamente le sue pedine. “Politicamente correttissimo” nel discorso col quale ha preso atto del risultato del referendum, preannunciando le dimissioni, da due giorni Renzi sta sperimentando tutti gli espedienti che gli consentano di mantenere il ruolo di candidato-premier del Pd in vista delle prossime elezioni. Per 24 ore il presidente del Consiglio ha perseguito uno scenario hard: mantenere “congelato” il suo governo dimissionario in attesa che la Corte Costituzionale decidesse il destino dell’Italicum. La speranza di Renzi era che la Consulta decidesse «entro pochi giorni», visto che il giudizio era atteso per il 4 ottobre e che i giudici hanno già riflettuto a lungo sui profili di incostituzionalità della legge elettorale. La scommessa di Renzi, in base ai rumors, era quella di una sentenza “auto-applicativa”, un “taglia e cuci” giuridico che garantisse l’immediata applicabilità dell’Italicum “riformato”.

Una scorciatoia per andare ad elezioni anticipate a febbraio. Un piano che prevedeva il “ritiro” dalla maggioranza dell’Ncd di Angelino Alfano, grazie ad un accordo di massima per fare eleggere una dozzina di parlamentari nel prossimo Senato. Ma questo scenario si è inizialmente arenato per il malumore del Quirinale e poi definitivamente bruciato alle 16,20 di ieri pomeriggio: la Consulta ha diramato un comunicato col quale si annunciava che la prima udienza si terrà il 24 gennaio. Morale della storia: il Renzi congelato si è dissolto.

Il presidente del Consiglio, in privato, ha commentato con molta asprezza ma subito dopo si è messo a lavorare ad un nuovo scenario. A metà pomeriggio diceva nel suo studio di palazzo Chigi: «A questo punto una cosa è esclusa: che si faccia un nuovo governo nel quale il Pd diventi il bersaglio di tutti. Serve un governo di responsabilità, tutti ci devono mettere la faccia. Se gli altri, dai Cinque Stelle e Forza Italia, non ci stanno, si va dritti verso le elezioni anticipate». Una proposta per farsi dire di no e andare verso l’agognato scioglimento anticipato? Un sospetto generalizzato e infatti le bocciature sono fioccate nel giro di poche ore. In Transaltantico il segretario del Pd toscano Dario Parrini, renziano doc, sussurrava: «Se tutte le ipotesi saltano, magari se si richiede a Matteo, potrebbe accettare…».

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lastampa/Renzi non si fida e spariglia: “Governo con tutti o le urne” FABIO MARTINI

Sky – Napoli e Pavoletti sempre più vicini, diverse offerte per Gabbiadini

Il Napoli si è avvicinato molto a Pavoletti. E adesso c’è anche un’apertura da parte del Genoa e del giocatore verso il club azzurro. Potrebbe dunque essere la volta buona per far andare in porto questo affare tra il club rossoblu ed il Napoli. Un’operazione, questa, che si potrebbe chiudere sui 18 milioni più bonus, ma il Napoli vorrebbe capire anche il percorso di guarigione di Pavoletti (al momento ancora infortunato). Per chiudere questo affare quindi si aspetta di capire come Pavoletti rientrerà dal suo stop.

Questa operazione, inoltre, potrebbe aprire ad una partenza di Gabbiadini (titolare stasera in Champions). Il giocatore al momento ha diverse offerte: Stoke City e West Ham, dall’Inghilterra, Schalke 04 e Wolfsburg, dalla Bundes, e Marsiglia e Lione dalla Ligue1. Questi club hanno ufficialmente chiesto il giocatore al Napoli, si sono informati circa la sua valutazione ed il suo prezzo. Adesso starà al Napoli e allo stesso Gabbiadini prendere in considerazione quelle migliori. Lo riferisce Gianluca Di Marzio, esperto mercato Sky, tramite il proprio profilo ufficiale.

Da gianlucadimarzio.com

Albiol a Kiss Kiss: “Felice per la qualificazione. Mi scuso per il mio errore ma abbiamo giocato bene”

Raul Albiol ha rilasciato alcune dichiarazioni, in mixed zone, ai microfoni di Radio Kiss Kiss al termine della sfida contro il Benfica. Ecco quanto evidenziato:

 
“Felice per la qualificazione, la squadra ha lavorato davvero tanto in questa fase a gironi. Mostrata grande mentalità in una trasferta complicata. Soprattutto nel secondo tempo abbiamo dimostrato di volere la vittoria. Tutta la squadra ha fatto davvero molto bene. Sono dispiaciuto per il mio errore sul gol del Benfica e lo sono anche per Reina che poteva chiudere la partita a rete inviolata. Vogliamo risalire anche in campionato, vogliamo vincere tutte le partite da qui alla fine. Ora testa alla prossima sfida contro il Cagliari”.

Mertens: “Grande prestazione stasera. Questa squadra può fare grandi cose”

Dries Mertens è intervenuto ai microfoni di Premium Sport nel post partita di Benfica-Napoli:

In ucraina non è mai facile, noi siamo contenti. Oggi la squadra ha fatto una grande partita in uno stadio difficilissimo. Anche se non sono partito dall’ inizio, sono molto felice: oggi era troppo importante per la squadra e per i tifosi, anche se non avessi giocato andava bene lo stesso. Tutto il gruppo era molto concentrato, sapevamo che non era facile. Sto giocando il mio calcio, non ho imparato da Higuain i movimenti da prima punta. La squadra sta facendo molto bene, abbiamo avuto un po’ di sfortuna. Sono sicuro che questo gruppo, anche se composto da molti giovani, può fare veramente tanto”.

Commento Ssc Napoli: “Passiamo noi e passiamo per primi!”

Gli azzurri battono il Benfica, questo il commento della Ssc Napoli tramite il proprio sito ufficiale:

 

“Passiamo noi e passiamo per primi! Sono nostre le stelle più splendenti nella notte dei Campioni. Il Napoli batte il Benfica e si qualifica agli ottavi di finale di Champions League. Gli azzurri sfilano sul tappeto rosso del Da Luz e cavalcano il Red Carpet della passerella continentale piantando nel Parlamento Europeo la bandiera del Regno di Napoli. Nello stadio della Luce è nostro il bagliore più forte. Quello di una città e di un popolo che si riscrivono la storia con orgoglio e passione infinita. Dopo giusto un’ora il Buitre di Motril vola verso la porta lusitana e con dolcezza ed eleganza ricama un colpo d’autore.

Andiamo a comandare! E anche a dominare, perchè a chiudere la serata di Lisbona arriva la magia di Dries Mertens che con un paso doble in area danza con la leggiadria di un artista fiammingo e illumina d’immenso l’orizzonte sull’Oceano. Passiamo noi e passiamo per primi. Sono azzurre le stelle più brillanti nella notte dei Campioni! Nel Gotha del Parlamento Europeo si alza al cielo il vessillo del Regno di Napoli!”.
Da sscnapoli.it

Sarri: “Volevamo il primo posto: è la prima volta nella storia del Napoli in Champions. Capiti gli errori, andiamo agli ottavi”

Queste le sue parole

Al termine del match vinto dal Napoli al Da Luz contro il Benfica, ha parlato ai microfoni di Premium Maurizio Sarri: “Noi siamo stati già scottati una volta dai risultati delle altre partite. Ci importava poco, volevamo il primo posto, cosa che non era mai capitato nella storia della nostra Champions. Sono calati nel secondo tempo, siamo ripartiti anche su distanze lunghe. Dispiace per il gol subito, meritavamo di non prenderlo per come abbiamo giocato. Il vantaggio di arrivare primi è poco. Era nostra soddisfazione, siamo stati quelli a giocare meglio nel girone. Ero fiducioso, la squadra si sta esprimendo ad alti livelli. Nell’ultimo mese abbiamo fatto buone gare anche quando non siamo riusciti a vincere. Quando i nostri centrali superavano la metà campo palla al piede, loro prenevano contromisure ed eravamo costretti adn andare sugli esterni. Ci concedevano questo tipo di giocata e li tenavamo lontani dalla porta. Quanto è cresciuta la squadra? La squadra ha capito che a questo livello si paga anche un minimo errore. A due minuti dalla fine abbiamo commesso un’ingenuità e l’abbiamo pagata. I ragazzi l’hanno capita dopo la gara interna con il Besiktas. Anche stasera c’erano in campo calciatori giovani, non possiamo essere una squadra completamente matura”.

Reina: “Essere tra le migliori squadre in Europa è già un’ impresa. Sarà dura agli ottavi ma credo in questo club”

Pepe Reina ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della sfida contro il Benfica. Ecco quanto evidenziato:

 
“Eravamo consapevoli di giocare in un ambiente difficile, nel secondo tempo abbiamo espresso il nostro gioco. Sono felice per la vittoria, abbiamo disputato una grande gara. Ho sempre detto che i conti si devono fare alla fine. È già una soddisfazione enorme essere tra le sedici squadre più forto in Europa. È chiaro che in campionato si deve vincere per risalire le posizioni in classifica, Devi dire che anche se non è arrivato sempre il risultato le prestazioni sono state buone. Ho molta fede in questo gruppo, sarà difficile. Qualsiasi squadra è complicata da affrontare”.

Callejon apre le danze a Lisbona, primo gol in Champions per lui

Il Napoli supera per 2-1 il Benfica e vola agli ottavi di finale. Succede tutto nel secondo tempo, a sbloccare il risultato è Josè Callejon con un tocco delizioso a conclusione di una triangolazione spettacolare con Mertens. Per lo spagnolo si tratta del primo gol in Champions League in questa stagione. L’ ottavo complessivo se si considerano i sette messi a segno in campionato.

CLASSIFICA – Il Napoli vola agli ottavi, azzurri primi nel Gruppo B

Serata di grazia per il Napoli che al Da Luz batte il Benfica ed accede agli ottavi di finale di Champions League. Prima il tocco morbido di Callejon poi il guizzo di Mertens a chiudere i giochi, nel finale  Jimenez accorcia le distaze per il definitivo 1-2. Gli azzurri strappano il pass da primi del Girone B. Alla fase successiva approdano anche i portoghesi. Il Besiktas crolla, in nove uomini, in casa di una Dinamo Kiev ormai fuori dai giochi. 6 a 0 per gli ucraini ma ai sedicesimi di Europa League vanno comunque i turchi. Lunedì a Nyon i sorteggi per gli ottavi.

 

CLASSIFICA GRUPPO B

Napoli 11
Benfica 8
Besiktas 7
Dinamo Kiev 5

Callejon: “Volevamo gli ottavi, ora festeggiamo!”

Queste le sue parole

Josè Maria Callejon ha parlato ai microfoni di Premium al termine del match vinto al Da Luz contro il Benfica: “L’obiettivo è raggiunto, era quello che volevamo. Abbiamo giocato con personalità e cattiveria. Il primo posto è meritato. Capitano? C’era Reina, ma è un buon segnale. Sono tra i più vecchi. Preferenza? Volevo andare agli ottavi di finale, ora festeggiamo. Dedica? A mia figlia”.

Champions, Benfica-Napoli 1-2: il tabellino del match

Champions, Benfica-Napoli 1-2: il tabellino del match

Benfica e Napoli  si sono affrontate al Da Luz nella sesta gara del Gruppo B di Champions League. Reti di Callejon al 14° s.t., Mertens al 33° s.t., Jimenez (B) al 42° s.t. Nell’altro match: Dinamo Kiev-Besiktas 6-0. Classifica: Napoli 11, Benfica 8, Besiktas 7, Dinamo Kiev 5.

BENFICA (4-4-2) – 1 Ederson; 50 Semedo, 4 Luisao, 14 Lindelof, 34 Almeida; 18 Salvio (11 Mitroglu, dal 34° s.t.), 21 Pizzi, 5 Fejsa, 22 Cervi (15 Carrillo, dal 22° s.t.); 20 Guedes (27 Rafa Silva, dall’11° s.t.), 9 Jimenez. A disp. 12 Julio Cesar, 33 Jardel, 28 Celis, 7 Samaris. All. Rui Vitòria

NAPOLI (4-3-3) – 25 Reina; 2 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 5 Allan, 42 Diawara, 17 Hamsik (20 Zielinski, dal 27° s.t.); 7 Callejon, 23 Gabbiadini (14 Mertens, dall’11° s.t.), 24 Insigne (30 Rog, dal 33° s.t.). A disp. 1 Rafael, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 8 Jorginho, 30 Rog. All. Sarri

ARBITRO Antonio Mateu LAHOZ (Spagna). Assistenti Pau Cebrián Devís e Roberto del Palomar. IV uomo: Teodoro Sobrino. Arbitri di porta: Jesús Gil Manzano e Carlos Gómez.

 

 

Champions, Benfica-Napoli 1-2, i voti di Vivicentro: è fatta!

Champions, Benfica-Napoli 1-2, i voti di Vivicentro: è fatta!

Il Napoli vince in Portogallo, supera il Benfica e conquista la testa del girone accedendo agli ottavi di finale di Champions League. Questi i voti di Vivicentro.it:

25 Reina 6; 2 Hysaj 6.5, 33 Albiol 5.5, 26 Koulibaly 6, 31 Ghoulam 6.5; 5 Allan 6, 42 Diawara 6.5, 17 Hamsik 6.5 (20 Zielinski 6, dal 27° s.t.); 7 Callejon 7, 23 Gabbiadini 6.5 (14 Mertens 7, dall’11° s.t.), 24 Insigne 6.5 (30 Rog 6, dal 33° s.t.). A disp. 1 Rafael, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 8 Jorginho, 30 Rog. All. Sarri 7

a cura di Ciro Novellino

Fidelis Andria- Juve Stabia, le pagelle

Debacle esterna della Juve Stabia che affonda ad Andria per 2-1. Cruz apre le danze di testa, Sandomenico acciuffa il pari ma un errore di Liotti genera l’autogol di Cancellotti che regala i tre punti, meritati, ai padroni di casa. Juve Stabia che perde la vetta della classifica. Ecco le nostre pagelle:

RUSSO 5: Non è in giornata e sbaglia tante volte. Rischia la frittata nella ripresa regalando palla ad Onescu dal limite dell’area

CANCELLOTTI 5: Prova qualche cross ma anche per lui non è una giornata facile. Non ha tante colpe nemmeno in occasione del suo autogol, inevitabile.

ATANASOV 5: La gara è molto fisica e lui cerca di combattere in ogni occasione. Nel finale viene espulso per fallo su Volpicelli

MORERO 4.5: E’ reduce da infortunio e si vede. Lo saltano praticamente sempre.

LIOTTI 4: Altra prestazione negativa. Dopo gli errori contro il Lecce, anche oggi un suo errore regala la vittoria agli avversari. Può capitare di scivolare ma questo episodio è costato la vetta.

SALVI 5: Rischia il rosso già alla mezz’ora. Troppi falli, troppe polemiche e pochi fatti.

CAPODAGLIO 5: Prova incolore anche per il capitano. Una gara fisica come quella di oggi ha penalizzato la sua qualità.

MASTALLI 6.5: Uno dei meno peggio. Cerca di fare quel che può nel marasma generale.

MAROTTA 5: Troppo evanescente, prova qualche giocata ma fine a se stessa. C’è da dire, però, che non era al meglio.

SANDOMENICO 6: Niente di eccezionale la sua prova, nel primo tempo non si vede mai, nella ripresa segna ma non è bastato.

DEL SANTE 5: Gioca meno di mezz’ora e non incide.

KANOUTE 5.5: Porta sicuramente un po’ di brio all’attacco.

RIPA 5: Stesso discorso fatto per Del Sante, fantasma.

LISI: SV

 

 

Benfica-Napoli, le formazioni ufficiali: Sarri conferma Gabbiadini, out Mertens

Napoli e Benfica sono pronte a darsi battaglia. In palio la qualificazione gli ottavi di finale di Champions League. Sono state diramate le formazioni ufficiali: Sarri conferma, ad eccezione di Zielinski, l’ undici che venerdì scorso ha battuto l’ Inter in campionato. Confermato Gabbiadini al centro dell’ attacco con Mertens che parte dalla panchina. Il Benfica giocherà con il 4-2-3-1 con Guedes dal 1′ minuto.

 

BENFICA(4-2-3-1): Ederson; Semedo, Luisao, Lindelof, Almeida; Pizzi, Fejsa, Salvio, Guedes, Cervi, Raul Jimenez.    All. Rui Vitoria.

A disposizione: Júlio César, Andreas Samaris, Kostas Mitroglou, André Carrillo, Rafa Silva, Guillermo Celis, Jardel

 

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Insigne.    All. Sarri

A disposizione: Rafael, Jorginho, Maggio, Mertens, Maksimovic, Zielinski, Rog.

Il Podio Gialloblù di Fidelis Andria – Juve Stabia 2 – 1

 Brutta sconfitta per la Juve Stabia ad Andria. La squadra di Fontana, apatica e prevedibile per tutti i 90 minuti di gioco, capitola contro i padroni di casa

PODIO
Medaglia d’oro: a Salvatore Sandomenico, bravo a capitalizzare l’unica palla gol del match stabiese. L’esterno, quest’oggi schierato a sinistra, si fa vedere poco per larghi tratti della gara ma ha il merito di regalare l’effimera e breve illusione della rimonta della Juve Stabia. Sandomenico si allunga bene sul cross mancino di Marotta, beffando l’estremo difensore pugliese da distanza ravvicinata. Poco altro nella gara del numero 11, come in quella di tutta la Juve Stabia.

Medaglia d’argento: a Paolo Capodaglio, unica lampadina accesa in una stanza buia. La metafora che abbiamo scelto crediamo possa rappresentare bene la partita di Capitan Capodaglio, al solito gagliarda e affidabile, e quella di tutte le altre Vespe, che non sono mai riuscite a prendere il volo. Nei momenti di difficoltà, tanti, la squadra si è sempre affidata a Capodaglio, la cui percentuale di errore, anche in una gara storta come quella di oggi, è bassissima. Quelle rare volte in cui il centrocampista romano è costretto a l’errore, “sceglie” lo sbaglio che porti alle conseguenze meno gravi possibili.

Medaglia di bronzo: ancora ad Alessandro Mastalli, tra i pochissimi ad aver avuto qualche idea concreta. Il giovane centrocampista gialloblù, affiancato da compagni quasi inerti quest’oggi, si è rimboccato maniche e calzettoni, cercando in più occasioni di dare una sveglia alla squadra. Ovviamente i risultati non possono essere sempre come quelli di Caserta e con la Virtus Francavilla, ma le intenzioni del talento classe 96 sono senza dubbio anche oggi da premiare.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Liotti, su cui ricadono ancora una volta gravi colpe. Come purtroppo spesso già accaduto, la sconfitta della Juve Stabia porta il marchio del numero 14 gialloblù, che regala l’autogol vittoria all’Andria perdendo palla in una zona delicatissima. Ci ritroviamo spesso a commentare gravi errori di Liotti, che aveva avuto un ruolo importante anche nell’ultima sconfitta in campionato, quella interna contro il Lecce. La sconfitta di oggi non dipende solo dall’errore del terzino, ovviamente, ma con più attenzione sarebbe stato portato a casa un punto comunque importante. A malincuore, dopo un buon inizio di stagione con due gol in tre partite, ci troviamo a constatare che Liotti non è in grado di essere affidabile nemmeno da seconda linea (leggasi “riserva”). A questo punto è imprescindibile recuperare quanto prima Liviero ed intervenire in modo deciso nel ruolo in sede di mercato di gennaio.

Medaglia d’argento: a tutto il pacchetto arretrato stabiese, ancora in difficoltà. Come sabato scorso, ci troviamo a commentare le indecisioni della difesa di Fontana, insufficiente in tutti i suoi elementi. Avendo già parlato di Liotti, ci soffermiamo si Atanasov e Morero. Il bulgaro è stato come sempre attento e puntuale negli interventi, tappando anche i buchi dei compagni di reparto. Sulla sua prestazione pesano però i due gialli rimediati, uno tra l’altro dopo pochi minuti di gara. Le perplessità coinvolgono anche Santiago Morero, sempre in affanno con la palla tra i piedi. L’argentino, come contro il Francavilla, ha innescato una ripartenza degli avversari che poteva avere effetti micidiali e più volte è apparso in ritardo. Da un difensore della sua esperienza ci si aspetta molto di più. Su Tommaso Cancellotti possiamo dire poco; il suo autogol è stato quasi obbligato e di certo la responsabilità per la rete non può ricadere su di lui.

Medaglia di bronzo: a Stefano Salvi, anche oggi sottotono. La stagione dell’ex Lecce è lontana dai livelli di chi è stato acquistato come calciatore che avrebbe fatto fare il salto di qualità alla squadra. Anche oggi il numero 17 si è visto solo per i tanti, troppi, falli commessi; due ammonizioni in due scampoli di partite tra sabato ed oggi sono decisamente troppe. E’ chiaro che da Salvi non ci si aspettano le geometrie di Capodaglio, sarebbe assurdo chiedergliele, ma una fisicità, un’astuzia, un’esperienza, una grinta ed un dinamismo che al momento, nelle prestazioni del centrocampista, latitano.

Raffaele Izzo

Andria 2 – Stabia 1: le parole del tecnico di casa Giancarlo Favarin VIDEO

Al termine del match perso dalla Juve Stabia 2-1 ad Andria contro la Fidelis, si è presentato in sala stampa il tecnico dei padroni di casa Giancarlo Favarin.

Ecco le sue parole:

“Stiamo vivendo un buon momento di forma e questa vittoria consolida ancora di più il lavoro che stiamo facendo. Abbiamo dettato noi i tempi di gioco e abbiamo sfruttato la nostra fisicità per battere un avversario duro come la Juve Stabia. La vittoria è meritata e ci fa ben sperare per il futuro. Ora avremo tante gare ravvicinate e dobbiamo dosare le forze per arrivare alla sosta nel miglior modo possibile. Contro di noi sarà dura per tutti, inoltre stiamo in un ottimo periodo di forma. Continuiamo così e salviamoci. Poi vedremo. Le vespe sono una grande squadra con giocatori importanti e per me se la giocheranno insieme al Matera, anche se Lecce e Foggia sono dure grandissime squadre”

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