ESCLUSIVA – Il ritorno di Tony Maiello con ‘Spettacolo’: “Tanti cambiamenti, ora sono pronto a raccontarmi. Con la Pausini al Circo Massimo? Non vedo l’ora!”
Tony Maiello ritorna protagonista della sua musica con il nuovo album “Spettacolo”, in uscita il 13 aprile in tutti gli store di dischi d’Italia. Dopo otto anni di apparente silenzio il cantautore è pronto a raccontarsi al suo pubblico. I suoi cambiamenti, i suoi progetti, il suo “Spettacolo” , in esclusiva per i lettori di Vivicentro.it
Tony grande attesa per il tuo nuovo album “Spettacolo” in uscita il 13 aprile. Con quale spirito stai vivendo questi giorni prima del lancio ufficiale?
– Con molta ansia perché è da otto anni che non esce un mio album, un po’ per scelta un po’ perché così doveva andare. Si cresce, ci si arricchisce di esperienze e dopo un periodo di scrittura intenso, mi sono sentito pronto di raccontare qualcosa di diverso. La vivo in realtà anche con molta frenesia, perché non vedo l’ora di farlo ascoltare a tutti.
Intanto è possibile preordinarlo sia in versione digitale che fisica…
–
Sì e sta andando molto bene. Le prime copie sono già finite, ieri hanno ricaricato di nuovo lo Store. Ci sono tante prenotazioni e non me lo aspettavo vista la mia lunga assenza.
“Spettacolo” dunque Tony! 12 brani in tutto, qual è il filo conduttore del tuo racconto in note?
– Senza alcun dubbio la verità: essere veri nel raccontare se stessi, senza veli. Nei miei brani sono riportati momenti veri, momenti che mi appartengono, altri che mi appartengono meno ma nei quali mi ci rivedo. Credo che la verità, intesa come modo d’essere e vivere la vita, sia il miglior modo per centrare l’obiettivo: arrivare al cuore delle persone. A livello musicale, invece, mi sono anche divertito sperimentando cose nuove come con la canzone country, con un po’ di rap, nel feat con Raige. Insomma ci sono cose interessanti da scoprire anche a livello sonoro. Sicuramente non è più “Il linguaggio della resa”, proprio perché poi si cresce e si cambia.
Abbiamo ascoltato in anteprima alcuni brani che hai pubblicato sulle tue pagine Social, Instagram in particolare. Complimenti davvero! Emerge, oltre la “verità” come hai appena detto, anche quello che sei stato dagli esordi fino ad oggi: un ragazzo che non si è mai arreso, che ha avuto il coraggio di credere nei propri sogni e che sprona anche gli altri a farlo…
– Assolutamente sì. Sono l’ultimo che potrebbe arrendersi davanti alle difficoltà perchè, come tante persone, ne ho affrontate tante a livello personale e lavorativo. C’è stato un periodo che non sono riuscito a fare più niente, però non ho mai perso il vizio di rialzarmi. Si cade, la vita è fatta di alti e bassi, però bisogna sempre tenere viva la fiamma, quella che brucia dentro, il carburante che ci fa andare avanti. Quella fiamma si può alimentare con i sogni: più sogni hai più diventa potente, più ti sprona a continuare.
Sono annate in cui ti vediamo sempre di più protagonista del panorama musicale italiano, soprattutto grazie ai tuoi testi scritti per artisti del calibro di Laura Pausini, Francesco Renga, Giorgia, Mengoni… I tuoi brani sono poesie in note e ci chiediamo da dove nascono le tue parole, qual è la tua maggior fonte di ispirazione?
– Sono una persona che parla poco, quindi ho bisogno di scrivere determinati pensieri per farli uscire allo scoperto. Un po’ attingo anche dalla sofferenza che ognuno di noi si porta dentro, quel lato malinconico che nasconde tutto ciò che si vorrebbe dire, che si vorrebbe gridare. Io non faccio altro che esorcizzare i miei mostri, quelli che magari la notte non mi fanno dormire. Li calmo scrivendo, abbasso con la scrittura il volume della loro voce. Questo succede. Però se ti devo dire il processo di come i pensieri si materializzano su carta, non so spiegartelo. Mi lascio solo trascinare da un’emozione. Per questo prima ti parlavo di “verità”. La verità è così, diretta, non devi pensarci due volte. Se è vero è vero, punto. Le mie parole nascono così, dalle cose che penso, che vivo, che ascolto. Non faccio altro che raccogliere tutto e poi metterlo in musica.
Non solo il tuo “Spettacolo”, ma anche l’annuncio della Pausini che ti vorrà al Circo Massimo per l’apertura del suo concerto, siccome hai collaborato al progetto “Fatti sentire”, con la canzone “Il coraggio di andare”. Qual è stato il primo pensiero che ti è balenato in mente a questa notizia?
– Lì è stata una bella botta. Quella giornata fu magica: era il mio compleanno, Laura mi ha cantato “tanti auguri”, poi ho scoperto che il titolo dell’album “Fatti sentire” è preso dal mio brano “Il coraggio di andare”. Una grande soddisfazione. Quando ha detto che gli autori del suo album potranno aprire i suoi concerti al Circo Massimo, mi sono sentito euforico, ho pensato che lì si sono esibiti grandi artisti, ad esempio i Rolling Stones! Sarà una bella esperienza perché potrò presentare la mia musica, quella per cui vivo.
Ma comunque la Pausini ha sempre mostrato un grande affetto e stima nei tuoi confronti, come quando in un suo concerto urlò il tuo nome prima di cantare “200 note”…
– Sì, a Bari. Io ero tra il pubblico e quando lo fece pensai “Non è possibile”. Ma Laura è una pazza, in senso buono logicamente. È così come la vedi, è vera… ecco perché forse ci siamo ritrovati sulla stessa frequenza.
Infatti sarà piacevole lavorare con un artista che dà così tanto merito, soprattutto pubblicamente, a chi lavora per i suoi brani, per i suoi progetti…
– Sì infatti, per questo mi sento molto fortunato perché tra Laura, Giorgia, Mengoni, Renga non ho mai avuto problemi di egocentrismo da parte degli artisti. Ho sempre avuto modo di lavorare con persone sensibili, con le quali poter avere un confronto e imparare qualcosa. Poi si diventa amici, nascono rapporti che vanno anche al di là del lavoro. E quella è la cosa più bella, quella che ti rimane.
Tony, ormai sono dieci anni che ci delizi con la tua musica, con le tue parole, con la tua arte. Dopo il boom di X-Factor e la vittoria nella categoria Nuove Proposte al 60° Festival di Sanremo, ci sono stati periodi più o meno bui. Ma hai resistito, ti sei reinventato, ti sei riconfermato. Adesso cosa desideri, cosa ti auguri per il prossimo futuro?
– Mi auguro di essere sempre appassionato e innamorato, soprattutto della vita, come lo sono adesso. C’è stato un momento in cui non ho apprezzato la vita così tanto, in cui probabilmente la odiavo. Poi mi sono reso conto che questi sentimenti negativi sono solo una vittoria per chi vuole scoraggiarti e farti credere che il mondo non sia così bello. La vita è bella ma deve essere conquistata giorno dopo giorno. Posso sembrare banale, ma per me ciò che ha occupato sempre il primo posto è l’amore e l’affetto delle persone che mi circondano, così come l’affetto del pubblico che mi segue. È proprio il pubblico che continua ad alimentare il mio amore per la musica.
Ora dove trascorrerai le vacanze pasquali, tornerai a casa, a Castellammare di Stabia?
– Assolutamente sì. C’è un detto che dice “A Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi”, ma da noi non è così, da noi anche Pasqua è “con i tuoi”. Torno a Castellammare il 31 marzo e resterò fino al 5 aprile. Poi si riparte per Milano perché c’è molto lavoro da fare. Sono contento.
a cura di Luisa Di Capua
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