Il candidato del centrodestra Nello Musumeci ha praticamente vinto su Giancarlo Cancelleri del M5Se dichiara: “Sarò presidente di tutti”. Berlusconi dice che il centrodestra moderato è l’unica alternativa a M5s: “In Sicilia la vittoria dei moderati, ora sfida riguarderà Italia”
b>URNE PRESIDIATE – Dopo la chiusura delle urne, alle 22 di domenica, i seggi elettorali sono stati guardati a vista per tutta la notte: polizia, carabinieri e finanzieri hanno controllato le urne contenenti le schede degli oltre due milioni su 4,5 milioni di siciliani andati al voto.
AFFLUENZA – L’affluenza si è attestata al 46,76% (2.179.474 elettori su 4.661.111), in leggero calo rispetto a cinque anni fa, quando fu del 47,41. A Messina la partecipazione più alta con il 51,69% poi Catania con il 51,58, Siracusa 47,55, Ragusa 47,48, Palermo 46,4, Agrigento 39,6 e Caltanissetta 39,83%. In coda Enna con il 37,68% (dati Istituto Piepoli-Noto per la Rai).
MUSUMECI: “Mi scuso del ritardo, ma sono particolarmente prudente e volevo certezza di un risultato consolidato. Sono felice di avere ricevuto il consenso per un ruolo di così grande responsabilità. Voglio essere e sarò il presidente di tutti i siciliani, di chi mi ha votato e di chi, legittimamente, ha votato altri candidati o non ha partecipato al voto” ha detto in conferenza stampa a Catania il neo presidente della Regione.
LA DEDICA – “Voglio dedicare questa vittoria ai miei tre figli (uno è scomparso negli anni scorsi, ndr) e a tutti i figli dei siciliani. Hanno diritto a un futuro migliore” ha aggiunto Musumeci. “E’ stata una campagna elettorale avvelenata da cadute di stile, ma è acqua passata. Avverto il peso di una grande responsabilità e sono certo che incontrerò problemi per la situazione drammatica della mia terra, la stagione più difficile dei 70 anni dell’autonomia”.
BERLUSCONI: “Il centrodestra moderato nel linguaggio, ma capace di una radicale riorganizzazione della cosa pubblica, è la sola vera alternativa al pericolo che il nostro Paese cada in mano al ribellimso, al pauperismo, al giustizialismo. Siamo sicuri di riuscire a prevalere per riportare al governo la nostra esperienza, concretezza, positività. Un governo di centrodestra è il solo a poter garantire la crescita, la democrazia e la libertà. Sono certo che ci riusciremo, come ci siamo riusciti in Sicilia”. Silvio Berlusconi, in un videomessaggio su Facebook, ha commentato così la vittoriia di Nello Musumeci in Sicilia.
Vitorria che ascrive appunto al campo dei “moderati”, e di cui si intesta buona parte del merito: “Grazie di cuore ai siciliani per aver accolto il mio appello. La Sicilia ha scelto, come avevo chiesto, la strada del cambiamento: vero, serio, costruttivo, basato su onestà, competenza, esperienza. Ho incontrato molti elettori: ho trovato rabbia e delusione, ma molta voglia di ripartire. È la vittoria dei moderati, che credono nella possibilitò di un futuro migliore. Dopo il fallimento definitivo della sinistra, la Sicilia era a un bivio: la nostra rivoluzione positiva, o la rabbia inconcludente dei Cinque Stelle. Il grande risultato di Fi, che ha reso possibile la vittoria del centrodestra unito, significa che la Sicilia ha scelto la rivoluzione del fare, la rivoluzione liberale. Abbiamo impedito che la Sicilia cadesse in mano ai Cinque Stelle, a chi non ha mai realizzato nulla, non ha mai amministrato neppure un condominio, a gente che non ha mai neppure lavoarato”. Ora, è il rilancio del presidente di Fi, “la stessa sfida riguarderà nei prossimi mesi l’Italia intera”.
vivicentro/adnkronos/aska
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