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Canada, auto sulla folla a Vancouver durante un festival: “Diversi morti”

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(Adnkronos) – "Diverse persone sono rimaste uccise" dopo che un'auto si è schiantata contro la folla a Vancouver, in Canada.A darne notizia è la polizia locale, che sui social ha parlato anche di diversi feriti.  L'incidente è avvenuto nella serata di sabato alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia) nel quartiere Sunset on Fraser durante il Lapu Lapu Day, un festival di strada dedicato alla cultura filippina e in omaggio a un leader della lotta anticoloniale del XVI secolo.

L'uomo alla guida, spiega ancora la polizia, è in stato di fermo.Ancora sconosciuto il numero delle vittime.

Corpi per terra, ambulanze, soccorritori, grida e feriti nelle immagini diffuse sui social da diversi utenti. Il primo ministro canadese Mark Carney si è detto "devastato" dalla tragedia. "Siamo tutti in lutto con voi", ha scritto in un messaggio su X. "Sono sconvolto e profondamente addolorato per il terribile incidente avvenuto oggi in occasione del Lapu Lapu.Ci impegneremo a fornire maggiori informazioni il prima possibile, ma al momento la polizia di Vancouver ha confermato che si sono verificati diversi decessi e diversi feriti.

I nostri pensieri sono rivolti a tutte le persone colpite e alla comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile", le parole del sindaco della città, Ken Sim, in un post su X. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da noi… a ruota libera, ospiti e anticipazioni oggi domenica 27 aprile

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(Adnkronos) –
Da noi…a ruota libera torna oggi, domenica 27 aprile, alle 17.20 su Rai 1, con un nuovo appuntamento.

Ecco chi sono gli ospiti di oggi di Francesca Fialdini. Sono Stefano Accorsi e Ginevra Francesconi, protagonisti al cinema, dal 24 aprile, con il film 'Una figlia' i primi ospiti di 'Da noi… a Ruota Libera'. Ospiti anche Carolyn Smith, la storica giurata di 'Ballando con le stelle' e Giovanni Scifoni, volto popolare delle serie Rai, quest’anno nel cast di 'Che Dio ci aiuti 8', attualmente in onda con successo su Rai 1, mentre per un ricordo di Papa Francesco ci sarà Fra Emiliano Antenucci, frate cappuccino, rettore del Santuario della Madonna del Silenzio in Avezzano, aperto su richiesta del Santo Padre, che lo ha nominato missionario della Misericordia e ha firmato anche la prefazione del suo libro 'Non sparlare degli altri'.  E ancora, Giobbe Covatta, comico, attore e regista, da anni testimonial di Amref, la più grande onlus sanitaria in Africa.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve-Monza: orario, probabili formazioni e dove vederla

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(Adnkronos) – Dopo il ko con il Parma, il primo sotto la guida di Tudor, la Juve riparte dalla sfida contro il Monza.Oggi, domenica 27 aprile, i bianconeri affrontano la squadra di Nesta per rimettere la Champions nel mirino, visto che il quarto posto del Bologna dista un punto (rossoblù a quota 60, +1 dai bianconeri).

Per i biancorossi, ultimi in classifica con 15 punti, a 5 giornate dalla fine manca solo la certezza matematica della retrocessione.  Ecco le probabili formazioni della partita tra Juve e Monza, in programma oggi alle 18:  
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly; Weah, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Nico Gonzalez, Yildiz; Kolo Muani.All.

Tudor. 
Monza (3-5-2): Turati; Pereira, Caldirola, Carboni; Birindelli, Akpa Akpro, Bianco, Castrovilli, Kyriakopoulos; Caprari, Mota Carvalho.All.

Nesta. La partita di campionato tra Juve e Monza sarà visibile in diretta su Dazn, ma anche su Sky (Sky Sport Calcio, canale 202, e Sky Sport, canale 251).La gara sarà visibile in streaming sui dispositivi mobili, scaricando l'app di Dazn, Now e Sky Go. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

MotoGp, oggi si corre in Spagna: orario e dove vedere il Gp di Jerez

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(Adnkronos) – Domenica di fuoco in MotoGp.Oggi, 27 aprile, si corre in Spagna per il Gp di Jerez, quinto appuntamento del Motomondiale.

A partire in pole position ci sarà Fabio Quartararo, davanti a Marc Marquez e Pecco Bagnaia.Si preannuncia una grande lotta tra i tre, dopo gli ottimi segnali della Ducati nella gara sprint vinta proprio dallo spagnolo (leader del Mondiale), davanti al fratello Alex e al pilota italiano.  Il Gp di Jerez si corre oggi, domenica 27 aprile, alle 14.

Alle 11 inizierà invece la gara della Moto3, mentre alle 12.15 scatterà la Moto2.  Il Gran Premio di Jerez, quinto appuntamento stagionale del Motomondiale, sarà trasmesso in esclusiva su Sky Sport.Sky Sport Uno e Sky Sport MotoGp saranno i canali di riferimento per la top class.

Il weekend di Jerez sarà visibile anche in streaming su Now. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Papa Francesco, tomba a Santa Maria Maggiore visitabile da oggi

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(Adnkronos) – Dalle 7 di questa mattina, domenica 27 aprile, è possibile rendere omaggio alla tomba di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore.Dopo i funerali e il corteo di ieri, a cui hanno partecipato 400mila persone, da oggi i fedeli potranno recarsi nel luogo in cui Bergoglio chiese di essere sepolto. Nel pomeriggio di oggi, alle 16, è prevista la visita dei cardinali.

Passeranno la Porta Santa della Basilica, visiteranno la tomba del Papa e poi celebreranno i Vespri alle 17.  La tomba è stata preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della basilica di Santa Maria Maggiore, è situata nei pressi dell'Altare di San Francesco ed è stata realizzata in marmo di provenienza ligure con la sola iscrizione 'Franciscus' e la riproduzione della sua croce pettorale. Papa Francesco non è il primo Pontefice a non essere sepolto in Vaticano, dove riposa la maggior parte dei suoi predecessori (147 su 266), ma è il primo da 122 anni ad aver compiuto questa scelta: l'ultimo era stato Leone XIII nel 1903, che riposa nella Basilica di San Giovanni in Laterano.  
La Basilica segna simbolicamente l'inizio e la fine del pontificato di Francesco.Il primo atto di Jorge Maria Bergoglio da Sommo Pontefice, il giorno successivo alla sua elezione, il 14 marzo 2013, fu la venerazione della 'Madonna Salus Populi Romani', l'antica icona mariana della Basilica, a cui portò un mazzo di fiori.

Un atto che il Papa ha ripetuto prima di partire per tutti i viaggi internazionali, invocando la benedizione della Vergine Maria, e al ritorno nella Città Eterna perché la visita potesse dare i frutti sperati.E anche l'ultimo atto dell'ultimo giorno del pontificato bergogliano si è svolto tra le antiche mura della Basilica papale dedicata alla Madonna: dopo il funerale a San Pietro, il rito della Tumulazione del feretro del Romano Pontefice si è svolto a Santa Maria Maggiore, dove Francesco, nel suo testamento, aveva espresso la volontà di essere seppellito. Nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, scelta da Bergoglio, sono sepolti diversi papi, tra cui: Onorio III (pontificato: 1216-1227), Niccolò IV (1288-1292), Pio V (1566-1572), Sisto V (1585–1590), Clemente VIII (1592–1605), Paolo V (1605–1621), Clemente IX (1667-1669).  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Domenica In, ospiti oggi domenica 27 aprile: le anticipazioni

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(Adnkronos) – Oggi, domenica 27 aprile, dalle ore 14 alle ore 17.10 su Rai1 e Rai Italia, in diretta dagli Studi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma, andrà in onda la 33ma puntata del talk show della domenica condotto da Mara Venier.Numerosi gli ospiti che interverranno in studio durante la puntata di oggi, dove sarà presente anche un talk per ricordare il pontificato di Papa Francesco.
 È Giorgio Panariello il primo ospite di 'Domenica In' che racconterà alcuni episodi divertenti della sua carriera e presenterà il suo nuovo spettacolo teatrale ‘E se domani’, che lo vedrà impegnato in tour in tutta Italia.  L’attore Pino Insegno che ha da poco festeggiato i quarant’anni di carriera, poi, si racconterà e anticiperà alcune novità della nuova edizione di ‘Reazione a catena’, al via su Rai1 dal prossimo 8 giugno.  Protagonisti anche Al Bano Carrisi e Loredana Lecciso, insieme a ‘Domenica In’ per un’intervista a tutto tondo, dalla loro storia d’amore che dura da venticinque anni, al bellissimo rapporto che li lega ai figli Jasmine e Albano Jr Carrisi.  Spazio alla musica con lo stesso Al Bano che si esibirà cantando alcuni successi come 'Nel sole', 'È la mia vita' e 'Felicità', mentre il cantautore Francesco Baccini si esibirà in un medley dei suoi brani 'Ho voglia d’innamorarmi', 'Le donne di Modena' e 'Sotto questo sole', oltre a presentare il nuovo album ‘Archi e frecce’.  Nel corso della puntata sarà presente anche un talk per ricordare il pontificato di Papa Francesco all’indomani del suo funerale, in studio Lino Banfi, Al Bano Carrisi, la giornalista Giovanna Botteri, il Direttore di Libero Mario Sechi, il Vescovo di Assisi Mons.

Domenico Sorrentino e Padre Antonio Spadaro. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trump, Zelensky e la ‘pax vaticana’. Meloni: “Giorno storico per l’Italia”

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(Adnkronos) – Un piccolo mattone per costruire la grande casa della pace, mentre i potenti del mondo si riuniscono per rendere omaggio a Papa Francesco che, fino all'ultimo dei suoi giorni, aveva invocato il silenzio delle armi.Nella foto simbolo dell'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky in Vaticano, a margine dei funerali del Pontefice, lei non compare.

E non figura nemmeno nello scatto che ritrae il breve colloquio tra i due leader, allargato alla presenza del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro britannico Keir Starmer.  Eppure, Giorgia Meloni non può che dichiararsi soddisfatta in questo giorno in cui i riflettori del mondo sono puntati su Roma: 400mila fedeli – tra San Pietro e le vie della Capitale – e oltre 160 delegazioni governative si raccolgono in preghiera per rendere l'estremo saluto a Jorge Mario Bergoglio nel suo ultimo viaggio.  Il confronto tra il presidente americano e quello ucraino, avvenuto tra le navate della Basilica, cuore del cattolicesimo, dopo l'ultimo burrascoso faccia a faccia di febbraio nello Studio Ovale di Washington, rappresenta l'evento politico più rilevante della giornata.Il tutto, mentre continuano i bombardamenti russi su Kiev, stigmatizzati da Trump con un duro post contro Vladimir Putin.

L'incontro va in scena a pochi metri dalla Cappella del Battesimo, decorata con il mosaico che riproduce 'Il battesimo di Gesù' di Carlo Maratta, oggi custodito nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.Al centro, si trova il coperchio in porfido rosso del sarcofago dell'imperatore Adriano, trasformato in fonte battesimale nel 1698. Meloni – che incrocia brevemente Trump sotto il colonnato di San Pietro, a margine dei funerali, insieme alla first lady Melania – saluta con favore il ritrovato dialogo tra i due leader, affidando al sito di Repubblica un messaggio fiducioso: "Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del 'Papa della pace' ha un significato enorme".

L'incontro viene definito "costruttivo" da Andryi Yermak, capo dell'ufficio presidenziale ucraino, che precisa come il colloquio sia durato "15 minuti".Durerà invece circa un'ora l'incontro pomeridiano a Palazzo Chigi tra la premier italiana e il Capo di Stato ucraino.  Durante il vis-à-vis, come riferito da una nota della presidenza del Consiglio, ribadiscono "il sostegno agli sforzi del presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".

Meloni esprime a Zelensky le condoglianze del governo italiano per le vittime dei recenti attacchi russi, sottolineando l'urgenza "di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, nonché della necessità di un impegno concreto da parte di Mosca per l'avvio di un processo di pace".La presidente del Consiglio apprezza "la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco", ma "ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace", ribadisce Palazzo Chigi. Dal canto suo Zelensky apprezza "la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni", scrive in un post su X dopo l'incontro.  La riunione con Zelensky e il breve scambio con Trump non sono gli unici impegni politici di Meloni, che ieri ha ricevuto anche il primo ministro ungherese Viktor Orban e il britannico Keir Starmer.

Durante le esequie del Papa, la premier riesce a salutare anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: da tempo la macchina della diplomazia, anche grazie all'attivismo di Meloni, è in moto per organizzare un vertice tra Stati Uniti e Unione europea con l'obiettivo di sciogliere l'intricato nodo dei dazi americani, per ora congelati.Non poteva certo essere questa l'occasione adatta, ma la leader dell'esecutivo europeo riesce comunque a "strappare" una stretta di mano con il tycoon, postando la foto su X e parlando di "buono scambio". La fondatrice di Fratelli d'Italia si sofferma invece a lungo con il presidente argentino Javier Milei, connazionale di Bergoglio e ospite d'onore dell'ultima edizione di Atreju, la manifestazione organizzata da Fdi a dicembre. "È stato un abbraccio caloroso, carico di emozione" quello tra Meloni e Milei a San Pietro, a margine della cerimonia funebre per Papa Francesco, "un abbraccio come tra due amici, lontano dalle formalità del protocollo", scrive il quotidiano La Nacion, ricordando anche che la premier e Milei hanno poi pranzato insieme all'Hotel Ambasciatori di Via Veneto, dove soggiorna la delegazione argentina. Ma è soprattutto sul fronte della gestione dell'ordine pubblico che Meloni riceve la conferma più importante.

L'inquilina di Palazzo Chigi sottolinea "il grande impegno profuso e la straordinaria prova di efficienza dimostrata sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile".E ringrazia "tutte le amministrazioni coinvolte", dal Viminale alla Farnesina, passando per Polizia, Forze Armate e volontari, "per aver garantito con professionalità, dedizione e spirito di servizio il sereno svolgimento di una giornata storica per l'Italia e per il mondo intero". (di Antonio Atte) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Disgelo Trump-Zelensky, da crisi in Studio Ovale alla ‘pace’ di San Pietro

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(Adnkronos) – Alla fine l'incontro c'è stato.Definito "possibile" alla vigilia da Donald Trump, rimasto in bilico dopo che Volodymyr Zelensky aveva paventato l'ipotesi di non potersi recare a Roma per partecipare a "riunioni militari" a Kiev, i due sono finiti l'uno di fronte all'altro per una quindicina di minuti all'interno della Basilica di San Pietro poco prima dell'inizio dei funerali di Papa Francesco.

Sotto gli occhi di milioni di persone.  Quello a Roma è stato il primo incontro tra Trump e Zelensky dopo il clamoroso litigio tra i due nello Studio Ovale il 28 febbraio scorso, che aprì una crisi diplomatica senza precedenti tra Stati Uniti e Ucraina.Due mesi dopo quello scontro in diretta mondiale, il clima – se paragonato a quei giorni di tempesta – sembra in qualche modo cambiato.

Trump, che ha pubblicato sul social Truth alcuni video e foto di momenti significativi dei funerali di Papa Francesco tra cui quella del faccia a faccia con Zelensky, sostiene che un accordo sulla guerra in Ucraina sia a portata di mano e nelle ultime ore è tornato a sollecitare con toni perentori Zelensky perché firmi "immediatamente" l'accordo sulle terre rare.Intanto continua a lavorare per un riavvicinamento alla Russia.

Venerdì il suo inviato, Steve Witkoff, ha incontrato per tre ore il presidente russo, Vladimir Putin, al Cremlino.  Prima del loro faccia a faccia i due presidenti hanno dialogato per qualche minuto all'interno della Basilica con il presidente francese, Emmanuel Macron, e il primo ministro britannico, Keir Starmer.Una delle foto del giorno è stata commentata ironicamente su X dall'ex viceministro dell'Interno ucraino, Anton Gerashenko, che ispirato evidentemente dalla solennità del luogo ha scritto: "Una didascalia a questa foto?

Inizio io: Signore, aiutaci tutti".Poi un piccolo giallo.

Macron si è avvicinato a Trump e Zelensky mentre stavano iniziando il bilaterale e sullo sfondo erano ben visibili tre sedie rosse, ad indicare la possibilità di un incontro tripartito.Pochi secondi dopo una sedia è stata tolta da uno degli inservienti e Macron si è allontanato.  Il direttore della comunicazione della Casa Bianca, Steven Cheung, ha parlato di una discussione "molto produttiva", mentre Zelensky, ringraziando Trump su X, ha dichiarato che si è trattato di un incontro "molto simbolico che ha il potenziale per diventare storico, se raggiungeremo risultati congiunti".

Il leader ucraino ha quindi ribadito la necessità di un "cessate il fuoco completo e incondizionato e di una pace affidabile e duratura che impedisca lo scoppio di un'altra guerra". Il colloquio tra i due segue l'"offerta finale" presentata la scorsa settimana da Trump a Ucraina e Russia per mettere fine alla guerra che prevede il riconoscimento statunitense della Crimea come parte della Russia e il riconoscimento 'de facto' dell'autorità russa sulle aree occupate.Un piano che non convince Zelensky, il quale anzi ieri ha ribadito che la Crimea appartiene all'Ucraina e che la posizione di Kiev a riguardo non è cambiata. Secondo il New York Times, il presidente ucraino potrebbe aver parlato con il tycoon di una controproposta che l'Ucraina, insieme a Regno Unito, Francia e Germania, ha presentato mercoledì scorso a Londra all'inviato di Trump, Keith Kellogg.

Questo piano vedrebbe, tra i vari punti, l'assenza di restrizioni sulle dimensioni delle Forze armate ucraine, la presenza "un contingente di sicurezza europeo" sostenuto dagli Stati Uniti da dispiegare in territorio ucraino per garantire la sicurezza, e l'uso degli asset russi congelati per riparare i danni di guerra. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, l’affondo di Trump: “Putin mi prende in giro”

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(Adnkronos) –
La fiducia di Donald Trump in Vladimir Putin comincia a vacillare.Dopo settimane all'insegna dell'ottimismo, il presidente degli Stati Uniti vira decisamente: "Putin non vuole la fine della guerra, mi prende in giro", il verdetto di Trump dopo la trasferta lampo a Roma per i funerali di Papa Francesco, con annesso incontro col presidente ucraino Volodymyr Zelensky, utile per riportare il sereno dopo la rovente discussione andata in scena alla Casa Bianca il 28 febbraio.  Il presidente americano, fino a poche ore convinto di vedere Russia e Ucraina "vicine a un accordo", dopo la parentesi vaticana accende i riflettori sul quadro attuale: la pace rimane lontana e Mosca non favorisce il dialogo.  "Non c'era un motivo per cui Putin dovesse lanciare missili contro aree civili, città e villaggi negli ultimi giorni.

Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente con sanzioni bancarie o secondarie?", scrive Trump durante il volo di ritorno verso gli Stati Uniti. E' il primo vero affondo nei confronti di "Vladimir", a cui un paio di giorni fa Trump si è rivolto con un appello per arrivare ad un'intesa.La missione dell'inviato speciale della Casa Bianca per la Russia, Steve Witkoff, sembrava aver allargato ulteriormente i canali del dialogo tra Mosca e Washington. La realtà quotidiana, però, non è in linea con proclami e dichiarazioni.

Per questo, passa quasi in secondo piano il messaggio affidato da Putin a Witkoff: il Cremlino è pronto a negoziare "senza precondizioni".Il segnale affidato al portavoce Dmitry Peskov non è una novità e, stavolta, non sembra far presa su nessuno. Trump, prima di partire per Roma, ha fatto riferimento ad una "scadenza": una settimana, più o meno, prima di prendere in considerazioni nuove sanzioni contro la Russia.

La deadline si avvicina e la prospettiva di misure contro Mosca diventa più concreta.  Gli Stati Uniti continuano a ritenere che l'Ucraina, per fermare la guerra, debba accettare sacrifici territoriali.Trump in particolare esclude da qualsiasi ragionamento l'ipotesi di un recupero della Crimea: la penisola annessa da Putin nel 2014, "quando c'era Obama alla Casa Bianca", ormai è russa. Zelensky continua a far riferimento all'integrità territoriale da preservare o recuperare, ma anche a Kiev sanno che una simile rigidità non è produttiva nel dialogo con Trump.

Il New York Times, non a caso, fa riferimento ad una proposta ucraina agli Usa: non sarebbe prevista alcuna restrizione alle dimensioni delle Forze armate ucraine, sarebbe previsto "un contingente di sicurezza europeo" sostenuto dagli Stati Uniti da dispiegare in territorio ucraino per garantire la sicurezza, mentre gli asset congelati russi dovrebbero essere usati come riparazioni di guerra. Non si fa cenno al pieno recupero da parte dell'Ucraina di tutto il territorio conquistato dalla Russia o all'insistenza sull'adesione del paese alla Nato: un segnale di elasticità, che Trump potrebbe aver recepito nel colloquio di 15 minuti con Zelensky in Vaticano.  "E' stato un buon incontro.Abbiamo discusso a lungo a tu per tu.

Speriamo in risultati concreti su tutto ciò che abbiamo trattato", le parole di Zelensky dopo il faccia a faccia "che ha il potenziale per diventare storico, se raggiungeremo risultati congiunti.Grazie presidente Trump".  Il presidente ucraino conclude la sua giornata con una serie di incontri: parla con Emmanuel Macron e Keir Starmer, dopo i colloqui con il presidente francese e il premier britannico va a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni.

L'obiettivo rimane un cessate il fuoco integrale in tempi brevi e i colloqui con i leader europei servono per individuare il percorso più rapido e produttivo.  La guerra intanto non si ferma e la giornata va in archivio con il messaggio trionfale di Putin.Il Cremlino annuncia con enfasi la completa liberazione della regione russa del Kursk, invasa dalle forze ucraine ad agosto dello scorso anno.

Mosca, che ringrazia ufficialmente la Corea del Nord per il sostegno, comunica la riconquista degli ultimi centri abitati. "I soldati ucraini sono stati eliminati o ricacciati oltre il confine", dice Putin, mentre il ministro della Difesa 'spara' la cifra di 76.500 militari di Kiev caduti nella regione. Tutto falso, ribatte l'Ucraina. "Le dichiarazioni dei leader nemici riguardanti la "disfatta" delle forze ucraine non sono altro che manovre di propaganda", afferma lo stato maggiore ucraino in un comunicato. "Non c'è nessuna minaccia di accerchiamento delle nostre unità", si legge ancora nel comunicato che, però, parla di situazione "difficile".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Dna bebè può predire malattie future? Indizi in sangue cordone ombelicale

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(Adnkronos) – Il cordone ombelicale potrebbe diventare una sorta di 'sfera di cristallo' in cui leggere il futuro dei bebè?Secondo uno studio, il sangue cordonale sembra avere il potenziale di fornire indizi precoci su quali neonati siano a maggior rischio di patologie a lungo termine tra cui diabete, ictus e malattie epatiche.

Potrebbe aiutare, così, i medici a prevedere eventuali problemi più in là nella vita.Questi indizi sono le alterazioni del Dna riscontrabili nel sangue del cordone ombelicale, che potrebbero aprire la strada a interventi precoci e potenzialmente salvavita.  Lo studio verrà presentato durante la 'Digestive Disease Week', in programma dal 3 al 6 maggio a San Diego in California. "Stiamo osservando che i bambini sviluppano problemi metabolici sempre prima, il che li espone a un rischio maggiore di gravi complicanze da adulti – spiega l'autrice principale Ashley Jowell, Duke University Health System -.

Se riusciamo a identificare questo rischio alla nascita, potremmo essere in grado di prevenirlo".I ricercatori hanno utilizzato un nuovo strumento genetico per analizzare il sangue del cordone ombelicale di 38 bambini arruolati nel 'Newborn Epigenetics Study', uno studio di coorte a lungo termine condotto in North Carolina.

E hanno cercato cambiamenti nei tag chimici, chiamati gruppi metilici, presenti sul Dna dei neonati, che attivano o disattivano i geni.Quando questi cambiamenti si verificano in parti critiche del Dna, chiamate regioni di controllo dell'imprinting, i loro effetti possono persistere durante lo sviluppo fetale e nella vita adulta. Il team ha confrontato le alterazioni del Dna con i dati sanitari raccolti dai bambini tra i 7 e i 12 anni, tra cui l'indice di massa corporea, il grasso epatico, un indicatore di infiammazione o danno epatico (Alt), i livelli di trigliceridi, la pressione sanguigna e il rapporto vita-fianchi.

Hanno identificato diverse regioni di Dna alterato associate a disfunzioni metaboliche più avanti nell'infanzia.  Le alterazioni in un gene chiamato Tns3 erano collegate al grasso epatico, all'Alt e al rapporto vita-fianchi, mentre le alterazioni in altri geni, tra cui Gnas e Csmd1, erano collegate alla pressione sanguigna, al rapporto vita-fianchi e all'Alt. "Questi segnali epigenetici si stabiliscono durante lo sviluppo embrionale, potenzialmente influenzati da fattori ambientali come l'alimentazione o la salute materna durante la gravidanza – prospetta la coautrice Cynthia Moylan, professoressa associata di medicina nella divisione di gastroenterologia del Duke University Health System -.Se convalidati in studi più ampi, questi risultati potrebbero aprire la strada a nuovi strumenti di screening e interventi precoci per i bambini a rischio". Sebbene il campione fosse piccolo, i ricercatori affermano che quanto rilevato è promettente e giustifica ulteriori approfondimenti. È in corso uno studio di follow-up più ampio, finanziato dal National Health Institute, al riguardo.

I risultati attuali, infatti, non suggeriscono una relazione causa-effetto diretta tra le alterazioni genetiche e la malattia, ma evidenziano un potenziale percorso biologico per ulteriori ricerche. "Solo perché si nasce con questi marcatori non significa che la malattia sia inevitabile – conclude Jowell – Ma conoscere il proprio rischio in età precoce potrebbe aiutare famiglie e medici ad adottare misure proattive per tutelare la salute a lungo termine del bambino". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sudtirol – Juve Stabia: Finale 2-0 (18′ Odogwu, 77 Merkaj)

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Benvenuti alla diretta testuale di Südtirol – Juve Stabia, match valido per la trentacinquesima giornata del campionato di Serie BKT 2024-2025. Allo Stadio Druso di Bolzano si affrontano due squadre con obiettivi ben diversi in questo finale di stagione.

Il Südtirol, reduce da un periodo difficile con soli 2 punti conquistati nelle ultime quattro partite, è in piena lotta per la salvezza diretta e cerca punti preziosi per evitare i play-out.

Dall’altra parte, la Juve Stabia arriva a questo appuntamento con il vento in poppa, forte di una serie positiva di cinque risultati utili consecutivi, frutto di tre vittorie e due pareggi, che l’ha proiettata in zona play-off con la seria intenzione di giocarsi un posto in Serie A. Le Vespe dovranno però fare a meno del loro prolifico attaccante Andrea Adorante, fin qui autore di 14 reti e uomo chiave dell’attacco gialloblù.

Una sfida quindi ricca di tensione e motivazioni contrapposte: chi avrà la meglio in questo lungo rush finale? Seguite con noi tutte le emozioni del match!

Probabili formazioni:

SÜDTIROL (3-5-2): Adamonis; Giorgini, Pietrangeli, Masiello (73′ Veseli), Molina, Pyythiä (81′ Belardinelli), Kofler (73′ Martini), Casiraghi (81′ Tait), S. Davi; Merkaj (87′ Gori), Odogwu.

A disposizione: Poluzzi, Barreca, El Kaouakibi, Mallamo, Rover, F. Davi, Vergani.

Allenatore: Fabrizio Castori

JUVE STABIA (3-4-2-1): Thiam; Ruggero, Varnier (84′ Bellich), Peda; Mussolini, Buglio (5′ Leone), Pierobon (84′ Dubickas), Fortini; Maistro (63′ Mosti), Piscopo (63′ Sgarbi); Candellone

A disposizione: Matosevic, Quaranta, Baldi, Meli, Gerbo, Louati.

Allenatore: Guido Pagliuca

Direttore di gara: Sig. Antonio Giua della Sezione AIA di Olbia

1° Assistente: sig. Emanuele PRENNA della sezione AIA di Molfetta

2° Assistente: sig Eugenio SCARPA della sezione AIA di Collegno

IV° ufficiale: Sig. Giorgio BOZZETTO della sezione AIA di Bergamo

VAR: sig. Niccolò BARONI della sezione AIA di Firenze

AVAR: sig. Matteo GUALTIERI della sezione AIA di Asti

Marcatori: 18′ Odogwu, 77′ Merkaj

Angoli: 4 – 6

Ammoniti: 42′ Odogwu, 51′ Maistro, 56′ Candellone, 69′ Pierobon, 70′ Sgarbi, 90′ Gori

Espulsi: 23′ Castori

Recupero:

Note: Terreno in ottime condizione. Temperature mite con cielo coperto. 37 i tifosi della Juve Stabia presenti al Druso. Osservato un minuto di recupero per la morte del Santo Padre dopo aver letto un suo messaggio dedicato allo sport.

Totale Spettatori:

Incasso:

PRIMO TEMPO

Al 3′ intervento duro di Pyythiä su Buglio l’arbitro fischia solo la punizione senza estrarre il cartellino.

Al 5′ Buglio infortunato esce per far posto a Leone

Al 10′ Ammonito Castori per proteste.

13′ Maistro serve Piscopo che se ne va sulla fascia e crossa in mezzo dove Candellone di testa non riesce a dare forza al colpo di testa.

18′ VANTAGGIO SUDTIROL: Pasticcio di Varnier e Leone che si scontrano lasciando passare il pallone per vie centrali dove c’è Odogwu che controlla e batte Thiam con un preciso tiro raso terra a fil di palo.

23′ Espulso Castori per doppia ammonizione: protesta per un fallo di mano in area di Varnier.

37′ Occasione per il Sudtirol con Casiraghi che calcia a volo a fil di palo con Thiam che fa buona guardia e devia in angolo.

Il Direttore di gara assegna 5 minuti di recupero.

Finisce il primo tempo con il Sudtirol in vantaggio. Le vespe avranno ora altri 45 minuti per cercare di ristabilire la parità.

SECONDO TEMPO

51′ Ammonito Maistro per fallo su Casiraghi

56′ Ammonito Candellone per un pestone su Pyythia

62′ Maistro su punizione indirizza verso l’angolino con la palla che finisce di poco a alta.

63′ Nella Juve Stabia escono Piscopo per Sgarbi e Maistro per Mosti

67′ Rigore per la Juve Stabia: Sgarbi entra in area con Giorgini che lo atterra

69′ Durante il controllo del VAR ammonito Pierobon che precedentemente aveva fatto fallo a centrocampo.

70′ Annullato il rigore e ammonito Sgarbi per simulazione.

73′ Nel Sudtirol escono Kofler e Masiello ed entrano Martini e Veseli

77′ RADDOPPIO SUDTIROL: Altro pasticcio difensivo della Juve Stabia con Odogwu che riesce a recuperare palla mette a sedere Varnier e Peda e serve l’accorrente Merkaj che batte Thiam

81′ Il Sudtirol sostituisce Casiraghi con Tait e Pyythia con Belardinelli

84′ Nella Juve Stabia Varnier esce per Bellich e Pierobon per Dubickas

87′ Nel Sudtirol esce Merkaj ed entra Gori.

90′ Ammonito Gori per perdita di tempo

Il Direttore di gara concede 6 minuti di recupero.

92′ Traversa di Bellich di testa su passaggio di Ruggero

Finisce con la vittoria dei padroni di casa che sono stati più bravi e convinti di conquistare la vittoria che per il Sudtirol vuole dire un bel salto in avanti per la quota salvezza. La Juve Stabia oltre a “regalare” i due gol agli avversari è apparsa disordinata, svogliata e senza idee per creare occasioni da rete. Una sconfitta pesante per il morale con le Vespe che tra quattro giorni avranno però l’occasione di rifarsi in casa con il Catanzaro. Non sarà facile ma gli uomini di Pagliuca ci devono provare perchè finora hanno dimostrato di valere la posizione in classifica. Oggi deve essere visto come un incidente di percorso che da qui alla fine del campionato (4 gare) non dovrà più capitare.

Papa Francesco, i due sposi ricordano la proposta di matrimonio: il video virale sui social

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(Adnkronos) – Un incontro che ha segnato la loro vita.Leo e Marina sono oggi marito e moglie: a benedire la loro unione è stato proprio Papa Francesco.

A raccontarlo è stata la coppia di sposi, Leo Puglisi e Marina Fratantonio, che sui social ha condiviso il video del momento in cui il Pontefice, col sorriso, fu testimone della proposta di matrimonio.  "Papa mi può benedire l’anello di fidanzamento?", queste le parole di Leo Puglisi che alla vista del Pontefice si avvicinò e si inginocchiò aspettando la benedizione prima di chiedere alla sua Marina di sposarlo.Con un immenso sorriso, Bergoglio invitò Leo a mettere l'anello al dito della sua fidanzata e poi, prima di allontanarsi, accarezzò entrambi sul viso.    Leo e Marina si sono uniti in matrimonio e un anno dopo sono tornati dal Pontefice, prima della sua morte, dimostrandogli che avevano realizzato il loro sogno. "Papa Francesco era presente, benedicendo uno dei momenti più sacri e indimenticabili della nostra vita.

Un incontro che ha segnato l'anima.Un anno dopo siamo tornati per ringraziarlo", comincia così il racconto del fedele pubblicato su Instagram. "In entrambe le volte il tuo sorriso, il tuo sguardo accogliente e il tuo modo semplice ci hanno toccato profondamente.

Egli ci ha ispirato — come ispira milioni — ad essere migliori, a fare del bene, a riconnetterci con la Chiesa e con Dio.Non possiamo che ringraziare.

Per le tue preghiere, per la tua voce ferma in difesa di coloro che soffrono di più, per la tua piena consegna alla missione di amare", ha aggiunto. "Grazie di tutto Papa Francesco.La tua assenza si sentirà in tutto il mondo, ma la tua eredità vivrà, in ogni gesto di gentilezza che germoglia da un cuore toccato dal tuo esempio", si conclude la descrizione a corredo del video che ha fatto il giro del mondo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Verissimo, l’omaggio a Papa Francesco: le parole di Toffanin

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(Adnkronos) – La puntata di Verissimo, trasmessa oggi sabato 26 aprile, è stata aperta con un omaggio dedicato alla vita di Papa Francesco.Silvia Toffanin ha spiegato per quale motivo Canale 5 ha deciso di trasmettere il talk show del weekend nonostante si siano tenuti i funerali del Pontefice questa mattina.   "Buon pomeriggio, questa è stata una settimana caratterizzata dalla triste scomparsa di Papa Francesco.

Il nostro Papa", ha esordito Silvia Toffanin.Poi, la spiegazione: "Ci siamo posti la domanda se fosse giusto oggi andare in onda, ma crediamo di onorare il suo messaggio tornando alla vita, guardando al futuro, con speranza e con amore.

Vogliamo dedicare a Papa Francesco queste immagini", ha concluso la conduttrice televisiva prima di mandare in onda un filmato che ha omaggiato Papa Francesco e il suo pontificato, durato 12 anni.    E sui social, la pagina ufficiale di Verissimo ha voluto ricordare Bergoglio con queste parole: “La bellezza delle scelte dipende dall’amore.Grazie Francesco, il Papa della gente". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trapani, 14enne morto dopo caduta da tetto casolare: grave l’amico

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(Adnkronos) – Tragedia oggi a Mazara del Vallo (Trapani), dove un ragazzo di 14 anni è morto dopo essere caduto dal tetto di un casolare abbandonato.Il suo amico, di 13 anni, nel volo di circa 20 metri, è rimasto gravemente ferito: ricoverato in prognosi riservata. Come ricostruito dai carabinieri, che indagano sulla tragedia, i due ragazzini stavano giocando sul tetto di un ex stabilimento vitivinicolo, sul lungomare San Vito di Mazara del Vallo, quando, all'improvviso, il tetto è crollato.

Il ragazzo di 14 anni è morto sul colpo.Sono stati gli amici a dare l'allarme. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Guerina uccisa 11 anni fa ma per la banca è ancora viva: “Conto corrente bloccato”

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(Adnkronos) –
Guerrina Piscaglia per la burocrazia è ancora viva, ufficialmente manca il certificato di morte perché il suo corpo non è mai stato ritrovato.E così il suo conto corrente non può essere toccato e trasferito in successione ai familiari.  La donna è stata uccisa 11 anni fa da padre Graziano, secondo la giustizia, ma resta sospesa in un limbo anagrafico indefinito.

La sentenza resa definitiva dalla Cassazione dice che Gratien Alabi ammazzò Guerrina l'1 maggio 2014, il giorno stesso della scomparsa a Cà Raffaello, nel comune di Badia Tedalda (Arezzo) quindi ne fece sparire il cadavere, e l'ex sacerdote congolese sconta per questo in carcere i 25 anni di reclusione della condanna.Ma il corpo della vittima non è stato mai ritrovato e questo è un aspetto che mantiene in sospeso certe questioni amministrative.

I risparmi di Guerrina ad esempio restano bloccati.  L'istituto di credito dove aveva aperto il conto bancario, non può che attenersi alle normative: ha chiesto ai familiari il certificato di morte che però non c'è.Guerrina è sparita dai radar dell'anagrafe nazionale (niente codice fiscale) ma nello stesso tempo manca un pezzo di carta che ne ufficializzi il decesso, come ha spiegato il "Corriere di Arezzo".  All'epoca della sparizione, Guerrina Piscaglia aveva 49 anni, era sposata con Mirko Alessandrini ed era madre di Lorenzo.

Uscì di casa per incontrarsi con il religioso e sparì.Per sancire il decesso della donna sotto il profilo amministrativo, occorre un iter di legge che si chiama "dichiarazione di morte presunta" e che prevede tutta una serie di passaggi da compiere in tribunale.

In assenza di un cadavere o di resti riconosciuti appartenenti alla donna, la rigida prassi che regola questioni anagrafiche e di stato civile non si accontenta infatti della conclusione del procedimento penale.La famiglia sta valutando il da farsi.  Intanto, nelle scorse settimane ad Arezzo si è conclusa la prima delle due distinte cause civili contro la Chiesa promosse dai familiari.

Il giudice del tribunale, Fabrizio Pieschi, dopo aver sentito le parti, deve decidere se l'istituzione ecclesiastica vada condannata a risarcire i familiari della parrocchiana uccisa e fatta sparire da un ministro della Chiesa.In azione legali della diocesi e del Vaticano.

Gli Alessandrini, chiedono un milione di euro.A sostenere le loro ragioni sono gli avvocati Francesca Faggiotto e Nicola Detti, i primi ad aver osato una iniziativa legale senza precedenti al mondo.

Dopo le memorie conclusive che possono essere ancora depositate, la decisione del giudice è attesa prima della pausa estiva del mondo giudiziario, come ha scritto il 'Corriere di Arezzo'. Quella invocata dai familiari è una responsabilità oggettiva, la chiamata in causa dell'istituzione per la quale il prete svolgeva il suo incarico pastorale e si è macchiato dei delitti.Stando alla sentenza dei giudici, padre Graziano avrebbe eliminato Guerrina perché diventata scomoda.

Dopo aver intrattenuto con lei una relazione di prossimità documentata da tanti contatti telefonici, visto che la parrocchiana era innamorata, sognava una vita con lui e lo minacciava in caso contrario di far scoppiare il caso, la uccise.Ma non si sa né come né dove.

Né testimoni diretti, né tracce di sangue.  Una condanna incentrata tutta sugli spostamenti rilevati dalle celle telefoniche e soprattutto sugli errori commessi nel digitare messaggi con il cellulare di Guerrina (mai ritrovato) per confondere le acque e depistare.Grande attesa per la risoluzione del giudice (altra causa parallela è della famiglia Piscaglia) e nodi burocratici da sciogliere in un giallo mai del tutto risolto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 26 aprile

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(Adnkronos) – Nessun '6' al concorso del Superenalotto di oggi sabato 26 aprile ma centrato il '5+1' da 607.142,17 euro.La schedina vincente è stata giocata ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, presso il punto vendita 'Cartolibreria San Marco', in Via Mores di Sotto.  Nel concorso di oggi centrati anche sei '5' che vincono 32.692,27 euro ciascuno.

Il jackpot per il prossimo concorso sale a 25,1 milioni di euro.Si torna a giocare lunedì 28 aprile.   La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro.Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.

L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.  E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.

Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.  La combinazione vincente di oggi è 10, 21, 24, 48, 63, 67.Numero Jolly: 34.

Numero Superstar: 45 —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Djokovic dopo sconfitta: “La mia ultima partita a Madrid? Potrebbe essere”

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(Adnkronos) – "La mia ultima partita a Madrid?Potrebbe essere.

Non sono sicuro se tornerò.Quindi, non so, non so cosa dire.

Voglio dire, tornerò, forse non come giocatore, ovviamente.Spero di no, ma potrebbe essere così".

Così Novak Djokovic in conferenza stampa dopo il ko con Matteo Arnaldi al torneo Atp Masters 1000 di Madrid.  "Ovviamente dopo aver perso una partita non ti senti mai bene, ma quest'anno mi è accaduto diverse volte al primo turno, purtroppo – aggiunge il 37enne serbo – Sapevo che sarebbe stata una partita d'esordio dura per me in questo torneo.Arnaldi è un giocatore davvero forte, di qualità.

E io non ho giocato molte partite sulla terra battuta.Mi sono allenato bene, ma è completamente diverso quando scendi in campo per un match ufficiale.

Penso che la cosa positiva sia che mi sono divertito molto di più che a Monte Carlo o in qualche altro torneo.Ma ovviamente il livello del tennis non è ancora quello che vorrei.

Stavolta ho perso contro un giocatore migliore di me".  "Non avevo aspettative in questo torneo – sottolinea il vincitore di 24 titoli del Grande Slam – Speravo di poter giocare una partita in più che a Monte Carlo.Devo dire che è una realtà nuova per me, cercare di vincere una partita o due, senza pensare ad andare lontano nel torneo. È una sensazione completamente diversa da quella che ho provato in oltre 20 anni di tennis professionistico, quindi è una specie di sfida mentale affrontare questo tipo di sensazioni in campo, uscendo presto regolarmente nei tornei". "Ma questo è, immagino, il cerchio della vita e della carriera (sorride, ndr), alla fine prima o poi sarebbe successo – conclude – Ora sto cercando di usare questo come forza trainante per il futuro.

Ovviamente i tornei del Grande Slam, l'ho detto molte volte, sono i più importanti per me.Il che non significa che non voglia vincere qui, certo che lo volevo, ma gli Slam sono dove voglio davvero giocare il miglior tennis.

Non so se riuscirò a farlo al Roland Garros, ma farò del mio meglio". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia: Termina in semifinale il percorso dell’Under 15 nella Youth Cup Fattorie Donna Giulia

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Si conclude in semifinale la splendida avventura dell’Under 15 nella Youth Cup Fattorie Donna Giulia 2025, dove i giovani Gialloblù si sono arresi per 1-0 ai campioni uscenti del Manchester City. Un percorso che li ha visti protagonisti fino all’atto quasi finale, dopo aver superato i gironi e aver compiuto una vera impresa ai quarti di finale eliminando il Paris Saint Germain.

La sfida della semifinale, durata 50 minuti e caratterizzata da grande intensità, ha visto i ragazzi allenati da mister Eugenio Romano battersi alla pari contro una formazione di altissimo livello. A decidere l’incontro è stata la rete di Parker, realizzata al 3′ minuto e che consolida la sua posizione di capocannoniere del torneo con 7 centri. Nonostante lo svantaggio iniziale, i Gialloblù non si sono arresi, colpendo una traversa nel primo tempo con Roberto Quagliarella e sfiorando il goal del pareggio a pochi istanti dal fischio finale, al termine di una mischia in area inglese.

L’uscita di scena in semifinale, pur nella sconfitta, è stata accolta dagli applausi scroscianti del pubblico presente al Comunale di Casola, a testimonianza dell’ottima prestazione offerta. Sportivissimi anche i saluti dei giovani giocatori del Manchester City, che accedono così alla finale per il secondo anno consecutivo.

Per i ragazzi Gialloblù non è ancora finita la possibilità di salire sul podio. Domani, sabato 27 aprile 2025, alle ore 9.00 sempre al Comunale di Casola, scenderanno in campo per la finale 3°/4° posto contro la squadra sconfitta nell’altra semifinale tra Flamengo e Salernitana. Un’esperienza che resta comunque indelebile per la crescita di questi giovani talenti.

E’ morto Alberto Franceschini, tra i fondatori delle Brigate Rosse

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(Adnkronos) – E' morto Alberto Franceschini, uno dei fondatori delle Brigate Rosse.A confermarlo è l'avvocato Davide Steccanella all'Adnkronos.

La scomparsa è avvenuta l'11 aprile scorso.La notizia è stata diffusa solo oggi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chi sarà il prossimo Papa? In pole Parolin e Tagle, ma a sorpresa spunta Erdo

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(Adnkronos) –
Pietro Parolin rafforza la posizione di favorito dei bookmaker inglesi come successore di papa Francesco: la quota sul Segretario di Stato vaticano è adesso 3,25 su William Hill.Perde terreno, rispetto alle prime ore dopo la scomparsa di Bergoglio, il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, la cui quotazione è salita da 2,75 a 4,00 contro 1.

Un altro italiano, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, è adesso il terzo nome sulle lavagne degli allibratori britannici, a 7 contro 1, davanti al guineano Robert Sarah.L'ascesa al papato di un cardinale di colore è pagata 9 contro 1, la stessa quota disponibile per il lombardo Pierbattista Pizzaballa.

Tra gli outsider, spunta anche il conservatore ungherese Peter Erdo (11 contro 1).  Di sicuro, a leggere le previsioni degli inglesi, non sarà un’elezione rapidissima.Ci vorranno tra 5 e 8 fumate (quota 2,50 con BetMGM e Unibet) per arrivare alla 'bianca' che svelerà il nome del nuovo Papa.

Difficile che siano meno di 5: chi scommette su 3 o 4 tentativi a vuoto otterrà una quota di 4,50, mentre una o due fumate nere sono in lavagna a 21 contro 1.Un conclave lunghissimo, da oltre 11 fumate nere prima di quella decisiva, è pagato infine 11 volte la posta.

Tutte le quote, ovviamente, sono soggette a modifica, spiegano le istruzioni per l'uso dei siti di oltremanica. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)