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Scacchi, che passione!

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Domenica 9 luglio 2017 si è concluso il IX Festival di scacchi “Ischia l’isola verde”.

Vince il divertimento, all’Hotel Terme Villa Angela Scacchi Ischia jpegche ha ospitato l’open internazionale di scacchi dal due al nove luglio 2017. Nella rinomata struttura alberghiera di Forio d’Ischia una battaglia all’ultimo pedone ha visto trionfare Evgenij Kalegin. Una performance d’eccezione in quanto, con otto punti sugli otto disponibili, il Grande Maestro di scacchi russo, ha vinto i meritati premi messi a disposizione dallAssociazione Giochi di Natale, organizzatrice del IX Festival di scacchi “Ischia l’isola verde”.

La formula degli abbinamenti, messa in atto dall’Arbitro internazionale Franco Ambrosini, ha reso molto interessante lo svolgimento del IX Festival internazionale di scacchi perché i previsti tornei di categoria A e B, si sono fusi, in un unico Open che, tuttavia, ha lasciato invariati i premi e le selezioni di supremazia agonistica tra gli agguerriti appassionati del nobil giuoco degli scacchi.

Il podio del torneo A ha visto protagonisti, oltre al citato GM Evgenij Kalegin, il Maestro napoletano Angelo Auletta, assiduo frequentatore di Ischia e del torneo di scacchi, e terzo classificato, Prima Nazionale Riccardo Castellano, i quali, oltre al rimborso spese, si sono aggiudicati delle fini targhe in ceramica lavorate a mano da un’artista foriana. A seguire, fino alla nona piazza, sono stati distribuiti i premi targhe e congratulazioni.

Per il torneo B la lotta per il vertice è stata combattuta fino all’ultimo minuto disponibile sull’orologio elettronico che scandisce il tempo a disposizione per ciascun giocatore di scacchi. A prevalere è stato Massimo Nunnari, reggiano, con categoria Prima Nazionale e affezionato giocatore presente fin dalle prime edizioni del Festival. Al secondo posto il romano Marco Padroni, al terzo Giacomo Lanzillotta che vincono i premi più ambiti mentre premi minori, dal quarto al tredicesimo sono stati conferiti a Yonatan Agmon, Pat Twomey, Roberto Mazzon, Lindoro Di Muccio, Pasquale Auletta, Maurizio Carbone, Gianfranco Di Garbo, Giuseppe Patalano, Simone Camerino, Arnaldo Eandi.Scacchi Ischia Jpeg

Tra le partecipanti al torneo di scacchi sono state premiate Clementina D`Onofrio e la francese Juliette Mezzapesa.

Il Presidente dell’Associazione Giochi di Natale, il Prof Mario Miragliuolo, al termine della ormai consueta kermesse scacchistica, ha ringraziato soprattutto le partner degli atleti che con la loro dedizione supportano gli atleti, e allietano l’isola d’Ischia con la loro presenza. Si è congratulato con i vincitori e ha spronato tutti i giocatori a esercitarsi per l’anno prossimo, ricordando che gli scacchi sono una passione da condividere poiché inducono alla riflessione e alla programmazione delle proprie scelte.

Scacchi Ischia JpegLa delicata accoglienza del Patron dell’Hotel Terme villa Angela, Pippo Patalano, lui stesso partecipante al torneo di scacchi e piazzatosi in ottima posizione, ha messo a proprio agio le decine di famiglie al seguito degli atleti, giunte da tutta Europa. Il signor Pippo, durante la cerimonia finale di premiazione ha manifestato la sua soddisfazione per l’evento e l’auspicio che questa sinergia tra l’Associazione Giochi di Natale e l’Hotel Terme Villa Angela possa continuare nel tempo e diventare una manifestazione polo d’attrazione che rilanci l’isola d’Ischia nello Jet Set internazionale non solo per il gioco degli scacchi ma anche turistico e culturale.Scacchi Ischia

Luigi Castaldi

Castellammare – venerdì 21 luglio interruzione dell’elettricità. I dettagli..

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La società e-distribuzione S.p.A comunica che il giorno venerdì 21 luglio 2017 dalle ore 8.30 alle ore 13 interromperà la fornitura di energia elettrica a Castellammare per effettuare i lavori di manutenzione sui propri impianti.
Le vie interessate saranno:

  • Via Tavernola da 4 a 8, da 23 a 25a, 29
  • Piazza Spartaco sn

 

Ex Juve Stabia, provaci ancora Guido!

Guido Gomez è un nuovo calciatore del Renate

Nuova avventura per Guido Gomez, che passa ufficialmente al Renate con un contratto biennale. L’ex punta della Juve Stabia prova così a mettersi alle spalle un lungo periodo difficile, iniziato proprio a Bassano nella gara di play off affrontata con le Vespe.

Dopo quel gol regolare annullato, quasi come una maledizione, per Gomez è andato tutto storto: il successivo anno alla Juve Stabia con tanti problemi, e l’ultima stagione visssuta a metà tra Akragas e Catanzaro ma senza incidere.

Questo il comunicato del Renate:

La società A.C. Renate S.r.l., in data odierna comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Guido Gomez. Centravanti classe 1994, nato a Vico Equense (NA) da genitori argentini, è stato un talento cristallino del settore giovanile del Sassuolo, con cui ha realizzato 26 reti in 50 gare di Primavera. Da lì in poi esperienze in Lega Pro con le maglie di Pro Vercelli, Cuneo e Juve Stabia, fino all’ultima stagione – a metà tra Akragas e Catanzaro – in cui ha totalizzato 35 presenze con 6 reti all’attivo. Il nuovo attaccante ha siglato un contratto che lo legherà al club brianzolo fino al 30 giugno 2019.

Eccellenza-Barano Calcio: ecco il nuovo organigramma per la nuova stagione

E’ stato reso noto l’organigramma societario del Barano Calcio per la prossima stagione sportiva 2017/2018: presidente onorario, Antonella Pirozzi; presidente, resta il prof.Giosi Gaudioso. Vice presidente vicario: Giovanni Lombardi; vice presidenti: Ernesto Mattera e Filippo Florio. Direttore Sportivo, Massimiliano Pisani. Tesoriere, Beniamino Mennella. Segretario, Giuseppe Caruso. Team manager della prima squadra: Alessandro Costabile. Responsabile del settore giovanile: Massimo Buono. Magazziniere: Pasquale Balestriere. Medico sociale, Paolino Buono. Consiglieri: Luigi Mattera, Giacinto de Siano, Narcisio Amadei, Angelo Sorbo, Guido Trofa. Allenatore della prima squadra, Giuseppe Billone Monti. Preparatore dei portieri: Michele di Meglio. Allenatore in seconda della prima squadra: Ciro Mennella.Massaggiatore: Valerio Balestriere. Allenatore Juniores: Giacinto De Siano.

Albiol: “Siamo pronti per lo scudetto!”

Le sue parole

Raul Albiol, difensore del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Il Roma.

Allora Raul è al suo quinto anno in maglia azzurra, può essere quello buono per lo scudetto?

«Sì. Sappiamo che abbiamo una squadra per competere per lo scudetto. È difficile ma se ripetiamo il girone di ritorno con continuità tutto è possibile. Ci sono Juve, Roma, Milan e Inter molto agguerrite e quindi desiderose di vincere e giocare in Champions».

Quanto è cresciuto il Napoli dal primo anno di Sarri ad oggi?
«Molto. Siamo cresciuti tecnicamente e mentalmente. Lo abbiamo dimostrato nel girone di ritorno. Siamo preparati bene per competere per lo scudetto».

È motivo di soddisfazione ricevere i complimenti per esprimere il più bel gioco d’Italia e forse d’Europa?
«Facciamo un bel calcio ma dobbiamo vincere qualcosa. Dobbiamo anche essere cattivi. Dobbiamo pensare a vincere e a raggiungere gli obiettivi alzando qualche trofeo. La squadra lo sa. L’anno scorso abbiamo giocato alla grande e siamo arrivati terzi».

Lei che hai vinto tanto sa cosa serve per il definitivo salto di qualità?
«Serve continuare con questo lavoro. Bisogna sapere soffrire e lavorare con umilità. Dobbiamo credere che siamo forti. Dobbiamo fare uno sforzo tutti affinché si raggiunga l’obiettivo massimo».

Avete iniziato la preparazione così come avete fino lo scorso campionato: sereni, concentrati in gran forma e segnando molto…
«Sì ma non mi fido di questo periodo, può tradire le attese. In estate si può fare fatica all’inizio e avendo subito il preliminare di Champions c’è il rischio di sbagliare. Ci giocamo un pezzo di stagione, serve concentrazione massima».

Il suo reparto, quello difensivo, è stato messo qualche volta in discussione per i 39 gol subiti. Come si può migliorare?
«Alla fine la squadra ha fatto 86 punti. Con una brutta difesa non li fai. È stata una grande stagione. Possiamo migliorare. Il nostro gioco è d’attacco. L’obiettivo è aumentare i gol e abbassare il numero di reti subite».

Quanto è fondamentale Reina per questo Napoli?
«Reina è importante per noi. È esperto. È la quarta stagione per lui col Napoli, lotta dentro e fuori dal campo. Ha le qualità per il nostro gioco. È fondamentale e speriamo che rimanga».

La Juve è ancora scioccata per il ko in Champions, la Roma si è indebolita e le due milanesi, anche se hanno comprato molto, devono prima assemblarsi. Il Napoli, invece, ricomincia con gli stessi uomini. È un vantaggio?
«È un vantaggio avere la stessa squadra. Ma stiamo attenti. Qualcuno pensa che abbiamo finito bene e e quindi lo scudetto ci spetta. Invece dobbiamo fare tanti punti. Dobbiamo lavorare molto di più dello scorso torneo».

A proposito, quanto perde la Juve avendo venduto Bonucci?
«Era un giocatore importante per loro. Difficile, però, che uno solo faccia la differenza. Gli attaccanti possono cambiare la squadra. È più facile sostituire un difensore che un attaccante».

L’anno scorso di questi tempi c’era depressione a Dimaro. Oggi c’è entusiasmo e c’è stato un vero e proprio assalto di tifosi mai visto prima. Significa che la gente ci crede…
«Per noi è importante che la gente è carica. Noi vogliamo regalare a tutti una gioia. Tutte le società vogliono vincere lo scudetto. Solo una squadra può festeggiare e spero sia la nostra».

Da difensore come spiega l’exploit di Mertens da prima punta?
«Tutti sappiamo che era forte. Il primo anno con Benitez faceva la differenza dalla panchina. Ha sorpreso tutti ma sapevamo che era forte. Con le sue caratteristiche è riuscito ad integrarsi bene e a fare tanti gol».

Ad attenderla c’è gran parte della sua famiglia. Quanto conta per lei?
«È importantissima. Voglio stare con loro tutto il tempo possibile. Per poter fare il mio lavoro ho bisogno di avere la serenità a casa e io ce l’ho».

Una moglie, cinque figli e qui c’è anche suo fratello Miguel, ma come fa a muoversi?
«Ci vuole un pulmino…».

Perché non ha giocato contro il Carpi?
«Doveva riposare un difensore e allora è toccato a me. L’altra volta è toccato agli altri. Un po’ di turnover».

Teme un po’ di sana concorrenza?
«No, anzi è meglio per tutti. Il mister può stare tranquillo perché siamo ad alti livelli. Alla fine hanno qualità per poter portare benefici alla squadra».

Si è parlato tanto delle sirene spagnole. Ma quale è il suo futuro?
«Sto bene qui, il mio pensiero è fare una grande stagione. Poi vedremo. Voglio vincere lo scudetto e poi ci penso».

Ma vorrebbe chiudere la carriera a Napoli?
«Può darsi, qui o in Spagna. Vedremo. Ora voglio abbracciare la mia famiglia».

Altobelli: “Mertens sarà il titolare, ma per Milik ci sarà tanto spazio”

Le sue parole

“Ad averne di problemi come questi. Milik e Mertens? Sarri deve essere contento perche’ ha due ottimi attaccanti – spiega Alessandro Altobelli ai microfoni de Il Mattino – che potrebbero anche giocare insieme a seconda dei risultati. Credo che Mertens partira’ titolare, poi se il risultato non dovesse essere positivo Milik fara’ la prima punta con il belga spostato sulla fascia. Mertens ha dimostrato di poter segnare tantissimo con Callejon e Insigne ed e’ per questo che credo sara’ il tridente titolare. Poi ci sara’ lo spazio per Milik perche’ quando ha giocato ha dimostrato di essere un ottimo attaccante. Sarri ha solo l’imbarazzo della scelta”.

Tonelli-Torino, altro indizio: sua moglie è già stata in città

Tonelli-Torino, altro indizio: sua moglie è già stata in città

Lorenzo Tonelli al Torino. Le voci si fanno sempre più insistenti. La Stampa rilancia ancora l’indiscrezione: “In difesa torna di moda il napoletano Tonelli, sua moglie è stata avvistata a Torino per farsi un’idea del trasferimento”.

Ghoulam rinnoverà con il Napoli fino al 2021: novità la prossima settimana

Ghoulam rinnoverà con il Napoli fino al 2021: novità la prossima settimana

La Gazzetta dello Sport riferisce che sono stati fatti passi in avanti per il rinnovo di Faouzi Ghoulam con il Napoli: “Le esigenze erano altre, ossia definire i rinnovi di Reina e Ghoulam e sfoltire la rosa. Dopo l’incontro di martedì con l’agente di Reina, quindi, toccherà presto anche a Ghoulam, la distanza sembra ormai minima. Il fratello agente dell’algerino sarà a Napoli la prossima settimana, quando la squadra riprenderà gli allenamenti dopo il ritiro in Trentino. L’accordo tra le parti c’è da tempo, da definire il valore della clausola rescissoria: il nuovo accordo avrà validità fino al 2021”

Rinnovo Reina, incontro interlocutorio dell’agente con Giuntoli: l’accordo tarda ad arrivare

Rinnovo Reina, incontro interlocutorio dell’agente con Giuntoli: l’accordo tarda ad arrivare
La fumata è grigia, ma di sicuro Pepe Reina non si muove da Napoli. Onorerà fino alla fine il suo rapporto con il club e la città. Interlocutorio il blitz a Dimaro di Manuel Garcia Quilon, il manager del giocatore spagnolo: arrivato in Val di Sole per fare il punto della situazione con Aurelio De Laurentiis. I due si sono solo incrociati e hanno parlato per pochi minuti: un saluto di cortesia e basta. Secondo La Repubblica: “Reina c’è rimasto male, ovviamente: ma ha scelto di fare buon visto a cattivo gioco. La chiusura del Napoli non è del resto totale e ci sarà tempo per riprendere il discorso nelle prossime settimane: dato che il leader spagnolo continuerà comunque a essere il titolare indiscusso della squadra di Sarri. Dalla parte del portiere si sono schierati pubblicamente l’allenatore e i compagni: il cui affetto è stato decisivo nella decisione del numero uno di rimanere in azzurro, al di là delle sue vicissitudini contrattuali”.

Insigne: “Scudetto? Siamo pronti, questo è il momento di vincere”

Le sue parole

Lorenzo Insigne ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: “Rinnovo? Sono orgoglioso di questo passo importante che ha fatto la società nei miei confronti. E un premio per tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui. Spero di continuare a dare una mano ai compagni e di vincere qualcosa con il Napoli. Dobbiamo farlo per i nostri tifosi: anche qui in ritiro ci hanno seguito in tantissimi, ora tocca a noi renderli felici”.

Però la sua avventura azzurra non è sempre stata facile.

“Un napoletano che gioca nel Napoli avrà sempre qualche responsabilità in più. I tifosi si aspettavano tanto perché a Pescara avevo fatto tanti gol e qualche critica l’ho avuta, ma ho continuato a lavorare per raggiungere i miei obiettivi. Anche ora che ci sono riuscito do sempre il massimo”.

Oggi è difficile avere delle bandiere in squadra.

“Ce ne sono state tante in passato, come Totti alla Roma. Sono orgoglioso di essere al Napoli e voglio rimanerci il più a lungo possibile”.

A proposito di Totti. Un giorno disse che Zeman fu decisivo per la sua esplosione. Vale lo stesso per lei?

“Zeman ha fatto diventare campioni tanti ottimi giocatori. Mi ha lanciato nel grande calcio e lo ringrazierò sempre, se oggi sono un giocatore importante è anche merito suo”.

Quindi Sarri si è ritrovato un giocatore completo?

“Diciamo “più completo”. Però c’è tanto merito di Sarri nelle mie ultime due stagioni. Mi ha dato fiducia e sto cercando di ripagarlo al meglio, con gol e assist, ma anche con tanto sacrificio per la squadra, che è la cosa che conta di più. Sarri ha una grande idea di calcio, tutti dicono che il Napoli gioca il miglior calcio d’Italia e noi siamo orgogliosi. Però è arrivato il momento di vincere qualcosa, come giusto che sia quando giochi così bene”.

Siete pronti per lo scudetto?

“Lo abbiamo dimostrato già l’anno scorso. Siamo arrivati a una lunghezza dalla seconda e a cinque dalla prima, senza i punti persi con Palermo, Sassuolo e altre squadre alla portata non dico che avremmo vinto lo scudetto, però ce lo saremmo giocati fino alla fine”.

Quindi la Juve è più vicina?

“Credo di sì. La differenza è che loro non sbagliano mai le partite con le piccole”.

L’ha sorpresa l’addio di Bonucci?

“Credo abbia sorpreso tutti, anche per la tempistica: in 24 ore hanno chiuso un’operazione incredibile. Con lui ho un ottimo rapporto, gli ho mandato un sms di in bocca al lupo”.

Una cessione che può essere un vantaggio per il Napoli.

“Sì, lui era fondamentale per il gioco della Juventus e questo deve darci più fiducia. La Juve ha perso una certezza nella fase difensiva. E anche con l’anno in più per Chiellini e Barzagli qualcosina può perdere”

A proposito di gol. Maradona ha detto che se lo supera nella classifica marcatori azzurri può prendersi la 10.

“Preciso, non ho mai chiesto la 10. Preferisco la 24, giorno in cui e nata mia moglie. Il giocatore si vede al di là del numero”.

UFFICIALE – Juve Stabia, Matute e Morero restano: arriva il rinnovo contrattuale

UFFICIALE – Juve Stabia, Matute e Morero restano: arriva il rinnovo contrattuale

Arrivano due rinnovi contrattuali in casa gialloblè: “S.S. Juve Stabia rende noto che il difensore Santiago Morero ed il centrocampista Kelvin Matute, accettando la proposta della societa’ nell’ottica della piena condivisione dell’attuale progetto, hanno deciso di ridursi l’ingaggio per la stagione calcistica 2017/2018 e, nel contempo, di prolungare di un anno i relativi contratti aventi scadenza giugno 2018. La societa’ ringrazia Santiago e Kelvin per la disponibilita’ mostrata in segno di forte attaccamento ai colori gialloblu'”.  E’ il comunicato stampa del club.

 

Energy Home: soluzioni per il futuro. Il progetto sbarca a Montecitorio

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Il progetto “Energy Home, edilizia 4.0” ottiene ampi consensi anche a Montecitorio

Roma – È stato presentato a Montecitorio, presso la Camera dei Deputati, il progetto “ Energy Home, edilizia 4.0. Soluzioni per il futuro”. Alla conferenza stampa, che ha avuto luogo giovedì 13 luglio, hanno partecipato l’On. Laura Coccia, il Rev.mo Mons. Mauro Contili, l’Ing. Roberta Bianchini, Presidente della Commissione Accessibilità nell’Edilizia dell’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincial’Ing. Gioia Gorgerino, Vice Presidente Giovani Imprenditori ANCE e Vice Presidente di ACER. Moderatore: l’Ing. Andrea Falamesca.

L’Energy Home è tutto ciò che riguarda l’energia dell’abitazione– spiega l’Ing. Andrea Falamesca–  Non sarà solo una semplice casa, ma una casa che ‘dialogherà’ con chi fruirà della costruzione”. Verifica dello stato di fatto dell’edificio, inserimento di uno scambiatore d’aria fatto con materiali di riciclo, tende termiche e un tetto-giardino. Questi solo alcuni degli innovativi elementi delle passivhaus, illustrati nella fase introduttiva della conferenza.

La parola passa all’On.le Laura Coccia che, riguardo all’aspetto dell’accessibilità globale, puntualizza: “Ho sposato questo progetto e ho voluto presentarlo alla Camera soprattutto per  l’accessibilità alle persone con disabilità: credo che bisogna continuare a progettare in maniera sempre più accessibile e sempre più vivibile”. Pur ammettendo che “non è possibile creare accessibilità al 100%”, perché le normative non possono prevedere le differenti disabilità”,   l’On.le Coccia sostiene che occorre trovare soluzioni da attivare in spazi ed ambienti vissuti anche da persone che hanno abilità differenti, come le donne incinta o chi ha disabilità temporanea. “Il mondo non è così accessibile come si è portati a pensare, – conclude-  per questo sostengo il progetto di Energy Home”.

La risposta di Mons. Contili in riferimento alle barriere architettoniche:Ci sono interventi che si possono fare molto rapidamente e soprattutto senza costi per i contribuenti (perché altrimenti i costi graverebbero sempre su di loro).

Intanto occorrerebbe modificare le linee della legge Urbanistica 4, perché oggi è  premiato chi fa le ‘scale di tortura’: ad esempio, gli scantinati poco agibili e poco salubri, le scale negli ambienti pluripiano… devono avere una costruzione adeguata alle esigenze della famiglia, quindi 80/90 metri quadrati di spazio su un unico piano, eliminerebbero da subito le barriere architettoniche”.

Energy Home è un grande progetto che prevede di migliorare l’ambiente e di risparmiare attraverso un’ecologia a basso costo e l’Università Anglo Cattolica San Paolo, di cui Mons. Contili è il Segretario Generale, ha conferito la direzione di questo progetto all’Ing. Falamesca.

Oggi vengono spacciate per ‘ecologia’ e ‘tutela ambientale’ cose che non corrispondono a tali appellativi- Spiega Mons. Contili– Facciamo un esempio. Noi cerchiamo di correre dietro la Germania in questo momento che ha un’economia molto più florida della nostra. Eppure il tedesco medio consuma 150 litri di acqua al giorno, noi oltre 400… ed è uno spreco. In Germania le case di classe superiore alla A non possono essere vendute, mentre noi abbiamo un patrimonio edilizio di classe E, F… Il Progetto Energy Home Lares  ha già prodotto alcuni importanti risultati. Abbiamo creato, ad esempio, un convogliatore ecologico a basso costo: è uno scambiatore di calore che, in qualsiasi ambiente in cui bisogna cambiare l’aria, permette di recuperare a secondo della stagione, il calore o il freddo dell’aria che viene espulsa, e ottenere allo stesso tempo di raffreddare o riscaldare preventivamente l’aria che viene immessa nell’ambiente. È un sistema a bassissimo costo che fa risparmiare tantissimo se si considerano i miliardi di nuclei familiari che ci sono nel mondo; questi sistemi già esistono ma sono progetti molto sofisticati che con qualche punto percentuale maggiore rispetto al progetto Energy Home, costano tantissimo di più”.

Insomma, Energy Home punta al massimo risparmio ottenendo risultati migliori dell’edilizia tradizionale.

Altro fiore all’occhiello di questo progetto sono le tende termiche. “Dal punto di vista energetico, in una casa le finestre sono dei buchi: non riparano dal freddo ma solo dal vento, e non riparano dal calore – spiega ancora il Mons. Contili– Le tende termiche si usano come tende normali, sono costituite da un doppio velo ed hanno un costo minimale”.

È questa dunque la logica delle passivehause: minimizzare i costi, riciclare e ottenere grandi vantaggi grazie a soluzioni abitative innovative. Mons. Contili afferma che la strada da percorrere è proprio quella del risparmio intelligente e lancia un invito all’Ing. Gorgerino per una proficua collaborazione.

La Vice Presidente di ACER, Gioia Gorgerino, puntualizza che “tutelare il nostro patrimonio” non significa tutelarlo solo quando ci sono terremoti o in casi di eventi catastrofici: la tutela deve essere ordinaria e l’esempio deve partire dallo Stato, non solo per la manutenzione ma per tutto il resto: “Noi ci siamo e ci mettiamo la faccia e speriamo, la prossima volta, di parlare di costruttori 4.0, edilizia 4.0, impresa 4.0, casa 4.0 e anche pubblica amministrazione 4.0!”.

Con molta determinazione e con uno slancio di ottimismo, l’Ing. Gorgerino ha affermato che “solo se uniti tutti insieme, imprenditori, professionisti, architetti, notai, e con gli stessi cittadini -che vivono in prima persona la città e possono dire concretamente cosa possiamo fare- possiamo raggiungere un grande traguardo!”.

Conclude l’intervento la Presidente della Commissione Accessibilità nell’Edilizia dell’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia, Roberta Bianchini.

Abbiamo sposato il progetto di Falamesca perché ci piace l’idea del processo involutivo-evolutivo: in realtà si cerca di reinterpretare la concezione di casa tornando indietro, cioè caratterizzando l’uso di quei materiali che si richiamano alla natura (come ad esempio il tetto giardino, proposto tanti anni fa), ma soprattutto la proposta consiste nel saper sfruttare la natura nel miglior modo possibile, quindi sfruttare con le soluzioni tecniche ciò che i materiali di loro natura ci propongono.

“Quest’idea mi piace molto per la rivalutazione della specificità che ciascun singolo materiale ha. Creare un nuovo pensiero di casa con l’idea di adeguarla a ciò che voglio, è un bel progetto che sosteniamo perché è una soluzione che ci lancia per il futuro. Inoltre è molto bella l’idea della casa passiva che ha già avuto l’unione con l’accessibilità”.

Anche la Presidente Bianchini, infine, accoglie la proposta di collaborazione lanciata da Mons. Mauro Contili.

 Maria D’Auria

International Champions Cup| Roma – Paris Saint Germain 1-1. Ai rigori passa il PSG per 5 a 3

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Nel parziale di Roma-Paris Saint Germain, i francesi conducono per 1-0. Gol dell’ex Roma, Marquinhos. Nella ripresa, pareggio di Sadiq al 60′. Ai rigori passa il PSG.

Eusebio Di Francesco, nuovo Ct alla guida dell’AS Roma, esordisce al Comerica Park di Detroit contro il Paris Saint Germain, alla International Champions Cup. Dopo il pareggio conquistato nei 90 minuti di gioco, si va ai rigori dove la spuntano i francesi. Prova superata per i giallorossi  sul terreno di gioco, bilancio positivo ma non eccellente. Il PSG vince ma solo ai rigori.

L’allenatore giallorosso schiera la “sua” nuova formazione: occhi puntati su Alisson, incoronato difensore della porta; la difesa viene affidata a Peres, Manolas, Jan Jesus e a Moreno; prova d’oro per il giovane Pellegrini a centrocampo fiancheggiato da Gonalons e dal collaudato Strootman, capitano della serata, mentre per l’attacco il nuovo tecnico si affida al tridente Iturbe-Dzeko-Perotti.

Primo tempo

Inizio grintoso per la Roma che dopo i primi minuti di gioco, perde smalto e si assopisce mentre l’avversaria guadagna campo e potenza.

Al 20’ rischio per la Roma: Jesè servito da Pastore che s’invola tutto solo verso la porta, ma Manolas ferma l’avversario in scivolata. Segue qualche occasione sprecata dai capitolini, imprecisioni e confusone in area, difficoltà nel  gestire lucidamente la palla.

Al 36’ calcio d’angolo per il PSG. Pasticcio della difesa in area giallorossa che allenta la morsa nel dubbio di un fuorigioco di Marquinhos ma il brasiliano insiste, nel parapiglia generale scarta un avversario e piazza in rete la palla del vantaggio. L’ex giallorosso non esulta.

Roma 0 – PSG 1  

La Roma prova subito a reagire con Dzeko e Perotti che creano qualche pericolo dalle parti di Areola ma non concretizzano.

Al 41’ ancora un’occasione per il Paris Saint Germain con Pastore che arriva anche alla conclusione, ma Alisson stavolta non si lascia sorprendere.

L’ultima occasione, prima del fischio dell’half time, è per Lucas che prova un potente tiro da fuori area, ma la palla esce fuori.

La Roma deve tentare la rimonta nella ripresa.

Secondo tempo

Di Francesco ha a disposizione molti cambi interessanti. Nella ripresa mette dentro Nainggolan, Castan, Fazio, Gerson, Tumminello e Sadiq mentre concludono la loro avventura in terra americana Moreno, Manolas, Pellegrini, Strootman, Dzeko e Iturbe. Emery opta per due sostituzioni: fuori Thiago Silva e Rabiot, dentro Matuidi e Kimpembe.

Al 52’ il corteggiatissimo Nainggolan prova subito uno dei suoi potenti tiri da fuori area ma il bolide si dissolve in curva.

È ancora il Paris Saint Germain a dominare mentre i giallorossi appaiono ancora un po’ confusionari.

Al 60’ è SADIQ a riportare l’equilibrio in campo: Gerson da destra verticalizza per il nigeriano che con molta lucidità controlla la palla, va al tiro e batte il portiere!

Roma 1 – PSG 1.

In campo anche De Rossi e Antonucci al posto di Perotti e Gonalons.

I giallorossi cominciano a riprendere il ritmo e il dominio del gioco. Al 65’ bellissima conclusione di destro di De Rossi, a un passo dal vantaggio, ma non  riesce a sorprendere Areola che riesce a deviare sul filo della traversa.

Al 69′ arrivano 4 sostituzioni per il Psg: Callegari, Yuri, Nkunku e Guedes entrano al posto di Alves, Kurzawa, Motta e Pastore.

Subito dopo, due grandi occasioni su entrambi i fronti: prima Sadiq, lanciato a rete, viene fermato da Kimpembe in scivolata, poi si ribalta la situazione e l’occasione è propizia per il PSG con Matuidi che lascia un brivido sulla schiena di Alisson: il suo mancino termina di poco sopra la traversa!  

Ancora un doppio cambio per Emery: Jesè e Lo Celso cedono il posto ad Edouard e Bernede  mentre per la Roma Seck prende il posto di Jan Jesus.

La gara si chiude con un pareggio. Si va ai rigori.

RIGORI

Bruno Peres con uno strano balletto batte Areola.

Nainggolan colpisce con freddezza anche se il portiere arriva a sfiorare la palla con la punta delle dita. Rischia.

Gerson sbaglia il rigore, calcia fuori col sinistro.

De Rossi batte con sicurezza un gol perfetto.

Gli avversari trasformano 5 calci di rigore su 5, la vittoria è del PSG.

La Roma è apparsa molto più convincente nel secondo tempo dove ha creato più occasioni ed ha mostrato una buona personalità. Da cancellare un primo tempo in cui ha rischiato di farsi schiacciare dagli avversari nella prima mezz’ora di gioco. Nainggolan e De Rossi hanno confermato la loro solidità, buon esordio per Pellegrini ma Di Francesco dovrà lavorare ancora molto per “amalgamare” bene questa nuova squadra.

Prova superata sul terreno di gioco, bilancio positivo ma non eccellente. Il PSG vince ma solo ai rigori.

FORMAZIONI

ROMA (4-3-3): Alisson; Peres, Manolas, Jesus, Moreno; Pellegrini, Gonalons, Strootman; Iturbe, Džeko, Perotti.

A disp.: Lobont, Romagnoli, Skorupski, Nura, Castan, Fazio, Seck, De Rossi, Nainggolan, Gerson, Antonucci, Tumminello, Sadiq.

Allenatore: Eusebio Di Francesco

PARIS SAINT-GERMAIN (4-2-3-1): Areola; Dani Alves, Thiago Silva, Marquinhos, Kurzawa; Motta, Rabiot; Lucas Moura, Pastore, Lo Celso, Jesé.

A disp.: Trapp, Yuri, Guedes, Kimpembe, Matuidi, Callegari, Nkunku, Edouard, Bernede.

Allenatore: Unai Emery

Arbitro: Christopher Penso

Cronaca diretta: Maria D’Auria

Oms lancia allarme morbillo in Italia: il decreto non basta

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L’Oms (l’organizzazione mondiale della sanità) lancia un preoccupante “allarme rosso” in Italia per il morbillo, e invita il governo ad adottare una strategia anti morbillo in tre livelli.

Non basta-quindi- il decreto sui vaccini obbligatori. Secondo il direttore dell’organizzazione dell’ONU per la salute Flavia Bustreo, per contrastare il fenomeno – definito “vaccine hesitancy” – serve un’efficace campagna di informazione per i genitori, spesso preoccupati, per ottenere risposte il più possibile convincenti.

“I numeri sono inquietanti, l’Italia sta diventando il fanalino di coda Ue e anche da noi si è incominciato a morire: nel 2017 35 morti in Paesi Ue di cui 31 in Romania e 2 da noi” commenta la Bustreo.

Complessivamente sono saliti a 3.672 i casi di morbillo registrati in Italia dall’inizio dell’anno e tre sono stati i decessi confermati. Lo rivela l’ultimo bollettino settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) relativo alla settimana 10-16 luglio. L’89% dei casi si è registrato tra i soggetti non vaccinati e il 6% in soggetti vaccinati con una sola dose. Nel 35% dei casi si è registrata almeno una complicanza, nel 41% si è reso necessario il ricovero e nel 22% l’accesso al pronto soccorso. L’ultima rivelazione dell’Iss, relativa alla settimana 3-9 luglio, segnalava complessivamente 3.500 casi di morbillo nel 2017.

 

APPROFONDIMENTO – Juve Stabia, tutti gli uomini (giovani) del Presidente..

Quella che a breve scatterà sarà la decima stagione della gestione Franco Manniello. Il patron della Juve Stabia ha fatto della linea verde sempre un proprio punto forte; puntare sui giovani, meglio ancora se affiancati da pochi uomini di esperienza, ha spesso fatto le fortune della Juve Stabia.
Guardando indietro, però, si può notare come la linea giovane sia un caposaldo della gestione Manniello non solo in campo, ma anche in panchina. In dieci anni di presidenza sono ben quattro gli allenatori esordienti o quasi a cui il presidente delle Vespe ha dato fiducia, affidando loro la guida della sua squadra. Rastalli, Pancaro, Fontana ed ora Caserta: questi i “fantastici quattro” della giovane panchina stabiese.

Il primo “baby” mister è stato Massimo Rastelli. L’esterno tutto grinta e corsa fu uno dei colpi di mercato del primo anno di Giglio e Manniello; la stagione 2008/09 segnò la fine della carriera da calciatore per Rastelli, vittima anche di un grave infortunio. Rastelli scelse di guidare, l’anno successivo, la risalita in Serie C1 della Juve Stabia dalla panchina, svestendo rapidamente la casacca da calciatore per indossare l’abito di allenatore. Fu una grande intuizione, di Manniello e dello stesso Rastelli. Campionato di Serie C2 stravinto, C1 conquistata con un gioco spumeggiante ed una parentesi breve ma intensa. L’allenatore, infatti, lasciò immediatamente le Vespe, cercando nuovi stimoli in una diversa avventura. Per lui una crescita costante, con le tante vittorie ad Avellino e gli ultimi straordinari risultati di Cagliari tra Serie B e Serie A. Anche grazie alla Juve Stabia, Rastelli è oggi uno dei giovani tecnici più in voga del calcio italiano.

Considerazioni diverse da quelle fatte per Rastelli, ma simili tra loro, per Giuseppe Pancaro e Gaetano Fontana. Entrambi calabresi, ed entrambi protagonisti di una stagione dai due volti sulla panchina della Juve Stabia. Pancaro prima di arrivare alla Juve Stabia era stato solo allenatore in seconda del Modena, con Marcolin primo allenatore. Con le Vespe Pancaro insidiò il primato di Salernitana e Benevento fino a febbraio, quando dilemmi tattici tutt’ora misteriosi ne determinarono l’esonero. Per il tecnico fu fatale l’abbandono improvviso del 4-4-2 con cui tanto bene la squadra stava facendo, il luogo di un 4-3-3 mai completamenti assimilato dai suoi ragazzi.

L’esperienza di Pancaro è stata quasi replicata da Gaetano Fontana. Non un esordiente, ma quasi, prima di sedersi sulla panchina della Juve Stabia. Fontana la scorsa estate veniva dalla pesante squalifica conseguenza del derby farsa Salerintana – Nocerina, e prima dell’esperienza a Nocera, aveva allenato soltanto la Santegidiese. L’ex numero 10 della Juve Stabia ha infiammato il Menti con un gioco veloce e spettacolare, facendo vivere ai tifosi un capodanno da primi in classifica. Da gennaio, però, blackout totale per i suoi uomini, con cui i rapporti si sono incrinati in modo irreparabile. Proprio l’incompatibilità personale, divenuta irrimediabile, con alcuni calciatori, potrebbe essere stata alla base del suo esonero, arrivato a marzo.

Infine Fabio Caserta. Il neo allenatore delle Vespe ha una storia simile solo a metà a quella dei suoi predecessori. Nessuna esperienza da primo allenatore, ma nemmeno un salto nel buio (come quello di Rastelli). Per Caserta due anni di apprendistato, come collaboratore tecnico prima e come vice allenatore poi, prima di accomodarsi sulla sua panchina senza “superiori”. Solo il campo potrà dare le uniche risposte che contano, ma speriamo di poter presto individuare similitudini tra Caserta e Rastelli, il più vincente dei suoi giovani predecessori gialloblù.

Raffaele Izzo

Sportitalia – Grassi alla Spal, accordo totale: visite mediche fissate per venerdì

Alberto Grassi dal Napoli alla Spal: affare fatto. Con un particolare importante in più: le visite sono state fissate per venerdì. Accordo totale per il prestito con diritto di riscatto e contro riscatto a favore del Napoli. Un rinforzo importante per il centrocampo di Semplici, pedina di assoluta qualità. Grassi avrà l’opportunità di giocare, confermate le nostre anticipazioni, malgrado qualche copia-incolla su presunte esclusive la scorsa notte. Lo riporta Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia ed esperto di calciomercato, sul proprio portale ufficiale.

Hysaj: “Scudetto? Dobbiamo lavorare tutti i giorni per ottenere il massimo. Bisogna evitare due cose”

Elseid Hysaj, terzino azzurro, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Canale 21. Di seguito vi proponiamo alcuni passaggi:

“Contro il Carpi nella ripresa ci siamo messi in difficoltà da soli ma nel finale abbiamo reagito bene. Scudetto? Non guardiamo le altre, dobbiamo lavorare con il nostro gruppo tutti i giorni per ottenere il massimo. In particolare la prossima stagione dobbiamo lavorare per migliorare i nostri automatismi ed evitare cali di tensione e disattenzioni. Personalmente credo di dover crescere ancora e lavorare per migliorarmi in ogni stagione. Mi piacerebbe segnare di più: noi difensori esterni, per come giochiamo con Sarri, le possibilità di arrivare in zona tiro sono ridotte ma mi piacerebbe provarci. Maggio? Per me è un grande esempio di professionalità”.

Hamsik: “Contro il Chievo vedremo a che punto siamo. E’ importante vincere anche nel precampionato”

Marek Hamsik, capitano azzurro, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in vista della prossima amichevole. Ecco quanto evidenziato:

“Affronteremo il Chievo, squadra di media classifica di Serie A che ci farà capire a che punto siamo. Dobbiamo ancora migliorare in molte cose, il lavoro di carico è tosto e si vede. Ma non cerchiamo alibi e vogliamo fare risultato anche nel precampionato. È importante che la gente ci segua, sappiamo però che non è come al San Paolo. Siamo contenti di queste vittorie, ci danno la forza per andare avanti”.

Autocelebrazioni Politiche Siciliane mentre l’Isola invece si spopola (Adduso Sebastiano)

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I politici territoriali e regionali siciliani si autocelebrano sostenendo che hanno riportato il tuismo in questa  stupenda Isola che si affaccia sul mare Mediterraneo.

Il vero motivo di questo consistente afflusso di persone è, al contrario, dovuto in buona parte alla nefasta circostanza che ha colpito le Nazioni dirimpettaie, quale il terrorismo fondamentalista e una costante instabilità geopolitica.

Invece, negli ultimi decenni, 73 mila siciliani sono stati costretti a lasciare l’Isola, vuoi per la crisi economica che ha colpito l’intera Nazione che per la mancanza di posti di lavoro, solo per parlare di cifre, negli ultimi 2 anni ha segnato circa 18 mila assenze nella regione.

In questo drammatico contesto, i nostri deputati e sindaci siciliani non fanno accenno alcuno di questa mancanza sia occupazionale che abitativa.

Tutto ciò sta a significare che dalla Sicilia sono “emigrate” consistenti forze lavorative. A questo bisogna aggiungere che, contestualmente, sono così venuti meno anche gettiti d’imposta unitamente a contributi previdenziali.

Secondo i dati elaborati dall’Istat, la Sicilia si sta svuotando e la popolazione è passata, in un biennio, da 5.092.080 a 5.074.261 unità.

Il vistoso decremento, pari a 17.819 residenti, interessa tutte le province, con la sola eccezione di Ragusa che, in netta controtendenza, vede aumentare, tra l’inizio del 2015 e quello del 2016, la propria popolazione di ben 1.243 unità.

Tristi Primati:

Se si amplia il periodo di osservazione a partire dal 2014, la provincia di Messina è stata interessata da una forte contrazione dei residenti (-7.696 unità), seguita da Palermo (- 4.192 unità) e Agrigento (-3702 unità).

Morale della favola:

In Italia e specialmente in Sicilia, purtroppo, si vive con il fiato in gola, non vi è alcuna certezza del presente,  figuriamoci del domani.

L’Italia negli ultimi decenni è stata collassata da un’infinità di trasversali politici, cui ancora molti bivaccano tra gli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama, come anche nei vari Parlamenti regionali e pure nei Comuni.

Siamo noi che dobbiamo e possiamo, con la forza del voto, capovolgere questa drammatica situazione venutasi a creare in un raffermo contesto di conclamato clientelismo e false promesse.

Adduso Sebastiano

Quindicesimo giorno a Dimaro per il Napoli: il report della seduta mattuttina

Quindicesimo giorno di allenamenti per il Napoli a Dimaro Folgarida. Gli azzurri saranno in ritiro nella Val di Sole fino al 25 luglio. Per gli azzurri allenamento mattutino e riposo nel pomeriggio. La squadra ha svolto attivazione con ostacoli bassi in avvio. Di seguito circuito di potenza aerobica. Chiusura con esercizi di core stability. Domani doppia seduta.

Da sscnapoli.it