Manovra, Conte apre a Bruxelles: “possibili alcune rimodulazioni”

Conte apre a Bruxelles in vista della cena di domani con Junker. Possibili alcune rimodulazioni...

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Conte apre a Bruxelles in vista della cena di domani con Junker. Possibili alcune rimodulazioni ma a saldi invariati

Il premier Giuseppe Conte apre all’Europa sulla manovra in vista dell’incontro di domani a Bruxelles con il presidente della commissione europea Junker.

All’incontro parteciperà anche il Ministro dell’economia Giovanni Tria che al Senato ammette:

“se lo spread resta alto ci saranno conseguenze sui mutui” ma il disegno di legge, precisa, è ancora in via di definizione.

Poi tocca il premier Giuseppe Conte che, nell’aula di Montecitorio afferma:

“nessuna ribellione, ribadiremo e puntualizzeremo gli effetti della manovra sulla crescita. Nell’immediato miriamo all’accelerazione degli investimenti e alla possibile rimodulazione di alcuni interventi”

Sulle procedure però Conte prende tempo e dice:

“nel caso in cui leggo si dovesse decidere di aderire alla raccomandazione della commissione, chiederemo dei tempi di attuazione molto distesi. Ci tornerà utile a consentire alla manovra economica di produrre i suoi effetti sulla crescita”

Ma l’opposizione non la pensa così.

Per Carlo Padoan del PD, il governo non risponde:

“Il problema è di venire a rispondere alle domande che sono state poste al parlamento, cosa che lei non ha fatto e mi stupisce molto. Questa legge di bilancio è comunque il segno che queste scelte sono state w sono sbagliate per il paese”

Per Renato Brunetta di Forza Italia, rischiamo il Credit crunch (ndr: «stretta creditizia» che indica una restrizione dell’offerta di credito da parte degli intermediari finanziari, in particolare le banche). Sono a rischio i risparmi degli italiani.

Al di là di queste schermaglie, resta il fatto che, dopo le impennate dello Spread, il governo apre all’Europa e l’esecutivo ha provato a rispondere in Parlamento sulla manovra.

In serata Di Maio prova a stemperare l’atmosfera affermando: “No al muro contro muro, l’effetto della manovra sul Pil si vedrà già nel 2019”, ma questo non aiuta il nuovo scontro tra Salvini e il commissario europeo Moscovici che, dopo la lettera sulla manovra, si punzecchiano a distanza, e lo scontro continua.

In questo momento, dice il commissario europeo agli affari economici, il dialogo con l’Italia è più importante che mai, ma un accordo sulla manovra deve essere entro le regole.

Secondo Moscovici,

“sulla legge di bilancio non può esserci una trattativa da mercante di tappeti”,

una similitudine che fa infuriare il vicepresidente del consiglio Matteo Salvini che subito risponde:

“come si permette, uno che è pagato anche dai cittadini italiani, a dire che siamo dei venditori di tappeti che truccano i conti, che chiediamo l’elemosina. Ma noi diamo 5 miliardi di euro all’Europa, ti paghiamo lo stipendio per aiutare L’Italia, non per insultare l’Italia”

“Ora basta la pazienza è finita” dice Salvini “se c’è qualcuno che non sta rispettando i patti, questo qualcuno è proprio la Commissione Europea”

Intanto, con lo Spread fermo a 308 punti base, l’emissione di BTP Italia ieri ha raggiunto ordini per 2,16 miliardi; peggio era caduto solo nel giugno 2012, all’epoca della crisi greca.

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