Puliamo il mondo e liberiamolo dai pregiudizi

“Puliamo il Mondo”, l’appuntamento italiano di “Clean Up The World”, il più grande evento internazionale...

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“Puliamo il Mondo”, l’appuntamento italiano di “Clean Up The World”, il più grande evento internazionale di volontariato sull’ambiente con oltre 120 Paesi partecipanti, è giunto alla sua 27° edizione.

Puliamo il mondo e liberiamolo dai pregiudizi

La manifestazione, svoltasi  sabato 21 e domenica 22 settembre, sotto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI, di Federparchi e di Unep, anche quest’anno ha avuto un grande successo, con la presenza di moltissimi volontari, soprattutto giovani.
Il tradizionale evento, organizzato da Legambiente, in collaborazione con la Commissione europea presente con una delegazione all’appuntamento di Roma a Ponte Milvio, ha visto infatti la partecipazione di oltre 700mila volontari, 1600 comuni, 38 associazioni no profit e liberi cittadini in tutta Italia.
Anche quest’anno le tante associazioni che aderiscono di “Puliamo il Mondo” hanno messo in campo iniziative di vario genere per la lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni sociali del nostro Paese, per l’inclusione e la rimozione delle barriere culturali, come le attività di pulizia con le comunità straniere e con le associazioni che si occupano di migranti, disabili, detenuti, di coloro che sono discriminati per il loro orientamento sessuale, oppure workshop o convegni sui temi dei pregiudizi.
Dai dati diffusi da Legambiente, sono 37 “ le associazioni che hanno aderito a Puliamo il mondo dai pregiudizi: Acli, ActionAid Italia Onlus, Agesci – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, Amnesty International Italia, Anpi, Arci, Arci Servizio Civile, Articolo 21, Ascs- Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, Auser, Azione Cattolica, Baobab Experience, Borghi Autentici, Centro Astalli, Cifa Ong, Cngei – Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani, Comuni Virtuosi, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Croce Rossa Italiana, Earth Day Italia, Erasmus Student Network Italia, Fairtrade Italia, Famiglie Arcobaleno, Focsiv, Gruppo Abele, Libera, Movimento Difesa dei Consumatori, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Refugees Welcome, Save the Children, Slow Food, Società Speleologica Italiana, Sos Mediterranee Italia, Touring Club Italiano, Uisp, Unpli – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Alle associazioni si aggiunge la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea”.
Nel grande week-end ambientalista, dal Nord al Sud i volontari, muniti di guanti e sacchi, hanno ripulito le strade della loro città, ma anche i parchi, le spiagge e le rive dei fiumi, dai rifiuti che li deturpavano, perché il rispetto dell’ambiente parte dalle piccole cose, come la cura dei luoghi in cui viviamo.
Tra le iniziative di “Puliamo il mondo” il plogging, una corsa-camminata cronometrata di 5 km, per ripulire dai rifiuti i tratti di terreno che si trovano vicino a dei sentieri, a Milano, Treviso, Lucca, Montecatini Terme, Roma, Palermo, Salento, Lecce.
Migliaia e migliaia i sacchi di spazzatura raccolti anche quest’anno in tutta Italia: soprattutto bottiglie e contenitori di plastica monouso, bottiglie di vetro, stracci e altri materiali di risulta, rifiuti ingombranti di ogni genere, come pneumatici, elettrodomestici, ecc., e poi mozziconi di sigarette.

Tutti questi rifiuti, oltre a deturpare l’immagine del nostro Belpaese, inquinano l’ambiente e costituiscono una vera e propria minaccia per la nostra salute, come i mozziconi di sigaretta, che non sono biodegradabili e contengono numerose sostanze altamente tossiche.
L’adesione all’evento è stata grande anche perché in questi ultimi tempi è cresciuta molto la sensibilizzazione sulle problematiche ambientali, con manifestazioni in tutto il mondo, per dire basta allo sfruttamento indiscriminato delle risorse che sta portando il nostro pianeta alla catastrofe.
Anche in Italia, come nei maggiori paesi industrializzati, c’è una settimana densa di incontri e manifestazioni per riportare in cima all’agenda politica la crisi climatica.
A New York dal 21 al 23 settembre, il “Summit Onu sul clima” per l’emergenza climatica. Presenti oltre 60 leader mondiali, per concordare la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030, l’azzeramento delle emissioni entro il 2050, secondo la linea degli accordi di Parigi, e contenere l’innalzamento delle temperature al di sotto dei 2 gradi entro la fine del secolo.
Sempre in tema ambientale, il prossimo venerdì 27 settembre ci sarà la terza edizione del “Global strike for future” che vedrà migliaia di giovani di tutto il mondo scendere in piazza, per chiedere azioni concrete, per ribadire ai potenti che il mondo è in pericolo e che bisogna intervenire al più presto.

Adelaide Cesarano

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