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Sampdoria Juve Stabia, la presentazione del match e le probabili formazioni

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Sampdoria-Juve Stabia è stato definito un match surreale per la disputa a porte chiuse della gara, conseguenza degli scontri tra tifoserie prima di Genoa-Samp di Coppa Italia, ma è sicuramente l’incrocio forse tra le due squadre più in forma del campionato di Serie B 2024-2025.

I temi di Sampdoria-Juve Stabia.

La Sampdoria di mister Sottili arriva al match con la Juve Stabia in un periodo di grande condizione.Il match di Coppa Italia con il Genoa vinto ai rigori è come se fosse stato un po’ lo spartiacque in positivo della stagione dei doriani.Sottil si augura continuità nella prestazione e nel risultato per la sua squadra, dopo la netta vittoria conseguita a Modena la settimana scorsa che ha rilanciato le ambizioni di una squadra che può avere a propria disposizione in panchina attaccanti del calibro di La Gumina e Borini (ex Roma e Liverpool) che sarebbero titolari in tutte le squadre di B e quasi certamente in molte squadre di Serie A.Indisponibili tra le fila dei doriani Romagnoli, Vieira e Pedrola oltre a Ricci e Girelli.

La Juve Stabia dal canto suo dopo aver battuto la capolista Pisa ha acquisito la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque in questo campionato.Mister Pagliuca si augura di vedere al “Ferraris” di Genova la solita squadra umile, con massima attenzione e concentrazione nelle due fasi di gioco, e con il solito “morso sul metro”, ma soprattutto con una squadra capace di andare a pressare alti gli avversari e di sopperire con queste armi al gap tecnico che indubbiamente c’è al cospetto della Sampdoria favoritissima dal pronostico.Pesanti assenze tra le fila delle Vespe: così come col Pisa mancheranno pedine importantissime per la difesa come Bellich (distorsione al ginocchio ma in via di recupero, lo si rivedrà dopo la sosta) e Andreoni (problemi muscolari), oltre a Morachioli e Di Marco.Diffidato Marco Ruggero arrivato ai 4 cartellini gialli.

L’arbitro di Sampdoria-Juve Stabia.

La S.S.Juve Stabia 1907 comunica che sarà il sig.Luca Massimi della sezione AIA di Termoli a dirigere il match Sampdoria – Juve Stabia valevole per la 8^ giornata di andata del Campionato Serie BKT 2024 – 2025, in programma venerdì 4 ottobre 2024 allo stadio Luigi Ferraris di Genova con inizio alle ore 20,30.Il sig.Massimi sarà coadiuvato dal sig.Emanuele Prenna della sezione AIA di Molfetta e dal sig.Mattia Regattieri della sezione AIA di Finale Emilia, il IV° ufficiale sarà il sig. Roberto Lovison della sezione AIA di Padova, al VAR ci sarà il sig.Giacomo Camplone della sezione AIA di Pescara, all’AVAR ci sarà il sig.Oreste Muto della sezione AIA di Torre Annunziata.

Le probabili formazioni.

SAMPDORIA (3-5-2): Silvestri; Bereszynski, Venuti, Vulikic; Depaoli, Benedetti, Yepes, Bellemo, Ioannou; Coda, Tutino.

Allenatore: sig.Andrea Sottil.

JUVE STABIA (3-4-2-1): Thiam; Folino, Varnier, Ruggero; Floriani Mussolini, Buglio, Pierobon, Rocchetti; Maistro, Candellone; Adorante. 

Allenatore: sig.Guido Pagliuca.

Sanità, Aceti (Salutequità): “Ssn sostenibile ha bisogno di riforma dinamica”

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(Adnkronos) – "La prossima Manovra di bilancio per rafforzare la sanità pubblica dovrà essere 'espansiva'.Qualora Governo e Parlamento scegliessero invece una 'formula restrittiva', le difficoltà di accessibilità alle cure che vivono i cittadini potrebbero aggravarsi, nonostante il diritto alla salute prevalga sull'equilibrio di bilancio, come ricorda anche la Corte dei conti nella sua Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni 2020-2023.

Le risorse sono fondamentali e per garantire piena sostenibilità del Ssn servono subito anche politiche sanitarie riformatrici, con correttivi sui sistemi di remunerazione, organizzazione, gestione e valutazione, altrimenti gli incrementi di risorse potrebbero non essere capitalizzati al meglio.Sarebbe come cercare di riempire un secchio bucato".

Lo ha detto Tonino Aceti, presidente di Salutequità, a margine dell'Equity Group Sostenibilità ed Equità promosso da Salutequità.  L'evento è un incontro a porte chiuse durante il quale i rappresentanti di istituzioni, ministero della Salute, Regioni, Istituto superiore di sanità, Agenas, centri di ricerca, imprese, professioni e aziende sanitarie, pazienti, deputati e senatori hanno dibattuto sulla situazione, sulle priorità e sui correttivi necessari per salvaguardare universalità, equità e, appunto, sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.  "Il Ssn oggi non sa leggere la domanda di assistenza che cambia e adeguare tempestivamente le risposte – ha ribadito Aceti – e tutto questo è confermato innanzitutto da una programmazione sanitaria nazionale ferma al 2006, rischiando di non renderlo utile per i cittadini e attrattivo per i professionisti che vi lavorano".  Nel corso della giornata è stata presentata la cornice internazionale che vede tutti i sistemi sanitari in difficoltà finanziarie, non solo quelli totalmente pubblici; sono state sottolineate anche l'importanza della ricerca e dei trial clinici come ambito per attrarre e recuperare risorse; la misurazione dell'impatto positivo dell'innovazione tecnologica e farmacologica sui sistemi sanitari; le interdipendenze che il servizio sanitario ha con tutti gli altri settori di politiche pubbliche per garantire la salute delle comunità; il contributo della partnership pubblico privato; l'importanza di una comunicazione positiva del valore che ogni giorno porta il Ssn e un impegno specifico per un vero e proprio engagement del cittadino/paziente.Le soluzioni e le proposte raccolte saranno presentate ufficialmente anche a Governo, istituzioni e Regioni il in occasione del Summit annuale di Salutequità, per tirare le somme sulle evidenze raccolte e proporre soluzioni reali, percorribili e mirate per risolvere gli squilibri del sistema.  "Prendersi cura del Ssn attraverso il confronto tra tutti gli stakeholder sulle difficoltà e sulle proposte migliorative è il contributo che vogliamo dare per tutelare il diritto alla salute attraverso la più grande opera pubblica che ha realizzato il nostro Paese per garantire democrazia, pari opportunità ed equità", ha concluso Aceti.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli: “Ho perso una sorella, regina di classe”

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(Adnkronos) –
"Sai che non so cosa dire di Lea?".Nicola Pietrangeli si commuove pensando a Lea Pericoli, regina del tennis italiano, morta oggi a 89 anni. "Io sono figlio unico, non ho mai avuto un fratello o una sorella, e lei lo è stata.

Una compagna di mille cose e meno di cose più strane, nel senso che ci conosciamo da 65 anni, abbiamo girato il mondo per largo, per lungo, per sotto e sopra, e fra di noi non c'è stato neanche un bacio.E infatti una volta mi ha detto: 'ma io non ti piaccio?' Le ho detto che non lo sapevo e ci è rimasta male", ricorda Pietrangeli. "Lea era molto più signora che tennista -prosegue- Uno stile inimitabile, irripetibile forse?

Certo, con queste ragazze di oggi, e per carità difendo anche la mia categoria ma insomma, Lea Pericoli le batte tutte 6-0, 6-0.Capisco che quello che succede oggi sono le cose moderne, i soldi e tutte quelle cose lì, e va benissimo, però Lea aveva un peso non soltanto sul campo da tennis, lo vedevi da come camminava, come si vestiva, come parlava.

Poi che questo avvenga dieci giorni dopo la morte di mia moglie…Sono cose che alla mia età non reggo più tanto facilmente". "Un grande esempio di eleganza.

Era una grande signora fuori dal campo e dentro al campo da tennis.Personaggi come lei sono rari da trovare", il ricordo di Adriano Panatta a Rainews24. "Ciao Lea.

Non ero più alto della racchetta quando ti ho conosciuto e a tratti abbiamo camminato insieme sui campi di tennis.Saluta il tuo maestro Gino!", l'omaggio di Paolo Bertolucci in un post su X.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tajani: “Finché noi al governo nessuna nuova tassa, siamo contrarissimi”

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(Adnkronos) – "Nessuna nuova tassa.Noi siamo contrarissimi a imporre nuove tasse e ci sono state alcune cattive interpretazioni e un fraintendimento su alcune parole dette ieri, ma finché saremo noi al governo non ci saranno nuove tasse per gli italiani".

Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e leader di Forza Italia Antonio Tajani, rispondendo a Bari, a margine della assemblea generale di Confindustria Bari Bat, a proposito della possibilità di nuove tasse. La giornata di ieri è stata caratterizzata da alcune dichiarazioni del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. "Ci sarà una chiamata alla contribuzione – ragionata e razionale – per tutti, non solo per le banche" ma anche per altri settori che hanno beneficiato della congiuntura come la difesa, ha detto il ministro dell'Economia. Poco dopo fonti hanno specificato che nella definizione della prossima manovra economica, "la linea guida sarà l’articolo 53 della Costituzione" che sancisce come tutti siano tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.Questo, a quanto si apprende, significa che "per quanto riguarda le entrate significa che si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato in qualche modo di condizioni favorevoli esterne affinché contribuiscano con modalità sulle quali è in corso un confronto".

Non è allo studio, si chiarisce, "nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al Concordato biennale preventivo". "Altre eventuali interpretazioni delle parole del ministro Giorgetti sono da considerarsi forzature", hanno spiegato le fonti.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Psicoterapia a prezzi calmierati per i residenti nel centro storico di Roma

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(Adnkronos) –
La Giunta del Municipio Roma I Centro, sulla scia di un provvedimento simile del Municipio XII proposto dal consigliere Alessandro Alongi, ha oggi approvato una delibera che istituisce un elenco di professioniste/i della psicologia/psicoterapia che, in forma singola o associata, offrano servizi a prezzi calmierati alla collettività residente nel Municipio, al fine di assicurare un benessere psicologico accessibile a tutti i cittadini del territorio municipale. "In occasione della Giornata mondiale salute mentale del 10 ottobre, pensiamo che sia giusto dare un segnale importante ai nostri concittadini per dirgli che il Municipio è vicino e tiene al loro benessere psicologico e cerca di assisterli anche fuori dai percorsi istituzionali, proponendo servizi alternativi", afferma in una nota la presidente del Municipio I Roma Centro, Lorenza Bonaccorsi. "Un provvedimento che ho fortemente voluto – dichiara l'assessora alle Politiche sociali, Claudia Santoloce – convinta che oggi, come forse mai in passato, sia fondamentale occuparsi di salute mentale delle persone, soprattutto delle fasce più giovani, attraverso l'ascolto e il confronto, in un'ottica di prevenzione del disagio e della difficoltà.E che sia necessario farlo anche agevolando l'utilizzo di questi servizi, spesso troppo costosi, attraverso una tariffa calmierata in un contesto di trasparenza e garanzia".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Premio Guido Dorso, al Senato giovedì 10 ottobre i riconoscimenti ai nuovi ‘Ambasciatori del Mezzogiorno’

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(Adnkronos) – Saranno consegnati giovedì 10 ottobre, al Senato, presso la sala Zuccari di palazzo Giustiniani, i premi “Guido Dorso” promossi dall’omonima associazione presieduta da Nicola Squitieri e giunti quest’anno alla 45°edizione.L'iniziativa – intitolata al meridionalista irpino – è patrocinata dal Senato della Repubblica, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall'Università di Napoli "Federico II" e segnala, dal 1970, contestualmente giovani studiosi del nostro Mezzogiorno e personalità del mondo istituzionale, economico, scientifico e culturale che hanno contribuito con la loro attività a sostenere le esigenze di sviluppo e di progresso del Sud.  “Anche i riconoscimenti assegnati per questa 45ma edizione – ha spiegato Nicola Squitieri – intendono proporre una diversa narrazione del Sud documentando quanto viene realizzato in tutti i settori in un’ottica di sviluppo del territorio meridionale che si candida ad essere sempre più un ponte tra Europa, Mediterraneo e Africa”, “Anche quest’anno – ha dichiarato Francesco Saverio Coppola, segretario generale dell’associazione Dorso – nel confermare le attività di promozione e di ricerca dell’Associazione, siamo stati sempre più impegnati a fare squadra con altre istituzioni meridionaliste per dare vita ad un progetto credibile aperto alla cultura, alla formazione, all’innovazione da destinare soprattutto alle nuove generazioni meridionali”. Destinatari della 45° edizione per le sezioni speciali sono quest’anno: Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno (istituzioni); Cristina Trombetti, presidente Istituto nazionale di alta Matematica (università); Luigi La Rocca, direttore generale archeologia, belle arti e paesaggio del ministero della Cultura (cultura); Giuseppe Gigli, direttore Istituto Nanotecnologie del CNR di Lecce (ricerca); Amedeo Lepore, professore di storia dell’economia dell’università “Luigi Vanvitelli”(economia); Giuseppe Marra, presidente gruppo GMC Adnkronos (editoria); Filippo Callipo, presidente Giacinto Callipo conserve alimentari spa di Vibo Valentia (imprenditoria privata); Mimma Lapolla, presidente cooperativa sociale “Il cerchio magico” di Venosa (terzo settore); Marco Giannone – Università degli studi di Palermo – tesi di laurea magistrale “Un’analisi del divario Nord-Sud attraverso il modello istituzionale” (sezione ordinaria).

La targa di rappresentanza del Presidente della Repubblica destinata alla 45°edizione del Premio Dorso è stata assegnata alla Fondazione Circolo Artistico Politecnico di Napoli presieduta da Adriano Gaito. I riconoscimenti per la sezione internazionale sempre della 45ma edizione del Premio Dorso, dedicata al Mediterraneo, sono stati consegnati a luglio, a Napoli, alla Comunità di Sant’Egidio e al prof.Salvatore Capasso, direttore del dipartimento di scienze umane e sociali del Cnr.

La commissione giudicatrice è composta da Andrea Amatucci, presidente del comitato scientifico dell'associazione Dorso; Raffaele Fitto, ministro per il Sud e la coesione territoriale; Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco di Napoli; Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Matteo Lorito, rettore dell’Università di Napoli “Federico II”; Nicola Squitieri, presidente dell'associazione Dorso; segretario Francesco Saverio Coppola, segretario generale dell’Associazione Dorso.Nell'albo d'onore dei vincitori del Dorso figurano alcuni tra i più autorevoli esponenti del mondo delle istituzioni, della ricerca, dell'economia e della cultura: da Giovanni Leone a Giorgio Napolitano; da Renato Dulbecco a Franco Modigliani; da Antonio Marzano a Pietro Grasso; da Pasquale Saraceno a Francesco Paolo Casavola; da Gabriele Pescatore a Dominick Salvatore; da Francesco Rosi a Riccardo Muti.

Il premio Dorso consiste in un'artistica opera in bronzo creata, in esclusiva, dallo scultore Giuseppe Pirozzi.L’evento sarà trasmesso sui siti web del Senato e dell’Associazione Dorso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Calciomercato, regole Fifa violano leggi su diritto comunitario: la sentenza della Corte Ue

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(Adnkronos) – Il calciomercato verso una nuova rivoluzione per il caso Diarra?Alcune delle norme della Fifa in materia di trasferimenti internazionali di calciatori professionisti sono contrarie al diritto dell'Ue, ha stabilito la Corte di Giustizia dell'Ue, sottolineando che le norme "ostacolano la libertà di circolazione dei giocatori e restringono la concorrenza tra i club".

La sentenza rischia di rivoluzionare il mercato, perché potrebbe incidere anche sullo status di calciatori vincolati da contratti in essere.   La vicenda nasce infatti dal caso di Lassana Diarra, che rischia di diventare il 'nuovo Marc Bosman', il calciatore belga che nel 1995 ha ottenuto la sentenza che ha cancellato l'indennizzo da versare ai club per giocatori in scadenza di contratto. Il precedente di Diarra, ora, rischia di avere un impatto dirompente nelle trattative per calciatori sotto contratto.L'ex centrocampista nel 2015 ha rescisso unilateralmente il contratto con la Lokomotiv Mosca a cui era legato da un accordo triennale.

Il club russo ha chiesto 20 milioni di euro al giocatore e al suo futuro club a titolo di indennizzo. Diarra ha fatto ricorso in Belgio contro alcune delle norme dettate dalla Fédération Internationale de Football Association (Fifa), responsabile dell'organizzazione e del controllo del calcio a livello mondiale.Lo sportivo ha sostenuto che queste norme Fifa hanno ostacolato il suo ingaggio da parte di un club di calcio belga.

La sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue, alla fine dell'iter, gli ha dato ragione.  Le norme contestate sono parte del Regolamento sullo status e i trasferimenti dei calciatori (Rsti) della Fifa e sono destinate a essere attuate sia dalla Fifa sia dalle federazioni calcistiche nazionali che ne fanno parte, come la Federazione calcistica del Belgio (Urbsfa).Si applicano, tra l'altro, nel caso in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia risolto il suo contratto di lavoro senza giusta causa, prima della scadenza naturale. In casi come questo, il calciatore e qualsiasi club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido: devono pagare un'indennità al club di provenienza.

Inoltre, il nuovo club è passibile, in alcune situazioni, di una sanzione sportiva, il divieto di ingaggiare nuovi giocatori per un periodo. Infine, la federazione nazionale da cui dipende il club di provenienza del giocatore deve negare il rilascio di un certificato internazionale di trasferimento alla federazione alla quale è iscritto il nuovo club, finché tra il club di provenienza e il giocatore è pendente una controversia in merito alla risoluzione del contratto.La Corte d'Appello di Mons, in Belgio, ha chiesto alla Corte di Giustizia se queste norme siano in linea con la libertà di circolazione dei lavoratori e al diritto della concorrenza.

La Corte, nella sentenza, dichiara che l'insieme di queste norme è contrario al diritto dell'Unione Europea.   Per i giudici di Lussemburgo, queste norme sono in grado di ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vogliano lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell'Unione.Infatti, le norme fanno gravare sui giocatori, e sui club che intendano ingaggiarli, rischi giuridici "rilevanti", rischi finanziari "imprevedibili" e potenzialmente "molto elevati" nonché "significativi" rischi sportivi, che, considerati nel complesso, sono tali da ostacolare il trasferimento internazionale di questi giocatori. Anche se è vero, concedono i magistrati, che restrizioni alla libera circolazione dei giocatori professionisti possono essere giustificate dall'obiettivo di garantire la regolarità delle competizioni di calcio tra club, mantenendo un certo grado di stabilità nell'organico, tuttavia le norme, fatta salva la verifica da parte della Cour d'Appel di Mons, sembrano spingersi, sotto molti aspetti, "oltre quanto necessario" per il perseguimento dell'obiettivo. Per quanto riguarda il diritto della concorrenza, la Corte conclude che le norme controverse mirano a restringere, se non addirittura a impedire, la concorrenza transfrontaliera che potrebbero farsi tutti i club di calcio professionistici stabiliti nell'Ue, ingaggiando unilateralmente giocatori contrattualmente legati a un altro club, o giocatori il cui contratto sia stato risolto senza giusta causa. I giudici ricordano che la possibilità di farsi concorrenza, reclutando giocatori già formati svolge un ruolo "essenziale" nel calcio professionistico e che le norme che restringono in modo generalizzato questa forma di concorrenza, cristallizzando la ripartizione dei lavoratori tra i datori di lavoro e compartimentando i mercati, sono assimilabili a un accordo di non sollecitazione.

Peraltro, la Corte conclude che, fatta salva la verifica da parte della Cour d'Appel di Mons, queste norme non sembrano essere "indispensabili o necessarie".    —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

È morto Pierre Christin, il padre della serie di fantascienza ‘Valérian’ aveva 86 anni

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(Adnkronos) –
Pierre Christin, uno dei grandi sceneggiatori di fumetti francesi, creatore con il disegnatore Jean-Claude Mézière della celebre serie di fantascienza 'Valérian et Laureline' (in Italia conosciuta come 'Valérian'), è morto giovedì 3 ottobre a Parigi all'età di 86 anni.L'annuncio della scomparsa è stato dato dal suo editore Dargaud con un comunicato stampa intitolato 'La fine di una storia magnifica'. "La sua morte è una perdita inestimabile per la nostra professione, – ha scritto l'editore – che ha contribuito a sviluppare nella stessa misura di René Goscinny, il creatore di Asterix".  
Nato il 27 luglio 1938, nella periferia parigina, Pierre Christin, che si firmava Linus, è stato uno degli autori più prolifici del mondo del fumetto in Francia.

In cinquant'anni di carriera ha pubblicato un centinaio di opere, collaborando con una serie di importanti fumettisti, da Mézières e André Juillard a Enki Bilal, François Boucq e Jacques Tardi.Nel 2018 al Festival internazionale di Angoulême è stato insignito del Prix Goscinny per l'album autobiografico 'Est-Ouest' e per la sua opera complessiva.  Alla fine del 1967 sulla rivista 'Pilote' Christin crea con Mézière il suo personaggio più famoso, Valérian, affiancato dalla bella ed emancipata Laureline: sarà da questo momento il suo maggiore impegno fumettistico.

La serie si concentra sulle avventure di Valérian, un agente spazio-temporale, e la sua collega dai capelli rossi, Laureline, mentre viaggiano nell'universo attraverso lo spazio e il tempo.La saga fantascientifica si è sviluppata in 23 albi fino al 2010.

In Italia 001 Edizioni ne ha raccolto l'intero ciclo in 7 volumi.Questa serie di fantascienza, tradotta in una ventina di lingue, ha ispirato registi come George Lucas (autore della saga intergalattica 'Star Wars') e Luc Besson, che nel 2017 ha realizzato un adattamento cinematografico del fumetto 'Valerian e la città dei mille pianet', interpretato da Dane DeHaan (Valérian) e Cara Delevingne (Laureline). Pierre Christin ha lavorato su progetti disegnati da Jacques Tardi, Annie Goetzinger, Jijé, François Boucq ed Enki Bilal, con cui ha collaborato a 'Le falangi dell'ordine nero', 'La crociera dei dimenticati', 'Il vascello di pietra', 'La città che non esisteva' e 'Battuta di caccia'. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Heineken, Pratolongo: “Segreto dei risultati è la passione”

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(Adnkronos) – “Heineken celebra 50 anni di produzione della birra in Italia, il segreto è la passione e la capacità di produrre birre eccellenti e di raccontarle nel modo migliore”.Lo ha sottolineato Alfredo Pratolongo, Corporate Affairs Director Heineken Italia, intervenuto alle celebrazioni dei 50 anni dell'azienda in Italia che si sono svolte a Milano. “Heineken ha impattato nella cultura birraria del paese su due aree: quella di birra e cibo, contribuendo a rendere la birra parte della cultura alimentare del Paese, e quella della socializzazione, con i grandi eventi di tanti anni fa come l'Heineken Jammin’ Festival, il trofeo Birra Moretti, partecipando all'evoluzione del mercato birrario in Italia.

L'ultima fase, la più importante, è quella della varietà delle ricette, delle birre proposte e degli investimenti sui marchi italiani, come Birra Moretti e Birra Messina” Più green, leggera e sociale, questa è la birra di domani che chiedono i consumatori secondo lo studio di Future Concept Lab. “Heineken Italia è l'azienda che ha fatto la prima campagna dedicata al consumo responsabile 20 anni fa – ha spiegato Pratolongo – e ha portato avanti un programma di campagne con messaggi chiari, inequivocabili e aspirazionali.Parliamo di responsabilità, di moderazione, ma c’è anche l’alternativa delle birre analcoliche, che oggi sono molto più buone.” Tra le tendenze del futuro tracciate dal primo produttore del Paese assieme a Future Concept Lab anche consumi sempre più green e attenti ai processi e agli ingredienti.

La birra si distinguerà per la propria «naturalità» e processi di produzione sempre più attenti alla sostenibilità. “La sostenibilità è un tema chiave e noi abbiamo obiettivi e azioni dal punto di vista aziendale di primo ordine.Per esempio abbiamo l’obiettivo di arrivare entro il 2030 a zero emissioni di CO2 nei nostri birrifici in Italia” ha concluso Pratolongo. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E’ morta Lea Pericoli, la regina del tennis aveva 89 anni

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(Adnkronos) – E' morta a 89 anni Lea Pericoli, la signora del tennis italiano.Signora in campo, regina in campo e maestra di eleganza, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli.

Lo fa sapere la Federtennis.  Classe e stile hanno caratterizzato tutta la storia di Lea Pericoli, campionessa da record del tennis italiano, con 27 titoli all'attivo nei campionati nazionali in singolare, doppio e doppio misto.Nei tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970).  Numero 1 d'Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, record assoluto, e per altre quattro volte numero 2 (1960, 1961, 1962 e 1973).

Ha giocato 29 incontri in nazionale, con un record di otto vittorie in singolare e sei in doppio.Agli Internazionali d’Italia è stata semifinalista nel 1967, ha raggiunto 4 volte i quarti di finale (1959, 1962, 1969 e 1971) e 8 volte gli ottavi (1953, 1955, 1960, 1963, 1964, 1965, 1970 e 1972).

Ha giocato cinque finali in doppio a fianco di Silvana Lazzarino (dal 1962 al 1965 e nel 1967).Con lei, ha tenuto a battesimo la formazione azzurra a Londra nel 1963. La sua vita è stata un'avventura, iniziata ad Addis Abeba, dove il padre trasferisce la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia.

E' lui a darle la prima racchetta.E' iniziato un lungo amore con il tennis continuato in Kenya, dove viene mandata a studiare, e poi in giro per il mondo.

A 17 anni, mentre è in vacanza in Versiglia dove insegnava il padre di Paolo Bertolucci, capisce che quel suo amore può diventare qualcosa di più e sceglie il tennis come carriera. "Chi cerca di diventare un campione combatte una guerra continua: è uno sport molto educativo che mi ha insegnato molto", ha detto. Con lo stesso spirito ha sfidato i pregiudizi, affrontato e sconfitto due tumori: un carcinoma all'utero nel 1973 e un cancro al seno nel 2012.Il Presidente Angelo Binaghi e tutto il movimento del tennis italiano si stringono con affetto alla sua famiglia in questo momento di grande dolore. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Birra: ricerca Future Concept Lab, è importante nella ricerca di socialità dei giovani

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(Adnkronos) – “Il futuro che ci aspetta è un futuro in cui i valori sono molto chiari, anche se non è facile praticarli – ha spiegato Francesco Morace sociologo e saggista, fondatore di Future Concept Lab intervenuto all'incontro per i 50 anni di Heineken in Italia che si è svolto a Milano. “C'è un grande afflato nei confronti di quello che noi chiamiamo il crucial and sustainable – ha spiegato Morace -.Una sostenibilità diffusa in cui la birra diventa protagonista perché può intervenire sia in termini di responsabilità – e quindi del bere responsabile – ma anche in termini di qualità, di qualità della vita.

Le persone vogliono in qualche modo birre che abbiano un gusto che sia riconoscibile e che può funzionare sia come grande elemento di convivialità perché tutti vorremmo in futuro riappropriarci dei luoghi della città insieme ai nostri amici, rincontrarci.E allo stesso tempo però avere un momento e un'esperienza che sia di qualità in cui la birra rappresenta un compagno quotidiano”. Una socialità con consumi sempre più green e veg privilegerà il gusto naturale della birra e le “ricariche naturali risonanti”: esperienze di consumo che rimandano alla natura, in ambiti outdoor e alimenti e bevande a base vegetale.

Una tendenza, questa, che incrocia la birra per la sua essenza di bevanda naturale e poco (o per nulla) alcolica, esaltata da una produzione sempre più sostenibile. “C'è voglia di convivialità ma nello stesso tempo, anche di riappropriarsi di luoghi e di tempi.Quindi un momento in cui la birra diventa davvero facilitatore attraverso questa capacità anche di scambiare esperienze che non siano solo digitali ma in presenza.

Questa è una richiesta che i giovani stanno cominciando a proporre" ha concluso Morace.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Professioni, Gaudini (Siena): “Ingegneria civile-ambientale per territorio fragile”

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(Adnkronos) – Intelligenza artificiale, robotica e nuove ingegnerie emergenti in forte ascesa.Ma in un Paese fragile' come l’Italia e dall’ampio patrimonio edilizio storico, ci sarà sempre un grande bisogno dell’ingegneria civile.

Anche in provincia di Siena.E’ in sintesi quanto emerge da un primo bilancio del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena, Francesco Gaudini, nella terza e ultima giornata del 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli ingegneri d’Italia a Siena – che ha visto la partecipazione di circa 1.500 delegati da tutta Italia – organizzato, oltre che dal Consiglio nazionale degli ingegneri, dagli ordini degli ingegneri di Siena e di Grosseto.  'Svolte-Ingegneria per governare il cambiamento' era il titolo congressuale: svolte che vanno di pari passo con la società civile e interessano la sostenibilità, l’Intelligenza Artificiale e Transizione industriale, ma anche l’evoluzione del sistema ordinistico.

Un cambiamento che vede al centro, proprio la professione dell’ingegnere.L’Ordine degli ingegneri di Siena, conta 830 iscritti, molti dei quali sono liberi professionisti. "Siamo un ordine medio piccolo – evidenzia Gaudini -ma se rapportato con il territorio e con gli abitanti, gli iscritti sono in un numero abbastanza elevato: questa è una realtà che ha sempre favorito la libera professione, ma l’Ordine raccoglie anche i dipendenti pubblici della pubblica amministrazione e dipendenti privati".  Dove sta andando la categoria in questa provincia? "La categoria si sta interrogando perché le ingegnerie stanno cambiando – spiega il presidente dell’Ordine di Siena – è in forte ribasso la scelta dell’ingegneria civile da parte degli studenti che optano per altre soluzioni, ma in realtà di ingegneria civile-ambientale c’è sempre bisogno, soprattutto per quelle che sono le nostre fragilità, patrimonio edilizio ed il nostro territorio.

Ci dobbiamo interrogare sul perché l’ingegneria civile non sia più così attrattiva come lo era in passato, e cosa dobbiamo fare per recuperare numero iscritti alle Università che producono ingegneri civili".  "Il nostro territorio – continua Gaudini – ha delle eccellenze in tutti i settori.Mi piace evidenziare il paesaggio che va tutelato ed è strettamente collegato con tutto quello che è ingegneria; eccetto alcune zone, non abbiamo grandi dissesti idrogeologici e grandi rischi di eventi calamitosi perché grandi esondazioni nel nostro territorio non ci sono, ma siamo comunque un territorio fragile che va tutelato anche per quello che riguarda il patrimonio edilizio, che è un patrimonio storico di interesse culturale e sul quale gli interventi necessitano di accuratezza ancora maggiore".  Congresso nazionale a Siena, un successo di organizzazione e contenuti "Il bilancio del congresso – commenta – è estremamente positivo: intanto è il congresso più affollato e frequentato degli ultimi dieci anni e questo ce lo dicono in maniera oggettiva i numeri, ma soprattutto è stato un congresso innovativo dal punto di vista dei contenuti scientifici.

Per la prima volta abbiamo messo in evidenza i temi dell’ingegneria del secondo e terzo settore (gestionale, biomedica); questo grazie al contributo di illustri relatori provenienti dal mondo accademico, dell’industria, della politica, con cui abbiamo sviluppato temi di attualità, quindi non solo ingegneria civile ma anche delle ingegnerie emergenti, l’ingegneria robotica, biomedica, informatica e tutto quello che è legato all’avvento dell’intelligenza artificiale". Un congresso che ha fatto conoscere Siena e le sue eccellenze, dall’enogastronomia alle bellezze storico-architettoniche, al mondo delle Contrade: "Abbiamo potuto far conoscere quella che è la nostra realtà, la città, nonostante le condizioni meteorologiche non troppo favorevoli, e l’organizzazione è andata secondo programma, siamo molto soddisfatti" conclude Gaudini. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Franco (Regione Lombardia): “Piano Missione Lombardia al 75%, chiuso bando da 25 milioni”

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(Adnkronos) – Il piano di rilancio delle politiche abitative, ‘Missione Lombardia’ nato su impulso dell'assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia, Paolo Franco, “È a buon punto. È un piano che si sviluppa su due anni e siamo al 75%, sia nella cura del patrimonio e degli investimenti, ma anche soprattutto sul punto principale, cioè l'housing sociale”, fa sapere lo stesso assessore intervistato a valle delle celebrazioni per i vent’anni di Fondazione Housing Sociale, nata nel 2004 da Fondazione Cariplo con la partecipazione di Regione Lombardia e di Anci Lombardia.Per i vent'anni di Fhs, è stato presentato un ventaglio di ricerche dalle quali è emerso che a Milano la questione housing interessa il 25% delle famiglie.

L’assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia fa sapere: “Abbiamo appena chiuso un bando da oltre 25 milioni di euro in piena attuazione e su quello che è il futuro, cioè dare anche a chi ha un reddito tra i 16 mila e 40 mila euro la possibilità di avere una casa a Milano e in Lombardia”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Bardelli (Comune di Milano): “Piano casa comunale per implementare affitti a canoni convenzionati”

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(Adnkronos) – “Il Comune intende lanciare un piano casa comunale che mette in gioco le aree di proprietà del comune a prezzo gratuito, per quanto riguarda la parte in locazione, e a un prezzo da convenzionare per quanto riguarda una limitata parte in proprietà.La parte in locazione dovrà essere in locazione permanente, che garantisca canoni di locazione che non superino gli 80 euro al metroquadro.

Questo permetterà di dare una risposta, nei prossimi anni, al bisogno di case per quella fetta di popolazione con redditi più bassi, tra i 1500 euro e i 2500 euro al mese.Ma soprattutto, consentirà di arricchire un mercato dell’affitto a canoni convenzionati che in questo momento è pressoché assente nel Comune di Milano”.

Così l’assessore alla Casa del Comune di Milano, Guido Bardelli, intervistato a valle delle celebrazioni per i vent’anni di Fondazione Housing Sociale – Fhs, a Milano.Per il ventennale, Fhs ha presentato una rosa di ricerche dalla quale è emerso che a Milano, il fabbisogno di housing interessa ancora il 25% delle famiglie: “Ci sono preziose iniziative di edilizia residenziale sociale fatte da soggetti privati, ma senza un finanziamento pubblico o aree pubbliche a costo ridotto si arriva ad affitti tra i 120 e 150 euro al metroquadro.

Questa è una sfida”, sottolinea l’assessore.La sfida dell’housing non è solo italiana. È recente la nomina di un Commissario UE con responsabilità diretta per l'edilizia abitativa: "Il fatto che ci sia un commissario europeo dice due cose: primo che non è un problema solo di Milano, ma una sfida europea.

Secondo che la stessa Europa è intenzionata a mettere in gioco strumenti finanziari per sostenere questo sviluppo.Questo ci fa ben sperare sulla possibilità di procedere con questa sfida nel nostro territorio.

Sia in alleanza con i soggetti privati, innanzitutto del privato sociale, sia verificando la possibilità che questo sforzo sia sostenuto anche dalla Comunità Europea”, conclude l’assessore. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Vecchi (Bocconi): “C’è bisogno di 3mld di euro per Housing Sociale a Milano”

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(Adnkronos) – “Abbiamo stimato che l’housing sociale nell’area di Milano necessita una mobilitazione di circa 3 miliardi di euro nei prossimi 15 anni.Evidentemente per far fronte a questo gap di investimento abbiamo bisogno di creare una piattaforma di co-investimento che abbiamo chiamato di ‘Partnership Pubblico Privato Plurale’, quindi una 4 P”.

Lo ha detto a Milano Veronica Vecchi, professor of Practice of Business Government Relations presso Sda Bocconi School of Management, a proposito della ricerca condotta per Fondazione Housing Sociale – Fhs presentata in occasione del ventennale della fondazione nata su spinta di Fondazione Cariplo nel 2004.La ‘4P’ proposta da Sda Bocconi “Fa leva anche sulle risorse pubbliche che, diversamente dal passato, non devono più essere investite con una logica di fondo perduto, ma devono essere co-investite per abilitare l’attrazione di investitori di lungo termine – spiega la professoressa – L’obiettivo è quello di attirare i capitali di chi ha un appetito per il rischio, ma allo stesso tempo riuscire a ridurre la loro esposizione al rischio e quindi rendere il costo del capitale più sostenibile.

Abbiamo bisogno di ridurre non solo il costo di costruzione, ma anche il costo di capitale.Ovviamente per sostenere la sottoscrizione di titoli obbligazionali abbiamo bisogno di fondi di garanzia, ma anche questi possono essere creati con le risorse pubbliche.

Le risorse pubbliche sono scarse quindi abbiamo bisogno di utilizzarle in una logica di leva finanziaria per creare addizionalità finanziaria con un chiaro orientamento all’impatto sociale e un rendimento che sia sostenibile”, le parole dell’esperta. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner: “Wada? Ancora sorpreso, ma collaborerò”

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(Adnkronos) – Jannik Sinner torna a parlare oggi, 4 ottobre, dell'appello della Wada sul caso Clostebol. "Sono sorpreso" ha detto il campione in conferenza stampa a Shanghai alla vigilia dell'esordio al Rolex Masters, "ma mi aspettavo che potesse accadere una cosa simile.E' andata così".  "Continuerò a collaborare come ho fatto prima.

Le tre udienze che ho sostenuto sono state tutte in mio favore e resto fiducioso che tutto si risolverà per il meglio, un esito diverso mi lascerebbe ancor più sorpreso – conclude -.Non è una situazione in cui mi senta a mio agio, non c'è dubbio, credevo fosse tutto finito e invece non è così e non è facile".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Cognetti (Politecnico): “Pluralità di attori, Ers, accessibilità e fascia grigia, le quattro sfide del futuro”

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(Adnkronos) – “La nostra ricerca solleva quattro sfide per il futuro: la questione della pluralità degli attori, il ruolo dell’Ers”, l’edilizia residenziale sociale, “chiarire se accessibilità vuol dire affitto e la domanda della fascia grigia, quella fascia di popolazione che resta esclusa dall’offerta”, per questioni di reddito.Così Francesca Cognetti, professore associato dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano, a proposito della ricerca condotta per Fhs e presentata a Milano, in occasione del ventennale della fondazione che ha visto la luce nel 2004, sotto la spinta di Fondazione Cariplo per trovare risposte e soluzioni alla crescente emergenza abitativa.

La professoressa snocciola nel dettaglio le quattro sfide: “La prima sfida è la questione della pluralità degli attori, abbiamo visto una forte pluralità in mancanza di una governance complessiva.C'è un grande tema di governance e di relazione tra pubblico e privato, ma anche una pluralità di soggetti, ad esempio legati al terzo settore.

Quali sono i luoghi della governance e chi ha la regia di questa governance, è un grande tema strategico”, spiega.Poi c’è la sfida legata all’Edilizia residenziale sociale (Ers): “Emerge un po' il fatto che l’Ers abbia una definizione a maglie molto larghe.

Forse va rifatta una una riflessione sulle categorie dell'Ers, anche guardando alla valutazione degli ultimi 15 anni”, illustra l’esperta.   “Un terzo tema è se accessibilità vuol dire affitto – continua la professoressa Cognetti – quello che abbiamo visto negli anni è che la relazione tra affitto e vendita è variabile.Sappiamo bene che nella città di Milano la questione dell'affitto è centrale rispetto ai temi dell'accessibilità.

Allora come continuare a garantire le quote di affitto dentro a un equilibrio anche economico finanziario degli interventi, mi sembra essere la terza sfida.E per finire – riprende – evidentemente questi progetti intercettano un certo tipo di domanda in particolare, quella della fascia grigia: le persone che hanno un reddito netto tra i 1500 e i 2000 euro al mese rimangono delle popolazioni escluse da questa offerta.

In parte viene un po' coperta da quelli che sono i servizi abitativi, però ci sono i grandi esclusi che sono quelli della marginalità abitativa.Una domanda che rimane inevasa nella città di Milano.

Questa mi sembra una quarta sfida che in qualche modo qualcuno deve assumere all'interno della città”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Balducci (Fhs): “Dopo vent’anni trovo la Fondazione in salute e competente”

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(Adnkronos) – “All’inizio degli anni 2000 ho condotto uno studio di fattibilità per la Fondazione Housing Sociale, la fondazione che avrebbe dovuto realizzare interventi di housing sociale.Oggi sono stato chiamato a fare il presidente e dopo vent'anni ho trovato una fondazione in piena salute che ha realizzato centinaia di progetti e soprattutto popolata da competenze che sono veramente rare per la rigenerazione urbana”.

Sono le parole del presidente di Fondazione Housing Sociale – Fhs, Alessandro Balducci, intervistato dall’Adnkronos in occasione delle celebrazioni per il ventennale della Fondazione che nel 2004 vedeva la luce, su impulso di Fondazione Cariplo, per trovare soluzioni alla crescente emergenza abitativa.In occasione del ventennale, Fhs ha presentato un quaderno di ricerche che evidenziano le problematiche, lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo dell’housing sociale in Italia.

Le indagini sono state condotte da una rete di esperti di rilievo come Cresme, Politecnico di Milano, Nomisma, Bocconi, EvaLab, e Avanzi.L’housing sociale e collaborativo promosso dalla Fondazione Housing Sociale propone un modo di abitare sia gli spazi privati, sia quelli pubblici, finalizzato a migliorare la propria condizione di vita, mettendo in atto soluzioni collaborative e sostenibili.

Solo in Lombardia, Fhs ha promosso la realizzazione di 3 mila alloggi in locazione e coinvolto più di 3mila famiglie nei percorsi di community engagement, oltre ad aver avviato sei associazioni di abitanti.Un percorso ventennale ricco di sfide e grandi risultati: “Vedere che un'idea all'inizio soltanto embrionale si è sviluppata in modo così efficace e che affronta un problema rilevantissimo per la città di oggi, per me è motivo di grande soddisfazione”, le parole del presidente di Fhs. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Ferri (Fhs): “Dialoghiamo con istituzioni perché portino avanti programmi di social housing”

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(Adnkronos) – “Inizialmente Fondazione Housing Sociale era identificata come uno strumento di Fondazione Cariplo.Siamo oggettivamente legati a Fondazione Cariplo, ma ormai la nostra esperienza si è ampliata ad altre attività e tantissimi soggetti ci chiedono di partecipare ai progetti.

Quindi sentiamo anche questo ruolo istituzionale, abbiamo la possibilità di disseminare una conoscenza e di parlare con le istituzioni perché portino avanti dei programmi in questo senso” ha dichiarato a Milano, ai microfoni di Adnkronos Giordana Ferri, direttore esecutivo di Fondazione Housing Sociale – Fhs, la fondazione nata nel 2004 su spinta di Fondazione Cariplo per dare risposte e trovare soluzioni alla crescente emergenza abitativa.Solo in Lombardia, Fhs in qualità di advisor tecnico-sociale di fondi di housing, ha promosso la realizzazione di 3 mila alloggi in locazione, coinvolto oltre 3 mila famiglie nei percorsi di community engagement e avviato sei associazioni di abitanti.   “In questi vent'anni abbiamo lavorato con quasi tutti gli operatori del settore – spiega il direttore esecutivo di Fhs – È stato molto difficile poter realizzare questi interventi.

Sono complessi per loro natura e sono molto difficili da realizzare perché i margini sono molto risicati, perché ci vuole un controllo molto forte sui costi, sulla qualità, sull'offerta fatta.Ma soprattutto anche sulle procedure, sui processi.

Abbiamo diffuso una cultura in questo senso parlando con le amministrazioni pubbliche, con i soggetti che realizzano housing sociale e in qualche modo condividendo anche quello che abbiamo imparato anche attraverso i soggetti con i quali collaboriamo.Ci auguriamo di poter essere, di poter diventare e rimanere, un soggetto di riferimento per coloro che realizzano edilizia residenziale sociale”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Casa, Urbani (Fondazione Cariplo): “Difficoltà dell’housing sociale sono legate al mercato”

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(Adnkronos) – “Le difficoltà che oggi incontrano i nuovi progetti di housing sociale sono le difficoltà del mercato: costi di costruzione sempre più alti, costi delle aree o degli edifici da demolire e ricostruire molto elevati e anche il costo del capitale è molto più alto rispetto a quello che affrontammo 20 anni fa, quando partì questa esperienza.Penso che Fondazione Cariplo possa aiutare la discussione tra le parti, pubbliche e private, del terzo settore, per creare le condizioni che aiutino ad affrontare questi problemi”.

Sono queste le parole del direttore generale di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani, intervistato dall’Adnkronos in occasione delle celebrazioni per il ventennale di Fondazione Housing Sociale – Fhs, nata nel 2004 su impulso di Fondazione Cariplo per rispondere alla crescente emergenza abitativa.In occasione del ventennale, Fhs ha presentato una serie di ricerche che fanno luce sulle problematiche, lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo dell’housing sociale in Italia.

Le indagini sono state condotte da una rete di esperti di rilievo come Cresme, Politecnico di Milano, Nomisma, Bocconi, EvaLab e Avanzi: “Le ricerche presentate sono state degli approfondimenti tecnici.La fondazione ha voluto celebrare i 20 anni facendo vedere quello che fa e i problemi che affronta”, ha dichiarato Urbani. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)