Mafia Nigeriana: il libro della Meloni come quello di Vannacci!

Se gli italiani hanno la memoria corta il web l'ha lunga, e ci ricorda che anche la Meloni, 5 anni fa, in Mafia Nigeriana, non scriveva cose molto diverse da quelle del generale Vannacci!

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Controverso Libro sulla Mafia Nigeriana: Analisi

In breve: Nel testo, si esamina un libro sulla mafia nigeriana scritto dall’attuale Presidente del Consiglio in collaborazione con Alessandro Meluzzi. Il libro affronta la criminalità nigeriana, la sostituzione etnica, e aspetti culturali africani, ma presenta contenuti controversi e considerazioni razziste.

Il testo in questione pone l’attenzione sul libro “Mafia nigeriana, origini, rituali e crimini,” scritto dall’attuale Presidente del Consiglio italiano, in collaborazione con Alessandro Meluzzi, psichiatra e docente di psichiatria forense.
Il libro, pubblicato cinque anni fa, affronta la mafia nigeriana e si basa sulla tragica vicenda di Pamela Mastropietro, vittima di spacciatori nigeriani nel gennaio 2018.
Il testo, oltre a esaminare casi di cronaca, analizza il contesto italiano contemporaneo e i molteplici aspetti oscuri dell’essere umano, includendo riferimenti a rituali cannibalici e anomia sovranista occidentale.

Il libro sembra presentare considerazioni razziste riguardo al popolo nigeriano e critica la Chiesa cattolica e coloro che sostengono una sostituzione etnica in Europa.
La leader politica Giorgia Meloni, nel testo, denuncia aggressioni da parte di nigeriani contro i militari italiani e propone una nuova metodologia di difesa nazionale.
Tuttavia, il testo è stato criticato per il suo contenuto razzista e per il modo in cui affronta le tematiche migratorie.

Il libro mette in guardia dal “rischio di una sostituzione etnica” da parte di immigrati islamici, criticando l’approccio politicamente corretto.
Si fa riferimento all’uso diffuso dei cellulari in Africa e si collega questa virtualizzazione al concetto di “paese di cuccagna”, evidenziando il ruolo della rete nella percezione dell’Africa.
Il testo parla anche della stregoneria come minaccia per la vita degli africani e menziona il cannibalismo in alcune parti della Nigeria.

Questo testo richiama una mentalità colonialista del passato e paragona i criminali mafiosi nigeriani all’idea di “selvaggio”.
Esamina anche i flussi di denaro dall’Europa alla Nigeria e la presunta connessione tra le etnie coinvolte.

Infine, il testo commenta le idee di Alessandro Meluzzi in relazione al generale Vannacci, evidenziando la somiglianza tra le loro opinioni.

Tuttavia, va notato che il testo solleva polemiche e contiene posizioni criticabili dal punto di vista etico e politico, dimostrando l’importanza di una riflessione critica e bilanciata su tali argomenti.

Referenza
Il Riformista

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