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Calcio Isolano: quale tecnico ischitano non allenerà nel prossimo campionato ?

E’ la settimana degli allenatori e lo sarà anche la prossima. Sono tutte un po’ in ritardo le isolane. In Eccellenza, di ischitane ce ne saranno tre: Sporting Ischia, Real Forio e Barano. C’è da attendere, invece, per conoscere il futuro dell’Isola di Procida dopo aver ceduto il titolo all’Ischia. L’intenzione è quella di acquisire un titolo di promozione (trattativa bis con Ischia), ma al momento è tutto in stand-by.

GLI ALLENATORI. Sei nomi per tre (forse quattro) panchine:  Monti, Impagliazzo, Iovine, Di Meglio, Leo, Salatiello. In realtà, due panchine sono già state ufficialmente assegnate e si tratta di due riconferme, ovvero “Billone” a Barano e Isidoro Di Meglio ad Ischia. BARANO. Per il tecnico degli aquilotti si tratta del terzo anno consecutivo alla corte di Gaudioso, eppure la sua riconferma non era poi così scontata. Non molti mesi fa, al termine della stagione, il tecnico lacchese criticò aspramente la società, non solo per l’organizzazione in generale, ma anche per qualche impegno di troppo (soprattutto economico) non mantenuto. Dichiarazioni che hanno fatto il giro dell’isola una volta rese pubbliche e che non sono affatto piaciute alla società. Uno scivolone per “Billone” Monti, soprattutto perchè il Barano ha da sempre onorato tutti i suoi impegni e, seppur con un po’ di ritardo, lo avrebbe fatto anche quest’anno. Tanto è vero che poi così è stato, altrimenti “Billone” in primis non avrebbe accettato di sedere ancora una volta sulla panchina del Barano. Dunque, pace fatta nonostante tutto. A Giovanni Iovine (pure lui contattato dal Barano) è stato preferito “Billone”, che dovrà provare a salvare l’Eccellenza con una squadra che potrebbe avere anche qualcosa in meno rispetto all’anno scorso e che sarà una squadra sicuramente molto giovane.  ISCHIA. Isidoro sì, Isidoro no. L’opinione dei tifosi gialloblu si è subito scagliata contro anche solo il pensiero di rivedere Isidoro Di Meglio sulla panchina. Probabilmente perchè troppo giovane o semplicemente per la troppa poca esperienza e un campionato di Promozione che non è stato vinto nonostante il potenziale della squadra. Fatto sta che, al netto di ipotesi prevalentemente giornalistiche, la società ischitana (che per il momento non avrà nuovi soci)  non ha mai avuto dubbi sul nome di Isidoro Di Meglio. A dettare legge è stato quasi sicuramente Giovangiuseppe Di Meglio, anche perchè sia De Rosa che Balestriere avevano pubblicamente dichiarato che non ci si poteva permettere alcuna scelta di cuore, bensì era necessario scegliere il meglio per i colori gialloblu. Evidentemente la società ischitana ha visto il (Di) Meglio in Isidoro, che ora avrà una grossa responsabilità: onorare il nome dell’Ischia provando a rispondere con le vittorie allo scetticismo generale.  Certo viene da chiedersi come mai, in tutti questi mesi, non si sia riuscito a trovare anche solo un socio nuovo per poter apportare alla società maggiori energie. Possibile che  una piazza come Ischia non attragga più nessuno? FORIO. All’ombra del Torrione la scelta dell’allenatore deve ancora arrivare. Si tratta di un vero e proprio casting quello organizzato dalla società biancoverde, che ha da poco assegnato il ruolo di Direttore Generale a Nicola Mora. Quattro i papabili: Impagliazzo, Iovine, Leo e Salatiello. Iovine ha già fatto sapere di non essere interessato, Impagliazzo difficilmente risulta essere compatibile con quello che sarà a tutti gli effetti un progetto improntato sui giovani e non sui grandi nomi. Il cerchio si restringe quindi su Flavio Leo e Salatiello, entrambi propensi a lavorare con i giovani. Tuttavia, il primo è nettamente favorito sul secondo. Non solo per la stima che praticamente tutta l’isola ha di lui, ma in particolare per il feeling instaurato sin da subito con il nuovo DG Nicola Mora. In questi giorni, l’ex giocatore del Real Forio sta incontrando tutti i candidati e ad inizio settimana prossima, insieme a tutta la società, sarà presa una decisione sull’allenatore e sul direttore tecnico (che coordinerà gli allenatori del settore giovanile).  PROCIDA. Tutto dipende dalla trattativa con Ischia per portare sull’isola di Graziella la Promozione. A quel punto il candidato numero 1 resta Giovanni Iovine, procidano DOC  e molto amato sull’isola, oltre che l’uomo forse più giusto per provare a ritornare al più presto in Eccellenza. Iovine ha già dato la sua disponibilità, pure perchè dopo il “no” secco al Forio e le panchine di Ischia  e Barano già assegnate, quella del Procida è l’unica panchina interessante disponibile (almeno a livello senior). L’alternativa a Iovine è Cibelli, ma dopo l’esonero a stagione in corso i rapporti con la società non sono più gli stessi. C’è tanta incertezza, per ora bisogna aspettare.

GLI ESCLUSI. Rischiano di rimanere fuori dai giochi Impagliazzo e uno tra Leo e Salatiello (più il secondo che il primo). Ma se gli ultimi due già da qualche anno non allenano, per Impagliazzo sarebbe un passo indietro. Si tratta di una bocciatura o semplicemente nessun progetto isolano poteva essere sposato dal tanto amato tecnico ischitano? Sta di fatto che la lunga estate pallonara è già iniziata coi botti. E nel calciomercato ne vedremo di ancor più belle.

Pinzolo, inizia l’allenamento. Florenzi: “Ho tanta voglia di campo. Le risposte del ginocchio sembrano quelle giuste”

NOTIZIE AS ROMA – La terza giornata della Roma a Pinzolo si apre con l’intervista rilasciata da Alessandro Florenzi ai microfoni di Roma Radio. Il centrocampista di Vitinia ha raccontato come procede il suo recupero ed ha parlato dei nuovi acquisti. Queste le sue parole:

Come ti senti?
“Bene, tutto bene. Stiamo continuando il lavoro stabilito negli ultimi due mesi e sta andando tutto bene. Siamo nell’ultima fase, quella più importante, in cui devo stare più attento. Siamo in dirittura d’arrivo e non vedo l’ora perché ho tanta fame, determinazione e tanta voglia di campo”.

È stato un anno particolare per te…
“È stato un periodo difficile, soprattutto il primo mese dopo il secondo infortunio è stato tosto, mi ha segnato particolarmente. Senza la famiglia, mia moglie e mia figlia non sarei riuscito ad essere qui in queste condizioni. La piccola non ha saputo nulla, ma bastava un suo sorriso per farmi passare tutti i dolori. Mia moglie è tornata alla normalità”.

La gente vi sta sempre accanto…
“Già da qui si vede che la gente ci vuole bene, ci segue sempre con affetto. Gli abbonati saranno un numero importante, saranno lì con noi a combattere contro chi verrà a darci battaglia”.

Su Di Francesco?
Un inizio importante: ha entusiasmo, tanta fame, sta cercando di darci il so massimo e noi dovremo seguirlo al 100%”.

Tu sei quello che ricorda tatticamente di più il mister. Sei l’ideale per la sua idea di calcio…
“Il nuovo gioco mi incuriosisce tanto. Sembrava che il Sassuolo giocasse ad occhi chiusi. Non vedo l’ora di scendere in campo, poi deciderà il mister se giocherò o no”.

I nuovi? Stiamo vedendo Gonalons, Pellegrini….che impressione ti fanno?
“Gonalons lo chiamo Gona. È un giocatore di personalità, sono curioso di vedere Karsdorp che si sta riprendendo. Su Lorenzo, ha fatto cose buone a Sassuolo, ora dovrà mettere tutto il suo impegno perché sa che non sarà facile a Roma ma sono sicuro che farà un buon campionato”.

La Roma ha dovuto pagare per riprenderti dal Crotone. Vogliamo spiegare il perché?
Trovare spazio non è facile e quando sei giovane può capitare di sbagliare qualche partita. Si fa sicuramente bene ad andare a fare esperienze fuori perché ti formano sia come uomo che come calciatore”.

Tu da ds daresti giovani fuori?
Se io sono una società e mi arriva in prestito secco un calciatore di un’altra società io non lo faccio giocare, sono sempre un’azienda. Il Crotone con quel milione e mezzo ci ha fatto un’intera stagione, il Sassuolo farà lo stesso in Serie A”.

Il mercato delle altre? Cambierà qualcosa con il fatto che saranno le prime 4 squadre ad entrare in Champions?
“Penso che l’Italia debba avere questi 4 posti perché abbiamo tante squadre di livello. Il Milan si è rinforzato tanto, hanno un mister che li fa giocare bene. Sarà un bellissimo campionato, dovremo farci trovare pronti e mettere tutte le nostre risorse in campo”.

Vuoi dire qualcosa allo sfortunatissimo Emerson?
“Stavo lì, avevo praticamente capito, sono diventato preparatore atletico ormai. Gli ho detto di stare tranquillo qualsiasi cosa fosse che 3, 4, 5 mesi non avrebbero cambiato il percorso, anzi lo avrebbero reso più forte. Lui ci tiene a far bene con a Roma e poi era stato convocato in Nazionale”.

Quando rientrerai?
“Credo di avere una data però conviene andare con i piedi di piombo. L’esperienza mi dice di frenarmi, io provo a non fare le cose ma sono fatto così. Le risposte del ginocchio sembrano essere quelle giuste”.

Conclusioni?
Dobbiamo continuare su questa strada. Siamo una squadra forte ma una squadra forte a parole non arriva nei primi tre posti. Una squadra forte lo dimostra tutte le domeniche ed in ogni allenamento. Oggi ci sarà recupero”.

SEDUTA MATTUTINA – Tra pochi minuti il gruppo scenderà in campo per l’allenamento mattutino.  Si comincerà con il risveglio dei muscoli e poi centrocampisti e attaccanti si eserciteranno sulle finalizzazioni. I difensori faranno attivazione muscolare e corsa (quindi un lavoro atletico), poi cambio cioè lavoro con la palla mentre centrocampisti e attaccanti faranno lavoro di corsa. Il tutto si svolgerà nel corso di circa 90 minuti.

A cura di Claudia Demenica
Foto Il Tribunale delle Romane

Crollo della palazzina di Torre Annunziata – VIDEO VIVICENTRO

Le immagini della palazzina crollata e il primo sopralluogo del PM Andreana Ambrosino.

Le immagini della palazzina crollata a Torre Annunziata che ha causato la morte di otto povere persone. Ieri il primo sopralluogo da parte dei due magistrati di Torre Annunziata, il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli e il pm Andreana Ambrosino.

 

GUARDA il VIDEO DELLA PALAZZINA CROLLATA E DEL SOPRALLUOGO DEI MAGISTRATI (VIDEO di Antonio Toscano):

 

Scelto il sostituto di Pepe Reina: il Napoli punta Bernd Leno

Scelto il sostitututo di Pepe Reina: il Napoli punta Bernd Leno

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, se l’incontro tra Reina e Aurelio De Laurentiis non andasse a buon fine, gli azzurri si fionderebbero sul portiere del Bayer Leverkusen Bernd Leno. L’estremo difensore tedesco è valutato 30 milioni di euro: una cifra un po’ esagerata secondo il club azzurro. Bisognerebbe, quindi, prima superare l’ostacolo economico per accaparrarsi il ragazzo.

Meeting Pepe Reina-ADL: le parti ancora distanti, le ultime

Meeting Pepe Reina-ADL: le parti ancora distanti, le ultime

Nelle prossime ore sarà più chiaro il futuro di Pepe Reina nel Napoli: fondamentale sarà l’incontro tra il portiere e Aurelio De Laurentiis, che nella giornata di ieri è arrivato a Dimaro. Il presidente vorrebbe lo spagnolo per un altro anno: ADL sarebbe disposto a prolungargli il contratto con un lieve aumento dell’ingaggio per la prossima stagione. Il numero uno azzurro, invece, vorrebbe un prolungamento di due anni a cifre un po’ più alte. A riportarlo, il Mattino.

Napoli, su piatto 30 mln di euro per Federico Chiesa: la risposta della Fiorentina

Napoli, su piatto 30 mln di euro per Federico Chiesa: la risposta della Fiorentina

Il Napoli punta Federico Chiesa, gioiellino di casa Fiorentina. Gli azzurri avrebbero bussato alla porta dei viola per chiedere informazioni, già disposti a mettere sul piatto 30 mln di euro. Sul ragazzo ci sarebbe forte anche l’Inter e il Bayer Monaco di Ancelotti. La risposta dei Della Valle, tuttavia, è stata chiara: il ragazzo non si vende. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.

Perché l’Europa non deve temere l’Africa

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Minniti sa che i migranti puntano sul confine libico ed è là che vanno fermati, creando le condizioni per riportarli nei loro Paesi. Bisogna trattare con i governi africani ed effettuare in quei Paesi una serie di investimenti appropriati alle esigenze locali

DAL CONFRONTO tra i cinque continenti, sia dalla loro estensione territoriale e sia dal numero degli abitanti e dalla loro età, emergono alcune considerazioni che vanno tenute presenti per quanto riguarda la storia del prossimo futuro.

L’Asia è il continente più esteso e il più popoloso. L’età media è variabile da regione a regione, ma complessivamente non invecchia né ringiovanisce, è stabile.

Gli abitanti sono 4 miliardi e 436 mila e il territorio è di 44 milioni e 580 mila chilometri quadrati.

L’Europa è il continente territorialmente più piccolo: 10 milioni e 180 mila chilometri quadrati con una popolazione di 749 milioni di abitanti.

Infine è molto interessante l’Africa, con 30 milioni e 370 chilometri quadrati e una popolazione di un miliardo e 216 milioni di abitanti. L’invecchiamento è molto scarso e la crescita demografica molto elevata.

Trascuriamo le Americhe del Nord e del Sud che occupano un diverso emisfero. Qui da noi il vero tema da tener presente è l’Africa: vasta estensione e in proporzione all’Asia una popolazione minimale e giovane. Ha ragione Marco Minniti quando dice che il vero problema dell’Europa in genere e delle nazioni europee che si affacciano sul Mediterraneo è quello di fronteggiare l’Africa. In che modo?

Matteo Renzi è stato durissimamente contestato da tutti gli altri partiti italiani, a cominciare dalla dissidenza della sinistra guidata da Giuliano Pisapia, per aver detto che l’Italia deve bloccare l’accoglienza dei migranti e semmai dirottarli e soccorrerli nel Centro-Africa da cui provengono. Renzi per fronteggiare attacchi e insulti che gli sono piovuti addosso come una tempesta di grandine, ha parzialmente smentito le affermazioni che gli erano state attribuite, col massimo godimento soprattutto di Salvini. Ora si aspetta. Luglio e agosto le vacanze e subito dopo il tema andrà ripreso. Il come non è chiaro né da parte di Renzi né dei suoi critici interni né da quelli esterni. Ma gli estremi di quel tema sono invece chiarissimi fin d’ora e di questo vogliamo ora parlare.

***

Desidero anzitutto ricordare il mio incontro con papa Francesco giovedì scorso. Uno dei temi di cui abbiamo parlato è appunto quello della povertà dei migranti in gran parte provenienti dall’Africa e diretti soprattutto verso l’Europa. Tutta l’Europa, del Sud, del Centro e del Nord.

La tesi del Papa è che il meticciato è inevitabile e va anzi favorito dall’Europa. Ringiovanisce la nostra popolazione, favorisce l’integrazione delle razze, delle religioni, della cultura. La popolazione europea sta, in quasi tutti i Paesi, diminuendo e invecchiando. L’accoglienza dei migranti è dunque per Francesco un fatto positivo, destinato a cementare una sostanziale amicizia tra i tre continenti che la geografia pone a confronto tra loro: l’Asia, l’Africa e l’Europa.

Molte nazioni hanno attualmente un sistema dittatoriale, ma il tempo e i popoli migranti possono favorire l’estendersi delle democrazie. Questo penso io. Naturalmente sono percorsi storici pieni di variazioni, nel bene e nel male, per i popoli che ne sono contemporaneamente i protagonisti e le vittime. Ma il percorso storico io credo sia questo perché questa è la modernità che dal Quattrocento domina l’Europa e anche l’India e la Cina. Non ancora l’Africa e perciò è all’Africa che bisogna guardare.

Il Pd vuole instaurare lo “ius soli”. Incontra molte difficoltà, soprattutto in Senato dove non dispone d’una maggioranza. Ma lo “ius soli” è una conquista se il Pd riuscirà a ottenerlo. Oppure si potrà introdurre qualche modifica che però non intacchi il principio. Per esempio un diritto che diventa operativo solo quando il bambino è rimasto in Italia per almeno cinque anni dalla nascita, con eventuali assenze d’un mese l’anno se ci fossero esigenze dei genitori stranieri che non possono e non vogliono lasciare il figlio senza di loro.

Uno dei punti di fondo che i Paesi meridionali dell’Ue hanno rifiutato è stato quello di accettare l’attracco di navi cariche di migranti nei loro porti. Gentiloni ha protestato, Renzi ha protestato, ma poi c’è stata la mediazione favorita dalla Germania di aiutare con una “regalia” come contributo all’accoglienza.

Se posso esprimere un mio sentimento, sono sbalordito di quanto è accaduto. L’Italia, secondo me, deve esigere che le navi battenti bandiera francese o spagnola o portoghese o turca o greca o cipriota, attracchino nei rispettivi porti. Saranno poi quei governi a decidere la loro politica nei confronti di quelle navi, ma non rimandandole in Italia perché l’Italia deve accettare l’attracco delle navi di bandiera italiana.

In teoria alcune navi potrebbero battere bandiera europea, questo è uno dei motivi per i quali temi di questa importanza esigono al più presto uno Stato europeo federato. Allora sì, sarebbe relativamente facile governare in vari modi l’accoglienza o il respingimento dei migranti. Nel frattempo tuttavia il bravo e generoso e democratico ed europeista Macron, non vuole accettare le navi che battono bandiera francese. Dovrebbe invece consentire l’attracco nei suoi porti. Comunque può fare quel che vuole, ma sarà difficile a questo punto non mettere in gioco il suo europeismo e il rispetto per la democrazia. Gaullisti? De Gaulle era meglio, fece la pace con l’Algeria.

A questo proposito desidero ricordare che dal 1936, quando Mussolini conquistò l’Etiopia, le persone nate in Eritrea e nella Somalia italiana, erano considerati cittadini italiani. Si cantava una canzone intitolata “Faccetta nera” che diceva: Faccetta nera / sarai romana / la tua bandiera sarà sol quella italiana! / Noi marceremo insieme a te / e sfileremo avanti al Duce e avanti al Re!”.

Vedete? Il tempo passa ma spesso i temi d’allora si ripropongono.

Il nostro ministro dell’Interno Marco Minniti, è molto consapevole del problema delle emigrazioni dai Paesi dell’Africa occidentale. Fuggendo da Paesi dove rischiano di morir di fame o di essere imprigionati e uccisi, la loro fortuna sarebbe quella di organizzare un sistema di accoglienza europea, o al momento solo italiano, direttamente in quei territori.

Bisognerebbe trattare con quei governi, assumersi la responsabilità effettuando in quei Paesi una serie di investimenti appropriati alle esigenze locali, alimentari, sociali, culturali, sindacali. Insomma investimenti adeguati e richiesti da quei governi. Gli investitori sarebbero anzitutto italiani e/o europei e/o americani. I lavoratori, adeguatamente retribuiti, sarebbero anzitutto immigrati riportati nei Paesi d’origine e poi utilizzati dai Paesi in questione. Ci dovrebbe anche essere un contingente militare italiano di 200 o 300 effettivi, che dovrebbero sorvegliare e garantire che gli investimenti in corso siano adeguatamente protetti.

Questo è il programma Minniti (ovviamente condiviso da Gentiloni e da Renzi). Minniti sa che i migranti puntano sul confine libico- tripolitano. È là che i migranti vanno ed è là che saranno fermati e riportati nella patria dalla quale stanno fuggendo, ma nelle condizioni di cui abbiamo parlato.

La tesi del nostro ministro dell’Interno (che fa anche il ministro degli Esteri in certe occasioni) è che l’Africa è un continente destinato a crescere più velocemente degli altri e se la crescita avverrà anche sul suo territorio potrà addirittura mettere in moto un movimento alla rovescia: molte ditte e tecnici europei si dislocheranno in Africa per aiutarla a crescere più velocemente e a imparare a costruire nuove imprese e nuove iniziative. Concludo dicendo che il paragone è: aiutiamo l’Africa e l’Africa aiuterà noi.

Repubblica.it/Perché l’Europa non deve temere l’Africa di EUGENIO SCALFARI

Mertens: “Uniti si può vincere, ma bisogna lavorare. Se Higuain fosse rimasto non sarei diventato centravanti, ADL ci ha dato fiducia”

Mertens: “Uniti si può vincere, ma bisogna lavorare. Se Higuain fosse rimasto non sarei diventato centravanti, ADL ci ha dato fiducia”

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista, in cui ha toccato tantissimi temi: la lotta con la Juventus, lo scudetto, Sarri, la sua permanenza in azzurro sono solo alcuni argomenti trattati dal giocatore belga. Ecco quanto dichiarato: “Scudetto? Può darsi, certo, però bisogna darsi una calmata, non dobbiamo sentirci pressati. C’è solo da lavorare e lavorare per evitare che si ripetano certe partite che ci hanno penalizzato l’anno scorso. Deluso per il terzo posto? Non è questo il discorso. Il problema è che abbiamo fatto 84 punti, espresso il più bel gioco in assoluto e battuto diversi record, ma alla fine non abbiamo vinto niente. Ripetersi? In realtà, anch’io mi sono sorpreso, anche perché ho cambiato ruolo, sono diventato attaccante. Ma credo che chiunque giochi centravanti è destinato a segnare tanti gol, perché il gioco di Sarri esalta la fase offensiva, c’è sempre la giocata che ti porta a concludere”.

INFORTUNIO MILIK-“A volte la disgrazia di un compagno può aiutarti, può modificare le cose. A me ha cambiato il ruolo, Sarri ha avuto quest’intuizione e credo che nemmeno lui abbia mai pensato che potessi rendere tanto. E, poi, c’è un altro particolare. Io non avevo mai giocato con continuità, una volta trovata ho avuto modo di esaltare le mie qualità. Nei primi tre anni mi è capitato di giocare una partita, di segnare anche una doppietta e di ritrovarmi, la domenica dopo, in panchina. Questa situazione mi ha fatto parecchio male, mi ha annoiato tanto, non mi dava la gioia di continuare”.

SU SARRI-Bè, lui ha fatto tanto, non so se riuscirei a giocare da prima punta con un altro allenatore. Il suo gioco serve a esaltare gli attaccanti e non solo quelli centrali. Basti vedere il rendimento di Insigne e Callejon. Tornare sulla fascia? Io non so se in futuro diverrò un allenatore, ma la sua idea d’intendere il calcio è la mia. Se mi chiedesse di tornare al ruolo originario, non mi farebbe piacere ma lo farei, perché se credi in un allenatore devi accettarne le decisioni”.

SULLA CITTA’– “A me piace Napoli, andare in giro per la città e stare in contatto con le persone. E’ vero, qualche volta è difficile, perché magari vorresti stare in intimità, con la famiglia e invece intorno al tuo tavolo e per strada, c’è sempre qualcuno pronto a chiedere una foto o un autografo. Quanti abitanti ha Napoli? Un milione? Bene, penso che ciascuno di essi abbia uno scatto con me. Dunque ora dovrei stare più tranquillo”.

SUL RINNOVO– “Io penso che questa squadra sia forte e abbia un grande futuro. Con questo allenatore nessuno di noi è voluto andare via, perché è un piacere lavorare con lui, il gruppo è unito e gioioso. Quest’anno possiamo fare grandi cose se resteremo tutti uniti”.

SCUDETTO- “Se la Juventus si deciderà a lasciare qualcosa… Loro sono una squadra più vecchia rispetto alla nostra che è più giovane e ha entusiasmo. La Juve ha sempre avuto qualità, compra i migliori, ha preso Pianjc, il più forte della Roma, e Higuain il fuoriclasse del Napoli. E questo ti fa vincere. Noi dobbiamo percorrere una strada diversa non avendo i campioni”.

SUL TITOLO DI CAPOCANNONIERE– “Mi è dispiaciuto, sono sincero, essere arrivato secondo per un solo gol. Chi dice che non guarda alla classifica dei cannonieri è bugiardo, perché ho sperato fino in fondo di prendere Dzeko. Higuain? Che è un giocatore in grado di fare la differenza. Mi spiace sia andato via ma penso che se fosse rimasto io non avrei giocato centravanti. Uno del suo valore, ti fa vincere”.

SULLA CONFERMA DELLA SQUADRA- “Devo dire che il presidente De Laurentiis ha capito il valore di questa squadra. Ha fatto dei sacrifici, dimostrando che anche lui vuole vincere. Adesso tocca a noi, il gruppo c’è e la sua è stata un’ottima mossa”.

Pinzolo, Gonalons si presenta: “Qui per vincere titoli”, Monchi: “Il tempo delle cessioni è finito, Defrel lontano”

NOTIZIE AS ROMA – Tra i vari eventi di oggi, c’è stata anche la conferenza stampa di presentazione di Maxime Gonalons. Accompagnato dal ds Monchi, che lo ha introdotto dicendo: “Contenti di potervi presentare un calciatore importantissimo, ho sempre sognato di averlo nella mia squadra”, il centrocampista transalpino ha rilasciato queste dichiarazioni:

Perché hai scelto la Roma appena si è concretizzata l’ipotesi di lasciare il Lione?
Mi scuso perché non parlo italiano, inizierò ad impararlo. Sono qui perché la Roma è un grande club, appena le cose a Lione si sono fatte un po’ difficili ed ho sentito dell’interesse della Roma non ho esitato, sono molto contento di essere della Roma e farò del mio meglio per questo club”.

Hai già parlato con Di Francesco? Ti ha dato delle indicazioni? Quello del centrale di centrocampo è un ruolo chiave per lui…
“Sì, gli ho già parlato con l’aiuto del traduttore. Il mister mi ha dato subito fiducia ed è il motivo per cui sono qua, quello per cui ho firmato. Quando un allenatore ti dà fiducia non puoi fare altro che adattarti al nuovo calcio e alla nuova cultura perripagarlo. Dovrò prepararmi al meglio per dare tutto sul campo”

Hai una grande carriera alle spalle ed un ruolo simile a quello di De Rossi. Nel 4-3-3 di Di Francesco pensi di poterti spostare anche per svolgere il ruolo di mezzala?
“Ovviamente so che al mio fianco ho un grandissimo calciatore che opera su quella zona. Per me lui è un esempio ed avrei voluto emulare la sua carriera anche se non sono rimasto al Lione. Ad ogni modo il mio ruolo preferito è centrale davanti alla difesa”.

Nainggolan resterà con certezza alla Roma?
Sì. Il tempo delle cessioni importanti è terminato. Ora è giunto il momento di costruire una squadra con le opzioni di mercato che saranno a disposizione”.

Che obiettivi hai per questa stagione?
“Desidero ringraziare il ds e l’allenatore per avermi portato qui. Sono venuto qui per vincere titoli, sono consapevole che la Juventus domina ma noi faremo di tutto per competere”.

Lo stato della trattativa per Defrel?
“Siamo lontani. Stiamo cercando un giocatore con un profilo simile a Defrel. Ieri c’è stato un contatto con Carnevale (ds Sassuolo, ndr) ma c’è distanza. Noi vogliamo pagare quello che riteniamo giusto per un calciatore, così come vendiamo i nostri al prezzo che riteniamo congruo”.

Il divorzio dal Lione è legato alle tue critiche al presidente che hai rimproverato di non aver rinforzato adeguatamente la squadra?
“Sì con Aulas è successo qualcosa che è stato male interpretato ma io ho passato 17 anni là ed ho un ottimo rapporto con tutti. Ho già detto che mi sarebbe piaciuto fare una carriera  Resta il mio affetto per il club al quale ho dato tutto e grazie al quale ho conosciuto mia moglie. Ora c’è questa grande opportunità all’estero e spero di crescere ancora e vincere trofei”.

La questione legata ai centrali difensivi è chiusa o sono possibili integrazioni?
“Una premessa: dirò sempre quello che è nell’interesse della Roma, indipendentemente dalle critiche alla mia persona che questo possa generare. Per il centrale, vogliamo prenderne un altro senza far partire nessuno”.

Quello della Roma così come si compone oggi è il centrocampo più forte d’Italia?
“Sono d’accordo, faccio parte di uno dei migliori centrocampi del campionato italiano. Potremo fare grandi cose. Per noi del Lione fu una sfida molto complicata con la Roma, nutro grande fiducia, faremo una grande stagione”.

Per Monchi: ha detto ad un tifoso che l’appuntamento è al Circo Massimo. Quindi c’è la volontà di infastidire la Juve o l’obiettivo è restare in Champions?
“Non si può paragonare una battuta ad un tifoso con una dichiarazione rilasciata in sede di conferenza stampa. Sono una persona molto ambiziosa per natura, forse sfrontata, sono stato sempre così da ds, forse anche per questo ho ottenuto risultati importanti. Al momento sono contento di come stanno andando le cose. Una squadra non si chiude il primo di luglio, ma alla fine di agosto. Alla chiusura del mercato la Roma avrà un’ottima squadra, sono sicuro che allestiremo una squadra che saprà lottare e sarà competitiva. Non so se ci vedremo al Circo Massimo, l’importante èavere argomenti importanti per essere lì fino alla fine”.

Su di te c’è stato anche un forte interesse del Napoli. Poi il tuo agente ha detto che la città non era di tuo gradimento. Puoi confermare? Che cos’ha in più Roma?
“Avevo già rettificato, è vero che il Napoli era interessato a me ma non volevo ancora lasciare il Lione. Sono uscite queste dichiarazioni ma non è assolutamente vero e non voglio far paragoni  tra le due città”

Non c’è Totti a Pinzolo. Ci sono aggiornamenti su questo fronte?
“Francesco sta riposando come è normale che sia. È normale che in un momento cruciale della sua vita debba pensare. Lo aspetteremo sempre ma è una decisione che prederà quando riterrà opportuno. La Roma è casa sua e non deve neanche bussare perché ha le chiavi. Non ci resta che aspettare.

Ci sarà il Mondiale di Russia. Pensi che le prestazioni che farei potranno aiutarti s rientrsre visto che ultimamente eri uscito un po’ dai radar?
“Sì, può essere, chissà. Manco da un paio d’anni per diverse ragioni. Nel frattempo una nuova generazione si è imposta ma se faccio bene perché no”.

C’è da aspettarsi un paio di arrivi sulle corsie esterne?
“Sì, è uno degli obiettivi su cui stiamo lavorando ma preferisco che arrivi un po’ più tardi il calciatore che davvero voglio piuttosto che precipitare le decisioni e fare le cose con fretta”.

Sullo spirito di appartenenza?
“La squadra è quanto di più importante c’è. Questo è il mio modo di stare in campo. Per me la priorità assoluta è la squadra”.

Pezzo di Claudia Demenica
Foto Il Tribunale delle Romane

Juve Stabia, Russo si avvicina al Venezia: l’ufficialità potrebbe arrivare presto

Juve Stabia, Russo si avvicina al Venezia: l’ufficialità potrebbe arrivare presto

Vi abbiamo detto di Alessandro Mastalli in uscita, con diversi club su di lui, ma non è il solo calciatore della Juve Stabia che potrebbe lasciare Castellammare di Stabia. Infatti, anche Danilo Russo, estremo difensore, è vicino all’addio. C’è una buona probabilità che vada a giocare il prossimo campionato di serie B con il Venezia, allenato da Filippo Inzaghi. L’ufficialità potrebbe arrivare presto, può essere anche questione di ore.

RIPRODUZIONE RISERVATA, previa citazione della fonte

Roma, doppia seduta di allenamento oggi a Pinzolo. Di Francesco striglia i suoi

NOTIZIE AS ROMA – Secondo giorno di lavoro a Pinzolo sotto la guida di Di Francesco per i giallorossi. Doppia seduta di allenamento e presentazione della squadra in serata, questo il ricco menù della giornata che sta per concludersi. Stamane esercitazioni sul possesso palla e sull’atletica. In particolare è durato molto l’esercizio sullo scambio ‘mezzala-esterno offensivo-difensore’ sotto gli occhi vigili del tecnico che, evidentemente insoddisfatto di ciò che ha visto, ad un certo punto ha esclamato: “Male male dietro! Che cos’è quella giocata? Non mi è piaciuta per niente”. Nel pomeriggio, il gruppo è sceso nuovamente in campo verso le 17,30 ed ha lavorato sulla tattica. A chiudere, partitella a campo ridotto. Da evidenziare i continui richiami di Di Francesco in occasione di palle perse. Inoltre, piccolo siparietto con Sadiq: “Che vai a prendere la palla lì? E chi la attaccala porta, mia sorella?”, con il pubblico che ha applaudito Di Francesco. L’allenamento si è concluso alle 18,45  Il carisma del tecnico, del resto era già emerso ieri: un tifoso si era lamentato di una presunta mancanza di rispetto dei calciatori, passati senza fermarsi a salutare i sostenitori. La risposta di Di Francesco era stata: “Parli a me di senso d’appartenenza? Hai sbagliato persona. Il rispetto è fermarsi a stringere la mano uno ad uno?”

Claudia Demenica

Foto di Il Tribunale delle Romane

FOTO ViViCentro – Dimaro, il Napoli si riunisce nel ricordo delle vittime di Torre Annunziata

FOTO ViViCentro – Dimaro, il Napoli si riunisce nel ricordo delle vittime di Torre Annunziata

Altra giornata di duyro lavoro a Dimaro, ma questa volta cominciata con un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime del crollo del palazzo di Torre Annunziata.

Clicca sulle foto per ingrandirle.

Juve Stabia, per Mastalli sempre aperte le porte della serie B: due top club su di lui

Juve Stabia, per Mastalli sempre aperte le porte della serie B: due top club su di lui

Prosegue il mercato in casa Juve Stabia. Tra trattative in entrata e quelle in uscita si cerca di capire quale sarà la nuova squadra da consegnare nelle mani del prossimo allenatore.

Alessandro Mastalli è uno dei prezzi pregiati della rosa stabiese e secondo quanto appreso dalla redazione di ViViCentro.it, diversi sono i club interessati. Oltre al Venezia, nelle ultime ore si è inserito anche il Foggia, neopromosso in cadetteria. Si attendono sviluppi.

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Mario Rui, l’agente: “Indietro non torniamo, il ragazzo in ritiro con la Roma non ci va”

Mario Rui, l’agente: “Indietro non torniamo, il ragazzo in ritiro con la Roma non ci va”

Ai microfoni della Roma24, è intervenuto l’agente di Mario Rui, Mario Giuffredi, il quale ha dichiarato: “Giovedì mi era stato comunicato da Monchi che il giocatore si poteva trasferire al Napoli, dal momento che i 2 club avevano trovato l’accordo . Io ora indietro ora non ci torno. Le società trovino una soluzione. Per me il giocatore rimane dove sta, e in ritiro con la Roma non ci va. Non va bene che dopo un giorno si cambi tutto”.

Crollo palazzina a Torre Annunziata, i geologi ribadiscono da un decennio l’importanza del fascicolo del fabbricato

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Con il comunicato stampa uscito ieri, il Consiglio Nazionale dei Geologi, all’indomani del crollo della palazzina di Torre Annunziata, ha ancora una volta ribadito l’importanza del fascicolo del fabbricato.

Di questo argomento si è tornato a parlare dopo il terremoto che ha colpito l’Italia centrale ma che sembra essere finito nel dimenticatoio ancora una volta.

Queste le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto:  “Se ci fosse stato il fascicolo del fabbricato sarebbero stati evidenti i problemi strutturali e non legati all’edificio e soprattutto si sarebbe avvertita la necessità di procedere obbligatoriamente ad eventuali manutenzioni del palazzo. Sembrerebbe – continua Peduto – che nello stabile fossero in corso dei lavori di ristrutturazione. E se la causa o la concausa del crollo fosse dovuta proprio agli interventi in atto è sempre perché, senza fascicolo del fabbricato, è impossibile ricostruire tutte le problematiche e gli eventi che hanno interessato un edificio e di cui potrebbe non essere stato possibile tenere conto dei lavori previsti”.

Per ribadire l’importanza del fascicolo del fabbricato, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi paragona lo stesso al libretto pediatrico di un bambino: il posto in cui annotare le malattie, le cure e le ricadute.

 

Crollo di Torre Annunziata, stamane il sopralluogo dei magistrati – FOTOGALLERY VIVICENTRO

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Stamattina sopralluogo da parte dei due magistrati di Torre Annunziata, Pierpaolo Filippelli e Andreana Ambrosino.

Dopo la tragica giornata conclusa con il triste recupero delle otto vittime, stamane è stata la volta del sopralluogo da parte dei due magistrati di Torre Annunziata. Il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli ha lasciato alle 11 il luogo del crollo mentre il pm Andreana Ambrosino è rimasto fino alle 12 per completare il sopralluogo anche dalla parte non rollata della palazzina.

L’intera area è stata quindi sequestrata,  si indaga adesso per omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Il fascicolo è ancora aperto contro ignoti.

Questo l’aggiornamento del tragico crollo avvenuto ieri mattina alle 6:20. Un evento tragico che, a quanto pare è da imputare alla negligenza umana.

 

GUARDA LA FOTOGALLERY DEL TRAGICO CROLLO E DEL SOPRALLUOGO DEI MAGISTRATI (foto di Antonio Toscano):

Vicepres. Osasuna: “Berenguer? Col Napoli nulla di concreto, ma ci incontreremo settimana prossima”

Vicepres. Osasuna: “Berenguer? Col Napoli nulla di concreto, ma ci incontreremo settimana prossima”

Ai microfoni della stampa, è intervenuto il vice presidente dell’Osasuna, Alfonso Ramirez, il quale ha dichiarato: “Col Napoli ci incontreremo la prossima settimana. Ci sono buone intenzioni sia da parte nostra che da parte loro di cominciare la trattativa, ma ancora nulla di concreto. Quello che avrebbe da offrire il Napoli è molto superiore rispetto a quello dell’Athletic Bilbao e noi dobbiamo pensare all’interesse della società”.

Dimaro, responabile comunicazione in Trentino: “I tifosi napoletani sembrano trentini”

Dimaro, responabile comunicazione in Trentino: “I tifosi napoletani sembrano trentini”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il responsabile della comunicazione azzurra in Trentino, Diego De Carli, il quale ha dichiarato: “Voglio dire che siamo riusciti a colonizzare Napoli! I partenopei in giro per Dimaro sembrano trentini, c’è buonumore, ma davvero tanta calma e tanto relax. L’ambiente è quello di un ritiro anni ’80. Ultimo anno a Dimaro? So che stanno lavorando per rinnovare questo sodalizio con la SSC Napoli, vedremo”.

Gonalons chiarisce: “Non ho rifiutato Napoli per la città, non ero pronto a lasciare Lione”

Gonalons chiarisce: “Non ho rifiutato Napoli per la città, non ero pronto a lasciare Lione”

Fu stato molte volte accostato al Napoli, ma nulla se ne fece: oggi Gonalons è un nuovo giocatore della Roma. Presentato quest’oggi in conferenza stampa, il centrocampista ha parlato anche della trattativa sfumata col Napoli: “Avevo già rettificato quanto detto dall’agente all’epoca. Non ero pronto di lasciare il Lione, non è vero che mi sono lamentato della città. Posso solo dire che Roma è una grande squadra e sono venuto qui per questo”.

UFFICIALE- Spal, arriva il portiere Gomis: futuro Meret ancora in bilico

UFFICIALE- Spal, arriva il portiere Gomis: futuro Meret ancora in bilico

Nuovo acquisto per la Spal che risolve il rebus portieri: non sarà Meret a difendere i pali della neopromossa la prossima stagione, ma l’italo-senegalese Alfred Gomis. Ancora poco chiaro, quindi, il futuro del giovane Meret, che tanto piace al Napoli. Ecco il comunicato ufficiale del club: “SPAL 2013 srl rende noto di aver siglato un accordo con il Torino F.C. per il trasferimento in biancazzurro di Alfred Gomis. Il portiere italo-senegalese arriva a Ferrara a titolo temporaneo con obbligo di riscatto. Cresciuto nella società granata, ha vestito le maglie di Crotone, Avellino e Cesena, disputando la seconda parte della scorsa stagione alla Salernitana dopo la parentesi al Bologna”.