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Castellammare di Stabia
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Tonin è un nuovo attaccante della Juve Stabia: firmato un biennale

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Riccardo Tonin, ex attaccante del Foggia classe 2001 nelle ultime due stagioni al Foggia e formatosi calcisticamente nelle giovanili del Milan, è ufficialmente un nuovo attaccante della Juve Stabia: ha firmato con le Vespe un contratto che lo legherà alla Juve Stabia fino al 30 giugno 2026.La notizia dell’arrivo di Tonin era nell’aria da tempo.

La Juve Stabia era da diversi mesi sul calciatore e a conferma di ciò la nostra redazione lo dava come un acquisto quasi del tutto certo già lo scorso 10 maggio.

Il comunicato ufficiale sull’acquisto di Riccardo Tonin che sarà della Juve Stabia fino al 30 giugno 2026.

“La S.S.Juve Stabia comunica di aver raggiunto l’accordo per l’acquisizione delle prestazioni sportive, a titolo definitivo, dell’attaccante Riccardo Tonin, classe ’01, fino al 30 giugno 2026.

Il calciatore, nativo di Arzignano, è cresciuto calcisticamente nel Milan e ha vestito le maglie di Cesena e Foggia.

S.S.

Juve Stabia 1907″. 

La carriera di Riccardo Tonin prima di approdare alla Juve Stabia.

Riccardo Tonin, nato il 30 gennaio 2001 ad Arzignano in provincia di Vicenza, si forma calcisticamente nelle giovanili del Milan.Sei anni nel vivaio rossonero prima delle esperienze in Lega Pro con Cesena, Monterosi e Foggia.

Negli Allievi Nazionali del Milan, Tonin, punta centrale di piede destro, mette a segno 14 reti che lo impongono all’attenzione generale e che gli valgono prima la convocazione nella nazionale Under 17 e poi il salto nella Primavera del Milan.Tonin attira anche l’attenzione di mister Stefano Pioli che il 10 marzo del 2021 lo convoca per la prima volta ufficialmente per la trasferta di Europa League contro il Manchester United.

Nell’estate del 2021 il passaggio in prestito al Cesena dove trova molta fiducia da parte dell’allenatore William Viali che lo porta ad avere ben 24 presenze in Lega Pro.L’anno successivo il distacco definitivo dal Milan e l’acquisto da parte del Foggia dove trova Cudin alla guida tecnica.

L’esperienza non sarà delle migliori anche se inizialmente il ragazzo si mette in mostra portando anche diversi punti pesanti al Foggia.A gennaio del 2023 la parentesi di sei mesi al Monterosi Tuscia dove gioca con grande continuità.

Nell’ultima stagione Tonin torna al Foggia dove si mette ancora in mostra con 33 presenze caratterizzate da 5 reti e 6 assist che lo portano ad essere interessato da squadre di cadetteria.Ma sarà la Juve Stabia a spuntarla su tutte.

Donna uccisa a Roma, l’ex dell’omicida: “Voleva ammazzarsi, l’ho convinto a costituirsi”

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(Adnkronos) – "Gianluca mi ha telefonato poco dopo le 14.Biascicava, mi ha detto ‘le ho sparato’ e quando ho capito ho pensato di essere finita in un incubo”.

A parlare all’Adnkronos è Debora Notari, ex compagna di Gianluca Molinaro, l’operatore socio sanitario reo confesso dell’omicidio di Manuela Petrangeli, fisioterapista 51enne. È stata la ex, anche lei operatrice socio sanitaria e madre della prima figlia dell’uomo, a convincere Molinaro a costituirsi alla stazione dei carabinieri di Casalotti.E qui, davanti alla Smart con la quale l’uomo ha raggiunto la vittima prima, in via degli Orseolo, e la caserma poi, racconta: “L’ho convinto io a venire dai carabinieri, lui voleva ammazzarsi.

Ma ora non so che fare, mia figlia non sa niente, con lui aveva rapporti non buoni, ma un conto è un padre str… che non paga gli alimenti, un altro un padre assassino”. “Quando ha squillato il telefono e ho visto che era lui, ho creduto avesse discusso con nostra figlia – continua Debora – Anche noi avevamo pessimi rapporti, lo denunciai per maltrattamenti quando nostra figlia andava alle elementari, mi picchiava e lo feci arrestare.Poi però, dopo un paio di mesi in carcere, aveva fatto dei percorsi.

Io sapevo che con questa donna si era lasciato ormai tre anni fa”.  E poi la telefonata: “Ho risposto e lui era ubriaco, biascicava – dice Debora – Mi ha detto che aveva sparato, che l’aveva uccisa.Non capivo, non ci volevo credere.

Non riuscivo ad alzarmi.Quindi gli ho chiesto dove fosse, ha detto che era in macchina a Selva Candida, che voleva ammazzarsi.

Ma io sapevo che non lo avrebbe mai fatto.A quel punto ho fatto quello che avrebbero fatto tutti: gli ho detto di andare dai carabinieri, che tutto si sarebbe risolto, che tanto lo avrebbero preso e che sarei andata a trovarlo con nostra figlia, anche se non lo pensavo.

Non so nemmeno come ho fatto a convincerlo, ma ci sono riuscita.L’ho tenuto al telefono per tutto il tempo, fino a quando non è arrivato dai carabinieri e mi ha chiesto ‘Che ci faccio col fucile?’.

Voleva portarselo dietro.Gli ho detto di lasciarlo in macchina e ho attaccato solo quando mi ha passato un carabiniere e ho capito che ce l’avevo fatta”. “Mi tremavano le gambe.

Potevo esserci io lì, ho pensato – va avanti Debora – Forse la famiglia di lei aveva sottovalutato il suo passato.Adesso riesco solo a pensare a quella povera creatura rimasta sola”. (di Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Wimbledon, Musetti vince derby con Darderi e va al terzo turno

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(Adnkronos) – Lorenzo Musetti avanza al terzo turno di Wimbledon 2024, terza prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento sui campi in erba dell'All England Lawn Tennis and Croquet club di Londra.Oggi il 22enne azzurro, numero 25 del mondo e del seeding, vince il derby con il coetaneo e connazionale Luciano Darderi, numero 37 del ranking Atp, con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-7 (5-7), 6-4, 6-4 in tre ore e 49 minuti.  Avanti anche Novak Djokovic.

Il serbo, numero 2 del mondo e seconda testa di serie, supera l'inglese Jacob Fearnley, numero 277 del ranking Atp e in tabellone grazie ad una wild-card, con il punteggio di 6-3, 6-4, 5-7, 7-5 dopo tre ore di partita. Si ritira invece Hubert Hurkacz.Il polacco, testa di serie numero 7 e recente finalista a Halle contro Jannik Sinner, lascia il campo per un problema al ginocchio alla fine del quarto set contro il francese Arthur Fils sul punteggio di 6-7 (2-7), 4-6, 6-2, 6-6 (8-9). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli, ecco il calendario: si inizia col Verona. Alla 5^ la Juventus

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E’ tutto pronto per l’inizio della nuova Serie A, nella giornata di oggi giovedì 4 luglio, è stato ufficialmente svelato il calendario: diamo uno sguardo, in particolare, a quello del Napoli.Gli azzurri di Conte inizieranno al Bentegodi contro il Verona.

Proprio contro l’Hellas ci fu la prima giornata degli azzurri di Spalletti nell’anno dello Scudetto.Per l’allenatore del Napoli non ci vorrà tanto per tornare a Torino: la sfida contro la Juventus all’Allianz Stadium si terrà infatti alla quinta giornata di campionato.

Un bel tour de force per gli azzurri sarà senza dubbio dalla 10^ alla 15^ giornata, quando il Napoli se la vedrà nell’ordine contro: Milan, Atalanta, Inter, Roma, Torino e Lazio.Ultima giornata contro il Cagliari.

Il calendario del Napoli

1^ giornata: Verona-Napoli

2^ giornata: Napoli-Bologna

3^ giornata: Napoli-Parma

4^ giornata: Cagliari-Napoli

5^ giornata: Juventus-Napoli

6^ giornata: Napoli-Monza

7^ giornata: Napoli-Como

8^ giornata: Empoli-Napoli

9^ giornata: Napoli-Lecce

10^ giornata: Milan-Napoli

11^ giornata: Napoli-Atalanta

12^ giornata: Inter-Napoli

13^ giornata: Napoli-Roma

14^ giornata: Torino-Napoli

15^ giornata: Napoli-Lazio

16^ giornata: Udinese-Napoli

17^ giornata: Genoa-Napoli

18^ giornata: Napoli-Venezia

19^ giornata: Fiorentina-Napoli

20^ giornata: Napoli-Verona

21^ giornata: Atalanta-Napoli

22^ giornata: Napoli-Juventus

23^ giornata: Roma-Napoli

24^ giornata: Napoli-Udinese

25^ giornata: Lazio-Napoli

26^ giornata: Como-Napoli

27^ giornata: Napoli-Inter

28^ giornata: Napoli-Fiorentina

29^ giornata: Venezia-Napoli

30^ giornata: Napoli-Milan

31^ giornata: Bologna-Napoli

32^ giornata: Napoli-Empoli

33^ giornata: Monza-Napoli

34^ giornata: Napoli-Torino

35^ giornata: Lecce-Napoli

36^ giornata: Napoli-Genoa

37^ giornata: Parma-Napoli

38^ giornata: Napoli-Cagliari

https://twitter.com/sscnapoli/status/1808863447355895898

Matteo Esposito rinnova con la Juve Stabia fino al 2026

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Matteo Esposito, la Juve Stabia prolunga il suo contratto fino a giugno 2026.Lo annuncia la SS Juve Stabia con un comunicato.

Ancora rinnovi per le vespe.Dopo le ultime ufficializzazioni,  arriva il prolungamento di contratto anche per Matteo Esposito, classe 2002,  fino al 30 giugno 2026.

Esposito, è cresciuto nel  settore giovanile della Juve Stabia.

La carriera di Matteo esposito, terzo portiere della Juve Stabia

Matteo Esposito, portiere della Juve Stabia, è nato il 6 agosto 2002 a Massa di Somma, piccolo comune in provincia di Napoli.Alto ben 193 cm, Esposito è un portiere longilineo, ma allo stesso tempo scattante e reattivo.

Cresciuto con il poster in camera del suo idolo, Marek Hamsik; dopo aver iniziato a calciare il pallone all’età di sei anni, Esposito cresce nelle giovanili delle Juve Stabia, dove rimane fino al 2020, quando si trasferisce in prestito al Savoia.Con gli oplontini colleziona 25 presenze subendo solo 14 reti.

Matteo Esposito vanta anche diverse convocazioni nelle nazionali di categoria.  La convocazione di qualche anno fa nella nazionale italiana Under 17 della Lega Pro lo ha portato ad effettuare uno stage con gli altri convocati delle varie società appartenenti alla stessa Lega Pro.

“Saracinesca” è il suo soprannome.

Matteo Esposito, appena sedicenne, è stato aggregato alla prima squadra della Juve Stabia e ha fatto il suo esordio in Serie C nell’ultima giornata di campionato 2018-2019 contro la Virtus Francavilla entrando, così, nella top 15 dei calciatori più giovani ad aver debuttato in serie C.Ancora tra i banchi di scuola inizia così la sua carriera nel calcio professionistico.

Ha avuto la fortuna di partecipare anche a due feste della promozione in serie B delle Vespe, nel 2019 e nella stagione appena trascorsa.Nel luglio 2021 Esposito, uno dei più importanti prodotti del settore giovanile degli ultimi anni delle vespe, approda a titolo temporaneo in Serie A alla Sampdoria.

I suoi risultati sono frutto di tanto sacrificio e della costante presenza di Amedeo Petrazzuolo, preparatore dei portieri, del responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi e del direttore Roberto Amodio.Nella stagione 2023-2024, Esposito ha giocato in due partite di Campionato, contro il Crotone  e contro la Virtus Francavilla.

Il comunicato della Juve Stabia sul rinnovo contrattuale di Mattia Esposito.

“La S.S.

Juve Stabia comunica di aver prolungato il contatto del portiere, classe ‘02, Matteo Esposito, fino al 30 giugno 2026.

Esposito, cresciuto nel nostro settore giovanile, proseguirà con noi il suo cammino.

S.S.Juve Stabia 1907″. 

Tour de France, Groenewegen vince la sesta tappa

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(Adnkronos) – Dylan Groenewegen vince in volata la sesta tappa del Tour de France, la Macon-Digione di 188 km.L'olandese del team Jayco AlUla si impone davanti al belga Jasper Philipsen (Alpecin Deceunick) e all'eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty).

Lo sloveno della Uae team Emirates Tadej Pogacar conserva la maglia gialla di leader con 45" di vantaggio sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick Step) e 50" sul danese Jonas Vingegaard (Visma lease a bike).Domani settima frazione, una cronometro individuale di 25 km con partenza da Nuits Saint Georges e arrivo a Gevrey Chambertin.  "Ieri ero molto deluso da me stesso, oggi sono uscito al momento giusto.

Mi sono tenuto in scia e ho fatto lo sprint che volevo" ha detto l'olandese Dylan Groenewegen. "Ho rallentato solo un attimo, poi con la scia sono riuscito a uscire dal lato sinistro, credo ci fosse Philipsen sul lato destro.Amo questi sprint, uno vicino all'altro, gomito a gomito fino alla fine.

Iero ero deluso, era la prima tappa in cui potevo fare lo sprint e l'ho mancato totalmente" conclude Groenewegen. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanità, Schillaci su carenza infermieri: “Puntare su specializzazioni universitarie”

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(Adnkronos) – "Il ministero della Salute riconosce pienamente il valore degli infermieri per la tenuta e lo sviluppo del Servizio sanitario nazionale.Lo dimostrano le misure che abbiamo adottato per migliorarne le condizioni di lavoro, penso all'abolizione del vincolo di esclusività e agli incentivi per quanti lavorano nei servizi d'emergenza.

Siamo consapevoli della grave carenza di infermieri nel nostro sistema sanitario, la stiamo affrontando con interventi urgenti come il reclutamento di personale dall'estero e anche grazie alle interlocuzioni costanti con la Fnopi stiamo valutando soluzioni a lungo e medio termine per sostenere gli infermieri che abbiamo in Italia e per migliorare il loro profilo professionale.Vogliamo infatti rendere più attrattiva questa importante professione non solo economicamente, ma anche con migliori e più certe prospettive di carriera.

Un passo fondamentale in questa direzione è l'evoluzione della professione infermieristica verso specializzazioni universitarie, per rispondere alle sfide del futuro e garantire un'assistenza sanitaria sempre più qualificata ed efficiente".  Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un videomessaggio inviato alla presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, e alla presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), Giovanna Iannantuoni, in occasione dell'incontro 'Sfide e opportunità della professione infermieristica', promosso oggi a Roma da Fnopi e Crui. "Guardiamo ai giovani ed è apprezzabile il video motivazionale realizzato da Fnopi – ha poi aggiunto Schillaci – per far conoscere ai ragazzi delle scuole superiori le opportunità offerte dalla professione infermieristica e per incoraggiarli a intraprendere questo percorso formativo e professionale.La giornata di oggi rappresenta un'occasione importante per un confronto istituzionale e costruttivo per delineare insieme le strategie per la professione infermieristica.

Sono certo che grazie alla collaborazione tra le istituzioni, la Fnopi e le università riusciremo a superare le criticità attuali e a valorizzare al meglio gli infermieri, patrimonio del nostro Servizio sanitario nazionale". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aviaria, virus attivo per ore su attrezzi da mungitura: “Rischio contagio”

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(Adnkronos) – I lavoratori degli allevamenti di bovini da latte in cui circola il virus dell'influenza aviaria H5N1 ad alta patogenigità (Hpai) "sono a rischio di infezione" non solo per contatto diretto con latte non pastorizzato, prodotto da mucche malate, ma anche "attraverso superfici contaminate durante il processo di mungitura".Su questo punto hanno raccolto "prove convincenti" Valerie Le Sage e colleghi del Centro ricerca vaccini dell'università di Pittsburgh, negli Usa.

Lo studio è pubblicato su 'Emerging Infectious Disease', rivista dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).  Alla luce dell'epidemia di virus Hpai-H5N1 nelle vacche da latte di diversi stati americani, con esperimenti in laboratorio gli autori hanno testato la persistenza dei virus dell'infuenza aviaria A(H5N1) e dell'influenza umana A(H1N1) sugli strumenti utilizzati per la mungitura.L'esame ha rilevato che "entrambi rimangono infettivi sui materiali delle attrezzature da mungitura per diverse ore", anche più di tre.

Risultati che evidenziano appunto "il rischio di trasmissione del virus H5N1 all'uomo da superfici contaminate durante la mungitura".E al di là dell'intensità dei sintomi – che nei 4 casi umani finora confermati ufficialmente dai Cdc come collegati all'epidemia di aviaria nei bovini sono stati lievi, quasi sempre confinati agli occhi – il timore è che "l'aumento delle infezioni umane da virus H5 potrebbe consentire ai virus stessi di adattarsi all'uomo, evolvendo all'interno del suo organismo, diventando capaci di trasmettersi da una persona all'altra". Da qui la raccomandazione: "Per ridurre la diffusione del virus H5N1 dalle vacche da latte all'uomo – avvertono gli scienziati – gli allevamenti dovrebbero implementare l'uso di dispositivi di protezione individuale come mascherine, visiere e altre protezioni per gli occhi tra i lavoratori durante la mungitura".

Una preoccupazione in più riguarda particolari rivestimenti in gomma usati nel processo di mungitura: "Contaminati potrebbero essere responsabili della diffusione del virus da animale ad animale, osservata nei bovini da latte.La sanificazione delle guaine dopo la mungitura di ogni mucca – suggeriscono i ricercatori – potrebbe ridurre la diffusione del virus tra gli animali e contribuire a frenare l'attuale epidemia". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanità, infermieri: “Contro carenza non basta reclutamento dall’estero”

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(Adnkronos) – "La carenza di infermieri è tema complesso, non esistono ricette semplici.E' ovvio che ad oggi con meno 65mila professionisti nel Ssn c'è la necessità di reclutare infermieri dall'estero.

Tuttavia, questa non è l'unica soluzione per arginare un fenomeno grave, se pensiamo che tra il 2023 e il 2033 ben 90mila infermieri raggiungeranno l'età della pensione e che ogni anno 500 abbandonano il nostro Paese per lavorare all'estero".Così all'Adnkronos Salute Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), in occasione dell'incontro 'Sfide e opportunità della professione infermieristica', organizzato oggi a Roma da Fnopi e Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane).

Un confronto istituzionale e un'occasione per illustrare le potenzialità della professione, le criticità persistenti e il ruolo cruciale rappresentato dalla formazione universitaria negli sviluppi futuri del sistema salute. All'emorragia di infermieri si aggiungono i dati allarmanti dei laureati in Scienze infermieristiche, "che ogni anno sono in media 12mila a fronte di 14mila uscite per età pensionabile – aggiunge Mangiacavalli – Quindi è necessaria e urgente un'evoluzione del percorso formativo universitario, con le specializzazioni, che speriamo sia presto realtà.Occorre creare condizioni per rendere la professione infermieristica attrattiva per i giovani, nella misura in cui i giovani possano riempire il proprio zaino di competenze ed evolversi in ambito lavorativo.

La formazione deve essere sempre più aderente ai dati epidemiologici e di sistema che ci dicono come si muove e si orienta il Paese".  Tra le tante richieste della Fnopi sul tavolo del ministero della Salute, c'è "il riconoscimento della professione infermieristica come professione usurante – sottolinea Mangiacavalli – perché adesso non lo è e per questo non ha neanche alcuni benefici di legge.Risultato?

La stragrande maggioranza degli infermieri non va in pensione per raggiunti limiti d'età, ma appena ne ha la possibilità.Ad oggi l'infermiere che entra nel Ssn svolge le stesse mansioni nelle stesse condizioni e con lo stesso stipendio per 40-45 anni: la sua posizione è identica fino a quando va in pensione, tolti alcuni scatti automatici legati alla contrattazione.

Con la specializzazione universitaria, invece, si può costruire una carriera diversa".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carenza infermieri, Iannantuoni (Crui): “Cambiare sentiment su professione”

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(Adnkronos) – "Bisogna cambiare il sentiment su professione infermieristica che è passione, cura, ma soprattutto è una professione moderna che si colloca perfettamente nell'idea dell'ospedale del futuro.Non si può parlare di ospedale del futuro senza riconoscere la professione infermieristica come parte fondante.

Dobbiamo far comprendere ai ragazzi delle superiori quanto sia stimolante e moderna, ma dobbiamo anche coinvolgere in questo discorso la politica.Il nuovo disegno del corso di laurea di Medicina e chirurgia non deve essere un nuovo colpo alle professioni sanitarie, per sminuirle".

Lo ha detto la presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), Giovanna Iannantuoni, intervendo da remoto all'incontro 'Sfide e opportunità della professione infermieristica', promosso oggi a Roma da Fnopi (Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche) e Crui. "Lavoriamo quindi insieme affinché questa professione venga riconosciuta per quella che è – ha poi concluso – affinché intercetti i giovani, ma anche le scelte della politica e i finanziamenti.Spero che questa sia la prima di numerose azioni comuni di impatto politico sui cui lavorare tutti insieme.

Potete contare sulla Crui e sulla sua presidente per portare avanti le vostre battaglie".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Castellammare di Stabia: Polizia Locale in servizio notturno nel weekend

Il Sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato nuove misure di sicurezza: Polizia Locale in servizio fino alle 2 di notte nel weekend.

Vicinanza: “Sicurezza in città, più Polizia Locale nel week end”

Nel cuore delle iniziative per migliorare la sicurezza urbana, il Sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato una serie di nuove misure che vedranno un incremento significativo della presenza della Polizia Locale nelle ore notturne durante il fine settimana.Questa decisione è stata presa in collaborazione con il Comandante della Polizia Municipale Antonio Vecchione, rispondendo alle crescenti richieste dei cittadini per un presidio più efficace nelle aree maggiormente frequentate della città.

Decisioni del Sindaco Luigi Vicinanza
Il Sindaco Luigi Vicinanza ha dichiarato che la sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta.

Con l’obiettivo di rendere Castellammare di Stabia una città sicura sia di giorno che di notte, è stata avviata una riorganizzazione del reparto sicurezza.

Motivazioni della Riorganizzazione
Richieste dei Cittadini La decisione nasce dalla necessità di rispondere a una serie di richieste da parte dei cittadini, che hanno espresso il bisogno di un presidio fisso lungo la Villa Comunale e in altre zone frequentate.
Aree di Intervento Prioritarie Le aree di intervento prioritario includono la Villa Comunale e i lidi balneari, zone dove la presenza della Polizia Locale è particolarmente richiesta per garantire ordine e sicurezza.

Nuovi Orari di Servizio della Polizia Locale

Dettagli degli Orari
A partire da questo weekend, gli agenti di Polizia Locale saranno in servizio fino alle 2 di notte ogni venerdì e sabato, e fino a mezzanotte la domenica.
Venerdì e Sabato: Fino alle 2 di Notte Questo nuovo orario garantirà una maggiore presenza della Polizia Locale nelle ore critiche del fine settimana, contribuendo a prevenire situazioni di disordine e a rassicurare i cittadini.
Domenica: Fino a Mezzanotte
La presenza degli agenti fino a mezzanotte la domenica assicura un controllo continuo anche nei giorni di maggiore affluenza nei luoghi pubblici.
Impatto sulla Sicurezza Urbana

Maggiore Presenza nelle Zone Frequentate

La Villa Comunale
La Villa Comunale, uno dei luoghi più frequentati della città, beneficerà di un presidio costante, migliorando la percezione di sicurezza tra i cittadini.
Gente Balneare Anche i lidi balneari saranno sotto stretta sorveglianza, con particolare attenzione al controllo del traffico e alla lotta contro i parcheggiatori abusivi.

Reazioni della Comunità

Opinioni dei Cittadini
I cittadini hanno accolto con favore queste misure, esprimendo sollievo per l’aumento della sicurezza e la speranza che questi interventi possano ridurre gli episodi di criminalità.
Aspettative e Preoccupazioni Tuttavia, alcuni esprimono preoccupazioni riguardo alla sostenibilità di queste misure nel lungo termine e all’efficacia del controllo nelle zone più problematiche.

Commenti del Comandante della Polizia Municipale Antonio Vecchione
Il Comandante Antonio Vecchione ha sottolineato l’importanza di queste nuove disposizioni, assicurando che la Polizia Municipale è pronta a rispondere alle esigenze della comunità con dedizione e professionalità.
Conclusione
In sintesi, le nuove misure adottate dal Sindaco Luigi Vicinanza rappresentano un passo significativo verso una maggiore sicurezza urbana.La presenza prolungata della Polizia Locale durante il fine settimana mira a garantire tranquillità e ordine pubblico, rispondendo alle esigenze dei cittadini.

La comunità di Castellammare di Stabia può guardare al futuro con maggiore fiducia, sapendo che la sicurezza è una priorità per l’amministrazione locale.

FAQ
Quali sono gli orari di servizio della Polizia Locale?
Gli agenti saranno in servizio fino alle 2 di notte ogni venerdì e sabato, e fino a mezzanotte la domenica.
Quali sono le aree maggiormente sorvegliate?
Le aree principali sono la Villa Comunale e i lidi balneari.
Come rispondono i cittadini a queste nuove misure?
I cittadini sono generalmente favorevoli, sebbene alcuni abbiano preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine.
Chi ha deciso queste nuove misure?
Le misure sono state decise dal Sindaco Luigi Vicinanza in collaborazione con il Comandante della Polizia Municipale Antonio Vecchione.
Qual è l’obiettivo principale di queste nuove disposizioni?
L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini, migliorando la qualità della vita a Castellammare di Stabia.

Roma, le colleghe della donna uccisa: “Mai avvisaglie o crisi, Manuela era tranquilla” – Video

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(Adnkronos) – Roma, 4 lug. (Adnkronos) "Era appena uscita dal lavoro, Manuela aveva appena attaccato col figlio, gli aveva detto ‘amore, adesso mamma viene a prenderti’, con una collega stava andando a riprendere la macchina quando l’ex compagno le si è accostato con la sua smart.L’ha prima colpita a un braccio, lei è corsa via, ha provato a ripararsi dietro a un’auto parcheggiata, ma poi lui ha mirato al petto e non c’è stato più nulla da fare”. È il racconto all’Adnkronos di due colleghe di Manuela Petrangeli, la fisioterapista 51enne uccisa a colpi di fucile dal suo ex in via degli Orseolo, davanti alla clinica Villa Sandra dove la vittima lavorava come fisioterapista. “Una donna davvero per bene, un’amica e una professionista – aggiunge Maria Cristina, collega di Manuela – Mai avremmo immaginato una cosa del genere perché mai ci aveva raccontato di liti o situazioni difficili.

Erano separati da circa tre anni, ma nessuna crisi. È solo l’ennesimo, terribile, femminicidio”. “Le avevano fatto da poco il contratto – aggiunge Maria Rita – Stamattina abbiamo preso il caffè insieme, finalmente era tranquilla”. (di Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Abuso d’ufficio, abrogato oggi il reato

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(Adnkronos) – Abrogato il reato d'abuso d'ufficio.L'aula della Camera ha approvato, infatti, oggi con 170 sì e 77 no l'articolo 1 del Ddl Nordio. "Il ministro Nordio sostiene che con l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio l'Italia correrà più velocemente" aveva sostenuto questa mattina sulle pagine del quotidiano La Stampa il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia prima che si pronunciasse l'aula della Camera. "Io non credo che abolire una norma posta a tutela dei diritti dei privati rispetto a comportamenti abusivi di chi esercita un pubblico potere, possa agevolare crescita ed efficienza generale di un sistema.

Anzi, credo esattamente il contrario. – aveva detto Santalucia prima dell'abrogazione del reato – Rinunciando a sanzionare comportamenti abusivi, si creeranno ulteriori intralci.Aumenterà la diffidenza nei confronti dei pubblici poteri.

Non si muoverà affatto nel senso indicato dal ministro.E' un errore di prospettiva".   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Camilleri (Gruppo Hera): “Patto buon lavoro poggia su linguaggio inclusivo”

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(Adnkronos) – Welfare aziendale, inclusione, sviluppo professionale.Sono alcuni dei punti fondamentali del Patto del buon lavoro presentato oggi nella sede del Gruppo Hera a Bologna e firmato tra l'azienda e le sigle sindacali dopo una vertenza durata 8 mesi. “Le novità importanti di questo accordo – spiega Alessandro Camilleri, direttore centrale personale e organizzazione Gruppo Hera – hanno a che fare con il protagonismo che noi cerchiamo di lasciare sempre alle persone del nostro gruppo”.  "Mi fa piacere citare – continua Camilleri – il linguaggio inclusivo per una cultura rispettosa di tutti e per questo anche lo stesso patto è scritto con un linguaggio inclusivo, in maniera accessibile per tutti.

Però nel concetto di inclusione abbiamo anche tanti temi di natura sociale, cerchiamo di includere tutte le diverse abilità all'interno della nostra organizzazione, a partire dall'autismo, a proseguire con le persone che hanno disabilità fisiche fino ad arrivare anche all'ultimo capitolo che stiamo cercando di portare avanti sulle neurodivergenze”. Un capitolo molto importante del Patto è quello sulla genitorialità, misure per supportare i genitori nei primi anni di vita dei figli: ”Andiamo a riconoscere sette giorni aggiuntivi rispetto a quelle già riconosciute dai contratti nazionali per assistere i propri figli nel primo anno di vita.Dopodiché andiamo a raggiungere ulteriori due giornate per quello che riguarda i primi tre anni di vita, quindi assistendo anche i figli nell'inserimento all'asilo nido e aggiungiamo anche una giornata con un potere simbolico significativo, quella dedicata all'accompagnare i figli al primo giorno di scuola elementare (misura valida per entrambi i genitori).

Per noi assistere ai figli è un impegno concreto che si vede anche nel nostro welfare; ci sono tante iniziative di supporto economico e non solo nei confronti dei genitori e complessivamente riusciamo anche a erogare circa 4.000 euro all'anno per figlio nei percorsi di vita e di crescita“.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mafia, domani l’interrogatorio dell’ex pm Natoli

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(Adnkronos) – "Sono qui per fornire un resoconto ordinato degli accadimenti, come risultano dai documenti ufficiali dell'epoca, e non già da ricostruzioni inesatte, se non oggettivamente false, in alcuni passaggi, che sono state proposte in precedenza", dall'avvocato Fabio Trizzino, genero del giudice Paolo Borsellino.E' il 23 gennaio del 2024 e l'ex pm del pool antimafia di Palermo Gioacchino Natoli, è seduto davanti alla Commissione nazionale antimafia per replicare alle dichiarazioni fornite nei mesi precedenti a Palazzo San Macuto proprio dall'avvocato Trizzino, marito di Lucia Borsellino e legale della famiglia del giudice nei processi sul depistaggio sulla strage di via D'Amelio.

Natoli a Palazzo San Macuto parla di "gravissime insinuazioni" e "accuse" che sono state mosse e ribadisce la sua "enorme sorpresa" per "le accuse di sostanziale infedeltà, se non addirittura più gravi" nei suoi confronti.  Sorpresa, "dovuta non tanto al fatto che mai nei 31 anni trascorsi da quei fatti, né prima di allora, è stato da alcuno anche solo ipotizzato o azzardato che la mia attività di magistrato fosse stata ispirata a principi a condotte che non fossero di corretezza, senso di giustizia e rispetto di legalità, ma soprattuto si fondono su una ricostruzione di avvenimenti reali distorta e del tutto destituita di fondamento".Sono trascorsi cinque mesi da allora e l'ex magistrato è finito nel registro degli indagati per favoreggiamento a Cosa nostra e calunnia.

L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Caltanissetta, che ha notificato un invito a comparire per interrogarlo al magistrato, che sarà interrogato domani mattina alle 11.Le contestazioni a Natoli sono legate all'indagine Mafia e appalti, avviata agli inizi degli anni Novanta a Palermo e a cui lavorò con grande impegno il giudice Paolo Borsellino.  Per i pm nisseni, Natoli avrebbe insabbiato l’indagine della Procura di Massa Carrara, poi confluita nel procedimento sulle gare pubbliche gestite dalla criminalità organizzata, per favorire l’imprenditore palermitano Francesco Bonura.

Ma avrebbe aiutato anche altri imprenditori Antonino Buscemi, Ernesto Di Fresco, Raoul Gardini (morto suicida), Lorenzo Panzavolta e Giovanni Bini ad eludere le indagini.  Ma cosa aveva detto l'avvocato Fabio Trizzino nelle lunghe audizioni rese davanti all'Antimafia, guidata da Chiara Colosimo, nell'ambito del procedimento sul depistaggio Borsellino?Secondo il legale, l'allora pm del pool antimafia, nel giugno del 1992, subito dopo la strage di Capaci e prima della strage di via D'Amelio, aveva chiesto l'archiviazione e la smagnetizzazione delle intercettazioni e la distruzione dei brogliacci di una inchiesta riguardante due società operanti nelle cave di marmo di Massa Carrara, legate in qualche modo ai fratelli Nino e Salvatore Buscemi, e al boss mafioso Totò Riina.  L'avvocato ha collegato l’indagine sui Buscemi a quelle del Ros dei Carabinieri su 'Mafia e appalti', indicandole come il movente segreto della strage Borsellino.

Il comportamento di Natoli, secondo il legale, era stato "anomalo" per "un’indagine di mafia". "Il dottore Natoli avrebbe dovuto giustificare quella distruzione a Borsellino, se Borsellino fosse sopravvissuto”, ha sostenuto Trizzino in Commissione Antimafia. Natoli, nella sua lunga deposizione in Antimafia, ha parlato di "affermazioni denigratorie" che "sono tutte clamorosamente destituite di fondamento”.E, con documenti alla mano, ha sottolineato che le affermazioni dell'avvocato Trizzino su quelle intercettazioni fossero “clamorosamente false”.

Innanzitutto, perché “le bobine delle intercettazioni telefoniche eseguite su indicazione della procura di Massa Carrara non furono mai consegnate a Palermo, e perché l’ordine di smagnetizzazione atteneva esclusivamente ai decreti emessi dal gip di Palermo”, ha detto Natoli in Antimafia.L'ex pm ed ex Presidente della Corte d'Appello di Palermo ha anche riferito alla Commissione di aver richiesto alla Procura di Palermo, nella persona del procuratore della Repubblica Maurizio de Lucia, la consultazione del cosiddetto “modello 37”, cioè quel registro sul quale vengono annotati tutti i decreti di intercettazione e il divenire del decreto di intercettazione. E così è emerso “che le intercettazioni non erano mai state smagnetizzate”.

Natoli ha anche consegnato alla stessa Commissione “le trascrizioni integrali delle 29 intercettazioni”, ritenute più rilevanti dagli inquirenti.In apertura della audizione la Presidente Colosimo, quel giorno, fece sapere che la Procura di Palermo, in una nota, aveva spiegato che “non è stato possibile reperire tre dei 4 brogliacci riferiti a quelle intercettazioni”.

Natoli, quel giorno, disse anche che l'esito delle intercettazioni era stato "assolutamente negativo", tanto che la "Guardia di finanza già in data 2 gennaio 1992 mi comunica che tre utenze telefoniche hanno dato il risultato zero" perché aventi "contenuto esclusivamente familiare, è comunque non inerente al servizio".In altre parole, quelle intercettazioni "non hanno consentito di individuare episodi, circostanze specifiche o altri elementi di fatto tali da chiarire" i rapporti con i fratelli Buscemi (Nino e Salvatore) e la Calcestruzzi”. L'ex pm del pool antimafia ha poi spiegato all'Antimafia che Trizzino avrebbe messo in atto una operazione di “anticipazione delle conoscenze” poiché in base alla sua ricostruzione “tutte le preziose conoscenze sul sistema mafia appalti, avutesi esclusivamente a partire dalla fondamentale collaborazione di Siino del luglio 1997 e dopo le dichiarazioni di Giovanni Brusca del periodo ’98-’99, cioè quando Brusca comincia a diventare effettivamente attendibile, avrebbero dovuto essere conosciute e valorizzate dai pm della Procura di Palermo, Lo Forte e Scarpinato, in anticipo rispetto alla storia, cioè al momento della richiesta di archiviazione da loro depositata il 13 luglio 1992".

Una ricostruzione che avrebbe denotato una "grave capziosità". Durante l'audizione Natoli ha anche ribadito che le sentenze e le richieste di archiviazione di altri procedimenti spiegano che si tratta di stragi che “hanno una molteplicità di concause all'interno delle quali si iscrivono anche quelle riconducibili al rapporto mafia-appalti.Ma soltanto come concausa e non come causa esclusiva e meno che mai come causa acceleratrice di una determinazione”. Poi, parlando ancora delle dichiarazioni di Trizzino sulla inchiesta di Massa Carrara, costola dell'indagine Mafia e appalti, ha elencato i principali punti su cui verteva il fascicolo: "La Procura nella persona del sostituto Augusto Lama, a partire dal 1990, stava svolgendo delle indagini sui distretti marmiferi della zona da cui sarebbe emersa la commissione di reati gravissimi da parte, tra gli altri, del noto Antonino Buscemi, già imputato a Palermo" in "una tranche del maxiprocesso, sin dal 1988, in concorso con i vertici della Calcestruzzi S.p.A.

di Ravenna, appartenente al gruppo Ferruzzi-Gardini".L'allora pm Augusto Lama aveva chiesto alla procura di Palermo di "espletare opportune indagini al fine di accertare le principali utenze sia private che professionali utilizzate dai fratelli Buscemi, Antonino e Salvatore", ha detto Natoli.

Quest'ultimo fece le indagini ma, ha specificato, "a Palermo l'apposito gruppo di lavoro delle misure di prevenzione si occupava di Antonino Buscemi sin dal 1990 e nel 1991 aveva chiesto delle indagini approfondite al gruppo Carabinieri Palermo Uno che poi vengono sollecitate dall'allora pm Roberto Scarpinato il 13 luglio del '92 in contemporanea al deposito dell'archiviazione". Successivamente le indagini vennero riaperte dai pm Giuseppe Pignatone, Ilda Boccassini, Roberto Saieva e Luigi Patronaggio.Ma anche chiesero l'archiviazione della inchiesta. "Era stato lo stesso giudice Giovanni Falcone ad insegnarlo agli altri magistrati: ci insegnò che 'dovevamo imparare ad utilizzare le indagini preliminari come qualche cosa che veniva utilizzata a tempo', cioè 'se erano ancora buoni i risultati delle indagini al termine delle scadenze, altrimenti archiviate'”, ha detto Natoli. Al tempo, ha spiegato Natoli “c'era una interpretazione che non fu mai contestata né contrastata da alcuno.

Nell'articolo 269.2 del vigente codice di procedura penale, che ancora oggi afferma che ‘la conservazione delle registrazioni va fatta fino a quando le sentenze non passino in cosa giudicata”.Non solo.

Sempre Natoli ha detto in antimafia che per dichiarati problemi economici, il governo aveva decretato che, per risparmiare, si dovevano smagnetizzare le bobine per poterle riutilizzare.Domani l'ex om sarà ascoltato dai magistrati nisseni per raccontare quanto accadde in quei giorni di giugno 1992. (di Elvira Terranova)  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Sorrentino (Filctem): “Patto buon lavoro Gruppo Hera investe in sicurezza”

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(Adnkronos) – “L'elemento di novità in questo accordo è che l'azienda ha scelto una logica industriale rispetto ad una logica finanziaria, investendo sulle persone”.Sono le parole di Ilvo Sorrentino, segreteria nazionale Filctem-Cgil in occasione della firma del Patto del buon lavoro il documento programmatico siglato oggi dal Gruppo Hera, dal coordinamento rsu del Gruppo Hera e dalle segreterie nazionali e regionali di Filctem e FP Cgil, Femca, Fit e Flaei Cisl, Uiltec e Uiltrasporti Uil, Fiadel e Cisal Federenergia. “Si investe in occupazione in sicurezza – spiega Sorrentino – accordi di questo tipo diventano anche di riferimento rispetto ai contratti che dovremmo rinnovare, diventano determinanti sia per l'aspetto dell'orario di lavoro ma anche per la questione della sicurezza.

Hera è riferimento all'interno del settore è una risposta a quella vertenza dei lavoratori a cui hanno partecipato con forza e che stanno dicendo con l'accordo che abbiamo fatto in termini unanimi, che è un accordo condiviso anche da loro". “Il Patto del buon lavoro – avverte – è arrivato dopo otto mesi di confronto tra Hera e i sindacati con due proclamazioni di sciopero (uno poi revocato).Confronto anche aspro, però devo dire sempre con rispetto tra le parti, e con il fatto che alla fine siamo riusciti a trovare delle soluzioni importanti.

Il patto è di 70 pagine, significa che siamo dovuti entrare nello specifico di tutta una serie di meccanismi e di situazioni che per le lavoratrici e i lavoratori erano determinanti".  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Musei, Caradonna (Ferrovienord): “A Saronno intervento di recupero di 40 milioni di euro”

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(Adnkronos) – “Con un intervento complessivo di 40 milioni di euro, riporteremo a Saronno tutta la nostra realtà lavorativa ed è previsto un recupero museale importante.Per Fnm la storia del gruppo è di grande valore”.

A dirlo Fulvio Caradonna, presidente di Ferrovienord e consigliere delegato di Fnm, intervenuto al Seminario di approfondimento organizzato dal Gruppo a Milano, presso sala dei milanesi della Veneranda Fabbrica del Duomo, intitolato ‘Museo, museo diffuso, non museo.Quando la passione per la storia è un’impresa’.

Un incontro organizzato per affrontare le sfide attuali della cultura d’impresa e il ruolo delle aziende nella crescita e nella prosperità della comunità locale.Durante il seminario Fnm ha illustrato le principali azioni di cultural heritage del Gruppo, azioni che “vanno finanziate per assicurare un rapporto tra il Gruppo e le comunità”, conclude Caradonna. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Fabbri (Gruppo Hera): “Patto buon lavoro aperto a tutti stakeholder di riferimento”

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(Adnkronos) – “Il Patto del buon lavoro è la sintesi di un progetto comune dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, aperto al coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder di riferimento".A dirlo Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera. "Vogliamo essere l’esempio – spiega – di come l’impresa possa rappresentare un motore di cambiamento positivo e costruire insieme un futuro più inclusivo, sostenibile e sicuro".  "Il nostro purpose aziendale lo ricordiamo – avverte – risponde a una più ampia convinzione: quella che la valorizzazione delle persone che lavorano nel Gruppo e la loro soddisfazione sono fondamentali per garantire la crescita e la solidità dell’azienda e, allo stesso tempo, fornire servizi sempre migliori, con positive ricadute ambientali ed economiche per i territori serviti.

In un contesto sfidante come quello attuale, in cui i valori fondamentali del lavoro rischiano di essere messi in secondo piano, abbiamo deciso di ripartire dalle basi solide di quanto già sviluppato dall’azienda nel corso degli anni per far evolvere ulteriormente i nostri standard di riferimento e costruire nel tempo nuovi progetti e nuovi modelli di partecipazione insieme alle organizzazioni sindacali".  "Il Patto del buon lavoro – ricorda – si fonda su cinque pilastri che sono in linea con il nostro purpose: salute e sicurezza; filiere integrate e appalti; equità e inclusione; benessere, sviluppo professionale e produttività; sostenibilità e valore condiviso.All’interno di questi ambiti prendiamo insieme impegni concreti mantenendo al centro, con forza, le persone del Gruppo Hera.

La nostra strategia di rendere le persone le reali protagoniste del cambiamento e del futuro dell’azienda è confermata anche dalle 2.600 assunzioni previste nel quadriennio 2024-2027, comprensive delle internalizzazioni, e da investimenti complessivi per 60 milioni di euro sulla formazione e lo sviluppo di nuove competenze per affrontare le prossime sfide, di cui un terzo nell’ambito della sicurezza.Il Patto del buon lavoro rappresenta, insomma, un modello innovativo, un ponte verso il futuro per rispondere efficacemente alle evoluzioni in corso sul mercato del lavoro con una transizione giusta, che vede tutti gli stakeholder partecipare alla creazione di sviluppo sostenibile e trarre beneficio da questa crescita”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cultura, Pravadelli (Veneranda Fabbrica): “Vogliamo far rivivere storia del Duomo ai milanesi”

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(Adnkronos) – “Con le nostre iniziative vogliamo far conoscere la storia del Duomo ai turisti e farla rivivere ai milanesi”.Parole di Fulvio Pravadelli, direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo, intervenuto durante il seminario di approfondimento ‘Museo, museo diffuso, non museo – Quando la passione per la storia è un’impresa’, organizzato nella sede dell’ente, in Piazza Duomo a Milano.  Un seminario voluto per stimolare una riflessione sulle attuali sfide della cultura d'impresa e su come i valori, le credenze e i comportamenti stratificati nel tempo possano essere codificati e consegnati alle nuove generazioni.

La Veneranda Fabbrica del Duomo è lo storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale meneghina.Custode di un’identità definita e radicata: “Viviamo della parte turistica – riprende il direttore generale dell’ente – e delle iniziative di fundraising, una di queste è l’adozione di una delle 3400 statue del Duomo”.  Sin dal 1387 l’ente è responsabile del processo di lavorazione del marmo, dall’escavazione presso la cava madre di Candoglia, alla lavorazione presso il Cantiere Marmisti in zona Certosa, fino alla messa in opera degli elementi architettonici e decorativi sulla Cattedrale.  La Veneranda Fabbrica del Duomo ha ideato così il progetto ‘Adotta una statua’: “Si tratta di una delle 3400 statue che si trovavano sul Duomo e che sono state portate nel Cantiere Marmisti – fa sapere Pravadelli – Qualche anno fa, in accordo con la sovrintendenza, abbiamo proposto ad alcune aziende alcune statue restaurate per poterle dare in prestito d’uso portandole presso l’azienda o presso luoghi particolari”. ‘Adotta una Statua’ fa eco al progetto ‘Adotta una Guglia.

Scolpisci il tuo nome nella storia’, una delle numerose iniziative della Veneranda Fabbrica: “Il senso del Museo è quello di far conoscere il Duomo.Lo abbiamo fatto anche con una mostra fotografica.

Grazie a Ferrovie Nord abbiamo fatto anche un’esposizione alla stazione Bovisa”.  Durante il seminario sono state illustrate anche le principali azioni di cultural heritage del Gruppo Fnm, sempre più impegnato ad assumere un ruolo di narratore della storia del territorio attraverso progetti e iniziative, basati su etica, tradizione e futuro, volti a promuovere un dialogo bidirezionale tra il Gruppo e le comunità. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Calabrò (Museimpresa): “Memoria fondamentale per competitività”

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(Adnkronos) – “La storia dell'Italia è la storia della sapienza dei territori di questo Paese, all'ombra dei campanili.Ma la nostra memoria non è amarcord, non è orgoglio di quello che siamo stati. È elemento fondante della competitività dell'impresa”.

Lo ha detto ai microfoni di Adnkronos Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e direttore della Fondazione Pirelli, intervistato in occasione del seminario organizzato da Fnm alla Veneranda Fabbrica del Duomo, a Milano, ‘Museo, museo diffuso, non museo – Quando la passione per la storia è un’impresa’.Un incontro organizzato per sottolineare il ruolo delle imprese nei processi culturali e nella crescita della comunità. “La Veneranda Fabbrica è Milano.

Milano delle fabbriche, della qualità e della bellezza – riprende Calabrò – Fnm è uno dei soggetti fondamentali della crescita intrinseca alla dimensione di una metropoli in cui il lavoro sta dentro una serie di relazioni che appartengono a una funzione fondamentale della cittadinanza.Credo che il dialogo tra istituzioni che hanno una storia e un futuro sia un contributo fondamentale al miglioramento della qualità della consapevolezza dei cittadini rispetto alla propria identità e alla costruzione futuro.

La memoria consente di lavorare con responsabilità sull’innovazione”, conclude.Durante il seminario, Fnm ha posto l’accento sul Museo dei trasporti che nascerà a Saronno, emblema della memoria di un Gruppo impegnato a rafforzare e conservare la trama storica e culturale del territorio. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)