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Grasso: “Una società che non si preoccupa della sicurezza è una società destinata a fallire”

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(Adnkronos) –  “La sicurezza è sullo stesso piano della vita e della libertà: non significa assenza di pericoli, ma presenza di soluzioni.Proteggere è un dovere, anche in un mondo dove la sicurezza assoluta è impossibile.

La sicurezza non è vivere senza rischi, ma sapere come affrontarli.Per questo, il Governo — attraverso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — sta investendo oltre 40 miliardi di euro del PNRR in opere che rafforzino la sicurezza nei trasporti e nei territori.

Con più di 1.000 cantieri attivi e sistemi digitali come l’ERTMS per la rete ferroviaria, puntiamo a una gestione automatizzata e integrata del traffico, a beneficio dell’incolumità dei cittadini.L’innovazione tecnologica, dalla logistica portuale fino alla mobilità sostenibile, è al centro di questo processo.

La sicurezza delle persone dipende dalla capacità di adattare i sistemi di protezione a un mondo che cambia rapidamente.Una società che non si preoccupa della sicurezza è una società destinata a fallire”.

Così Paolo Grasso Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, in occasione dell’evento Nazione Sicura 2025, promosso da Remind e svoltosi a Palazzo Ferrajoli, a Roma. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alle 15 Sinner-De Jong agli Internazionali d’Italia – Il match in diretta

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner torna in campo agli Internazionali d'Italia e oggi, lunedì 12 maggio, sfida l'olandese Jesper de Jong nel terzo turno del Masters 1000 di Roma.Il numero uno al mondo, rientrato dopo i tre mesi di sospensione per il caso Clostebol, ha eliminato nel turno precedente l'argentino Mariano Navone.   
Sinner-De Jong, così come tutti i match degli Internazionali d'Italia 2025, saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport, ma anche in chiaro su Rai 2.

La partita si potrà seguire anche in streaming sull'app SkyGo, su Now e su RaiPlay. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Isola dei famosi, stasera seconda puntata: la prima eliminazione e un nuovo ingresso

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(Adnkronos) – Stasera, lunedì 12 maggio, andrà in onda in prima serata, il secondo appuntamento con 'L'isola dei famosi', il programma condotto Veronica Gentili, con Simona Ventura nel ruolo di opinionista e Pierpaolo Pretelli, in collegamento dall’Honduras.Ma com'è andata la prima settimana dei naufraghi?  È stata una prima settimana movimentata, non sono mancati infatti i momenti di tensione.

Questa sera ci sarà ufficialmente un nuovo ingresso: Dino Giarrusso, reduce da un piccolo infortunio che non gli ha permesso di partecipare alla prima puntata, salperà sulle spiagge di Cayo Cochinos e si unirà alla lotta contro la sopravvivenza insieme agli altri concorrenti.  Al centro della puntata, inoltre, ci sarà la possibilità di conquistare il fuoco attraverso una prova fisica.Nel corso della serata ci sarà la prima eliminazione: chi tra Mario Adinolfi, Patrizia Rossetti, Carly Tommasini e Lorenzo Tano dovrà lasciare l’Isola?  Per scoprirlo, l'appuntamento è alle 21:30 su Canale 5. Incerto il destino del concorrente Angelo Famao, che in settimana ha dichiarato di voler abbandonare il realty show.

Dopo appena 3 giorni trascorsi in Honduras, il cantante neomelodico alle telecamere di Mediaset ha spiegato le ragioni della "crisi" che sta vivendo sull'isola.  "Mi sento completamente confuso, non sono lucido per niente.Non mangio da giorni e non dormo nemmeno", ha spiegato il concorrente. "E poi sembra che qui pure tutti gli animali siano contro di me.

Ho cercato di restare fuori dalle dinamiche che si sono create, perché non mi appartengono", ha aggiunto. "Basta!Ho deciso di lasciare l'Isola", si concludeva così la dichiarazione del cantante siciliano.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Loiero: “La sicurezza non deve essere vissuta come un costo, ma come un investimento strategico”

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(Adnkronos) – “Il principio che considero fondamentale è che un governo si misura sulla capacità di portare a termine i propri programmi.Per questo mi ha colpito, e condivido pienamente, l’affermazione del Presidente del Consiglio “non facciamo promesse che non possiamo mantenere” – segno di una politica responsabile, lontana dal populismo e attenta alla realtà.

Il tema della sicurezza ha molteplici declinazioni: sicurezza fisica, energetica, informatica, sanitaria, alimentare, militare, dei trasporti.Ritengo che la sicurezza non debba essere vissuta come un costo, ma come un investimento strategico.

Serve un approccio integrato, olistico, capace di unire competenze e settori diversi, valorizzando il contributo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale e del partenariato pubblico-privato.Sottolineo la necessità di tutelare le forze dell’ordine e di affrontare la complessità normativa e infrastrutturale senza perdere di vista l’equilibrio tra i valori costituzionali.

Come ho fatto in altre occasioni, ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi e raccolto numerosi spunti: dalle buone pratiche alla valorizzazione del dialogo tra istituzioni.Farò tesoro di quanto emerso oggi, perché credo in un’Italia consapevole delle sue risorse e capace di guardare avanti con fiducia”.

Così Renato Loiero Consigliere del Presidente del Consiglio, in occasione dell’evento Nazione Sicura 2025, promosso da Remind e svoltosi a Palazzo Ferrajoli, a Roma. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Unicredit, conti record. Ue su Bpm: “Ok golden power solo se proporzionato”

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(Adnkronos) –
Unicredit chiude il primo trimestre del 2025 con utile netto pari a 2,8 miliardi con un aumento del 8,3 per cento rispetto all’anno precedente.Ciò, si legge in una nota, "è rimarcato dalla continua eccellente redditività e creazione di valore per gli azionisti, con un RoTE del 22,0% nel primo trimestre, in rialzo di 2,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente, e con un Eps di 1,79 euro in rialzo del 18,2 per cento rispetto all’anno precedente".

Sempre nel primo trimestre, i ricavi netti hanno raggiunto 6,5 miliardi di euro, sostenuti da un margine di interesse pari a 3,5 miliardi, commissioni pari 2,3 miliardi di euro, proventi da attività di negoziazione pari a 0,6 miliardi, e accantonamenti per perdite su crediti pari a 83 milioni.  "Unicredit ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti.Abbiamo conseguito i migliori risultati della storia di Unicredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia".

Così Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit. "Le nostre linee di difesa sono state rafforzate e ci posizionano al meglio per un ampio spettro di scenari macroeconomici", ha sottolineato.  "Lo scenario macroeconomico è diventato più complesso e incerto.In questo contesto presentiamo un caso d'investimento differenziato in positivo e resiliente, con un elevato grado di visibilità sugli utili e sulla distribuzione, a beneficio dei nostri azionisti e per la loro sicurezza.

Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027.Siamo impegnati a conseguire una performance sostenibile e di elevata qualità, e concentrati nel supportare i nostri clienti e le nostre comunità in particolare in tempi sfidanti", ha aggiunto. Quanto all'Ops su Banco Bpm "ci sono alcuni elementi nel golden power che, a nostro avviso, non sono chiari.

Stiamo cercando di chiarirli.Dobbiamo esaminarli prima di prendere una decisione definitiva", ha detto ancora Orcel. "Quando avremo tutto questo, prenderemo una decisione, ma per il momento non abbiamo pressioni e abbiamo pazienza", ha aggiunto. Dal canto suo la Commissione europea torna a sottolineare che l'uso del golden power da parte degli Stati membri deve essere "proporzionato" e in linea con il diritto Ue. "Dal punto di vista della sicurezza e dell'ordine pubblico – ha spiegato il portavoce dell'esecutivo Ue Olof Gill, a Bruxelles durante il briefing con la stampa, rispondendo ad una domanda in merito al caso Unicredit-Banco Bpm – gli Stati membri mantengono la responsabilità di attuare restrizioni alle libertà di mercato attraverso le loro leggi nazionali sullo screening degli investimenti.

Detto questo, e questo è molto importante, le restrizioni alle libertà fondamentali sono consentite solo se proporzionate e basate su legittimi interessi pubblici e, soprattutto, nella misura in cui non violano il diritto dell'Ue". "E' molto chiaro – ha precisato il portavoce – che non commentiamo casi o transazioni individuali.Non commentiamo i commenti.

Posso ricordare le regole generali che si applicano a questi tipi di casi".Per le condizioni decise dal governo italiano per l'Ops di Unicredit su Banco Bpm, "la Commissione ha richiesto maggiori informazioni su questo caso.

E' una procedura pilota: la Commissione applica il dialogo pilota ogni volta che si ritiene utile avere una discussione informale, ma in modo più strutturato, con lo Stato membro su potenziali questioni relative alla conformità al diritto dell'Ue.Non possiamo dire molto di più". Ora, ha continuato Gill, "dobbiamo lasciare che il processo si svolga.

Abbiamo richiesto maggiori informazioni tramite questa tappa del programma pilota dell'Ue: sta allo Stato membro fornire queste informazioni aggiuntive.Poi dovremo fare una valutazione, per vedere se la legge europea è stata applicata correttamente dallo Stato membro", ha concluso. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mangiacavalli (Fnopi): “La carenza infermieristica coinvolge più istituzioni”

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(Adnkronos) – "E' un problema importante che ci trasciniamo da molti decenni e su cui si sono sempre adottati dei provvedimenti tampone.Il tema della carenza infermieristica sta diventando il tema del Paese.

Più che solo di carenza, io parlerei di questione infermieristica perché tocca più livelli e più istituzioni".Bisogna "fare in modo che i 25mila giovani che ogni anno scelgono di fare il corso di laurea in Infermieristica vengano anche aiutati a scoprire la vera essenza di questa professione.

Tant'è vero che poi molti giovani abbandonano durante il percorso di studio.L'infermieristica in sé è attrattiva, c'è bisogno però di fare in modo che resti attrattivo anche l'esercizio della professione".

Si tratta di "lavorare sulla valorizzazione delle competenze specialistiche, lavorare sullo sviluppo di carriera e sui riconoscimenti e su alcuni incentivi per fare in modo che i giovani possano studiare l'infermieristica nei contesti in cui abitano o, se si spostano, essere facilitati anche nello spostamento per lo studio".Così Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, all'Adnkronos Salute intervenendo su una questione chiave del settore, a margine della presentazione del primo rapporto sulle professioni infermieristiche, oggi a Roma.  "Avere un rapporto strutturato, documentato, di dati" sulla realtà infermieristica è un traguardo "che rincorro da quando sono presidente nazionale – aggiunge Mangiacavalli – Questo è il primo, ma l'obiettivo" è farlo diventare "annuale".

Deve diventare "un rapporto che ogni anno fotografa la professione infermieristica, che contenga dei dati per i decisori politici e istituzionali: dalla formazione allo sviluppo di carriera, agli organici, agli standard di accreditamento, alla valorizzazione della professione".Deve contenere le "informazioni che possono, insieme a noi come ente, aiutare la politica nella realizzare interventi o normativi o regolamentari che occorrono".

I detentori dei dati "sono gli Ordini e la Federazione, in qualità di ente e il sussidiario dello Stato – spiega Mangiacavalli – Con questo rapporto, dove ci siamo avvalsi anche del contributo metodologico fondamentale della Scuola Sant'Anna di Pisa, abbiamo iniziato a raccogliere i dati dall’Albo nazionale", a cui si sono aggiunti quelle "delle banche dati nazionali del ministro della Salute, quella della Ragioneria generale dello Stato e della Corte dei Conti.Ci sono poi le banche dati delle Regioni.

Sono stati anche raccolti dati da associazioni di pazienti, da società scientifiche.Ci sono poi quelli ottenuti dagli infermieri stessi con una survey.

Le fonti dei dati sono molteplici e la capacità della Scuola Sant'Anna è quella di aver creato una connessione fra i dati per trasformare appunto i dati in informazione", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ordini infermieri: “Contro carenza servono attrattività professione e incentivi”

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(Adnkronos) – "La questione infermieristica non riguarda una singola professione, ma l'intera Italia: un Paese che invecchia sempre di più e con sempre maggiori bisogni socio-sanitari.Nelle nostre regioni, sempre più persone vivranno con patologie croniche già diagnosticate, per le quali la sfida non sarà solo clinica, ma soprattutto assistenziale: prevenzione secondaria e terziaria, gestione quotidiana delle terapie, educazione alla salute, monitoraggio, attivazione delle reti comunitarie, sviluppo o mantenimento dell'indipendenza.

E' un cambiamento epocale che chiama in causa il territorio, non come luogo residuale, ma come fulcro del sistema sanitario".Lo ha detto la presidente della Fnopi – Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, Barbara Mangiacavalli, in occasione della presentazione, oggi a Roma a Palazzo Rospigliosi, del primo Report sulle professioni infermieristiche realizzato da Fnopi in collaborazione con la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa.  "Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a un modello che non risponde più alle esigenze reali delle persone.

Il futuro della sanità si gioca nelle case, nei quartieri, nelle relazioni", evidenzia Mangiacavalli, "e sarà il capitale umano – adeguatamente formato, valorizzato e integrato – a fare la differenza.Il problema della carenza infermieristica, analizzato in tutto il rapporto, non si risolve solo con incentivi economici".

Serve "rendere attrattiva la professione, offrendo reali possibilità di carriera clinica, percorsi di crescita e riconoscimento professionale", conclude.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Report Fnopi: “Più soddisfatti infermieri in assistenza domiciliare”

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(Adnkronos) – Gli infermieri più soddisfatti sono tra coloro che lavorano nel contesto dell'assistenza domiciliare, sul territorio, rispetto a quanti operano in ospedale, soprattutto se non vengono coinvolti a sufficienza nei processi gestionali.A livello stipendiale, i professionisti meglio pagati sono in Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, con i salari minori in Campania e Molise.

E' quanto emerge dal primo Report sulle professioni infermieristiche, realizzato da Fnopi – Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche in collaborazione con la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e illustrato oggi a Roma, a Palazzo Rospigliosi.  Scorrendo le pagine del report, viene tracciato un identikit della professione in cui il rapporto tra infermieri e abitanti è più basso nei due estremi della Penisola: Sicilia e Lombardia.Gratificato chi lavora in contesto domiciliare e in ospedale, ma solo se viene coinvolto nei processi gestionali.

In tanti continuano a scegliere il settore pubblico, con un picco di interesse dell'84,9% nel 2018.Nel 2023 – si legge – il 78,9% dei laureati preferisce il settore pubblico, indicando una costante alta preferenza per questa opzione.

Molto positivi i riscontri acquisiti sulla soddisfazione dei pazienti per fattori come coinvolgimento nelle decisioni (78 su 100), chiarezza e utilità delle informazioni ricevute (91 su 100), rispetto e dignità (94 su 100), supporto emotivo (95 su 100).La formazione è la chiave per rendere più attrattiva la professione: diminuisce l'età media dei laureati (25,2 anni), aumentano i liceali che scelgono Infermieristica (68%) e cresce la richiesta di lauree magistrali.

Il 92,3% di chi completa la formazione trova lavoro in un ambito coerente agli studi. In questa prima edizione, il rapporto ambisce a raccogliere e a certificare le principali evidenze disponibili sugli infermieri in Italia, confrontandole con il quadro europeo e analizzando la situazione delle singole regioni. "Per la Federazione questo documento rappresenta il primo, importante, passo per presentare le evidenze ufficiali su cui le politiche che riguardano gli infermieri devono affondare le radici – dichiara la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – Vogliamo fare in modo che il nostro rapporto di anno in anno sia presente sulle scrivanie dei decisori, a disposizione per acquisire dati certi sulla nostra professione.L'obiettivo è trasformare i dati in informazioni, perché le informazioni servono ad assumere le decisioni che, nel nostro caso, non possono essere esclusiva di un unico ministero.

La complessità della questione infermieristica richiede l'istituzione di una cabina di regia con poteri straordinari in grado di coinvolgere più strutture di vertice e toccare diversi ambiti di intervento per prendere definitivamente un problema che non appartiene a una categoria professionale, ma all'Italia intera". Le 4 sezioni che compongono il report, e che esplorano tutte le dimensioni della professione, sono state illustrate dai professori e ricercatori della Scuola superiore Sant'Anna: Milena Vainieri, Sabina Nuti (già rettrice) e Lorenzo Taddeucci.Dal punto di vista dell'adozione del Dm 77, a livello regionale non c'è una prassi uniforme e standardizzata, ma molta frammentazione.

Cambiano anche le definizioni a seconda dei territori.Solo Lazio, Lombardia, Sardegna e Toscana utilizzano la definizione 'Infermiere di Famiglia e Comunità' (IFeC), suggerendo un modello integrato che abbraccia entrambi gli ambiti.

Tutte le altre scelgono 'Infermiere di Famiglia o Comunità' (IFoC), che potrebbe indicare una maggiore flessibilità nelle funzioni e nelle modalità operative. La formazione si conferma il punto di forza e di svolta per lo sviluppo della professione infermieristica.Significativo il dato sulla progressiva diminuzione dell'età media alla laurea triennale, che passa da una percentuale maggiore per la fascia di età superiore ai 27 anni nel 2004 fino a concentrarsi nella fascia da meno di 23 a 24 anni nel 2023 (36,1%), attestandosi su un'età media di 25,2 anni.

Anche sulla provenienza degli studenti si nota un'evoluzione interessante, emerge dal report: negli anni più recenti si è verificato un aumento significativo della percentuale di iscritti a Infermieristica provenienti da licei, che nel 2023, rappresentavano il 68,2% degli iscritti.Altrettanto significativo il dato del 2023, con il 92,3% dei laureati magistrali che ha trovato lavoro in un ambito coerente agli studi, evidenziando una stretta connessione tra il percorso accademico magistrale e l'ambito lavorativo. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Schillaci: “Carenza infermieri questione non solo economica ma di attrattività”

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(Adnkronos) – "Il tema della carenza degli infermieri", lo "sappiamo bene, non è solo un problema di retribuzione economica.Bisogna prevedere percorsi che rendano possibili e agevoli prospettive di carriera per ridare attrattività alla professione.

In questa direzione questo Governo ha adottato una serie di interventi per una valorizzazione economica degli infermieri: misure sulla libera professione per chi lavora nel servizio pubblico, indennità per chi è occupato nell'emergenza urgenza e detassazione degli straordinari, per citarne alcune.E anche insieme alla Fnopi", Federazione nazionale Ordini e professioni infermieristiche, "abbiamo ragionato sulle misure che sono 'in itinere' per riformare i percorsi specialistici".

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo messaggio inviato oggi a Roma all'evento di presentazione del primo Rapporto sulle professioni infermieristiche'che "può realmente essere uno strumento di orientamento per le istituzioni" e di cui, assicura, "faremo tesoro".  Nel salutare i partecipanti e ringraziando per l'invito, il ministro, in riferimento alla Giornata internazionale dell'infermiere che si celebra oggi, spiega che tale ricorrenza "richiama l'attenzione sull'importanza che la vostra categoria può dare nel rafforzare i sistemi sanitari e le economie nazionali", specie "in una società longeva come la nostra che ha bisogni di salute che richiedono sempre più un'assistenza infermieristica".Schillaci ha quindi rimarcato l'impegno del Governo nel riportare i giovani a scegliere questo corso di studi, anche e soprattutto investendo sulla motivazione. "Come emerge dal vostro studio – osserva – c'è un crescente interesse per le lauree magistrali; i nostri giovani hanno voglia di ampliare le loro conoscenze e hanno legittime ambizioni di crescita.

A queste istanze stiamo dando ascolto e vogliamo dare risposte anche perché ci sta a cuore non solo formare adeguatamente, ma anche trattenere in Italia il nostro capitale umano".  Inoltre, "dal vostro rapporto – aggiunge il ministro – emerge che la maggioranza degli intervistati ha indicato una preferenza per il lavoro nella sanità pubblica, mostrando di avere fiducia nel nostro Servizio sanitario nazionale.Una preferenza che oggi assume un significato ancor più fondamentale, considerato il ruolo che gli infermieri sono chiamati a svolgere negli ospedali di comunità e come anelli di congiunzione tra ospedale e territorio".  "Con il progressivo invecchiamento della popolazione e l'incidenza esponenziale di patologie croniche – prosegue Schillaci – la domanda di salute è profondamente cambiata.

E con essa deve cambiare il modello di offerta sanitaria, per poter intercettare adeguatamente i nuovi bisogni di salute e per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale".  Guardando al futuro, "la sfida che abbiamo davanti va ben oltre la capacità di curare e di fornire assistenza – chiarisce il ministro – Richiede investimenti nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria.Ci impone di spingere verso l'integrazione ospedale e territorio e verso un approccio che oggi non può che essere multidisciplinare e multisettoriale.

In questo processo di riforma, l'infermiere di famiglia e di comunità può svolgere un ruolo cruciale, in team con altre figure, che va sostenuto e valorizzato – conclude – nell'interesse dei pazienti e a salvaguardia della nostra sanità pubblica". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E se la corsa Champions venisse decisa dalla monetina? Ecco perché è possibile

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(Adnkronos) – La corsa Champions potrebbe essere decisa con il lancio della monetina.Strano nel 2025, ma possibile vista l'incertezza nelle zone alte della Serie A.

Al momento, la classifica del campionato dice: Atalanta terza a 68 punti, Juve quarta a 64 punti, Lazio quinta a 64 punti, Roma sesta a 63 punti, Bologna settimo a 62, Milan ottavo a 60 punti e Fiorentina nona a 59. In caso di arrivo alla pari, i criteri per l'assegnazione del quarto posto sono diversi.Anche perché quest'anno la corsa è serrata e potrebbe esserci addirittura una classifica finale con tre squadre a pari punti, considerando che mancano due giornate alla fine (oltre alle restanti partite del 36esimo turno Atalanta-Roma e Venezia-Fiorentina).  La prima cosa da precisare è che, a differenza della corsa scudetto, per il quarto posto non ci sarà uno spareggio.

Se a fine campionato due squadre arrivassero quarte alla pari, si procederebbe intanto guardando gli scontri diretti.In caso di parità per i punti conquistati negli scontri diretti, si considereranno poi: differenza reti nello scontro diretto, differenza reti totale e numero di gol segnati.

Dovesse persistere l'equilibrio, ecco che tornerà attuale l'ipotesi del sorteggio, con la monetina chiamata in causa per assegnare il quarto posto.  E se ad arrivare alla pari ci fossero tre o più squadre?A due giornate dalla fine, la situazione è possibile e in quel caso per il quarto posto si guarderà la classifica avulsa.

Comandano, come sempre, gli scontri diretti.Dopo i punti conquistati, si considereranno: differenza reti all'interno della classifica avulsa, differenza reti generale, gol totali segnati e sorteggio.

Insomma, classifica alla mano, l'ipotesi della monetina non è così lontana. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strage Monreale, fermato 19enne: per investigatori “ha esploso diversi colpi”

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(Adnkronos) –
Nuovo fermo per la strage di Monreale, avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile e costata la vita a tre giovani.I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura del capoluogo siciliano, nei confronti di Mattias Conti, 19enne del quartiere San Filippo Neri.  Il giovane è ritenuto responsabile dei reati di strage e lesioni personali aggravate, in concorso con Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto, già arrestati il 27 aprile e il 4 maggio scorsi, e di detenzione illegale e porto abusivo di pistola.

Il provvedimento restrittivo si fonda sulle ultime risultanze delle indagini sulla strage.Gli accertamenti, spiegano gli investigatori dell'Arma, hanno fornito "ulteriori conferme al quadro indiziario già raccolto a carico dei due giovani fermati nei giorni scorsi, consentendo di giungere all’identificazione del 19enne".  Il 19enne, inizialmente irreperibile, si è presentato nella caserma di Monreale accompagnato dal proprio legale.

Secondo gli investigatori dell'Arma, avrebbe impugnato una pistola ed esploso diversi colpi di arma da fuoco sulla folla, radunatasi in via D’Acquisto a Monreale, la notte del 27 aprile scorso.  Il 19enne è stato condotto nel carcere Pagliarelli e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal gip di Palermo.In carcere per la strage di Monreale costata la vita ad Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo ci sono già due coetanei del 19enne, Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto.   A 'incastrare' Mattias Conti sarebbe stata la foto pubblicata dalla fidanzata di una delle tre vittime sul suo profilo social.

Nell'immagine si vede Conti, insieme con un altro degli indagati.Il post è stato acquisito dai carabinieri.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Tripoli (Unioncamere): “Italia rimane Paese di imprenditori”

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(Adnkronos) – “L’Italia è un Paese di imprenditori, questo rimane confermato nel Rapporto Gem, perché paragonando il numero delle imprese al numero della popolazione, l'Italia sale di classifica”.E’ quanto affermato da Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere, in occasione della presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum – l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity – svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’.  “Tuttavia, il problema è che si sta rallentando la spinta verso l'imprenditorialità, con un dato positivo: questo accade di meno, o non accade, nei settori tecnologici legati, ad esempio, alle start up innovative – spiega Tripoli – Pertanto, l’Italia investe ancora laddove c'è innovazione e tecnologia da sperimentare”. “L'altro aspetto importante che il Rapporto mette in evidenza e che chiama in causa un complesso di fattori, dalla finanza, alle politiche pubbliche, alle politiche di semplificazione, su cui le Camere di commercio stanno lavorando, è che si diventa spesso imprenditori, ma non si cresce come imprese”, conclude.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Micozzi (UniMercatorum): “Ranking mondiale Italia basso, dato preoccupante”

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(Adnkronos) – "Il Rapporto Gem ci racconta quest'anno che l'Italia si posiziona al 34esimo posto su 51 economie nel mondo, quindi nel ranking mondiale continuiamo ad avere una posizione piuttosto bassa.Questo è un dato preoccupante perché la crescita di un Paese dipende anche dalla propensione imprenditoriale, sia per ciò che riguarda la prospettiva di sviluppo economico, sia per fronteggiare le sfide che ci troviamo adesso nel mondo, come la transizione verso una sostenibilità ambientale e sociale e verso il digitale”.

Lo ha detto Alessandra Micozzi, docente di Economia applicata presso l'Universitas Mercatorum e coordinatore team Progetto Gem Italia, alla presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum – l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity – svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “Un altro dato allarmante è che il gender gap in Italia, anziché diminuire, aumenta e quest'anno abbiamo fatto un focus specifico sulle determinanti e i fattori che effettivamente condizionano questo gender gap – spiega Micozzi – Un altro dato è la propensione alla crescita: le nuove imprese italiane che nascono non hanno la capacità di occupare personale e ciò è dipeso da diversi fattori, come un contesto burocratico complesso, oneri fiscali elevati, che non favoriscono investimenti e assunzioni, ma dipende anche dalla carenza strutturale delle infrastrutture digitali e il supporto all'innovazione.Questo pregiudica in particolar modo le imprese ad alta tecnologia”. “L'imprenditorialità è un fenomeno sociale e culturale, quindi la dimensione culturale è rilevante.

Questo significa che le convinzioni e ciò che ci si aspetta a livello di aspettative sociali impattano molto sulla rappresentazione che abbiamo dell'imprenditorialità come carriera desiderabile e anche sulla valutazione delle proprie capacità ad attivare un'impresa.Pertanto, sicuramente la formazione a tutti i livelli di educazione, è fondamentale per un cambiamento culturale”, conclude.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Cannata (UniMercatorum): “Ruolo nella creazione Rapporto Gem Italia”

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(Adnkronos) – “Il nostro ruolo è stato proprio quello di creare il Rapporto Gem Italia, che viene affidato annualmente ai singoli Paesi, per confluire, poi, in un rapporto globale di tipo internazionale”.Con queste dichiarazioni, il rettore dell’Universitas Mercatorum, Giovanni Cannata, all’evento di presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum – l’università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity – svoltosi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “E’ un Rapporto multiuso: può servire all'accademia per approfondire le ricerche; alle imprese per capire, se già non lo sanno, dove il mondo gira; alla mano pubblica, per capire quali politiche orientare e può servire alle organizzazioni internazionali, quando fanno politica di alto livello per orientare le attività delle imprese.

Gli interrogativi sono tanti”, conclude il rettore Cannata. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Papa Leone XIV, in via della Conciliazione spuntano i primi souvenir

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(Adnkronos) – In via della Conciliazione spuntano i primi souvenir con le foto di Papa Leone XIV, richiestissimi da fedeli e turisti che subito dopo l'elezione hanno preso d'assalto i negozianti nei pressi della Basilica di San Pietro.Cartoline, segnalibri, santini e calamite sono esposti in bella vista in alcuni negozi e ritraggono la prima apparizione di Papa Prevost sulla Loggia centrale della Basilica, con le mani giunte o intento a salutare la folla.

Sullo sfondo spicca il Cupolone.    "Tutti entrano e chiedono dei souvenir di Leone XIV – spiega all'Adnkronos un negoziante di una delle attività di via della Conciliazione – Non vogliono nient'altro".Allo Store ufficiale del Giubileo, in via della Traspontina, sono in vendita delle magliette blu o nere, a scelta del cliente, con la stampa della tradizionale talare bianca del Papa disegnata, e le scritte 'Habemus Papam' e 'Leone XIV', a mo' di firma. "Le magliette sono arrivate il giorno dopo l'elezione.

Gli altri souvenir sono ancora in elaborazione e piano piano arriveranno, presumo dalla prossima settimana", spiega all'Adnkronos Gino Conversi, il direttore marketing della società, delineando le tempistiche per l'arrivo di nuovi gadget ufficiali.   Altri negozi, invece, attendono le autorizzazioni del Vaticano per procedere alla produzione dei souvenir, come spiega Francesco della Libreria San Paolo di via della Conciliazione: "Le aziende sono in attesa che il Vaticano autorizzi la diffusione dell'immagine del Papa per la vendita di souvenir.L'altroieri hanno pubblicato quella ufficiale con la firma autografa.

Tra oggi e domani, forse, riusciremo ad avere l'autorizzazione per la foto ufficiale".  In tantissimi entrano in libreria e chiedono dei libri per conoscere il nuovo Papa, ai clienti Francesco risponde di essere "in attesa.I fornitori ci hanno fatto vedere alcune schede, ma ancora non abbiamo una data.

Penso che anche per i libri ci sia bisogno di una revisione e di un'autorizzazione".Intanto, i libri che vanno di più "sono quelli sul Conclave", continua Francesco, aggiungendo che dovrebbe "uscire un numero speciale di Famiglia Cristiana martedì".

Dello stesso avviso, gli addetti alle vendite della libreria Ancora, sperando che "il Vaticano dia l'autorizzazione questa settimana, ma non lo sappiamo ancora". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Teatro alla Scala, Chung nuovo direttore musicale fino al 2030

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(Adnkronos) – E' il maestro Myung-Whun Chung il successore del maestro Riccardo Chailly nella carica di direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano.L'indicazione è stata formulata dal sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina e il Consiglio di Amministrazione si è espresso positivamente all'unanimità, come riferisce un comunicato dell'istituzione scaligera.  L'incarico del maestro Chung decorrerà dal termine del contratto del maestro Chailly, che si concluderà alla fine del 2026, fino alla scadenza del contratto del sovrintendente e direttore artistico nel febbraio 2030.

Il comunicato precisa che l'indicazione di Chung da parte di Ortombina è il frutto delle "opportune verifiche di contesto nel Teatro" fatte fin dal momento del suo insediamento nel mese di febbraio scorso.Per la carica di direttore musicale al posto di Chailly era circolata nelle scorse settimane anche l'ipotesi del maestro Daniele Gatti.  Il sovrintendente Ortombina ha sottoposto al Consiglio di Amministrazione della Fondazione anche il programma della Stagione 2025/2026.

Il calendario – che sarà presentato ai media e agli abbonati nel corso di una conferenza stampa il prossimo 26 maggio – comprende 13 titoli d'opera e 7 di balletto, oltre a un'intensa programmazione di concerti e manifestazioni per un totale di 250 rappresentazioni nell'anno solare 2026.  Il maestro Myung-Whun Chung ha sviluppato nel corso degli anni un rapporto particolarmente stretto e proficuo con l'Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala, nonché con la Filarmonica della Scala che lo ha nominato suo direttore emerito, primo maestro a ricoprire questo ruolo. È inoltre tra gli artisti più amati dal pubblico milanese, come testimoniato dall'esito dei concerti del 17, 19 e 21 marzo scorsi, e il direttore che ha più contribuito alla proiezione internazionale del Teatro se si escludono i direttori musicali.In questo simile al suo maestro, Carlo Maria Giulini, che diresse le prime tournée della Filarmonica.

Non a caso il maestro Chung è stato il protagonista di una delle ultime tournée internazionali d'opera della Scala dirigendo Simon Boccanegra di Verdi al Teatro Bolshoj di Mosca nel 2016, mentre una nuova tournée orchestrale in Asia verrà annunciata prossimamente.  Chung, che oltre che direttore d'orchestra è attivo come pianista, è stato una presenza costante dei cartelloni scaligeri a Milano e in tournée dal 1989, dirigendo nove titoli d’opera, per 84 rappresentazioni, e 141 concerti (anche in questo caso, è il maestro con il maggior numero di presenze fatti salvi i direttori musicali).Direttore verdiano di riferimento, si è distinto alla Scala per la vastità del repertorio: ha infatti diretto opere di Dmitrij Šostakovič (Una lady Macbeth del distretto di Mcensk, 1992), Richard Strauss (Salome, 1995), Giacomo Puccini (Madama Butterfly, 2007), Wolfgang Amadeus Mozart (Idomeneo, 2009), Giuseppe Verdi (Simon Boccanegra, 2016 e 2018; Don Carlo, 2017; La traviata, 2019), Carl Maria von Weber (Der Freischütz, 2017) e Ludwig van Beethoven (Fidelio, 2018).  In tournée Chung ha guidato la Filarmonica in Italia a Bologna, Brescia, Cremona, Firenze, Genova, L’Aquila, Modena, Palermo, Perugia, Rimini, Stresa, Taormina, Torino, Trieste, Udine e Verona; all’estero a Atene, Basilea, Barcellona, Berlino, Budapest, Hyogo, Las Palmas, Le Havre, Lubiana, Mosca, Monaco di Baviera, Muscat, Oviedo, Pechino, Rouen, Seoul, Shanghai, Tokyo, Valencia, Valladolid, Varsavia e Zagabrian.

Tra i numerosi incarichi ricoperti da Chung ricordiamo direttore ospite Principale della Staatskapelle di Dresda (primo in assoluto a ricoprire questa carica); direttore musicale onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra, dell'Orchestre Philharmonique de Radio France di Parigi e della Kbs (Korean Broadcasting System); la recente nomina a direttore artistico della nuova Busan Opera and Concert Hall in Corea del Sud. In passato il maestro Chung è stato direttore musicale dell'Orchestra Sinfonica della Radio di Saarbrücken, direttore principale Ospite del Teatro Comunale di Firenze, direttore principale dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e direttore musicale dell'Opéra de Paris-Bastille.Nel corso della sua carriera, ha diretto alcune delle più importanti orchestre del mondo in Europa, Asia e Stati Uniti. Chung è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui Commandeur de la Légion d'Honneur dal Governo francese, Commendatore dell'Ordine della Stella d'Italia e Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Governo italiano, il Premio Abbiati per la direzione d'orchestra al Teatro La Fenice di Venezia, con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala.

Gli sono state inoltre consegnate le chiavi della città di Venezia e nel 2024 le chiavi della città di Firenze. È stato insignito del Keumkwan, il più alto riconoscimento culturale del Governo coreano.  Nel 2008 Myung-Whun Chung è stato il primo direttore d'orchestra nominato Ambasciatore di buona volontà per il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (Unicef). Il Teatro alla Scala, ha commentato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, "ha il totale diritto e l'autonomia di scelta". "Io non intervengo su questo" ha precisato, poco prima dell'ufficializzazione dell’incarico. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Una rosa dedicata a Kate Middleton, perché si chiamerà come la principessa

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(Adnkronos) – Esiste un'infinità di rose e altrettanti nomi per distinguerle.Abraham Darby, Aimèe Vibert, Alain Blanchard, Alba Amelia, Albertine, Alexandra Renaissance, Alfred de Dalmas, Alister Stella Grey, Ambre Queen, Anna Vena, Aphrodite…

tanto per citarne soltanto alcuni fra quelli registrati, con cui questi fiori vengono chiamati.Ma una nuova rosa ha recentemente ricevuto un nome davvero importante.

La Royal Society of Wales (Rhs) ha dedicato una rosa, creata da Harness Roses, alla principessa del Galles, per celebrare il potere curativo della natura di cui Kate ha parlato così spesso negli ultimi mesi.  Sembra che 'Catherine's Rose', con i suoi delicati fiori corallo, abbia un profumo intenso con sentori di lokum e mango.I fondi ricavati dalla sua vendita saranno devoluti a una causa molto cara a Kate: contribuiranno infatti a realizzare un programma di formazione per team medici della Royal Marsden Cancer Charity in tutto il Regno Unito.

Il programma specialistico contribuirà inoltre a garantire che i pazienti che necessitano di un supporto intensivo lo ricevano, in modo che possano vivere una vita migliore con e dopo il cancro.  "Oltre a sostenere l'incredibile lavoro del Royal Marsden, Catherine's Rose sensibilizzerà l'opinione pubblica su come la natura e il giardinaggio possano contribuire alla guarigione", ha affermato Clare Matterson, direttore generale della Rhs. "Conosciamo l'importanza di questo messaggio, perché ogni giorno vediamo quanto l'accesso alla natura e lo stare all'aria aperta siano vitali per la nostra salute e felicità.Harkness Roses ha fatto un lavoro meraviglioso coltivando questa rosa spettacolare che porterà tanta gioia a tutti i giardinieri del nostro Paese". Philip Harkness, amministratore delegato di Harkness Roses, ha aggiunto di essere "lieto" che la Rhs abbia scelto di intitolare questa nuova creazione alla principessa del Galles e ha affermato che è stato un "privilegio" essere coinvolto nel progetto.

Sia Kate Middleton che suo marito, il principe William, sono sostenitori del centro oncologico specializzato del Royal Marsden, e l'amministratore delegato dell'Nhs Foundation Trust, Cally Palmer, si è detta "molto grata" alla principessa "per aver avviato questa iniziativa e per i benefici che porterà ai malati di cancro di tutto il mondo".  Tuttavia, i fan reali dovranno affrettarsi ad assicurarsi la Rosa di Kate: quest'anno ne saranno disponibili solo 15.000 esemplari, mentre altri ne arriverranno soltanto nel 2026.Questo fiore speciale sarà senza dubbio piantato nei giardini più belli d'Inghilterra: potremmo forse vederlo spuntare dalla bordura erbacea lunga 156 metri di Buckingham Palace?

Chissà.Nel frattempo una cosa è certa: per una volta il Regno Unito contraddice il suo poeta più rappresentativo, William Shakespeare, secondo cui, se una rosa si chiama Carla o Caterina, o ha qualsiasi altro nome, "avrebbe comunque lo stesso dolce profumo". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sophie Codegoni, la figlia Celine compie 2 anni: la sorpresa (e la dedica di Alessandro Basciano)

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(Adnkronos) – La figlia di Sophie Codegoni e Alessandro Basciano, Celine Blue, compie oggi, lunedì 12 maggio, 2 anni.La piccola trascorrerà il compleanno insieme alla mamma che per l'occasione le ha preparato una sorpresa per un dolce risveglio.  "La mia nanetta compie oggi 2 anni", ha scritto Sophie Codegoni che ha pensato di preparare, la notte prima, il suo dolce preferito: "Le sto preparando la sua torta preferita così domani mattina si sveglia con una bella sorpresa prima di andare a scuola", ha continuato l'influencer che ha seguito la ricetta per la torta margherita, che le ha consegnato al mattino con la candelina. L'influencer ha spiegato che oggi la piccola festeggerà con i compagnetti a scuola, mentre per il weekend sta organizzando un party a tema Hello Kitty con tutti gli amici. Diversamente, il papà Alessandro Basciano che non potrà partecipare ai festeggiamenti perché si trova a Miami – e anche per le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto negli ultimi mesi (Lo scorso 30 aprile per Alessandro Basciano la Cassazione ha confermato il divieto di avvicinamento e il divieto di comunicazione nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni)- ha condiviso i suoi auguri per la figlia Celine sul profilo Instagram: "Due anni fa nasceva la bimba più bella del mondo, la mia bambina: sei la gioia e l'innocenza.

L'innocenza della tua tenera età che traspare in quegli occhi uguali a quelli della tua mamma", scrive Basciano citando l'ex compagna Sophie.  "Ti vedo sempre, sento la tua voce e il tuo caratterino che fa capire già tanto…", continua il deejay. "Sei la forza in questo periodo buio, buon compleanno.Il tuo papà", ha concluso.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Si chiude a Villafranca D’Asti tour del Moige per contrastare il bullismo e contro pericoli della rete

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(Adnkronos) – Si chiude a Villafranca D'Asti e, più precisamente dall’IC di Villafranca D'Asti, il tour del progetto “Educyber Generations” l’iniziativa promossa dal Moige – Movimento Italiano Genitori, realizzata nell’ambito del Progetto Diderot di Fondazione Crt, per contrastare il bullismo e i pericoli della rete, un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti nella società e nelle scuole italiane.Durante la mattinata si terranno tre sessioni formative, condotte da Sara Valente e Antonella Silletti, psicologhe della task force anti bullismo del Moige per formare i ragazzi sui rischi e le opportunità del mondo digitale.

Nel pomeriggio, il Centro Mobile Moige sarà presente nel cortile della scuola per accogliere la cittadinanza, seguito da un intervento rivolto a genitori e insegnanti.Il tour partito a marzo 2025 ha raggiunto oltre 6mila studenti appartenenti ad oltre 70 scuole in Piemonte e Valle D’Aosta. “È sui banchi di scuola che si formano le cittadine e i cittadini di domani – dichiara la presidente di Fondazione Crt Anna Maria Poggi – Il progetto Diderot di Fondazione Crt, che quest’anno porta in aula nuove ‘sfide’ della contemporaneità che vanno dalla prevenzione del cyber risk alla bioingegneria dell’alimentazione, intende allenare le nuove generazioni al critical thinking, ad acquisire quello sguardo nuovo e creativo necessario per comprendere e orientarsi nel mondo”.  Secondo lo studio del Moige, condotto in collaborazione con l'Istituto Piepoli nel 2023, emergono dati allarmanti: l'8% dei ragazzi usa foto o video per prendere in giro qualcuno, un dato in costante aumento.

Il 45% ha dichiarato di essere stato vittima di prepotenze, con il 34% di casi legati a violenza verbale.Preoccupante è anche la percentuale di minori che navigano senza alcun filtro anti-porno (49%) e la scarsissima comunicazione con le famiglie riguardo a strumenti di protezione durante la navigazione online.

Dallo studio emerge inoltre una generale fiducia nei confronti di quanto viene letto su internet.Il 42% crede che ciò che si legge online sia attendibile ma il 52% ammette di aver creduto almeno una volta ad una notizia che poi si è rivelata una fake news.

Solo il 17% verifica sempre ciò che legge, dato in leggera crescita.  Un altro dato significativo è quello relativo al tipo di presenza sui social.Oltre 1 su 4 ha un proprio canale attraverso il quale condivide con gli utenti contenuti come video, tutorial, foto, dove racconta la propria vita, anche facendo live streaming.

Questo fenomeno risente con ogni probabilità del ruolo sempre più importante che rivestono gli influencer agli occhi degli adolescenti, che aspirano a diventare come loro.In aumento anche il numero di minori che ha condiviso online foto personali: 9%.

Preoccupa particolarmente il dato relativo all’età: il 6% di chi ha ammesso di averlo fatto ha meno di 15 anni. "Educyber Generations" si propone di affrontare in modo diretto e mirato i rischi del mondo digitale, che colpiscono in particolare bambini e adolescenti.Con oltre 30 milioni di account social attivi in Italia, l'intervento risulta urgente e necessario per garantire a tutti i giovani una navigazione sicura e consapevole. "Il nostro progetto nasce da un'esigenza sociale imprescindibile", dichiara Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE. "La società italiana sta diventando sempre più digitalizzata.

Occorre valorizzare le opportunità della rete, comprendere i rischi e gli ostacoli nel percorso di crescita digitale, soprattutto per i minori.Educyber Generations significa formazione, prevenzione e, soprattutto, azioni concrete a supporto dei giovani". L'obiettivo di "Educyber Generations" è di promuovere la cultura della cittadinanza digitale.

A questo scopo, infatti, verranno formati gruppi di studenti che opereranno nelle scuole in collaborazione con docenti, famiglie e forze dell'ordine, per garantire un supporto tra pari e una maggiore consapevolezza dei rischi online.Attraverso questi strumenti, Educyber Generations mira a fornire competenze digitali e supporto qualificato, prevenendo e contrastando episodi di cyberbullismo e rischi della rete.

Un progetto che si pone come obiettivo non solo di proteggere, ma di costruire una generazione di cittadini digitali consapevoli e responsabili.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rifiuti, Cial: “Nel 2024 tasso di riciclo imballaggi in alluminio al 68,2%”

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(Adnkronos) – Un sistema di raccolta efficiente, capillare e tra i più virtuosi d’Europa: è quello italiano per il riciclo degli imballaggi in alluminio, che nel 2024 conferma non solo il pieno raggiungimento degli obiettivi Ue al 2025 (50%), ma anticipa anche quelli fissati per il 2030 (60%).Lo attestano i dati presentati durante l’Assemblea Pubblica Annuale di Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, occasione in cui sono stati ufficializzati il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e la riconferma di Bruno Rea alla presidenza del Consorzio. (VIDEO) Nel 2024, il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio si è attestato al 68,2%, ma sempre prossimo alla media del 70% degli ultimi anni, con un recupero complessivo pari al 71,7%.

Il lieve calo di due punti percentuali rispetto al 2023 non riflette un peggioramento delle performance, ma è legato all’ampliamento del perimetro di rendicontazione previsto dalle nuove norme europee, che includono anche l’alluminio presente negli imballaggi compositi – spiega Cial – Una variazione metodologica che modifica il confronto storico e segna l’inizio di un nuovo standard di misurazione.  Dati che confermano come la filiera sia in grado di assorbire in maniera soddisfacente quantità crescenti di immesso (+8,5% rispetto al 2023) attraverso un sistema di raccolta, selezione e trattamento ormai consolidato su tutto il territorio nazionale.Anche sul fronte delle lattine per bevande, l’Italia si conferma tra i Paesi più efficienti d’Europa.

Il tasso di riciclo per questa specifica tipologia di imballaggio si attesta all’86,3%, a fronte di un +7% nelle quantità effettivamente riciclate e di un significativo +16% nell’immesso al consumo.Un risultato – spiega Cial – che, pur evidenziando una contrazione percentuale rispetto all’anno precedente (-8%), certifica l’efficienza e la reattività del sistema nazionale, in grado di gestire tempestivamente un incremento rilevante dei volumi. Ancora, nel 2024, grazie all’avvio a riciclo di oltre 62.400 tonnellate di imballaggi, si è evitata l’emissione di circa 442mila tonnellate di CO2 equivalenti e si è ottenuto un risparmio energetico pari a 197mila tonnellate equivalenti di petrolio.

Un risultato reso possibile dall'efficienza dell’alluminio: il metallo riciclato richiede, infatti, solo il 5% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario.  In questo quadro, il sistema consortile continua a rafforzare la propria presenza capillare sul territorio nazionale, con 432 convenzioni attive e una copertura che raggiunge oggi il 78% della popolazione italiana e il 70% dei comuni.  “I dati 2024 confermano la solidità e la maturità del modello italiano di gestione degli imballaggi in alluminio, tra i più virtuosi ed efficienti in Europa.Anche a fronte dell’adeguamento ai nuovi criteri europei di calcolo – che ampliano il perimetro dell’immesso includendo l’alluminio presente nei compositi – la filiera continua a garantire performance elevate, con volumi assoluti di materiale riciclato in costante crescita.

Un esempio concreto: a fronte di un consumo pro-capite di circa 1,45 kg di packaging in alluminio, il nostro sistema riesce a recuperarne e valorizzarne oltre 1 kg per cittadino. È un risultato frutto della cooperazione tra cittadini, istituzioni e imprese, che dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità ambientale, efficacia economica e inclusione sociale.Ora è importante che le politiche europee riconoscano e valorizzino i modelli già consolidati, premiando chi ottiene risultati attraverso innovazione, responsabilità condivisa e un efficiente governance di filiera”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente di Cial. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)