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Fisco: Unimpresa, in triennio 2017-2019 pressione al 42,2%

Rapporto dell’associazione sulle Entrate dello Stato che complessivamente sfonderanno il muro degli 800 miliardi: Stangata fiscale da 75 miliardi nel triennio. Gettito tributario da 493 miliardi del 2016 a 530 del 2019 (505 miliardi nel 2017 e 518 nel 2018). Pressione fiscale in aumento al 42,2%

Tra il 2017 e il 2019, la pressione fiscale si attesterà al 42,2% superiore al 42,1% stimato dal governo per l’anno scorso. Una crescita provocata da una stangata fiscale da oltre 75 miliardi di euro: nel triennio in esame le  tasse cresceranno costantemente, passando dai 493 miliardi del 2016 ai 505 miliardi del 2017, ai 518 miliardi del 2018 e ai 530 miliardi del 2019. Sono le imposte indirette (la principale è l’Iva) che “garantiranno” il maggior gettito aggiuntivo conun aumento complessivo di 80,5 miliardi; le indirette cresceranno di 3,3 miliardi, mentre caleranno di 8,3 miliardi gli altri tributi in conto capitale. E le entrate generali dello Stato sfonderanno il muro degli 800 miliardi. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale sono destinati a salire anche i versamenti allo Stato per contributi sociali e previdenziali: l’incremento sarà di quasi 33 miliardi.

Secondo l’analisi dell’associazione, realizzata sulla base dei dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, il totale delle entrate tributarie si attesterà a quota 493,1 miliardi alla fine del 2016; di questi, 248,2 miliardi sono le imposte dirette (come Irpef, Ires, Irap, Imu), 240,9 miliardi le indirette (come Iva, accise, registro) e 3,8 miliardi le altre in “conto capitale”. Si tratta di una voce del bilancio pubblico che salirà a 505,8 miliardi nel 2017 (rispettivamente 245,8 miliardi, 258,4 miliardi e 1,6 miliardi), a 518,1 miliardi nel 2018 (rispettivamente 247,8 miliardi, 269,3 miliardi e 831 milioni), a 530,9 miliardi nel 2019 (rispettivamente 254,3 miliardi, 275,7 miliardi e 841 milioni). Complessivamente, considerano la variazione di ciascun anno del triennio in esame rispetto al 2016, l’aumento delle entrate tributarie nelle casse dello Stato sarà pari a 75,5 miliardi: le imposte dirette cresceranno di 3,3 miliardi, le indirette di 80,5 miliardi e le altre si ridurranno di 8,3 miliardi.

Cresceranno anche le entrate relative a contributi sociali (previdenza e assistenza): dai 219,6 miliardi del 2016 si passerà ai 222,3 miliardi del 2017, ai 230,1 miliardi del 2018, ai 239,5 miliardi del 2019. L’incremento complessivo sarà pari a 32,9 miliardi. In salita, poi, anche le altre entrate correnti per 2,3 miliardi. Ne consegue che il totale delle entrate dello Stato aumenterà di 110,3 miliardi: dai 786,2 miliardi del 2016 si passerà agli 800,8 miliardi del 2017, agli 821,9 miliardi del 2019 e agli 846,1 miliardi del 2019.

Nessuna variazione positiva per la pressione fiscale. Il totale delle entrate dello Stato rispetto al prodotto interno lordo si è attestato al 42,6% nel 2016 per poi passare al 42,8% nel 2017, al 42,7% nel 2018 e 2019. Il quadro non migliora nemmeno se si osserva il dato “epurato” del bonus da 80 euro introdotto a partire dal 2014 e contabilizzato, ai fini del bilancio pubblico, come uscita e non come minore entrata: la pressione fiscale (al netto, dunque, degli 80 euro), raggiunta quota 42,1% alla fine del 2016, salirà al 42,2% per tutto il triennio 2017-2019.

 

Porto, Giglio (Confapi): più competitività su traffico container

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La vicepresidente Giglio: «Spirito apra scalo a investitori internazionali»

Antonella Giglio, vicepresidente Confapi Napoli: «Restituire la competitività al porto di Napoli lavorando, soprattutto, sul traffico container e sulle procedure di assegnazione delle concessioni per aprire a investitori nazionali e internazionali».

«Al neo presidente Spirito e a tutto il comitato di gestione dell’Autorità portuale gli auguri di buon lavoro – ha aggiunto –. Lo scalo napoletano è la più grande azienda della regione e dev’essere gestita secondo criteri d’impresa che creino valore e soprattutto occupazione».

«Il porto di Napoli ha perso moltissimo in questi tre anni di commissariamento non solo sul fronte commerciale ma anche su quello cruises – ha concluso la numero due dell’associazione imprenditoriale partenopea –. Se il sito non diventa “attrattivo” per costi e servizi su scala mondiale, perderemo quella leadership che la posizione geografica e la storia ci hanno consegnato finora e che, purtroppo, non siamo riusciti a consolidare».

Napoli, 5 gennaio 2017

UFFICIALE – El Kaddouri impegnato in Coppa d’ Africa con il Marocco

Una convocazione inaspettata per Omar El Kaddouri. Il ct del Marocco, negli scorsi giorni, aveva fatto pensare ad una sua esclusione dato lo scarso utilizzo nel club. Alla fine anche lui prenderà parte alla 31esima edizione della Coppa d’ Africa.

Koulibaly, Ghoulam ed El Kaddouri convocati per la Coppa d’Africa 2017. I tre azzurri parteciperanno rispettivamente con il Senegal, l’Algeria e il Marocco alla 31esima edizione che si svolgerà in Gabon dal 14 gennaio fino al 5 febbraio.

Il Senegal debutterà domenica 15 gennaio contro la Tunisia. L’ Algeria incontrerà lo Zimbabwe sempre il 15 gennaio, mentre il Marocco esordirà contro il Congo il 16 gennaio.

Senegal e Algeria sono nello stesso girone (B), quindi Koulibaly e Ghoulam si affronteranno in una sorta di “derby azzurro” il 22 gennaio per la terza giornata”.

Da sscnapoli.it

Gabbiadini, la sorella: “Manolo deve cercare di stare tranquillo, arriverà il suo momento”

Gabbiadini, un cognome che vale per due. Per Melania e Manolo, sorella e fratello figli di un felice destino, segnato indiscutibilmente da un grande talento, che li ha portati fino in serie A. Lei classe ’83, lui classe ’91. Entrambi attaccanti. Incredibilmente umili. Vicini. Belli anche per questo. E se il 2016 ha portato alla numero 8 dell’Agsm Verona soddisfazioni importanti come un buon percorso tra Campionato e Champions, la qualificazione all’Europeo 2017 in Olanda e la conquista del prestigioso Pallone Azzurro, l’anno da poco archiviato è stato meno clemente con Manolo con sempre meno spazio nel Napoli, in cerca di serenità, di rinascita. Magari, in futuro, anche in attesa di una convocazione di Ventura.

Un 2016 dai due volti per lui, mentre “per me il 2016 è stato davvero un anno importante – ha esordito Melania Gabbiadini – Abbiamo raggiunto l’obiettivo di poterci andare a giocare l’Europeo che tanto volevamo e non potevamo chiedere di meglio. Il premio appena conquistato, il Pallone Azzurro, mi ha sicuramente reso molto felice. Rappresentare l’Italia anche in questo senso è bellissimo. Manolo è molto contento di questi miei traguardi. Mi segue su tutto. Sempre”. Trascinatrice. Sempre pronta a lasciare il segno, firmando reti di peso in Nazionale e con il proprio club, con cui ha già realizzato, nel campionato in corso, cinque reti in otto partite disputate.

Per Manolo, invece, due gol in dodici gare di Serie A con la maglia del Napoli. Uno score decisamente al di sotto delle aspettative, forse troppo severo. Il tutto reso meno amaro dal primo goal in Champions League, arrivato contro il Besiktas. “Non è stato un anno facile per mio fratello – continua Melania – ma purtroppo questi momenti, in particolare nell’ambiente maschile, ci sono e lui è sicuramente capace di gestire le difficoltà che gli si presentano. Quello che ci si può dire, nei nostri discorsi, è che Manolo deve cercare assolutamente di stare tranquillo e sereno perché prima o poi con la voglia che ha e il lavoro che ogni giorno fa, arriverà il suo momento. Quello buono, felice”.

E a De Laurentiis offerte sono già arrivate. Con il Wolfsburg pronto a sborsare 20 milioni con bonus compresi, e il Southampton che mostra interesse nei confronti del giocatore e lo monitora. “Quello che voglio augurare a mio fratello – conclude Melania Gabbiadini – è di trovare un ambiente dove possa stare bene, sereno e felice. Non so se alla fine davvero andrà via da Napoli. Ma quello che vorrei per lui è benessere mentale, a prescindere dai colori con cui gioca”.

Da gianlucadimarzio.com

Ass. Borriello: “I lavori in tribuna stampa dureranno circa 40 giorni, normale qualche disagio per i giornalisti”

Ciro Borriello, Assessore allo Sport del Comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli . Ecco quanto evidenziato:

 
“In tribuna stampa  i lavori procedono  in maniera spedita. Vi sarà per un po’ una capienza ridotta, è normale che si verifichi qualche disagio per alcuni giornalisti. A tal proposito martedì ci sarà una riunione con il direttore dei lavori e con il presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, Mario Zaccaria. Si cercherà la soluzione migliore per ovviare alle difficoltà presenti in questo periodo. Lavori che dureranno circa una quarantina di giorni. Poi a metà gennaio sarà la volta degli spogliatoi”.

Riparte la stagione, domani la Juve Stabia si allenerà al Menti

Il via alla seconda parte della stagione

Le festività natalizie sono terminate, la lunga sosta di campionato non ancora, ma non sarà una befana di riposo per le vespe che nella calza troveranno il nuovo via e la prima seduta di allenamento del nuovo anno. Era dalla gara con i Melfi che la Juve Stabia allenata da Gaetano Fontana non si ritrovava, anche se sono stati assegnati i ‘compiti a casa’ con i calciatori che hanno seguito in strutture private un piano di lavoro specifico.

Si comincerà a fare sul serio, si tornerà a lavorare sodo per preparare al meglio quella che sarà la ripresa del campionato con il Monopoli. Intanto il mercato è in corsa con i big dichiarati incedibili dal club del patron Manniello mentre altri sono pronti a partire.

 

Chiriches in gruppo e palestra per Hysaj: il report da Castel Volturno

Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castel Volturno.

Gli azzurri preparano il match contro la Sampdoria al San Paolo, anticipo dell’ultima giornata del girone di andata di sabato 7 gennaio alle ore 20,45.

La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente lavoro di possesso palla. Chiusura con partitina a campo ridotto.

Palestra per Hysaj alle prese con uno stato influenzale.

Chiriches ha lavorato in gruppo.

Milik e Pavoletti hanno lavorato insieme svolgendo le rispettive tabelle di recupero tra palestra e campo.

Domani allenamento di pomeriggio.

Da sscnapoli.it

L’influenza ha messo a letto 2milioni di italiani. I sintomi: tosse, mal di gola e febbre alta

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L‘ influenza ha messo a letto 614mila italiani la scorsa settimana e questo porta a quasi due milioni (1.947.000 per la precisione) gli ammalati dall’inizio dell’epidemia. I dati aggiornati del Rapporto Influnet dell’Istituto superiore di sanità (relativi alla settimana dal 26 dicembre al 1 gennaio) confermano che è in forte aumento l’attività virale e che la curva epidemica delle sindromi influenzali anticipa l’ascesa rispetto alle precedenti stagioni.


Anziani e bambini i più a rischio
“Quest’anno l’influenza è in anticipo di tre settimane sulle precedenti stagioni – spiega Cateriza Rizzo, medico epidemiologo dell’Iss- l’altro aspetto importante da mettere in evidenza è che il virus quest’anno colpisce in maniera severa soprattutto la popolazione anziana. Bisogna fare molta attenzione agli anziani, evitare di contagiarli, perché sono particolarmente a rischio”. Tra gli over 64 l’incidenza del virus è raddoppiata rispetto alla settimana precedente. Complessivamente il valore dell’ incidenza totale è pari a 10,12 casi per mille assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 27,60 casi per mille assistiti, tra 5-14 anni l’incidenza è 14,19, tra 15-64 è 9,28, per gli individui di età pari o superiore a 65 anni l’incidenza è 6,34 casi per mille assistiti.

Un’annata intensa
“Sarà un’annata intensa, secondo quanto era stato previsto – commenta il virologo – questo perché è presente la variante A H3N2 Hong Kong che è già prevista nel vaccino, ma bisogna considerare che si è abbassata la quota dei vaccinati tra i soggetti a rischio, a causa di un atteggiamento negativo verso i vaccini che persiste da qualche anno”. Il numero degli ammalati dipenderà anche dall’andamento delle temperature. “Se resteranno rigide, l’influenza si diffonderà in maniera più consistente – spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Milano – in presenza di sbalzi termini, invece, saranno favoriti i virus cugini”, cioè le sindromi parainfluenzali. Sono attesi tra i 6 e i 7 milioni di malati, circa due milioni in più rispetto alla scorsa stagione.

Il picco al ritorno a scuola
Secondo Pregliasco, il picco dell’influenza arriverà alla fine delle vacanze di Natale, con il rientro dei bambini a scuola. “La curva influenzale crescerà per altre due-tre settimane – spiega il virologo – poi comincerà la decrescita che durerà un periodo analogo. L’influenza continuerà a darci fastidio fino alla fine di febbraio”. I consigli per ridurre il contagio sono quelli dettati dal buon senso: lavarsi bene le mani, vestirsi a strati e soprattutto evitare gli sbalzi termici.

I sintomi: tosse, mal di gola e febbre alta
I sintomi sono più o meno i soliti: infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alla articolazioni. Tutte cose che la passata stagione hanno fatto passare in media sei giorni a letto a chi è stato colpito all’influenza. Ma che ogni anno, secondo stime dell’Iss, provocano la morte di ottomila persone, soprattutto anziani, per le complicazioni, come polmonite e broncopolmonite, insorte dopo aver contratto il virus. Ma non c’é solo il virus influenzale: il fatto di essere vaccinati non esclude che nei mesi freddi si possa incorrere in infezioni respiratorie anche gravi in quanto altri agenti patogeni respiratori (virali e batterici) sono i responsabili di oltre il 30% degli eventi, soprattutto tra i bambini. Per la terapia dei pazienti e ai fini epidemiologici, auspicano i microbiologi, è importante che si arrivi alla precisione diagnostica che viene condotta nei laboratori di Microbiologia clinica. Da alcuni lavori di ricerca condotti nei dipartimenti di Microbiologia degli ospedali di Torino, Napoli, Milano e Roma, che sono stati presentati a Rimini al XLV Congresso nazionale Amcli, emergono dati interessanti:

  • si conferma una notevole presenza di virus respiratori sinciziali nei bambini sotto i 5 anni
  • sono in crescita le infezioni causate da Metapneumovirus
  • frequenti le ‘confezioni’ con due virus diversi o con un virus e un batterio
  • spesso a un agente virale si associa Bordetella pertussis sia negli adulti che nei bambini

UFFICIALE – La Berretti della Juve Stabia si rinforza con Spavone!

UFFICIALE – La Berretti della Juve Stabia si rinforza con Spavone!

Salvatore Spavone è un nuovo calciatore della Berretti della Juve Stabia. Mister Domenico Panico ha a disposizione già da qualche giorno il ragazzo, classe ’98, importante e di prospettiva che darò una mano per la seconda parte del torneo Berretti. Spavone può giocare sia come interno di centrocampo e sia da trequartista o da seconda punta. Un ragazzo che ha fatto tutta la trafila delle nazionali e negli ultimi tempi ha trovato difficoltà con il Napoli. Il benvenuto nella casa Juve Stabia!

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Asso, Querry, Filau: cani della Polizia di Stato dati in adozione

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“Adotta un cane poliziotto”: la Polizia di Stato cerca esperti per i 4zampe pensionati

Non si chiamano Rex e non sono commissari della polizia tedesca ma ex “agenti a quattro zampe” di quella italiana. Sono Asso, Querry, Filau: cani della Polizia di Stato che, una volta raggiunta l’eta della “pensione”, vengono dati in adozione. Dopo anni di lavoro sono rimossi dal loro incarico e, generalmente, affidati al conduttore con il quale hanno condiviso anni di esperienze. Ma non sempre il poliziotto ha la possibilità di vivere in compagnia del suo ex compagno a quattro zampe.

“Così è nata l’idea dell’adozione: quando ci sono cani disponibili, inseriamo in questa pagina delle schede, così se hai intenzione di adottarne uno e sei disposto a donargli un po’ del tuo tempo, ti consigliamo di visitare ogni tanto questa pagina” spiega agli interessati il sito della Polizia di Stato.

Gli ex cani poliziotto possono essere adottati sia da privati cittadini che da associazioni ma è necessario, in ogni caso, che siano persone con esperienza di cani da guardia o da difesa. Nelle schede sono descritti anche i profili psicologici e sanitari dei cani in adozione per consentire a chi vuole prenderli con sé una valutazione appropriata dell’impegno che intende assumere.

Asso, per esempio, è un labrador di nove anni, passati in gran parte in servizio come cane da ricerca esplosivi a Palermo. E’ “equilibrato e tranquillo” ma ha l’artrosi articolare ed è stato riformato.

Querry e Filau sono pastori tedeschi nati nel 2006 e nel 2008: erano  impiegati nell’ordine pubblico, sono caratterialmente dominanti e con qualche problema dermatologico.

Adotta un cane poliziotto

Anche per i cani della polizia arriva l’ora della pensione e dopo anni di lavoro sono rimossi dal loro incarico. Generalmente è affidato al conduttore con il quale ha condiviso anni di esperienze ma non sempre il poliziotto ha la possibilità di vivere in compagnia del suo ex compagno a quattro zampe. Così è nata l’idea dell’adozione.

Quando ci sono cani disponibili, inseriamo in questa pagina delle schede (nel menù di destra). Se hai intenzione di adottarne uno e sei disposto a donargli un po’ del tuo tempo ti consigliamo di visitare ogni tanto questa pagina.

Gli ex cani poliziotto possono essere adottati sia da privati cittadini che da associazioni ma è necessario, in ogni caso, che siano persone che abbiano esperienza con cani da guardia o da difesa. Nelle schede sono descritti anche i profili psicologici dei cani in adozione per consentire a chi vuole prenderli con sé una valutazione appropriata dell’impegno che intende assumere.

Modalità per adottarli

Se aspirate a prendere con voi uno dei cani dovete compilare la domanda di adozione B1 (pdf 12 KB) e inviarla per consegna diretta, raccomandata A.R. (o via fax (06/985623317) al Centro di Coordinamento dei Servizi Cinofili c/o Istituto per Ispettori – Via S. Barbara, 94 – 00048 Nettuno – (Rm) (PEC: centrocoordservizicinofili.rm@pecps.poliziadistato.it). Se per qualche motivo ci ripensate o non avete più la possibilità di adottare un cane è obbligatorio compilare la dichiarazione di revoca B4 (pdf 7 KB) che va inviata allo stesso indirizzo.

Dopo aver valutato le schede il Centro deciderà le assegnazioni. All’atto del ritiro il futuro padrone sosterrà un colloquio di verifica della compatibilità caratteriale con il cane e della capacità necessaria alla gestione dell’animale.

Se entro 15 giorni l’interessato non procederà al ritiro del cane verrà considerato rinunciatario e l’ex poliziotto a quattro zampe sarà assegnato ad un altro cittadino.

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Strinic: “Vogliamo partire subito forte con la Samp, Pavoletti è già uno di noi”

Le sue parole

Ivan Strinic, terzino sinistro croato del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal:

“Stiamo facendo bene in questi giorni, stiam lavorando tanto in vista della partita di sabato contro la Sampdoria che ha tanti buoni giocatori forti in avanti, noi faremo tutto per provare a vincere questa partita. Giochiamo un gran calcio, il mister ha contribuito tantissimo da questo punto di vista: vogliamo continuare così”.

Su Leonardo Pavoletti: “Leonardo è già uno di noi, è un bravo ragazzo, gli auguriamo possa andar tutto bene: speriamo”.

Su Marco Rog e la sfida con il Real Madrid: “Ha tante qualità, è ancora giovane ma ha tanto talento, spero che possa trovare più spazio nell’anno nuovo. Modric e Kovacic sono ottimi calciatori, soprattutto il primo, è meraviglioso anche come persona. Il Real è la squadra più forte d’Europa, vediamo quello che riusciremo a fare. Sarà una partita bellissima, non saremo senza chance, ce la giocheremo. Sarà fondamentale la prima partita a Madrid per giocarci il tutto per tutto al San Paolo. Manca ancora tanto tempo però, dobbiamo essere solo concentrati sulla gara di sabato.Il nostro obiettivo è vincere tutte le partite ma non è facile perché ci sono tante squadre forti, ma non possiamo far altro che ragionare così, a partire proprio dalla Sampdoria”.

Su Sarri: “Il mister è terribile, ci chiede sempre di tenere la linea alta e di giocare la palla in maniera veloce, ad uno o due tocchi. E’ bello avere i complimenti da tante parti del mondo, gratifica sia la società che tutti noi”.

Sulla scelta del numero di maglia:Il 3 è il numero tipico dei terzini sinistri, anche in Nazionale giocavo così. In passato ho avuto il 17, ma qui non era possibile (ride, ndr). Marek è da tanti anni qui ed è fortissimo”.

Torneo di Casola, successo per la Juve Stabia!

Torneo di Casola, successo per la Juve Stabia!

Arriva un’altra vittoria per la Juve Stabia, questa volta per l’attività di base, al Torneo di Casola, categoria 2005. In semifinale, la Juve Stabia ha battuto la Virtus Junior Napoli 1-0 grazie ad un gol di Di Serio.

Nella finale giocata subito dopo, è arrivata la vittoria definitiva che ha regalato la coppa alle Vespette: Juve Stabia- Real Casarea 1-0 grazie ad un gol di Cioffi.

Così in campo:

Mazzarella, Granatello (Coppola) Provvisiero, Papa, Miele, Marcuccio, Di Nardo (Zaccariello), Improta (Natale), Di Serio, Ferrara, Cioffi (Dello Iacono) (Maffei)

a cura di Ciro Novellino

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Pavoletti rimanda l’esordio: “Niente Samp, gioco in Coppa”

Lo riporta l’edizione online de Il Mattino

Hamsik, Mertens ed il neo acquisto del Napoli Pavoletti protagonisti per una mattina fuori dal campo. Due ore al carcere minorile di Nisida insieme ai ragazzi detenuti ed al ministro della Giustizia Orlando. Non sono mancate le domande per i tre giocatori azzurri.

Pavoletti ha subito fatto chiarezza sulla scelta del numero 32. «Non ho mai voluto il 9, il 32 è un numero che ricorre nella mia vita e per questo l’ho scelto. Niente Sampdoria, ma giocherò martedì in Coppa Italia».

I ragazzi di Nisida hanno detto a Mertens di non lasciare più la maglia del Napoli e lui sul rinnovo è stato vago facendo un segno con mano: «Niente ancora».

Per chiudere Hamisk ha fatto una battuta. «Amo molto questa città. Quando perdiamo bisogna rialzarsi, come deve essere per voi nella vita».

E alla fine dell’incontro i ragazzi si sono alzati e hanno iniziato a cantare «Un giorno all’improvviso».

Rilancio del Wolfsburg, Gabbiadini dice sì ai tedeschi

Rilancio del Wolfsburg, Gabbiadini dice sì ai tedeschi

Come riporta Il Mattino ieri c’è stato il rilancio del Wolfsburg per Manolo Gabbiadini. I tedeschi sono arrivati ad offrire 21 milioni cash a De Laurentiis che però ne vuole 4 in più per chiudere la questione. Non è escluso che l’accordo possa trovarsi a metà strada con piena soddisfazione di tutti. Gabbiadini dalla sua avrebbe già detto di si alla proposta dei tedeschi con i quali sta limando gli ultimi dettagli. Non sono da escludere colpi di scena con offerte dalla Cina.

Eccellenza- Il Real Forio manita al Lacco Ameno nel test amichevole

Al “Patalano” di Lacco Ameno, il Real Forio ha affronta in amichevole il Lacco Ameno di Thomas Dinolfo (anche lui in campo), compagine che milita nel campionato di Prima Categoria. Netta la vittoria dei biancoverdi, che si sono aggiudicati con un largo 5-1.

LE FORMAZIONI. Il Real Forio si schiera con il classico 3-5-2: Iacono, Di Dato e Mora davanti a Sollo; a centrocampo Vitagliano e De Luise V. esterni con Trofa, Sannino e Fanelli in mezzo al campo; in attacco il duo Castagna – Lorenzo Costagliola. Per il Lacco Ameno scendono in campo Mazzella, Boccia, Calise, Volo, Trani, Dinolfo, Tessitore, Liccardi, Lista, Iovene e Caruso.

LA PARTITA. I padroni di casa disputano un grande primo tempo, giocandosela alla pari con il Forio. La gara si apre con un’importante occasione che vede protagonista Luigi Iovene, il quale manda il pallone alto sulla traversa nonostante il tiro abbastanza ravvicinato. Al minuto 9 si fa vedere il Forio che – al termine di una bellissima azione caratterizzata da tocchi di prima velocissimi –  sfiora il gol del vantaggio con Castagna. Non tantissime le palle-gol nel corso del primo tempo, il Lacco Ameno si difende con tutti gli effettivi e riesce a superare il centrocampo solo in due/tre occasioni rendendosi, però, sempre pericoloso. La squadra di Impagliazzo manca l’1-0 al 27′, quando sugli sviluppi di un corner, De Luise V. fa la sponda per Lorenzo Costagliola che riesce a girarsi, ma non trova lo specchio. Al 32′ passa clamorosamente in vantaggio il Lacco Ameno: cross dalla destra di Tessitore, Iovene (appostato sul secondo palo) scarica un gran tiro a volo sul quale nulla può Sollo. Il vantaggio del Lacco dura 10′, al 42′ pareggia Lorenzo Costagliola grazie ad un bell’assist di Mario Vitagliano. Il Real Forio riesce a ribaltare completamente la situazione prima del duplice fischio. Allo scadere, Trofa conquista palla a centrocampo e dopo aver scartato tre avversari come birilli supera Mazzella con un bel tiro ad incrociare. Il primo tempo termina sul 2-1 per i ragazzi di mister Impagliazzo. Nella ripresa spazio a De Luise M., De  Felice, Conte, Tony Costagliola, Calise e Iacono F. (nella seconda parte del secondo tempo anche a Boria e Chiocca). Anche mister Dinolfo opta per qualche sostituzione e nel secondo tempo il Real Forio domina la gara anche grazie ad una tenuta fisica migliore. A pochi minuti dalla ripresa, De Felice mette a segno il 3-1 sugli sviluppi di un calcio d”angolo. Al 22′ c’è gloria anche per il nuovo acquisto Tony Costagliola, che approfitta di un’uscita mal calibrata di Petrone. Nel frattempo, Massimo De Luise si divora almeno tre occasioni importanti, nelle quali avrebbe potuto di sicuro fare di più. Sul finire delle gara, De Felice cala il pokerissimo con un diagonale rasoterra. La gara termina sul 5-1, un test sicuramente positivo per il Real Forio che domenica mattina (ore 10.30) affronterà la Sessana in trasferta. Da segnalare la presenza al “Patalano” di un bel gruppetto di tifosi del Real Forio, tre dei quali hanno anche esposto la bandiera biancoverde.

LACCO AMENO  1

REAL FORIO  5

REAL FORIO: Sollo, Iacono, Di Dato, Mora; Vitagliano, Trofa, Fanelli, Sannino, De Luise V.; Castagna, Costagliola L. (PRIMO TEMPO)

Sollo, Di Dato, Calise, Conte; Costagliola T., Fanelli (Chiocca), Trofa, Sannino (Boria), Iacono F.; De Felice, De Luise M. (SECONDO TEMPO)

LACCO AMENO: Mazzella, Boccia, Calise, Volo, Trani, Dinolfo, Tessitore, Liccardi, Lista, Iovene, Caruso (In panchina Petrone, D’Anna, Iacono, Silvetti)

RETI: 32′ Iovene (L); 42′ Costagliola L., 45′ Trofa, 47′, 80′ De Felice, 67′ Costagliola

Il Napoli metterà a disposizione voli a prezzi bassi più biglietti per il Bernabeu

Il Napoli metterà a disposizione voli a prezzi bassi più biglietti per il Bernabeu

Come riporta la Gazzetta dello Sport c’è una novità per i tifosi del Napoli che decideranno di assistere al match d’andata del Bernabeu: “La Procura di Napoli ha avviato una indagine per fare luce sulle modalità fraudolente di rivendita on line dei preziosi tagliandi. Si tratta di un’inchiesta conoscitiva: al momento non ci sono indagati e non è stato ipotizzato un reato preciso. I pm De Simone e Capuano e il procuratore aggiunto Piscitelli vogliono capire come mai su alcuni siti erano già disponibili biglietti di Curve e Distinti prima ancora che iniziasse la vendita e per quale motivo ancora adesso sia possibile acquistare su internet i tagliandi per la partita (a prezzi ritoccati verso l’alto) visto che i biglietti sono nominali ed è vietato il cambio utilizzatore. Per l’andata a Madrid, il club azzurro tramite 7 agenzie di viaggi metterà a disposizione dei pacchetti a prezzi calmierati con voli e biglietti del settore ospiti”.

Mertens, clausola rescissoria per l’estero a partire dal 2018

Mertens, clausola rescissoria per l’estero a partire dal 2018

La Gazzetta dello Sport scrive sul rinnovo di Dries Mertens“Per i napoletani, invece, è un idolo ormai da tempo e per molto tempo si avvia a rimanere tale. Il rinnovo fino al 2020 è cosa fatta e sarà annunciato a giorni, se non a ore. Mertens guadagnerà 2,25 milioni di euro all’anno più bonus (pare facilmente raggiungibili così da far schizzare lo stipendio verso l’alto). Nel contratto sarà inserita una clausola rescissoria, che dovrebbe essere valida solo per l’estero e a partire dall’estate 2018, sul cui valore si sta discutendo in modo serrato (sarà comunque variabile, più alta il primo anno e più bassa nel 2019). Dunque, Mertens che a maggio compirà trent’anni, si legherà in pratica a vita al Napoli. Del resto, il rapporto con il club è molto saldo”.

Il Napoli ha scelto Perin per giugno

Il Napoli ha scelto Perin per giugno

Il Napoli ha scelto l’obiettivo per la porta, in vista del mercato di giugno: è Mattia Perin del Genoa l’obiettivo, come annuncia l’edizione odierna del Corriere dello Sport che aggiunge “il suo manager, Roggi, ha detto chiaro e tondo che il giocatore non rifiuterebbe una chiamata del Napoli e il Napoli ha registrato. Ancora una volta: perché qualcosa, diciamo qualche primo sondaggio, c’è stato eccome”.

Al club azzurro è stato proposto anche un altro nome come quello del 29enne Salvatore Sirigu, del Paris SaintGermain ma attualmente al Siviglia.

L’Italia è in deflazione, a Brescia resta l’inflazione: +0,5%

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Il 2016 è stato il primo anno di deflazione per l’Italia da oltre mezzo secolo, a partire dal 1959. I dati provvisori dell’Istat indicano, nella media dei dodici mesi, un calo dei prezzi al consumo dello 0,1% rispetto all’anno precedente.

Brescia in controtendenza: nel 2016 è tornata l’inflazione: +0,5 %

L’Italia ha chiuso un 2016 in deflazione, cioè con i prezzi in calo dell’ 0,1% rispetto al dicembre del 2015. Non accadeva dal 1959, A Brescia inflazione in lenta ripresa

Sui prezzi Brescia è in controtendenza e – come sostengono gli esperti dell’Ufficio statistica del Comune – anticipa il trend nazionale dando segnali di ripresa interessanti. L’Italia, dopo la pubblicazione dei dati provvisori Istat sui prezzi al consumo, ha chiuso un 2016 in deflazione, cioè con i prezzi in calo dell’ 0,1% rispetto al dicembre del 2015. Non accadeva dal 1959.

Prezzi: chi sale e chi scende

A Brescia i numeri diffusi dall’Unità di Staff statistica del Comune, che per conto dell’Istat si occupa di rilevare i prezzi al consumo e di elaborarli vanno meglio e segnalano per dicembre un tasso tendenziale (la variazione rispetto a dicembre 2015) pari ad un più 0,5 e una variazione congiunturale (la differenza rispetto al mese precedente) del +0,6%. «Per il secondo mese consecutivo – annotano gli esperti dell’Ufficio statistica – l’inflazione è in ripresa a Brescia. Il tasso tendenziale ha toccato il livello più elevato da novembre 2014, mentre quello congiunturale non toccava quel livello dall’agosto 2012. Si conferma quindi una tendenza, anche se ancora da verificare nei prossimi mesi, dato l’effetto inflattivo di alcuni fattori stagionali, alla ripresa dell’inflazione». Un dato positivo che denota una ripresa dei consumi che in Italia, al contrario, fatica ancora ad evidenziarsi. A Brescia sono i prodotti a bassa frequenza d’acquisto a manifestare ancora una tendenza deflattiva (per esempio: mobili e articoli per la casa, servizi sanitari, alcolici e tabacchi sono tutti in calo dello 0,1%). In forte crescita, invece, i prezzi per la ricreazione e la cultura (+1,5%) , gli alimentari (+0,7%), i servizi per la ristorazione (+0,1%), l’abbigliamento (+0,2%) e persino la comunicazione (settore in deflazione da tempo) che ha visto l’aumento dei prezzi dello 0,6% a causa della rimodulazione dei piani tariffari dei principali operatori. A trascinare in alto i prezzi di molti articoli è stato a Brescia, come in Italia, il prezzo dell’energia.

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Juve Stabia, una poltrona per 3..o 4?

Tempo di calciomercato, tempo di voci, di nomi, di trattative vere, presunte o addirittura false: insomma un periodo di sofferenza per i tifosi, che leggono di potenziali affari che coinvolgono i calciatori della Juve Stabia.

La truppa agli ordini di Fontana ha dimostrato, con un girone di andata sopra le righe, di essere un organico completo in ogni reparto e di non necessitare di rivoluzioni, ma solo di pochi interventi mirati in grado di puntellare qualche piccola lacuna. In questi casi si parla di innesti capaci “di far fare il salto di qualità”; preferiamo evitare questa definizione perché, a nostro avviso, la Juve Stabia ha qualità da vendere senza far ricorso al mercato.
Analizzando la rosa delle Vespe, gli interventi necessari sembrano essere pochi, con il D.S. Logiudice chiamato ad operare nella difficile sessione di mercato invernale solo per limare qualche piccola imperfezione. Situazione totalmente diversa rispetto a 365 giorni fa, quando il Direttore Sportivo fu costretto agli straordinari per stravolgere quella Juve Stabia così da consentirle lo sprint verso la salvezza.
Zone di campo in cui concentrarsi sono la difesa, eventualmente il centrocampo e, a quanto pare, l’attacco.

In difesa le priorità sono la sostituzione di Amenta, andato via senza rimpianti poche settimane fa, e l’acquisto di un terzino sinistro di qualità in grado di non far rimpiangere l’assenza, si spera sempre meno frequente, di Liviero. Se come centrale una soluzione rapida e low cost potrebbe essere rappresentata dal tesseramento di Fabiano Santacroce, sulla fascia sinistra i nomi che si sentono sono vari, e la scelta di Logiudice sarà delicata quanto importante.
La mediana è invece numericamente coperta; si renderebbero necessarie operazioni di mercato solo nel caso in cui si decidesse di cedere qualche centrocampista gialloblù. In tal senso le eventuali uscite di Salvi, e soprattutto di Zibert, vera delusione di questa prima parte di stagione, spalancherebbero le porte ad un nuovo arrivo alla Juve Stabia. Fondamentali saranno, giustamente, le indicazioni di Mister Fontana.
Discorso più stuzzicante, come spesso avviene, riguarda l’attacco gialloblù. Al momento la Juve Stabia conta di tre centravanti, tutti con differenti caratteristiche: Ripa, Del Sante e Montalto.

Stefano Del Sante è la punta partita con i gradi di titolare, autore di un inizio di stagione col botto e che ha fatto bene fino a quando non è stato vittima di un noioso acciacco fisico. Proprio durante l’assenza del suo compagno di reparto, Ciccio Ripa è tornato in versione Spider, trovando la porta con una regolarità mai vista nemmeno durante il suo primo anno alla Juve Stabia. Per il bomber di Battipaglia già 8 “ragnatele” in questa prima parte di stagione. Terza punta è Adriano Montalto, attaccante arrivato come colpo ad effetto nelle fasi finali del mercato estivo.

L’attaccante, che proprio lo scorso anno ha vissuto la B con la maglia del Trapani, ha invece deluso le aspettative. Poche, senza dubbio, le occasioni per far bene, ma quando è sceso in campo, l’ex Trapani e Martina Franca non ha mai mostrato la voglia necessaria per “scippare” a Ripa e Del Sante la maglia da titolare.
A questo punto conterà la scelta della Società: lasciare invariato il parco attaccanti o puntare a prendere un’altra punta di livello, magari cedendone una delle tre già in rosa?

Con Ripa inamovibile, e non da oggi uomo simbolo della Juve Stabia, gli indiziati per un eventuale addio sarebbero Del Sante e Montalto. Sul primo, nei giorni scorsi, si è registrato l’interesse della Casertana, già ingolosita a luglio prima che Del Sante rinnovasse con la Juve Stabia. Discorso diverso per Montalto, svalutato completamente dopo il deludente girone d’andata.

Non resta quindi che attendere per sapere se la poltrona da attaccante titolare della Juve Stabia, al momento per 3, a fine gennaio vedrà arrivare un altro agguerrito concorrente.

Raffaele Izzo