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Castellammare, avviato l’iter per candidare le 28 sorgenti stabiesi come Patrimonio Unesco

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Castellammare, avviato l’iter per candidare le 28 sorgenti stabiesi come Patrimonio Naturale Unesco

“Le acque di Castellammare di Stabia rappresentano per noi un patrimonio inestimabile. Ed è per questo che, grazie al supporto della società By Tourist, abbiamo avviato l’iter per la candidatura delle 28 sorgenti stabiesi a Patrimonio Naturale Unesco e siamo in attesa di conferma da parte dei referenti ministeriali.” A riferirlo è il primo cittadino stabiese, Gaetano Cimmino.
“L’abbondanza di questo elemento ha fatto sì che per millenni si potesse godere non solo di un continuo e salubre approvvigionamento, ma anche della fondazione di stabilimenti termali e di imbottigliamento.” ricorda il Sindaco di Castellammare.
“I prossimi 24 e 25 marzo si accenderanno i riflettori su una risorsa idrica importante per il nostro ecosistema intervenendo in prima linea, creando una sinergia unica tra pubblico e privato, contribuendo alla tutela della risorsa Mare, fondamentale per l’economia della nostra città e del nostro Paese. Parte da queste linee guida l’edizione 2019 del Mediterranean Cooking Congress, evento organizzato dalla società By Tourist, giunto alla VI edizione ed itinerante sulle coste del Mediterraneo. I protagonisti di questa edizione sono l’acqua e la pesca, in un’ottica di marketing territoriale per tutelare il mare, alimentando il Mediterraneo” conclude Cimmino.

La Filastrocca Azzurra – Non è un anno fortunato ma onoriamo il campionato, fieri della nostra storia aspettando la vittoria!

La Filastrocca Azzurra: la rubrica di ViViCentro

Pomeriggio di pallone
per chi ha in cuore la passione
si ritorna qui a Firenze
a riviver sofferenze
mai sopite in questi mesi
luogo in cui ci siamo arresi
a chi ora come allora
questa seria A divora
Carlo sceglie i piccoletti
spera che coi lor giochetti
possan dare profondità
corsa e gran velocità
ma c’è subito un problema
è da riveder lo schema
Mario Rui si è accasciato
sembra si sia infortunato
pronto Ghoulam che subentra
e Koulibaly si accentra
mentre Mertens sciupa il tiro
proprio all’ultimo respiro
un peccato per davvero
per il piccolo guerriero
mentre altrove sbuca Chiesa
che fa a fette la difesa
dribbla e subito la spara
ma Meret è attento e para
tocca ancora al belga Ciro
questa volta tira a giro
ma Lafont in bello stile
ci fa roder dalla bile
mentre il gioco è più nervoso
è già tempo di riposo
meglio il Napoli che i viola
però ciò non ci consola
serve cattiveria in più
fin dal centrocampo in su
Piotr il biondo tira forte
ma Lafont chiude le porte
Fabian Ruiz dalla distanza
quando il centrocampo avanza
ma difetta in precisione
e fallisce l’occasione
cambio ed entra il biondo arciere
che nel gol ha il suo mestiere
e nel giro di un minuto
prova a dare un contributo
scivolata sull’esterno
che ci manda giù al’inferno
resta il pari e l’amarezza
di chi cerca la bellezza
non la forza ma il bel gioco
che stavolta serve a poco
è Firenze ancor fatale
crocevia fondamentale
per chi prova a stare in scia
prosciugando l’energia
non è un anno fortunato
ma onoriamo il campionato
fieri della nostra storia
aspettando la vittoria

a cura di Fabiano Malacario

Juve Stabia, dietrofront della Lega: cambia di nuovo l’orario della gara di Monopoli

Monopoli – Juve Stabia si giocherà alle 16.30

Cambia ancora l’orario di inizio della gara che vedrà le Vespe di scena a Monopoli. Il match del 17 febbraio, inizialmente fissato per le 20.30, è stato prima anticipato alle 14.30, salvo poi essere spostato alle 16.30. A darne comunicazione, la Juve Stabia con il comunicato sotto riportato.

La Lega, vista la richiesta avanzata dalla società Monopoli, in relazione alla concomitanza di altro evento nella Città di Monopoli, ha disposto che la gara Monopoli – Juve Stabia di Domenica 17 Febbraio 2019, allo Stadio “Vito Simone Veneziani”, di Monopoli, abbia inizio alle ore 16.30, anziché alle ore 14.30.

Giudici di Pace, finito lo sciopero. Attendono una convocazione del tavolo tecnico

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L’Unione Nazionale Giudici di Pace ha incontrato a Chieti il Sottosegretario alla Giustizia, Avv. Jacopo Marrone, per la convocazione del tavolo tecnico.

I Giudici di Pace erano entrati in sciopero dal 12 gennaio al 9 febbraio 2019. Ci eravamo occupati altre volte di questa, incomprensibilmente, “marginalizzata” categoria della Giustizia.

I GdP (Giudici di Pace) e i MOT (Magistrati Onorari di Tribunale) la cui attività è improntata alla tutela dei diritti dei Cittadini, sono GIUDICI PRECARI che lavorano per lo Stato ma privi di tutele previdenziali e assistenziali, con compensi “a cottimo”, variabili in base alla sede di lavoro, senza alcuna delle garanzie costituzionalmente previste a tutela dell’autonomia ed indipendenza della Funzione, nonché dei soggetti che la esercitano.

Nella serata del 8 febbraio 2019 i vertici dell’UNAGIPA hanno incontrato a Chieti il Sottosegretario alla Giustizia, Avv. Jacopo Marrone. In occasione del colloquio personale è stata ribadita l’assoluta necessità di accelerare i tempi per la convocazione del tavolo tecnico. Sono stati ribaditi i cardini fondamentali ed imprescindibili del progetto di modifica della Riforma Orlando che è stato congiuntamente presentato da UNAGIPA, FEDERMOT e ANGDP, recentemente riconfermati e ribaditi in un incontro a Roma il 19 gennaio.

È stata data la conferma che a breve il tavolo tecnico verrà riconvocato poiché è intenzione, nel rispetto del contratto sottoscritto con il Movimento 5 stelle, dare una soluzione normativa al superamento dei limiti della Riforma Orlando.

Tra l’altro, nell’occasione dell’incontro e alla presenza di una gremitissima sala in un noto locale di Brecciarola (Chieti), lo stesso Sottosegretario, per oltre dieci minuti del suo intervento, ha speso parole di elogio e di solidarietà a quei numerosi GDP-GOT-VPO che da anni lavorano “sfruttati” senza alcun riconoscimento giuridico per il loro impegno, che gestiscono, oramai, più del 60% del contenzioso nella giustizia di primo grado. Ribadiva, nel suo intervento, l’espressa volontà del suo ministero di voler dare, a breve, una soluzione alle istanze di questi lavoratori che, per effetto della Riforma Orlando, erano destinati a perdere la loro identità e dignità di lavoratori.

Le associazioni dei Giudici di Pace lamentano che le risorse non sono destinate alla sistemazione giuridico economica della Magistratura Onoraria, bensì per aumentare ad esempio, emolumenti ai giudici tributari (già stabilizzati da anni con lauti compensi e beneficianti, per la maggior parte, essendo professionisti in quiescenza, di pensioni d’oro), che non fanno parte del contratto di governo; o per bandire nuovi concorsi per altri magistrati onorari, futuri precari, non necessari al sistema giustizia che si sta dotando di magistratura professionale vincitrice di concorso, e che dopo tre anni faranno vertenze allo Stato Italiano, in applicazione delle direttive CE,  magari indossando gilet gialli e restando forse più simpatici dell’attuale magistratura onoraria.

Inoltre la procedura d’infrazione del Parlamento Europeo è alle porte e si basa sulla disparità di trattamento economico giuridico sussistente nella magistratura tra magistrati togati e magistrati onorari, che svolgono la medesima funzione, ed è auspicabile per tutti che tale situazione sia definita urgentemente in Italia, con una riforma che sani definitivamente le gravi violazioni attinenti alla magistratura onoraria precaria che ha contribuito con il proprio lavoro ad aumentare di un punto percentuale il pil nazionale.

La riforma Orlando che entrerà definitivamente in vigore nel 2021, ha decapitato le retribuzioni percepite da oltre 25 anni dai giudici di pace, triplicando le loro competenze, compiendo una manovra che in situazioni similari la Corte Costituzionale ha già definito illegittima e minatoria della indipendenza terzietà ed imparzialità della magistratura e che apre un vulnus pericolosissimo anche per la magistratura togata.

I cittadini italiani meritano una Giustizia che funzioni a pieno ritmo, con incremento di produttività e non minata da scioperi continui di magistrati precari che lavorano a rischio di terzietà ed imparzialità senza diritti.

La riforma della magistratura onoraria deve avere lo scopo primario di soddisfare i complessivi benefici organizzativi, finanziari e macroeconomici che potrebbero essere conseguiti grazie al lavoro effettuato a pieno regime dai giudici di pace got e vpo e di ripristinare finalmente la pace sociale nell’ambito della giurisdizione.

Adduso Sebastiano

Auteri: “Possiamo arrivare primi. Vincere a Castellammare”

Castellammare di Stabia– Dopo la vittoria per 4-1 del Catanzaro sulla Paganese, il tecnico dei calabresi, Gaetano Auteri, si è presentato in sala stampa al Ceravolo per commentare il match e presentare la sfida di mercoledi sera al Menti contro la Juve Stabia. Ecco le parole rilasciate ai colleghi calabresi al Ceravolo:

Quella contro la Paganese non era una sfida facile, siamo stati bravi ad incanalarla subito e a portare a casa i tre punti. Avevamo alcune defezioni come Kanoute, Bianchimano e Fischnaller che, però, dovrebbero essere a disposizione per mercoledi. La gara con la Juve Stabia, a mio avviso, è troppo pompata. Non sarà decisiva, il campionato non è chiuso ma apertissimo. Siamo in lotta per il primo posto e una nostra vittoria non riaprirebbe il campionato in quanto il campionato è aperto tuttora. Siamo una squadra che gioca molto bene a calcio e che impone la propria idea di gioco su tutti i campi. Questo non lo dice Auteri ma lo dice il campo. A Castellammare andremo per vincere come sempre, siamo in un ottimo momento di forma e vogliamo continuare a vincere. Ho giocatori forti come Statella e Casoli, solo per citarne alcuni, che hanno anche recuperi fisici veloci. Non avrò problemi a schierare i migliori a Castellammare.”

Turismo ricco in Italia soprattutto per il Nord

Il turismo è in buona salute ma concentrato in particolare in cinque regioni su venti e si tratta di quelle del Centro-Nord.

È quanto emerge dal Rapporto sul turismo italiano, XXII edizione, dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRISS) presentato all’inaugurazione della Bit, la Borsa internazionale del turismo che si tiene a Milano fino a martedì 12 febbraio.

Si prevede un turismo in crescita del 4 per cento nel 2019.

Negli ultimi anni è stato un trend in continuo aumento. Per la prima volta già dal 2017 in Italia, le presenze dei turisti venuti dall’estero avevano superato quelle degli italiani per quanto riguarda il numero totale delle notti trascorse (dato diverso da quello dei visitatori arrivati), con una componente internazionale di 210.658.786 che ha superato quella nazionale pari a 209.970.369. In generale, il rapporto Cnr-Iriss mostra un comparto in salute con il +5.3% degli arrivi nel 2017 e un +4,4% di presenze.

Ma è in 5 regioni su 20 che si concentra oltre la metà della spesa del 54,3 per cento e si tratta di quelle del Centro-Nord.  La Lombardia è al primo posto con il 13,6% pari a circa 11 miliardi di euro della spesa complessiva effettuata dai turisti non residenti in Italia e di quelli residenti in altre regioni; seguono il Lazio con l’11,4% e 9,2 miliardi, la Toscana con il 11,3% e 9,1 miliardi, il Veneto con il 11,3% pari a 8,3 miliardi e l’Emilia-Romagna con il 10,2% e 6,1 miliardi.

Alcune grandi città d’arte italiane hanno attratto tra il 2016 e 17 moltissimi turisti stranieri. In particolare, Venezia con 86,5%, Firenze con 73,9%, Roma con 70,1%, Milano (64,9%) e Verona (57,5%) sono le cinque città d’arte con la percentuale più elevata di turisti stranieri. Città come Venezia e Firenze hanno presentato un indice turistico territoriale pari rispettivamente a 45 e 26, il che significa che a Venezia per ogni abitante vi sono 45 turisti, mentre a Firenze ve ne sono 26. Il peso di arrivi e presenze nella classifica delle città d’arte, quali Roma, Venezia, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Bologna, Verona, Genova e Padova, è pari rispettivamente a circa il 25% ed il 20% di quelli complessivi rilevati a livello nazionale nel 2017.

Ma Il turismo ha anche mutato pelle. In Italia, spiega il rapporto, c’è stato un incremento nel periodo 2002-2017 di B&B del 688,4 per cento, in termini di numero di unità e dell’816,7 per cento n termini di posti letto. Ad agosto 2018, sul portale Airbnb erano disponibili, in Italia, 397.314 alloggi, registrando uno sviluppo che negli ultimi due anni è avvenuto ad un tasso medio del 51%, non riscontrabile in nessun altro comparto“.

La Bit è stata inaugurata dal Ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio che  ha messo in guardia dal possibile florilegio di iniziative locali come la famosa tassa di ingressoRischiamo di diventare turista-repellenti- ha detto Centinaio -, correi evitare in futuro di dover commentare dati bassi di afflusso turistico semplicemente perché qualcuno deve sistemare i propri bilanci”, ha aggiunto. In particolare, rivolgendosi al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha confermato il proprio disaccordo. “Decida quel che vuole, è nelle sue competenze non gli dico bravo o cattivo. Dico che in Italia si chiede di aumentare sempre più il numero di turisti, però contemporaneamente abbiamo la tassa di soggiorno, la tassa di ingresso a Venezia, in Sardegna qualcuno propone la tassa di sbarco e in alcune isole minori c’é già”. Il rischio ha concluso è che “i turisti vadano da un’altra parte“.

Il ministro ha poi spiegato che sul turismo le competenze sono delle Regioni, ma che “lo Stato può diventare una cabina di regia. Abbiamo la qualità, il prodotto, tutto quello che serveaggiungendo che l’offerta potrebbe essere potenziata allungando la stagione al Sud “dove si potrebbe vivere di turismo 11 mesi l’anno e promuovendo le tante opportunità che il Paese offre ovunque”.

La XXII edizione del Rapporto esce in un momento delicato caratterizzato dal passaggio delle competenze sul Turismo al nuovo Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, a dimostrazione di una precisa volontà a realizzare strategie di sviluppo in cui il Turismo sia più strettamente collegato alla valorizzazione dei prodotti tipici dell’enogastronomia italiana.

Nell’immagine di copertina il mare della Riviera Jonica Messinese.

Adduso Sebastiano

IL PUNGIGLIONE STABIESE: Juve Stabia – Catanzaro con la giusta calma

Il Pungiglione Stabiese: La Juve Stabia vede avvicinarsi in classifica le antagoniste al primo posto. Il margine resta comunque ottimo. Dopo il big match con il Catanzaro trasferta a Monopoli.

Questa sera ritorna il  consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi.

Anche per questa puntata alla conduzione ci sarà Mario Vollono che insieme agli ospiti e a voi telespettatori commenterà il campionato della Juve Stabia.

Collegatevi oggi 11 febbraio 2019 dalle ore 20:00 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè.

Per seguire questa puntata del Pungiglione Stabiese basta collegarsi su facebook, questi i link:

  • La diretta facebook sarà trasmessa sulla pagina Stabiesi al 100%  e condivisa sul profilo personale di Mario Vollono e sulle pagine ViViCentro.it e ViViRadioWEB
  • La puntata sarà poi inserita il giorno dopo nella galleria video della pagina ViViCentro.it dove potrete trovare l’archivio di tutte le puntate andate in onda questa stagione sportiva

In questa puntata del Pungiglione Stabiese  in studio ci saranno Mario Di Capua, Giovanni Donnarumma e Natale Giusti.

Commenteremo insieme il campionato della Juve Stabia e del big match con il Catanzaro di Mercoledì sera alle ore 20:30.

Le Vespe nell’ultimo turno hanno riposato, come previsto da calendario. Le concorrenti alla promozione, Catania e Catanzaro, hanno vinto riducendo la distanza in classifica a 9 punti con lo stesso numero di partite giocate. Il Trapani invece pareggia e si mette ad otto punti ma con una partita in più rispetto alle Vespe.

Il margine in classifica è ancora più che buono. Dopo il riposo testa alla gara con il Catanzaro di Auteri una “vecchia e spigolosa” conoscenza delle Vespe.

Bisognerà mantenere la calma e non cadere in facili provocazione. Con il Catanzaro sarà una partita importante ma non fondamentale.

Come sempre durante le puntata del Pungiglione Stabiese ci collegheremo ex calciatori della Juve Stabia:

Questa sera avremo in collegamento telefonico con l’ex capitano  della Juve Stabia, Donovan Maury per parlare del buonissimo campionato disputato dalle Vespe e dei prossimi impegni con Catanzaro e Monopoli.

Per analizzare i prossimi avversari ci collegheremo telefonicamente con i colleghi di Catanzaro e Monopoli:

Per il Catanzaro avremo in collegamento telefonico Vittorio Giummo di Radio Catanzaro Sud per avere informazioni preziose sui calabresi.

A seguire, l’ultimo collegamento telefonico sarà con Domenico Di Carlo di Canale 7 per avere un quadro completo sui pugliesi allenati da Mister Scienza.

Avvisiamo i telespettatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.010.29.29.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sulla pagina facebook Stabiesi al 100% per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il Pungiglione Stabiese” è la vostra casa. Ci raccomandiamo, intervenite in tanti sulla chat facebook!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nei precedenti campionati.

Ci adoperiamo per offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

Eccellenza- Il Real Forio cade ancora, l’Albanova vince 3-1

ECCELLENZA – ALBANOVA – REAL FORIO 3-1: I biancoverdi rimediano l’8a sconfitta nelle ultime 9 gare di campionato

La squadra di Sarnataro è andata in vantaggio quasi subito con l’ex frattese Signorelli, che ha raddoppiato già poco dopo il quarto d’ora. La prima frazione (dopo una traversa di Lombardi ed un clamoroso doppio palo di Signorelli), si è chiusa sul 3-0 grazie alla di Ciano. La punta biancoverde, nel finale, a salvare la bandiera biancoverde

Simone Vicidomini- Il Real Forio torna dalla trasferta di Casal di Principe con l’ennesima disfatta. La squadra allenata da Isidoro Di Meglio è stata sconfitta dall’Albanova con un secco 3-1. Quella rimediata in terra casertana è l’ottava sconfitta nelle ultime 9 partite di campionato per i biancoverdi, che ormai non vincono da oltre 2 mesi.
Il match si è messo subito bene per la squadra di casa, Signorelli ha ricevuto palla sul limite sinistro dell’area, si è accentrato ed ha fulminato D’Errico con un destro all’incrocio già al 7’. Il Real Forio soffre la velocità casertana e 10 minuti dopo aver subito il primo gol, subisce il secondo. E’ sempre Signorelli, ben servito da Cifani nel cuore dell’area isolana, a battere a rete – stavolta di sinistro – ed insaccare. Poco dopo è Lepre a fallire la terza rete dei padroni di casa, ma su un cross di Savio dalla sinistra un destro a volo di Lombardi a botta sicura viene rimpallata da Varriale con un braccio (attaccato al corpo). L’azione prosegue e l’attaccante foriano viene servito in area da Di Spigna, cogli in pieno la traversa con un pallonetto.
Un’altra bella azione corale dell’Albanova si chiude con un doppio palo di Signorelli a D’Errico battuto. E’ il preludio al terzo gol: Cifani, servito su calcio si punizione, fa sponda per Ciano che infila la porta biancoverde al 40’. La ripresa offre poche emozioni: l’unica arriva sul bellissimo sinistro di Lombardi, che salva la bandiera del Real Forio e segna il suo secondo gol in campionato. Il Real Forio, dunque, esce sconfitto ancora una volta, ma la classifica gli sorride ancora: la sconfitta della Flegrea ad Ottaviano e quella della Puteolana ad Afragola, unita a quella di sabato del Barano, tengono la squadra biancoverde al di fuori della zona rossa. Ma il campionato è ancora lungo…

LE FORMAZIONI – Il Real Forio ha dovuto rinunciare a Filosa e Trofa (squalificati), più G. Arcamone e Savarese. Isidoro Di Meglio (squalificato), ha mandato i suoi in campo con un 4-5-1 molto simile ad un 4-3-3 che ha visto D’Errico a difesa della porta, la linea difensiva composta da Fiorentino, Capuano, Mangiapia e De Luise V., il centrocampo da Varrella, Sannino, Di Spigna, l’esordiente Trofa e Savio, più Lombardi in attacco.
Sul versante opposto, Salvatore Sarnataro ha schierato l’Albanova con un 4-3-3 che aveva Di Mauro fra i pali, la difesa formata da Ciano, Fiorillo, Terribile e Varriale, il centrocampo da Maturo, Gatta e Perna, più Lepre, Cifani e Signorelli in attacco.

LA PARTITA – Il canovaccio del match è chiaro sin dai primi minuti, con la squadra di Sarnataro che mette alle corde gli avversari e al 7′ passa: Signorelli controlla un pallone al limite, evita tre avversari e con il destro la piazza sotto l’incrocio. 1 a 0 da cineteca. Il dieci biancazzurro è scatenato: al 17′ scambia con Cifani, assist illuminante in pallonetto dell’ex Sorrento e sinistro potente e preciso sul secondo palo. 2 a 0 e doppietta. Lepre sfiora il gol al 23′ con una gran botta, il Forio si fa vedere con Lombardi che due minuti dopo colpisce una traversa in lob. Al 34′ Signorelli va vicinissimo alla tripletta, ma il suo piazzato colpisce un doppio palo con la palla che sfila sulla linea di porta senza entrare. Minuto 40: altra assistenza d’alta scuola di Cifani che libera Ciano, destro in diagonale ed è 3 a 0. Nella ripresa i biancazzurri amministrano con attenzione il triplo vantaggio. Nel finale (85′) la rete del Forio con Lombardi per il definitivo 3 a 1.

ALBANOVA     3
REAL FORIO  1

ALBANOVA (4-3-3): Di Mauro; Ciano, Fiorillo, Terribile, Varriale (81′ Capone); Maturo, Gatta (75′ Capitelli), Perna (59′ Folliero); Lepre (83′ Della Corte), Cifani, Signorelli (66′ Nucci). A disp.: Naldi, Fedele, D’Ambra, Andreozzi. All.: Sarnataro

REAL FORIO (4-3-3): D’Errico; Fiorentino (10′ Boria), Capuano, Mangiapia, De Luise V.; Varrella, Sannino, Di Spigna (85′ Cantelli); Lombardi, Trofa (46′ Damiano), Savio (81′ Verde). A disp.: Sollo, Nicolella, De Luise M., Arcamone. All.: Di Meglio F. (Di Meglio I. squalificato)

Reti: 7′ e 17′ Signorelli (A), 40′ Ciano (A), 85′ Lombardi (RF)

AMMONITI: Varriale, Cifani (A)

Napoli, giallo all’ospedale Loreto Mare: spunta un foro di proiettile sul soffitto

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Il corpo ha rotto il vetro di una finestra

Un proiettile ha colpito il soffitto interno dell’ospedale Loreto Mare di Napoli, penetrando al quarto piano del nosocomio. Il colpo ha rotto il vetro di una finestra nel corridoio e crepato una piccola porzione di controsoffittatura per conficcarsi nel muro. Sul posto la polizia scientifica ha proceduto ai rilevi e, per il momento, non si hanno notizie di eventuali sparatorie o colpi d’arma da fuoco esplosi in nottata vicino al nosocomio in via Vespucci. I locali colpiti dal proiettile che affacciano su piazzale Orticello a Loreto, sono corridoi e aree di passaggio per cui non vi erano ricoverati o degenti.

Promozione-Ischia un pareggio che sa di beffa! Accurso evita la debacle

PROMOZIONE-PONTICELLI-ISCHIA 1-1: i gialloblu non riescono a portare a casa più di un pareggio e vedono sempre di più svanire l’obiettivo play-off

Al 26’Ponticelli in vantaggio con Palladino che con un potente tiro dal limite dell’area in posizione centrale fulmina Mennella

Al 73’ pareggio Ischia: Accurso con un potente e preciso diagonale dai 20 metri batte Esposito con la sfera che si insacca nell’angolino basso a sinistra

Simone Vicidomini– L’Ischia torna a casa dalla trasferta di Sant’Anastasia con un solo punto. I gialloblu impattano sul campo comunale “De Cicco” sul risultato di 1-1 contro il Ponticelli. Un pareggio che lascia davvero tanto amaro in bocca che vale anche la doppia beffa. La squadra isolana nonostante sia partita alla volta della terraferma nel pomeriggio di sabato per svolgere il ritiro e stare concentrati sulla partita,in cui si aveva un solo risultato utile a disposizione non è servito a nulla. La squadra di Bilardi ha pagato dazio per aver regalato un tempo intero al Ponticelli dove non solo è apparso più volenteroso ma è riuscito anche a portarsi in vantaggio. Un pareggio maturato soltanto nella metà della ripresa che però serve davvero a poco, visto che i gialloblu sono attualmente fuori da giochi per disputare i play off, in virtù del regolamento che prevede che non ci siano più di 10 lunghezze dalla seconda in classifica. La vittoria del Procida con il Vico Equense aveva fatto presagire ancor di più che si potessero aprire ulteriori scenari per la lotta al terzo posto,ma il Poggiomarino è riuscito ad espugnare il campo del Rione Terra, allungando ulteriormente il distacco dalle inseguitrici. Sono tanti i temi di cui si potrebbe parlare dell’Ischia. Sicuramente se prima l’unico reparto che sembrava essere imbattibile era la retroguardia anche oggi si è vista una difesa abbastanza ballerina e non poco. La domanda però sorge spontanea c’è un calo fisico o è un fattore psicologico? Di certo i gialloblu in queste due trasferte sono riusciti a racimolare appena un punto a disposizione. Una partita iniziata con ben 40 minuti di ritardo,in virtù che il campo era occupato da un’altra partita del calcio giovanile. Quasi certamente in settimana arriverà una multa per il Ponticelli,nonostante sia ospite nell’impianto di Sant’Anastasia. La gara ha visto il Ponticelli partire davvero forte,sceso in campo con il piglio giusto. A sbloccare il match sono i biancorossi al quarto d’ora di gioco con Palladino che trova il gol con un potente tiro dal limite dell’area centrale che fulmina Mennella. La reazione dei gialloblu tarda ad arrivare ed infatti il pressing asfissiante della squadra di Esposito rende la vita impossibile all’Ischia,che resta nella sua metà campo dove fatica a trovare spazi per poter giocare ed imbastire azioni da gol. Mennella & Co si fanno vedere al 35’ con un calcio d’angolo battuto corto da Vitagliano per Trani che con un cross trova in area Rubino ma il suo tentativo di testa è troppo debole. La ripresa inizia con i gialloblu che hanno il così detto scossone ed iniziano a prendere campo e le redini del gioco in mano. Bilardi infatti decide di giocarsi il tutto per tutto mandando in campo prima Fondicelli poi Abbandonato e nel finale entrerà anche Chiaiese. Un’Ischia che va alla ricerca del pareggio ed infatti lo trova al 73’ con il suo miglior giocatore in campo: Accurso con un potente e preciso diagonale dai 20 metri sull’out sinistra. Il gol del pareggio carica la squadra isolana al forcing finale alla ricerca del 2-1. In pieno recupero dopo aver concesso 5’ nel quale si è giocato davvero poco, al 99’ Chiaiese conquista un calcio di punizione dal limite dell’area destra,dove lo stesso ex Real Forio colpisce in pieno la traversa. Un’Ischia che nonostante abbia trovato il pareggio al primo vero tiro della partita, ha regalato una prestazione opaca con una manovra di gioco apparsa davvero lenta.

Ponticelli-Ischia squadre in campo

LE FORMAZIONI: L’Ischia è scesa in campo priva di Del Deo fermo ai box per un problema muscolare,De Simone e Conte fermati da un attacco virus-febbrile. Ciro Bilardi ha schierato i suoi con il solito 4-3-3 che ha visto Mennella fra i pali,la linea difensiva composta da Sirabela,Calise (schierato in ruolo inedito) Monti e Accurso,il centrocampo composto da Esposito,Vitagliano e Ferrari in avanti Invernini e Trani sugli esterni a supporto di Rubino come punta.

Sul versante opposto i padroni di casa,guidati da Carmine Esposito si sono presentati alla partita privi di Galizia (ex Ischia) e ha mandato in campo i suoi con un classico 4-4-2 che ha visto Esposito in porta,Di Maso,Mignogna,Guida e Incarnato in difesa, a centrocampo Palladino,Marotta,De Martino e Pulcrano, in avanti tandem d’attacco con Soria e De Matteo.

L’esultanza di Palladino per il gol

PALLADINO UN FULMINE– Iniziano forte i biancorossi. Al 1’ ci prova De Matteo che ha la meglio su un rimpallo dal limite dell’area con Monti ma la sua conclusione è smorzata ed è facile presa per Mennella. Dopo 10’ di gioco è il Ponticelli a fare la partita con tanta voglia e spensieratezza. Al 24’ si fa vedere in avanti anche l’Ischia: calcio di punizione di Vitagliano battuto corto sul versante di destra defilato per Esposito che avanza e prova dal limite a sorprendere l’estremo difensore locale senza alcun risultato. Al 26’ il Ponticelli si porta in vantaggio: i gialloblu perdono un pallone su un disimpegno difensivo,la sfera arriva sui piedi di Palladino che con un potente tiro fulmina Mennella con il pallone che termina nell’angolino basso. La reazione degli isolani arriva al 34’ con Vitagliano che batte un calcio d’angolo dalla destra corto per Trani che mette un cross in mezzo dove Rubino prova a girare di testa ma la sua conclusione è troppo debole per impensierire Esposito. Il cronometro scorre verso la fine del primo tempo con una partita davvero brutta in campo dove le azioni degne di nota tardano ad arrivare. Dopo 1’ di recupero si va al riposo sul risultato di 1-0 in favore del Ponticelli.

LA RIPRESA– La seconda frazione di gioco riparte con gli stessi effettivi della prima parte di gara. Al 50’ primo cambio tra le file dell’Ischia: Fondicelli prende il posto di Sirabella e Bilardi passa al 3-4-3 con Calise Monti e Accurso a completare la retroguardia gialloblu. Il neo entrato si posiziona sulla fascia sinistra in mediana. Al 58’ proprio Fondicelli mette un cross sul secondo palo dove per un soffio non arriva al tap in vincente Gigio Trani. Dopo pochi minuti inizia la girandola di cambi. Per i gialloblu entra Abbandonato al posto di uno spento Invernini apparso abbastanza spaesato quest’oggi. Al 64’ nelle file del Ponticelli esce proprio l’autore del gol Palladino e Soria ed entrano Giordano e Ricchezza. L’Ischia prova ad alzare il proprio baricentro alla ricerca del pareggio anche se non riesce ad essere pericolosa sotto porta.

ACCURSO FA PARI– Al 73’’ i gialloblu trovano il pareggio: Accurso riceve palla da Vitagliano defilata sulla sinistra, l’ex Barano si accentra e con un potente e preciso diagonale dai 20 metri insacca nell’angolino basso a sinistra con Esposito che non può arrivare. Un gol che sembra svegliare finalmente gli isolani con un Ponticelli messo davvero alle corde dal pressing alto. Bilardi decide di giocarsi il tutto per tutto e manda in campo anche Chiaiese. Ischia a trazione super anteriore. Il cronometro scorre e si arriva al 90’ dove l’arbitro decreta cinque minuti di recupero. L’extra time inizia tardi dovuto ad un piccolo infortunio avuto al portiere locale. Al 99’Chiaiese si procura un calcio di punizione da posizione davvero interessante appena dal limite dell’area. Sulla battuta va lo stesso ex Forio che disegna una parabola al bacio ma il pallone si stampa sulla traversa La partita si conclude sul risultato di 1-1. Nel prossimo turno l’Ischia riceverà il Rione Terra per poi andare a giocare in casa della Neapolis che ha accorciato il distacco in classifica proprio dai gialloblu per la vittoria di ieri contro la Torrese

PONTICELLI 1

ISCHIA 1

PONTICELLI( 4-4-2): Esposito,Incarnato,Mignogna,Palladino(64’Giordano)Guida,De Martino(93’ Bruno) Pulcrano,Marotta,De Matteo(90’ Raia) Soria(69’ Ricchezza) Di Maso( 81’De Liguori) All.Carmine Esposito

ISCHIA(4-3-3): Mennella,Calise,Accurso,Monti,Sirabella( 50’ Fondicelli) Ferrari(74’ Chiaiese) Inverini (62’ Abbandonato) Esposito,Rubino,Vitagliano,Trani. A disp. Tufano,Di Maio,Sorrentino,Iacono,Buonocore.

Arbitro: Alessandro Angiuoni della sez. di Avellino (Ass: Luigi Gargiulo di Ercolano e Davide Felicelli di Napoli)

Reti: 26’ Palladino (P) 73’ Accurso (I)

Ammoniti: Guida,Pulcrano (P)

Calci d’angolo: 1-6

Recupero: 1’p.t- 5’.s.t

Spettatori: 60 circa

Note: partita iniziata con 40 minuti di ritardo

Napoli, degrado davanti al Museo delle Arti Sanitarie, la rabbia dei cittadini: “E’ una vergogna”

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Il degrado circonda la struttura cinquecentesca

Rifiuti, sacchetti di plastica e pezzi di mobilio con scarti edilizi umiliano quotidianamente uno dei più preziosi siti storici di Napoli. Ogni giorno, una grande quantità di immondizia viene lasciata proprio davanti all’ingresso del Museo delle Arti sanitarie, su via Luciano Armanni, creando dei cumuli di rifiuti così invadenti da ricoprire, spesso, persino la segnaletica turistica. Una discarica a cielo aperto.

Non è insolita la reazione di sdegno e stupore  dei turisti, molti dei quali si recano al museo per partecipare a visite guidate e tour nel Complesso Monumentale degli Incurabili che include il museo delle arti sanitarie, la farmacia storica, le cappelle e il chiostro di Santa Maria delle Grazie.
Il degrado che circonda la struttura cinquecentesca è stato più volte segnalato dal personale ospedaliero degli Incurabili, nosocomio incluso nel complesso monumentale a cui era destinato un progetto per il Patrimonio Unesco, non ancora realizzato e finalmente approvato lo scorso dicembre. In ogni caso, i sanitari degli Incurabili ci tengono a precisare che alle loro segnalazioni seguono sempre interventi dell’Asia e dei servizi dedicati che puliscono ma puntualmente ogni mattina si trovano nuovi cumuli di rifiuti quindi bisogna agire sull’inciviltà della gente con presidi di polizia municipale o l’installazione di telecamere, suggeriscono dall’ospedale.
A questo problema si aggiunge  una situazione atavica che riguarda i residui di una recinzione, abbandonati da circa due anni su via Armanni nei tratti confinanti con l’università Luigi Vanvitelli, dove la recinzione serviva per alcuni lavori di restyling. “Una brutta cartolina per l’immagine del grande patrimonio culturale della nostra città – dichiara Antonio Pariante del Comitato Portosalvo – è difficile da tollerare, nel momento in cui stanno ritornando tanti turisti nel centro storico di Napoli e sarebbe opportuno assicurare più decoro e pulizia nel sito Unesco più grande e importante d’Europa”.

Napoli, assalti ai distributori: rapinatore in manette

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L’uomo era già noto alle forze dell’ordine

I carabinieri della tenenza di Caivano hanno tratto in arresto in flagranza di reato Giuseppe Morsino, 32enne già noto alle forza dell’ordine e fermato con una pistola in sella a uno scooter con la targa coperta da nastro adesivo.

Arma in pugno, Morsino ha rapinato due distributori nella zona industriale di Marcianise e a Pascarola costringendo i titolari a consegnare l’incasso e ha provato a rapinare anche un bar in piazza Garibaldi a Cardito ma senza fortuna.
Alla vista di una pattuglia dei carabinieri, l’uomo ha provato ad allontanarsi ma ha perso il controllo del suo scooter ed è finito a terra. Adesso è rinchiuso nel carcere di Poggioreale.

Elezioni in Abruzzo, Salvini ai 5S: “Per me non cambia nulla”

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Elezioni in Abruzzo, Salvini: “Per me non cambia nulla”

“E’ un voto abruzzese, non penso che gli amici del Cinque Stelle abbiano alcunché da temere, per me non cambia nulla”.  Lo dice Matteo Salvini rassicurando l’alleato di governo, commentando il risultato del M5S nelle elezioni in Abruzzo.

“Per quello che mi riguarda non cambia assolutamente nulla nell’agenda e negli equilibri di governo non vogliamo rimpasti e non chiediamo ministri”.

Analizzando il risultato, la Lega primo partito, Salvini afferma che “il voto degli operai, dei commercianti, dei precari, è evidente, si è spostato da sinistra alla Lega”, sottolineando come “nei capoluoghi teoricamente rossi, come Teramo e Pescara, abbiamo preso il 27%”.

Dagli abruzzesi, dice Salvini, “abbiamo avuto una dimostrazione di forza, coraggio e speranza. Sono felice perché il lavoro paga, la concretezza paga, la coerenza paga”.

“Questo è il secondo dato elettorale vero dopo Trento e Bolzano, c’erano stati anche Molise e Friuli Venezia Giulia. Indagini, minacce e falsificazioni e giurie d’onore… possono inventarsi quello che vogliono, ma la vita reale va oltre la realtà virtuale”.

Castellammare, tragico incidente sul raccordo: c’è un morto

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L’impatto ha coinvolto diverse vetture

Erano le 12 circa quando, sul viadotto San Marco di Castellammare di Stabia, diverse vetture hanno incrociato le proprie strade. Di lì si è innescato un tamponamento a catena che ha portato alla morte di un automobilista e al ferimento grave di un altro.
Sul posto sono giunte diverse ambulanze con la presenza delle forze dell’ordine impegnate nella ricostruzione dell’incidente, ipotizzando un sorpasso azzardato. Al momento, non si conoscono le generalità delle persone coinvolte.
Il viadotto è stato chiuso al traffico per poter capire la dinamica dell’incidente e le auto sono dirottate verso il centro di Castellammare fino al momento della riapertura del raccordo che avverrà dopo la rimozione dei veicoli incidentati.

Napoli, choc a Poggioreale: detenuto morto per febbre alta

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L’uomo era in gravi condizioni di salute

Un detenuto di 34 anni, in gravi condizioni di salute, deceduto verosimilmente per infarto, e un 21enne che si è ferito volontariamente dopo avere dato fuoco alla sua cella. A rendere noti i due episodi, avvenuti entrambi ieri nel carcere di Napoli Poggioreale, è il garante dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello che, innanzitutto, invita gli organi preposti a verificare se i defibrillatori nel carcere di Poggioreale e anche nel carcere di Secondigliano siano funzionanti: “Lo chiediamo – spiega – perché ci giunge notizia che manchino le placche oppure che sono scadute”.

Il detenuto morto a Poggioreale si trovava nel II padiglione Milano. Aveva la febbre molto alta. Le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate e il personale medico non ha fatto in tempo a chiamare il 118. Il ragazzo, invece, era nel padiglione Avellino, nella cosiddetta sezione ‘Protetti’. Dopo avere incendiato la stanza in cui si trovata è stato trasferito nel Padiglione Livorno dove si è procurato delle ferite sul corpo.
“Sono ormai quotidiani gli episodi di autolesionismo nelle carceri, – commenta Ciambriello – casi analoghi si sono verificati in questi giorni a Santa Maria Capua Vetere e nel carcere di Salerno”. Il garante chiede, contestualmente, “un aumento, immediato, del numero di agenti di polizia penitenziaria: di pomeriggio e di notte il personale è ridotto all’osso e un potenziamento del numero di infermieri e medici, soprattutto dopo le 14:30”. Anche per il segretario dell’Uspp, Ciro Auricchio, “il potenziamento del personale non è più procrastinabile: gli agenti ormai lavorano in condizioni di enorme stress, lo denunciamo da anni ma finora non ci è giunta nessuna risposta”.

Napoli, rapinano e minacciano con un punteruolo uno studente: arrestati

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I due erano già noti alle forze dell’ordine

Rapinano uno studente minorenne minacciandolo con arma rudimentale ma i carabinieri riescono ad arrestare i due responsabili dopo che, durante un tentativo di fuga si erano disfatti dell’arma e del bottino. I militari della stazione quartieri Spagnoli, a Napoli, nel corso di un servizio di pattugliamento hanno notato due persone in piazzetta Cariati e sono scappate alla vista dei militari.

I due sono stati raggiunti e bloccati dopo un breve inseguimento a piedi. Si tratta di un 35enne, di Pozzuoli e di un 36enne della provincia di Frosinone, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Subito dopo averli bloccati i militari dell’Arma hanno accertato che immediatamente prima avevano appena rapinato lo smartphone a uno studente 15enne minacciandolo con un punteruolo. Percorrendo a ritroso il percorso dei due durante in tentativo di fuga, infatti, i carabinieri hanno recuperato sia il telefonino appena rapinato che il punteruolo usato per la rapina: il manico di un ombrello trasformato in maniera artigianale in una micidiale arma da punta. I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Poggioreale.

Juve Stabia, il diktat di Manniello: calma, civiltà e sostegno alla squadra

Sale la febbre per il match di mercoledì sera tra Juve Stabia e Catanzaro. A Castellammare non si parla d’altro, con la corsa al biglietto destinata a salire nelle ore precedenti la gara. Si attende un Menti pieno, condizione essenziale per spingere le Vespe ad un grande risultato, ma anche fattore che rischia di essere deleterio per la Juve Stabia.

Il ritorno di Gaetano Auteri a Castellammare rende ancora più calda la sfida tra Vespe ed Aquile. La rivalità tra la Juve Stabia ed il tecnico siciliano dura da dieci anni, quando la squadra gialloblù all’epoca guidata da Rastelli sconfisse proprio il Catanzaro, allenato già da Auteri, grazie alla rete di Pasquale Ottobre. Quel gol diede la spinta decisiva alla Juve Stabia, consentendo alle Vespe di tornare immediatamente in Serie C1.

Da allora le sfide tra Auteri e le Vespe sono sempre state infiammate e ricche di pepe, per motivi tecnici e non. La squadra di Castellammare ha spesso rivaleggiato per le posizioni di vertice con le compagini di Auteri (Catanzaro, Nocerina, Benevento, Matera): un confronto a tratti infinito, accentuato dagli atteggiamenti a volte teatrali dell’esperto allenatore di Floridia. La stagione in corso non ha fatto eccezione, con la gara di andata (nettamente vinta 0-3) dalla squadra di Caserta, ancora oggetto delle lamentele dell’ambiente catanzarese, e le molte parole del tecnico giallorosso indirizzate al rendimento della Juve Stabia.

Sarà quindi fondamentale che i tifosi della Juve Stabia mercoledì non si facciano influenzare dal clima infuocato, concentrandosi esclusivamente sul sostegno incondizionato alla Juve Stabia. L’invito è stato espresso anche tramite i social dal Patron delle Vespe. Franco Manniello ha infatti commentato alcuni dei post social dei tifosi della Juve Stabia, chiedendo loro maturità e sportività. Il Patron ha giustamente segnalato che dopo la gara col Catanzaro, fino al termine del campionato i gialloblù avranno sei partite in casa; un fattore che potrà essere determinante nella corsa al primato e che non deve essere intaccato dalla gara di mercoledì.

Chiaro quindi il messaggio di Manniello, che chiede ai tifosi (soprattutto della tribuna scoperta) di non lasciarsi influenzare dalla presenza e dalla vicinanza dello storico rivale, incappando in polemiche e reazioni inutili, anzi nocive, che potrebbero poi portare  nelle prossime settimane a sanzioni per il Romeo Menti. Tutta l’attenzione dei tifosi stabiesi dovrà essere focalizzata sul sostegno alla squadra di Caserta, protagonista di un campionato incredibile.

Conta la Juve Stabia, il resto non interessa: il diktat con cui il Patron Manniello spera possa orientare il tifo dello sciame gialloblè.

Under 17, Juve Stabia-Sambenedettese 1-0: gli scatti del match [FOTO ViViCentro]

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Under 17, Juve Stabia-Sambenedettese 1-0: il racconto in scatti del match

Una vittoria prestigiosa, una vittoria che regala continuità. La Juve Stabia, Under 17, batte la Sambenedettese per 1-0 grazie ad un gol su calcio d’angolo di Guarracino. Una gara combattuta, contro un’ottima squadra che ha provato a creare qualche grattacapo ad Esposito.

Guarda le foto di Juve Stabia–Sambenedettese realizzate dal fotografo Lino Minasi che ci racconta così la vittoria delle vespette allenate da mister Sacco.

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Berlino, tra i film presentati anche “La paranza dei bambini” di Saviano

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BERLINO – Le porte del Festival si sono aperte per dare spazio ai 400 film provenienti da tutto il mondo divisi in 9 sezioni e circa 30 cinema coinvolti in tutta la città.

In corsa per l’ambito Orso d’Oro solo 17 film su 23 in selezione ufficiale. Tra i grandi assenti ci sono i film Made in USA. Gli unici (off competition) dagli Stati Uniti sono Vice con l’istrionico e in odore di Oscar Christian Bale e il documentario in prima mondiale Amazing Grace di Alan Elliott su Aretha Franklin.

Per il resto il concorso “parla” europeo (11 titoli che spaziano fra Austria, Danimarca, Francia, tre dalla Germania, Italia, Macedonia, Norvegia, Polonia, Spagna), asiatico (3 titoli di cui 2 dalla Cina e uno dalla Mongolia) e mediorientale (2 titoli, uno da Israele e uno dalla Turchia) e soprattutto “al femminile”.

L’Italia a Berlino ha ben cinque rappresentanti. Dall’omonimo bestseller di Roberto Saviano (che sarà a Berlino in qualità di co-sceneggiatore) La paranza dei bambini diretto da Claudio Giovannesi. Quasi un controcampo a “La paranza” è il documentario Selfie di Agostino Ferrente: girato interamente con dei selfie da due ragazzi del rione Traiano di Napoli; Dafne del fiorentino Federico Bondi porta a Berlino la  travolgente protagonista Carolina Raspanti nei panni di una giovane donna affetta da sindrome di Down, l’esordiente Michela Occhipinti porta Il corpo della sposa – Flesh Out, frutto di un viaggio fino nel deserto del Mauritania per scoprire la storia di Verida, una ragazza destinata a nozze combinate che deve sottoporsi al “gavage” per ingrassare e diventare così degna del suo futuro marito. Infine il documentario sulle “dinamiche di genere” Normal diretto da Adele Tulli.

OMS, Parlamento Europeo e Italia: novità sulla Cannabis Terapeutica

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L’OMS raccomanda all’ ONU di togliere la Cannabis dalla lista delle sostanze pericolose e di favorirne l’uso medico, il Parlamento Europeo si esprimerà sull’uso terapeutico e in Italia è iniziato il percorso di collaborazione con le aziende private per incrementare la coltivazione e la produzione farmaceutica di infiorescenze di cannabis

L‘Organizzazione Mondiale della Sanità ,per la prima volta da quando la cannabis è stata inclusa nella Convenzione unica sugli stupefacenti, ha valutato ufficialmente tutte le prove disponibili e sta emettendo raccomandazioni scientifiche sul valore terapeutico e sui danni correlati alla cannabis. Il risultato molto positivo riconosce chiaramente le applicazioni mediche di cannabis e cannabinoidi, li reintegra nella farmacopea, e di fatto cancella la posizione dell’OMS mantenuta fino dal 1954 secondo cui “dovrebbero esserci sforzi verso l’abolizione della cannabis da tutte le pratiche mediche legittime” chiedendo invece di favorirne l ‘uso terapeuico.
Un passo avanti per il riconoscimento di questa pianta come “farmaco” ora la palla passa all’ ONU che dovra afforntare questa tematica in tutte le nazioni.
Mentre l’Oms ha raccomandato di riclassificare la cannabis e favorire l’uso terapeutico ,il Parlamento Europeo dovrà esprimersi questa settimana su una risoluzione per promuovere a livello europeo una ricerca scientifica di qualità sugli usi terapeutici della cannabis.
Il testo è stato presentato,a nome della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, dai deputati europei Dubravka Šuica (PPE, Croazia), Guillaume Balas (SD, Francia), Urszula Krupa (ECR, Polonia), Catherine Bearder (Alde, Regno Unito), Estefanía Torres Martínez (GUE/NGL, Spagna), Martin Häusling (Verdi, Germania), Piernicola Pedicini (EFDD, Italia)
I deputati martedì interrogheranno la Commissione su come l’UE potrebbe sostenere una ricerca scientifica di qualità sui farmaci a base di cannabis e stabilire degli standard per la cannabis medica non farmaceutica per garantire la sicurezza dei consumatori.
I deputati che hanno presentato l’interrogazione ritengono che vi siano prove sostanziali del fatto che la cannabis e i cannabinoidi abbiano effetti terapeutici: trattano il dolore cronico negli adulti, agiscono come antiemetici nel trattamento della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia e alleviano i sintomi di spasticità da sclerosi multipla.
Nel progetto di risoluzione che sarà invece votato mercoledì 13 febbraio si sottolinea la necessità, da parte della Commissione e delle autorità nazionali, di operare una chiara distinzione tra la cannabis medica e altri usi della sostanza. Nel testo, si invitano inoltre la Commissione e gli Stati membri ad affrontare gli ostacoli normativi che gravano sulla ricerca scientifica, a finanziare adeguatamente la ricerca e a promuovere una maggiore conoscenza della cannabis medica tra i professionisti del settore medico.
In Italia invece il il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, in IV commissione della Camera rispondendo ad una interrogazione del M5s, presentata dal presidente della commissione Agricoltura Filippo Gallinella, sul potenziamento dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze per garantire l’autosufficienza italiana nella produzione di cannabis terapeutica: “Tenuto conto che con gli stanziamenti previsti dall’articolo 18 quater della legge 172 del 2017 non sarà possibile, in ogni caso, coprire tutto il fabbisogno nazionale – che risulta in progressiva crescita in ragione della maggiore consapevolezza della comunità medica – si stanno valutando ipotesi di partenariati pubblico-privati che possano portare a un incremento della produzione e al mantenimento degli attuali livelli di qualità”.
“Il fabbisogno stimato in Italia nel 2019 supererà, ragionevolmente, i 700 chilogrammi, mentre la produzione statale potrà raggiungere una capacità produttiva di oltre 300 chilogrammi/anno entro la fine di quell’anno. Questo significa che nel 2019 vi sarà ancora l’esigenza di acquisire una considerevole parte del fabbisogno attraverso il canale dell’importazione e che nel 2020 il fabbisogno potrebbe superare addirittura i 1.000 chilogrammi annui”.
“Ritenendo di dover agire per tempo, è iniziato il percorso di collaborazione con le aziende private in possesso dei requisiti per incrementare la coltivazione e la produzione farmaceutica di infiorescenze di cannabis a scopo terapeutico”, ha aggiunto il sottosegretario, ricordando che il ministro della Salute, in una riunione dello scorso 20 settembre, “ha già chiesto alle Regioni di migliorare e standardizzare le modalità di valutazione del fabbisogno, in modo da evitare, come purtroppo è successo in passato, scostamenti tra le esigenze rappresentate e quelle effettivamente registrate”. In tutto lo Stabilimento chimico farmaceutico manterrà il controllo e il ruolo di garanzia di qualità. “Al fine di salvaguardare il know how dell’Istituto farmaceutico, gli eventuali accordi da stipulare per consentire, solo se necessario, l’avvio di tale partnership, dovranno prevedere apposite clausole di riservatezza, tese ad evitare l’acquisizione e il possibile sfruttamento da parte del privato, del know how e dei prodotti sviluppati”. Tofalo auspica inoltre che”l’Istituto possa essere messo in condizione, già entro il breve e medio periodo, di soddisfare il fabbisogno italiano e di diventare anzi a sua volta esportatore di cannabis medica, generando anche nuovi posti di lavoro nel nostro Paese”.
Lo Stabilimento, ha poi concluso il sottosegretario, potrà continuare ad importare cannabis ad uso medico, tant’é che è stata bandita una gara per la fornitura.

Santa Sarta