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Nautica, Cangiano: “Governo vicino a settore”

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(Adnkronos) – “Voglio innanzitutto ringraziare il presidente Cecchi per il lavoro che sta facendo e voglio anche ricordare la vicinanza, non solo istituzionale, di questo governo alla vostra struttura.Per la prima volta partecipo non solo come componente della commissione Trasporti ma anche come componente della commissione Cultura, visto lo straordinario abbinamento fatto tra la bellezza del mare e della nautica alla cultura e, in questo caso, ad una città come Firenze, che da questo punto di vista trasmette sicuramente una serie di elementi importanti.

L’abbinamento tra nautica, bellezza e città possiamo farlo in tante città italiane, perché siamo fortunati a vivere in questo straordinario Paese”.Lo ha detto Gerolamo Cangiano, membro della Commissione Trasporti e Commissione Cultura della Camera dei Deputati, in occasione della Convention Satec 2024, organizzata da Confindustria Nautica, intitolata ‘Nautica, rinascimento italiano: dalla città delle arti, la Convention delle imprese della filiera della nautica da diporto lancia un piano per la Blue Economy’ e in svolgimento a Palazzo Pucci a Firenze.  “Qualche giorno fa ho depositato alla Camera una proposta di legge per rilanciare il settore della portualità italiana.

Come abbiamo sempre detto – prosegue Cangiano – abbiamo il privilegio di essere i primi produttori al mondo di imbarcazioni.Attorno a questo, esiste un importante indotto e una filiera che passa anche attraverso la portualità turistica.

Una opportunità che, dobbiamo ricordare, è tra gli strumenti importanti rispetto all’occupazione: quattro posti barca generano un collocato nel mondo del lavoro”.   “Il turista da diporto – aggiunge – spende il doppio del turista alberghiero.C’è quindi tanto da raccontare riguardo questo mondo ed quindi è giusto che anche la politica possa occuparsi di questo settore straordinario e importante per il nostro Paese, anche in virtù rispetto alla concorrenza internazionale.

In altri Paesi che, come l’Italia, affacciano sul Mediterraneo, gli investimenti nel settore sono maggiori, dobbiamo quindi cercare anche di colmare questo gap”.  Anche grazie all’ascolto e alla sinergia instaurata con Confindustria Nautica “è nata l’idea di creare una proposta di legge contenente una serie di articoli, il primo riguarda la possibilità di far capire che la portualità turistica può essere esclusa dalla Bolkestein, ricordando i motivi – poiché sono servizi – e le sentenze italiane e comunitarie che ribadiscono questo principio.Il ministero del Mare sta lavorando in questa direzione. È opportuno ricordarlo e provare, anche con questo strumento normativo, a mettere un po’ di chiarezza rispetto a questo tema”.  La proposta di legge cerca anche di agevolare il settore in altri contesti, spiega Cangiano: “per esempio provando a recuperare alcune aree nei porti commerciali per destinarle ai porti turistici.

In un altro articolo si parla del serio problema dell’insabbiamento, che può comportare pericolo anche per la navigazione.Un altro intervento riguarda gli scivoli per le piccole imbarcazioni.

Una serie di articoli che vogliono dare un contributo fattivo e significativo al comparto dei porti turistici italiani.Questa è la dimostrazione che da questa maggioranza e questo governo c’è la piena disponibilità a supportare un settore specifico come il vostro.

La presenza oggi del governo è la dimostrazione che da parte nostra c’è la volontà di continuare a collaborare e credere in questo settore”.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nautica, Zanetti (Confitarma): “Tavolo su economia del mare rappresenta importanza settore”

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(Adnkronos) – “Di blue economy non se ne parla mai abbastanza in generale e non se n’è sicuramente parlato abbastanza in passato.Noi di Confitarma abbiamo chiesto per anni un Ministero del Mare e oggi, con questo governo, abbiamo un tavolo dell’economia del mare a cui noi come Confitarma partecipiamo e lavoriamo.

Questo rappresenta in modo concreto la centralità che ha questo pezzo di economia”.Così Mario Zanetti, presidente di Confitarma, in occasione della Convention Satec 2024, organizzata da Confindustria Nautica, intitolata ‘Nautica, rinascimento italiano: dalla città delle arti, la Convention delle imprese della filiera della nautica da diporto lancia un piano per la Blue Economy’ e in svolgimento a Palazzo Pucci a Firenze. Il settore della nautica è infatti secondo Zanetti “un punto nodale dell’economia italiana, strettamente legata al mare per fattori geografici.

C’è un dato molto interessante che riguarda i chilometri di costa: se guardiamo all’Europa, l’Italia non è il primo Paese per chilometri di coste, perché la Spagna e la Grecia ne hanno di più, ma l’Italia è il primo Paese per rapporto tra chilometri quadrati di territorio e chilometri quadrati di coste.Questo rapporto in Italia è doppio rispetto a tutti gli altri Paesi europei.

Ciò significa che ogni chilometro quadrato di territorio italiano insiste sui chilometri di costa con una vicinanza che altri Paesi non hanno, quindi tutto il territorio italiano è legato al mare”.  “L’economia del mare è centrale – conclude Zanetti – e i dati lo dimostrano: rappresenta infatti quasi il 10% del prodotto interno lordo, genera 160 miliardi di valore aggiunto e 4 miliardi di export.Numeri importanti e fondamentali per capire quanto la Nautica contribuisce all’economia”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bimba ‘ha fretta’ di nascere, donna partorisce durante visita dal ginecologo

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(Adnkronos) –
Aveva fretta di nascere e, così, il parto naturale è avvenuto durante la visita di routine nello studio del ginecologo.La piccola Francesca è nata ieri pomeriggio alle 14.30 nel centro medico di viale delle Puglie a Castellammare di Stabia (Napoli) diretto da Miguel Sosa, assieme alle figlie Loredana, ginecologa, e Laura, biologa specializzata nella riproduzione.

Sia la neonata che la mamma Carolina stanno bene.La partoriente era andata presso il centro medico per una visita di routine, assieme ad altre mamme, accompagnata dal marito Enrico.  “L’ho avvisata che ormai mancavano poche ore al parto e l’ho invitata a tornare a casa per prepararsi al ricovero in clinica”, racconta Sosa.

Uscita trepidante dallo studio medico, dopo pochi minuti la signora Carolina è rientrata spiegando che improvvisamente aveva cominciato ad avvertire un peso alle gambe.A quel punto, il ginecologo ha subito sospeso le altre visite per visitare la signora e ha notato che ormai era già pronta al parto.

Per evitare perdite di tempo, eventuali problemi e traffico, mamma Carolina è stata accompagnata nella sala destinata alla fecondazione assistita, dove la piccola Francesca è venuta al mondo in meno di cinque minuti.Un parto naturale perfetto, Francesca è nata tra le mani di Sosa, assistito dall’ostetrica Marisa Iovine.

Nel frattempo era stata già allertata la clinica Mariarosaria di Pompei che ha subito attivato il sistema di emergenza dove qualche ora dopo la neomamma e la piccola Francesca sono state accolte da pediatra, ginecologo e tutto lo staff medico per essere sottoposte a tutti i controlli del caso. “Dopo 40 anni di lavoro e tanti bambini nati tra le mie mani – racconta Sosa – questa è una nascita speciale che mi ha emozionato, in un ambiente dove siamo riusciti a fornirle un’assistenza perfetta.Per noi è stato un onore ospitare la nascita di una nuova vita nel nostro centro”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La principessa Anna lascia l’ospedale dopo la ferita alla testa

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(Adnkronos) –
La principessa Anna è stata dimessa oggi dall’ospedale cinque giorni dopo essere stata ricoverata per lievi ferite alla testa e una commozione cerebrale che si ritiene siano state causate da un cavallo.Lo scrive il Guardian.

La principessa reale, 73 anni, ha lasciato l’ospedale Southmead di Bristol, ma non ci sono ancora indicazioni su quando potrà riprendere gli impegni pubblici.A quanto apprende il Guardian, la sorella di re Carlo rimarrà nella sua tenuta di Gatcombe Park nel Gloucestershire per un ulteriore periodo di riposo e recupero e tornerà alle sue funzioni pubbliche solo quando il suo team medico avrà ritenuto che sarà sicuro farlo. Suo marito, il vice ammiraglio Sir Timothy Laurence, ha dichiarato in una nota: “Vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti al team dell’ospedale Southmead per le cure, la competenza e la gentilezza dimostrate durante la breve degenza di mia moglie”.

Si conoscono pochi dettagli sull’incidente e sembra che la principessa non sia riuscita a ricordare i dettagli precisi a causa della commozione cerebrale.Si dice che ci fossero dei cavalli nelle vicinanze del luogo in cui è avvenuto l’incidente, all’interno del perimetro protetto della sua tenuta, e il suo team medico ha affermato che le ferite sono compatibili con un potenziale impatto con la testa o le zampe di un cavallo. I servizi di emergenza e un’ambulanza aerea sono intervenuti e Anna è stata curata sul posto per poi essere stata trasferita al Southmead Hospital per esami, cure e osservazione.

Buckingham Palace ha dichiarato che “ci si aspetta una ripresa completa e rapida”.Il recupero da una commozione cerebrale varia a seconda dell’individuo e della natura dell’incidente.

Fonti citate dal Guardian hanno indicato che la principessa Anna tornerà alle funzioni pubbliche quando i dottori le consiglieranno di farlo e che riceverà supporto riabilitativo a casa. La principessa avrebbe dovuto recarsi in Canada alla fine di questa settimana.Laurence e la figlia di Anna, Zara Tindall, le hanno fatto visita in ospedale separatamente martedì.

Il marito ci è tornato anche mercoledì e ha detto che al momento la principessa stava “meglio” e che le aveva portato “qualche piccolo dolcetto da casa”.Il re Carlo non ha fatto visita di persona alla sorella, ma è stato tenuto costantemente informato dei suoi progressi e ha inviato alla principessa il suo “affetto più sincero e i suoi migliori auguri” per una pronta guarigione. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nautica, Scarchilli (Mit): “Settore importante per economia italiana”

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(Adnkronos) – Quello della nautica “è sicuramente un settore molto importante per l’economia italiana, che offre grandi opportunità di sbocco lavorativo anche per i giovani.Sono infatti sempre più convinta che sia necessario dare un forte impulso, da parte di tutte le amministrazioni, per risolvere le criticità che sono presenti”.

Sono le parole di Patrizia Scarchilli, direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), in occasione della Convention Satec 2024, organizzata da Confindustria Nautica, intitolata ‘Nautica, rinascimento italiano: dalla città delle arti, la Convention delle imprese della filiera della nautica da diporto lancia un piano per la Blue Economy’ e in svolgimento a Palazzo Pucci a Firenze.  “Una di queste – prosegue Scarchilli, facendo riferimento alle criticità del settore nautico italiano – è proprio l’entrata in vigore del nuovo regolamento, che ha avuto una vita piuttosto travagliata e che speriamo possa entrare in vigore prima del Salone Nautico, anche se poi ci sarà forse da porre in essere atti attuativi.La legislatura infatti porta a fare un provvedimento di carattere generale, ma ci sono sempre all’interno decreti attuativi che creano il vero problema dell’attuazione delle norme.

Dovremmo invece essere in grado di superare questo aspetto, facendo norme che si auto-applichino immediatamente”.  “Negli ultimi quattro anni sono state poste in essere diverse norme che hanno semplificato le attività – sottolinea il direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – come il decreto sulle scuole nautiche e la norma che prevede la possibilità per i natanti di andare nelle acque straniere con un documento particolare, che è stato condiviso anche con voi di Confindustria Nautica e che abbiamo recentemente adottato, e poi, soprattutto, con la nascita della figura dell’ufficiale di seconda classe del diporto, che vuole aprire la strada ai giovani, permettendo a chi vuole entrare nel mondo della nautica di realizzare il suo sogno, e che permette anche agli armatori che hanno questi yacht che possono essere utilizzati di poter lavorare nel settore e quindi avere nuova forza.Questo è lo spirito che noi stiamo mettendo in tutte le attività: dare più spazio e giovani”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ciclismo, Bernard vittima civile di guerra e atleta paralimpico al Tour de France

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(Adnkronos) – Il 1° luglio, a tagliare simbolicamente il traguardo del Tour de France, ci sarà anche Lorenzo Bernard, atleta paralimpico e vittima civile di guerra.Una partecipazione che vuole rilanciare anche attraverso lo sport il messaggio di pace dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di cui fa parte l’atleta.

Su parte del percorso della terza tappa del Grand Départ, la più lunga, da Piacenza a Torino, ci sarà anche il tandem di Bernard con la sua guida Davide Plebani, una coppia che ha portato a casa il bronzo ai Mondiali di paraciclismo di Rio de Janeiro 2024, nell’inseguimento individuale sui 4000 metri per tandem, e che è nel pieno della preparazione atletica per le Paralimpiadi di fine agosto a Parigi. Lorenzo Bernard, classe ’97, è nato a Novalesa e nel 2013 a 15 anni, è rimasto vittima dell’esplosione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale, una bomba scambiata per un lumino da cimitero gli ha portato via la vista rendendolo una vittima civile di guerra. “Da quel giorno la mia vita è cambiata, anche grazie all’incontro con l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, oggi lo sport è il mio riscatto e nella mia pedalata c’è un messaggio di pace e il monito sulle orribili conseguenze che la guerra ha sulla popolazione civile” spiega Bernard. Lorenzo, oltre a consacrarsi allo sport ottenendo grandi risultati – è arrivato quinto nel canottaggio alle Paralimpiadi di Tokyo – partecipa attivamente alla vita associativa, è infatti consigliere della sezione piemontese e valdostana dell’Associazione, il cui Presidente Nicolas Marzolino, nello stesso incidente, ha perso la vista e la mano destra.La partenza di Bernard e Plebani, con una divisa fornita dalla Regione Piemonte, è prevista alle 13.30 da Carmagnola con arrivo nel capoluogo piemontese un’ora più tardi.

Ad accoglierli ci saranno il Presidente della Regione Alberto Cirio e il Sindaco Stefano Lorusso.La carovana del Tour arriverà intorno alle 15.30 all’Inalpi Arena, e alle 17.20 si taglierà ufficialmente il traguardo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il ‘ritorno’ di Di Battista, al Senato con 80mila firme pro-Palestina

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(Adnkronos) – Arriva in piazza Vidoni in abito scuro e cravatta, nonostante un caldo che non perdona, accolto al grido di ‘Palestina libera’.Alessandro Di Battista dà appuntamento con la sua associazione ‘Schierarsi’ a due passi dal Senato e sono in tanti a raggiungerlo, e tante le bandiere palestinesi che sventolano nell’aria.

Scalda subito il clima l’ex enfant prodige del M5S, ammesso ce ne fosse bisogno visti i 34 gradi all’ombra. “Sono fiero che in un momento di forte disaffezione politica, con più della metà degli aventi diritto che non vota, siamo riusciti come associazione culturale a raggiungere quota 80 mila firme – rivendica-.Sono uscito dal Parlamento nel 2018 e non ci ho mai più rimesso piede, lo faccio oggi con immenso orgoglio per chiedere con forza una legge che riconosca lo Stato della Palestina”. 
In piazza, tra gli scatoloni con le firme certificate e le bandiere, si aggira anche qualche ex volto del M5S: Barbara Lezzi, Elena Fattori, Michele Sodano, Fabrizio Trentacoste.

Assente Virginia Raggi, che tanti, stampa compresa, aspettavano: “È in ferie, fuori Roma”, spiega qualche attivista di ‘Schierarsi’, l’associazione culturale di ‘Dibba’ che ha visto anche lei, nei mesi scorsi, impegnata nella raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare oggi approdata a Palazzo Madama.Ma c’è anche chi non esclude che la sua assenza sia legata ad altro.

Ovvero al fatto che l’attivismo dell’ex sindaca di Roma nell’associazione di Di Battista -pubblicizzato anche in un post su Fb nel giorno delle europee – abbia sollevato malumori nel M5S inducendo alcuni a pensare di chiedere provvedimenti disciplinari contro di lei, come lo Statuto del Movimento prevede (art.18) verso chi aderisce ad associazioni di matrice politica diverse dal M5S.E non c’è dubbio che ‘Schierarsi’, nata come associazione culturale, abbia una forte impronta politica. E’ evidente nelle parole di Di Battista, che appare quello di sempre, pronto a dare battaglia con toni ‘barricadieri’.

Ormai fuori dal M5S, ne ha per tutti, per quei parlamentari che, “di fronte al genocidio in atto, “preferiscono voltarsi dall’altra parte”, per “l’ipocrita presidente La Russa, il peggio di tutti”, e soprattutto per Giorgia Meloni, “che tace di fronte a 16mila bambini assassinati.Dov’è la donna, la mamma, la cristiana?”, chiede rispolverando il ‘tormentone’ della leader di Fdi.  
Intorno a lui, con fotografi e cameramen che pressano, è tutta una richiesta di selfie e strette di mano.

Tanti giovani, “la meglio gioventù”, li ‘coccola’ Di Battista. “Abbiamo raccolto le firme, ora le consegnamo e poi partirà la fase due, un percorso di pressione nelle istituzioni”, promette.Il M5S la sosterrà? “Ci auguriamo che i parlamentari della Repubblica ci sostengano tutti”.

Il Movimento? “Una bellissima pagina del passato”, taglia corto, mentre tira dritto di fronte a chi gli chiede se Conte si indisporrà per l’iniziativa: “anche se fosse, non è un problema mio…”. Ma non è al Movimento che pensa, perché Di Battista picchia duro sul governo, in particolare sulla premier. “La conosco, il suo silenzio mi stupisce e la rende complice.Ha le mani sporche di sangue perché anche lei è politicamente coinvolta”, dice mentre attorno a lui scatta l’applauso.

Sono un centinaio le persone radunate in piazza Vidoni, con tanto di striscione con su scritto ‘L’Italia riconosca la Palestina, ora!’.Inizialmente -in barba al caldo torrido-, tutti vogliono seguire ‘Dibba’, accompagnarlo fino al Senato.

Ma la Polizia spiega che non è possibile.E così poco più di una decina di attivisti, con Di Battista e Lezzi in testa, si avviano con gli scatoloni carichi di 80mila firme -78mila per l’esattezza-, e un codazzo di fotografi e cameraman al seguito. “Oggi rientrerò in Parlamento – dice Di Battista – a nome dei cittadini indignati per quel che sta facendo il terrorismo di stato israeliano e per la risposta ipocrita e stomachevole da parte delle istituzioni italiane.

A cominciare da questo governo pavido, che tace di fronte ad una strage di bambini palestinesi.Quando Tajani e Meloni non sanno che dire tornano a spolverare la frase ‘due popoli due stati’: oltre ad essere politicamente vigliacchi, si dimostrano particolarmente ignoranti sulle questioni medio-orientali, sulla questione palestinese.

Dovrebbero studiare, oltre a tirare fuori un po’ di coscienza, posto che ne abbiano ancora una: lo Stato di Israele non è in discussione, ma lo è la sopravvivenza dei palestinesi.Ogni giorno vengono imputati gli arti di 10 bambini, mentre donne, piccoli e civili vengono massacrati…

Dov’è in tutto questo Meloni?”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tommasello (Unpli): “Catalogazione e censimento infiorate sono fondamentali”

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(Adnkronos) – “Come ha già affermato il presidente La Spina questa sarà la prima di una lunga serie di reti, che sono utilissime alla promozione dei beni immateriali promossi dalla Convenzione dell’Unesco del 2003.La presenza della fondazione è fondamentale, in quanto strumento scelto da Unpli per coordinare l’attività culturale sul tema delle reti.

Un lavoro importante e impegnativo.Col centro studi faremo un lavoro di catalogazione, censimento e di formazione per i volontari che opereranno il censimento di questi patrimoni. È un’attività importantissima, fondamentale per la valorizzazione e il mantenimento delle tradizioni della nostra meravigliosa nazione”.

Così vicepresidente Unpli Ferdinando Tommasello all’Adnkronos, in merito all’evento di presentazione della Rete nazionale delle Infiorate e delle Composizione di Arti effimere al Ministero della Cultura e in vista dell’Infiorata storica di Roma e delle Pro Loco d’Italia prevista domani nella capitale per la festa di San Pietro e Paolo: dal tardo pomeriggio del 28 giugno e per tutta la notte, infatti, maestri infioratori e volontari delle Pro Loco realizzeranno 12 opere sul selciato di Piazza Pio XII a Roma, esposte per tutta la giornata di festa patronale. Risalente al 1625, questa antica tradizione romana dell’Infiorata nel tempo si è persa, ma dal 2011, grazie a Pro Loco Roma Capitale e dal 2021 in collaborazione con Unpli-Unione Pro Loco d’Italia, che ha voluto estendere la partecipazione a tutte le Infiorate del territorio nazionale, è stata recuperata e portata a nuovo splendore.Le 12 opere realizzate saranno disponibili a fedeli e visitatori, che potranno ammirare nel viale antistante Piazza San Pietro la messa in posa di fiori, trucioli, frutta, zucchero, sale e sabbia in veri e propri quadri a cielo aperto.

Tutte le composizioni artistiche verranno concluse e inaugurate a partire dalle 9 del 29 giugno e resteranno visibili ai fedeli e ai passanti per tutta la giornata della festa patronale. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La Spina (Unpli): “Infiorate patrimonio che unisce Paese, domani a S. Pietro per festa patrono”

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(Adnkronos) – “La necessità è data dal fatto che tutte le Pro Loco in Italia organizzano le Infiorate.A qualsiasi titolo o direttamente, in collaborazione con altre organizzazioni, associazioni, maestri infioratori e Comuni.

Abbiamo pensato di metterle tutte assieme per creare una rete che potesse dare risposte concrete a questa tradizione per mantenersi, dato che ci sono sempre costi e difficoltà di realizzazione, anche se è fondamentale dare visibilità a quest’arte che abbellisce i luoghi ma che agisce in tutte le parti d’Italia”.Lo ha detto Antonino la Spina, presidente dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, durante l’incontro di presentazione della Rete nazionale delle infiorate e delle composizioni di arti effimere tenutosi questa mattina nella Sala Spadolini del ministero della Cultura, e in vista dell’Infiorata storica di Roma e delle Pro Loco d’Italia prevista domani nella capitale per la festa di San Pietro e Paolo: dal tardo pomeriggio del 28 giugno e per tutta la notte, infatti, maestri infioratori e volontari delle Pro Loco realizzeranno 12 opere sul selciato di Piazza Pio XII a Roma, esposte per tutta la giornata di festa patronale. “Sono oltre 74 le realtà che aderiscono che coprono oltre l’80% delle infiorate italiane.

Metterle insieme vuol dire portare la propria esperienza per crescere in qualità e dare maggiore importanza a ogni luogo.Ciò porterà beneficio a tutto il sistema, creando nuove collaborazioni.

Grazie al ministero della Cultura, all’Anci, all’Istituto per il Patrimonio culturale Immateriale faremo ancora più rete e creeremo ancor più i presupposti per dare servizi e credibilità ai territori”, ha ricordato. “Oggi facciamo la teoria, domani la pratica.Grazie allo scenario strepitoso di Piazza San Pietro e di via della Conciliazione, metteremo i tappeti lungo quella via e daremo la possibilità a tantissimi borghi di presentarsi tramite quest’arte.

L’intuizione che dobbiamo ringraziare – ha sottolineato – è quella della Pro Loco di Roma, che rievoca una tradizione che affonda le radici addirittura nel 1600.Oggi l’evento unisce l’Italia attorno questo progetto, valorizzando il lavoro di messa a sistema e di rete.

Verranno presentate le varie tecniche, unitamente all’identità di ogni luogo.Sarà l’occasione per vivere la tradizione delle infiorate in tutte le parti d’Italia”.  Un’antica tradizione, quella dell’Infiorata, della cultura romana risalente al 1625, persa e recuperata a partire dal 2011 dalla Pro Loco Roma Capitale e dal 2021 in collaborazione con Unpli-Unione Pro Loco d’Italia, che ha voluto estendere la partecipazione a tutte le Infiorate del territorio nazionale.

Fedeli e visitatori potranno ammirare nel viale antistante Piazza San Pietro la messa in posa di fiori, trucioli, frutta, zucchero, sale e sabbia in veri e propri quadri a cielo aperto.Tutte le composizioni artistiche verranno concluse e inaugurate a partire dalle ore 9 del 29 giugno e resteranno visibili ai fedeli e ai passanti per tutta la giornata di festa.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Euro 2024, Italia all’esame di svizzero per volare ai quarti

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(Adnkronos) – Gli Azzurri sono attesi, domani alle ore 18 a Berlino, all’esame di svizzero per capire se le lezioni impartite durante la fase a gironi sono servite oppure saremo “rimandati” a casa dai rossocrociati.Sarà il confronto numero 62 tra Svizzera e Italia e il bilancio è nettamente in nostro favore visto che solo in otto occasioni, l’ultima 31 anni fa, siamo usciti sconfitti dal campo.

Sebbene la storia, per quanto importante, si azzeri al fischio d’inizio, gli esperti Sisal ritengono l’Italia, per questi ottavi di finale di Euro 2024, favorita a 2,45 contro il 3,30 della Svizzera mentre si scende a 2,90 per il pareggio.Bilancia che pende dalla parte azzurra anche per il passaggio ai quarti, 1,75 rispetto al 2,10 elvetico.

Non è escluso che la sfida possa proseguire oltre il novantesimo, ipotesi supplementari a 2,90 mentre si sale fino a 5,00 per una soluzione ai calci di rigore.Nei 15 confronti più recenti, solo in tre occasioni sono state segnate complessivamente più di tre reti: normale che l’Under, a 1,47, si faccia preferire di molto all’Over, offerto a 2,50.

Nell’ultimo Europeo, l’Italia chiuse la sfida con la Svizzera con la porta inviolata: un altro clean sheet di Donnarumma è dato a 2,45.I dettagli spesso fanno la differenza nelle gare da dentro o fuori: un gol dalla panchina, a 2,25; una chiamata del VAR, a 3,00, ma anche un calcio di rigore offerto a 2,75.  Se Donnarumma, e buona parte della difesa a cominciare da Calafiori, assente per squalifica, e Bastoni, sono stati i valori aggiunti nella fase a gironi, è normale che dagli ottavi in poi ci si aspetta un salto di qualità degli altri reparti.

A cominciare dall’attacco dove Gianluca Scamacca e Mateo Retegui, entrambi offerti a 4,00 per entrare nel tabellino dei marcatori, cercano la prima rete nella competizione.Ci proverà anche Federico Chiesa a essere protagonista, gol o assist a 2,70, mentre Davide Frattesi sogna di dare un dispiacere all’amico e compagno di squadra Sommer: la rete del centrocampista dell’Inter pagherebbe 6 volte la posta.

La Svizzera, che presenta una folta pattuglia di giocatori che militano in Serie A, ha in Breel Embolo, velocissima ala del Monaco, a segno a 4,50, e Dan Ndoye, esterno del Bologna protagonista anche lui con gol o assist a 3,50, i due giocatori di maggior peso offensivo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

L’Italia cerca con la Svizzera il passaggio ai quarti di Euro 2024 con l’obiettivo di vendicare anche l’eliminazione dai mondiali

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L’Italia si prepara ad affrontare la Svizzera negli ottavi di finale di Euro 2024, una partita che si preannuncia ricca di emozioni e tensione. La sfida sarà ospitata all’Olympiastadion di Berlino domani, sabato 29 giugno alle ore 18:00.

Lo stadio di Berlino ricorda i fasti di 18 anni quando l’Italia di Lippi riuscì a laurearsi campione del mondo.

Precedenti tra Svizzera e Italia

L’avversario invece ricorda precedenti meno belli ed esaltanti: nel 2021 proprio la Svizzera pareggiando con l’Italia a Roma la condannò a non qualificarsi per i mondiali del 2022 (secondo mondiale consecutivo visto in tv dagli azzurri n.d.a.).

La Svizzera e l’Italia si sono affrontate 58 volte nella loro storia, con 28 vittorie per l’Italia, 18 per la Svizzera e 12 pareggi.

Pronostici:

La partita è molto equilibrata e difficile da pronosticare. L’Italia ha un leggero vantaggio sulla carta, ma la Svizzera ha dimostrato di essere una squadra molto solida e difficile da battere. Ha terminato la fase a girone al primo posto e questo la dice lunga sulle qualità espresse quest’anno.

Probabili formazioni per Svizzera – Italia

In attacco, Federico Chiesa è favorito per tornare titolare sulla fascia destra dopo la gara con la Croazia che lo ha visto entrare nel secondo tempo. Al suo fianco potrebbe esserci Gianluca Scamacca, con Davide Zaccagni pronto a subentrare a gara in corso.

In difesa, la squalifica di Matteo Calafiori apre un ballottaggio tra Armando Buongiorno e Riccardo Mancini, con Federico Gatti terza opzione.

A centrocampo, Jorginho sembra in vantaggio su Nicolò Fagioli per affiancare Nicolò Barella.

Per la Svizzera, il CT Murat Yakin dovrebbe confermare il consueto 3-4-2-1 con Yann Sommer in porta, difesa a tre composta da Schar, Akanji e Rodriguez, Moussa Ndoye e Granit Xhaka in mediana, Remo Freuler e Fabian Rieder sulle fasce, Aebischer e Ruben Vargas a supporto di Breel Embolo in attacco.

Formazione ipotizzata per la Svizzera:

Sommer; Schär, Akanji, Rodriguez; Ndoye, Xhaka, Freuler, Rieder; Aebischer, Embolo, Vargas. CT Yakin

Formazione ipotizzata per l’Italia:

Donnarumma; Darmian, Mancini, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Dimarco; Chiesa, Pellegrini; Scamacca.

Tuttavia, queste sono solo ipotesi e le scelte finali dei due commissari tecnici potrebbero sorprendere.

Non mancheranno sicuramente i colpi di scena in questa sfida tra Italia e Svizzera. Appuntamento a domani per scoprire chi si qualificherà per i quarti di finale di Euro 2024!

Bollette, Altroconsumo seleziona provider offerte più vantaggiose luce e gas

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(Adnkronos) – Entra nel vivo l’ottava edizione di Abbassa la Bolletta, il gruppo d’acquisto di Altroconsumo, che propone offerte di libero mercato che mirano ad essere economiche e consumer friendly, garantendo una verifica delle condizioni contrattuali per affinare la qualità dei fornitori selezionati.Condizioni essenziali per partecipare all’asta al ribasso erano una buona qualità del servizio, valutata da Altroconsumo, e la capacità di fornire energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili.

Altroconsumo ha così selezionato, in base alla convenienza di prezzo, i 4 vincitori dell’edizione 2024 di Abbassa la bolletta per le diverse categorie previste.Si tratta rispettivamente di Octopus (energia elettrica – offerta a prezzo fisso); Dolomiti Energia (Energia elettrica – offerta a prezzo variabile); Iren Gase e Luce (Gas – offerta a prezzo fisso); Engie (Gas – offerta a prezzo variabile).

Tutti i consumatori interessati potranno aderire gratuitamente al gruppo d’acquisto e godere delle tariffe vantaggiose ed esclusive contrattate da Altroconsumo.Per i soci, poi, è previsto un ulteriore bonus di 16 o 32euro a seconda che si attivino una o 2 forniture, a patto di non essere già clienti del provider. Abbassa la Bolletta – ricorda l’associazione – comporta una serie di vantaggi esclusivi in quanto è conveniente e semplice.

Conveniente, perché con le offerte selezionate la stima della spesa annua è attualmente tra le più vantaggiose del mercato.Semplice, perché si adatta alle esigenze di ciascuno, consentendo di attivare e gestire tutto via web.  Le offerte, indipendenti le une dalle altre, si potranno sottoscrivere a seconda delle proprie preferenze e del risparmio (verificabile sulla piattaforma di registrazione) che permettono di ottenere; gli aderenti, quindi, potranno sottoscrivere, sia una fornitura per luce e una per gas, oppure solo una delle due e potranno scegliere tra prezzo fisso per 12 mesi e prezzo variabile, indicizzato al mercato all’ingrosso. L’offerta luce, inoltre, è anche monoraria, consentendo così una maggiore tranquillità nei consumi durante tutti i giorni della settimana e in tutte le fasce orarie.

Analizzando in dettaglio la convenienza delle offerte vincitrici, per la fornitura elettrica, le offerte che si sono aggiudicate quest’edizione di Abbassa al Bolletta offrono condizioni economiche molto competitive rispetto al resto del mercato. Considerando il consumo medio di una famiglia di 3 – 4 persone, pari a 2.700 kWh annui, le due offerte aggiudicatarie delle categorie “energia elettrica” si posizionano tra le prime cinque del mercato, a poca distanza dalla più economica.Per quanto riguarda il mercato del gas, considerando un consumo medio annuo di 1.400 metri cubi con riscaldamento autonomo, si nota l’ottima performance dell’offerta aggiudicataria della categoria “Gas – prezzo variabile”, che risulta in questo momento la più conveniente sul mercato. Nel dettaglio, l’offerta a prezzo fisso per energia elettrica registra un risparmio pari a 75 euro annui, calcolato rispetto alla media del mercato e considerando il consumo medio di una famiglia di 3-4 persone descritto in precedenza.

Con lo stesso criterio è stato valutato il risparmio dell’offerta vincitrice nella categoria Energia elettrica- prezzo variabile: l’ammontare, in questo caso, è pari a 95 euro annui. Per quanto riguarda le forniture di gas, l’offerta a prezzo fisso registra un risparmio di circa 25 euro l’anno rispetto alla media del mercato e considerando il consumo medio di un’abitazione con riscaldamento autonomo, pari a 1.400 metri cubi annui. È, infine, di circa 200 euro annui il risparmio medio registrato dall’offerta a prezzo variabile. Ognuno potrà scegliere secondo le proprie preferenze: con l’offerta a prezzo variabile il risparmio in questo momento è maggiore, ma si deve considerare la variabilità del prezzo della componente energia, che varia di mese in mese. È stabile, invece, la componente energia delle offerte a prezzo fisso, che, d’altra parte, in questo momento fornisce delle previsioni di risparmio inferiori.Allo stato attuale, quindi, sommando i risparmi ottenibili su entrambe le forniture, mediamente si può risparmiare fino a circa 300 euro all’anno sulle bollette di luce e gas. Abbassa la bolletta è un servizio sicuro poiché le condizioni generali di fornitura sono state verificate dagli esperti di Altroconsumo e il consumatore può sempre contare sull’assistenza dell’Organizzazione.

Inoltre, è sostenibile perché l’offerta luce è GREEN, garantita da fonti rinnovabili al 100%.La registrazione è gratuita e aperta a tutti (sia a chi è in regime di maggior tutela, sia a chi è già nel mercato libero): grazie all’inserimento dei propri dati di consumo è possibile verificare quanto si potrà effettivamente risparmiare in bolletta e, una volta valutate senza impegno le offerte, sarà possibile decidere se aderire al gruppo di acquisto, con il supporto costante di Altroconsumo.

Con la nuova edizione di Abbassa la Bolletta – che fino ad oggi ha permesso a più di 500.000 famiglie di risparmiare 250 euro in media all’anno – continua, dunque, l’impegno di Altroconsumo per la tutela dei consumatori e la difesa del potere di acquisto delle famiglie italiane.E per chi non trovasse l’offerta adatta ai propri consumi è sempre disponibile il comparatore di Altroconsumo. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Teatro Parioli di Roma, Massimiliano Bruno nuovo direttore

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(Adnkronos) – E’ Massimiliano Bruno il nuovo direttore del Teatro Parioli di Roma. “Prendere in mano la direzione dello storico teatro romano significa fare un salto nel passato, ma contemporaneamente nel presente – ha dichiarato Bruno nella conferenza stampa di presentazione della nuova stagione teatrale -.Ho debuttato 25 anni fa proprio al Parioli con Paola Cortellesi e più volte sono stato ospite del Maurizio Costanzo Show.

Il mio legame con questo spazio è molto, molto forte”. “La mission del Parioli Costanzo è la commedia, mission che ho fatto mia anche nel mio percorso teatrale e cinematografico- ha aggiunto-.Il mio obiettivo oggi è portare i giovani a teatro”.

La stagione inaugura il 30 ottobre con ‘Buongiorno Papà’ di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo, protagonista Raoul Bova. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Estate, indagine YouTrend: “Cresce del 6% numero italiani in vacanza”

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(Adnkronos) –
Torna la voglia degli italiani di partire per le vacanze.Cresce del 6% il numero di quanti hanno deciso di andare in ferie quest’estate: il 68% è certo di fare una vacanza, contro il 62% dello scorso anno.

A sorpresa cala il mare dal 67% al 45% e ne beneficiano le altre destinazioni: città d’arte in crescita dal 6% al 19%, montagna dal 15% al 18%, laghi dal 3% all’8% e campagna dal 4% al 7%. È questo il primo dato che emerge dalla quinta edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da ‘YouTrend’ per conto di Wonderful Italy, azienda leader in Italia nella gestione di case vacanza.  AUMENTANO ITALIANI CHE SCELGONO L’ESTERO – Nell’estate 2024 continua ad aumentare anche la quota di italiani che sceglie l’estero al posto dell’Italia.Nel 2022, primo anno post-pandemia, la percentuale era salita al 12% e nel 2023 ha segnato un ulteriore salto in avanti al 18%.

Quest’anno, addirittura, il 21% degli intervistati andrà in vacanza oltre confine.Anche chi resta in Italia torna a preferire le destinazioni più lontane rispetto al luogo di residenza.

Negli ultimi anni le destinazioni di prossimità erano state preferite come effetto della situazione economica in atto, si pensi al rincaro dei carburanti nell’estate 2022.Quest’anno, al contrario, sale dal 27% al 32% chi si sposterà fino a 500 km e dal 28% al 37% chi farà più di 500 km.  SU RINUNCIA ALLE FERIE PESANO PROBLEMI ECONOMICI – Sulla scelta di rinunciare alle ferie estive, invece, pesano i problemi economici, segnalati dal 13% degli intervistati, in calo rispetto al 2023, quando il 16% era rimasto a casa per ragioni economiche.

Dopo l’estate da record del 2021 con il 71% di italiani intenzionati a partire per le ferie estive, si erano infatti registrati due anni di progressiva flessione (65% nel 2022 e 62% nel 2023) dovuti essenzialmente allo scoppio del conflitto russo-ucraino e al conseguente rialzo dei prezzi spinto dal rincaro delle fonti di energia e dall’inflazione.Quest’anno il 66% degli intervistati ha dichiarato che il rincaro dei prezzi influisce sulla scelta di andare in vacanza, mentre nel 2023 era il 70%.

Altri fattori economici come l’aumento dei tassi di interesse su mutui e prestiti hanno ripercussioni per il 62% dei casi, in calo di 3 punti dall’anno scorso.Le preoccupazioni relative al lavoro e ai cambiamenti climatici pesano rispettivamente per il 33% e per il 31% delle persone.  “Questa ricerca, nata nel 2020 per analizzare gli effetti della pandemia sulle tendenze degli italiani in tema di vacanze, è arrivata alla quinta edizione e ogni anno fotografa un diverso trend.

A differenza delle ultime due estati, nel 2024 si registra un ritrovato ottimismo con più italiani pronti a partire e una minore preoccupazione per i temi economici, circostanza coerente con il tasso di inflazione sceso di 7 punti in due anni”, ha dichiarato Michele Ridolfo, Ceo e co-founder di Wonderful Italy. ALBERGHI E CASE VACANZE SISTEMAZIONI PREFERITE – Sempre ai vertici delle preferenze le sistemazioni in albergo e nelle case vacanza, quest’ultime preferite da 1 italiano su 3, al primo posto nella fascia under 35 e tra gli over 54 anni.Gli hotel resistono, invece, nella fascia 35-54 anni.

Chi preferisce le case vacanza lo fa soprattutto per avere i comfort di una vera casa (23%) e per i maggiori spazi a disposizione (21%).Stessa percentuale anche i motivi economici, seguiti dalla maggiore privacy (17%) e dalla disponibilità di una cucina (16%).  Visto il dibattito dell’ultimo anno sugli affitti brevi, Wonderful Italy e YouTrend hanno chiesto un parere su questa forma di alloggio direttamente ai turisti.

Alla domanda se gli affitti brevi portino un beneficio alle destinazioni scelte per le vacanze, il 65% degli intervistati ha risposto in modo affermativo.Il 22% non aveva un’idea precisa e solo il rimanente 13% ha espresso una opinione negativa.

Le motivazioni da parte di chi ha espresso parere positivo risiedono nella ricaduta economica per il territorio (63%), seguita dallo sfruttamento di seconde case che magari rimarrebbero inutilizzate (21%) e dalla pubblicità del territorio che deriva da un maggiore afflusso di turisti.Secondo Ridolfo, “i dati dimostrano che le case vacanza e gli alberghi si rivolgono a due mercati differenti.

Chi preferisce un albergo, difficilmente sceglie una casa.E viceversa.

La ricerca di quest’anno ribalta anche alcune convinzioni.Le case vacanze, tradizionalmente associate al target dei trentenni, guadagnano la prima posizione anche per i senior.

Ormai la casa vacanza non è più un’alternativa economica dell’albergo, ma costituisce un settore strutturato, attrattivo per tutte le fasce di età”. —turismowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Premio Tenco, la Crusca sta con Piotta: “Labile il confine tra italiano e romano”

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(Adnkronos) –
Stabilire i confini che separano il dialetto romano dall’italiano è difficile dal momento che il romanesco rispetto alla lingua italiana “si trova in una posizione di continuum, cioè non c’è un salto tra lingua e dialetto”.A parlare all’Adnkronos è il presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille, docente di Linguistica italiana all’Università Roma Tre, a proposito della querelle aperta dal rapper romano Piotta dopo che il suo album ‘Na notte infame’ è stato escluso dalla cinquina del premio Tenco perché “i testi dell’opera non sono scritti e cantati per oltre il 50% in alcun dialetto o lingua minoritaria”.

In questo caso – sostiene D’Achille, che nella sua attività di ricerca si è occupato dei dialetti e in particolare di quello romano pubblicando tra l’altro il ‘Vocabolario del romanesco contemporaneo’ insieme a Claudio Giovanardi – “darei ragione a Piotta.Il dialetto romano, infatti, ha delle strutture più vicine all’italiano e ha assunto una toscanizzazione nel Cinquecento”, sottolinea D’Achille che osserva: “Il Club Tenco ha utilizzato un criterio che, probabilmente, nel caso del romanesco andava temperato”. “Nel Belli – argomenta il presidente della Crusca – l’aspetto dialettale era dovuto alla grafia che lui dialettizzava molto.

In molte situazioni, ad esempio, la doppia ‘zeta’ come pronuncia era tipica anche dell’italiano.Bisogna vedere come vengono scritti i testi delle canzoni ma – ribadisce – darei ragione a Piotta, perchè stabilire la percentuale del romanesco e dell’italiano è molto difficile”.

Tanto più “perché molti elementi romani sono stati acquisiti dall’italiano.E’ difficile dire se una parola è romana perché anche l’italiano se ne è appropriato.

Troviamo la parola ‘ammazza’ anche nei dizionari italiani, però non c’è dubbio che sia una parola originariamente locale.I confini tra l’italiano e il romano sono molto esigui perché c’è un continuo passaggio dall’uno altro.

E’ soltanto nell’ambito dell’effettiva pronuncia che percepiamo la romanità”, conclude il linguista.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Monsignor Viganò accusato di scisma, nuovo j’accuse contro il Papa

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(Adnkronos) – Mons.Carlo Maria Viganò, l’ex nunzio in Usa accusato dal dicastero per la Dottrina della Fede di scisma, nel giorno in cui dovrebbe presentarsi per difendersi davanti all’ex Sant’Uffizio, in una lunghissima nota che è un j’accuse, torna a chiedere le dimissioni del Papa muovendo accuse durissime. “Ho deciso di rendere pubblica questa mia dichiarazione, alla quale unisco una denuncia dei miei accusatori, del loro ‘concilio’ e del loro ‘papa’.

Prego i Santi Apostoli Pietro e Paolo, che hanno consacrato la terra dell’Alma Urbe con il proprio sangue, di intercedere presso il trono della Maestà divina, affinché ottengano alla Santa Chiesa di essere finalmente liberata dall’assedio che la eclissa e dagli usurpatori che la umiliano, facendo della Domina gentium la serva del piano anticristico del Nuovo Ordine Mondiale”, scrive Viganò nel suo j’accuse.  L’ex nunzio, come ha spiegato all’Adnkronos il canonista don Davide Cito, sarà comunque giudicato, con un avvocato di ufficio, e rischia le dimissioni dallo stato clericale. “La mia non è una difesa personale, ma della Santa Chiesa di Cristo, nella quale sono stato costituito Vescovo e Successore degli Apostoli, con il preciso mandato di custodire il Deposito della Fede e di predicare la Parola, insistere opportune importune, riprendere, rimproverare, esortare con ogni pazienza e dottrina.Respingo con forza l’accusa di aver lacerato la veste del Salvatore e di essermi sottratto alla suprema Autorità del Vicario di Cristo: per separarmi dalla comunione ecclesiale con Jorge Mario Bergoglio, dovrei essere stato prima in comunione con lui, cosa che non è possibile dal momento che lo stesso Bergoglio – sostiene Viganò – non può esser considerato membro della Chiesa, a causa delle sue molteplici eresie e della sua manifesta alienità ed incompatibilità con il ruolo che invalidamente ed illecitamente ricopre”.  Viganò nel suo lungo j’accuse rispolvera argomentazioni che sostiene da tempo che lo hanno portato ad essere accusato di scisma.

Già nel 2018 pubblicò una lettera nella quale chiedeva le dimissioni del Papa accusandolo di avere coperto il cardinale Theodore Mc Carrick, colpevole di abusi su alcuni seminaristi.Scrive Viganò nella nota: “Affronto questa prova con la determinazione che mi viene dal sapere di non avere alcun motivo per considerarmi separato dalla comunione con la Santa Chiesa e col Papato che ho sempre servito con filiale devozione e fedeltà”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Unicamillus premiata con quota maggiore di fondi Pnrr per attività formative transnazionali

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(Adnkronos) – Dei fondi erogati dall’Unione Europea, che sono stati messi a bando dal Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nell’ambito della Missione 4, Componente 1, Investimento 3.4 , sotto-investimento T4 ‘Iniziative Transnazionali in materia di istruzione’ – NextGenerationEU, UniCamillus ha ottenuto il sostegno più ampio nella misura di 1.264.954 euro e il progetto nel complesso è stato finanziato per 2.467.099,00 euro.  Al medesimo bando hanno partecipato, tra le altre, molte eccellenze accademiche italiane come la Scuola Normale Superiore di Pisa (565.666 euro), il Campus Biomedico di Roma (732.111 euro), la Ca’ Foscari di Venezia (309.470 euro), l’Università di Bologna (396.255 euro), l’Università Cattolica del Sacro Cuore (553.954 euro), che hanno presentato anch’esse ottimi progetti.Il programma, che coinvolge anche l’Università di Chieti-Pescara e l’Università di Foggia, prevede la creazione di corsi di Laurea in Infermieristica in Camerun, Fisioterapia e Ortopedia in Somalia e Psicologia in Etiopia. È incluso, inoltre, lo sviluppo di un Laboratorio ortopedico biorobotico a Roma, che rappresenterà un importante fattore di ulteriore sviluppo e attrattiva per i corsi di fisioterapia e per la specializzazione in ortopedia di UniCamillus. “Si tratta di un risultato straordinario – dichiara il Rettore, Gianni Profita – È senza dubbio un riconoscimento alla validità e alla qualità del lavoro che svolgiamo tutti i giorni in UniCamillus.

Il fatto che ci sia stato assegnato questo importante finanziamento è però anche un motivo di grande responsabilità, che ci sprona a portare avanti al meglio il nostro percorso di crescita a vocazione internazionale.Il merito principale va comunque al Prof.

Emiliano Maiani, Delegato alla Ricerca di UniCamillus, alla Prof.ssa Barbara Tavazzi, per il suo lavoro di revisione critica del progetto e ad Alessandra Pollio, Grant Officer del nostro Ateneo che ha supportato in modo puntuale le procedure necessarie a partecipare al bando e a raggiungere questo notevolissimo traguardo”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Shock anafilattico, via libera Ema a primo spray nasale di adrenalina

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(Adnkronos) – Disco verde dell’Ema al primo spray nasale di adrenalina contro lo shock anafilattico potenzialmente mortale negli allergici gravi.Il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato di concedere l’autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) in Ue per Eurneffy* a base di epinefrina.

Un’alternativa alle formulazioni iniettabili per il trattamento di emergenza dell’anafilassi, la forma più pericolosa di reazione allergica.  Secondo l’Accademia europea di allergia e immunologia clinica (Eaaci) – ricorda l’Ema – l’allergia è la malattia cronica più diffusa in Europa, con 150 milioni di persone colpite nel 2015.Circa il 20% degli allergici più gravi vive ogni giorno nella paura di uno shock anafilattico fatale.

L’anafilassi può insorgere improvvisamente entro pochi minuti dall’esposizione a un allergene, il più delle volte contenuto nei cibi o nei farmaci, o veicolato da punture di insetti.Il ritardo nella diagnosi e nel trattamento può causare ostruzione delle vie aeree o collasso cardiovascolare, fino al decesso. 
La somministrazione di epinefrina, nota anche come adrenalina – illustra l’ente regolatorio Ue – diminuisce la reazione anafilattica.

Questa sostanza si lega a specifici recettori, detti adrenergici, riducendo nei vasi sanguigni l’allargamento e la permeabilità prodotti dall’istamina rilasciata durante la risposta a un allergene.L’adrenalina rilassa inoltre la muscolatura liscia dei polmoni.

Il trattamento, pertanto, migliora il flusso sanguigno e la respirazione.Sebbene gli autoiniettori di epinefrina abbiano dimostrato di essere altamente efficaci se utilizzati correttamente, a volte la terapia di emergenza viene ritardata o non somministrata per diversi fattori, dalla paura dell’ago alla scarsa trasportabilità, al timore che persone senza formazione medica possano praticare l’iniezione.

L’adrenalina spray nasale offre un ‘piano B’ più agevole: viene assorbita rapidamente dalla mucosa nasale, distribuendosi nell’organismo. Per ragioni etiche e pratiche – spiega l’Ema – non è stato possibile condurre studi clinici controllati sull’efficacia di Eurneffy in persone con una grave reazione allergica in corso, ma sono disponibili ampie informazioni sull’uso dell’adrenalina contro l’allergia grave e la sostanza rappresenta attualmente il trattamento standard per l’anafilassi.  
L’efficacia e la sicurezza di Eurneffy sono state valutate su 537 persone sane dai 19 ai 55 anni, arruolate in 14 trial clinici.Questi studi hanno confrontato Eurneffy con farmaci che prevedevano l’iniezione intramuscolare di epinefrina, analizzando la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, nonché il modo in cui il principio attivo viene assorbito, modificato ed eliminato dall’organismo.

Gli effetti organici dell’adrenalina somministrata via spray nasale sono risultati paragonabili a quelli delle iniezioni tradizionali.Per Eurneffy non sono stati segnalati eventi avversi significativi; i più comuni erano simili a quelli sperimentati con le iniezioni (come nausea, mal di testa, irritazione della gola e vertigini), ma includevano anche disturbi nasali e naso che cola. Il Chmp ha raccomandato anche specifiche misure per scongiurare il rischio di un utilizzo inappropriato del dispositivo spray, fra cui video formativi e altri materiali educativi digitali rivolti a pazienti e operatori.

Per questi gruppi sarà disponibile anche un modello di Eurneffy a scopo didattico, che permette di simulare il corretto impiego dello spray.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Virus sinciziale, via libera Ema a vaccino a mRna per over 60

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(Adnkronos) – Via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema al primo vaccino a mRna mirato a un patogeno non Covid, diverso da Sars-CoV-2.Il Comitato tecnico per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’ente regolatorio Ue ha dato l’ok a mResvia contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv).

Il panel ha espresso parere positivo all’uso del vaccino negli adulti di età pari o superiore a 60 anni, per la prevenzione della malattia del tratto respiratorio inferiore e della malattia respiratoria acuta da Rsv.  Il virus respiratorio sinciziale – ricorda l’Ema – è un patogeno comune che solitamente dà sintomi lievi, simili al raffreddore, ma può comportare gravi conseguenze negli anziani.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Virus Chikungunya, Ue autorizza primo vaccino

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(Adnkronos) – La Commissione Europea ha autorizzato oggi il primo vaccino contro il virus della Chikungunya, malattia trasmessa da zanzare infette.Il vaccino Ixchiq, prodotto da Valneva, è destinato alle persone con almeno 18 anni di età.

La Chikungunya non è endemica nell’Ue, ma il cambiamento climatico ha causato un aumento della presenza di zanzare potenziali vettori del virus, in particolare la Aedes Albopictus e la Aedes Aegypti. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)