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Alopecia per il 70% uomini e il 10% donne, soluzione da medicina rigenerativa

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(Adnkronos) – Età, genetica, stress, patologie, fattori ambientali, allattamento.Le ragioni per cui il 70% degli uomini e il 10% delle donne si trovano – prima o poi – a fare i conti con la perdita dei capelli sono numerose, ma il risultato è lo stesso: un profondo senso di disagio e di insicurezza verso il proprio aspetto a causa del cambiamento della propria immagine allo specchio.

Una soluzione c’è, ed è la medicina rigenerativa a offrirla, con terapie mirate in grado di ripristinare la salute della cute e del capello e di favorirne così la ricrescita naturale.Di nuove frontiere terapeutiche e dell’importanza di un approccio innovativo all’alopecia si è parlato oggi in un convegno a Milano. "L’alopecia è un problema che riguarda una grandissima fetta della popolazione e si presenta in varie forme, legate alle diverse cause – spiega Mauro Conti, direttore scientifico di Hair Clinic –.

L’androgenetica è la più diffusa e la più comune negli uomini, infatti ne colpisce 7 su 10, a volte con un diradamento e un assottigliamento evidente già a partire dai 20 anni.Purtroppo l’alopecia è sempre stata trattata come una condizione irreversibile, risolvibile eventualmente solo attraverso l’autotrapianto, quando invece si tratta di una vera e propria patologia per cui esiste una cura.

L’intervento chirurgico da solo non basta, crea nel paziente l’illusione di avere l’aspetto di un tempo, ma la caduta proseguirà. È necessario cambiare l’approccio alla perdita dei capelli: la medicina rigenerativa offre un metodo innovativo che non solo permette di riparare, rigenerare e ricostruire tessuti e organi danneggiati, ma anche di prevenirne il deterioramento".  È infatti proprio sul bloccare l’evoluzione della patologia che la medicina rigenerativa si concentra. "Se si è perso il 20% dei capelli è importante concentrarsi sulla guarigione dell’80% rimasto, che probabilmente sarà sottile e sfibrato, con sofferenza follicolare – continua Conti –.In questo modo si previene la caduta di quell’80% e si mettono le basi per la ricrescita del 20%.

Curare la cute e i capelli rimasti è essenziale, altrimenti si rischia di risolvere mai del tutto il problema.Purtroppo oggi sono diffusissimi prodotti cosmetici per la ricrescita dei capelli che non offrono una soluzione reale ma richiedono un impegno economico rilevante, che impatta anche sul piano psicologico della persona ansiosa di riconoscersi nuovamente allo specchio.

Si tratta di un problema che va combattuto con armi adeguate, in primis quelle della competenza.L’infiammazione follicolare è il vero nemico: bloccarla significa salvare il futuro dei capelli".  In particolare, il protocollo medico rigenerativo bsBS (Bio Stimolazione Bulbare Sinergica), che unisce più di 16 tecnologie in 5 fasi terapeutiche – riporta una nota – può essere considerato la terapia inclusiva di eccellenza per la cura dell’alopecia. È una soluzione non chirurgica personalizzabile sulle caratteristiche del paziente, in grado di stimolare le capacità di rigenerazione del cuoio capelluto. "Si tratta di una tecnica anti-calvizie che, a differenza delle più tradizionali come il trapianto o l’assunzione di farmaci – evidenzia l'esperto – permette una rigenerazione cellulare naturale, sfruttando le capacità riparative delle cellule staminali e dei fattori di crescita presenti nel sangue.

In sole due ore permette un’analisi avanzata della cute e del capello e l’individuazione e lo svolgimento delle terapie più adatte, avvalendosi delle soluzioni più innovative nel campo.Una caratteristica che ne fa una tecnica molto apprezzata è che, al termine della sessione, i pazienti possono rientrare immediatamente alla vita sociale".

L’obiettivo del protocollo – riferisce la nota – è ripristinare un ambiente follicolare sano e bloccare l’invecchiamento precoce dei follicoli, partendo da un’analisi approfondita e concludendo con terapia e monitoraggio.  "L’approccio diagnostico avviene attraverso l’uso di sofisticate ecografie e telecamera iperspettrale, in grado di analizzare il cuoio capelluto e individuare eventuali mancanze di ossigeno, misurarne lo spessore e capire se è indurito, se vi è infiammazione o ridotta circolazione sanguigna – sottolinea Conti -.Definita la situazione possiamo procedere a un piano terapeutico sulla base delle caratteristiche del paziente e dei suoi desideri: se recuperare i capelli persi è fondamentale, dobbiamo verificare in quanti follicoli è ancora presente la papilla dermica, cosa è rimasto vivo.

Il fattore tempo gioca un ruolo centrale: prima ci si rivolge al medico meglio è, perché il follicolo tende a chiudersi dopo 3-4 anni dalla caduta del capello, e più i mesi passano minori sono le possibilità di recuperarlo.In linea di massima, il 20% dei capelli persi negli ultimi 5 anni può essere recuperato con successo e in modo definitivo, con terapie che hanno una durata complessiva di circa un anno, e controlli successivi ogni 6-9 mesi per assicurarsi che il risultato sia stabile nel tempo".  Anche i fattori ambientali incidono sulla vita del capello. "Sole, inquinamento, alimentazione, e ancora come trattiamo i capelli, con che prodotti li laviamo e che tinte facciamo, incidono in maniera significativa sulla vitalità dei follicoli.

Per migliorarne lo stato è importante quindi anche fare attenzione allo stile di vita che svolgiamo, per poi intervenire con soluzioni terapeutiche nel momento del bisogno" conclude Conti. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, bagarre in Campidoglio su spese manifestazione per l’Europa: la protesta di FdI – Video

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(Adnkronos) – Bagarre questa mattina nell'Aula Giulio Cesare in Campidoglio per le spese sostenute dal Comune di Roma in occasione della manifestazione di sabato scorso a Roma, 'Una Piazza per L'Europa'.  Sulla vicenda il consigliere di Fratelli d'Italia Federico Rocca, ha convocato per domani la commissione Trasparenza di Roma Capitale che presiede, per chiedere conto delle motivazioni e della documentazione delle spese sostenute.  Durante l'assemblea un gruppo di persone appartenenti a Fratelli d'Italia con lo slogan 'Roma Libera' ha chiesto le dimissioni del sindaco e ha srotolato un manifesto con sopra scritto 'Gualtieri vergogna Capitale', presente il gruppo capitolino di Fratelli d'Italia e il coordinatore romano Marco Perissa. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giubileo, Airbnb in campo per supportare l’afflusso di pellegrini

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(Adnkronos) –
Airbnb e il Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, hanno annunciato oggi una collaborazione per supportare l'afflusso di pellegrini in occasione del Giubileo 2025.L'iniziativa mira a migliorare l'esperienza del pellegrinaggio, promuovendo al contempo soggiorni sostenibili nell’intera Roma Capitale.

L’Anno Santo attirerà circa 30-35 milioni di pellegrini, offrendo un’opportunità per le comunità locali che normalmente non beneficiano dei flussi turistici di offrire un’ospitalità autentica e condividere pratiche di viaggio responsabili.Per mitigare la pressione sulle infrastrutture di Roma e favorire un flusso più distribuito, Airbnb ha lanciato delle pagine web multilingue, che, oltre a presentare un’ampia gamma di opzioni di alloggio nell’intera città, darà risalto al ricco patrimonio culturale e spirituale oltre il centro città.  
La piattaforma promuoverà soggiorni autentici e di alta qualità in aree decentrate, offrendo ai pellegrini e ai viaggiatori l’opportunità di scoprire alcuni luoghi nascosti di Roma, pur restando connessi allo spirito del Giubileo.

Verranno evidenziati itinerari religiosi e storici, i Cammini giubilari dentro Roma proposti dal Giubileo, affinché i visitatori possano apprezzare i tesori spirituali e culturali che vanno oltre San Pietro e la Città del Vaticano. 
Una guida digitale al turismo responsabile fornirà consigli per un comportamento rispettoso durante il soggiorno, mentre una campagna email raggiungerà tutti i viaggiatori diretti a Roma durante l'anno, invitandoli a considerare destinazioni alternative oltre il centro storico.Mettendo in luce itinerari di pellegrinaggio unici, tradizioni locali e santuari meno noti, queste iniziative aiuteranno a distribuire i benefi ci economici su un’area più ampia, promuovendo un'esperienza di viaggio in linea con i valori del Giubileo: fede, cultura e sostenibilità.

Anche gli host della provincia saranno supportati con strumenti e linee guida per migliorare l’esperienza degli ospiti, garantendo soggiorni che riflettano il calore e l’autenticità dell’ospitalità italiana.  
Monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha commentato: “Siamo grati ad Airbnb per aver colto questa opportunità di mettersi a servizio della comunità.Sono sicuro che il loro impegno sarà gradito a tutta quella parte di popolazione che non vive nel Centro storico ma che è egualmente partecipe delle celebrazioni del Giubileo". 
Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: "Siamo profondamente onorati di collaborare con il Dicastero per facilitare un Giubileo memorabile e sostenibile per i pellegrini ma anche per le comunità che li ospiteranno.

Questo accordo sottolinea il nostro impegno per un’ospitalità e un turismo responsabili, assicurando che il viaggio spirituale di milioni di persone contribuisca positivamente anche al benessere del territorio che li ospiterà". 
Dal Giubileo 2025 ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Airbnb è impegnata a collaborare con i promotori dei grandi eventi ponendo l’attenzione su sicurezza, legalità e le ricadute sui territori ospitanti.Da gennaio 2025, Airbnb ha disattivato tutti gli annunci privi di codice identificativo nazionale (Cin), eccetto quelli per cui l’host ha dichiarato che è in corso l’iter per il rilascio e di quelli che l’host ha indicato disponibili per l’affitto a lungo termine a uso non turistico.

Airbnb supporta, inoltre, le città e le istituzioni nel contrasto all’uso illecito delle cassette per chiavi installate in spazi pubblici (ad esempio, strade, recinzioni, parchi, panchine).Oltre alle disposizioni vigenti, tutti gli ospiti che prenotano case e gli stessi host devono superare un processo di verifica dell’identità, che include la convalida di informazioni personali come nome legale, indirizzo e recapiti.

Dal 2023, Airbnb adotta un approccio più mirato e sistemico per valutare gli annunci in base a requisiti di qualità.Da allora, la piattaforma ha rimosso oltre 400.000 annunci nel mondo che non rispettavano gli standard di qualità. 2 Inoltre, ha ridotto significativamente le cancellazioni da parte degli host, un problema critico per i viaggiatori, portando a un calo delle cancellazioni in Italia di quasi il 47% su base annua. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rai, da Terzulli a Pacchetti confermate tutte le nomine proposte in Cda

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(Adnkronos) – Nella seduta di stamane il Cda Rai ha confermato tutte le proposte di nomina arrivate sul tavolo del consiglio di amministrazione.Con i quattro voti a favore della maggioranza (oltre all'ad Giampaolo Rossi hanno votato favorevolmente il presidente facente funzioni Antonio Marano, Federica Frangi e Simona Agnes, no di Roberto Natale, Davide Di Pietro e Alessandro Di Majo), per quanto riguarda le testate – per le quali il parere del Cda era vincolante – Pierluca Terzulli è stato confermato al Tg3, Roberto Pacchetti alla Tgr, mentre Paolo Petrecca passa a Rai Sport lasciando Rainews, che verrà guidata da Federico Zurzolo.

Stefano Coletta assumerà la direzione del Coordinamento Generi, lasciando la Distribuzione dove arriverà Maurizio Imbriale.Marcello Ciannamea dirigerà i Contenuti Digitali e Transmediali, lasciando l'Intrattenimento di Prime time dove arriva Williams Di Liberatore. Sugli altri fronti presi in esame, Fabrizio Zappi prende il timone di Rai Cultura ed Educational al posto di Silvia Calandrelli.

Zappi lascia dunque Rai Documentari dove arriverà Luigi Del Plavignano.Roberto Genovesi lascia Rai Libri per prendere il posto, alla direzione Rai Kids, di Luca Milano prossimo alla pensione.

Maria Rita Grieco dirigerà l'Offerta Estero Rai al posto del pensionando Fabrizio Ferragni. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Campi Flegrei, Musumeci: “Non si doveva edificare. A rischio 100mila persone”

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(Adnkronos) –
Nell'area dei campi Flegrei non si doveva edificare.A dirlo è stato il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, nel corso dell'informativa urgente alla Camera sui Campi Flegrei, area che "coincide con uno dei più pericolosi vulcani attivi al mondo" e "un’accurata e responsabile pianificazione urbanistica avrebbe dovuto impedire sin dal dopoguerra ogni attività edificatoria".   "Le istituzioni pubbliche nei decenni passati avrebbero dovuto guidare con buon senso e responsabilità la sempre crescente popolazione verso una solida cultura e consapevolezza del rischio.

Invece, si è preferito molte volte tacere, minimizzare, liquidare ogni ragionamento con la solita frase fatta 'niente paura, tanto qui è sempre stato così'.Un approccio rassicurante che ha facilitato dagli anni '60 in poi un’antropizzazione densissima e assolutamente incompatibile con quel territorio", ha affermato.  "L'azione del governo per il sostegno alla popolazione dei Campi Flegrei è per la prima volta non episodica né estemporanea, frutto invece di una programmazione accurata e consistente, strutturata", ha sottolineato quindi Musumeci riguardo ai recenti eventi sismici che hanno colpito l'area e allo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.

Il ministro ha ricordato come, "a partire dal settembre del 2023", abbia incontrato i sindaci di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. "Il governo, con il presidente Meloni in prima linea, ha voluto accendere i riflettori sull’area dei campi Flegrei – ha spiegato – un territorio di grandi valenze storiche e culturali, di rilevante pregio, paesaggistico e naturalistico, ma gravato da una eccezionale sovrapposizione di rischi vulcanici, naturali, sismici e bradisismici, a cui le circa 100.000 persone residenti sono esposte ogni giorno anche nel semplice svolgimento delle attività quotidiane". "Con il primo provvedimento adottato dal governo Meloni nell'ottobre 2023 abbiamo fissato le misure urgenti per fronteggiare, anche con procedure semplificate e accelerate, gli effetti in atto dell’evoluzione del fenomeno bradisismico, all’interno di un articolato e puntuale piano di lavoro per la prevenzione non strutturale e strutturale.Con uno stanziamento di 52 milioni si è dato avvio a un’attività finalizzata a riconoscere le principali criticità e a dotare le amministrazioni locali e la popolazione dei primi strumenti per fronteggiare l’esposizione al rischio", ha detto ancora il ministro. "E' stato avviato un piano straordinario di analisi della vulnerabilità rivolto al patrimonio edilizio pubblico e privato direttamente interessato dal fenomeno – ha affermato -, una ricognizione delle criticità da superare, azioni tecniche e finanziare per il rafforzamento della risposta operativa territoriale di Protezione civile". "Questo governo ritiene di aver fatto in un anno e mezzo tutto quello che era possibile fare in termini di prevenzione strutturale.

Lo ha fatto dialogando sempre con la Regione, con i sindaci, con il prefetto, con i centri di competenza e con tutti gli altri soggetti pubblici in una sinergia davvero esemplare", ha sottolineato il ministro aggiungendo: "Quello dei Campi Flegrei è un tema sul quale credo non ci si possa dividere né in questa sala né fuori da questa Aula".  "Alla giornata di ieri i vigili del fuoco hanno ricevuto circa 1.260 richieste di intervento per verifica statica, di cui 1.020 già eseguite.Siamo sempre grati al Corpo dei vigili del fuoco per la loro straordinaria opera", ha fatto sapere Musumeci ricordando che sono 163 i nuclei familiari evacuati nell'area dei Campi Flegrei con ordinanze di sgombero dei sindaci per un totale di 388 persone sgomberate dalle loro abitazioni.

Delle 163 famiglie evacuate, "60 sono state collocate in apposite strutture alberghiere, 47 nelle quattro aree di ricovero specificamente allestite e le altre hanno trovato una sistemazione autonoma". In ogni caso, "dall'Osservatorio vesuviano si dichiara non esservi allo stato evidenze di immediata eruzione.Dobbiamo, quindi, lavorare per la normalità ma essere sempre pronti a tutte le evenienze".

Così in Aula alla Camera il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nel corso dell'informativa urgente sui Campi Flegrei. Sul fronte dell'edilizia privata "il governo ha pensato di favorire l’immediato utilizzo degli edifici danneggiati dalla scossa del 20 maggio ed è stata per questo autorizzata la spesa di 20 milioni per l’anno 2024 e di 15 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026 per riconoscere i contributi per la realizzazione degli interventi di riqualificazione sismica e di riparazione del danno in favore dei nuclei familiari, costretti a sgombrare per inagibilità".  "Per quanto riguarda le case private per civile abitazione – ha aggiunto – ritengo doveroso ricordare l’ulteriore stanziamento voluto dal governo con la legge di bilancio: 100 milioni per il quinquennio 2025-29 per favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione a uso residenziale, almeno quella insistente nella zona di intervento dei Campi Flegrei". Il ministro ha spiegato che è "in corso di predisposizione la bozza del decreto che dovrà regolare i criteri di assegnazione e ripartizione dei relativi contributi, che in ogni caso sono concessi nel limite massimo del 50% del costo da sostenere e ritenuto ammissibile e a condizione che gli immobili interessati siano legittimi, perché muniti del prescritto titolo abilitativo, ovvero sanati alla data di presentazione della domanda di contributo".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Manageritalia: “Tutelare sanità integrativa, Fondi alleggeriscono spesa pubblica”

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(Adnkronos) – I Fondi sanitari integrativi non solo supportano i cittadini nell’accesso alle cure, ma rappresentano anche un vantaggio per lo Stato.Infatti, a fronte di un mancato introito fiscale di 1, coprono una spesa sanitaria pari a 5 volte tanto, evitando quindi un ulteriore peso sulla sanità pubblica e sulle liste d’attesa. "Indebolire la sanità integrativa – afferma Marco Ballarè, presidente di Manageritalia – sarebbe un errore i Fondi, infatti, alleggeriscono la pressione sulle strutture pubbliche, riducono la spesa diretta per i cittadini, quella pubblica e garantiscono trasparenza grazie a rimborsi basati su documenti fiscalmente validi". A destare particolare preoccupazione sono le modifiche al calcolo delle prestazioni vincolate e l’eccessiva ingerenza pubblica nelle dinamiche operative dei Fondi.

Modificare la normativa di questo settore senza un confronto adeguato rischia di comprometterne l’efficacia, con ricadute negative per lavoratori e imprese. Manageritalia insieme a Cida e alle federazioni della dirigenza, chiede quindi una regolamentazione chiara e condivisa, che tuteli la complementarità tra i Fondi derivanti dalla contrattazione collettiva e il Servizio sanitario nazionale. "La sanità integrativa – conclude Ballaré – è un pilastro del welfare e deve essere sostenuta, non ostacolata.Chiediamo al legislatore di valutare con attenzione l’impatto di queste misure e di aprire un confronto con chi opera nel settore". —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Frontiere e futuro, il Giro d’Italia della Csr arriva a Gorizia

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(Adnkronos) – Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, ha scelto Gorizia, Capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica, come seconda tappa dell’edizione 2025.L’appuntamento è in programma all’Università di Udine lunedì 24 marzo alle 10 all’Auditorium Fogar, in Corso Verdi 4.

Il titolo della tappa è 'Il futuro oltre la frontiera'. “La sostenibilità non può avere confini – dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – Dobbiamo prendere esempio dagli ecosistemi naturali, che non percepiscono le frontiere come separazione fisica.Nelle persone e nelle comunità deve crescere la consapevolezza che siano tutti coinvolti e interconnessi: un messaggio quanto mai attuale che il Salone della Csr propone da anni”. Ad aprire i lavori della tappa saranno, insieme a Rossella Sobrero, Francesco Pitassio, delegato per la sede di Gorizia dell’Università di Udine; Patrizia Artico, Assessora a Go!2025 del Comune di Gorizia e Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa, network votato all’innovazione e alla sostenibilità e partner della tappa di Gorizia. “La tappa di quest’anno è espressione tangibile del valore della collaborazione tra Paesi, organizzazioni e persone – commenta Broggian – È un piacere essere partner di questa occasione d’incontro che mette in luce eccellenze locali, sottolineando quanto la dimensione transfrontaliera possa essere volano d’innovazione”.  Il programma della tappa di Gorizia, consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare, proseguirà poi con due momenti dedicati alla riflessione e all’ispirazione con Andrea Bellavite, direttore della Basilica di Aquileia, e Franco Spanò, presidente dell’associazione Prologo, prima di entrare nel vivo della presentazione di esperienze e nuovi progetti dal territorio.

Con l’appuntamento del 24 marzo, il Salone punta a far emergere le sinergie di intenti nate sulla scia dell’entusiasmo per Go!2025 e destinate a cambiare il futuro di questi territori. “Questa seconda tappa del Giro d’Italia della Csr a Gorizia, fortemente voluta dall’Università di Udine e dal Comune di Gorizia, ha il sapore del futuro.Verrà infatti presentato un panel straordinario di casi con il compito di raccontare la visione del territorio goriziano oltre la frontiera, ovvero un futuro sostenibile di integrazione transfrontaliera compiuta, un futuro di valore”, dice Renata Kodilja, docente dell’Università di Udine, che coordinerà i lavori insieme a Gloria Catto, titolare di Ufficine Sb.  Il primo progetto a essere raccontato sarà #Go2025Fenice, finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia (Fondo per piccoli progetti Go!2025) e promosso dal Comune di Venezia e dalla Zpgš Associazione delle scuole di musica del litorale sloveno (Slovenia) con il patrocinio del Comune di Gorizia e del Comune di Nova Gorica.

Il progetto, presentato da Vittorio Baroni, project manager di #Go2025Fenice e da Roberto Giuffè, chef della Pasticceria Milady, è rivolto alle nuove generazioni: centinaia di bambini delle scuole primarie veneziane, goriziane e slovene sono stati coinvolti nella produzione e diffusione di contenuti digitali culturali bilingue.Assieme al Teatro La Fenice e alle scuole di musica slovene è stato attuato un innovativo programma di attività tra cui la produzione di un dolce bio a forma di nota musicale, realizzato da chef pasticceri veneziani e sloveni con ingredienti locali di alta qualità.

Il dolce sarà presentato il 23 maggio 2025 al Teatro Verdi di Gorizia, in occasione del grande concerto europeo legato al progetto #Go2025Fenice, che vedrà l’orchestra del Teatro la Fenice di Venezia esibirsi insieme ai bambini delle scuole veneziane e slovene.  Dalla valorizzazione delle eccellenze musicali e gastronomiche si passa a quella del patrimonio naturalistico, pedalando verso il futuro grazie alle ciclovie transfrontaliere della cultura.Il progetto Isonzo-Soča di Gect Go, presentato al Giro d’Italia della Csr da Tomaž Konrad, vicedirettore di Gect Go e da Marko Marinčič, socio Fiab – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, prevede la realizzazione di una rete ciclabile e pedonale fra i comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, a partire dalla passerella sull'Isonzo presso il centro di kajak a Salcano fino all'ex valico di Via San Gabriele.

Nel tratto dell’area verde lungo la Kolodvorska pot, la pista ciclopedonale è costruita in granulato compresso con dettagli fluorescenti, accompagnati da lampade artistiche per l'illuminazione del paesaggio e delle pietre di confine.  Il terzo progetto presentato all’interno del panel ha come oggetto le interconnessioni energetiche transfrontaliere tra Slovenia e Italia.Un nuovo cavo interrato unirà le città italiane di Zaule e Redipuglia con quelle slovene di Dekani e Vrtojba, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi di elettricità interconnessi e di integrare le energie rinnovabili, così da poter garantire accesso all’energia a minor costo e proveniente da produzioni più efficienti.

A parlarne sarà Livio Filippo Colasanto, ad di Adria Link, società italiana con sede a Gorizia impegnata in partnership con due società slovene.  Dal sottosuolo arriva anche l’ultima storia raccontata a Gorizia, che riguarda il lato più nascosto e misterioso della città, custodito da una fitta rete di cunicoli, camminamenti, rifugi antiaerei e cripte riportati alla luce dal Gruppo Speleologico Seppenhofer, che dal 1993 è al lavoro per ottenere la completa ricostruzione del percorso dell’antica 'grappa', un lungo canale nato come opera di difesa alla base del colle del Castello nel periodo compreso tra il 1300 e il 1500.Il suo percorso parte da via Rastello e si snoda fino a via Rabatta, inglobando edifici religiosi che da sempre intrecciano la propria storia con la crescita dell’agglomerato urbano e rifugi antiaerei dalla classica forma a ferro di cavallo costruiti nel periodo bellico.

La storia di questi canali, cunicoli e camminamenti si mescola con la leggenda: a raccontarla sarà Paolo Visintin, ricercatore del Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer, che insieme a Giovanni Macchini ha dedicato mesi a una meticolosa ricerca archivistica esplorando documenti storici e mappe antiche.I segreti del sottosuolo di Gorizia chiuderanno la seconda tappa del Giro d’Italia della Csr: il prossimo appuntamento è a Napoli il 3 aprile 2025.

Seguiranno Roma, il 14 aprile 2025, e Torino il 12 maggio 2025. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Allarme allergie, con la crisi climatica durano 45 giorni in più. Ecco il decalogo anti starnuto

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(Adnkronos) – Allarme allergie nell'era del riscaldamento globale.Bastano 10 giorni in più senza gelo d'inverno per allungare di oltre 1 mese e mezzo la stagione dei pollini: inizia 25 giorni prima in primavera e si allunga di altri 20 in autunno.

Totale 45 giorni in più di occhi rossi, naso che cola, starnuti e infiammazione.Sintomi che si prospettano più duraturi e peggiori per gli oltre 10 milioni di italiani allergici e in particolare per bambini asmatici, che in Italia sono 1 su 5, e per gli anziani con problemi respiratori che sono quasi altrettanti (il 17% degli over 65).

Tra questi senior più fragili si rischia addirittura un raddoppio della mortalità, fino a un +116%.Invitano a prepararsi gli esperti della Società italiana di allergologia e immunologia clinica (Siaaic), in occasione del congresso 'Libero respiro' in corso a Cetara, Salerno, e alla vigilia della 18esima Giornata nazionale del polline promossa dalla Società italiana di aerobiologia, medicina e ambiente (Siama), in calendario il 21 marzo.  Nel 2023 – spiegano gli allergologi Siaaic – in Italia si sono registrati 10 giorni senza gelo in più rispetto alla media del trentennio 1991-2020, un dato che colloca il 2023 al terzo posto tra gli anni con il minor numero medio di giorni di gelo dell'intera serie storica.

A evidenziare il valore è l'indicatore 'Giorni con gelo' della banca dati Indicatori ambientali dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che misura il numero dei giorni in cui la temperatura minima dell'aria scende sotto gli 0°C, un parametro chiaro per monitorare l'evoluzione del clima e i suoi effetti, soprattutto per la salute respiratoria. "Alla luce dell'aumento delle giornate senza gelo, che sottolinea l'impatto crescente del riscaldamento climatico, si registra un trend tutt'altro che rassicurante di stravolgimento del calendario dei pollini – afferma Vincenzo Patella, presidente della Siaaic e direttore dell'Uoc di Medicina interna dell'azienda sanitaria di Salerno – Meno giorni con temperature sottozero danno più tempo alle piante di crescere e rilasciare i pollini che provocano allergie.Non solo anticipando la pollinazione primaverile di 25 giorni, ma anche prolungando quella autunnale di quasi 3 settimane, con un aumento complessivo della durata della stagione dei pollini di oltre 1 mese e mezzo e un rilascio di carico pollinico sempre più abbondante".  "A causa del riscaldamento globale – prosegue lo specialista – la stagione critica per le allergie è dunque destinata a diventare sempre più lunga e massiccia, con il risultato che i sintomi sono peggiori e più duraturi per gli oltre 10 milioni di italiani che soffrono di allergie, costretti a protrarre le terapie nel tempo".

Lo conferma anche un'analisi diffusa 2 settimane fa negli Usa dall'organizzazione Climate Central, che ha valutato l'andamento delle temperature in 198 città americane per vedere come è cambiata la durata della stagione senza gelo dal 1970 al 2024.L'indagine ha rilevato che 172 città hanno registrato una media di 20 giorni in meno senza gelo rispetto al 1970, contribuendo ad anticipare e allungare la stagione dei pollini, con conseguenze più gravi per milioni di statunitensi. "Il cambiamento climatico rende la stagione dei pollini non solo più lunga, ma anche più intensa a causa dell'inquinamento che intrappola il calore – illustra Patella -.

Livelli più elevati di CO2 nell'aria possono aumentare la produzione di pollini nelle piante, in particolare nelle graminacee e nell'ambrosia.A causa dei persistenti elevati tassi di inquinamento da anidride carbonica, secondo una ricerca americana del 2022, alla fine del secolo l'aumento della produzione di pollini potrebbe arrivare fino al 200%". Stagioni polliniche più lunghe e intense – avverte la Siaaic – possono avere gravi conseguenze per le persone più vulnerabili, soprattutto i bambini affetti da asma, ma soprattutto gli anziani con malattie respiratorie, in costante aumento.

E' quanto emerge da uno studio pubblicato a metà gennaio su 'BMC Public Health', che ha analizzato il legame tra pollini e mortalità tra gli anziani correlata a problemi respiratori.Valutando oltre 127mila decessi registrati in Michigan tra gennaio 2006 e dicembre 2017, i ricercatori hanno esaminato 4 tipi di polline: di alberi decidui (cioè che perdono le foglie, come acero, betulla e pioppo), di sempreverdi, di graminacee e di ambrosia. "Utilizzando modelli informatici avanzati – riferisce Patella – gli autori hanno osservato come livelli elevati di polline, dopo 7 giorni di esposizione, fossero correlati a un aumento dei tassi di mortalità negli anziani con problemi respiratori preesistenti.

I risultati della ricerca hanno mostrato infatti che alti livelli di polline di alberi decidui e graminacee si associano a un rischio dell'81% più alto di mortalità per tutte le cause respiratorie croniche, dopo 7 giorni di esposizione.Gli autori hanno inoltre rilevato che livelli elevati di polline di ambrosia sono collegati, dopo una settimana di esposizione, a un forte aumento, pari al 107%, della mortalità per Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e del 116% per tutte le altre malattie respiratorie croniche.

Non è stato osservato invece alcun collegamento tra i vari tipi di polline e la mortalità per cause respiratorie infettive".  "Questi dati – conclude il presidente Siaaic – suggeriscono che l'aumento delle temperature e l'allungamento della stagione dei pollini potrebbe avere un peso sempre maggiore per la mortalità respiratoria tra gli over 65". I benefici del verde pubblico per la salute sono tanti e dimostrati dalla scienza.Aiuole e giardini, però, hanno anche un 'effetto collaterale' che con il cambiamento climatico esplode prima in primavera e prosegue più a lungo in autunno: le allergie.

Ma avere città verdi a prova di starnuti è possibile, assicurano ancora gli esperti della Società italiana di allergologia e immunologia clinica. In occasione del congresso 'Libero respiro', gli allergologi hanno quindi messo a punto un decalogo per parchi 'anallergici'.  "Oltre a ridurre al minimo l'esposizione, controllando i report locali sulla qualità dell'aria prima di uscire e limitando il tempo trascorso all'aperto, e a utilizzare filtri per purificare l'aria negli spazi abitativi, fondamentale è anche la gestione del verde pubblico per la riduzione della quantità dei pollini", afferma Vincenzo Patella, direttore dell'Uoc di Medicina interna dell'azienda sanitaria di Salerno e presidente della Siaaic.Per questo la società scientifica ha redatto il decalogo 'Allergy safe tree', nell'ambito di una campagna di prevenzione per la riduzione della quantità di polline nell'aria senza rinunciare al verde pubblico. "Tra i punti chiave – rimarca Patella – preferire piante che affidano agli insetti l'impollinazione e producono minori quantità di polline, ed evitare alberi come betulla, cipresso e ulivo; predisporre la falciatura e gestione del verde nelle ore notturne e nelle giornate poco ventilate; effettuare la potatura delle siepi prima della fioritura e prima del rilascio del polline". Esistono piante più a rischio allergia?

In Italia sono betulla, graminacee, artemisia, nocciolo, cipresso, ulivo, ambrosia e parietaria, elenca la Siaaic che suggerisce alle amministrazioni pubbliche "10 semplici soluzioni per difendere la popolazione dalle allergie da pollinosi come l'asma, la rinite e la congiuntivite".Eccole: 1) Preferire piante entomofile, che affidano agli insetti l'impollinazione e producono minori quantità di polline, a quelle anemofile che affidano al vento la propagazione del polline (evitare alberi come betulla, cipresso e ulivo); 2) Mettere a dimora alberi e arbusti che fioriscono in estate o inverno e non in primavera per avere un impatto minore (ad esempio gelsomino nudiflorum, camelia, erica, liburno); 3) Effettuare la potatura delle siepi prima della fioritura e prima della emissione del polline; 4) Falciare i prati prima della fioritura e della emissione del polline; 5) Seguire il calendario pollinico per praticare gli sfalci delle graminacee che sono altamente allergeniche; 6) Diserbare le aree endemiche per l'ambrosia (area padana); 7) Predisporre la falciatura e gestione del verde nelle ore notturne e nelle giornate poco ventilate; 8) Bonificare i luoghi di aggregazione da specie arboree, arbustive e prative allergizzanti; 9) Bonificare i luoghi pubblici da piante responsabili di dermatiti allergiche (asteracee tipo margherite e crisantemi, piante urticacee tipo ortica e parietaria, piante euforbiacee tipo stelle di natale); 10) consultare le mappe delle aree climatiche per il monitoraggio delle concentrazioni dei pollini prima di predisporre eventi pubblici.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Due giorni dedicati alla moda del futuro, a Roma Accademia del Lusso protagonista alla Nuvola dell’Eur

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(Adnkronos) – Promuovere un “sistema Roma” sul settore del fashion e del design e offrire un palcoscenico d’eccezione ai giovani talenti delle accademie di moda della città.  Con questi obiettivi venerdì 20 e sabato 21 marzo alla Nuvola dell’Eur andrà in scena “Forma – Prospettive di Moda, Arte e Creatività”, il primo festival della capitale interamente dedicato agli stilisti e ai designer del futuro.L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Moda, Turismo, Sport e Grandi Eventi, guidato da Alessandro Onorato, e dalla Regione Lazio con l’Assessorato allo Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria e Internazionalizzazione, sotto la guida di Roberta Angelilli, vede tra i grandi protagonisti Accademia del Lusso. “Siamo orgogliosi di prendere parte a un evento straordinario”, spiega la direttrice, Laura Gramigna. “I giovani creativi del Dipartimento di Fashion Design di Accademia del Lusso, provenienti dai corsi triennali, biennali e professionalizzanti, avranno l’opportunità di esporre capi e accessori unici, frutto di ricerca e dedizione.

Ogni creazione è il risultato di un percorso intenso, che unisce la tradizione sartoriale all’innovazione stilistica, dando vita a pezzi iconici che raccontano il mondo interiore e l’identità artistica di ciascun designer”. Alla due giorni prenderanno parte nomi importanti della moda, ma anche della cultura, della musica e dell’arte, da Giancarlo Giammetti a Domenico Dolce, da Maria Grazia Chiuri a Pietro Ruffo, da Donatella Spaziani a Marco De Vincenzo.Grande soddisfazione per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Ho colto con entusiasmo l'idea che lavorassero insieme per la prima volta accademie di moda sia pubbliche che private, anche per stimolare un costruttivo dialogo con i giovani e fare sempre più sistema sul territorio”.

Tante le suggestioni che arrivano dai ragazzi di Accademia del Lusso, con collezioni che spaziano dal sogno alla realtà, esplorando temi profondi e reinterpretando icone del passato.Come quelle di Nicholas Schiariti con la sua visione onirica della moda, di Federica Fusco, che trasforma le divinità del passato in figure metropolitane, e di Letizia Cocciantelli, che rievoca un nuovo rinascimento.

L’innovazione tecnologica e la sperimentazione materica caratterizzano gli accessori realizzati dai designer emergenti di Accademia del Lusso, coniugando estetica e funzionalità. È il caso di Matteo Cesarotti e Nicola Minotti, che attraverso la stampa 3D e pellami innovativi concepiscono ogni pezzo come un’estensione dell’identità del suo possessore. Nell’area espositiva dedicata ad Accademia del Lusso sarà possibile ammirare la collezione Chronos Corps, creata da giovani designer che, attraverso il loro brand, interpretano il concetto di evoluzione.Uno spazio di sperimentazione e dialogo creativo arricchito dalla guida esperta di un docente, Antonio Martino, che affiancherà gli studenti in un percorso di illustrazione grafica e stilistica.

A sottolineare l’importanza delle tecniche artigianali nell’alta moda, Giusy Sparacino, insieme agli studenti del Master in Alta Moda e Lusso, offrirà dimostrazioni pratiche sulle lavorazioni sartoriali e sul ricamo, testimoniando l’eccellenza del Made in Italy. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni e il Manifesto di Ventotene, nuovo scontro in Senato: tensioni in aula

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(Adnkronos) –
Nuovo scontro oggi in Senato sul Manifesto di Ventotene dopo le polemiche di ieri alla Camera.E' stata l'opposizione a tirare in ballo proprio la discussione a Montecitorio dopo le parole di Giorgia Meloni: "Un fatto grave per la democrazia", ha detto la presidente dei senatori di Iv Raffaella Paita.  All'opposizione ha risposto il senatore della Lega Claudio Borghi, tra il rumoreggiare e le tensioni dell'emiciclo, definendo tra le altre cose il Manifesto di Ventotene come "un testo tra i più orribilmente antidemocratici".

Con Borghi anche il presidente dei senatori di Fdi Lucio Malan.La presidente di turno Licia Ronzulli ha riportato l'ordine in aula richiamando i senatori: "Non siamo allo stadio".  Prima di partire per Bruxelles la premier Meloni è intervenuta ieri alla Camera, scatenando la bagarre tra le opposizioni.

La premier ha infatti infiammato l'Aula di Montecitorio criticando alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea: "Non è la mia Europa", ha dichiarato. Le tensioni hanno raggiunto l'apice con le proteste del Pd, tanto da costringere la presidenza a sospendere la seduta per ben due volte. "Anche in quest'aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il manifesto di Ventotene, ora io spero che tutte queste persone in realtà non abbiano mai letto il manifesto di Ventotene, perché l'alternativa sarebbe francamente spaventosa, però a beneficio di chi ci guarda da casa e chi di chi non dovesse averlo mai letto io sono contenta di citare testualmente alcuni passi salienti del Manifesto", le parole della premier nel passaggio più contestato del suo intervento. Meloni ha letto tra i tumulti: "Primo: 'la rivoluzione Europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista' e fino a qui vabbè", ha ironizzato.E ancora: "'La proprietà privata deve essere abolita, limitata…'" . La premier ha poi aggiunto altro, citando quindi un nuovo passaggio: "'La politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria', e il manifesto conclude che 'il partito rivoluzionario attinge la visione e la sicurezza di quel che va fatto, non da una preventiva consacrazione da parte dell'ancora inesistente volontà popolare, ma nella sua coscienza di rappresentare le esigenze profonde della società moderna'. 'Attraverso questa dittatura del partito si forma il nuovo stato e attorno a esso la nuova democrazia'", ha concluso la premier nel suo intervento dedicato al documento scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941 durante il periodo di confino presso l'isola di Ventotene. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Addio a Eddie Jordan, l’ex proprietario del team di Formula 1 aveva 76 anni

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(Adnkronos) – Lutto nella Formula Uno.Eddie Jordan, ex proprietario dell'omonimo team, è morto all'età di 76 anni.

L'irlandese aveva rivelato a dicembre di soffrire di cancro alla vescica e alla prostata che si era diffuso alla colonna vertebrale e al bacino.  L'annuncio della morte è stato dato dalla famiglia di Jordan: "È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie Jordan, l'ex proprietario del team di Formula Uno, opinionista televisivo e imprenditore. È morto serenamente con la famiglia al suo fianco a Città del Capo nelle prime ore del 20 marzo 2025 all'età di 76 anni, dopo aver lottato contro una forma aggressiva di cancro alla prostata negli ultimi 12 mesi.EJ ha portato un'abbondanza di carisma, energia e fascino irlandese ovunque andasse.

Abbiamo tutti un enorme vuoto senza la sua presenza.Mancherà a così tante persone, ma ci lascia molti bei ricordi per farci sorridere nel nostro dolore".  La squadra di Jordan, che ha chiamato con il suo nome, ha partecipato a 250 gare tra il 1991 e il 2005.

Ha vinto quattro volte con Damon Hill che ha portato a casa il miglior risultato di sempre di Jordan: una doppietta al Gran Premio del Belgio del 1998.Jordan ha anche regalato a Michael Schumacher il suo debutto in F1 al Gran Premio del Belgio del 1991, con il tedesco che ha poi vinto sette campionati del mondo, un record eguagliato solo da Lewis Hamilton nel 2020.  Il direttore generale della F1 Stefano Domenicali ha dichiarato prima del Gran Premio cinese di questo fine settimana a Shanghai: "Siamo profondamente addolorati nell'apprendere della perdita improvvisa di Eddie Jordan.

Con la sua energia inesauribile sapeva sempre come far sorridere le persone, rimanendo sempre genuino e brillante.Eddie è stato un protagonista di un'era della F1 e ci mancherà profondamente.

In questo momento di dolore, i miei pensieri e quelli dell'intera famiglia della Formula Uno sono con la sua famiglia e i suoi cari".  Jordan ha venduto il suo team di F1 nel 2005 ed è tornato nel paddock quattro anni per lavorare come opinionista, prima per la BBC e poi per Channel 4, e come presentatore a Top Gear.Jake Humphrey, che ha lavorato con Jordan alla Bbc, ha twittato: "Completamente devastato.

EJ ci ha lasciato.La Formula Uno non vedrà mai più gente come Eddie, dove un ragazzo con la passione per le corse può farsi strada nello sport e finire per vincere gare.

Più importante delle vittorie in gara, però, ha conquistato i cuori.Non dimenticherò mai come si illuminava il suo viso ogni volta che vedeva una giacca, una bandiera o un berretto Jordan Gp, mentre viaggiavamo insieme per il mondo anni dopo che la squadra era stata venduta.

I suoi più grandi successi sono stati Mikki, Zoe, Kyle e Zak.I suoi incredibili quattro figli che condividono il suo spirito.

Sua moglie Marie è una delle donne più forti e meravigliose che abbia mai incontrato.I 4 anni che abbiamo trascorso insieme a presentare la F1 sulla Bbc sono stati i più grandi della mia carriera.

Wing-walking, scooter riding, car driving folli che so che amava profondamente.Il suo incredibile spirito e amore per la vita vivono in me e nei miei figli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e di sentire tutto su di lui.

Eddie illuminava una stanza ogni volta che entrava.Questa è una lezione per tutti noi: sii la luce nella stanza.

Ho avuto la fortuna di condividere un ultimo, amato pasto con lui e i suoi ragazzi qualche mese fa. È stato speciale.Abbiamo parlato di un'ultima intervista con lui.

Purtroppo non accadrà mai.Mentre me ne andavo, le sue ultime parole sono state 'Ti voglio bene, fratello'.

Il mondo sembra un po' meno luminoso stamattina".  Nel podcast Formula For Success, in cui lavorava al fianco dell'ex pilota di F1 David Coulthard, ha rivelato a dicembre la sua diagnosi di cancro.In quell'occasione Jordan ha detto: "Questo è un piccolo messaggio per tutti coloro che stanno ascoltando, non sprecate o rimandate.

Andate a farvi visitare, perché nella vita avete delle possibilità.Andate e fatelo.

Non siate stupidi.Non siate timidi.

Prendetevi cura del vostro corpo, ragazzi".  All'inizio di quest'anno, Jordan ha guidato un consorzio che ha acquistato la London Irish.Ha anche recentemente contribuito a siglare l'accordo da 20 milioni di sterline a stagione del guru del design di F1 Adrian Newey dalla Red Bull all'Aston Martin.

L'Aston Martin ha affermato in una dichiarazione: "Siamo profondamente addolorati nell'apprendere della scomparsa di Eddie Jordan.Il suo impatto si farà sentire nella comunità degli sport motoristici per le generazioni a venire". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

World Water Day, l’impegno di Sanpellegrino per risorsa idrica e ghiacciai

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(Adnkronos) – L'acqua rappresenta una risorsa fondamentale per le persone e per il pianeta che Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, si impegna da sempre a proteggere per renderla disponibile per le generazioni presenti e future.Sanpellegrino valorizza questo elemento anche attraverso progetti che abbracciano l'intera filiera produttiva, dalla tutela delle sorgenti, all'ottimizzazione del consumo nei processi industriali.

Si prende anche cura della montagna e del territorio da cui l’acqua proviene con attività e iniziative a sostegno della ricerca sui ghiacciai, in linea con i principi del World Water Day 2025.  “L’acqua è un elemento cruciale per l’uomo e per gli ecosistemi naturali che richiede una gestione responsabile e consapevole, proprio per questo, la sua tutela è parte integrante del nostro Dna.Come Sanpellegrino ci prendiamo cura delle sorgenti e dei bacini idrici circostanti sviluppando progetti, per rigenerare i cicli idrologici dei territori in cui sono presenti i nostri stabilimenti – ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino – Anche la protezione dei ghiacciai è un aspetto fondamentale del nostro impegno perché i ghiacciai sono veri e propri ‘termometri’ del pianeta, preziose sentinelle che ci segnalano i cambiamenti climatici.

Monitorare la loro evoluzione è fondamentale, ed è proprio con questo obiettivo che da anni Sanpellegrino collabora con l’Università degli Studi di Milano supportando attivamente la ricerca scientifica per la loro protezione”.  L'impegno dell’azienda per i ghiacciai risale a quasi vent’anni fa, con l'installazione di una stazione meteorologica automatica sul Ghiacciaio Dosdè Orientale, in Alta Valtellina, e con il Ghiacciaio dei Forni, uno dei giganti delle Alpi italiane. È proseguita poi attraverso la collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano che ha portato, nel 2015, alla realizzazione del Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, un atlante aggiornato che raccoglie dati e informazioni sui 903 ghiacciai presenti nel nostro Paese.Negli ultimi anni, con il brand Levissima, il Gruppo ha sviluppato ulteriori iniziative per il Ghiacciaio dei Forni e nel 2023 ha donato all’Università degli Studi di Milano nuove attrezzature per il monitoraggio dei ghiacciai.  Il contributo di Sanpellegrino nella salvaguardia delle risorse idriche comprende anche progetti per una gestione attenta e sostenibile dell’acqua, che consentono di ridurre, riutilizzare e riciclare l'acqua impiegata in tutte le attività produttive.

Grazie a queste iniziative, negli ultimi 7 anni, il Gruppo ha risparmiato oltre 337,7 milioni di litri, un quantitativo equivalente al contenuto di 135 piscine olimpioniche.  In occasione del World Water Day, Sanpellegrino annuncia anche di avere certificato lo stabilimento di Cepina Valdisotto (SO), dove viene imbottigliata l’acqua Levissima, secondo lo standard internazionale Aws (Alliance for Water Stewardship) che promuove una gestione sostenibile e condivisa della risorsa acqua, ne attesta il rispetto del bilancio idrico, la condivisione di conoscenze e la collaborazione con il territorio per preservare e migliorare la qualità dell’acqua disponibile.Con questo riconoscimento – che si aggiunge a quelli ottenuti dallo stabilimento di S.Pellegrino a San Pellegrino Terme (BG) e di Acqua Panna a Scarperia (FI) – il Gruppo Sanpellegrino ha certificato i suoi siti produttivi dedicati all’imbottigliamento di acque minerali.  Sanpellegrino è attivamente coinvolta anche nella rigenerazione dei cicli idrologici dei territori in cui è presente.

A Cepina Valdisotto, attraverso il brand Levissima, il Gruppo ha collaborato con l’Amministrazione comunale, il Consorzio forestale dell’Alta Valtellina e l’Università degli Studi di Milano per recuperare i 140 ettari di bosco danneggiati nel 2018 dalla tempesta Vaia.Con questo progetto sono stati rimossi gli alberi sradicati o danneggiati dal bostrico, un coleottero autoctono, che ha proliferato in maniera incontrollata a causa della marcescenza degli alberi caduti.

Il ripristino delle aree boschive ha permesso anche di mettere in sicurezza il versante soggetto al rischio di dissesto idrogeologico e di aumentare la capacità di ricarica delle falde sotterranee. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, intervento chirurgico per Dybala dopo infortunio

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(Adnkronos) – "Paulo Dybala si sottoporrà nei prossimi giorni a intervento chirurgico a seguito della lesione del tendine semitendinoso sinistro.Il calciatore e la società hanno deciso di comune accordo che fosse la strada corretta per un recupero ottimale dall'infortunio.

A Paulo i migliori auguri di pronta guarigione, ti aspettiamo!".Lo scrive la Roma sul suo sito.   Durante la partita contro il Cagliari, vinta 1-0 dai giallorossi, Dybala ha abbandonato il campo per infortunio, dopo appena 11 minuti dal suo ingresso.

Gli esami hanno rivelato una lesione del tendine semitendinoso della coscia sinistra —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Consiglio Ue, oggi il summit su difesa e riarmo. Von der Leyen: “Giorni decisivi”

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(Adnkronos) – "Questi sono giorni decisivi per l'Europa.Abbiamo un'agenda fitta per il Consiglio Europeo".

Così la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a margine del prevertice del Ppe a Bruxelles.Riarmo, difesa Ue e Ucraina al centro del summit europeo di oggi. "Naturalmente – aggiunge – discuteremo dell'Ucraina, di come arrivare finalmente a una pace giusta.

Ma siamo sfidati nella nostra competitività e siamo sfidati nella nostra agenda sulla sicurezza.Quindi, il tema della competitività sarà importante per questo Consiglio Europeo".

Inoltre, "Readiness 2030, il Libro bianco, il nuovo piano per la sicurezza saranno anche al centro della discussione che avremo oggi". Von der Leyen ha intanto partecipato presso l'Europa Building di Bruxelles alla riunione di coordinamento sul tema delle migrazioni, co-presieduta da Italia, Paesi Bassi e Danimarca.  Intanto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al pre-vertice di Ecr prima dell'inizio dei lavori del Consiglio europeo.La leader di Fdi ha incontrato in albergo il premier ceco Petr Fiala, l'omologo belga Bart De Wever e l'ex premier polacco Mateusz Morawiecki, presidente dei Conservatori e riformisti europei.  Prima di partire per Bruxelles la premier è intervenuta alla Camera, scatenando la bagarre tra le opposizioni.

Ieri infatti Meloni ha infiammato l'Aula di Montecitorio criticando alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea: "Non è la mia Europa", ha dichiarato. Le tensioni hanno raggiunto l'apice con le proteste del Pd, tanto da costringere la presidenza a sospendere la seduta per ben due volte.Dopo aver illustrato al Senato la linea che il governo porterà al summit Ue, Meloni si è presentata per le comunicazioni ufficiali.

Nel suo intervento, ha ribadito i punti chiave del discorso tenuto il giorno prima a Palazzo Madama: la necessità di mantenere unito il fronte occidentale e l'urgenza di trovare una soluzione al nodo dei dazi, per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti che rischierebbe di penalizzare ulteriormente l'Italia. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio Saman, la madre in aula: “Quella sera l’ho vista sparire, non l’ho uccisa io”

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(Adnkronos) – "Non sono stata io a uccidere mia figlia". “Quella sera Saman è uscita di casa, così anche noi.Dalle telecamere si vede bene, ma sarebbe stato bello se ci fosse stata anche la registrazione della nostra voce, che continuavamo a implorarla di non andarsene.

Ho visto mia figlia camminare davanti a me, molto velocemente, davanti diversi metri da me, fino a quando l’ho vista sparire”. È il racconto che Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas, fa nell’aula della Corte di Appello di Bologna dove è in corso l’udienza del processo di appello per l’omicidio della figlia, avvenuto la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 a Novellara. “Da quando Saman era rientrata dalla comunità dormiva sempre con me e Ali – aggiunge – durante la notte, anche se c’era un momento in cui la sentivo muoversi, la pregavo di non andarsene, perché mi tornavano gli attacchi di panico”.  “Mi sento sotto pressione, affetta di depressione”.La madre di Saman ha iniziato le sue dichiarazioni spontanee nell’aula della Corte di Appello di Bologna ringraziando il presidente Domenico Stigliano per l’assenza di telecamere. “Inizio dalla mattina del 30 aprile – racconta – quando mi sono svegliata e ho fatto le faccende.

Saman ha fatto colazione con il fratello.Quello stesso giorno lei ha espresso la voglia di fare il colore ai capelli, suo padre le ha portato la tinta e lei è andata in bagno a farsela.

Dopo che ha fatto la doccia, è uscita, si è vestita, si è truccata e mi ha chiesto come stesse, mi ha chiesto di baciarla e l’ho baciata sulle mani, sulla guancia – continua piangendo – Poi è andata in camera di Shabbar e ha chiesto ad Ali di fare delle foto con il papà, perché stava per andare in comunità”.Mentre Nazia spiega questo particolare, Shabbar Abbas in aula è a testa bassa, commosso.  “Siamo scesi al piano di sotto, lei giocava col fratello mentre io preparavo da mangiare.

Shabbar ha scherzato con me, perché il momento del digiuno era già passato e dovevo andare a mangiare.Quando mi sono ripresa, Saman ha visto che stavo piangendo, mi ha chiesto il motivo e le ho detto di non andare.

Siamo andati tutti e quattro al piano di sopra, Shabbar era nella nostra stanza, io, Ali e Saman siamo andati in camera loro.Saman ha iniziato a dire che quella sera sarebbe andata via – prosegue la donna con un filo di voce, tradotta dall’interprete – Le ho chiesto di non parlarne, perché ogni volta mi sentivo male solo a sentirlo”. La sera in cui Saman è sparita, il 30 aprile 2021, la madre la ripercorre nell’aula della Corte di Appello di Bologna. “Sono uscita di casa per respirare e lei diverse volte è uscita con me.

Quando siamo rincasati, ho iniziato a piangere di nuovo.Lei mi ha detto che avrebbe evitato per quella sera, ma che sicuramente sarebbe andata via.

A differenza di quanto dichiarato da Ali, non c’è stata alcuna discussione ma Shabbar le diceva comunque di rimanere a casa, l’unica nostra richiesta era che rimanesse con noi, che non si allontanasse”.  “Ho iniziato di nuovo a sentirmi male, sono uscita ancora da casa e ho iniziato ad avere attacchi di panico da quando lei è andata in comunità la prima volta.Prima non ne soffrivo.

Quando siamo uscite – continua – Ali ci guardava dal piano di sopra.Saman aveva in mano il suo cellulare e quello di Ali.

Ha insistito che se ne voleva andare, noi continuavamo a pregarla, che era già buio, ho chiesto ad Ali di dirglielo anche lui.Quello che ci siamo scambiate per le scale non erano i documenti ma 200€ che le ho dato perché aveva espresso la volontà di comprarsi un cellulare nuovo.

Siamo scesi, ci siamo seduti in cucina, io e il padre ai suoi piedi implorandola di non andarsene a quell’ora tarda”.  “Quella notte (in cui Saman è sparita, ndr) l’ho passata piangendo.Tre, quattro giorni prima dei fatti, io e mio marito uscimmo per andare a fare il test del coronavirus.

Quando siamo rincasati, Saman e Ali erano a conoscenza della nostra partenza già programmata, da prima ancora che mia figlia rientrasse dalla comunità”, dice Nazia Shaheen, nel corso delle dichiarazioni spontanee. “Ero io che volevo andare in Pakistan – continua – perché stavo molto male.Semplicemente Shabbar mi avrebbe riaccompagnato per tornare una settimana dopo in Italia”.  In aula la donna poi precisa: “Non è vero che chiesi ad Ali di registrare le chat di Saman, già sapevo tutto, perché dormiva con me”. “Ho passato la notte (quella tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021, ndr) piangendo – prosegue – L’indomani siamo partiti.

Il rientro di Shabbar era già previsto dopo una settimana.Sono stata molto male anche durante il viaggio verso il Pakistan”.  “Dopo un paio di settimane che eravamo in Pakistan, ci hanno detto che Saman non si trovava più.

Un ragazzo, un vicino di casa, mi aveva detto che su Internet aveva letto che era morta, ma gli ho risposto che non ne sapevo nulla.Quando Shabbar è rientrato, gli ho domandato se fosse vero, e lui ha detto di sì, che lo aveva saputo ma che non mi aveva detto nulla perché stavo molto male”, racconta la donna. “Non ci rimaneva altro che piangere, ho pianto soltanto.

Non sono stata io a uccidere mia figlia – dice piangendo – Dal 2020 che Saman è andata in comunità ho continui attacchi di panico, anche durante la notte in carcere non dormo perché penso continuamente a lei”. (dall’inviata Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Malattie rare, Lamperti (Nemo): “Con nostra assistenza meno ricoveri in Ssn”

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(Adnkronos) – "I Centri clinici Nemo sono 8 (140 posti letto) in 7 regioni diverse, sul territorio esprimiamo 400 professionisti che lavorano per la presa in carico di 20mila famiglie.I posti letto sono distribuiti sul territorio nazionale in una vera e propria partnership tra pubblico e privato, esempio vero di sussidiarietà orizzontale in cui il privato sociale arriva a riempire quella parziale inefficienza che il sistema sanitario pubblico non riesce a coprire, garantendo alti livelli di cura e di assistenza con risvolti in termini di efficacia e di efficienza, di conseguenza diminuendo i costi di ospedalizzazione e di riospedalizzazione.

Di fatto i Centri Nemo garantiscono un modello assistenziale innovativo".Lo ha detto Paolo Lamperti, direttore generale del network Nemo, intervenendo oggi in Senato all'evento 'Dipende da come mi abbracci.

Il valore della cura: vita, partecipazione e responsabilità', promosso su iniziativa del senatore Silvestro e dai Centri clinici Nemo per presentare l'unicità del modello di assistenza per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative. "E' un modello nuovo e dirompente che è di presa in carico multidisciplinare, cioè di una poliedricità di professionalità e competenze che insistono su uno stesso soggetto in maniera sistemica – ha sottolineato Lamperti – dove l'esito è molto di più della somma delle parti.Quindi Nemo è un modello che sta facendo parlare di sé, che speriamo faccia parlare sempre più di sé.

Il network vuole allargarsi, abbiamo in pipeline diverse progettualità di sviluppo su altre regioni, per queste malattie che non hanno geografia e quindi noi vogliamo poter arrivare ad essere la risposta di presa in carico dovunque il bisogno venga espresso". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Malattie rare, Massimelli (Aisla): “Centri Nemo garanzia di assistenza competente”

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(Adnkronos) – "Per noi di Aisla i Centri clinici Nemo non sono solo luoghi di cura, ma sono case in cui la felicità si coltiva nella certezza di un'assistenza competente e vicina dove le persone possono ricevere cure sicure senza dover peregrinare da un ospedale all'altro, dal Nord al Sud.Sono luoghi in cui un marito, una moglie o un parente può condividere la stessa camera e può stare vicino alla persona malata.

I professionisti conoscono molto bene la malattia, ma conoscono anche molto bene la storia di chi la vive.Lo accompagnano a casa e dialogano con l'assistenza territoriale e cercano sempre di costruire un percorso su misura per ciascun paziente".

Lo ha detto Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), intervenendo oggi in Senato all'evento 'Dipende da come mi abbracci.Il valore della cura: vita, partecipazione e responsabilità', promosso su iniziativa del senatore Silvestro e dai Centri clinici Nemo per presentare l'unicità del modello di assistenza per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative.  "Ma dobbiamo anche essere fortunati a vivere, ad abitare nella regione giusta – sottolinea – perché altrimenti la storia cambia.

Cambia in un racconto di solitudine, di liste d'attesa troppo lunghe, di viaggi della speranza e di costi insostenibili, di un tempo che la malattia purtroppo non concede.Cambia in un isolamento che non riguarda solo la persona che ne è colpita ma tutta la sua famiglia.

E questo noi di Aisla non possiamo accettarlo".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sla e Sma, Mercuri (Nemo Roma): “Con ricerca risultati impensabili anni fa”

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(Adnkronos) – "Grazie alla ricerca scientifica, clinica, farmaceutica, abbiamo a disposizione trattamenti innovativi che ci aiutano a curare meglio tanti bambini, tante persone.Noi oggi abbiamo una nuova generazione di ragazzi che stanno crescendo e vediamo che adesso iniziano a fare delle cose che qualche anno fa erano impensabili.

Vediamo ragazzi che partono per l'Erasmus, che studiano all'università.Quindi è importante pensare che la ricerca come la concepiamo a Nemo è una ricerca che contribuisce a generare altre ricerche, ma soprattutto viene carata nel nostro metodo".

Lo ha detto Eugenio Mercuri, direttore scientifico di Nemo Roma per l'area pediatrica e direttore del Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione Policlinico universitario Gemelli di Roma, intervenendo oggi in Senato alla conferenza stampa sull'esperienza di cura nei Centri Nemo, punto di riferimento per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative, tra cui Sla e Sma. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Malattie rare, Sabatelli (Nemo Roma): “Nei nostri centri assistenza innovativa”

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(Adnkronos) – "Nemo non è un luogo, Nemo è un pensiero.E il pensiero è che quando l'assurdo di una malattia come la Sla o di altre malattie muscolari colpisce una persona il compito di istituzioni, medici, società civile è quello di aiutare questa persona a rialzare il capo, piegato in due dalla malattia, e aprire il cuore alla speranza.

Ma questo ha senso se tutto diventa forza motrice di azione.Il tema giubiliare della speranza non possiamo oggi non considerarlo.

Camminiamo insieme nella speranza.E' bello quel camminare, cioè la speranza deve essere la forza motrice del fare.

Il peccato più grande è non fare, stare lì, rassegnarci.E Nemo è fatto di persone che vogliono fare, che hanno in mente un obiettivo, non stanno ferme".

Lo ha detto Mario Sabatelli, direttore clinico di Nemo Roma per l'area adulti, intervenendo oggi a Roma alla conferenza stampa sull'esperienza di cura nei Centri Nemo, punto di riferimento per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative, promossa nella Sala Caduti di Nassirya dai Centri clinici Nemo. "Nemo è un modello assistenziale innovativo, perché quello che si fa nei nostri centri non si trova negli altri ospedali – sottolinea Sabatelli – Da noi la multidisciplinarietà si realizza e diventa pratica.E diventa spinta alla ricerca, altro alimentatore di speranza".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Malattie rare, Silvestro (Fi): “Centri Nemo eccellenza di cura per patologie neuromuscolari”

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(Adnkronos) – "L'impressione che ho avuto è di un centro per curare sì le persone, ma è anche un luogo dove sentirsi a casa perché, per tutti i pazienti, è come se stessero a casa loro, vengono trattati come in famiglia.Mai succede qualcosa per caso e quindi oggi ci troviamo qui in Senato perché questa del Nemo è un'eccellenza sui territori.

Un grande in bocca al lupo, continuate così, non siete soli.Un grande augurio anche alla nostra Mavi, la giornalista più giovane d'Italia che ha intervistato il nostro presidente della Repubblica.

E' giusto dare la parola soprattutto a chi ha poca voce, è il nostro compito".Così il senatore Francesco Silvestro, presidente della Commissione parlamentare per le Questioni regionali, partecipando oggi all'evento 'Dipende da come mi abbracci.

Il valore della cura: vita, partecipazione e responsabilità', promosso al Senato, su iniziativa dello stesso Silvestro, dagli stessi Centri clinici Nemo per presentare l'unicità del modello di assistenza per le malattie neuromuscolari, nato dalla volontà dei pazienti stessi e sviluppato in collaborazione con il sistema sanitario e la comunità scientifica. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)