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UFFICIALE: Juve Stabia, rescinde un giocatore

Termina ufficialmente l’avventura stabiese di Adriano Montalto.

Il giocatore trapanese, ex attaccante tra le altre di Trapani, Martina Franca e Salernitana, ha trovato l’accordo con la società stabiese per la rescissione del contratto biennale che aveva siglato la scorsa estate.

Fuori rosa per quasi tutta la stagione a causa di screzi con il tecnico Fontana e a causa di alcune vicende extra calcistiche, Montalto ha disputato pochissime partite in maglia gialloblù siglando un’unica rete lo scorso novembre nel 4-1 contro il Foggia al Menti. Possibile un suo ritorno al Trapani.

Ecco il comunicato ufficiale della Juve Stabia:

“S.S. Juve Stabia rende noto che è stato raggiunto l’accordo per la risoluzione del contratto con Adriano Montalto. Al calciatore un in bocca a lupo per il futuro.”

Alcune delle news collegate. Da ns archivio:

Adriano Montalto
JUVESTABIA – NEWS

Juve Stabia, Montalto con la testa a Trapani?

Spesso in ambito sportivo si parla dei rischi che si nascondono dietro all’utilizzo non attento dei social da parte di atleti e calciatori…

Mario Rui, nodo diritti d’immagine superato: firma e annuncio ad un passo

Mario Rui, nodo diritti d’immagine superato: firma e annuncio ad un passo

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, Valter De Maggio, direttore dell’emittente, ha dichiarato: “Ho appena sentito il procuratore di Mario Rui, ossia Mario Giuffredi. C’era un nodo legato ai diritti d’immagine, ma è stato risolto dopo un lavoro durato fino alle quattro di stanotte tra Giuffredi, Chiavelli, Giuntoli e tutte le parti in causa. Alle 14 il giocatore va a firmare il contratto e più tardi ci sarà anche l’annuncio. E’ possibile addirittura che prenda parte alla seduta d’allenamento pomeridiana”.

Le stime della povertà in Italia diffuse dall’ISTAT

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Le stime diffuse in questo report si riferiscono a due distinte misure della povertà: assoluta e relativa, elaborate con due diverse definizioni e metodologie, sulla base dei dati dell’indagine sulle spese per consumi delle famiglie.

Nel 2016 si stima siano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui.

Rispetto al 2015 si rileva una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia di famiglie sia di individui.

L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie è pari al 6,3%, in linea con i valori stimati negli ultimi quattro anni. Per gli individui, l’incidenza di povertà assoluta si porta al 7,9% con una variazione statisticamente non significativa rispetto al 2015 (quando era 7,6%).

Nel 2016 l’incidenza della povertà assoluta sale al 26,8% dal 18,3% del 2015 tra le famiglie con tre o più figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno 137mila 771 famiglie e 814mila 402 individui; aumenta anche fra i minori, da 10,9% a 12,5% (1 milione e 292mila nel 2016).

L’incidenza della povertà assoluta aumenta al Centro in termini sia di famiglie (5,9% da 4,2% del 2015) sia di individui (7,3% da 5,6%), a causa soprattutto del peggioramento registrato nei comuni fino a 50mila abitanti al di fuori delle aree metropolitane (6,4% da 3,3% dell’anno precedente).

Anche la povertà relativa risulta stabile rispetto al 2015. Nel 2016 riguarda il 10,6% delle famiglie residenti (10,4% nel 2015), per un totale di 2 milioni 734mila, e 8 milioni 465mila individui, il 14,0% dei residenti (13,7% l’anno precedente).

Analogamente a quanto registrato per la povertà assoluta, nel 2016 la povertà relativa è più diffusa tra le famiglie con 4 componenti (17,1%) o 5 componenti e più (30,9%)

La povertà relativa colpisce di più le famiglie giovani: raggiunge il 14,6% se la persona di riferimento è un under35 mentre scende al 7,9% nel caso di un ultra sessantaquattrenne

L’incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per gli operai e assimilati (18,7%) e per le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (31,0%)

/Istat

De Maggio: “Questa sera in piazza a Dimaro Diawara, Jorginho, Maggio e un quarto”

De Maggio: “Questa sera in piazza a Dimaro Diawara, Jorginho, Maggio e un quarto”

Il giornalista Valter De Maggio, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha rivelato i nomi dei giocatori che questa sera saranno in piazza a Dimaro: “Arriveranno Maggio, Jorginho, Diawara e un quarto. Questi tre giocatori, più un altro, stasera saranno in piazza a Dimaro per un incontro con i tifosi”.

Diego Alves, l’agente: “Il ragazzo se la giocherebbe con Reina, ma il Napoli non vuole confusione”

Diego Alves, l’agente: “Il ragazzo se la giocherebbe con Reina, ma il Napoli non vuole confusione”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’agente dei portieri Alessio Cragno e Diego Alves, Graziano Battistini, il quale ha dichiarato: “Auguro al Napoli e a Pepe Reina di poter fare una stagione importante, stimo molto il portiere spagnolo. Diego Alves? Non penso che il Napoli voglia fare confusione. Due galli in un pollaio diventa poi difficile, le gerarchie devono essere chiare e Reina ha grande personalità. Io penso che Diego Alves se la giocherebbe con l’ex Liverpool. Secondo me il parco portiere azzurro rimarrà così. Diego Alves resta difficile nel momento in cui Reina resterà, è un portiere che comunque vuole essere protagonista nell’anno dei Mondiali”.

Zapata, il Napoli è solo passato: il Torino ad un passo

Zapata, il Napoli è passato: il Torino ad un passo

Napoli-Zapata, il futuro di Duvan lontano dalla Campania. Il giocatore, infatti, spinge per andare a giocare nel Torino, a cui tanto piace. Il Napoli da questa cessione vorrebbe guadagnare soldi utili da reinvestire sul mercato. Le parti interessate non sarebbero-secondo quanto riporta TuttoSport- lontane.

Kiss Kiss- Offerta Berenguer, il Napoli arriva a 5 mln di euro più bonus

Kiss Kiss- Offerta Berenguer, il Napoli arriva a 5 mln di euro più bonus

Il Napoli continua il pressing  per Berenguer. A Radio Kiss Kiss Napoli spiegano: “Il Napoli ha offerto cinque milioni più bonus per Alex Berenguer, continuando a trattare con l’Osasuna per l’esterno spagnolo”.

Il legale del Napoli: “Higuain ha chiesto 681 mila euro, la situazione”

Il legale del Napoli: “Higuain ha chiesto 681 mila euro, la situazione”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto il legale del SSC Napoli, Mattia Grassani, il quale ha dichiarato: “Ieri ero nella sede dell’arbitrato in via Toledo e c’è stato un confronto articolato, ampio, molto lungo. Il collegio ha voluto approfondire il tema, molto complesso anche a causa del comportamento processuale del calciatore, che ha chiesto per emolumenti e premi ben 681mila euro. Il Napoli ovviamente si è costituito e ha risposto dicendo che tutto gli è stato corrisposto, poi il sig. Higuain a giugno ha quadruplicato la cifra iniziale richiesta, è assurdo che una delle due parti possa cambiare le carte in tavola senza motivi di fondo. La società calcio Napoli poi ogni tre mesi è sottoposta alle verifiche della Covisoc, la commissione di vigilanza, possibile che in 3 anni nessuno si sia accorto che c’erano questi 2 milioni e mezzo non versati? La società poi non avrebbe potuto iscriversi al campionato senza aver pagato queste cifre. Per questo abbiamo chiesto la condanna di Higuain a pagare tutte le spese processuali di questa causa che non doveva esistere”.

Kiss Kiss – Per Mario Rui al Napoli ci siamo, risolto il nodo legato ai diritti di immagine: a breve l’annuncio

A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di Radio Gol, è intervenuto il direttore Valter De Maggio rilasciando alcune dichiarazioni:

“Per quanto riguarda Mario Rui, ho appena sentito il suo gente. C’era un piccolo cavillo legato ai diritti di immagine. La situazione è stata risolta dopo un lungo incontro durato fino alle quattro del mattino tra le parti in causa. A breve il calciatore firmerà il contratto e probabilmente prenderà parte alla seduta pomeridiana”.

Sky – Ultimi intoppi praticamente risolti per Mario Rui: possibile primo allenamento con il Napoli nel pomeriggio

Piccolo intoppo nella giornata di ieri per il passaggio di Mario Rui al Napoli: tra il terzino e la società mancava un accordo legato ai diritti d’immagine che però dovrebbe essere risolto nella giornata di oggi, prima della definitiva fumata bianca. Successivamente il portoghese potrebbe essere aggregato al resto del gruppo e svolgere il primo allenamento a Dimaro. Ultimi intoppi quasi risolti: Mario Rui potrebbe finalmente scendere in campo coi colori azzurri. Lo riporta Gianluca Di Marzio, esperto mercato Sky, sul proprio sito ufficiale.

 

Da gianlucadimarzio.com

FOTO ViViCentro – La seduta di allenamento e gli autografi di Rafael e Zielinski

FOTO ViViCentro – La seduta di allenamento e gli autografi di Rafael e Zielinski

Nuova seduta di allenamento per il Napoli questa mattina al comunale di Carciato, durante il ritiro di Dimaro. Al termine della seduta, via agli autografi con Rafael e Zielinski protagonisti. Clicca sulle foto per ingrandirle

Juve Stabia, il cordoglio del settore giovanile per la morte di Vincenzo Minopoli

Juve Stabia, il cordoglio del settore giovanile per la morte di Vincenzo Minopoli

Una scomparsa prematura quella di Vincenzo Minopoli, ex calciatore della Juve Stabia degli anni 89/90. Il settore giovanile delle Vespe, dal presidente Andrea De Lucia, al direttore Alberico Turi e tutti gli staff delle varie categorie, si stringono nel dolore della famiglia e pongono le loro più cordiali condiglianze.

Juve Stabia, cordoglio per la morte di Vincenzo Minopoli

Juve Stabia, cordoglio per la morte di Vincenzo Minopoli

S.S. Juve Stabia esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Minopoli, ex calciatore delle vespe degli anni 89/90. Lo riporta il club con una nota sul proprio sito internet.

Anche la redazione tutta di ViViCentro.it si stringe nel dolore della famiglia Minopoli.

Alitalia: persi 200 milioni nei primi due mesi del 2017

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MILANO- Alitalia, nei primi due mesi dell’anno, ha perso poco più di 200 milioni di euro. Ancora una volta la compagnia di bandiera sarebbe sull’orlo del tracollo. L’allarme arriva dalla pubblicazione dei documenti relativi alla richiesta di ammissione dell’amministrazione straordinaria, la cui consultazione è possibile sul sito della compagnia.

Le tabelle presentate insieme ai documenti, mostrano come il conto economico sia migliorato rispetto ai primi due mesi del 2016 con ricavi operativi saliti da 358 a 364 milioni. Ma le voci di costo risultano ancora preoccupanti: il carburante (16 milioni di euro), i servizi, il personale (12 milioni di euro) e le svalutazioni (12 milioni d euro) hanno portato in rosso i conti e confermato le difficoltà.  La compagnia ha terminato il 2016 con una perdita netta di 491 milioni, senza dimenticare che l’indebitamento netto supera ormai il miliardo di euro dopo il prestito ponte ricevuto dallo Stato del valore di 600 milioni per coprire l’intero 2017.

I tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari -ai quali è stata affidata Alitalia – sono ora impegnati nella vendita di asset della compagnia, ma  hanno deciso di rimandare a settembre la spinosa trattativa sindacale sugli esuberi per non compromettere la regolarità dei voli estivi.

Per quanto riguarda gli aspetti prettamente commerciali, Alitalia ha trasportato nei primi due mesi dell’anno 2,9 milioni di passeggeri a fronte di 4,2 milioni di posti offerti, in calo del 2,5% rispetto ai primi due mesi dello scorso anno.

Alitalia quindi conferma che da inizio 2016 a a febbraio 2017 c’è stata una progressiva inflessione dovuta alle disponibilità finanziarie della compagnia, che rischia di restare presto senza liquidità nonostante il cospicuo prestito dello Stato.

 

 

UFFICIALE – Juve Stabia, Cutolo passa all’Arezzo

UFFICIALE – Juve Stabia, Cutolo passa all’Arezzo

Era nell’aria, la notizia era arrivata anche nella redazione di ViViCentro.it da qualche giorno, ma ora è ufficiale.

La S.S Juve Stabia rende noto, in un comunicato stampa, di aver raggiunto l’accordo per il trasferimento dell’attaccante Aniello Cutolo, classe ’83, all’ U.S. Arezzo. Ad Aniello Cutolo vanno i ringraziamenti per il contributo dato durante la permanenza in maglia gialloblù ed un forte in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera.

L’Italia va a fuoco: grandi interessi smuovono i piromani

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Dietro ai roghi spesso ci sono grandi interessi che smuovono i piromani. La conferma arriva dai Nuclei investigativi: “C’è chi vuole vedere gli aerei in volo”. Sotto accusa finiscono anche i forestali stagionali.

L’Italia nel mirino di 600 piromani. Gli interessi che scatenano i roghi

Gli investigatori: “Attacchi alle aree protette e ritorsioni contro le amministrazioni locali”. Condanne alte ma pochi restano in cella. Sotto accusa anche gli operai forestali stagionali

ROMA – Gli ultimi incendiari li hanno arrestati in Campania. Uno a Solopaca (Benevento), un coltivatore diretto di 54 anni colto in flagranza dai carabinieri forestali mentre appiccava un incendio in un’area adiacente la sua proprietà. L’incendio rischiava di investire il vicino monte Taburno, zona tutelata paesaggisticamente. Un altro, anziano contadino di 74 anni, lo hanno arrestato sul fatto a Giugliano (Napoli): ha ammesso di avere incendiato le sterpaglie per «ripulire» il suo campo, e ha causato così un incendio di vaste dimensioni che ha rischiato di danneggiare anche le abitazioni. Il terzo l’hanno pizzicato a Caserta, un altro agricoltore di 75 anni: richiamata dal denso fumo, una pattuglia di carabinieri l’ha trovato che incendiava di nascosto tubazioni in amianto, taniche, cassette in plastica, contenitori in metallo e onduline in disuso. Sul posto sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per salvare la vegetazione.

LEGGI ANCHE: Emergenza incendi: l’Italia nel mirino dei piromani

Tre storie di ordinaria aggressione al patrimonio ambientale. Tante le cause: disattenzione, incuria, vandalismo, interessi criminali, malattia mentale. Purtroppo le comunicazioni dell’Arma, che da sette mesi ha assorbito il Corpo forestale dello Stato, sono zeppe di queste segnalazioni. Da diciassette anni, quando fu fatta l’ultima legge contro gli incendi boschivi, è all’opera un Nucleo informativo antincendio boschivo che è la punta di diamante di questo tipo di indagini. Grazie a loro, la casistica degli incendi e degli incendiari è ormai nota: «Mediamente – racconta il tenente colonnello Marco Di Fonzo, del comando Tutela forestale dei carabinieri – una metà degli incendi è dolosa, metà colposa. Cambiano le proporzioni a seconda della stagionalità e delle condizioni climatiche che possono variare di anno in anno, ma c’è sempre dietro la mano dell’uomo».

Semplificando, gli esperti del Nucleo – e tramite loro i 1500 uomini delle stazioni forestali – sono in grado di ricostruire come si propaga un incendio boschivo, dove è il punto di innesco, quali le cause. Indagini sofisticate che danno risultati. «Ogni anno abbiamo denunciato dalle 400 alle 600 persone che hanno causato incendi di vaste proporzioni. Molti sono quelli colti in flagranza».

Seguono i processi. E bisogna subito dire che se le pene sono teoricamente molto severe (fino a 7 anni per un incendio, 10 anni se è un incendio boschivo, 15 anni se si è causato un danno grave ed esteso all’ambiente), in cella ci sono ben pochi colpevoli. Secondo il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, attualmente ci sono 633 detenuti, tra condannati definitivi e in attesa di giudizio, per il reato di incendio semplice; soltanto 17 quelli detenuti per l’incendio boschivo.

La discrepanza nei numeri tra i denunciati e i condannati si gioca sulla distinzione tra rogo doloso o colposo. Dolosi sono gli incendi causati dai piromani, quei malati di mente che godono a mandare in fumo un bosco, magari solo per vedere gli aerei che lanciano acqua. Dolosi sono anche i roghi causati da lavoratori stagionali che si preoccupano di essere assunti l’anno successivo. E dolosi sono anche i roghi appiccati per puro vandalismo, o per protesta contro amministrazioni pubbliche, o per rappresaglia contro un parco, o ancora perchè si pensa di utilizzare successivamente il terreno «ripulito» dagli alberi per le coltivazioni. Non per edificare, in quanto funziona a dovere il vincolo di inedificabilità assoluta per 10 anni: dopo ogni incendio, la Forestale definisce il perimetro del territorio bruciato, individuano le particelle catastali ormai intoccabili, e i Comuni recepiscono.

Colposi sono invece gli incendi collegati a vecchie abitudini della pastorizia, chi vuole liberarsi delle potature dell’ulivo o delle stoppie, chi pensa di eliminare così le erbe secche. «Nonostante i divieti – racconta ancora il colonnello Di Fonzo – certe abitudini sono dure a morire, specie tra gli anziani. Ma troppo spesso il fuoco sfugge al controllo, proprio perché non hanno più la vigoria di un tempo. E poi si dannano per fermare le fiamme. Capita che troviamo il colpevole con gravi ustioni o addirittura morto per infarto».

Quest’anno, con caldo e siccità record, ci sono le condizioni peggiori per gli incendi. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, vorrebbe schierare l’esercito. Intanto il Sud va a fuoco, dalla Sicilia alla Calabria, alla Campania. Ma le fiamme colpiscono anche il monte Amiata, in Toscana. E allora il premier Paolo Gentiloni esprime la sua «vicinanza» a chi si batte per contrastare ben 23 incendi in contemporanea. E Beppe Grillo tuona: «Hanno distrutto il Corpo Forestale per risparmiare una manciata di milioni e hanno regalato alle banche 86 miliardi».

vivicentro.it/cronaca
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San Vito Lo Capo e Vesuvio: riprese operazioni spegnimento, 3 Canadair

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Brucia l’Italia delle vacanze: mentre rimane l’emergenza Vesuvio , con il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti che valuta l’intervento dell’esercito, ad andare a fuoco sono località anche rinomate, come San Vito Lo Capo, in Sicilia, dove 600 turisti sono stati evacuati con le barche via mare. Ma i roghi sono segnalati anche nelle Eolie, in Sardegna, sull’Amiata, in Calabria, nel pescarese, in Puglia e Basilicata, una mappa da ‘record’, ricorda la Protezione Civile: ieri sono state 47 le richieste dei mezzi aerei dello Stato, con lo spegnimento di 13 incendi. In totale nel 2017 sono state 764 le richieste, sottolinea il Dipartimento, “un picco da 10 anni”.

Si lavora senza sosta nello spegnimento degli incendi nei territori di Ottaviano, Ercolano, Torre del Greco. Tre Canadair stanno operando dalle prime ore del giorno mentre a terra lavorano incessantemente Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, Protezione Civile. A destare preoccupazione sono continue accensioni della ‘lettiera’, il materiale organico presente sul suolo costituito da rami e foglie, che continua a bruciare. Da quanto si apprende, in questi minuti un incendio sta interessando Monte Megano sui Monti Lattari.

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1.200 interventi vigili fuoco, 900 uomini impegnati – Alle 18 di ieri si sono registrati circa 1.200 interventi in Italia per gli incendi boschivi e di vegetazione da parte dei vigili del fuoco. Più di 400 automezzi antincendio a supporto dei 900 uomini dispiegati sul territorio nazionale. Il numero maggiore di roghi si è verificato nuovamente in Sicilia, dove i Vigili del fuoco hanno effettuato 499 interventi. Seguono la Puglia con 259 interventi, la Calabria e la Campania con 249 e il Lazio con 190. Incendi rilevanti su diversi territori della Sicilia: le maggiori criticità sono state evidenziate sia a San Vito Lo Capo (TP), in cui stanno ancora operando 4 squadre di Vigili del fuoco per sedare diversi incendi di sterpaglie, sia presso la contrada Sauci Grande dove è in atto l’evacuazione in maniera precauzionale di circa 1.000 persone da un villaggio turistico; altre criticità a Castellammare del Golfo (TP), a Catania, a ridosso di alcuni capannoni dei mercati generali, ed in contrada Vaccarizzo (CT) e a Lentini (SR), dove le fiamme hanno lambito alcune abitazioni. Interventi rilevanti anche in Calabria: in provincia di Cosenza, ed in particolare a Monglassano, per roghi che hanno minacciato una clinica ed alcune abitazioni, e per i quali è stato necessario l’intervento di un canadair. Importante intervento a Reggio Calabria e nel comune di Motta San Giovanni (RC), nel quale hanno operato squadre via terra e 4 velivoli. Proseguono le criticità a Napoli. Il fronte di fiamma è molto esteso e sta raggiungendo zone impervie. I comuni più colpiti rimangono quelli in prossimità del Vesuvio: Ercolano, Torre del Greco e Portici. Oltre ai mezzi aerei, sul posto sono presenti squadre accorse dall’intera regione Campania.

Ospiti resort S.Vito non rientreranno fino a sabato  – Non rientreranno fino a sabato i turisti che ieri hanno dovuto lasciare il resort di Calampiso, nel Trapanese, per il vasto incendio arrivato a lambire la struttura. Dopo l’evacuazione dei 600 villeggianti sono cominciati i controlli per verificare il funzionamento degli impianti elettrici, idrici e delle comunicazioni che potrebbero essere stati danneggiati. Gli immobili non hanno riportato danni, ma c’è ancora un forte odore di fumo che non consente il rientro dei turisti. I villeggianti, ieri, dopo essere stati allontanati via mare, sono rientrati solo il tempo di prendere i bagagli e hanno trascorso la notte nelle strutture messe a disposizioni da albergatori di San Vito. Alcuni, i siciliani soprattutto, hanno preferito anticipare il rientro a casa. “Abbiamo affrontato l’emergenza con grande efficienza”, dice Alfio La Ferla, direttore della Tmc, la società che gestisce i servizi alberghieri del resort.

/ansa

Mercato Roma, ieri Totti a Trigoria per decidere il futuro. Sull’esterno il sogno è Mahrez, Defrel ok

NOTIZIE AS ROMA – Si avvicina il momento della verità per Francesco Totti. Prima a Mykonos poi a Ibiza, l’ex numero 10 si sta ora godendo il sole di Sabaudia (dove è stato avvistato ieri in un minimarket e si è fermato a concedere qualche scatto ai tifosi in visibilio). Si sta concedendo del tempo per riflettere dopo una carriera lunga, terminata in modo un po’ traumatico nell’ormai celeberrima data del 28 maggio scorso. Ma tra la cittadina pontina e la capitale il passo è breve e pare proprio che ieri Totti sia stato protagonista di un “bliz” a Trigoria dove ha incontrato Monchi, Baldissoni e Gandini. L’argomento all’ordine del giorno? Ovviamente il suo ruolo all’interno dell’organigramma societario.Totti non deve neanche bussare perché la Roma è casa sua, ha le chiavi” aveva detto il ds solo qualche giorno fa in conferenza stampa. Sembra quindi ormai definitivamente scartata l’ipotesi di continuare a giocare intraprendendo un’esperienza estera quindi (in particolare la pista giapponese di cui tanto di era parlato nei giorni addietro). Il futuro del pibe de oro di Porta Metronia dovrebbe essere ancora all’ombra del Colosseo. Ora, la parte più difficile:individuare un compito alla sua altezza. Secondo l’edizione odierna di Leggo, dovrebbe diventare direttore tecnico.

SUGGESTIONE MAHREZ – La piazza reclama l’arrivo di un grande nome dopo le dolorose cessioni di Salah, Rüdiger e Paredes. Monchi sta pensando di accontentarla portando nella capitale Riyad Mahrez, esterno d’attacco del Leicester in rotta di collisione con il club inglese (6 gol e 4 assiste nell’ultima stagione di Premier League),. Le pretese delle Foxes sono elevate (50 milioni di sterline il prezzo fissato) ma la dirigenza romanista, forte della volontà del ragazzo, conta di ottenere condizioni economiche migliori. Il contatto con l’entourage dell’algerino classe ’91 c’è stato, ora si attendono sviluppi.

DEFREL Sì – La distanza tra la Roma ed il Sassuolo per Gregoire Defrel sembra essersi fortemente assottigliata nelle utime ore. Secondo La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, l’intesa sarebbe stata trovata sulla base di 20 milioni di euro ma le parti dovranno riaggiornarsi per quanto concerne le modalità di pagamento. In ogni caso, trattativa ai dettagli.

Claudia Demenica

Grassi-Bologna, affare possibile

Grassi-Bologna, affare possibile

Alberto Grassi più di Perparim Hetemaj, almeno a oggi, e non solo perché il procuratore del finlandese è Daniele Piraino, l’agente di Amadou Diawara, con il quale il Bologna ha chiuso tutti i rapporti dall’estate passata. Grassi anche perché nel 4-2-3-1 è più mediano di Hetemaj, che negli anni di Chievo ha sempre fatto la mezzala. Va detto che su questo ragazzo di Lumezzane esploso nell’Atalanta e il cui cartellino appartiene al Napoli ha messo gli occhi da tempo il Crotone, ma Grassi preferirebbe il Bologna. Lo riporta Il Corriere di Bologna.

Karnezis, il vice Reina da scegliere da lui e Sepe

Karnezis, il vice Reina da scegliere da lui e Sepe

In attesa di capire cosa accadrà con Pepe Reina, il Napoli lavora per il nuovo vice: il candidato numero uno resta Karnezis, il portiere greco dell’Udinese, perfetto da vice per Pepe ed e’ seguito anche il giovane serbo Radunovic che ha giocato ad Avellino. Restera’ Sepe, mentre andra’ via il brasiliano Rafael. Lo riporta Il Mattino.