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De Laurentiis stanzia il budget per la punta: Pavoletti in pole

De Laurentiis stanzia il budget per la punta: Pavoletti in pole

Come riporta Il Corriere dello Sport, il Napoli spenderà una cifra vicina ai 26 milioni per avere l’attaccante che serve nel mercato di gennaio. De Laurentiis vuole investire bene e scegliere la punta più idonea agli schemi di Sarri. Il nome in pole è quello di Leonardo Pavoletti del Genoa che già ad agosto fu ad un passo dalla firma con gli azzurri. Il suo entourage è al lavoro con il Napoli e si cerca di chiudere in anticipo per dare subito a Sarri la punta. Le altre tre alternative portano a Nikola Kalinic che è il sogno segreto di De Laurentiis. Più defilati Zaza e Muriel.

Segui la diretta radio – Juve Stabia, il programma del fine settimana

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Questo il programma del fine settimana delle Vespette:

Berretti: turno di riposo

Under 17: Paganese – Juve Stabia domenica 11 ore 14 stadio Borsellino di Volla (diretta su ViViRadioWeb dalle ore 13:45)

Under 15: Paganese – Juve Stabia domenica 11 ore 12 stadio Borsellino di Volla (diretta su ViViRadioWeb dalle ore 11:45)

Under 16: Juve Stabia – Puteolana domenica 11 ore 15 stadio Menti

2003: Juve Stabia – V.Riccio domenica 11 ore 12.30 stadio Menti

2004: Juve Stabia – Real Stabia domenica 11 ore 10.30 campo comunale di Casola

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:







Gentiloni o Padoan per il dopo Renzi

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Oggi iniziano le consultazioni per il dopo Renzi, un tour de force per il presidente della Repubblica che ha in agenda 25 incontri in due giorni. Nei piani di Renzi c’è un congresso immediato che consenta di ripensare il Pd.

Mattarella-Renzi, torna il sereno, via alle consultazioni al Quirinale

Oggi inizia il tour de force del Presidente della Repubblica: 25 colloqui in 48 ore. La giornata chiave è sabato: Guerini e Orfini guideranno la delegazione del Pd

ROMA – Il lungo addio di Renzi si è consumato ieri alle 19, dopo la terza visita al Colle. Si è presentato davanti alle telecamere Ugo Zampetti, segretario generale del Quirinale, e ha letto il comunicato che chiude questa pagina di storia italiana: le dimissioni del premier accettate «con riserva», dopo aver preso atto del voto in mattinata sulla legge di stabilità. Renzi resterà a Palazzo Chigi «per gli affari correnti» fintanto che Mattarella non avrà individuato il suo successore. La caccia inizierà stasera con le consultazioni iniziando da Grasso, presidente del Senato, proprio lui che molti vedrebbero su misura per guidare un «governo istituzionale». Poi Boldrini e quindi Napolitano, nella sua veste di Presidente «emerito».

LEGGI ANCHE: Renzi è salito al Quirinale: Gentiloni o Padoan, i favoriti per guidare il nuovo governo

Da domani mattina una estenuante maratona di colloqui, ben 25 nell’arco di due giorni che Mattarella si sobbarcherà con lo scrupolo di non lasciare fuori nessuno, nemmeno quell’Unione Sudamericana Emigrati Italiani di cui alzi la mano chi conosceva l’esistenza. Unica peculiarità: i partiti piccoli avranno 20 minuti per esprimersi; mezz’ora le forze intermedie tipo Fratelli d’Italia, Lega o Ap; un’ora intera i tre gruppi che più contano nel cerimoniale quirinalizio, cioè Forza Italia, M5S e Pd. Lo schema sembra quello solito delle 62 crisi di governo in settant’anni di Repubblica, eppure dietro questo «tour de force» si può leggere una logica politica: arrivare sabato pomeriggio all’ultimo colloquio, con la delegazione Democratica, avendo chiaro se la strada del governo con tutti dentro, del grande «embrassons-nous» è praticabile o meno. E da lì passare oltre.

LEGGI ANCHE: 7 dicembre: ”Nascita del partito di Matteo”

Clima «disteso»  

L’aspetto curioso è che di quella folta delegazione Pd non farà parte Renzi, ma i due capigruppo, un vicesegretario (Guerini) e il presidente del partito (Orfini). Sgarberia gratuita verso il Capo dello Stato? Neanche per sogno, assicurano sul Colle, questa è la prassi, Mattarella non se l’è presa affatto, e comunque a lui interessa la sostanza. Che invece è buona, soprattutto dopo la conversazione serale con Renzi: quaranta minuti, di cui già le prime battute sono state sufficienti a dissipare le tensioni del giorno prima. S’è chiarito che il Presidente non ce l’aveva con nessuno in particolare quando aveva bloccato la corsa precipitosa alle urne, e in ogni caso non aveva in mente soltanto il premier perché lo slogan «elezioni subito» accomuna tutte le opposizioni (addirittura Salvini annuncia una manifestazione di piazza il 17 dicembre). A sua volta Renzi ha preso atto che sono solo seminatori di zizzania quanti gli sussurrano nell’orecchio che Mattarella trama con i suoi concorrenti interni del Pd, per cucinarlo con vecchia tecnica democristiana.

Ordinatamente al voto  

Ristabilito il sereno, il Presidente ha toccato con mano che i margini di soluzione della crisi non sono più così stretti come si poteva temere. L’atteggiamento di Renzi viene definito «aperto» da quanti sono al corrente del colloquio. Nessuna richiesta perentoria di correre a rotta di collo verso le elezioni anticipate, prima ancora che la Corte costituzionale abbia chiarito con quale legge voteremo. E a questo proposito si infittiscono le voci secondo cui la Consulta, quando si pronuncerà il 24 gennaio, potrebbe porre il Parlamento dinanzi all’urgenza di coordinare i sistemi elettorali della Camera e del Senato, che oggi fanno a pugni. In quel caso si renderebbe necessaria una legge apposita, impossibile dunque mettere scadenze. Insomma: se nelle consultazioni matureranno le larghe intese, da lunedì Mattarella si muoverà lungo questa pista. Altrimenti potrà cercare un candidato nel mondo renziano, qualcuno di cui Matteo non tema i colpi bassi, per un governo che si muova nella cornice della maggioranza attuale (nel voto di fiducia a Palazzo Madama si è confermata tale con 173 voti contro 108). Tramonta l’ipotesi di un reincarico a Renzi stesso, contro cui l’opposizione già faceva rullare i tamburi minacciando risposte forti in Parlamento e nel paese. A quanto pare, non ci sarà bisogno.

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FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Fidelis Andria vs Juve Stabia

Pubblichiamo le foto di Fidelis Andria vs Juve Stabia

Guarda le foto di Fidelis Andria vs Juve Stabia realizzate dal nostro fotografo che ci racconta così la gara della Juve Stabia con i ragazzi di Mister Giancarlo Favarin allo stadio “Degli Ulivi” di Andria.

Dopo la vittoria sofferta di sabato contro la Virtus Francavilla,  la Juve Stabia si presentava al “Degli Ulivi” con l’obbiettivo di continuare a fare punti per restare nel gruppone di testa.

Dall’altra parte la Fidelis Andria voleva allungare la striscia di 8 risultati utili consecutivi.

Primo tempo a favore della squadra di casa che passa in vantaggio con Cruz sugli sviluppi di un calcio di punzione, mentre secondo tempo di marca xtabiese con il pareggio di Sandomenico. Lo scivolone di Liotti regala purtroppo un contropiede alla Fidelis Andria finalizzato da Cancellotti che nel tentativo di liberare l’area appoggia  nella propria rete il cross della Fidelis Andria.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

Per vedere tutte le foto CLICCA QUI

FIDELIS ANDRIA (3-5- 2): POLUZZI, TARTAGLIA, AYA, RADA, COLELLA, ONESCU, MATERA, PICCINNI, TITO, CRUZ, CIANCI.

A DISPOSIZIONE: POP, CILLI, VALOTTI, VOLPICELLI, FALL, MASIERO, STARITA, BERARDINO, CURCIO, IMBRIOLA, ANNONI, KLARIC.

ALLENATORE: GIANCARLO FAVARIN

JUVE STABIA (4-3- 3): RUSSO, CANCELLOTTI, ATANASOV,MORERO, LIOTTI, CAPODAGLIO, MASTALLI, SALVI, MAROTTA, DEL SANTE, SANDOMENICO.

A DISPOSIZIONE: BACCI, KANOUTE, ZIBERT, CAMIGLIANO,IZZILLO, PETRICCIUOLO, ESPOSITO, LISI, RIPA, ROSAFIO.

ALLENATORE: GAETANO FONTANA

ARBITRO: F. Dionisi

4’: VANTAGGIO DELLA FIDELIS ANDRIA – Sul punto di battuta va l’ex Tito che scodella in mezzo, la difesa della Juve Stabia si lascia sorprendere e Cruz indisturbato batte Russo per il vantaggio della Fidelis.

Dopo un minuto di recupero finisce il primo tempo con la Fidelis Andria meritatamente in vantaggio. La Juve Stabia praticamente non scende in campo e lascia il pallino del gioco ai locali che aggrediscono le vespe in ogni parte del campo. Troppo scarso numericamente il centrocampo delle vespe per reggere i 5 uomini schierati da mister Favarin.

65’: GOOOOL DELLA JUVE STABIA!!! Cross tagliato di Capodaglio per Sandomenico che a tu per tu con Poluzzi pareggia i conti

70’: Gol dell’Andria: Liotti perde palla a centrocampo e riparte l’Andria, Tartaglia mette una bella palla al centro e Cancellotti fa autorete

94’: finisce cosi. Un’orribile Juve Stabia perde 2-1 ad Andria. Appuntamento sabato alle 14.30 al Menti per Juve Stabia- Akragas

Juve Stabia vs Akragas, parte la prevendita dei biglietti

Juve Stabia vs Akragas, tutti devono pagare nessun accredito sarà concesso

Juve Stabia vs Akragas è la partita per le Vespe per ricominciare a fare punti dopo la battuta d’arresto con la Fidelis Andria. Attenzione però agli uomini di Lello di Napoli che sono giovani ma che possono contare sulla voglia di rivalsa degli ex Gomez e Carrillo. Tra gli ex ci sono anche Carrotta e Aveni che però con molta probabilità non scenderanno in campo.

Si spera che gli stabiesi “indecisi” comprendano che questa è si una partita dal basso fascino, ma molto importante per l’economia del campionato, bisogna riempire il Menti per sostenere i ragazzi di Fontana che a dispetto delle critiche meritano l’attenzione di tanti.

Le vespe possono però già contare su uno “zoccolo duro” che finora ha fatto sentire il proprio sostegno e questo finora è stato un bene.

Pubblichiamo il comunicato ufficiale della Juve Stabia con le informazioni necessarie per acquistare il biglietto:

S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili in prevendita, fino alle ore 14,30 del 10 dicembre, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia-Akragas, che si disputerà sabato 10 dicembre alle ore 14,30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, valevole per la 18a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/2017.

Inoltre, S.S. Juve Stabia rende noto che per la gara Juve Stabia-Akragas NON saranno rilasciati accrediti.

Di seguito i prezzi dei tagliandi:

Curva San Marco € 14 compresi diritti di prevendita

Tribuna Varano (distinti) €17 compresi diritti di prevendita

Tribuna Quisisana (scoperta) € 20 compresi diritti di prevendita

Tribuna Monte Faito (coperta) € 25 compresi diritti di prevendita

Tribuna Panoramica VIP € 100 compresi diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti vendita abilitati  che qui di seguito riepiloghiamo:

Bar Dolci Momenti – Via Cosenza

Bar Gialloblù – Viale Europa

Light Break – Corso Vittorio Emanuele

Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito

Agenzia B2875 – Via Tavernola 113

Asa Gaetano Musella – Via G.Cosenza 293

Per la gara Juve Stabia-Akragas, saranno messi in vendita, in numero limitato, tagliandi RIDOTTI per bambini di età compresa da 0-12 anni al costo simbolico di 5€ comprensivi di diritti di prevendita.

Pepe Reina sulla qualificazione: “Non era facile vincere, ma ci siamo riusciti. Abbiamo personalità”

Pepe Reina: “Non era facile vincere, ma ci siamo riusciti. Abbiamo personalità”

Ai microfoni di Sky Sport, Pepe Reina, ha dichiarato: “Abbiamo giocato come sappiamo, dimostrando di avere personalità. Dobbiamo comunque continuare a migliorare. Non era facile vincere qui, ma ci siamo riusciti. Adesso c’è il sorteggio, non cambia molto dal punto di vista delle avversarie, arrivare primi o secondi. Resta comunque il fatto che giocheremo l’andata in trasferta e il ritorno in casa e questo può essere un vantaggio”.

De Maggio: “Siamo al top d’Europa, ma adesso equilibrio”

De Maggio: “Siamo al top d’Europa, ma adesso equilibrio”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, il giornalista De Maggio, ha commentato così il passaggio del turno degli uomini di Sarri: “Bisogna fare i complimenti a Maurizio Sarri, che ha vinto la gara con la mossa dalla panchina. L’uomo del match è stato Dries Mertens, che è entrato in campo nella ripresa ed ha spaccato in due la partita. Siamo al top in Europa, bisogna godere di questo. Bisogna avere equilibrio adesso, quando magari ci sarà qualche altro risultato inatteso”.

Pistocchi vola alto: “Il Napoli come identità non è inferiore né al Barça né al City”

Pistocchi vola alto: “Il Napoli come identità non è inferiore né al Barça né al City”

Ai microfoni di radio Kiss Kiss Italia, è intervenuto l’opinionista di Premium Sport Pistocchi, il quale ha dichiarato: “Il passaggio agli ottavi del Napoli è un grande insegnamento per tutti, soprattutto per quelli che giudicano solo secondo il risultato. È stato un periodo difficile per il Napoli, con l’infortunio di Milik e tanti errori dei singoli in fase difensiva. Quello che si vedeva, però, era che questa squadra aveva gioco ed ora siamo arrivati al punto che la squadra vola agli ottavi di Champions League in maniera brillante, dimostrando gioco e mentalità. Anche fuori squadra la mentalità non cambia, non si adatta all’avversario e questo è molto bello. Mi ricorda il primo Milan di Sacchi per questo atteggiamento. Io sono convinto che a gennaio servano due punte, oltre al ritorno di Milik. Che si scelga il giocatore adatto al gioco di Sarri, con l’organico al completo i tifosi potranno divertirsi e nessun traguardo è negato a questo Napoli. Vedo tutte le gare di Champions, il Napoli come identità non è inferiore a Barcellona e Manchester City”.

Aronica: “Girone superato a pieni voti. Un traguardo che la società voleva fortemente”

Salvatore Aronica, ex difensore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com:

 
Un traguardo importante che la società voleva. Premia l’organizzazione di un club che ha scelto di puntare su giovani ma senza rinunciare all’ambizione e alla qualità. Un girone superato a pieni voti e un grandissimo risultato che premia uno dei tecnici migliori in circolazione, come Sarri”.

 
Un risultato che dopo le due gare col Besiktas, poteva essere insperato:
“Sin dall’inizio il Napoli è apparsa la squadra più forte del girone, che non era certo quello nostro del 2011-12 (Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal, ndr). Il risultato di Kiev dimostra che non ci sono partite semplici a questi livelli, il che dà maggiore rilievo al primo posto raggiunto dagli azzurri”.

 
Ora è tra le migliori sedici d’Europa: dove può arrivare?
“Ora iniziano le sfide a eliminazione diretta. Come sempre l’andata sarà decisiva, ma sfidando le migliori 15 diventerà sempre più arduo. Chi vorrei? Decide il sorteggio, ma magari una sfida con il Real Madrid potrebbe ricordare i fasti dell’epoca di Maradona, chissà”.

 

Da tuttomercatoweb.com

Assessore Borriello: “100 giorni per ultimare i primi lavori. Pista di atletica? Servirà per le Universiadi”

Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Ecco quanto evidenziato:

 
“Entro cento giorni dovrà essere ultimata la prima fase dei lavori al San Paolo. La priorità sarà l’ allarme antincendio, poi si deciderà se intervenire prima sulla tribuna stampa o sugli spogliatoi.
Per quanto riguarda la pista di atletica posso dire con certezza che rimarrà fino al 2019 visto che la città ospiterà le Universiadi e vi verranno disputate alcune gare. Dopo magari si potrà discutere sulla sua abolizione mediante un investimento privato da parte di De Laurentiis. Abbiamo fatto un sopralluogo allo stadio Collana, anche lì c’è molto da fare”.

Hamsik: “Volevamo il passaggio del turno, ci interessava poco il risultato di Kiev”

Il capitano azzurro Marek Hamsik ha commentato la vittoria contro il Benfica tramite il proprio sito ufficiale:

“E’ bellissimo essere tra le prime 16 squadre in Europa. Volevamo il passaggio agli ottavi e lo abbiamo ottenuto grazie a una grande partita a Lisbona. Non abbiamo pensato alla Dinamo Kiev, volevamo vincere e già nel primo tempo siamo stati pericolosi. Nel secondo tempo poi abbiamo sbloccato la gara, è stata una vittoria meritata. Voglio ringraziare i nostri tifosi che anche ieri sono stati grandi. Non ho una preferita da affrontare agli ottavi, tutte le squadre sono forti. Ora per un paio di settimane non dobbiamo pensare alla Champions ma concentrarci sul campionato”.

5^ Torneo dell’amicizia-Smart Games una vittoria targata dai gemelli del gol,8-4 al Mangiafuoco

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I Migliori in campo: Alex Desiato saracinesca Vito Impagliazzo e Davide Spera: i gemelli del gol
I Migliori in campo: Alex Desiato saracinesca
Vito Impagliazzo e Davide Spera: i gemelli del gol

Ischia. Lo Smart Games continua a volare in classifica e mantiene il secondo posto. Nella quinta giornata di campionato, i biancorossi asfaltano il Mangiafuoco per 8-4. Tre punti fondamentali ai fini della classifica,e una vittoria targata dai gemelli del gol: Davide Spera e Vito Impagliazzo,entrambi autori di un poker di reti. La squadra del suo Filoso-Vicidomini deve rinunciare ancora una volta agli infortunati Staiano e Abbandonato,con quest’ultimo che dovrebbe rientrare tra una settimana. Tra i pali Desiato,non a caso uno dei migliori in campo,bravo a neutralizzare un tiro libero sul finire del secondo tempo. In difesa Tedeschi e Di Meglio con Spera a Impagliazzo in avanti. In panchina Silvestro e Cosimato. Dopo appena 30” il Mangiafuoco trova il gol del vantaggio con Alfredo Rosi,che di astuzia sfrutta un errore delle retroguardia difensiva avversaria,si presenta a tu per tu con Desiato e batterlo per lo 0-1. Lo Smart Games è una squadra che entra in partita dopo pochi minuti dal fischio d’inizio,infatti al 4′ Impagliazzo riceve palla e con un sinistro potente batte il portiere e trova il gol del pari. I padroni di casa aumentano il ritmo di gioco,ed infatti e proprio il numero 33 Spera che al 10′ si fa trovare pronto all’appuntamento sotto porta,su una respinta corta del portiere avversario,e ribalta il risultato sul 2-1. Al 15′ lo stesso Spera,realizza un gol da cineteca: lancio lungo di Di Meglio dalla retroguardia,aggancio perfetto dell’attaccante che di sinistro fulmina l’estremo difensore,per il 3-1. Dopo 2′ Spera trova la tripletta: triangolazione perfetta nello stretto con Impagliazzo, e tap-in vincente per il 4-1. Al 20′ la coppia dei gemelli del gol,dimostra di essere devastante: Spera ricambia l’assist, servendo Impagliazzo per il 5-1. Gli ospiti sul finire del primo tempo,accorciano le distanze con Verde. La prima frazione di gioco si conclude sul risultato di 5-2 per gli ex Colchoneros. Nella ripresa,i primi dieci minuti di gioco le due formazioni in campo si studiano con timide occasione da gol. Al 11′ ancora Impagliazzo riceve palla e lascia partire un conclusione precisa che batte Scielzo, che vale il 6-2. Lo Smart Games non deve far altro che controllare il risultato della partita. Al 18′ Impagliazzo sigla il 7-2, ed è  il primo della coppia dei gemelli del gol a trovare il poker. Nel finale il Mangiafuoco con Albenau,trova il 7-3 su un tiro libero e poi il 7-4,su una deviazione sfortunata per l’autorete di Di Meglio. A chiudere definitivamente il match è Spera che riceve su una rimessa laterale e trova il gol del definitivo 8-4,realizzando anche lui il poker. Nel prossimo turno lo Smart Games affronterà il Nevada Abbigliamento,match in programma venerdì 9 dicembre alle ore 22:15.

Di Simone Vicidomini

Circumvesuviana: ancora un blocco dei treni sulla Napoli-Sorrento

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Ancora gravi disagi per gli utenti della Circumvesuviana: alcuni tronchi, provenienti dai boschi sovrastanti le Antiche Terme, sono caduti sui binari della tratta Napoli-Sorrento nei pressi della stazione Castellammare Terme.

La conseguenza è stata quella ormai nota agli utenti della rete: interruzione della circolazione dei treni su tutta la tratta. La causa, stando a quanto si apprende, è dovuta all’inciviltà di alcuni cittadini che, in previsione del grande falò dell’Immacolata (domani, 8 dicembre), non si fanno scrupoli a procurarsi la legna da ardere dagli alberi presenti sul crostone.

Visto il pericolo, la circolazione ferroviaria sull’intera tratta è stata interrotta per consentire ai vigili del fuoco di accertare la sicurezza di tutto il crostone sovrastante.

Nel frattempo, il personale Eav – la società che gestisce la Circumvesuviana – provvede alla rimozione dei tronchi dai binari ma, intanto, la linea restava bloccata ed i passeggeri sono così stati costretti a scendere a Castellammare per proseguire poi, in direzione Sorrento, sui bus messi a disposizione dall’azienda.

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Circumvesuviana
Azienda
La Circumvesuviana Srl era l’azienda di trasporto pubblico locale che dal 2001 al 2013 gestì il servizio ferroviario urbano e suburbano nel quadrante orientale della città metropolitana di Napoli, … Wikipedia

Roberto, il precario del No

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Roberto: giardiniere, barista, operaio in una fabbrica di giocattoli, magazziniere in un ospedale, educatore e vice-sacrestano in parrocchia.

Vita – senza miracoli – di Roberto, 43 anni di cui 25 vissuti da precario, costretto a campare soprattutto grazie alla pensione dei genitori. Due certezze: al Referendum ha votato No, se avesse avuto un lavoro avrebbe votato Sì.

Il racconto di Mattia Feltri.

“Dai volantini al giardinaggio: 25 anni da precario. Avessi un lavoro avrei votato Sì”

Roberto, 43enne di Milano costretto a vivere con la pensione dei genitori

MILANO – «Mi chiamo Roberto Montino, ho 43 anni, e sono precario da venticinque». Dove vive? «Qui a Milano, in zona Romolo, insieme con i miei genitori». Che lavori ha fatto nella vita?«Il primo impiego è stato nel ’91, barista in una pasticceria di Porta Romana, poi all’Associazione Arcobaleno dove assemblavo giocattoli, poi lo scaffalista in un supermercato, il magazziniere all’ospedale San Luca, volantinaggio, l’educatore in parrocchia, il vicesacrestano cioè allestivo la messa e aprivo e chiudevo la chiesa, ho caricato e scaricato i camion della Caritas, ho aiutato Giovanni Toti in campagna elettorale, ho fatto lo scrutatore, il rappresentante di lista, l’ascensorista e sono stato all’ufficio smistamento lettere per i programmi di Mike Bongiorno. Mai a tempo indeterminato. Sicuramente dimentico qualcosa. Infine ho lavorato per una cooperativa nella manutenzione del verde ed è il mestiere che mi piace di più perché ho un attestato da vivaista».

SENZA OCCUPAZIONE  

Lo ha lasciato? «Ho preso una pausa perché guadagnavo 14 euro al giorno per quattro ore che diventavano cinque o sei, per cinque giorni la settimana». Fanno trecento euro al mese. «Anche meno. Forse a gennaio riprendo, perché non è lo stipendio a spaventarmi. Certo, è pochissimo, ma mi basterebbe se fossi assunto a tempo determinato perché almeno potrei programmare la vita su un’entrata certa». Che cosa fanno i suoi genitori? «Sono pensionati. Mio padre era grafico pubblicitario, mia madre impiegata in un ufficio marketing. Mia madre mi passa sette euro al giorno, mio padre quando può altri tre o quattro. Quando ho comprato un pacchetto di sigarette ho già speso metà della mia somma».

VITA DA EMARGINATO  

Siamo in un bar vicino alla fermata Romolo, periferia sud di Milano. Ogni tanto a Roberto si arrossano gli occhi. Ha una ragazza? «Ne frequento una da quattordici anni». Vorrebbe andare a vivere con lei? «No, no, adesso vorrei soprattutto dare una soddisfazione ai miei genitori. Non gliene ho mai data una. Vorrei un lavoro, così sarebbero più sereni e orgogliosi di me». Esce alla sera? «Mai. Torno a casa alla intorno alle diciannove, ceno e spesso vado subito in camera mia. Io non sono in grado di offrire un caffè a un amico. Uscire alla sera significa spendere venti euro come niente». Al cinema? «Non ci vado da vent’anni, penso. E nemmeno alla stadio». Di che squadra è tifoso? «Del Milan. Quando ero ragazzino, mio padre lavorava per il Milan. Avevo l’abbonamento al secondo anello. Erano i tempi di Gullit, Van Basten e Rijkaard. Mio padre ha l’abbonamento via cavo, vedo la partita in tv».

LA RABBIA CONTRO L’EURO  

Vacanze? «Sono andato l’anno scorso in Romania con la parrocchia, abbiamo portato vestiti e giocattoli in un campo rom. Dormivo in una stanza con cinque o sei ragazzi rom, ragazzi meravigliosi. Mi è piaciuta la Romania. Al ristorante mangiavamo e bevevamo e pagavamo dieci euro. Ecco, io odio l’euro. Con la lira pagavo un pacchetto di sigarette duemila e cinquecento lire, adesso cinque euro, cioè diecimilalire. Quale inflazione può quadruplicare i prezzi in quindici anni?». Per chi vota? «Non mi va di parlare di politica». Le piacciono Grillo e Salvini? «Lasciamo perdere». Loro sono contro l’euro… Mi dica almeno che cosa ha votato al referendum. «Ho votato No». Perché? «Perché la Costituzione va bene così». Se avesse trovato un posto di lavoro, avrebbe votato Sì? «Penso di sì». Che c’entra il suo lavoro con la Costituzione? «Se avessi un lavoro fisso, e tutta l’economia andasse meglio avrei fatto in modo che Renzi non si dimettesse». Che colpe ha Renzi? «È proprio questo mondo che non mi piace. Vedo troppe differenze fra ricchi e poveri. C’è chi spende e spande oltre ogni necessità o desiderio, e gente che vive sulla strada di carità. Come è possibile tollerarlo? Qualche giorno fa ho dato trenta centesimi a un senza tetto e lui mi ha detto che Dio ti benedica e gli ho detto che benedica te, che hai più bisogno di me. A me non sembra così difficile fermarsi a pensare ogni tanto».

NESSUNA ASPETTATIVA

Roberto, lei ascolta musica? «Sì, ho una collezione di qualche centinaio di sigle di telefilm e cartoni animati degli anni Settanta, Ottanta e Novanta». Dove la ascolta? «Nel telefonino». Non ha un amplificatore? «No». Un computer? «No». Cosa fa tutto il giorno. «Mi alzo presto alla mattina, faccio commissioni per delle persone che mi danno la mancia». Non ha altre passioni? «Le fiction, The Mentalist, Bones, questo genere». Non vorrebbe figli? «Non ci penso». Non ha un sogno? «Vorrei dare una soddisfazione ai miei genitori, che forse non gliel’ho mai data». Me lo ha già detto. «Sì, ma loro sono i miei genitori adottivi. Mi hanno adottato quando avevo due mesi. Mia madre, quella biologica, mi ha dato il nome Roberto ma non l’ho mai conosciuta, né lei né mio padre e non ho voglia di conoscerli. Sono così grato a mamma e papà, quelli veri, quelli che amo, quelli adottivi, che davvero vorrei tornare a casa e dire: ho trovato un lavoro, ho una busta paga. Invece mi offrono tirocinii, e non capisco: è un tirocinio per prepararmi a un lavoro o è un tirocinio a vita?». Quando parlavo di sogno intendevo proprio un sogno, un viaggio New York, un attico in centro a Milano. Chiuda gli occhi e sogni. «Sogno di essere una persona più considerata».

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Sconcerti: “Impressionante, Sarri ricorda Guardiola: è una squadra che gioca, non come la Juve”

Sconcerti: “Impressionante, Sarri ricorda Guardiola: è una squadra che gioca, non come la Juve”

Scrive Mario Sconcerti nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: Gran bella squadra il Napoli e forte dimostrazione di altezza europea. È giusto parlare del calcio di Sarri, delle sue geometrie semplici, basate su un calcio al massimo con due tocchi di palla, ma giusto anche dire che per portarlo a questi livelli serve una completezza tecnica che pochi hanno. Il Napoli è una grossa realtà ora che ha ritrovato corsa e smaltito il vuoto lasciato dall’infortunio di Milik. Le manca un’ultima cosa, una continuità di rendimento più decisa, ma questa prima fase (non impossibile) di Champions ha comunque raccontato una squadra diversa, molto europea, adatta a un torneo dove nessuno può chiudersi troppo. È raro vedere una partita così veloce, il Benfica è un piccolo Napoli, può correre perché sa controllare il pallone. Ma la dimostrazione di sicurezza del Napoli ha fatto impressione. Ho visto a tratti qualcosa di Guardiola nell’insistenza tra corsa e qualità. Proprio Guardiola con il suo City può essere uno degli avversari negli ottavi, così come il Paris Saint Germain, ma non avrei troppa paura. Questo Napoli è l’opposto della Juve, ha giocatori che fanno gioco mentre la Juve ha giocatori che fanno sostanza, ma in Europa non c’è ancora l’abitudine a una qualità così intensa. Ci sono pause, transizioni, flessioni. Ci sono spazi per una squadra nuova come il Napoli. Non si tratta di vincere tutto, ma di esserci, di non dover temere niente a priori. Colpisce la libertà di Insigne dopo che si è tolto il pensiero di non essere riserva. La completezza di Hamsik, oramai tra i migliori cinque centrocampisti europei. La lucentezza di Mertens e Callejon, la forza di Koulibaly e la sapienza ordinata di Ghoulam, anche lui tra i migliori nel suo ruolo così sofisticato nel calcio di oggi. Forse esagero, l’impressione della diretta a volte è una spinta pericolosa. Ma il successo di Lisbona è arrivato con una tale chiarezza che è difficile darle confini.

Corbo: “Gabbiadini non è bocciato, si è reso utile”

“Insigne? Il monello napoletano si accredita fantasista…”

Scrive Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica: Buongiorno Europa, il Napoli c’è. Com’è facile amare Kiev, dall’Ucraina in Portogallo, da Est arrivano le notizie che solo due grandi, oneste squadre hanno finto di ignorare. Hanno giocato con coraggio e paura, con ambizioni e qualche tremore, senza calcoli né complicità. Nel primo tempo, tutta la sfida si muove su una fascia orizzontale di 30 metri, plausibili le imprecisioni in spazi così stretti. Ma la ripresa rende giustizia al Napoli e al suo finalmente riconoscibile tecnico. Il Benfica punta sulle zone esterne: a destra è più insidioso, perché si muovono uno dopo l’altro Semedo e Salvio, con evidente disturbo al Napoli. Deve raddoppiarsi il minuto Insigne, più generoso che elegante. Sul versante opposto si prodiga anche Callejon, avendo un rispettabile dirimpettaio, Almeida. Che però si fida troppo di Callejon, forse non lo conosce, perché prima l’irriducibile spagnolo crea un blocco con Allan, poi troverà anche l’attimo per segnare, visto Almeida?

Mai fidarsi di giocatori solidi come locomotive e insospettabili nello sprint, uomini non conoscono difficoltà, pause, insidie. Callejon nella ripresa diventa protagonista con Insigne, quando dopo una dozzina di minuti Sarri indovina il cambio. In parallelo, Vitoria esclude Guedes sbiadito ricordo della gara di andata, attaccante subito intimorito da Koulibaly. Koulibaly supera nel confronto Albiol, che si distrae sul gol di Jimenez. Il Benfica inserisce l’innocuo Rafa Silva. Ma è il cambio di Sarri che conta. Il Napoli ritira Gabbiadini, che non deve sentirsi bocciato. Nei momenti cruciali ha partecipato alla manovra e talvolta tirato. L’inserimento di Mertens è tempestivo. Coincide con uno squilibrio tattico del Benfica che perde quota: rimane alto ma non rientra subito, lasciando metà campo scoperta. Per gli scattisti del Napoli è agevole conquistare la profondità. Mertens appena tocca palla indovina l’assist per Callejon che porta il Napoli in vantaggio. Si eleva di nuovo Insigne, che rileva la fascia di capitano da un Hamsik ridimensionato e sostituito. Il monello napoletano si accredita fantasista di livello internazionale. A Lisbona, capite? Dove il Benfica vanta 35 scudetti e due Coppe dei Campioni, giustificati i timori iniziali, esaltante la vittoria. Sarri completa la sua direzione con rilevanti novità: la squadra svetta negli spazi ampi anche di rimessa dominando il campo, indovina il cambio e il tempo, presenta all’Europa anche Rog, per molto tempo nascosto. Ma questa è un’alta storia che non conta più nulla.

Serata di musica e solidarietà a Castellammare di Stabia

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Cat Girace & The Social Guitar Project 

Si terrà l’8 dicembre nella Chiesa del Gesù a Castellammare di Stabia (ore 20:00; ingresso gratuito) un concerto di musica classica e leggera, che vedrà come protagonisti i ragazzi del Social Guitar Project di Cat Girace: si tratta di uno dei coinvolgenti show del chitarrista stabiese a cui prenderanno parte ben 50 chitarre che si esibiranno all’unisono, accompagnate dai valenti musicisti della band del Sgp e, come sempre, con il pregevole intervento del team vocalist di Cat Girace composto da giovani cantanti selezionati tra le migliori promesse del panorama stabiese e non .

Quest’anno il concerto sarà impreziosito dalla partecipazione del soprano Lucia Janniello accompagnata dall’organo suonato dal maestro Ferdinando Russo.

Anche in questa occasione sarà abbinato al concerto del Social Guitar un fine benefico: l’evento permetterà di raccogliere fondi per la realizzazione e la promozione dell’oratorio del centro antico, su volontà di Don Michele di Martino, vero e proprio punto di riferimento – da sempre – per Cat e i suoi ragazzi; la raccolta sarà effettuata attraverso una lotteria (i biglietti saranno acquistabili prima e durante il concerto in Chiesa) con estrazione di premi a fine serata.

La serata sarà condotta da Paola de Martino e Maria Cristina Napolitano, due giovani archeologhe che durante lo svolgimento del concerto illustreranno le ricchezze storico-artistiche presenti nella Chiesa di Gesù e Maria, vera e propria perla di bellezza del centro storico di Castellammare.

Durante la serata sarà presentato il nuovo corso di chitarra targato Social Guitar Project che partirà a gennaio presso la  Chiesa dellaStarza.

Fondi pubblici per Mps: 15 miliardi dal Salvastati

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Il piano B del Tesoro per risolvere il problema banche, a cominciare da Mps, è sui tavoli della Commissione europea. Ora che la situazione politica è precipitata, per evitare che quella finanziaria la segua, il ministro dell’Economia Padoan è pronto a chiedere un prestito da 15 miliardi all’Europa attraverso l’intervento del fondo Esm.

Padoan chiederà all’Ue un prestito per salvare Mps e gli altri istituti

Pronto un decreto per l’intervento del fondo Esm. Volano le Borse: Milano in testa

ROMA – «Fino al referendum solo buone notizie…». La battuta raccolta quest’estate nei corridoi di via XX settembre spiegava bene perché il 4 dicembre sarebbe stato uno spartiacque. Il piano B del Tesoro per risolvere drasticamente il problema banche è sui tavoli della Commissione europea da mesi, ma finora era prevalsa la ragion politica. Il caso Etruria, le pesanti conseguenze sui soci della trasformazione delle due popolari venete in società per azioni, il timore di dover rispondere all’opinione pubblica del salvataggio di una banca toscana.

Finché ha potuto, Matteo Renzi ha rinviato il redde rationem sapendo che il costo della decisione sarebbe stato troppo alto, a partire dal taglio delle obbligazioni subordinate come previsto dalle nuove regole Ue. La vittoria del no e le dimissioni hanno fatto piazza pulita delle incertezze. Non c’è solo Mps, distrutta da anni di malgoverno e con il più alto tasso di crediti deteriorati d’Europa. Il tentativo di Jp Morgan di trovare una soluzione di mercato sta naufragando sotto i colpi dell’incertezza politica e la richiesta del numero uno Marco Morelli di avere dalla Banca centrale europea il sì ad una ulteriore dilazione del piano non andrà in porto. Del resto la lista degli istituti in difficoltà è lungo: le già citate Popolare di Vicenza e Veneto Banca, finora tenute in vita dal Fondo Atlante.

E poi Etruria, Banca Marche, Carichieti, Cariferrara, di fatto fallite un anno fa e rimaste invendute. E ancora Ubi, con troppi crediti deteriorati per potersi fare carico dell’acquisto delle suddette banche, o il caso Carige. Insomma, un intervento dello Stato per mettere in sicurezza l’intero sistema è inevitabile. Il mercato ci crede, e non a caso ieri la Borsa di Milano e i titoli bancari sono volati.

Ma il solo salvataggio di Siena sarebbe come chiudere una falla in una vasca piena di buchi. Il decreto a cui lavora il Tesoro vale ben di più dei tre-cinque miliardi invocati al mercato per Siena, e al momento non prevede l’intervento diretto dello Stato, bensì quello dell’Europa attraverso il fondo Salva-Stati Esm. La cifra in ballo indicata da due fonti concordanti del Tesoro è di 15 miliardi di euro.

Lo schema è quello applicato dalla Spagna nel 2012 per evitare il crac degli istituti iberici e che il governo Monti rifiutò, preoccupato di non dare fiato alle trombe del grillismo. Allora l’Europa sborsò quaranta miliardi che furono trasferiti a un Fondo nazionale. La richiesta italiana vale meno della metà di quello spagnolo, e di per sé conferma la delicatezza della scelta. I fondi dell’Esm sono formalmente un prestito e per questo comportano la firma di un accordo con l’Europa che impone quelle che nel gergo tecnico si chiamano «condizionalità».

Nel caso della Spagna riguardarono il risanamento e la governance delle banche oltre alle scelte di politica economica: al governo Rajoy fu chiesto di rispettare un obiettivo di deficit per il 2014 del 2,8 per cento. All’Italia, già sotto osservazione per la manovra 2017, potrebbe costare la richiesta di una correzione o quantomeno di una legge di bilancio nel 2018 ben più severa di quella approvata quest’anno. Ecco perché – così si racconta nei palazzi – per dare il senso dell’impegno il decreto dovrebbe essere varato dal nuovo premier e solo dopo il sì al bilancio. O entro il 18 dicembre, data entro cui la Popolare di Bari deve trasformarsi in spa e contro la quale c’è una potente lobby guidata dal presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia; in ogni caso entro la fine dell’anno, perché dopo di allora la Bce non concederà più dilazioni per Etruria.

Come allora, nel decreto ci dovrebbero essere garanzie per gli obbligazionisti subordinati, che verrebbero almeno in parte rimborsati. Chiudere l’accordo con Bruxelles non sarà facile, anche se la storia spagnola ci racconta una verità meno amara: Rajoy se ne guardò bene dal rispettare le richieste europee e il deficit risultò il doppio di quello promesso.

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lastampa/Padoan chiederà all’Ue un prestito per salvare Mps e gli altri istituti ALESSANDRO BARBERA

Diawara, quanta tranquillità!

Diawara, quanta tranquillità!

Il migliore in campo, ieri sera sul terreno di gioco del Da Luz di Lisbona, contro il Benfica, è stato sicuramente l’attaccante belga Dries Mertens che, pochi minuti dopo essere entrato, ha fornito a José Callejon il pallone dello 0-1 e poi ha firmato il gol della qualificazione con un destro molto angolato. Ma tra i più positivi, tra gli uomini di Maurizio Sarri, c’è sicuramente anche Amadou Diawara. Il centrocampista 19enne ex Bologna ha disputato un’ottima partita, come indica il sette in pagella del Corriere dello Sport: “Tanti palloni sporchi, ma proprio parecchi, che deve domare. Qualche erroraccio genera ripartenze ma ci pensa poi lui a rimediare. E’ un bambino ma con una personalità…

Gabbiadini in rottura col Napoli e con Sarri, gli ottavi valgono 30mln da investire

I dettagli

Questo uno stralcio dell’editoriale proposto in prima pagina dall’edizione odierna del Corriere dello Sport: “Anche il Napoli entra negli ottavi di Champions tenendo alto l’onore del calcio italiano. Doveva essere una partita terribile per la squadra di Sarri, invece il crollo del Besiktas a Kiev (complimenti alla lealtà degli ucraini, già ultimi) ha regalato tranquillità. Gli manca ancora il gol di Gabbiadini, che sembra in rottura con il club e con l’allenatore. Considerando che gli ottavi valgono una trentina di milioni, De Laurentiis dovrà decidere se investire a gennaio su un grande attaccante per consentire a Sarri di lottare in Italia e in Europa”.