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Rinnovo Ghoulam, incontro positivo Giuntoli-Mendes: fumata bianca durante la sosta

Rinnovo Ghoulam, incontro positivo Giuntoli-Mendes: fumata bianca durante la sosta

Schiarita in vista per Ghoulam, dopo l’incontro a Montecarlo tra Giuntoli e Jorge Mendes. Come riferisce Il Mattino, i giorni della pausa del campionato, potrebbero essere quelli giusti per annunciare un accordo per il rinnovo. Le parti, in ogni caso, non sono mai state cosi’ vicine come adesso. Lo capiremo presto: se Strinic andra’ via (Sampdoria o Chievo) vuol dire che l’intesa e’ a un passo.

Insigne convocato da Ventura per la doppia sfida con Spagna e Israele

Insigne convocato da Ventura per la doppia sfida con Spagna e Israele

La Gazzetta dello Sport anticipa i 23 convocati dal commissario tecnico Ventura per la doppia sfida contro Spagna e Israele. In lista c’è anche Lorenzo Insigne, autore di un inizio stagione davvero eccellente. Assente ancora una volta Jorginho, ignorato dal Ct per motivi tattici.

I PROBABILI CONVOCATI

  • PORTIERI Buffon, Donnarumma, Scuffet (Perin).
  • DIFENSORI LATERALI Conti, D’Ambrosio, Zappacosta, Darmian, Spinazzola (De Sciglio)
  • DIFENSORI CENTRALI Bonucci, Chiellini, Barzagli, Rugani, Astori
  • MEDIANI De Rossi, Verratti, Parolo, Gagliardini, Pellegrini
  • ESTERNI Candreva, Insigne, Di Francesco, Bernardeschi (Verdi, El Shaarawy)
  • ATTACCANTI Belotti, Immobile, Eder, Gabbiadini (Petagna)

Giuntoli, Sarri e squadra hanno parlato con Reina, c’è il piano per trattenerlo

Giuntoli, Sarri e squadra hanno parlato con Reina, c’è il piano per trattenerlo

C’è fermento a Castel Volturno per l’offerta del PSG a Pepe Reina. Secondo la Gazzetta dello Sport, il portiere tra ieri e giovedi ha parlato di questa proposta con la squadra, Sarri e Giuntoli. Si tratta di un’offerta irrinunciabile: 4 milioni a stagione per due anni con opzione per il terzo. Lo spagnolo ha ribadito all’allenatore e al ds che si tratta di un’occasione da cogliere al volo. Giuntoli e Sarri gli hanno ribadito la loro fiducia incondizionata provando a toccare anche il piano sentimentale tirando in ballo quel patto non scritto siglato dalla squadra in estate.

Sarri spiazzato e arrabbiato con Reina: il motivo

Sarri spiazzato e arrabbiato con Reina: il motivo

Il fatto che Reina non abbia detto di no all’offerta degli emiri qatarioti del Psg e’ chiaramente una ferita aperta, che non pare facilmente rimarginabile in tempi brevi. Nessuno al Napoli ha gradito. Soprattutto non pare aver gradito Maurizio Sarri.

Come scrive Il Mattino: “Qualche dubbio sulla permanenza di Reina l’ha avuto. Ma era a giugno: quando poi lo ha visto in ritiro, quando gli ha parlato, quando da lui ha avuto le rassicurazioni che pur senza il rinnovo voluto, sarebbe rimasto a Napoli a dare il massimo, l’idea di non averlo tra i pali della sua squadra lo aveva abbandonato. Sarri suggerisce a Reina di ricucire immediatamente il rapporto con il club. E lo fanno anche Giuntoli e chi lavora tutti i giorni a Castel Volturno: perche’ il clima, ora, non e’ disteso. Gli stessi giocatori non hanno apprezzato: in tanti, per esempio Hysaj, non hanno preso neppure in considerazione l’idea di lasciare il Napoli. Sarri ce l’ha con Reina perche’ questa presa di posizione doveva prenderla a luglio, prima della partenza per la Val di Sole. De Laurentiis, in segno di distensione, aveva persino ospitato la famiglia Reina in Val di Sole”.

Se la povertà è una colpa

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Il migrante si porta addosso il marchio dell’ultima mutazione del peccato originale: il peccato d’origine

Dai casi di cronaca, anche minimi, si ricava il segno dei tempi più che dai manifesti politici, proprio per la spontaneità degli eventi e la meccanica delle risposte da parte del potere pubblico e dell’opinione generale. In questo senso è difficile non trovare un collegamento emotivo, culturale e infine politico tra l’ultimo atteggiamento italiano nei confronti dei migranti sui barconi e le Ong di soccorso (criminalizzate in una vera e propria inversione morale) e lo sgombero degli abusivi dal palazzo nel centro di Roma, a colpi di idrante.

La questione di fondo è che la povertà sta diventando una colpa, introiettata nella coscienza collettiva e nel codice politico dominante, così come il migrante si porta addosso il marchio dell’ultima mutazione del peccato originale: il peccato d’origine. Unite insieme dalla realtà dei fatti e dal gigantismo della sua proiezione fantasmatica, povertà e immigrazione, colpa e peccato recintano gli esclusi, nuovi “banditi” della modernità, perché noi — i garantiti, gli inclusi — non vogliamo vederli mentre agitano nelle nostre città la primordialità radicale della loro pretesa di vivere.

Il fatto è che questi esseri umani ridotti a massa contabile, senza mai riuscire ad essere persone degne di una risposta umanitaria, e ancor meno cittadini portatori di diritti, sono improvvisamente diventati merce politica oltremodo appetibile, in un mercato dei partiti e dei leader stremato, asfittico, afasico. Impossibilitati a essere soggetto politico in proprio, si trovano di colpo trasformati in oggetto della politica altrui, che vede qui, sui loro corpi reali e simbolici, le sue scorciatoie alla ricerca del consenso perduto. Contro di loro si può agire con qualsiasi mezzo, meglio se esemplare. Senza terra e senza diritti, sono ormai senza diritto, i nuovi fuorilegge.

Ci sono due elementi che hanno determinato questo cortocircuito: il primo è il sentimento di incertezza e di smarrimento identitario che è cresciuto nella fascia più fragile, più periferica, più isolata e più anziana della nostra popolazione di fronte all’aumento dell’immigrazione nel Paese. Un sentimento di solitudine a casa propria, di perdita del legame collettivo di un’esperienza condivisa, e quindi di indebolimento comunitario: che è ormai mutato in risentimento, annaffiato e concimato per anni da una predicazione politica selvaggia e irresponsabile, che trae le sue fortune dalla paura dei cittadini più deboli, puntando a infragilirli ancora invece che a emanciparli.

Poi si è aggiunto il secondo elemento, psicopolitico. La sensazione che il mondo sia fuori controllo, che i fenomeni che ci sovrastano — crisi del lavoro, crisi economica, crisi internazionale con gli attacchi dell’Isis — non siano governabili, e che dunque il cittadino sia per la prima volta nella storia della modernità “scoperto” politicamente, non tutelato, nell’impossibilità di dare una forma collettiva alle sue angosce individuali, e nell’incapacità dei partiti, dei governi e degli Stati di trovare politiche che arrivino a toccare concretamente il modo di vivere degli individui che chiedono rappresentanza e non la trovano.

Stiamo assistendo semplicemente — e tragicamente — al contatto e all’incontro tra la domanda politica più spaventata e meno autonoma degli ultimi anni e un’offerta politica gregaria del senso comune dominante, opportunistica, indifferenziata. La prima chiede tutela quasi soltanto attraverso l’esclusione, il respingimento, il “bando”, accontentandosi di non vedere il fenomeno purché le città che abita siano ripulite e i banditi finiscano altrove, non importa dove.

L’altra asseconda gli istinti e rinuncia ai ragionamenti, sceneggiando prove di forza con i più deboli, alla ricerca di un lucro politico a breve, che mette fuori gioco ideali, storie, tradizioni, identità politiche, e cioè quella civiltà italiana dei nostri padri e delle nostre madri che si vorrebbe difendere.

È chiaro che una risposta al sentimento-risentimento dei cittadini spaventati va data, ma la si può e la si deve cercare dentro un governo complessivo della globalizzazione, non privatizzando i diritti a nostro esclusivo vantaggio e usando la nostra libertà a danno degli altri, spinti sulle nostre sponde da un’angoscia di libertà estrema la cui posta è addirittura la sopravvivenza.

Siamo ancora in tempo per cercare insieme un pensiero democratico di governo che tuteli la libertà di tutti, unica vera garanzia politica: liberando la povertà dalla moderna colpa per restituirla alla dinamica sociale e sgravando il migrante di quel peccato collettivo che gli abbiamo caricato addosso, facendolo bersaglio di azioni “esemplari” che riempiono cinicamente il malgoverno delle città, il nullismo della politica.

EZIO MAURO/larepubblica

Andria vs Juve Stabia, la presentazione del match

 Per la prima giornata del campionato di Serie C Girone C 2017-2018, si affronteranno allo stadio Degli Ulivi di Andria, i padroni di casa dell’Andria e la Juve Stabia.

I pugliesi, allenati da Loseto, hanno allestito una rosa per puntare ad una salvezza tranquilla. In un gruppo relativamente giovane spiccano alcune individualità come il portiere Maurantonio, il difensore Rada e i centrocampisti Quinto e Curcio, solo per citarne alcuni.

Le vespe, invece, sono allenate dal duo Ferrara- Caserta e, dopo aver lottato per la promozione la passata stagione, partono in questo campionato per raggiungere la salvezza quanto prima. Anche i gialloblù hanno un gruppo giovane in cui spiccano alcuni esperti come Morero, Matute e Paponi.

Le due squadre si sono affrontate per l’ultima volta lo scorso maggio al Menti, con i padroni di casa vittoriosi per 2-1. Al Degli Ulivi, invece, l’ultimo incontro risale a dicembre 2016 con i ragazzi allenati da Favarin che si imposero per 2-1 sui ragazzi di Fontana.

Due stagioni fa, invece, 1-1 al Menti e 0-0 in terra andriese. Loseto dovrà fare a meno di Nadarevic, Colella ed Esposito. Gli stabiesi, invece, giungono in Puglia senza Sandomenico e Zibert.

Ecco le probabili formazioni:

FIDELIS ANDRIA (4-3-3): Maurantonio; Tiritiello, Allegrini, Rada, Curcio; Matera, Quinto, Piccinni; Minicucci, Lattanzio, Barisic. All. Loseto.

JUVE STABIA (4-3-3): Bacci, Nava, Atanasov, Morero, Crialese, Mastalli, Calò, Viola, Lisi, Costantini, Berardi. All. Caserta- Ferrara

JUVESTABIA – COMUNICATI UFFICIALI

Juve Stabia – i convocati per Andria. Spiccano due assenze

Il duo Caserta – Ferrara ha diramato l’elenco dei convocati per l’esordio in campionato che vedrà la Juve Stabia impegnata ad Andria contro i…

Presentato il laboratorio mobile “Moving Lab” della Polizia scientifica

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Nel pomeriggio di ieri Giovedì 24 agosto, la Polizia di Stato ha presentato anche nella città di Pescara il laboratorio mobile della Polizia Scientifica “Moving Lab”.

 

La campagna itinerante avviata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza su tutto il territorio nazionale ha riscontrato una grande presenza di pubblico che nel pomeriggio è accorso al laboratorio mobile di Polizia Scientifica, in Piazza della Rinascita.

 

Numerosi cittadini, turisti, in particolare giovani e bambini, hanno assistito alle dimostrazioni effettuate dal personale della Polizia Scientifica che si è avvalso del “Moving Lab”, un vero e proprio ufficio operativo mobile, gioiello di tecnologia applicata all’investigazione, allestito con una postazione completa per le operazioni di fotosegnalamento di persone, di sofisticate attrezzature per effettuare sopralluoghi, per verificare documenti falsi, per prelevare residui di polvere da sparo e perfino campioni di DNA, propedeutiche a diverse attività di polizia giudiziaria.

Il personale della Polizia Scientifica ha coinvolto tutti gli intervenuti, illustrando altresì interessanti tecniche operative, che hanno suscitato pieno interesse da parte di tutti.

Berretti, la Juve Stabia inserita nel girone E: la lista completa

Berretti, la Juve Stabia inserita nel girone E: la lista completa

Campionato Nazionale “Dante Berretti” (52^ Edizione) per la stagione sportiva 2017-2018. Ufficializzata la composizione dei gironi. Si tratta di sei gironi composti tre da 10 squadre (A, B e C), due da 11 squadre (D ed E), uno da 9 (F).

Eccoli nel dettaglio:

Girone A (10 squadre): AlbinoLeffe, Alessandria, Cuneo, Giana E., Monza, Piacenza, Pro Piacenza, Renate, SassuoIo, Torino.

Girone B (10 squadre): Atalanta, Bassano Virtus, FeraIpiSalò, Inter, Mestre, Padova, Pordenone, Sudtirol, Triestina, Vicenza.

Girone C (10 squadre): Arzachena, Carrarese, Gavorrano, Livorno, Lucchese, OIbia, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Prato.

Girone D (11 squadre): A. J. Fano, Arezzo, Fermana, Gubbio, Modena, Ravenna, Reggiana, Robur Siena, Sambenedettese, SantarcangeIo, Viterbese.

Girone E (11 squadre): BiscegIie, Casertana, Fidelis Andria, Juve Stabia, Lecce, Matera, Monopoli, Paganese, Racing Fondi, Teramo, Virtus Francavilla.

Girone F (9 squadre): Akragas, Catania, Catanzaro, Cosenza, Rende, SicuIa Leonzio, Siracusa, Trapani, Reggina.

 

L’Angolo di Samuelmania – Caro Pepe ti scrivo…

L’Angolo di Samuelmania – Caro Pepe ti scrivo…

Caro Pepe,

è un tifoso dal cuore napoletano che ti scrive. Vivo ogni secondo per il calcio e sono molto legato a voi calciatori. Sento voci di mercato di un possibile tuo addio verso Parigi, il mercato, quel mercarto che crea sogni ma li distrugge anche. Una tua eventuale partenza la capisco, non sarebbe facile rifiutare un’offerta così. Ma so anche che sei andato al Bayer Monaco e l’amore che provavi per questa città e questa maglia era molto grande e sei ritornato. Solo noi veri tifosi che seguono il Napoli 24 ore su 24 ti rispettiamo, ti apprezziamo e ci fa un piacere enorme se dovessi restare. Ti chiedo solo una cosa, se dovessi decidere di lasciare la nostra città, spiegaci almeno il vero motivo perché, come Lavezzi, Cavani e Higuain, non riusciamo a capire il vero motivo di queste decisioni così improvvise.

a cura di Samuele Esposito

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Sepe, l’agente: “Abbiamo firmato il rinnovo con il Napoli per 5 anni”

Le sue parole

Valter De Maggio ai microfoni di Kiss Kiss Napoli ha dichiarato: “Ho incontrato l’agente, a Castel Volturno, di Luigi Sepe che è andato via da poco. Gli ho chiesto se era arrivata la firma per il rinnovo con il Napoli fino al 2022. Mi ha risposto: ‘Sì, abbiamo firmato’, possiamo darla per ufficiale che Gigi Sepe si lega al Napoli per altri 5 anni”.

Jorginho: “Champions? Possiamo giocarcela con tutti, contro il City sarà spettacolare”

Le sue parole

Ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal, ha parlato Jorginho: “Inizio perfetto con tre vittorie, squadra matura? Credo che siamo creciuti tanto grazie al lavoro di due anni, abbiamo ancora più fiducia nei nostri mezzi. Siamo cresciuti tanto e si vede.

Sorteggio Champions? Credo che ce la potevamo giocare con qualsiasi squadra, abbiamo un bel girone con squadre che giocano a calcio e all’attacco, ci piace che giocano come noi: saranno belle partite da giocare e da vedere!

Sarri – Guardiola? Contro il City saranno due partite a viso aperto, sarà sicuramente molto divertente da giocare e per gli spettatori! Napoli-City speriamo sia la ‘grande bellezza’ per il calcio.

Atalanta? Sicuramente sarà una gara difficile, dopo che hanno perso con la Roma in casa verranno al San Paolo per fare una grande partita: siamo pronti e cresciuti, vogliamo una partita diversa dall’anno scorso e i tre punti che sono molto importanti per noi.

Migliore in campo contro il Nizza all’Allianz? Devo solo ringraziare chi lo pensa, ma penso sia più importante il lavoro della squadra e non io, perchè io da solo non faccio niente ed è merito di tutta la squadra se io faccio bene. 

Rigore contro il Nizza? Mi sto allenando da tanto, aspettavo questo momento. Dries Mertens aveva già segnato, mi ha lasciato la palla e l’ho ringraziato dopo, felice di aver fatto gol.

Verona? Stiamo crescendo, non siamo al 100% ovviamente altrimenti sarebbe finita: abbiamo subito un gol, non dobbiamo subire e concretizzare di più rispetto alle azioni create. Abbiamo ancora margini di miglioramento. Nizza? Sull’1-0 abbiamo rischiato di prendere un 1-1 che non ci stava da prendere per la gara che stavamo facendo, quindi bisogna migliorare queste piccole cose. Si può sempre migliorare.

Voci di mercato di Reina, come le vive il gruppo? Cerchiamo di non ascoltare niente, il mercato è lungo ed è sempre un casino con queste voci: non le ascoltiamo altrimenti sprechiamo energie, noi ci concentriamo e ci divertiamo, cercando di giocare a calcio senza pensare a queste cose”.

Siracusa Calcio: i Leoni convocati contro il Trapani

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Siracusa Calcio: i leoni convocati contro il Trapani

Dopo le dichiarazioni rilasciate dal Mister degli aretusei sulla partita contro il Trapani:

“Il Trapani è una delle squadre meglio attrezzate per puntare a vincere il campionato. Per noi è un banco di prova importantissimo. Sotto un certo aspetto sono contento di avere subito un match così severo per testare subito la mia squadra. I ragazzi stanno bene e sono convinto che faremo una grandissima prestazione”.

Il Siracusa Calcio comunica i 20 convocati di Mister Bianco:

  • Tomei, D’Alessandro, Mucciante, Liotti, Daffara, Turati, De Vito, Magnani, Punzi, Toscano, Vicaroni, Giordano, Spinelli, Catania, Plescia, Mazzocchi, Grillo, Scardina, Mangiacasale, Mancino

Mancheranno all’appello lo squalificato Parisi e gli indisponibili Palermo e Di Grazia

Il Debutto di Mister Bianco in Lega Pro: “è la mia prima volta”

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Il Debutto di Mister Bianco in Lega Pro: “è la mia prima volta”

Finalmente i tifosi del Siracusa vedranno cimentarsi in campo la nuova squadra aretusea e con essa il nuovo Mister dei Leoni.

Domani con il Trapani per Mister Paolo Bianco sarà il suo debutto in serie C, qui cercherà di mostrare ai tifosi che la bravura vale più dell’esperienza in alcuni casi.

Una frase di John Shook dichiara:

 “Ci sono tre tipologie di leader. Quelli che ti dicono cosa fare. Quelli che ti lasciano fare ciò che vuoi. E i leader “lean” che vengono da te e ti aiutano a scoprire cosa fare”.

Chissà a quale tipologia apparterà il Mister dei Leoni, ma dalla conferenza stampa di oggi un’idea è possibile crearla.

Bianco è sembrato uno di quei leader che non pretende di gestire un gruppo, ma di guidare una squadra. Infatti come lui ha dichiarato:

“Con un gruppo si fanno le scampagnate, con la squadra si fa qualcosa di importante e io questa settimana ho visto una squadra”.

Il Mister ha allenato i ragazzi senza considerare il possibile rinvio della prima giornata di campionato. Questo ha contribuito a creare l’equilibrio e la preparazione che mancavano.

Trapani è una di quelle squadre candidata per il salto di categoria, ma Bianco ha dichiarato di essere lieto di iniziare la sua avventura con una squadra così solida e inquadrata, così da mettere subito alla prova i propri ragazzi.

Con umiltà ammette di essere la sua prima volta in Lega Pro, però dichiara di essere sereno e convinto di dare una giusta prestazione.

Aggiunge che non ha ancora chiaro le pedine da posizionare a centro campo, ma sembra ben deciso quando gli si chiede cosa teme del Trapani:

“Io non temo il Trapani, lo rispetto come le altre squadre, sappiamo però che è una squadra forte […]”

Ai quesiti dei giornalisti risponde spontaneo e appare sicuro e a tratti sereno non staccando mai lo sguardo dagli interlocutori.

Un leader ha fiducia nella propria squadra ed è quella che sembra dimostrare verso i suoi ragazzi.

Juve Stabia – i convocati per Andria. Spiccano due assenze

Il duo Caserta – Ferrara ha diramato l’elenco dei convocati per l’esordio in campionato che vedrà la Juve Stabia impegnata ad Andria contro i padroni di casa.

Spiccano le assenze di Sandomenico e Zibert, fuori dai piani tecnici degli allenatori gialloblù.

Questo il comunicato delle Vespe:

Al termine dell’allenamento di rifinitura, svolto questa mattina presso lo Stadio “Romeo Menti”, i tecnici Fabio Caserta e Ciro Ferrara hanno reso nota la lista dei nr.23 calciatori convocati per il match Fidelis Andria-Juve Stabia, valevole per la prima giornata del campionato di Serie C Girone C, in programma domani, sabato 26 agosto 2017, con inizio alle ore 20,30 presso lo Stadio “Degli Ulivi” di Andria.

Portieri: Bacci, Polverino, Zanotti

Difensori: Allievi, Atanasov, Bachini, Cancellotti, Crialese, Dentice, Morero, Nava e Redolfi.

Centrocampisti: Calò, Capece, Mastalli, Matute e Viola.

Attaccanti: Berardi, Costantini, Lisi, Paponi, Rosafio e Strefezza

S.S. Juve Stabia

Roma 80 di Alberto Mandolesi: aneddoti e curiosità sulla mitica Roma degli anni ’80. In distribuzione da settembre

Un libro che racconta i ricordi personali di Alberto Mandolesi e le conversazioni con i campioni e calciatori della Roma degli anni ’80

Roma 80 non è il classico libro che racconta la storia del calcio della Roma. Questo volume svela aneddoti e curiosità dei protagonisti del decennio più bello della storia della Roma. Alberto Mandolesi, giornalista e storica voce radiofonica della Roma degli anni ’80 (ndr. inaugurò lui la prima trasmissione della prima radio romana, Radio Roma, il 16 giugno del 1975), ci  svela l’uomo-calciatore di quel periodo, attraverso storie che ha vissuto in prima persona, a fianco dei veri protagonisti di questo libro. Ci catapulta così in un’epoca speciale, quella della magica Roma degli anni ’80 dove, come in un film immaginario, Alberto diventa il regista e, al tempo stesso, voce narrante di ciò che ha vissuto: si mette davanti alla macchina da presa e si fa inquadrare insieme al suo film. Ed è così che scopriamo un giovane Ancellotti che chiede a Mandolesi se gli vende l’attico, Bruno Conti che lo fa salire su un pullman, Falcão che viene lasciato a piedi in autostrada, e ancora Alberto che spiega ai ragazzi della Curva Sud come scrivere uno striscione per Cerezo.

Attraverso questo volume, oltre a storie divertenti e inedite, si coglie il cambiamento nel tempo del ruolo del giornalista (tifoso), in particolare si comprende in maniera tangibile come sono cambiati oggi i rapporti tra i giornalisti e i calciatori rispetto a quegli anni. “All’epoca era possibile viaggiare insieme ai calciatori, ti mescolavi con loro, alloggiavi negli stessi alberghi. Li conoscevi meglio e comprendevi i loro comportamenti”- spiega Mandolesi. E la tendenza è quella di rimpiangere il passato: “Dagli anni ’90 cambia tutto: si prenotano i posti sull’aereo e devono viaggiare da soli, non si possono prenotare gli alberghi dove alloggiano i calciatori e in sala stampa siamo in 50 per fare una sola domanda. Prima, stando più in contatto con loro, potevi anche capire se c’era un problema, anche personale… e se qualcosa andava male in campo, era facile difenderli!”.

Chiediamo ad Alberto Mandolesi com’è nata l’idea di scrivere questo libro.

L’idea è venuta al mio editore, Pier Paolo Mocci, il quale la scorsa estate mi disse ‘Oggi si sa tutto della Roma dal punto di vista formale ma non tanto dal punto di vista degli aneddoti. Nessuno come te ha questo background, vorrei che si spiegasse la Roma degli anni 80, la Roma più forte della sua storia, con gli eventi che hai vissuto tu in prima persona’. Ci siamo rivisti due mesi dopo ed ho iniziato a scrivere qualcosa. È quasi un libro autobiografico. Dopo Natale è arrivata la spinta finale per la stesura del volume”.

E sulle sensazioni che ha provato, a livello di emozioni e di ricordi facendo questo tuffo nel passato, risponde: “Io ho grande rispetto del passato, lì si costruiscono le fondamenta, ma poi bisogna sempre guardare al futuro. È stato piacevole comunque lavorare su questi argomenti, spesso mi ritrovavo a ridere da solo mentre ricordavo quegli episodi che dovevo poi scrivere”.

Il libro Roma 80 edito da Ned Edizioni e Stampa con la prefazione di Giuseppe Giannini ha riscontrato già un grande successo alla presentazione in anteprima, lo scorso 21 giugno a Roma presso il Palazzo del Freddo-Giovanni Fassi, e il 20 luglio presso il Caffè Letterario di via Ostiense.

Il volume, che verrà distribuito a settembre, è già disponibile in anteprima nelle seguenti librerie:

-Libreria Nuova Europa (c/o centro commerciale “I Granai”- Via M. Rigamonti 100)
Libreria Arethusa –Centocelle- (Viale Primavera 93)

-Libreria Testaccio (Piazza Santa Maria Liberatrice 23)

-Libreria Incipit Tiburtina (Via Giuseppe Marcotti 51)

Maria D’Auria

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Sky – Rinnovo Sepe, l’agente è atteso a Castel Volturno: nelle prossime ore la firma

Mentre in casa Napoli tiene banco la situazione legata a Reina, la società azzurra è vicina a rinnovare il contratto di Sepe, l’altro portiere a disposizione di Sarri. Mario Giuffredi, agente del calciatore classe ’91, è a Castel Volturno per ultimare le pratiche relative il rinnovo, che arriverà nella giornata di oggi. Sepe quindi è pronto a prolungare la sua avventura al Napoli e mettersi a disposizione di Sarri. Lo riporta Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky ed esperto di calciomercato, sul proprio sito ufficiale.

Kiss Kiss – Reina-Psg, interesse concreto ma ancora nessun offerta: il Napoli non vuole venderlo

A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di ‘Radio Gol’, è intervenuto il direttore Valter De Maggio rilasciando alcune dichiarazioni:

“Ci risulta che ci sia l’interesse del Psg per Pepe Reina. Al momento non è arrivata una proposta al Napoli, si tratta soltanto di  rumors. La società azzurra non ha alcuna intenzione di vendere il suo portiere anche se dovesse arrivare l’offerta”.

Rai – Proseguono le trattative per Rulli e Rui Patricio, Leno incedibile: la situazione

Ciro Venerato, esperto mercato della Rai, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’. Ecco quanto evidenziato:

“Al Napoli non interessano Trapp e Areola che erano stati proposti dal Psg. Giuntoli ha fatto un tentativo per Leno ieri ma il Leverkusen non ha bisogno di fare cassa e di non voler privarsi di un portiere così importante.
Procedono i tentativi per Rulli e Rui Patricio. La Real Sociedad ha chiesto agli azzurri di aspettare almeno 24 ore, stasera avrà una gara importante con il Villareal. I 20 milioni richiesti dagli spagnoli ora il Napoli potrebbe metterli sul piatto e Giuntoli è convinto di trovare un accordo con il City.
Rui Patricio? il Napoli ha fatto un primo tentativo nel pomeriggio di ieri per sondare il terreno. Offerta da 15 milioni più bonus, c’è la disponibilità del ragazzo che però non vuole forzare e lascerà decidere allo Sporting”.

Reina, l’agente: “Confermo l’interesse del Psg. Pepe ama Napoli ma difficilmente rinnoverà”

Il Psg fa sul serio per Pepe Reina, l’addio dello spagnolo potrebbe stravolgere i piani in casa Napoli. La redazione di Radio Crc ha contattato Manuel Garcia Quilon, agente del portiere, che ha dichiarato:

“Confermo l’interesse reale del Psg. Pepe e la sua famiglia amano Napoli ma la situazione è complicata ed è difficile che rinnovi. Posso dire che 40 giorni fa il Napoli ha proposto a Pepe un rinnovo contrattuale, ma con una scadenza breve ed a cifre inferiori rispetto a quanto guadagna adesso”.

Roma-Inter, Di Francesco: “Florenzi? Possibile vederlo a gara in corso. Non devo chiedere pazienza a nessuno”

NOTIZIE AS ROMA – È giunto il momento dell’esordio tra le mura amiche per la Roma di Eusebio Di Fracesco. L’allenatore abruzzese bagnerà il proprio debutto all’Olimpico come allenatore contro l’Inter del’ex Luciano Spalletti domani alle 20,45. Come di consueto nela sala stampa di Trigoria si è tenuta la conferenza stampa della vigilia, cui seguirà l’allenamento di rifinitura che avrà inizio alle 17.45. Ad anticopare l’ingresso di tutto il gruppo c’è l’oladese Karsdorp che sta alternando lavoro in palestra, atletico e sul campo. Il suo recupero non sembra essere troppo lontano. Il programma della seduta sarà quello classico: attivazione aerobica, poi tecnica e tanto pallone.

Queste, intanto, le dichiarazioni del mister:

Aveva definito quella conro l’Atalanta “vittoria sporca”. Che passi avanti si aspetta domani?
Una prestazione migliore dal punto di vista tecnico, anche una migliore condizione fisica. I ragazzi hanno fatto un’ottima settimana di lavoro. Mi aspetto qualità maggiore soprattutto sullo sviluppo offensivo”.

Pericoli principali dell’Inter?
“Spalletti ha fatto un’ottimo lavoro: la squadra ha le idee chiare, grandi qualità di palleggio. Il grande inizio di partita ha favorito l’Inter nella prima giornata di campionato ha dei giocatori di alta qualità specialmente in avanti sugli esterni. Sanno ruotare continuamente, non si fanno mai trovare nella stessa posizione”.

Cosa ti accomuna con Spalleti ed in cosa differite?
In questo momento si parla solo di paragoni. Io dico solo che domani c’è Roma-Inter che è la cosa più importante. Spalletti non devo presentarlo io, vista la sua esperienza. Io sono mentalmente più giovane di lui ed ho sempre cercato di rubargli qualcosina. Abbiamo lavorato insieme e siamo rimasti in ottimi rapporti”.

L’esterno basso a destra? Giocherà Manolas o Juan Jesus?
“Abbiamo ancora un allenamento da fare e poi avete più notizie di me su quello che uno vorrebbe non far vedere. Si sono fatte tante supposizioni, valuterò. Se dovessi cambiare moltissimo avrei tante difficoltà perché ci vuole tempo per assimilare ciò che chiedo. È una valutazione che farò definitivamente oggi”.

Preferisce vincere il duello sul campo o quello di mercato per Schick? Valutazioni sul sorteggio Champions?
Non ho in mente il mercato ma solo il lavoro sul campo: prendere i 3 punti che ci consentirebbero di lavorare con serenità per altri 15 giorni, per dare forza e convinzione in quello che sto proponendo. Il girone di Champions è difficile però io sono fiducioso. Sono convinto che abbiamo le carte in regola per giocarcela, questa idea di calcio piò solo crescere”.

Vorrebbe eguagliare il record di punti di Spalletti?
“Il campionato si è livellato, sarebbero punti importanti forse da scudetti quindi ti direi di sì ma bisogna fare sempre meglio anche facendo meno punti ma ottenendo qualcosa di importante”.

Nainggolan non è stato convocato dal ct del Belgio. Questo gli può dare ancora più rabbia per domani?
“Lo vedo sempre carico, potrebbe crescere ancor di più fisicamente. Mi dispiace, non sono contento che non sia stato convocato però non conosco le situazioni interne. Credo e spero solo che possa fare una splendida partita

La Roma è più forte di quella che ha trovato quando è arrivato?
“È sicuramente più forte, è normale che sarei ancora più felice se potessimo migliorare ma sono contento di questa squadra”.

Spalletti in conferenza ha detto che “bisogna trovare soluzioni per essere al livello della Roma”…
“Ognuno cerca di portare dalla sua dei vantaggi. L’Inter ha fatto meno punti della Roma, non so cosa volesse dire. Io penso più alla mia squara che a quella degli altri. Loro mi sono piaciuti moltissimo durante la partita con la Fiorentina e questa sarà una gran partita”

Florenzi in che condizioni è? È stupito dal rendimento di Juan Jesus?
Florenzi sarà sicuramente convocato ma si allena con noi da poco tempo, non ha ancora la condizione per giocare 90 minuti ma a partita in corso mai dire mai. Valutazioni verranno fatte a partita in corso. Per il ragazzo che è, la sfortuna che ha avuto, vorrei vederlo anche io in campo. Su Juan Jesus non sono sorpreso. Quando sono arrivato ho trovato un calciatore che si è messo a disposizione, voglioso di migliorarsi, di dimostrare di essere da Roma, di dimostrare all’Inter di essere ancora un giocatore importante. Sono soddisfattissimo di ciò che sta facendo ma come tutti gli altri non deve accontentarsi perché si può sempre migliorare”.

C’è bisogno solo di tempo o c’è una difficoltà a far fare un certo tipo di calcio a giocatori più affermati rispetto a quelli del Sassuolo?
“Quella era una squadra che si muoveva in maniera perfetta. La ripetitività dei movimenti è fondamentale. Eravamo partiti in ritiro il 27 giugno, con la Roma siamo partiti il 16 luglio con tutti i calciatori a disposizione in giro per il mondo. L’apprendimento di quello che chiedo sta crescendo. Ritengo ci voglia un pochino di tempo ma mi aspetto sempre che sia inferiore rispetto a ciò che si pensa. Da parte di questi ragazzi vedo che credono in quello che propongo e questa è la cosa più importante”.

Moreno ha qualche possibilità di debuttare in questa partita e in caso negativo qual è la sua condizione?
“Ha avuto qualche problemino fisico, ha fatto un pochino di fatica all’inizio anche ad adattarsi rispetto al calcio olandese dove si gioca 1 contro 1 che è una cosa che io non voglio assolutamente. Moreno è uno di quelli che pian piano sta migliorando per quella che è la mia idea di calcio. Lui è squisito, molto intelligente calcisticamente, e anche se non dovesse giocare non diamo giudizi prematuri, non diciamo che non mi piaccia Moreno.”

Su Karsdorp?
“Sono stati rispettati i tempi per quella che è stata l’operazione. Ha cominciato a correre, sta facendo quasi tutto. Faremo anche una partita contro la Chapecoense e forse lì farà qualche minuto per poi averlo a disposizione contro la Sampdoria”.

Sente di dover chiedere pazienza al pubblico?
“Non penso che tutti abbiano un pensiero comune su un allenatore, un giocatore o un giornalista. Ciò che conta qui non è Di Francesco ma la Roma. Io lavoro, non devo sposarmi, non devo chiedere pazienza a nessuno. Odio chi per preconcetto giudica. Roma è una piazza particolare e lo sapevo quando sono arrivato ma ho serenità. Io rappresento la Roma, non me stesso quindi è la Roma che devo difendere, non me stesso”.

Che emozioni prova per il suo esordio di ritorno all’Olimpico?
“È veramente una grande emozione, unica per chi l’ha vissuta da calciatore cercando di dare tutto per questa squadra. Farò lo stesso anche da allenatore”.

Diretta testuale di Claudia Demenica