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Napoli-Strinic, storia d’amore ai titoli di coda: il croato richiesto in Turchia

Napoli-Strinic, storia d’amore ai titoli di coda: il croato richiesto in Turchia 

Con l’arrivo di Mario Rui, Strinc è destinato a lasciare Napoli. Secondo quanto riporta il Mattino, su di lui ci sarebbe forte l’interesse del Galatasaray, oltre che del Watford.

Ancora nessun incontro tra Pepe Reina e De Laurentiis: le ultime

Ancora nessun incontro tra Pepe Reina e De Laurentiis: le ultime

E’ ancora poco chiaro il futuro di Pepe Reina. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive in merito: “Il primo giorno di ritiro è servito a Aurelio De Laurentiis per incontrare Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato del Napoli, e Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo. I tre hanno fatto il punto sulle trattative di mercato che il club ha in piedi e hanno pure discusso sulla questione Pepe Reina. Di certo, non c’è stato nessun contatto tra il presidente e il portiere spagnolo anche se la dirigenza azzurra sta studiando un tipo di accordo che possa essere soddisfacente per le parti. In pratica, potrebbero proporgli il rinnovo di un altro anno, fino al 2019. Ma, al momento, si tratta soltanto di un’ipotesi, resta da capire se Reina poi sarà disposto ad accettare una simile soluzione che non gli porterebbe alcun vantaggio a livello economico, nel senso che la proposta sarebbe quella di spalmare l’ingaggio attuale, 2,5 milioni di euro, in due anni. La questione verrà esaminata da Giuntoli con il procuratore del portiere spagnolo, Quilon, nei prossimi giorni per capire se ci sono gli estremi per raggiungere un’intesa. D’altra parte, il Napoli non ha alcuna fretta: Reina ha il contratto, come ha ripetuto spesso il presidente, e dunque se non dovesse accettare la sua proposta andrà via il prossimo giugno”.

Berenguer-Napoli, oggi nuovo contatto con l’Osasuna: gli azzurri hanno un vantaggio

Berenguer-Napoli, oggi nuovo contatto con l’Osasuna: gli azzurri hanno un vantaggio

Nella giornata di oggi ci sarà un nuovo incontro tra Napoli e Osasuna per Berenguer. Gli spagnoli sono ancora fermi alla richiesta di 9 mln di euro, mentre il Napoli vorrebbe chiudere l’affare a qualche milione in meno. Gli azzurri, però, possono contare dell’appoggio del ragazzo, che spinge per il trasferimento. A riportarlo, il Corriere dello Sport.

Leno, il Bayer Leverkusen chiude alla cessione: Giuntoli interessato a Radunovic

Leno, il Bayer Leverkusen chiude alla cessione: Giuntoli interessato a Radunovic

Leno non diventerà un nuovo giocatore del Napoli. La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, scrive in merito: “Ieri, lo stesso club tedesco ha annunciato che il portiere non verrà ceduto. A questo punto, il Napoli dirotterà altrove le attenzioni: a Giuntoli piace Radunovic, classe ‘96, vice di Berisha all’Atalanta. L’idea sarebbe quella di chiederlo in prestito e di tenerlo come terzo portiere alle spalle di Reina e Sepe. In questo modo, ad essere ceduto sarebbe il brasiliano, Rafael. Non sarà semplice, comunque, convincere i dirigenti bergamaschi che vorrebbero tenersi il giovane portiere della nazionale Under 21 della Serbia”.

Compact, la proposta Bonino sui migranti

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«Tornare per cinque anni ai parametri di Maastricht, con il rapporto deficit-Pil al 2,9 per cento». Matteo Renzi, nel suo libro «Avanti» (in uscita il 12 luglio), disegna la strategia economica del Pd per la prossima campagna elettorale.

La sfida di Renzi: “Tornare ai parametri di Maastricht”

Il leader Pd propone 5 anni con deficit al 2,9 per cento. Bersani: ricetta di destra. Brunetta: il veto non basta

ROMA – «Tornare per 5 anni ai parametri di Maastricht, con il rapporto deficit-Pil al 2,9%». Matteo Renzi, nel suo libro «Avanti» (in uscita il 12 luglio per Feltrinelli), disegna la strategia economica del Pd per la prossima campagna elettorale. Il «patto di legislatura» con Bruxelles potrebbe portare nelle casse dello Stato 30 miliardi che il leader dem intende usare esclusivamente per abbassare le tasse e stimolare così la crescita. In cambio l’Italia si impegnerebbe a ridurre il debito tramite un’operazione sul patrimonio con la regia della Cassa depositi e prestiti e del ministero dell’Economia. E anche tramite una ulteriore stretta sull’evasione fiscale, grazie a un pacchetto digitale -ancora allo studio del governo- che dovrebbe prevedere l’obbligo di fattura elettronica anche tra privati e la creazione di un “documento unico di vendita”, che superi le attuali diverse modalità (fattura, ricevuta). Un server centrale poi raccoglierà tutti questi dati per rendere più rapidi i controlli del fisco.

«Dobbiamo uscire dallo stillicidio della trattativa mensile con Bruxelles e proporre al mondo finanziario ed economico un piano industriale degno di un paese solido e credibile», scrive Renzi.

Oltre allo «scambio» con la Ue, Renzi intende archiviare il Fiscal compact, accordo internazionale siglato anche dall’Italia nel 2012, che in autunno dovrebbe essere inserito nei trattati Ue. Il Fiscal compact prevede rigidissime regole di bilancio (deficit allo 0,5%, taglio ogni anno di un ventesimo del debito per la parte eccedente il 60% del Pil). Regole che finora l’Italia ha potuto aggirare, grazie ai ripetuti sconti da Bruxelles. Ma dopo cinque anni dalla firma dell’accordo, nel 2012, il passaggio è decisivo. Renzi ribadisce nel suo libro la volontà di porre il veto al tavolo del Consiglio europeo che in autunno esaminerà la questione. Il premier Paolo Gentiloni è orientato a seguire questa linea: i numeri tra i partner europei per superare l’accordo non ci sono, ma il veto sull’inserimento nei Trattati viene definito da fonti di governo un «segnale politico» in vista della discussione sulla nuova governance dell’eurozona.

La proposta di Renzi aumenta ancora di più le distanze tra Pd e Mdp. «Cinque anni di riduzione delle tasse in deficit? Si tratta dell’eterna e fallimentare ricetta di tutte le destre del mondo», attacca Pier Luigi Bersani. «I partner europei si possono contestare e contrastare, ma è pericoloso pensare di prenderli in giro». Durissima la replica di Matteo Orfini: «Bersani, che ci fece approvare senza discussione il Fiscal compact, oggi dice che siamo di destra perchè lo vogliamo superare. Tutto torna».

Stefano Fassina di Sinistra italiana, coglie la palla al balzo per chiedere che quei 30 miliardi vengano destinati non al taglio delle tasse, ma ad investimenti pubblici su piccole opere pubbliche, sanità e reddito di inclusione. Bocciatura netta da Renato Brunetta (Forza Italia): «Non basta porre il veto sul Fiscal compact, e non credo neppure che Gentiloni avrà la forza per farlo. Bisogna tornare allo spirito della Maastricht di Guido Carli, non solo per 5 anni, ed eliminare tutti gli accordi successivi voluti dalla Germania che hanno irrigidito il sistema e scavato un fossato tra i paesi del Nord e del Sud Europa. Per fare tutto questo Renzi non è credibile, perchè nei suoi 1.000 giorni di governo il debito è aumentato, nonostante i ripetuti sconti arrivati da Bruxelles».

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lastampa/La sfida di Renzi: “Tornare ai parametri di Maastricht” ANDREA CARUGATI

Allan: “Possiamo diventare il centrocampo più forte. Scudetto? Sogno di tutti”

Le sue parole

Ecco quanto ha dichiarato Allan all’incontro con i tifosi: “Abbiamo un centrocampo forte con giocatori di qualità. Stiamo crescendo, entro qualche anno possiamo diventare il centrocampo più forte e stiamo lavorando per questo obiettivo. Lavoro e sacrificio, questo ci vuole per arrivare in alto e noi ci stiamo arrivando. Nello spogliatoio c’è tanto entusiasmo, c’è voglia di fare un’ottima stagione con il Napoli”.

Scudetto: “E’ un sogno di tutto il gruppo, vogliamo dare continuità a ciò che abbiamo fatto lo scorso anno. Ma iniziamo piano, lavorando bene e diamo continuità altrimenti se pensiamo direttamente all’obiettivo finale non va bene. Una squadra che vuole raggiungere questo livello deve avere per forza almeno 19 giocatori di qualità. Tutti quelli che saranno chiamati in causa daranno il massimo”.

Insigne: “Tutti noi abbiamo il sogno scudetto”

Le sue parole

Lorenzo Insigne ha rilasciato alcune dichiarazioni nell’incontro con i tifosi: “Il sogno scudetto lo abbiamo noi, il mister, i compagni. Vogliamo ripartire dalla fine del campionato scorso, abbiamo messo grandi basi. Per parlare di scudetto è un po’ presto siamo pronto però. Sacrifici? Da piccolo ne ho fatti tanti. La domenica mattina mi svegliavo prestissimo per andare a giocare.Non rimpiango nulla, bisogna farli per diventare un calciatore. Non ci sono tanti segreti, ho sempre lavorato duramente e credo sia anche un dono. Col Real anche se abbiamo segnato subito sapevamo sarebbe stata dura. Quella sconfitta ci ha dato una mano, però, perché ci ha unito ancora di più. Per me la maglia azzurra è un’emozione indescribile che si ripete ad ogni partita in casa, ho sempre un po’ di carica in più da napoletano. Spero di ricambiare la fiducia che mi avete sempre dato. A volte a noi calciatori danno fastidio alcuni atteggiamenti. Noi dalla prima all’ultima partita daremo il massimo per arrivare ad un traguardo importante. Non sono mai stato nervoso, al massimo solo quando non riuscivo a segnare. Ho sempre dato, anche quando non segnavo, tutto anche in fase difensiva, magari questo non lo notate ma è così”.

Sarri ai tifosi: “Siamo cresciuti nel finale. Bonucci? Andrà al Psg. Conosco poco Ounas”

Le sue parole

L’incontro con i tifosi a Folgarida ha visto protagonista anche Maurizio Sarri: “L’allenatore fa le scelte tutti i giorni, grossi rimpianti non ci sono per me. Abbiamo fatto fatica sull’infortunio di Milik a ritrovare certi equilibri. Io sicuramente ho sbagliato qualcosa, ma non ho grandi rimorsi”.

Ferguson?“Se intendi la durata non lo so, se si parla di allenatore manager non mi interessa. Non voglio togliere tempo ai miei calciatori. Abbiamo un ottimo direttore sportivo, abbiamo un gran rapporto e mi fido totalmente di lui. Il calcio italiano è diverso da quello inglese. Stare per tanto tempo in una stessa società è difficile. Qualunque sia la durata, la soddisfazione per aver allenato questa società e squadra non me la toglie nessuno. Speriamo che possa restare a lungo. Non mi occupo di mercato, sarei presuntuoso a fare nomi davanti ad una persona che conosce tutti i calciatori del mondo. Delle volte arrivano calciatori che non conosco, ma va bene così. Io devo migliorare la disposizione. Potessi avere calciatori da 100mln l’uno allora sarebbe un conto ma il mio compito è un altro. In base a quello che dico al ds, lui si comporta di conseguenza”.

Allenatore o bancario, cosa più semplice? – “Ho fatto contrattazioni interbancarie pesanti, facevo gesti come un pazzo. Era abbastanza tosta”.

Giù da una torre: Rizzoli, Higuain o De Laurentiis?“Butto giù Rizzoli perchè gli voglio meno bene degli altri”.

Difficoltà? – “Spero di fare 50 partite, ho una rosa buona. Cambiare sarebbe stupido visto che siamo la squadra italiana più prolifica. Dobbiamo subire meno gol. Cambieremo a partita in corso, ma adesso togliere un centrocampista per mettere un attaccante in più non è una priorità. La base iniziale sarà la stessa, cambieremo in certe situazioni”.

Var?“La Var è da valutare e chiarire. I primi tentativi non sono stati di alto livello. Dovrebbero dichiarare chi sono gli arbitri in regia. Voglio sapere chi decide le nostre sorti”.

Ounas?“Non lo conosco molto, ho visto solo alcuni filmati. La sensazione è che possa fare l’esterno su tutte e due le fasce con leggera preferenza da parte sua quando parte da destra”.

Aspetto psicologico sui cali di tensione? – “La perdita di punti contro le piccole squadre è una cosa che capita a tutte le big. Succede, succederà ancora: non si può vincere contro 14 squadre andata e ritorno. E’ capitato anche alla Juventus e alla Roma. Dobbiamo capire se quel periodo no era dovuto ad un disagio tattico o ad un po’ di abnegazione in campo. Nel finale di campionato la squadra ha fatto un salto in avanti. Eravamo convinti dei propri mezzi, ci si divertiva ma si volevano punti”.

Difensore di esperienza? – “Bonucci non possiamo prenderlo, lo vuole il Psg”.

Ghoulam? – “Spero che la situazione contrattuale sia risolto. E’ cresciuto molto. La Coppa d’Africa l’ha riportato stremato, è stato fuori qualche partita, poi ha finito in crescendo. Ha voglia di continuare con questo gruppo, lo vedo in ogni allenamento”.

FOTO ViViCentro – Quanti sorrisi per Hamsik e Albiol!

FOTO ViViCentro – Quanti sorrisi per Hamsik e Albiol!

Il Napoli prosegue ancora la preparazione in quel di Dimaro. Quinto giorno di allenamenti, tanti i calciatori che incontrano i tifosi per un autografo o uno scatto. Clicca sulle foto per ingrandirle.

Per Antonio Mirante compleanno con un ex Juve Stabia

Antonio Mirante festeggia i suoi 34 anni con Stefano Russo, ex portiere della Juve Stabia

Sappiamo che Antonio Mirante è uno stabiese doc nonchè un grandissimo tifoso della Juve Stabia. Il portiere stabiese ha compiuto ieri 34 anni, festeggiati ovviamente vicino casa con alcuni amici, per la precisione a Capri. A fare compagnia all’estremo difensore del Bologna per i festeggiamenti c’era anche un ex portiere della Juve Stabia.

Stiamo parlando di Stefano Russo, il portiere classe 1989 che due stagioni fa ha difeso i pali delle Vespe. Russo alla Juve Stabia fu protagonista di un’ottima stagione nonostante la lussazione alla spalla rimediata contro il Cosenza e che lo costrinse a tre mesi di stop.

Mirante e Russo sono grandi amici; i due infatti hanno militato insieme nelle stagioni 2009/10 e 2010/11 nel Parma. Lo stabiese era ovviamente titolare e Russo era pronto a subentrare in caso di necessità. Siamo certi che una chiacchierata a tema Juve Stabia, tra un brindisi ed un altro, sarà scappata a Mirante e Russo.

Qui lo scatto postato da Russo su Instagram

 

Mercato Roma, UFFICIALE: Ruediger è un nuovo calciatore del Chelsea. Ai giallorossi 35 milioni + 4 di bonus

NOTIZIE AS ROMA – Antonio Ruediger è un nuovo calciatore del Chelsea. Dopo le visite mediche svolte stamattina, è arrivato il comunicato con cui l’AS Roma ha ufficializzato l’operazione: 35 milioni più 4 di bonus la cifra che entrerà nelle casse di Trigoria e contratto di 5 anni per il calciatore, che indosserà la maglia numero 2 e guadagnerà 4 milioni all’anno.È una grande sensazione perché non tutti i giocatori hanno l’opportunità di unirsi a un grande club come questo. Non vedo l’ora di incontrarmi con i miei compagni di squadra e sono molto orgoglioso di diventare ufficialmente un giocatore del Chelsea“, le prime parole del ragazzo da giocatore del Chelsea riportate dal sito ufficiale della società londinese. Il calciatore ha affidato ad Instagram tutta la sua commozione per questo momento di crescita personale ma anche di tristezza, per aver lasciato un team nel quale ha trascorso bellissimi anni: Ciao ragazzi, ho appena firmato per il Chelsea. Non è facile dire addio alla Roma perché mi sono divertito veramente molto con questa maglia e per i suoi tifosi. Mi sono fatto molti amici in squadra. Quando, però, ho saputo dell’offerta del Chelsea ho dovuto iniziare a pensare ed ho concluso che nella vita non sai mai se avrai una seconda opportunità. Per me la Premier League è il campionato più competitivo del mondo e il Chelsea con Antonio Conte ed il suo stile di difesa sarà il prossimo passo della mia carriera. Nondimeno, voglio cogliere questa occasione per salutare l’intero staff della Roma, tutti i suoi tifosi ed i miei ex compagni per il loro supporto in questi due anni meravigliosi a Roma, questa la didascalia apparsa sotto la foto che lo ritrae con indosso la maglia del suo nuovo club.
Ora, a Monchi l’arduo compito di rimpiazzare un calciatore duttile, in grado di giocare anche come esterno basso sulla fascia destra. Durante la conferenza di presentazione di Rick Karsdorp, incalzato dai cronisti, il ds spagnolo ha tessuto le lodi dell’ex Fiorentina e Manchester City Nastasic. Un abboccamento per i media o un interesse concreto? Staremo a vedere.

Claudia Demenica

F1, GP Austria 2017: vittoria di Bottas in volata su Vettel! Hamilton quarto – Le Classifiche

Valtteri Bottas ha vinto il GP d’Austria 2017 dopo un’agguerrita battaglia sui tempi con Sebastian Vettel, al traguardo con meno di mezzo secondo di distacco. Daniel Ricciardo completa il podio, Lewis Hamilton è quarto, Kimi Raikkonen quinto.

Il nono round del Mondiale 2017 di F1, sul tracciato del Red Bull Ring in Austria, ha sorriso alla Mercedes di Valtteri Bottas che ha conquistato il suo secondo successo stagionale. Il finlandese ha preceduto in un arrivo in volata un mai domo Sebastian Vettel e un fantastico Daniel Ricciardo, capace di contenere Lewis Hamilton quarto in rimonta. Quinta piazza per Kimi Raikkonen, autore di una gara un po’ anonima mentre ritiro al via per Max Verstappen. Con questi risultati Vettel allunga in classifica con 20 punti di vantaggio su Hamilton mentre Bottas si avvicina al compagno di squadra nella graduatoria dei piloti.

Pronti via e la partenza di Bottas è ai limiti della perfezione mentre le Ferrari debbono guardarsi da un arrembante Ricciardo che, infatti, conquista la terza piazza dietro al finlandese della Mercedes ed al teutonico. Sorprendente la Haas di Grosjean che, approfittando del duello tra l’australiano della Red Bull e Raikkonen, conquista il quinto posto davanti alla Rossa. Hamilton, dall’ottavo posto, risale la china mettendosi alle spalle del pilota del Cavallino Rampante. Prima curva, invece, letale per Fernando Alonso, Daniil Kvyat e Max Verstappen con chiare responsabilità del russo della Toro Rosso.

E’ un super Valtteri quello sull’asfalto austriaco: sul passo dell’1’08″alto e dell’1’09″0 il finnico della Stelle a 3 punte domina la scena senza dare alcuna chance a Seb, comunque tranquillo e non insidiato dalla RB di Ricciardo. Raikkonen ed Hamilton vanno a braccetto liberandosi di Grosjean ed andando via con lo stesso ritmo pur con gomme diverse (supersoft per Lewis ed ultrasoft per Kimi). E’ il n.44 a dare inizio al valzer dei pit-stop dopo una trentina di tornate. L’intento è chiaro: liberarsi di Raikkonen con l’undercut montando le ultrasoft. Missione compiuta per il britannico mentre nella top3 le soste ai box non cambiano gli equilibri.

Ci prova Sebastian, montando gli pneumatici a banda rossa a mettere in difficoltà Bottas mentre sorprende Ricciardo che, siglando tempi eccellenti, tiene a distanza Hamilton mentre Kimi dalla quinta piazza non riesce a rientrare in gioco. Ultimi 10 giri da qualifica con i primi 4 che spingono come se non ci fosse un domani. Una sfida di pura prestazione con il tedesco del Cavallino sempre più vicino alla Mercedes di testa e Lewis affamato di podio. 71esima (ultima) tornata da paura ed è il finnico delle Frecce d’Argento a trionfare davanti, per un soffio, a Vettel e ad un Ricciardo, bravissimo a tener botta agli attacchi del tre volte campione del mondo delle Mercedes.

Di seguito l’ordine d’Arrivo e di Partenza del GP d’Austria.

1. Bottas
2. Vettel
3. Ricciardo
4. Hamilton
5. Raikkonen
6. Grosjean
7. Perez
8. Ocon
9. Massa
10. Stroll
11. Palmer
12. Vandoorne
13. Hulkenberg
14. Wehrlein
15. Ericsson
16. Kvyat
17. Sainz
18. Magnussen
19. Alonso
20. Verstappen
1. Bottas
2. Vettel
3. Raikkonen
4. Ricciardo
5. Verstappen
6. Grosjean
7. Perez
8. Hamilton
9. Ocon
10. Sainz.
11. Hulkenberg
12. Alonso
13. Vandoorne
14.Kvyat
15. Magnussen
16. Palmers
17. Massa
18. Stroll
19. Ericsson
20. Wehrlein

Classifica piloti.

Sebastian Vettel allunga in vetta dopo il GP d’Austria: +20 su Lewis Hamilton, Bottas rimonta

POS DRIVER NATIONALITY CAR PTS
1 Sebastian Vettel GER FERRARI 171
2 Lewis Hamilton GBR MERCEDES 151
3 Valtteri Bottas FIN MERCEDES 136
4 Daniel Ricciardo AUS RED BULL RACING TAG HEUER 107
5 Kimi Räikkönen FIN FERRARI 83
6 Sergio Perez MEX FORCE INDIA MERCEDES 50
7 Max Verstappen NED RED BULL RACING TAG HEUER 45
8 Esteban Ocon FRA FORCE INDIA MERCEDES 39
9 Carlos Sainz ESP TORO ROSSO 29
10 Felipe Massa BRA WILLIAMS MERCEDES 22
11 Lance Stroll CAN WILLIAMS MERCEDES 18
12 Nico Hulkenberg GER RENAULT 18
13 Romain Grosjean FRA HAAS FERRARI 18
14 Kevin Magnussen DEN HAAS FERRARI 11
15 Pascal Wehrlein GER SAUBER FERRARI 5
16 Daniil Kvyat RUS TORO ROSSO 4
17 Fernando Alonso ESP MCLAREN HONDA 2
18 Jolyon Palmer GBR RENAULT 0
19 Marcus Ericsson SWE SAUBER FERRARI 0
20 Stoffel Vandoorne BEL MCLAREN HONDA 0
21 Antonio Giovinazzi ITA SAUBER FERRARI 0

Classifica costruttori.

Mercedes in fuga dopo il GP d’Austria, 33 punti sulla Ferrari

POS TEAM PTS
1 MERCEDES 287
2 FERRARI 254
3 RED BULL RACING TAG HEUER 152
4 FORCE INDIA MERCEDES 89
5 WILLIAMS MERCEDES 40
6 TORO ROSSO 33
7 HAAS FERRARI 29
8 RENAULT 18
9 SAUBER FERRARI 5
10 MCLAREN HONDA 2

vivicentro sport/oasport

Pinzolo, presentato Karsdorp: “Strootman mi ha convinto a venire”. Monchi: “Per l’esterno offensivo non guardiamo in Premier”

NOTIZIE AS ROMA – Dopo quella di Maxime Gonalons, tenutasi ieri, oggi è stato il turno della presentazione ufficiale di Rick Karsdorp. Il terzino destro arrivato dal Feyenoord sta affrontando in Val Rendena il percorso riabilitativo conseguente all’intervento di pulizia del menisco effettuato a Villa Stuart qualche giorno fa (leggi la notizia). Queste le prime parole del giocatore ai cronisti presenti:

Monchi: “Buongiorno, sono felice e orgoglioso come ds di avere Rick con noi: si tratta di un terzino di caratura europea corteggiato da molte squadre e che oggi è qui con noi grazie al nostro lavoro e alla sua voglia. Ritengo che abbiamo un grande giocatore per il presente ed il futuro, si tratta di una delle operazioni di mercato di cui sono maggiormente soddisfatto”.

Quanta voglia hai di stare con i compagni e quando effettivamente ci sarai?
“Purtroppo mi rivolgerò a voi in olandese, parlo poco inglese. Ho molta voglia di iniziare, ho avuto vacanze fin troppo lunghe. Spero nel giro di 3-4 settimane di poter risolvere il problema. Avevo voglia di venire qui e voglio dimostrarlo”.

Consigli da Strootman? Ti ha fatto capire l’importanza di vestire la maglia della Roma?
“La presenza di Kevin è importante, mi ha consigliato di venire, per me non  è stata una decisione semplice: avevo qualche remora avendo giocato tutta la carriera al Feyenoord, invece lui mi ha convinto a venire qui. Anche gli altri compagni di squadra mi hanno accolto bene e mi stanno aiutando, sono molto contento”.

Le tue sono le caratteristiche volute da Di Francesco: spingere sulla fascia. C’è un giocatore a cui ti ispiri?
“Ho iniziato come centrocampista offensivo e solo a vent’anni mi sono convertito a terzino perciò è difficile fare paragoni, devo soltanto dimostrare in campo ciò che so fare”.

Per Monchi: Se dovesse saltare la trattativa per Defrel, sono spendibili i nomi di Thauvin, Vela o Ben Arfa?
“Sono tutti buoni giocatori ma l’idea che ho in testa è diversa. Ad oggi stiamo lavorando su nomi che non sono usciti sulla stampa o quantomeno non tutti. Stiamo lavorando su più fronti ma più che i nomi quello che conta è che la Roma abbia un gruppo competitivo”.

I calciatori che arrivano dall’estero considerano il calcio italiano come il più difficile tatticamente. C’è un aspetto sul quale senti di dover lavorare in particolare?
“Credo che quando un calciatore passa dall’Eredivise alla Serie A debba lavorare molto per imparare un altro tipo di calcio. Si dice che quando un calciatore olandese arriva in Italia deve imparare a difendere bene”.

Per Monchi: Castan è in uscita o rimane alla Roma?
“Sia nel caso di Castan che di Gyomber, attenderemo la fine della settimana a Pinzolo per prendere una decisione. Ad oggi sono calciatori della Roma ma andranno prese devisioni che spettano soprattutto a loro per una questione di rispetto e professionalità”.

Ritieni di poter fare il percorso di Cafu?
“Vengo da una squadra che non vinceva il campionato da 18 anni e il mio primo obiettivo quando ho iniziato era quello di vincere, ci siamo riusciti quest’anno poi sono andato in vacanza ed ho ricevuto la chiamata della Roma, è successo tutto molto in fretta. Se io diventerò un grande come Cafu è difficile dirlo, mi considero un calciatore piccolo, ho tanta voglia di crescere, sono pochi anni che ricopro questo ruolo ma voglio impegnarmi con i tifosi dicendo che faremo il possibile per vincere almeno fino a quando io sarò qui”.

Per Monchi, Massara andrà via. Pensate già ad un sostituto? Ieri alla presentazione delle squadra c’era un solo italiano: Florenzi. State pensando di fare qualcosa per dare maggiore identità alla squadra?
“Di mercato di solito non parlo ma non ignoro le domande se mi vengono rivolte. Spettano a Massara le decisioni ma dico che in 17 anni da ds poche volte ho trovato persone così preparate e attaccate alla causa come Ricky. Se poi dobbiamo trovare un sostituto è una decisione che prenderemo senza fretta. È evidente che mancano ancora De Rossi, El Shaarawy e Pellegrini. Non è facile aumentare la percentuale di giocatori italiani e romani a breve termine ma lo faremo nel medio e lungo termine”.

La genesi del tuo infortunio? Perché hai aspettato così tanto prima di operarti? Hai già fissato una data per il tuo rientro?
“Prima della partita con l’Ajax avevo giocato un’altra partita in nazionale. Nel primo minuto di quella sfida ho preso un colpo ed ho avvertito il dolore ma ho preferito rimanere in campo. Dopo una settimana mi sono allenato, ho preso un ulteriore colpo e da lì il fastidio non è mai andato via. Per quanto riguarda il recupero spero sia il prima possibile ma ragioniamo di giorno in giorno, preferisco non dare una data precisa. L’obiettivo è rientrare entro il 20 agosto”

Cosa ne pensa di Nastasic come difensore?
“Un buon calciatore, esperto, che è stato a Firenze e poi al City. Ha caratteristiche interessanti. Per quanto riguarda l’esterno alto, non abbiamo obiettivi in Premier, dovete rivolgervi in altre direzioni”.

Pare che Di Francesco ti volesse anche quando era al Sassuolo. Ne eri a conoscenza?
“Mi risulta questo interesse del mister fin dai tempi del Sassuolo ma per me in quel momento era importante rimanere in Olanda per crescere. La sua fiducia mi gratifica ed ha contribuito alla mia scelta”.

Come vivi questa preparazione lontano dal campo? Hai mai avuto contatti con l’Inter e con Walter Sabatini?
“Per me non è facile essere con il tutore, dover fare riabilitazione tutto il tempo e poter allenare in palestra solo la parte superiore del corpo. Tutti sanno che voglio rientrare il più in fretta possibile, ora lo sapete anche voi. Per quanto riguarda l’Inter, ora l’importante è che sono qui e prometto di dare il massimo per questo club, il resto non conta”.

Totti e Kuyt si sono ritirati. Quanto è importante per un giovane trovare gente di questo calibro come capitano? Hai parlato con Kuyt?
“Un parallelo che ci sta quello di Kuyt al Feyenoord e Totti alla Roma. Io posso parlarvi soprattutto di Kuyt: lui parlava con gli allenatori, si occupava di tutto, è diventato mio buon amico, siamo stati in vacanza insieme lo scorso anno, è stato decisivo per la conquista del titolo, ha segnato 3 gol nell’ultima partita e tutti hanno cominciato a parlare di lui ma lui si è defilato per lasciare spazio agli altri. Immagino che Totti qui sia stato qualcosa di simile se non superiore”.

Sei un giocatore che copre tutta la fascia, l’anno scorso hai fatto tanti assist. Hai avuto modo di parlare con il tecnico di come vuole impiegarti nella Roma?
“E’ stata la prima domanda che ho rivolto al mister perché effettivamente sono un giocatore molto offensivo. 2 anni fa ho fornito 11 assist, l’anno scorso di meno ma sono migliorato nella fase difensiva. Conterà soprattutto il rendimento della squadra, non a caso si dice Forza Roma”.

A cura di Claudia Demenica

Foto Il Tribunale delle Romane

 

SSC Napoli, il dott. De Nicola: “Ounas deve abituarsi, in squadra ci sono tre calciatori importanti”

SSC Napoli, il dott. De Nicola: “Ounas deve abituarsi, in squadra ci sono tre calciatori importanti”

Durante ‘Dimaro con noi’, trasmissione televisiva, in diretta su Tele A-Julie Italia-Tele Akery-Canale 34-SKY 903, è intervenuto il responsabile dello staff medico della SSC Napoli Alfonso De Nicola: “Come sta Milik? Arkadiusz sta bene: già quando si è concluso lo scorso campionato aveva recuperato la sua forma, poi gli ho detto ‘ma scusa, resta qualche giorno in più a riposarti’. Mi ha risposto dicendo ‘No dottore, non ce la faccio. Devo allenarmi sin da subito’. 

Reina è importante per Sarri e per il gruppo: sia perchè Pepe ha vinto tutto, poi per una questione d’età e vi dico che nel Napoli ci sono tre elementi come lui a livello di importanza dal punto di vista caratteriale.

E’ il Napoli più forte da quando ci sono io? Bisogna vincere qualcosa per dirlo, lo decideranno i risultati.

Chi sta meglio tra gli azzurri? Stanno tutti bene, tranne qualcuno che ha qualche problemino. Ounas non è che non sta bene fisicamente, è che deve abituarsi al nostro modo di lavorare e ai nostri ritmi compreso il regime alimentare.

Momenti di svago in ritiro? Loro si stanno divertendo molto, l’unico modo per svagarsi è il cellulare: è un gruppo molto competitivo, anche alla Playstation sembra che si stiano giocando qualcosa di importante perchè vogliono vincere sempre”.

Vialli: “Sarri fenomeno e Napoli spettacolare”

Vialli: “Sarri fenomeno e Napoli spettacolare”

Gianluca Vialli, ex attaccante e attuale opinionista Sky, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera:

Napoli. Lì c’è un uomo solo al comando. L’anno buono?

“De Laurentiis sa il fatto suo e Sarri è un fenomeno. È la squadra più bella d’Italia. Ma fra bello e vincente c’è un fossato da superare. Servirebbe un grande giocatore di livello internazionale per avere appunto più spirito vincente”.

Ibrahimovic?

“Più giovane, sui 28-30. E non per forza un attaccante”.

La Juve pagherà il contraccolpo dei quattro gol presi in finale di Champions?

“No, vincerà di nuovo il campionato. Resta la più forte, la più costante, la più solida, è avanti in tutto. Intelligente la politica di svecchiamento. Ottima idea Bernardeschi”.

Summit De Laurentiis-Giuntoli, ultimo affondo per Berenguer

Summit De Laurentiis-Giuntoli, ultimo affondo per Berenguer

La Gazzetta dello Sport fa sapere che ci sono ancora un paio di operazioni che si potrebbero chiudere nei prossimi giorni: “La più imminente pare essere quella legata a Berenguer: Giuntoli ha sentito i dirigenti dell’Osasuna, il Napoli è stata l’unica società che si è avvicinata alla richiesta del club spagnolo, ovvero 9 milioni di euro che rappresentano la cifra prevista dalla clausola rescissoria. Ma le modalità di pagamento sono un tantino diverse dalla richiesta”.

Praticamente il Napoli ha offerto 6 milioni più una serie di bonus legati ai risultati e al rendimento dello stesso giocatore, mentre la controparte vorrebbe incassare l’intero importo.

Bayern, Ancelotti: “Napoli rimasto lo stesso? Con Sarri crescerà ancora”

Le sue parole

Carlo Ancelotti, allenatore del Bayern Monaco, ha parlato al Corriere dello Sport:

La Juve deve cominciare a temere Inter e Milan? 
“La Juve resta la favorita numero uno in modo chiaro, ma le due milanesi si stanno avvicinando”. 

Meglio l’Inter o il Milan per ora? 
“Stanno seguendo un percorso diverso. Il Milan doveva cambiare molto e la sua campagna acquisti è intelligente. Non doveva comprare un giocatore da 100 milioni, ma investire su più giocatori proprio come ha fatto. Quelli arrivati sono giusti”. 

A fine stagione avremo quattro italiane in Champions.  
“Sarà un campionato più divertente. Oltre alla Juve lotteranno Inter, Milan, Roma, Napoli e anche Fiorentina e Lazio”. 

Il Napoli, invece, è rimasto quasi lo stesso per ora. 
“Ma era già un bel Napoli, bello da vedersi. E con Sarri continuerà a crescere”.

Mario Rui, domani visite mediche: il ragazzo subito a disposizione di Sarri

Mario Rui, domani visite mediche: il ragazzo subito a disposizione di Sarri

Attraverso il proprio sito ufficiale, Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato, ha messo chiarezza in merito alla questione Napoli-Mario Rui, scrivendo: “Il laterale portoghese è atteso lunedì per le visite. Subito dopo si metterà a disposizione di Sarri a Dimaro. In fondo non è passato troppo tempo dai primi giorni di preparazioni della squadra azzurra… Le cifre: prestito oneroso tra i 2 e i 2,5 milioni, riscatto obbligato alla prima presenza, 10 milioni il costo complessivo dell’operazione, bonus compresi”.

Accorata lettera aperta di un cittadino: Malasanità Messina

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”Cercatele un posto perché gli ammalati che escono da rianimazione non li vuole nessuno”

Questo il titolo di una accorata lettera di un cittadino, di un marito segnato dal dolore per la tragica prematura perdita della moglie, lettera che è stata inviata anche all’ Associazione Iride (ndr: che a sua volta ha inviato a noi), non per verificare la possibilità di avanzare una richiesta risarcitoria, ma per denunciare la gravi carenze assistenziali di cui è stata vittima, nella speranza di poter amplificare il suo grido di dolore al nobile fine di promuovere un miglioramento della Sanità.

E’ una lettera, pertanto, contro la Malasanità, scritta con l’auspicio che possa essere utile ad evitare il ripetersi di casi analoghi che, per quanto ci viene raccontato, risultano gravemente e primariamente condizionati da carenze di tipo organizzativo-assistenziale, alle quali spesso si aggiungono criticità nel rapporto medico-paziente ed in particolare nella capacità comunicativa dei sanitari che, vuoi per il carico di lavoro sovente eccessivo, vuoi per scarsa attitudine e preparazione specifica, rifuggono da quel ruolo primario, privilegiato ed oneroso, di tramite empatico tra le sofferenze del paziente (e dei parenti), le legittime attese-speranze e le oggettive possibilità assistenziali.

Rappresentando, la promozione della buona Sanità, uno dei tre obiettivi istituzionali dell’Associazione Iride, accogliamo con orgoglio la segnalazione del marito di una donna scomparsa a conclusione di un calvario sanitario protrattosi per mesi.

Di seguito il testo integrale della lettera ricevuta:

Lettera aperta

Malasanità Messina

“Cercatele un posto perché gli ammalati che escono da rianimazione non li vuole Nessuno” Il giorno 8/1/2016 sono Stato costretto, mentre eravamo fuori casa a dover condurre mia moglie al pronto soccorso dell’ospedale Papardo a causa di un improvviso malore, dove essendo giunta ormai in fin di vita a causa di un edema cardio-polmonare, è Stata intubata e trasferita al reparto rianimazione dell’ospedale Piemonte visto che in quella struttura non c’erano posti liberi.

Dopo averla mantenuta per otto giorni in coma farmacologico riescono a farla respirare autonomamente, a questo punto mi viene pronunciata la fatidica frase “Cercatele un posto…” come se io dovessi o potessi sostituirmi a quanti in quella struttura o “azienda”, come viene istituzionalmente definita, avessero potere decisionale. Non avendo io avuto la forza per acquistare con denaro, né il potere per conquistare con la forza questo “posto” ma soltanto l’umiltà di chiedere, dopo due giorni é stata trasferita in uno dei pochi reparti (cardiologia) dello stesso Piemonte, da dove prima di 24h I’hanno dovuta ritrasferire d’urgenza in rianimazione, qui i medici mi hanno spiegato che non l’avevano saputa gestire. In rianimazione é rimasta, inoperosamente ed infruttuosamente per circa altri venti giorni, sempre con la scusa assurda, inspiegabile e incredibile (visti i tempi lunghi intercorsi) della mancanza di posti.

Finalmente questo “posto” si é liberato proprio in quel reparto che non l’aveva saputa gestire e dove é rimasta per Oltre altri due mesi e dove e successo di tutto: gravi turbe neurologiche e perdita di conoscenza, una pericolosa piaga da decubito mai dichiarata, tanto meno curatasi non verso la fine di questi due mesi, fibrillazione e chi più ne ha più ne metta, altro che dimetterla trasferendola in una R.S.A come si era ventilato all’inizio. Naturalmente. alla luce dei fatti che si susseguirono il mio io si ribella, reagendo prima con un tentativo di trasferimento in altra struttura privata, poi con una lettera aperta alla stampa locale, infine con una denuncia alla magistratura quando lei, stanca, stremata e sfiduciata mi ha chiesto di organizzare il suo funerale.

Queste mie reazioni hanno sicuramente stimolato una certa parvenza di cura, ormai molto in ritardo ed in diversi casi esercitata da mani poco esperte perché non specializzate nelle singole patologie e tante richieste di trasferimento al Papardo sono state puntualmente respinte sempre per mancanza di “posto”. Di contro molto impegno é Stato esercitato nell’organizzare un trasferimento strategico per raggirarmi in un ospedale privato, il “S. Camillo”, dove e rimasta solo quattro giorni per essere trasferita in R S.A. il tutto minuziosamente organizzato per mettermi di fronte al fatto compiuto, che mio malgrado ho dovuto subire e avallare l’ R.S.A ha assolto, direi egregiamente il suo compito, tanta pulizia, tanta assistenza, discreta cucina di più non potevano fare.

Non c’era forse più nulla da riabilitare ma tutto se fosse stato possibile da recuperare tanto che usando le stesse iniziale, ho definito questa fase come Rottamazione Sanitaria Assistita. Un miracolo stava avvenendo, quando un chirurgo plastico, con la sua opera era riuscito a far reagire la sua piaga voraginosa che si riduceva a vista d’occhio, pero la guarigione produceva tanto e tale dolore al quale, il suo cervello ormai logoro, non ha resistito ed e letteralmente impazzita.

Le sue condizioni si sono aggravate a tal punto che é stata ricondotta per la seconda volta al pronto soccorso di quell’ospedale che non l’aveva potuta o voluta ricevere per curarla, era giunta qui in condizioni tali che il medico di turno si é sentito in dovere di esprimersi cosi “Chi l’ha ridotta così? Dovrei rispedirla al mittente, ma per pietà umana la ricovero qui dove cercheremo di aiutarla” Non immaginando che inconsciamente, stava proprio facendo quanto avrebbe dovuto e Voluto, come per farne subire l’onta di doverla assistere in una fine pietosa e indecorosa, con le membra sfaldate dalle piaghe in un lezzo di cadavere mentre era ancora in vita.

Così Rosella ha cessato di vivere il giorno 5/7/2016 a seguito di quest’ultimo evento ho sporto una seconda integrazione alla prima denuncia e una lettera aperta a vari organi di stampa, per divulgare la notizia. La Stampa ha taciuto, la giustizia, ho il dovere di credere che stia silenziosamente indagando, a questo punto ho sentito il dovere di rivolgermi a voi chiedendovi assistenza. Il Caso che sottopongo alla vostra attenzione non evidenzia errore, incuria o nulla di simile, bensì qualcosa di molto più grave, qualcosa che definirei agghiacciante, vale a dire la ferma, decisa, determinata, imperterrita volontà di non voler prestare le dovute cure a mia moglie, necessarie per combattere le importanti e pericolose patologie di cui soffriva, come ampiamente descritto nella documentazione allegata. Spero e confido che vogliate e possiate aiutarmi ad abbattere quel muro di omertà e connivenza costruito a loro protezione.

Non tanto per la soddisfazione di vedere le loro colpe punite, ma per quella molto più grande ed ambiziosa cioè quella di far scattare una scintilla per accendere un fuoco mediatico da spegnersi nella costituzione di quel terzo passaggio obbligato o secondo pronto soccorso che servirebbe di certo a tanti altri malcapitati come mia moglie, per non vedersi strappare la gioia di essere sopravvissuti al coma in rianimazione. Se cosi fosse né acquistereste anche voi una parte del merito, che varrebbe molto di più di un risarcimento in denaro.

Calcio Isolano: quale tecnico ischitano non allenerà nel prossimo campionato ?

E’ la settimana degli allenatori e lo sarà anche la prossima. Sono tutte un po’ in ritardo le isolane. In Eccellenza, di ischitane ce ne saranno tre: Sporting Ischia, Real Forio e Barano. C’è da attendere, invece, per conoscere il futuro dell’Isola di Procida dopo aver ceduto il titolo all’Ischia. L’intenzione è quella di acquisire un titolo di promozione (trattativa bis con Ischia), ma al momento è tutto in stand-by.

GLI ALLENATORI. Sei nomi per tre (forse quattro) panchine:  Monti, Impagliazzo, Iovine, Di Meglio, Leo, Salatiello. In realtà, due panchine sono già state ufficialmente assegnate e si tratta di due riconferme, ovvero “Billone” a Barano e Isidoro Di Meglio ad Ischia. BARANO. Per il tecnico degli aquilotti si tratta del terzo anno consecutivo alla corte di Gaudioso, eppure la sua riconferma non era poi così scontata. Non molti mesi fa, al termine della stagione, il tecnico lacchese criticò aspramente la società, non solo per l’organizzazione in generale, ma anche per qualche impegno di troppo (soprattutto economico) non mantenuto. Dichiarazioni che hanno fatto il giro dell’isola una volta rese pubbliche e che non sono affatto piaciute alla società. Uno scivolone per “Billone” Monti, soprattutto perchè il Barano ha da sempre onorato tutti i suoi impegni e, seppur con un po’ di ritardo, lo avrebbe fatto anche quest’anno. Tanto è vero che poi così è stato, altrimenti “Billone” in primis non avrebbe accettato di sedere ancora una volta sulla panchina del Barano. Dunque, pace fatta nonostante tutto. A Giovanni Iovine (pure lui contattato dal Barano) è stato preferito “Billone”, che dovrà provare a salvare l’Eccellenza con una squadra che potrebbe avere anche qualcosa in meno rispetto all’anno scorso e che sarà una squadra sicuramente molto giovane.  ISCHIA. Isidoro sì, Isidoro no. L’opinione dei tifosi gialloblu si è subito scagliata contro anche solo il pensiero di rivedere Isidoro Di Meglio sulla panchina. Probabilmente perchè troppo giovane o semplicemente per la troppa poca esperienza e un campionato di Promozione che non è stato vinto nonostante il potenziale della squadra. Fatto sta che, al netto di ipotesi prevalentemente giornalistiche, la società ischitana (che per il momento non avrà nuovi soci)  non ha mai avuto dubbi sul nome di Isidoro Di Meglio. A dettare legge è stato quasi sicuramente Giovangiuseppe Di Meglio, anche perchè sia De Rosa che Balestriere avevano pubblicamente dichiarato che non ci si poteva permettere alcuna scelta di cuore, bensì era necessario scegliere il meglio per i colori gialloblu. Evidentemente la società ischitana ha visto il (Di) Meglio in Isidoro, che ora avrà una grossa responsabilità: onorare il nome dell’Ischia provando a rispondere con le vittorie allo scetticismo generale.  Certo viene da chiedersi come mai, in tutti questi mesi, non si sia riuscito a trovare anche solo un socio nuovo per poter apportare alla società maggiori energie. Possibile che  una piazza come Ischia non attragga più nessuno? FORIO. All’ombra del Torrione la scelta dell’allenatore deve ancora arrivare. Si tratta di un vero e proprio casting quello organizzato dalla società biancoverde, che ha da poco assegnato il ruolo di Direttore Generale a Nicola Mora. Quattro i papabili: Impagliazzo, Iovine, Leo e Salatiello. Iovine ha già fatto sapere di non essere interessato, Impagliazzo difficilmente risulta essere compatibile con quello che sarà a tutti gli effetti un progetto improntato sui giovani e non sui grandi nomi. Il cerchio si restringe quindi su Flavio Leo e Salatiello, entrambi propensi a lavorare con i giovani. Tuttavia, il primo è nettamente favorito sul secondo. Non solo per la stima che praticamente tutta l’isola ha di lui, ma in particolare per il feeling instaurato sin da subito con il nuovo DG Nicola Mora. In questi giorni, l’ex giocatore del Real Forio sta incontrando tutti i candidati e ad inizio settimana prossima, insieme a tutta la società, sarà presa una decisione sull’allenatore e sul direttore tecnico (che coordinerà gli allenatori del settore giovanile).  PROCIDA. Tutto dipende dalla trattativa con Ischia per portare sull’isola di Graziella la Promozione. A quel punto il candidato numero 1 resta Giovanni Iovine, procidano DOC  e molto amato sull’isola, oltre che l’uomo forse più giusto per provare a ritornare al più presto in Eccellenza. Iovine ha già dato la sua disponibilità, pure perchè dopo il “no” secco al Forio e le panchine di Ischia  e Barano già assegnate, quella del Procida è l’unica panchina interessante disponibile (almeno a livello senior). L’alternativa a Iovine è Cibelli, ma dopo l’esonero a stagione in corso i rapporti con la società non sono più gli stessi. C’è tanta incertezza, per ora bisogna aspettare.

GLI ESCLUSI. Rischiano di rimanere fuori dai giochi Impagliazzo e uno tra Leo e Salatiello (più il secondo che il primo). Ma se gli ultimi due già da qualche anno non allenano, per Impagliazzo sarebbe un passo indietro. Si tratta di una bocciatura o semplicemente nessun progetto isolano poteva essere sposato dal tanto amato tecnico ischitano? Sta di fatto che la lunga estate pallonara è già iniziata coi botti. E nel calciomercato ne vedremo di ancor più belle.